FISICA SPERIMENTALE II Esercitazione n° 7 (C.L. Ing. Mecc. A/L) (Prof. Gabriele Fava) A.A. 2010/2011 Campi magnetici e forze magnetiche nel vuoto 1. Due fili rettilinei indefiniti, fissi e paralleli, posti a distanza d, sono percorsi dalle correnti i1 e i2 rispettivamente. Nel piano che li contiene e fra essi si trova un terzo filo indefinito, parallelo ai primi due, libero di spostarsi sul piano stesso, nel quale fluisce la corrente i3 . Discutere le condizioni di equilibrio del terzo filo. Le correnti i1 e i2 debbono essere equiverse, in caso contrario il terzo filo non potrebbe mai essere in equilibrio: sarebbe, infatti, attratto dal filo 1 e respinto dal 2, o viceversa. Stabilito ciò, occorre considerare: CASO (a): i3 è equiversa con i1 e i2 CASO (b): i3 è controversa rispetto a i1 e i2 d-x x d 1 3 2 CASO (a): i3 è equiversa con i1 e i2 F13 i1 F23 i3 F13 0 i1i3 l3 2 x F23 0 i2i3 l3 2 d x i2 d-x x d Per l’equilibrio: F13 = F23 i1 i 2 x dx (1) L’equilibrio del filo 3 non dipende da i3 d i1 x da cui: i1 i2 (2) L’equilibrio del filo 3 non dipende da l3 (3) L’equilibrio del filo 3 è instabile 1 CASO (b): i3 è controversa rispetto a i1 e i2 F23 i1 F13 i3 F13 0 i1i3 l3 2 x F23 0 i2i3 l3 2 d x i2 d-x x d Per l’equilibrio: F13 = F23 x d i1 i1 i2 L’unica differenza con il caso precedente è che ora l’equilibrio del filo 3 è stabile. 2. Una spira quadrata di lato a è vincolata sul piano del foglio a distanza y 0 da un filo rettilineo indefinito, percorso dalla corrente i 1 , situato sullo stesso piano parallelamente a un lato della spira stessa. Quando la spira è percorsa da una corrente i2 essa è attratta con una forza F dal filo. Trascurando il peso della spira, determinare valore e verso di i2 . Calcolare il lavoro necessario per traslare la spira a una distanza doppia dal filo. FPQ P Q a FSP FRQ i2 S R y0 FSR i1 Dal testo si sa che la forza è attrattiva, quindi in SR la corrente i2 deve essere concorde con i1; per ragioni di simmetria le quattro forze sono applicate nei punti medi di ciascun lato; inoltre le forze FSP e FRQ, formanti una coppia di braccio a, farebbero ruotare la spira se essa non fosse vincolata sul piano; 2 si ha: FSR 0 i1i2 a 2 y 0 per cui R FSR FPQ FPQ 0 i1i2 a 2 y0 a ; 0 i1i2 1 0 i1i2 1 a2 a F; 2 y 0 y 0 a 2 y 0 y 0 a 2 y 0 y 0 a i F la corrente i2 vale: 2 . 0 i1 a2 Infine il lavoro fatto per allontanare la spira vale: L 2 y0 y0 0 i1i2 a 2 F dy 2 2 yo y0 0 i1i2 a 2 1 i i a 2 y0 a dy y ln 0 1 2 ln y y a 2 a y a y0 2 2 y0 a 2 y0 3. In un piano verticale si trovano una spira quadrata di lato l, percorsa da una corrente i1 = 1 A ed un filo rettilineo indefinito, fisso e percorso, come indicato in figura, dalla corrente i2 = 2 A. (a) Sapendo che la spira è in equilibrio nella posizione indicata, determinarne la massa. (b) Calcolare il modulo delle forze che agiscono sui lati verticali. O i2 l A B l x i1 D C 3 Il campo magnetico generato da i2 entra nel piano della figura. Le forze esercitate dal C.M. sui due lati verticali della spira sono uguali ed opposte, mentre quelle che agiscono sui lati orizzontali sono opposte, ma di modulo differente perché essi si trovano a diversa distanza dal filo. FAB X B FAD FBC FDC P (a) La spira è in equilibrio quando FAB = FDC + P. Si ha: FAB m 0 i1i 2 l; 2 l FDC 0 i1i2 2 10 8 kg . 