Scienze Naturali- Programma Classe V

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Scienze Naturali- Programma Classe V
L’apparato cardio-circolatorio
L'apparato cardio-circolatorio è formato dal sangue, dai vasi sanguigni e dal cuore ed ha il compito
di trasportare le sostanze nutritive, l'ossigeno e l'anidride carbonica.
Il sangue è costituito da una parte liquida, il plasma , e da una parte corpuscolata, formata da
cellule.
Il plasma è composta da acqua in cui sono disciolte varie sostanze quali quelle nutritive provenienti
dalla digestione, quelle di rifiuto, i sali minerali, gli ormoni, numerose proteine, ecc.
La parte corpuscolata è formata dalle cellule del sangue che sono: i globuli rossi o eritrociti o
emazie, i globuli bianchi o leucociti, le piastrine o trombociti.
I globuli rossi sono cellule a forma di disco biconcavo prive di nucleo. Essi vivono 120 giorni e
vengono continuamente prodotti dal midollo rosso delle ossa. Questi globuli sono di colore rosso
per la presenza dell'emoglobina, una proteina contenente ferro che si combina alternativamente con
l'ossigeno e con l'anidride carbonica, consentendo il trasporto di questi gas. In un millimetro cubo di
sangue si trovano circa 5 milioni di globuli rossi.
I globuli bianchi sono cellule provviste di nucleo che vengono prodotte dal midollo rosso, dalla
milza e dai linfonodi. Essi si distinguono in granulociti, in linfociti e monociti e svolgono un
compito di difesa nel nostro corpo. In un millimetro cubo di sangue ci sono circa 4000-8000 globuli
bianchi. I globuli bianchi hanno la capacità di muoversi, di uscire dai vasi sanguigni e di spostarsi
nelle varie parti del nostro corpo.
Le piastrine sono corpuscoli privi di nucleo, il loro numero è di circa 300.000 per millimetro cubo
di sangue e vengono prodotte dal midollo rosso e distrutte dalla milza. Le piastrine sono adibite alla
coagulazione del sangue. Quando ci feriamo, esse intervengono liberando una sostanza in grado di
trasformare il fibrinogeno, una proteina contenuta nel plasma, in fibrina, la quale crea una fitta rete
dove restano impigliati i corpuscoli del sangue. Si forma così un grumo, il coagulo, che impedisce
l'emorragia. I vasi sanguigni sono una fitta rete di vasi che raggiungono tutte le parti del nostro
corpo. Essi si distinguono in arterie, vene e capillari.
Le arterie sono vasi cilindrici, con pareti muscolari robuste ed elastiche, che si ramificano in vasi
sempre più piccoli detti arteriole. Le arterie trasportano sangue ricco di ossigeno e di sostanze
nutritive, detto sangue arterioso, dal cuore verso la periferia e si trovano generalmente in profondità,
sotto i muscoli.
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Le ven e sono vasi cilindrici, con pareti muscolari sottili, che si ramificano in vasi sempre più
piccoli detti venule. Le vene trasportano sangue ricco di anidride carbonica e di sostanze di rifiuto,
detto sangue venoso, dalla periferia al cuore. Per impedire al sangue di refluire in senso opposto, le
pareti delle vene dono provviste di valvole a "nido di rondine".
I capillari sono vasi sottilissimi, di qualche micron di diametro, che collegano le arterie con le vene
attraverso arteriole e le venule. I capillari, che raggiungono tutte le cellule, hanno pareti sottilissime.
Ciò favorisce la diffusione di ossigeno e di sostanze nutritive dai capillari arteriosi verso le cellule e
la diffusione di anidride carbonica e di sostanze di rifiuto dalle cellule ai capillari venosi, e da questi
alle venule e quindi alle vene vere e proprie.
Il cuore può essere definito una robusta pompa situata sopra il diaframma, tra i due polmoni.
Il cuore è un muscolo cavo e involontario che pesa, nell'adulto, circa 300 grammi ed è avvolto da
una membrana protettiva, il pericardio.
Il cuore è diviso da una robusta parete muscolare in due parti che non comunicano tra loro: la parte
destra è destinata a raccogliere il sangue venoso e la parte sinistra è destinata a raccogliere il sangue
arterioso.
Ciascuna di queste due parti è divisa, a sua volta, in senso orizzontale; si creano così due cavità per
parte: quelle superiori sono dette atri e quelle inferiori sono dette ventricoli. Ogni atrio comunica
col ventricolo sottostante per mezzo di una valvola, la tricuspide tra atrio e ventricolo destro, e la
bicuspide o mitrale tra atrio e ventricolo sinistro.
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Scienze naturali
L’APPARATO DIGERENTE
L’alimentazione
Quando si corre, si cammina, si parla, si pensa, si lavora, si consuma energia; come un’auto ha
bisogno di benzina per alimentare il motore e poter quindi procedere, anche il nostro corpo
necessita di “combustibile” per compiere le sue complesse funzioni.
A differenza delle macchine, però, il corpo degli organismi viventi cresce, si sviluppa, molte
strutture cellulari vanno incontro ad un rapido logorio e devono essere prontamente ricostituite.
Gli alimenti costituiscono il combustibile indispensabile al funzionamento degli organismi viventi
e forniscono altresì il materiale necessario per poter crescere e riparare le parti lese.
Un’alimentazione completa deve perciò comprendere due tipi di sostanze:
sostanze energetiche, che danno l’energia necessaria all’attività dell’organismo;
sostanze plastiche, utili per la crescita del corpo e il rinnovo delle parti usurate.
Queste sostanze necessarie al nostro corpo per funzionare correttamente sono:
l’acqua
i carboidrati
le proteine
i lipidi
i sali minerali
le vitamine.
L’acqua. Il nostro corpo è formato al 60% di acqua,quindi essa è un elemento davvero importante!
Tutti gli alimenti contengono acqua. Ma è necessario bere per compensare il nostro consumo
d’acqua ( sudore, urina, respirazione). E’ indispensabile bere da 8 a 10 bicchieri d’acqua al giorno.
La carenza d’acqua è dannosa per l’organismo infatti si può sopravvivere diversi giorni senza
mangiare; al contrario dopo 2-3 giorni senza bere, lo stato di salute diventa molto critico fino ad
arrivare al decesso per disidratazione.
