L’elettrochimica all’equilibrio Aspetti generali • Soluzioni non elettrolitiche – Proprietà termodinamiche esprimibili in termini di potenziale chimico e attività • Soluzioni elettrolitiche – Proprietà termodinamiche esprimibili in termini di potenziale chimico e attività • Ma: – Forti interazioni tra ioni → deviazioni dalla idealità anche in sistemi diluiti – Trasferimento di elettroni → possibilità di uso in celle elettrochimiche Funzioni termodinamiche di formazione L’entalpia e l’energia libera standard di reazione, ΔrHº e ΔrGº, degli ioni si esprimono in funzione delle corrispondenti grandezze standard di formazione, ΔfHº e ΔfGº, esattamente come accade per i composti neutri. Problema Non è possibile preparare soluzioni di un singolo ione. Le grandezze di formazione individuali non si possono misurare Ag(s) + Cl2(g) → Ag+(aq) + Cl–(aq) ΔrHº = ΔfHº (Ag+, aq) + ΔfHº (Cl–, aq) = –61,58 kJ mol–1 Funzioni termodinamiche di formazione Il problema si risolve assumendo che un determinato ione (H+) abbia entalpia ed energia libera di formazione nulla a qualsiasi temperatura ΔfHº (H+, aq) = ΔfGº (H+, aq) = 0 kJ mol–1 Allora, ad esempio, per la reazione ½H2(g) + ½Cl2(g) → H+(aq) + Cl–(aq) ΔrG0 = –131.22 kJ mol–1 Si avrà ΔrGº = ΔfGº (Cl–, aq) + ΔfGº (H+, aq) = ΔfGº (Cl–, aq) = –131.33 kJ mol–1 Entropia standard degli ioni in soluzione E’ possibile misurare l’entropia molare parziale degli ioni in soluzione, ma non è possibile separare il contributo degli anioni da quello dei cationi. Sm0(H+, aq) = 0 ∀T I valori di Sm0 dei singoli ioni possono essere positivi o negativi (rispetto a Sm0(H+, aq)). Tali valori dipendono da come l’acqua si coordina attorno allo ione Ordine/disordine Le attività degli ioni Il potenziale chimico di un soluto in soluzione è correlato con l’attività a da μ = μ ° + RT ln a Dove a è correlata con la molalità b da b a =γ b° bo = 1 mol kg–1 (idealità) Per soluzioni che tendono all’idealità (b→0) si ha γ →1 a → b/bo Le deviazioni dall’idealità si riassumono in γ μ = μ ° + RT ln b + RT ln γ = μ ideale + RT ln γ I coefficienti di attività medi Per una soluzione reale M+ X– si ha Gm = μ + + μ − = μ +ideale + μ −ideale + RT ln γ + + RT ln γ − = Gmideale + RT ln γ +γ − γ+ e γ– non sono separabili sperimentalmente γ ± = (γ + γ − )1 / 2 Coefficiente di attività medio In questo modo la non-idealità viene suddivisa equamente: μ − = μ − ideale + RT ln γ ± μ + = μ + ideale + RT ln γ ± Generalizzazione al caso di un composto MpXq Gm = pμ + + qμ − = G ideale + pRT ln γ + + qRT ln γ − γ± = ( ) p q 1/ s γ+γ− s= p+q Il Modello di Debye-Hückel Interazione coulombiana Deviazione dall’idealità • Abbassamento del potenziale chimico • Stabilizzazione dello ione Legge limite di Debye-Hückel log γ ± = − z + z − AI 1 / 2 Forza ionica 1 2⎛ b ⎞ I = ∑ zi ⎜ ⎟ 2 i ⎝ b° ⎠ Cluster (atmosfera ionica) Verifica sperimentale della legge limite di Debye-Hückel La legge di Debye-Hückel estesa Se la forza ionica è elevata bisogna ricorrere alla legge di Debye-Hückel estesa: log γ ± = − z + z − AI 1 / 2 1 + BI 1 / 2 Dove B è un parametro empirico adattabile che si può interpretare come una misura del massimo avvicinamento tra gli ioni. Verifica sperimentale della legge di Debye-Hückel estesa Le celle elettrochimiche Una cella elettrochimica è un dispositivo costituito da due elettrodi (conduttori elettronici/metalli) e da un elettrolita (conduttore ionico) Anodo (ossidazione) Catodo (riduzione) Singolo comparto elettrodico Elettrolita Doppio comparto elettrodico Celle galvaniche ed elettrolitiche N.B. Il disegno è un po’ fuorviante! Tipi di elettrodi Tipo Designazione Metallo/ione M(s)|M+(aq) metallico Metallo/sale M(s)|MX(s)|X–(aq) insolubile Coppia redox Semireazione M+/M M+(aq)+e–→M(s) MX/M,X− MX(s)+e–→M(s) + X–(aq) X+/X2 X2/X− X+(aq)+e–→½X2(g) ½X2(g)+e–→X–(aq) Elettrodo a gas Pt(s)|X2(g)|X+(aq) Pt(s)|X2(g)|X–(aq) Redox Pt(s)|M+(aq),M2+(aq) M2+/M+ M2+(aq)+e–→M+(aq) Tipi di elettrodi Il concetto di semireazione Qualsiasi reazione redox può essere espressa come somma di semireazioni di riduzione (reazioni solo concettuali che mettono in evidenza l’acquisto di