giugno 2001
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Medicina Cancelliamo i piccoli difetti
eressero ir
Le vorremmo bellissime. Ma anche agili e scattanti. E
qui cominciano i problemi: pesantezza, gonfiori, venuzze.
Le cure? Partono dalla tavola e arrivano al laser
di M. Cristina Sparacìari
JLJte nostre, forse, non
sono chilometriche come quelle di Adriana
Sklenarikova (lunghe ben
126 cm!) e, magari, non
sono sexy come quelle
di Elle MacPherson. Ma,
in ogni caso, non c'è ragione di trascurarle.
Certi inestetismi, o disturbi come l'insufficienza venosa o la ritenzione
idrica, si possono prevenire, cancellare o attenuare. Guai a chi si accontenta! L'età, la familiarità, la pigrizia, il sole,
il fumo, il sovrappeso
sono nostri nemici. Ma
possiamo combatterli.
Capillari in superficie
Che cosa è, e perché si
forma, quel brutto "ra30
Smagliature
che guaio!
difficile.
Ma preveni
è possibile.
Gli esperti
consigliano
creme per
migliorare
l'elasticità
della pelle,
massaggi pe
riattivare la
circolazione
e rinforzare
il collagen *
metto" rosso-blu sulle
cosce? «Le teleangectasie sono dilatazioni
permanenti dei vasi
sanguigni del derma arteriole, venule e capillari ingrossano anche di
30-40 volte. Se perdono
l'elasticità e si riempiono di sangue, diventano
visibili", spiega Antonino Di Pietro, dermatalogo. Le cause? Predisposizione genetica, eccessiva esposizione ai
sole, consumo dì alcolici e spezie piccanti, che
sono rubefacenti (cioè
arrossano). Le cure cominciano a tavola e
possono finire sul tettino
di un laserterapeuta.
Quindi, si agli alimenti
con flavonoìdi e anto-
lo
stripping
è dolce
ie vene
delie gambe
iniziano a dila-jì, sono guai. Il risultato sono le varici,
uno degli inestetismi
Una volta
le vene si asportavano in modo traumatico, a strappo, con la
cosiddetta tecnica
dello stripping. «Ma
erano necessari una
serie di antiestetici
tagli lungo la gamba», dice il dottor Luca del Re dell'ospedale di Abbiategrasso (Milano), «e il risultato correttivo era
solo provvisorio.
sottocutanea-,
spiega lo specialista.
«Mediante una piccola incisione, si arriva accanto alla vena
dilatata. Con l'aiuto
dì una minitelecamera si segue il percorso isolandola dai tessuti che la circondano, e dalle vene collaterali. Si può anche
toglierla, ma senza
strapparla, sfilandola
semplicemente.
E le varici scompaiono, e
per sempre. L'operazione avviene in anestesia locale o generale, a scelta della
paziente, e dura
un'ora e mezzo. Si
può tornare a casa
tre ore dopo l'intervento, o la mattina
dopo in caso di anestesia generale».
CESARE CAPONE
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cianosidi che ridanno
elasticità (come i frutti di
bosco) e vitamina C che
è capillaroprotettore
(ancora frutti di bosco,
agrumi, kiwi, cavolini,
broccoli). No, invece,
agli sport che esigono
bruschi arresti delle
gambe (pallavolo, pallacanestro, tennis), bene
nuoto, cyclette, sci di
fondo e walking.
I nuovi laser vascolari
funzionano puntando
sul rosso dell'emoglobina. In pochi flash, coagulano te teleangectasie
che, in 90 casi su cento,
scompaiono. «Tra i cosmetici, una novità che
sta per arrivare dall'America: è a base di vitamina k ed è motto promettente», svela lo specialista. Vedremo.
(Sambe pesanti
Può trattarsi di insufficienza venosa. Il sangue e la linfa faticano a
risalire dai piedi verso il
cuore, e "si attardano"
lungo la gamba. Responsabili principali: fattori costituzionali e ormonali, lo stare troppo
tempo sedute o in piedi,
caldo, fumo, sovrappeso. La soluzione per dire
no alla zavorra? L'uso di
calze elastiche dalla
compressione graduata
appropriata.
Allarme varici
Se sospettiamo vere e
proprie varici, occorre
operare? «Ci sono varici
Massaggio
al pompeiano
Un massaggio tutto
natura per tenere
alla larga le
"ragnatele" rossoblu, ti massaggio,
con carezze dal
basso verso l'alto,
va fatto ogni sera.
Per rinforzare le
pareti dei capillari ci
vuole il pompe Imo.
Occorre, per la
precisione, olio
essenziale di buccia
di pompelmo da
diluire in olio di
germe di grano (5-6
gocce/10 cucchiai).
Un aiuto anche a
tavola: la buccia
degli agrumi e la
pelticina interna
bianca sono ricche
di flavonoidi, enzimi
e pectine capaci di
proteggere e
irrobustire le pareti
dei capillari.
enormi che non danno
fastidio, e altre invisibili
che causano disturbi»,
spiega Gabriele Natucci,
chirurgo flebologo. «Se
è indispensabile operare
lo stabilisce l'esame
eco-doppier». Lo strippino (ìl chirurgo sfilava la
vena safena) è stato
mandato in soffitta.