I carboidrati o zuccheri si dividono in:
zuccheri semplici (zucchero da tavola, caramelle, miele, frutta) che si digeriscono velocemente e
apportano energia a rapido utilizzo;
zuccheri complessi ( gli amidi contenuti nel pane, nella pasta,nelle patate, nel riso) che si
digeriscono lentamente quindi danno al corpo energia per diverse ore.
I carboidrati sono usati dall’organismo prevalentemente per la produzione di energia; quando però
sono introdotti in eccesso vengono trasformati in grassi e immagazzinati nelle cellule adipose.
Le proteine hanno funzione soprattutto plastica, cioè sono il materiale di costruzione e riparazione
dell’organismo. Si dividono in:
-proteine di origine vegetale, contenute nei cereali e nei legumi
-proteine di origine animale, che troviamo nella carne,nelle uova, nel latte e nei latticini e nel
pesce.
I lipidi o grassi forniscono energia di riserva e permettono l’assorbimento di alcune vitamine. Si
dividono in:
grassi animali ( strutto, burro, lardo, panna )
grassi vegetali ( olio di oliva, olio di semi, margarina).
Sono presenti, anche se nascosti, in molti alimenti specialmente di origine animale.
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I sali minerali e gli oligoelementi sono indispensabili al nostro organismo, poiché intervengono
direttamente in molte reazioni cellulari.
Contribuiscono alla costituzione delle ossa, dei denti, delle cellule e sono importanti anche per il
sistema nervoso e i muscoli.
I sali minerali sono presenti in quantità maggiori come il calcio, il fosforo, il ferro, il sodio, il
potassio, ecc.;gli oligoelementi come il rame, lo zinco, il fluoro, il cobalto, ecc. sono presenti in
quantità esigua nell’organismo ma sono ugualmente indispensabili.
Le vitamine sono sostanze presenti negli alimenti in quantità molto piccole (misurabili in
milligrammi o microgrammi).
Ne esistono più di dieci tipi. Possono essere:
-liposolubili ( cioè che si sciolgono e vengono assorbite attraverso i grassi) come le vitamine A, D,
E, K.
-idrosolubili ( cioè che si sciolgono e vengono assorbite attraverso l’acqua) come le vitamine C,
quelle del gruppo B e la PP.
Ogni tipo di vitamina ha un ruolo fondamentale per il buon funzionamento del corpo. Per esempio
la vit. A è necessaria per la crescita, la vista, la pelle. La vit. C è indispensabile per difendersi da
molte malattie. La vit. E prolunga la vita dei globuli rossi del sangue, ecc.
Anatomia dell’apparato digerente
La bocca contiene:
A) i denti;
B) la lingua che è un organo muscolare, rivestito da una mucosa ricca di papille (sporgenze) che
funzionano come organo di tatto e di gusto.Il gusto può trasmettere quattro sapori: amaro, acido,
dolce e salato;
C) le ghiandole salivari, che secernono la saliva. Sono 3 paia: parotidi, sottomandibolari e
sottolinguali.
D) La faringe è la cavità a forma d’imbuto che continua posteriormente la cavità buccale. Perché il
cibo non entri in trachea durante la deglutizione, vi è una lamina, l’epiglottide, che la chiude.
E) L’esofago è un tubo elastico-muscoloso, lungo 20/25 cm. La parete dell’esofago è formata da
strati muscolari ricoperti da mucosa. I muscoli con le loro contrazioni peristaltiche, fanno avanzare
il cibo.
F) Il cardias è la valvola che mette in comunicazione l’esofago con lo stomaco.
G) Lo stomaco è un sacco che si trova al termine del tubo digerente. E’ formato da muscoli che si
contraggono per rimescolare e sminuzzare il cibo giunto fino a lì. Le pareti dello stomaco
all’interno sono rivestite da una mucosa ricca di ghiandole che secernono il succo gastrico.
H) Il piloro è la valvola di comunicazione dello stomaco con l’intestino.
I) L’intestino tenue è la prima parte dell’intestino, nella quale entra il cibo uscito dallo stomaco. E’
lungo 7/8 m ed ha un diametro di 3 cm. Si divide in 3 parti:
duodeno è lungo circa 30 cm, riceve lo sbocco delle due ghiandole più importanti dell’apparato
digerente: il fegato ed il pancreas.
digiuno è la seconda, breve parte dell’intestino tenue. Si chiama così perché,dopo la morte,non si
trova cibo in questo tratto.
ileo è la parte più lunga e raggomitolata dell’intestino. La parete interna ha circa 5.000.000 di
piccolissime sporgenze chiamate villi intestinali, che assorbono le sostanze nutritive del cibo.
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L) Il fegato è la più grossa ghiandola del corpo umano, pesa circa 1500 g. Secerne la bile, liquido
verdastro, amarissimo che serve ad emulsionare i grassi. La bile viene immagazzinata in una
vescichetta detta cistifellea o colecisti e da questa versata nell’intestino.
M) Il pancreas è una ghiandola che secerne il succo pancreatico ricco di enzimi necessari alla
digestione delle proteine. Secerne anche l’insulina un ormone che regola il tasso degli zuccheri nel
sangue trasformando il glucosio in energia.
N) L’intestino crasso è lungo circa 150 cm, con un diametro di 8 cm.
E’ formato da 4 parti:
valvola ileo-ciecale che è la fessura che lascia passare le sostanze dal tenue al crasso e non
viceversa;
cieco è la prima parte del crasso. Porta un’appendice a forma di vermetto lunga 10-12 cm, la cui
infiammazione è detta appendicite ed è preposta alla produzione di anticorpi;
colon è il tratto intestinale dove viene assorbita l’acqua dal cibo ridotto in chilo;
retto è l’ultima porzione dell’intestino. Si allarga nell’ampolla rettale e sbocca all’esterno con
l’apertura anale, regolata da un anello di muscolo striato volontario che si chiama sfintere.
Fisiologia dell’apparato digerente
Ripetutamente masticato dai denti ed impastato con la saliva dalla lingua nella bocca, il cibo viene
reso morbido e scorrevole e prende il nome di bolo alimentare. La saliva, oltre all’azione
lubrificante, ha il compito di scindere le grosse molecole dei carboidrati ed in particolare dell’amido
in frammenti più piccoli.
Percorso l’esofago il bolo arriva allo stomaco attraverso il cardias. Le pareti dello stomaco si
contraggono ripetutamente mescolando il cibo ed impregnandolo di succo gastrico. In esso è
presente acido cloridrico e pepsina, un enzima che scinde le proteine in frammenti più piccoli.
