Nel futuro c’è il web a velocità supersonica, lo stanno progettando a Ginevra Il web come lo conosciamo oggi ha preso il via nei laboratori del Cern (Organisation européenne pour la recherche nucléaire, storicamente il nome è l'acronimo di Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) di Ginevra, ad opera di Tim Berners-Lee e di Robert Cailliau. Dopo l’espansione in tutto il mondo e la creazione di un nuovo modo di relazionarsi tra le persone che il World Wide Web ha consentito, sono ancora Ginevra e il Cern l’ombelico della rete. Lì, infatti, sta prendendo forma un nuovo progetto, una nuova rete di comunicazione a velocità elevata: un programma operativo che punta a realizzare un sistema di trasmissione dei dati che non utilizza nessun tronco delle reti attualmente esistenti e promette velocità incredibili: circa 10.000 volte più veloci di quella attuale. Si tratta di una rete a fibre ottiche a tecnologie particolari realizzata per scambiare masse enormi di dati provenienti dagli esperimenti realizzati nel nuovo acceleratore di particelle, denominato Large Hadron Collider (Lhc). Lo scopo delle ricerche in corso è quello di rilevare tracce del Bosone di Higgs, una particella subatomica la cui esistenza è stata ipotizzata in via teorica dal fisico Peter Higgs ma che ancora non è stata oggetto di prove sperimentali. Lo scambio delle informazioni oggetto di studio non permette di avvalersi delle reti esistenti, per via dell’enorme mole di dati da far passare tra i vari centri di ricerca ubicati in tante parti del mondo. La creazione di una nuova rete ad hoc si è resa pertanto necessaria, anche per permettere di creare una complessa e potentissima rete di calcolo distribuito. La rete Lcg attuale connette circa 55 mila server che diventeranno prestissimo 200 mila. Ogni nodo, presso i più importanti centri di elaborazione dati, si connetterà ad altri istituti di ricerca mediante le attuali reti universitarie ad alta velocità. Ancora è presto per dire se e quando questo tipo di rete verrà messa a disposizione degli utenti non dediti alla ricerca scientifica, ma quando avverrà sicuramente sarà una nuova rivoluzione. Come osserva Tony Doyle, responsabile tecnico del progetto: “Studi complessi come questo porteranno cambiamenti enormi nella società, nella scienza e negli affari. La videoconferenza olografica non è più così lontana, il social networking potrebbe diventare il principale mezzo di comunicazione e centinaia di migliaia di persone potranno giocare ed interagire contemporaneamente. La storia di Internet è una prova di come non sia possibile prevedere quale sia il reale impatto ma già sappiamo che, qualunque esso sia, sarà enorme”. Daniele Scuccato