Oggi ci sono nuove
tecniche. La meno invasiva è Vasculight, un
sistema combinato di
luce pulsata e di laser
nd:yag. «Può trattare
vene varicose di calibro
fino a 5 mm e profonde
fino a 7 mm», spiega
Stefano de Simone,
medico estetico. «La
coagulazione si ottiene
prima con lo spot di luce laser per una frazione di secondo, e poi
con la luce pulsata, simile al flash di una
macchina fotografica».
Necessarie due o più
sedute, a distanza di 20
giorni. Il costo: da 200
mila fino a un milione
per seduta. Per avere
gli indirizzi chiamare il
numero 800/306220.
C'è poi un altro tipo di
intervento: la "coagulazione intravasale con fibra ottica laser", presentata in aprile al Congresso Internazionale di
Chirurgia a New Orleans, prevede l'uso di
uno speciale strumento
ideato da Natucci. «Attraverso un minuscolo
ago si infila nella vena
una sonda che, grazie
alla luce rossa all'elioneon che ha sulta punta, permette di mirare
con il laser esattamente
dove è necessario coagulare», spiega lo specialista. L'intervento è
ambulatoriale e, come il
primo, pare non dia
luogo a recidive. Per
informazioni chiamare il
numero 049/8004555.
Ritenzione di liquidi
«II gonfiore è spesso
dovuto a ritenzione di liquidi. Perché succede?
E' il sistema di riassorbimento ìnfracellulare
che non funziona al meglio», spiega il dermatologo Antonino Di Pietro.
Anche in questo caso la
colpa è degli ormoni, di
una dieta molto salata
e, ancora, della sedentarietà. Negli ultimi due
casi siamo noi a decidere: prosciutto crudo
dolce o salato? E perché non un'acqua minerale priva di sodio? Privilegiamo poi alimenti
con potassio, minerale
che contrasta l'eccesso
di sale. Come lenticchie, albicocche, prugne secche, patate, spinaci, kiwi, finocchi o
carciofi. E beviamo tisane drenanti a base di ippocastano, linfa di betulla o pungitopo.
Circolazione pigra
Utilissimi, se fatti almeno 3 volte a settimana, i
massaggi per stimolare
la micrpcircolazìone.
Tra i più efficaci, il classico linfodrenaggio (lo
chiamano Vodder, dal
nome dell'ideatore danese), che spinge liquidi
e scorie verso i linfonodi
da dove poi saranno^
smaltiti.
|
Poi il mass MAR che, |
invece, spinge i liquidi in I
eccesso dal tessuto *
adiposo verso il derma. |
Una volta assorbiti, i li- "
guidi vengono eliminati.
Al numero 0258300314
potete chiedere gli indirizzi utili.
Infine, il massaggio strumentale Endermologie,
che migliora la microcircolazione. Un ciclo è di
almeno una decina di
sedute (da 70 a 15Qmila
l'una). Gli indirizzi al numero 848/854040.
Pelle disidratata
Lo consiglia anche ii
dermatologo: contro la disidratazione profonda che produce piccole e
inestetiche squame, è
bene spalmare, almeno
due volte al giorno, creme a base di ceramidi o
fosfolipidi.
E i peli? Se il problema
non è drammatico, la
decolorazione o le creme depilatorie possono
risolvere l'inestetismo.
La ceretta, invece, non
è consigliabile a
chi ha i capillari fragili.
Se i peli sono tanti, oggi
si può puntare sul laser.
Che però ha qualche
svantaggio. Per esempio, ci vuole molta pazienza (tante sedute,
anche di tre ore Cuna) e
un grosso budget, che
va dalle 200mila a un
milione per trattamento.
Più snelle
con gli
"" *asuoni
Se te adiposità sono modeste,
c'è una tecnica recente, nata in Francia
e adottata oggi anche
dagli esperti di medicina estetica di casa
nostra: la idrolipoclasia ultrasonica. «Non
sostituisce la liposuzione, ed è riservata a
chi ha piccoli accumuli di adipe nei punti
critici», precisa la dottoressa M. Grazia Caputo, uno dei due responsabili del Centro
di Medicina Estetica
delle Terme di Castrocaro che fa capo alta
Fondazione Fatebenefratelli di Roma. «SÌ
inietta una soluzione
fisiologica con una
piastra da 3-5 aghi e
con un manipolo a
contatto della pelle si
applicano gli ultra-
dell'ultrasuono e piano piano verranno poi smaltite». Una seduta dura
mediamente 20-30
minuti. Ne occorreranno almeno 7-8 a
cadenza settimanale
per valutare i risultati
e decidere se completare ii ciclo completo che è di una
ventina. Il costo, alle
Terme di Castrocaro,
come negli altri due
centri della Fondazione che si trovano a
Milano o Roma, è di
70mila lire. Altrove il
prezzo può salire oltre le lOOmìla.
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