La massa semifluida o chimo, formatasi nello stomaco, passa quindi nell’intestino tenue attraverso
il piloro, dove viene a contatto col succo pancreatico e con la bile che completano la
trasformazione degli alimenti in sostanze semplici, solubili ed assimilabili. Le proteine vengono
trasformate nella loro forma più semplice (aminoacidi), gli zuccheri complessi in glucosio, i grassi
in minutissime goccioline in grado anche esse di venire assorbite dalla parete intestinale.
L’intestino tenue presenta per un lungo tratto numerosissime sporgenze che ne aumentano
enormemente la superficie di assorbimento: i villi intestinali. Attraverso i villi, l’acqua, i sali
minerali, le vitamine, il glucosio, le goccioline di grasso e gli aminoacidi, passano nei vasi
sanguigni e vengono trasportati a tutte le cellule del corpo. Qui giunti, gli aminoacidi vengono
utilizzati per la ricostruzione delle proteine, mentre il glucosio ed i grassi in parte vengono
immagazzinati come scorta energetica ed in parte forniscono l’energia necessaria per le attività
cellulari e quindi per il buon funzionamento dell’organismo.
Le scorie della digestione percorrono in tutta la sua lunghezza l’intestino crasso che ne assorbe
l’acqua ed infine vengono convogliate nel retto e da qui nell’ampolla rettale che quando è piena
distendendosi provoca lo stimolo alla defecazione. Le feci vengono eliminate attraverso l’ano.
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Scienze Naturali
Apparato respiratorio
Apparato respiratorio, in anatomia, apparato deputato alla respirazione.
L’apparato respiratorio è formato dalla trachea, dai due bronchi, che da essa si dipartono, e da due
polmoni. Gli organi a livello dei quali avvengono i processi di scambio dei gas respiratori, ossigeno
e anidride carbonica, sono i polmoni; gli altri organi dell’apparato rappresentano vie di conduzione
dei flussi di aria in entrata e in uscita. In tal senso, si possono comprendere nell’apparato
respiratorio anche le vie nasali, la cavità boccale, la faringe e la laringe, che rappresentano le prime
vie di ingresso e di uscita dell’aria.
L’ingresso dell’aria nella trachea è regolato dall’epiglottide, un lembo di tessuto cartilagineo che al
momento della deglutizione chiude la laringe e impedisce a particelle di cibo o di saliva di ostruire
le vie respiratorie.
I polmoni hanno una forma grossolanamente piramidale, che si adatta alla forma del torace.
Non sono perfettamente simmetrici: il polmone destro è formato da tre lobi, mentre il sinistro è
formato da due lobi e, vicino al margine mediano della base, presenta l'incisura cardiaca nella quale
è collocato il cuore. Sul lato mediano di ciascun polmone si trova il peduncolo polmonare, formato
dai bronchi, dalle arterie e dalle vene polmonari.
Quando penetra all'interno del polmone, il bronco si suddivide ripetutamente fino a terminare nel
lobulo, l'unità strutturale e funzionale polmonare.
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Le arterie e le vene polmonari che accompagnano il bronco si dividono anch'esse negli stessi punti;
le arteriole e le venule dei lobuli sono collegate attraverso un denso reticolo di capillari posti sulle
pareti delle cellule polmonari.
Anche i nervi del plesso polmonare e i vasi linfatici sono distribuiti nello stesso modo. All'interno
del lobulo, il bronchiolo si divide nei bronchioli terminali, ognuno dei quali sbocca in due o più
bronchioli respiratori. A sua volta, ciascuno dei bronchioli respiratori si apre su alcuni sacchi
alveolari, le pareti dei quali presentano rigonfiamenti verso l'esterno che costituiscono i numerosi
alveoli (cellule aeree) del lobulo.
Fisiologia
Il processo respiratorio avviene a livello degli alveoli polmonari, minute strutture tondeggianti
dotate di una parete estremamente sottile e che, riccamente vascolarizzate, permettono la diffusione
dell’ossigeno dall’aria atmosferica al sangue e dell’anidride carbonica in senso inverso.
L’aria si sposta dall’interno verso l’esterno del corpo, e viceversa, grazie ai movimenti di
espansione e di contrazione della gabbia toracica.
Si parla di inspirazione dell’aria quando questa entra, attraverso le vie nasali, nell’apparato
respiratorio. Ciò avviene quando il diaframma, una struttura muscolare a forma di cupola situata
sotto i polmoni, si abbassa; di conseguenza, si determina una diminuzione della pressione all'interno
dei polmoni, i quali tendono a espandersi e, dunque, richiamano aria dall'esterno.
Quando, invece, il diaframma si rilassa, riprende la sua forma, determinando una riduzione dello
spazio disponibile per i polmoni; di conseguenza, questi si comprimono e causano la fuoriuscita
dell'aria.
Tale fenomeno prende il nome di espirazione. Nell'espirazione, insieme all'anidride carbonica viene
eliminata anche una piccola quantità d'acqua, sotto forma di vapore.
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Scienze Naturali
Apparato riproduttivo femminile
L'apparato riproduttivo femminile è l'insieme degli organi e delle strutture che permettono la
riproduzione e l'accoppiamento negli organismi animali femminili.
Apparato riproduttore della donna
Nell’apparato riproduttore della donna le cellule sessuali sono prodotte nelle ghiandole sessuali: le
ovaie.
Gli altri organi dell’apparato riproduttore sono: le tube, l’utero, la vagina e la vulva.
La vulva è la parte esterna dell’apparato, è formata da 2 pieghe interne, le piccole labbra, il
clitoride e due pieghe esterne, le grandi labbra.
Il clitoride assomiglia ad un piccolissimo pene, è riccamente innervato e molto sensibile alle
stimolazioni. La vulva comunica con la vagina attraverso l’utero. Quest’ultimo è un organo cavo
con spesse pareti muscolari.
Le tube, una a destra e l’altra a sinistra, sono canali che con un’estremità si collegano all’utero
mentre con l’altra circondano le ovaie.
Le ovaie contengono cellule uovo immature, che si trasformano in uova mature una alla volta. Ogni
cellula uovo si trova in una piccolissima vescicola, che si ingrandisce fino a diventare un follicolo
oforo.