4 g 0 i1i2 l ; P = mg. Si ricava 2 2l (b) O i2 l A B l x i1 D dx dFBC C Su un tratto infinitesimo dx di BC agisce la forza dFBC avendo indicato con x la sua distanza dal filo. Integrando si ottiene la forza per l’intero lato: 2l FBC FAD l 0 i1i2 dx 0 i1i2 ln 2 2,8 10 7 N 2 x 2 4 0 i1i 2 dx , 2 x 4. Una spira quadrata di lato a = 20 cm, percorsa dalla corrente i = 5 A in verso antiorario, è situata nel campo magnetico B x u z , con α = 0,2 Wb/m3. Calcolare la forza che agisce sulla spira e la energia potenziale magnetica della spira stessa. z y S R i P Q x La forza sul lato PS è nulla perché per tutti i punti dell’asse y la x vale zero e, dunque, anche B = 0; Lungo il lato QR il campo B è costante e vale B = α a, cosicché FQR = i a α a ux = i α a2 ux; Lungo il lato PQ si ha dFPQ = i dl B = i dx α x e quindi a x2 i a 2 i x dx i 2 2 0 0 a FPQ i a 2 FPQ u y FSR 2 La forza totale agente sulla spira vale, dunque: F FQR i a 2 u x di modulo F = 0,04 N Il momento magnetico di una porzione elementare di spira vale dm = i dS = i a dx per cui dU = - dm B = - i a dx α x i a 3 U i a x dx 4 10 3 J 2 0 a e in definitiva 5 5. In due conduttori rettilinei, indefiniti e paralleli, posti a distanza 2a, fluiscono correnti di eguale intensità e di verso opposto. Una spira circolare di raggio molto piccolo rispetto ad a si può muovere lungo l’asse del segmento 2a ortogonale al piano contenente i due conduttori. Essa ha momento magnetico m parallelo ed equiverso con tale asse. Determinare la forza agente sulla spira. i1 = i2 = i in versi opposti B1y = - B2y B1 = B2 = B cosα = a / r r2 = x2 + a2 BRy = 0 BRx 2 B cos 2 B1x = B2x ; B1x = B2x = B cosα In definitiva: m = i’ S ux BRx 0 i cos 2 r 0ia 0 i i a 0ia cos 0 r r r r 2 x 2 a 2 Date le piccole dimensioni della spira, possiamo considerare che il campo BRx generato da i1 e i2 abbia lo stesso valore in tutti i punti appartenenti al piano della spira, per cui: m0ia U m BRx mBRx x2 a2 La forza a cui la spira è soggetta vale: Fx m0ia dU 2x dx x2 a2 2 La forza è attrattiva e si annulla per x = 0 e quel punto rappresenta per la spira una posizione di equilibrio stabile, dato che in esso U(x) ha un minimo. 6 6. Una spira circolare di area S = 10 cm2, in cui fluisce la corrente i = 1 A, è immersa in un campo magnetico uniforme di intensità B = 0,5 T e può ruotare attorno a un suo diametro ortogonale al campo B . Se la normale al piano della spira forma con le linee di campo un angolo di: (a) 135° ; (b) 180°, a quale momento meccanico è sottoposta la spira nei due casi? E nel caso (b) l’equilibrio è stabile? m=iSn momento magnetico M = m × B momento meccanico i m ·B CASO (a) M = mBsen 135° = iSBsen 135° = 3,5 ∙ 10 – 4 N m m 135° Tale momento fa ruotare la spira in modo che B m si orienti come B. CASO (b) 180° · m B M = 0, la spira è in una posizione di equilibrio instabile dato che la sua energia potenziale in quella posizione ha un massimo. Infatti: U = - m · B = mB. L’equilibrio stabile si ha nella seguente configurazione m 7 B 7. L’equazione ammette due soluzioni di cui solo y = 0,11 m è accettabile. 8 8. Dato che le dimensioni della spira sono trascurabili in confronto alla sua distanza dai fili, si può considerare che il campo magnetico sia lo stesso su tutti i suoi punti: Il momento magnetico della spira vale: M mxB 0 perché i due vettori sono paralleli, perciò la spira Attenzione trasla e non ruota. L’energia potenziale della spira è data da: e la forza a cui è soggetta la spira sarà: Il segno meno sta ad indicare che la forza è attrattiva e con il valore assegnato di F si ricava: 9 9. Due fili conduttori rettilinei indefiniti, percorsi da correnti eguali i 1 = i2 = 2 A, sono disposti perpendicolarmente come in figura e la loro distanza è b = 5 cm. Calcolare il momento MO rispetto al polo O delle forze agenti sul tratto del secondo conduttore di lunghezza l = 2b con gli estremi disposti simmetricamente rispetto al punto O. B1 r θ 2b Il campo generato dalla corrente i1 nel generico punto P del secondo 0 i1 b conduttore è B1 P , dove r . cos 2 r La forza che agisce su un tratto infinitesimo dl del conduttore 2 è data da: dF i 2 dl B1 dF i 2 dlB1sen . Il momento di questa forza rispetto al polo O vale: dM O OP dF dM O r sen dF 0 i1i2 sen 2 dl . 