Il ciclo mestruale
Il ciclo mestruale è la produzione ciclica della donna di cellule mestruali mature. Una donna
produce un uovo fertile circa ogni 28 giorni e le trasformazioni che avvengono prendono il nome di
ciclo mestruale. Nell’inizio di questo ciclo la donna ha piccole perdite di sangue che durano alcuni
giorni.
La maturità sessuale comincia quando nella ragazza si ha la prima perdita di sangue, che prende il
nome di menarca.
La menopausa, invece, è il periodo in cui cessa la capacità di produrre ormoni sessuali, tra i 45 e i
65 anni. Il ciclo mestruale dura all’incirca 28 giorni.
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Gli ormoni del ciclo mestruale
Il ciclo inizia con le mestruazioni; il ciclo mestruale porta con sé cellule della mucosa dell’utero e
l’ovulo non fecondato. Lo sfaldamento della mucosa dell’utero e le conseguenti mestruazioni sono
causati dalla bassa concentrazione di estrogeni e progesterone (ormoni prodotti dall’ovaia) nel
sangue. L’ipofisi controlla attraverso le ganodrotopine questi ormoni.
Durante i primi 5 giorni del ciclo, l’FSH (una ganodrotopina) fa aumentare gli estrogeni, dal 5° al
14° giorno gli ormoni fanno ricostruire lo strato della mucosa e nel contempo nell’ovaia si
completala maturazione. Infine, nel 14° giorno avviene l’ovulazione, ovvero la liberazione
dell’ovulo maturo che passa nelle tube e giunge nell’utero. E’ questo il momento in cui può
avvenire la fecondazione, se negli organi femminili sono stati introdotti spermatozoi. Se la
fecondazione non avviene, ci sarà una nuova mestruazione con l’inizio del ciclo.
Fecondazione
Le cellule sessuali maschili sono introdotte nella vagina dal pene, che rilascia liquido seminale
contenente gli spermatozoi che risalgono lungo l’utero fino alle tube. In queste arriverà anche
l’ovulo in seguito allo scoppio del follicolo: la fecondazione può avvenire.
Gli spermatozoi sono circa 400 milioni e solo uno potrà fecondare l’ovulo, perché quando il primo
spermatozoo ha perforato la membrana dell’utero, quest’ultima diventa “impermeabile”.
Sviluppo dell’embrione umano
Dopo la fecondazione, lo spermatozoo e l’ovulo si fondono, diventando zigote. Negli esseri umani
la gravidanza dura nove mesi. Durante i primi tre mesi, l’organismo è chiamato embrione: è in
questo periodo che si sviluppano i vari apparati; mentre nei successivi è detti feto.
Per i primi tre mesi la mucosa dell’utero, detta corpo luteo, continua a produrre progesterone e solo
in seguito il feto dipenderà dalla madre. Lo scambio delle sostanze nutritive e di rifiuto avviene
nella placenta.
Il periodo dello sviluppo embrionale, la gestazione, provoca cambiamenti nella madre come
l’aumento dell’utero e delle ghiandole mammarie.
Il parto
Il parto comincia con la contrazione delle fibre muscolari e con la dilatazione del collo dell’utero. A
questo punto si rompono le membrane e si ha la fuoriuscita del liquido amniotico, il collo di dilata
ulteriormente e nasce il bambino. Dopo la nascita il cordone ombelicale, che ha messo in
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comunicazione la placenta con l’apparato circolatorio del feto, viene reciso e la placenta staccatasi
viene espulsa. Ciò che rimane del cordone ombelicale è l’ombelico.
Il controllo delle nascite
Il controllo delle nascite viene operato con le tecniche anticoncezionali: continenza periodica
(evitare rapporti nei giorni dell’ovulazione e seguenti), il profilattico nei maschi, il diaframma nelle
femmine, la pillola anticoncezionale o la spirale collocata nell’utero.
Invece la procreazione assistita, utilizzata per chi è sterile, ha due tecniche maggiormente utilizzate:
l’inseminazione artificiale, che si ottiene prelevando gli spermatozoi del maschio e inserendoli nella
vagina con una siringa, e la fecondazione in vitro, cioè in provetta, in cui si preleva l’ovulo
dall’ovaia e si pone in una provetta ove sono gli spermatozoi. La fecondazione avviene nella
provetta. L’ovulo viene fatto sviluppare fino allo stadio di due o quattro cellule, e successivamente
viene reimpiantato nell’utero della madre.
Prevenzione dei tumori dell’apparato riproduttore
L’apparato riproduttore, sia maschile che femminile, può essere interessato da malattie di vario
genere, ma le più pericolose sono i tumori. Un tumore maschile molto diffuso è quello alla prostata.
La diagnosi precoce si basa su un esame del sangue, il PSA volto individuare specifici anticorpi.
Anche nel campo della prevenzione dei tumori femminili sono stati raggiunti ottimi risultati, grazie
alla diffusione di analisi di controllo effettuate a scadenze regolari.
Il tumore al collo dell’utero, la parte che è in comunicazione con la vagina, può essere diagnosticato
precocemente grazie al PAP TEST.
Il tumore alla mammella è un altro tipo di tumore femminile molto diffuso, soprattutto nelle donne
che hanno raggiunto la menopausa. In questo caso è possibile una diagnosi precoce che utilizza al
mammografia: si esegue una radiografia alle mammelle ogni anno.
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Scienze Naturali
Il Cuore
Il cuore è un potente muscolo, grosso quanto un pugno situato al centro della gabbia toracica che ha
l’importantissima funzione di mandare sangue in tutte le
parti del corpo. Esso presenta al suo interno 4 cavità: 2
atri nella parte superiore e 2 ventricoli in quella inferiore.
Ciascun atrio è collegato al ventricolo in corrispondenza
di una valvola che permette al sangue di passare in una
sola direzione, dall’atrio al ventricolo. Per capire come
funziona il cuore possiamo immaginarlo come una pompa
che aspira e preme senza sosta: dilatandosi l’atrio “aspira”
il sangue dal corpo poi, contraendosi spinge il sangue
nuovamente in tutto il corpo.
Come funziona la pompa del cuore?
1 FASE: In questa fase il cuore si dilata e aspira il
sangue venoso proveniente da tutto il corpo che entra
nell'atrio destro, scende attraverso una valvola del
ventricolo destro.
2 FASE: Contemporaneamente aspira anche il sangue
arterioso proveniente dai polmoni nell'atrio sinistro.
Questo avviene anche per il sangue arterioso sempre
attraverso una valvola.
Il muscolo e la macchina
Quando il muscolo cardiaco in seguito a una malattia, non è più in grado di pompare il sangue, può
essere indispensabile ricorrere a un trapianto, sostituire cioè un cuore malato con quello di un
donatore, generalmente una persona morta in un incidente.
Un'altra soluzione, oggi preferita, è quella di sostituire il cuore malato con un cuore artificiale.
Grazie alla moderna tecnologia delle materie plastiche e dell'informatica, si riescono infatti a
costruire dei congegni che simulano in tutto e per tutto il funzionamento di un cuore naturale.
Il Sangue
Il sangue è un tessuto liquido di colore rosso. Ha due funzioni:
quello di portare a tutte le cellule l'ossigeno e le sostanze nutritive
e ricevere dalle cellule l'anidride carbonica e le sostanze di rifiuto.
Il sangue per il 55% è composto dal plasma, (acqua e proteine),
dentro al quale sono sospese 3 tipi di cellule tutte diverse, e sono :
globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
I globuli rossi sono delle cellule prive di nucleo prodotte dal
midollo osseo. Essi contengono l'emoglobina, una sostanza rossa
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che ha la capacità di legarsi con l'ossigeno e l'anidride carbonica; l'ossigeno viene dato ai polmoni.
I globuli bianchi sono cellule con nucleo prodotte soprattutto dalla milza e anche dal midollo osseo.
I globuli bianchi lottano per difendere il nostro organismo dai batteri .
Le piastrine sono delle cellule piccolissime, che intervengono nella coagulazione del sangue.
Il sangue però non è uguale in tutti gli individui.
I gruppi sanguigni sono quattro: A, B, AB, 0 (zero). Il sangue di ogni individuo appartiene ad uno
di questi gruppi.
Alcuni gruppi non sono compatibili tra di loro e perciò quando è necessaria una trasfusione di
sangue, bisogna conoscere il gruppo del donatore e quello del ricevente. Ecco lo schema delle
trasfusioni possibili tra vari gruppi:
Gruppo A
A
0
Gruppo B
B
Gruppo AB
A
0
B
Gruppo 0
0
0
AB
La circolazione del Sangue
Il sistema circolatorio, ha una fondamentale funzione di distribuire in tutto l'organismo il
nutrimento e l'ossigeno che serve per la vita delle cellule. Esso è formato oltre che dal cuore da
quelli che vengono chiamati vasi sanguigni specie di tubi in cui scorre il sangue, il "veicolo"
adibito al trasporto delle sostanze nutritive.
I vasi di dimensioni più grandi sono le arterie e le vene che corrono più o meno parallele lungo il
nostro corpo. A mano a mano che ci si allontanano dal cuore esse si ramificano, diventando sempre
sottili fino a collegarsi fra loro in quei vasi sottilissimi che sono i capillari.
Questi si trovano nei fari tessuti del nostro corpo e attraverso le loro pareti che avviene lo scambio
delle sostanze tra il sangue e l'organismo.
Il viaggio del sangue all’interno del corpo
Il sangue scorre nei vasi sempre nella medesima direzione
e compie sempre lo stesso percorso.
Dal ventricolo destro il sangue, povero d’ossigeno, viene
pompato attraverso l’arteria polmonare nei capillari dei
polmoni dove si ricarica dell’ossigeno dell’aria e quindi
ritorna al cuore dall’atrio sinistro.
Questo tratto del percorso del sangue è chiamato
PICCOLA CIRCOLAZIONE (o circolazione polmonare )
Passato nel ventricolo sinistro viene pompato nell’aorta,
una grossa arteria, rammificandosi, lo distribuisce ai
capillari. Ceduto l’ossigeno ai tessuti, il sangue fa ritorno
lungo le vene all’atrio destro del cuore e ….ricomincia il
suo giro.
Questa seconda parte del percorso si chiama GRANDE CIRCOLAZIONE.
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Due importanti deviazioni.
Lungo il tragitto della grande circolazione il percorso del sangue subisce due importanti deviazioni.
Una parte del sangue pompato nell'aorta incanala nell'arteria venale, che lo porta al rene per essere
purificato dalle scorie.
Allo stesso modo il sangue venoso proviene dai capillari intestinali, ricco di nutrimenti, non torna
direttamente al cuore ma viene convogliato attraverso una grossa vena porta ai capillari del fegato,
che al compito di elaborare le sostanze nutritive, cioè di trasformare in modo tale di poter essere
facilmente assimilati dai tessuti.
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Scienze Naturali
Il Sistema Nervoso
Il sistema nervoso può essere distinto in due grandi parti:
- sistema nervoso centrale(SNC);
- sistema nervoso periferico(SNP); al quale appartiene una terza componente, il sistema nervoso
autonomo.
Il Sistema Nervoso Centrale
Il sistema nervoso centrale è costituito da encefalo e midollo spinale. L’encefalo è contenuto
all’interno di una solida struttura ossea, la scatola cranica, che lo protegge dagli agenti esterni e da
eventuali traumi. Il suo peso totale è di circa 1350 grammi nel maschio e 1200 nella femmina:
ovviamente ciò non deve far pensare che vi sia una differenza di capacità intellettiva fra i due sessi,
si tratta solamente di uno sviluppo quantitativo diverso in rapporto a una diversa massa corporea
totale. Quest’organo è responsabile del controllo e della regolazione di tutte le attività e funzioni del
nostro corpo; ad esso giungono gli stimoli (sensazioni e percezioni) raccolti dalla periferia
dell’organismo e da esso partono tutte le risposte motorie trasmesse alla muscolatura scheletrica;
l’encefalo è il centro delle funzioni mentali superiori, come la memoria ed i processi di
ragionamento. L’encefalo è diviso in tre parti strettamente connesse tra loro:
- Cervello;
- Cervelletto;
- Tronco Encefalico;
ed è collegato ai vari organi mediante i nervi cranici.
Il cervello si presenta come un organo ovoidale, di colore grigiastro e di consistenza molle; viene
separato per mezzo di una grossa divisione longitudinale in due parti: emisfero destro ed emisfero
sinistro. La sua superficie è percorsa da numerosi solchi, che gli conferiscono il tipico aspetto e
permettono la delimitazione degli emisferi in regioni (o lobi): frontale, parietale, temporale,
occipitale, limbico e dell’insula.