2 b dl d e in definitiva Ora, essendo l b tg , di ha: cos 2 4 0 i1i2 b tg 2 d . dM O 0 i1i2 b tg 2 d , per cui M O 2 2 4 Integrando si ottiene: MO 0 4 i1i2 b tg 4 0 i1i2 b 2 1,7 10 8 Nm 2 2 2 10 10. Sono dati un filo conduttore rettilineo indefinito percorso da corrente i 1 ed un tratto di filo AB di lunghezza l percorso da corrente i2 , formante un angolo θ con il filo indefinito. Sapendo che la distanza minima tra i due fili è D, determinare la forza che il filo indefinito esercita sull’altro filo. dF dl x Il C.M. generato da i1 sul tratto infinitesimo dl entra nel piano di 0 i1 B figura e vale 1 . 2 x Tenendo conto che dl = dx / senθ si ha: 1 F i 2 dl B1 i 2 0 i1 2 sen A B D lsen D ii dx D l sen 0 1 2 ln x 2 sen D 11. Una spira rettangolare, di peso trascurabile e di lati l 1 = 6 cm e l2 = 5 cm, disposta in un piano verticale, è immersa in un C.M. orizzontale B = 0,2 T e può ruotare attorno ad uno dei lati verticali di lunghezza l1 . Nella spira circola una corrente i = 2A, ed essa è in equilibrio quando l’angolo tra il campo B e la normale alla spira stessa è α = π / 6. Calcolare : (a) la forza agente su ciascun lato della spira; (b) il momento meccanico delle forze esterne necessario a mantenere la spira nella posizione di equilibrio indicata; (c) Il flusso del vettore B attraverso la spira. 11 l1 F14 F12 Sul lato A1A4 agisce la forza, diretta nel verso positivo dell’asse x, di modulo F14 = i l1B = 2,4∙10-2 N, mentre sul lato opposto agisce una forza F23 di verso opposto e di pari valore. Queste due forze formano una coppia di braccio b = l2 senα che tende a far ruotare la spira attorno all’asse z in verso antiorario. Anche sui lati orizzontali agiscono due forze eguali e contrarie, coppia di braccio e momento nulli, che tendono a deformare la spira, senza risultato se essa è rigida: F12 = F34 = i l2 B sen π/3 = 1,7 ∙ 10-2 N a) La coppia F14 , F23 ha momento M = i l1B l2 senα = 0,6∙10-3 Nm che tende a diminuire l’ampiezza dell’angolo α per portare la normale della spira nello stesso verso del campo B, così che il sistema assuma una posizione di equilibrio stabile. Quindi, per mantenere la spira nella posizione indicata, le forze esterne devono avere un momento opposto a quello della coppia in questione. b) Dato che il campo magnetico B è uniforme e che la superficie della spira vale S = l1 l2 , si ha: S B B n dS B cos dS l1l2 B cos 5,2 10 4 Tm2 5,2 10 4 Wb S S 12 12. Una spira circolare di raggio r = 10 cm, percorsa da una corrente i = 1,5 A, si trova in un campo magnetico uniforme parallelo al piano della spira B = 0,1 T. Essendo A1A2 il diametro della spira perpendicolare al C.M. (a) calcolare la risultante delle forze magnetiche agenti su metà della spira avente per estremi i punti A1 e A2 ; (b calcolare il momento originato dalle forze agenti sull’intera spira ; (c) successivamente la spira viene fatta ruotare intorno al diametro indicato. Determinare il lavoro compiuto dalle forze magnetiche in corrispondenza a un giro completo della spira stessa. i x (a) La forza agente sull’arco infinitesimo ds = r dθ è diretta secondo l’asse x e vale dF i ds B dove il vettore ds ha direzione e verso coincidenti con quelli della corrente i . La forza che agisce sulla metà a destra della spira vale allora: 2 2 3 Fx i r d B sen i r B cos d 2 i r B 3 10 2 N 2 2 2 (b) Le forze dF e dF1 dF agenti sui due tratti infinitesimi indicati in figura formano una coppia che tende a far ruotare la spira attorno all’asse z e in verso antiorario. Di conseguenza è: 2 2 M z 2 r cos dF 2 i r B cos 2 d i r 2 B 4,7 10 3 Nm 2 13 (c) Se l’angolo α tra