Oltre a questa divisione anatomica, esiste anche una ripartizione delle aree in base alle specifiche
funzioni a cui sovrintendono, avremo quindi aree motorie, aree sensitive, un’area addetta al
controllo del linguaggio, e così via. I due emisferi, destro e sinistro, pur essendo identici, non hanno
le stesse funzioni: ad esempio, i centri della parola e del linguaggio risiedono solitamente
nell’emisfero sinistro.
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Il cervello è costituito da sostanza grigia all’esterno e da sostanza bianca internamente. La prima è
composta da cellule nervose disposte su sei strati (corteccia cerebrale), mentre la sostanza bianca è
formata dall’insieme delle fibre nervose che dalla superficie dell’encefalo si dirigono verso il resto
del corpo, o che mettono in comunicazione tra loro parti dei due emisferi o di uno stesso emisfero.
Il cervelletto, che si trova sotto al cervello, è diviso allo stesso modo in due emisferi ed è costituito
esternamente da sostanza grigia e internamente da sostanza bianca; è incaricato di molteplici
funzioni, tra cui, ad esempio, il coordinamento dei movimenti muscolari ordinati dalla corteccia
cerebrale ed il mantenimento dell’equilibrio.
Il tronco encefalico, organo di forma approssimativamente cilindrica, racchiuso in un canale
contenuto all’interno della colonna vertebrale, contiene numerose strutture e vie nervose molto
importanti e connette il cervello al midollo spinale. Lungo circa 45 centimetri, ha un diametro di un
centimetro circa; è costituito da sostanza grigia (neuroni) all’interno e da fasci di sostanza bianca
situati sulla superficie. La sua funzione principale è quella di provvedere all’innervazione del tronco
e degli arti; a tale scopo è collegato alla periferia mediante 33 paia di nervi, detti appunto nervi
spinali. Sia l’encefalo sia il midollo spinale sono rivestiti e protetti da membrane connettivali: le
meningi, che possiedono una propria rete di vasi, in cui circola un liquido detto liquor (o liquido
cerebrospinale), che ha la funzione di sostenere e proteggere le strutture nervose; normalmente, il
volume del liquor è di circa 150 centimetri cubici.
Il Sistema Nervoso Periferico
Il sistema nervoso periferico è costituito da fasci di fibre nervose chiamati nervi che si diramano dal
sistema nervoso centrale verso la periferia, cioè si distribuiscono alle varie zone del corpo.
I nervi, cranici o spinali, svolgono quindi una funzione di collegamento, come una strada a doppio
senso: trasportano, infatti, dal centro alla periferia gli stimoli originati dal sistema nervoso centrale
necessari alla contrazione muscolare; in direzione opposta, ovvero dalla periferia al centro, portano
avanti gli stimoli sensoriali raccolti dai recettori, e riguardanti, per esempio, la posizione del corpo
nello spazio, il dolore, la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto, il tatto. Le dodici paia di nervi cranici
partono dall’encefalo, mentre le trentun paia di nervi spinali collegano il midollo spinale alle varie
parti del corpo.
Il sistema nervoso autonomo, così chiamato perché la sua funzione si esplica indipendentemente
dalla nostra volontà, regola l’attività delle ghiandole, la motilità delle viscere, il ritmo del cuore e
altre funzioni; è composto fondamentalmente da due cordoni che corrono paralleli alla colonna
vertebrale, collegati tramite una fitta rete di nervi con tutti gli organi del nostro corpo.
Il Neurone
Gli organi del sistema nervoso centrale risultano costituiti da unità cellulari chiamate neuroni. Si
calcola che ognuno di noi possieda circa 30 miliardi di neuroni; queste cellule hanno la
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fondamentale caratteristica di essere funzionalmente e anatomicamente indipendenti; ognuna di esse
può riprodurre le funzioni dell’intero apparato nervoso: generare, ricevere, condurre ed elaborare
segnali. Il neurone è costituito da un corpo cellulare, da un prolungamento (neurite o assone) che
trasporta gli stimoli nervosi verso la periferia (e che va a costituire le fibre nervose), e da numerose
ramificazioni (dendriti) che, viceversa, ricevono gli stimoli dallo periferia.
Intorno a queste cellule esiste un particolare tessuto di sostegno e una rete di vasi sanguigni. I
neuroni, pur essendo, come abbiamo detto, indipendenti, comunicano continuamente fra loro
scambiandosi segnali. Ma in che cosa consistono, esattamente, questi segnali? Si tratta di impulsi
costituiti, in sostanza, da cariche elettriche in movimento, che generano piccole correnti in grado di
spostarsi da un neurone ad un altro: in questo senso, è molto semplice immaginare il sistema
nervoso come un immenso circuito elettrico percorso, in ogni secondo, da miliardi di piccole
correnti.
Ogni neurone può generare un impulso nervoso e trasmetterlo lungo le proprie fibre alla velocità di
120 metri al secondo (questo risultato viene ottenuto anche grazie alla mielina,una sostanza che va a
rivestire le fibre nervose aumentandone notevolmente la velocità di conduzione).
Ogni fibra nervosa, prolungamento di un neurone, è in contatto con altri neuroni tramite particolari
strutture chiamate sinapsi. Nelle sinapsi di tipo elettrico l’impulso si propaga da un nervo ad un
altro; in quelle di tipo chimico è necessaria la presenza di particolari sostanze: i neurotrasmettitori,
che fungono da intermediari. Le cellule nervose, per svolgere il loro complesso lavoro, richiedono
molta energia e molto ossigeno: si calcola infatti che il cervello, pur costituendo solamente il 2%
dell’intero peso corporeo, assorba ben il 25% di tutto l’ossigeno a disposizione dell’organismo.
Questo spiega perché i neuroni sono così vulnerabili nelle situazioni in cui vi è ridotto apporto di
ossigeno (ad esempio nel caso di interruzione del flusso sanguigno cerebrale), in condizioni di
anossia (mancanza di ossigeno), infatti, bastano solamente 10 secondi per provocare una perdita di
coscienza, mentre, entro pochi minuti, si producono lesioni gravi ed irreversibili, poiché le cellule
nervose, a differenza di altre (ad esempio quelle cutanee), sono perenni e non possono essere
reintegrate quando vengono danneggiate.
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Scienze Naturali
La Cellula
La cellula è la più piccola unità di un organismo in grado di funzionare in modo autonomo.
Tutti gli organismi viventi sono costituiti da cellule e, generalmente, le strutture di complessità
inferiore non vengono considerate come "viventi".
Alcuni organismi microscopici, come i batteri e i protozoi, sono costituiti da singole cellule, mentre
gli animali e le piante sono costituiti da molti milioni di tali unità, assemblate a formare tessuti e
organi.
Sebbene i virus e alcune porzioni solubili delle cellule siano in grado di effettuare molte delle
funzioni normalmente espletate da una cellula vivente, essi mancano tuttavia della caratteristica
capacità cellulare di sopravvivere, svilupparsi e replicarsi in modo autonomo e, pertanto, non
vengono considerati esseri viventi.
Aspetti generali delle cellule
Le cellule possono essere di dimensioni e forme molto diverse. Alcune delle più piccole cellule
batteriche sono oggetti cilindrici con un asse maggiore lungo meno di un micrometro (un
milionesimo di metro). All'altro estremo si trovano le cellule nervose, che hanno forme molto
complesse, essendo dotate di numerosi sottili prolungamenti che possono raggiungere anche
diversi metri di lunghezza (si pensi, ad esempio, alle fibre nervose presenti nel collo di una giraffa).
La maggior parte delle cellule vegetali ha solitamente forma poliedrica, con un diametro compreso
tra i 20 e i 30 micrometri, ed è delimitata da pareti cellulari rigide.
Le cellule dei tessuti animali hanno forma estremamente varia, a seconda del tipo e della funzione
(possono essere sferiche, dai contorni irregolari, stellate, poliedriche, cubiche, cilindriche, eccetera).
Il loro diametro è spesso compreso fra i 10 e i 20 micrometri e la loro superficie è deformabile,
spesso ricca di intro- ed estroflessioni. Nonostante le numerose differenze di aspetto e di funzione,
tutte le cellule sono delimitate da una membrana (detta membrana plasmatica) che racchiude il
citoplasma, una sostanza fluida, ricca di acqua.
Tutte le cellule sono sede di reazioni chimiche che consentono loro di svilupparsi, di produrre
energia e di eliminare le scorie. Nel loro insieme, tutte queste reazioni sono denominate
metabolismo (termine derivante da una parola greca che significa "cambiamento").
Tutte le cellule contengono, codificata in molecole di acido desossiribonucleico (DNA),
l'informazione ereditaria, che dirige le attività cellulari e consente alla cellula di riprodursi
trasmettendo le proprie caratteristiche alla generazione successiva.
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Procarioti ed eucarioti
Fra le cellule procariotiche e quelle eucariotiche esiste una fondamentale distinzione, basata sia
sulle dimensioni, sia sull'organizzazione interna.
Le cellule procariotiche, confinate al regno dei batteri, sono relativamente piccole (con un diametro
generalmente compreso fra 1 e 5 micrometri) e hanno una struttura interna alquanto semplice; il
loro materiale genetico (DNA) si trova concentrato in una regione della cellula, che tuttavia non è
separata dal resto da una membrana.
Le cellule eucariotiche, che costituiscono tutti gli altri organismi viventi (i protozoi, le piante, i
funghi e gli animali) sono molto più grosse (solitamente il loro asse maggiore è compreso fra i 10 e
i 50 micrometri) e il loro materiale genetico è racchiuso da una membrana, formando così una
cospicua struttura denominata nucleo.
"Eucariote" deriva dal greco, e significa "vero nucleo", mentre "procariote" significa "prima del
nucleo".
Cellula animale eucariote
Nucleo
L'organulo più ingombrante della maggior parte delle cellule vegetali e animali è il nucleo; si tratta
di un corpuscolo delimitato da una membrana, di forma e dimensioni variabili a seconda del tipo
cellulare. All'interno del nucleo sono conservati i cromosomi, strutture filamentose composte da
DNA e proteine e solitamente presenti in coppie, in un numero variabile e caratteristico di ciascuna
specie.
Mentre per gran parte del ciclo cellulare i filamenti cromosomali non sono distinguibili l'uno
dall'altro, appena prima della divisione cellulare si ispessiscono e diventano visibili singolarmente.
In ciascun cromosoma il DNA è presente sotto forma di una singola molecola, molto lunga e
avvolta su se stessa a spirale, contenente una sequenza lineare di geni.
I geni sono depositari dell'informazione necessaria per l'assemblaggio delle molecole indispensabili
alla vita e alla riproduzione della cellula.
Il nucleo è delimitato da una doppia membrana, dotata di pori che consentono le comunicazioni tra
il nucleo e il resto della cellula (citoplasma).
All'interno del nucleo si trova una regione specializzata, detta nucleolo, che è deputata
all'assemblaggio di particelle chiamate ribosomi, che contengono RNA e proteine e che, una volta
sintetizzate, migrano nel citoplasma, dove presiedono alla sintesi proteica. Il nucleo controlla la
sintesi proteica inviando nel citoplasma diverse molecole con funzione di messaggeri.
I geni contenuti nel DNA vengono, infatti, copiati fedelmente all'interno del nucleo in un'altra
molecola di acido nucleico, chiamata RNA messaggero (mRNA), che quando è matura passa nel
citoplasma.
Qui, interagendo con i ribosomi e con altre strutture molecolari, viene tradotto nella struttura
primaria della specifica proteina per cui codifica il gene copiato originariamente.
cromosomi
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Strutture filamentose composte da DNA e proteine e solitamente presenti in coppie, in un numero
variabile e caratteristico di ciascuna specie. Mentre per gran parte del ciclo cellulare i filamenti
cromosomali non sono distinguibili l'uno dall'altro, appena prima della divisione cellulare si
ispessiscono e diventano visibili singolarmente. In ciascun cromosoma il DNA è presente sotto
forma di una singola molecola, molto lunga e avvolta su se stessa a spirale, contenente una
sequenza lineare di geni. I geni sono depositari dell'informazione necessaria per l'assemblaggio
delle molecole indispensabili alla vita e alla riproduzione della cellula.