il C.M. e la normale alla spira ha un valore qualunque, invece del π/2 attuale, il valore del momento meccanico si modifica per un valore senα e vale M z i r B sen , per cui il lavoro compiuto dalle forze magnetiche in corrispondenza a un giro completo della spira risulta pari a : 2 L ir B 2 2 sen d 0 0 13. Due spire circolari, concentriche e complanari, hanno rispettivamente raggio r1 e r2 = r1 /2 la prima delle quali è percorsa dalla corrente i 1 in vero orario. determinare la corrente i2 che deve percorrere la seconda spira affinché sia nullo il campo B situato sull’asse delle due spire a distanza z = r1 dal centro. z r2 i1 r1 B Il campo prodotto lungo l’asse da una spira vale z 0i r 2 2 r z 2 2 3 2 uˆ z . Nel nostro caso si avrà: B1 r1 0 i r12 2 2r12 3 2 0 i1 2 5 2 r1 ; B2 r1 2r2 0 i2 r22 2 r22 4r22 3 2 0 i2 3 5 2 r1 . Per realizzare la condizione richiesta occorre che B1 + B2 = 0 , da cui si ricava i 2 5 2 3 5 2 2 i1 1,98 i1 , dove il segno meno indica che la corrente circola in verso antiorario. 14 14. Due spire circolari, entrambe di raggio a, percorse da correnti di eguale intensità I nello stesso verso, sono poste, con i loro piani paralleli, a distanza b. Determinare il campo B al centro di ciascuna spira. In un generico punto P dell’asse z si ha: B1 z 0 I a 2 2 a z 2 2 3 ; 2 B2 z 0 I a 2 2 a 2 b z 2 3 . 2 In totale si ha: BP B1 z B2 z 0 I a 2 2 1 a 2 z 2 3 2 1 3 2 . a b z 2 2 Il campo in O vale: BO Bz 0 0 I a 2 1 2 3 3 2 2 2 a a b 1 Il campo in O' vale: BO' Bz b 0 I a 2 2 1 a 2 b 2 3 2 1 3 a N.B. B(O) = B(O’), come era evidente per ragioni di simmetria. 15 15. Due anelli isolanti, concentrici e complanari, carichi con eguale carica q hanno rispettivamente raggio r1 e r2 = r1 /2. Sapendo che l’anello di raggio r1 ruota con velocità angolare ω1 = 200 rad/s, determinare il valore ω2 della velocità angolare dell’altro anello e il verso di rotazione tali che il C.M. al centro del sistema sia nullo. r2 ω1 r1 L’anello a causa della sua rotazione equivale ad una spira percorsa q q dalla corrente i dove T è il periodo di rotazione. Pertanto il T 2 0 i 0 q B C.M. al centro di un anello carico ruotante vale : 2r 4r . 0 q1 0 q2 B B 1 2 Nel nostro caso 4r1 ; 4r2 il campo al centro, si deve avere B1 + B2 = 0 : 0 q1 0 q2 0 4r1 4r2 e dovendo essere nullo r2 1 100 rad / s , cioè r1 rotazione in senso opposto alla prima, come era prevedibile. 2 16 una −6 16. Una sfera conduttrice di raggio R = 10 cm carica con q = 10 C ruota con velocità angolare ω = 10 3 rad/s attorno a un diametro. Calcolare il campo magnetico al centro della sfera e il momento magnetico della stessa. dS R C θ r x H ω La striscia infinitesima della superficie sferica tra θ e θ + dθ ha una superficie pari a dS = 2πr ∙ R dθ = 2πR senθ ∙ R dθ = 2πR2 senθ dθ. q dq dS dS , per cui la La carica presente su di essa è 2 4 R striscia ruotante con periodo T equivale a una spira circolare percorsa da corrente di dq q dq sen d . T 2 4 Nel punto C dell’asse della spira il campo magnetico vale: dB 0 di 2 x r2 2 r 2 3 ed essendo r = R senθ , x2 + r2 = R2 si ottiene 2 0 q sen3 d . 2 R 4 0 q 0 q 3 B sen d 6,67 10 10 T . In conclusione 8R 0 6R dB Il momento magnetico infinitesimo vale dm = π r2 di . Integrando si ha: 1 1 m qR 2 sen3 d qR 2 3,33 106 Am 2 . 