Citoplasma
L'intero volume della cellula, con esclusione del nucleo, è occupato dal citoplasma. La soluzione
acquosa concentrata nella quale si trovano sospesi gli organuli cellulari è denominata citosol. Si
tratta di un gel acquoso, contenente numerosissime molecole di varie dimensioni; nella maggior
parte delle cellule esso è il compartimento cellulare di gran lunga più voluminoso (nei batteri è
anche l'unico). Il citosol è il sito di molte funzioni importanti ai fini del mantenimento della cellula,
compresi i primi stadi della demolizione delle molecole introdotte sotto forma di alimenti e la
sintesi di numerose macromolecole che sono le unità costitutive della cellula. Sebbene molte
molecole presenti nel citosol siano libere di muoversi per tutte le regioni della cellula, altre hanno
una minore libertà di movimento poiché fanno parte di strutture ordinate che conferiscono al citosol
un'organizzazione interna utile alle sue molteplici funzioni.
Membrane interne
Il nucleo, i mitocondri e i cloroplasti non sono i soli organuli delimitati da membrana, presenti
all'interno delle cellule eucarioti. Nel citoplasma si trova, infatti, una serie di altri organuli, ciascuno
dei quali è circondato da una membrana ed è in grado di eseguire una funzione distinta. Molte di
queste funzioni cellulari hanno a che fare con l'esigenza, da parte della cellula, di portare al proprio
interno materie prime, di esportare i propri prodotti e di eliminare le scorie.
Una rete tridimensionale di cisterne delimitate da membrane, denominata reticolo endoplasmatico,
costituisce il compartimento cellulare dove avviene la sintesi di gran parte dei componenti delle
membrane, come pure dei materiali destinati a essere esportati all'esterno della cellula.
Reticolo endoplasmatico rugoso
Il reticolo endoplasmatico rugoso (RER) è una struttura cellulare costituita da un sistema di pliche
impilate e punteggiate di piccoli organelli detti ribosomi.
Sulle sue pareti avviene la sintesi delle proteine destinate a essere emesse all'esterno della cellula,
mentre sui ribosomi vengono sintetizzate quelle coinvolte nelle funzioni metaboliche interne.
Apparato di Golgi
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Pile di cisterne appiattite, anch'esse delimitate da membrane, costituiscono, invece, l'apparato di
Golgi, che riceve le molecole sintetizzate nel reticolo endoplasmatico, le elabora e le indirizza a
diversi siti interni o esterni alla cellula.
I lisosomi sono organuli piccoli, di forma irregolare, che contengono enzimi responsabili della
digestione di numerose molecole inutili o nocive per la cellula.
I perossisomi sono vescicole delimitate da membrana, che mettono a disposizione un ambiente
isolato e circoscritto per reazioni nel corso delle quali vengono generate e demolite forme
particolarmente pericolose e reattive dei perossidi di idrogeno. Inoltre, nella cellula vengono
continuamente formate e distrutte piccole vescicole membranose, deputate al trasporto dei materiali
da un organulo all'altro. In una tipica cellula animale il complesso degli organuli delimitati da
membrana può occupare fino a metà del volume totale della cellula.
Centrioli
Centriolo Organulo presente nelle cellule eucarioti. Ciascun centriolo ha la forma di un cilindro
privo di basi. In ciascuna cellula vi sono due centrioli (diplosoma) disposti l’uno in modo
perpendicolare all’altro e localizzati in una zona che prende il nome di centrosoma. All’inizio del
processo di divisione cellulare (mitosi), nel centrosoma si osserva intorno ai centrioli la comparsa di
materiale amorfo, detto materiale pericentriolare, e di sottili fibre che fuoriescono a raggiera dai
centrioli, denominate fibre dell’aster. Tali fibre sono formate da microtubuli proteici. La principale
funzione dei centrioli è la sintesi dei microtubuli e la loro organizzazione in modo da formare il
fuso mitotico lungo il quale, durante la mitosi, avviene lo spostamento dei cromosomi.
Citoscheletro
Un sistema di filamenti proteici, denominato citoscheletro, è presente nel citosol di tutte le cellule
animali e vegetali. Il citoscheletro fornisce un'impalcatura per l'organizzazione interna della cellula
e un punto di ancoraggio per organuli ed enzimi. Esso permette, inoltre, alla cellula di compiere
alcuni movimenti e, all'occasione, di cambiare forma. In molti tipi cellulari il citoscheletro è una
struttura dinamica, che viene continuamente scomposta e riassemblata. È costituito da tre tipi
principali di filamenti proteici: microtubuli, filamenti di actina e filamenti intermedi, connessi sia
tra di loro che con altre strutture cellulari grazie a numerose proteine accessorie.
Mitocondri e cloroplasti
I mitocondri sono fra gli organuli più cospicui del citoplasma e sono presenti in quasi tutte le
cellule eucariotiche. Essi hanno una struttura particolare, osservabile al microscopio elettronico:
ciascun mitocondrio si presenta come un corpuscolo dalla caratteristica forma a fagiolo, lungo non
più di 7 micrometri, delimitato da due membrane separate, la più interna delle quali presenta
numerose pieghe (creste).
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I mitocondri sono gli organuli responsabili della produzione di energia necessaria alla cellula per
crescere e riprodursi; l'energia proviene dagli ultimi passaggi delle vie metaboliche che portano alla
completa demolizione degli alimenti. Queste reazioni, che nel loro insieme costituiscono il processo
di "respirazione cellulare", comportano il consumo di ossigeno e la produzione di anidride
carbonica. In assenza di mitocondri molti organismi eucarioti non sarebbero in grado di utilizzare
l'ossigeno per ricavare dagli alimenti tutta l'energia necessaria alle loro funzioni vitali.
Diversamente dagli organismi aerobi, che non possono vivere in assenza di ossigeno, gli organismi
anaerobi prosperano anche, o solo, in assenza di questo gas e le loro cellule sono prive di
mitocondri.
Cloroplasti
I cloroplasti sono voluminosi organuli di colore verde, presenti solo nelle cellule delle piante e
delle alghe, ma non negli animali o nei funghi. La loro struttura è ancora più complessa di quella dei
mitocondri: oltre a essere avvolti da due membrane, all'interno presentano cisterne multiple,
delimitate da una membrana contenente clorofilla (il pigmento verde delle piante). I cloroplasti
svolgono un'importante funzione ecologica, in quanto sede della fotosintesi clorofilliana, che
sfrutta l'energia dell'irradiazione solare per produrre ossigeno e molecole organiche a partire da
semplici composti inorganici. L'ossigeno e le molecole organiche prodotte nei cloroplasti vengono
poi utilizzate dalle cellule di altri organismi per la produzione di energia. Si calcola che tutto
l'ossigeno presente nell'atmosfera sia derivato dall'attività fotosintetica dei cloroplasti.
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