4 3 0 17 17. Un guscio cilindrico indefinito, di raggio R = 10 cm, uniformemente carico con densità superficiale σ = 20 μC / m 2, ruota attorno al proprio asse con velocità angolare ω = 50 rad / s, Determinare il valore del C.M. generato all’interno del guscio, sapendo che esso all’esterno è nullo. l Risolviamo il problema utilizzando il Teorema di Ampère . Consideriamo il percorso chiuso in figura che, essendo attraversato da cariche in moto, concatena una corrente. Il cilindro è assimilabile a una infinità di spire sovrapposte o a un solenoide indefinito. In ogni caso il campo è presente solo all’interno del guscio e le linee di campo sono parallele al suo asse. Per questo la circuitazione fornisce risultato non nullo solo sul tratto verticale interno al guscio: infatti all’esterno il campo B è nullo, mentre i tratti orizzontali sono perpendicolari al campo stesso. Si ha quindi: Bl = μ0 il . La carica che in un tempo pari al periodo T = 2π/ω attraversa il QT i l R , rettangolo è QT = σ ∙ 2πR ∙ l, per cui la corrente vale: l T 0il 0 R 1,26 10 10 T . e il campo vale B l N.B. In alternativa si può calcolare B, pensando a un solenoide, suddividendo il cilindro in N anelli, ciascuno dei quali percorso dalla corrente ianello il 1 N l R . Il campo vale allora: B 0ianello 0 R. N N l 18 18. Si abbia un sistema costituito da un cilindro conduttore cavo indefinito, di raggi R1 = 1 cm e R2 = 5 cm, percorso da una corrente di densità J = 80 A / m 2 e da un filo conduttore rettilineo posto in corrispondenza dell’asse del cilindro e percorso da una corrente i = 0,1 A di verso opposto rispetto a J. Determinare a che distanza dall’asse del cilindro il C.M. è nullo. Risolviamo il problema utilizzando il Teorema di Ampère , calcolando la circuitazione del campo B lungo una circonferenza perpendicolare all’asse del cilindro, con centro sul filo, raggio r compreso tra R1 e R2: B dl 2 rB 0iconcatenate 0 i JS dove S = π (r2 − R12). 2 2 2 Imponendo B = 0 si ottiene i J r R1 r R1 19 i 2,23 cm . J 19. Si abbia un sistema costituito da un cilindro conduttore cavo indefinito, di raggi R1 = 3 cm e R2 = 5 cm, percorso da una corrente di densità J = 530 A / m 2 e da un filo conduttore rettilineo posto all’interno del cilindro a distanza d = 2 cm dall’asse del cilindro stesso e percorso da una corrente i = 2 A di verso opposto rispetto a J. Determinare sull’asse x il punto X esterno al cilindro in cui il C.M. è nullo. y X−d d J x i X x Calcoliamo il campo generato dal cilindro all’esterno di esso mediante una circuitazione lungo una circonferenza di raggio X > R2 perpendicolare all’asse del cilindro e concentrica con questo. 2 2 B d l 2 XB i J R R da cui si ottiene: 0 concatenata 0 2 1 0 J R22 R12 B (diretto secondo l’asse y). 2 X Nel punto X il campo dovuto al filo vale : B filo In definitiva 0 i 2 X d (diretto nel verso negativo dell’asse x). BTOT 0 i 0 J R22 R12 0 da cui: 2 X 2 X d J d R22 R12 X 8 cm 2 2 J R2 R1 i 20 20. Un nastro conduttore indefinito di larghezza a = 4,5 cm è percorso dalla corrente i = 6 A. Calcolare il C.M.: (a) in un punto P’ situato sul piano del nastro a distanza d = 12 cm dal bordo più vicino al nastro stesso; (b) in un punto P distante d dal piano del nastro e situato sulla perpendicolare al nastro stesso tracciata sulla sua mediana. z dy i O P y d d P’ y x a a) Dividendo il nastro in elementi infinitesimi dy, ciascuno di essi, 0 di dB percorso da corrente di , genera in P’ il campo 2 y . Assumendo che la densità di corrente sia uniforme, si può scrivere i dy di i per cui: dB 0 2 a y . dy a Integrando si ottiene il campo totale: d a B d 0 i dy 0 i d a ln 8,6 10 4 T . 2 a y 2 a d 21 b) Indicando con r la distanza di P dalla striscia infinitesima dy, con y la distanza di questa da O, e tenendo conto che per ognuna di esse ne esiste un’altra simmetrica rispetto ad O, il campo B risulta essere perpendicolare all’asse x, cioè diretto lungo l’asse y. Si ha la situazione in figura. Si ha: r a di i d 0 i dy cos ; 0 ≤ α ≤ α0 ; 0 arctg ; dy a ; dB 2 2 a r 2d cos Dato che y = d tgα dB Infine B dy d 1 d per cui: cos 2 0 i 0 i 1 cos d d cos d . a cos 2 d a 0 0 i 0i a d arctg 0 a a 2d . 22