elettroni). Cu2+(aq) + Zn(s) → Cu(s) + Zn2+(aq) Cu2+(aq) + 2e− → Cu(s) Zn2+(s) + 2e− → Zn(s) Esercizio: Esprimere la reazione AgCl(s) → Ag+(aq) + Cl−(aq) sotto forma di semireazioni. La coppia redox viene scritta come Ox/Rid e la semireazione corrispondente come Ox + νe− → Rid Il quoziente di reazione Composizione di un compartimento elettrodico Quoziente di reazione, Q νj Q = ∏a j j Esempi: e– → Cu(s) 4H+(aq) 4e– → Cu2+(aq) O2(g) + +2 + Q= 2H2O (l) Q= 1 aCu 2+ p° a H4 + pO2 Celle galvaniche ed elettrolitiche Anodo: Rid1→Ox1 + νe– Ossidazione spontanea Catodo: Ox2 + νe– → Rid2 Ossidazione forzata Tipi di celle elettrochimiche • Unico elettrolita • Doppio elettrolita • Cella a concentrazione di elettrolita • Cella a concentrazione di elettrodo – Elettrodi gassosi a diversa pressione – Amalgame a concentrazione diversa Cella Daniell Il potenziale di contatto liquido • Nelle celle dove due soluzioni elettrolitiche diverse (o a diversa concentrazione) sono a contatto (es.: cella Daniell), all’interfaccia tra i due elettroliti si genera una ulteriore differenza di potenziale (potenziale di contatto liquido). • Il potenziale di contatto liquido può essere abbassato a pochi milliVolt utilizzando un ponte salino. Notazioni di cella • I confini di fase si indicano con linee verticali Es.: Pt(s)|H2(g)|HCl(aq)|AgCl(s)|Ag(s) • Il contatto liquido si indica con il simbolo : Es.: Zn(s)|ZnSO4(aq):CuSO4(aq)|Cu(s) • L’eliminazione del potenziale di contatto liquido (ad es. mediante un ponte salino) si indica con || Es.: Zn(s)|ZnSO4(aq)||CuSO4(aq)|Cu(s) • La cella a concentrazione di elettrolita in cui si suppone di aver eliminato il potenziale di contatto liquido si denota come Pt(s)|H2(g)|HCl(aq, b1)||HCl(aq, b2)|H2(g)|Pt(s) Reazione di cella • La reazione di cella viene scritta nell’ipotesi che l’elettrodo destro sia il catodo e che quindi la reazione spontanea sia quella in cui la riduzione avviene al compartimento destro. Zn(s)|ZnSO4(aq)||CuSO4(aq)|Cu(s) Elettrodo sinistro Elettrodo destro Zn2+(aq) + 2 e– → Zn(s) Cu2+(aq) + 2 e– → Cu(s) Differenza Cu2+(aq) + Zn(s) → Cu(s) + Zn2+(aq) Il potenziale di cella • Una cella non ancora pervenuta all’equilibrio chimico produce lavoro elettrico. • La differenza di potenziale tra gli elettrodi prende il nome di potenziale di cella e si esprime in Volt. • Il massimo lavoro elettrico che la cella potrà compiere (in condizioni di reversibilità) vale we, max = ΔG Determinazione di proprietà termodinamiche • In condizioni di reversibilità, il potenziale di cella prende il nome di forza elettromotrice (fem), E. La relazione tra E e ΔrG • La relazione tra misure elettriche e grandezze termodinamiche è data da −νFE = Δ r G Numero degli elettroni trasferiti • Conoscendo l’energia libera di reazione a una certa composizione si può ricavare la fem. • Se Δ r G < 0 (reazione spontanea), allora la fem è positiva. • La tendenza della cella a funzionare è proporzionale alla pendenza di G rispetto al grado di avanzamento della reazione. Correlazione tra fem e verso della reazione L’equazione di Nernst • L’energia libera di reazione è data da Δ r G = Δ r G° + RT ln Q • Dividendo entrambi i membri per –νF si ha Δ r G° RT RT E=− − ln Q = E ° − ln Q νF νF νF RT/F ≅ 25,7 mV Fem standard della cella N.B. la fem standard si può interpretare come la fem corrispondente alla condizione in cui reagenti e prodotti si trovano nel loro stato standard (Q=1, lnQ=0). Andamento della fem in funzione di Q Multipli di RT/F (a 298K RT/F=25,69 mV) E = E° − 25,7mV ν ln Q Le celle a concentrazione • • • L’equazione di Nernst consente di ricavare la fem di una cella a concentrazione M|M+(aq, L)||M+(aq, R)|M dove L e R indicano soluzioni a molalità differente. La reazione di cella sarà descritta da Q = aL/aR ν=1 M+(aq, R) → M+(aq, L) La fem standard Eo = 0, poiché non è possibile che si instauri una corrente tra due compartimenti elettrodici identici (ΔrGo = 0 per la reazione di cella) L’equazione di Nernst quindi si riduce a RT a L RT bL E=− ln =− ln F aR F bR • Se R è la soluzione più concentrata E > 0. Il potenziale positivo insorge perché gli ioni positivi tendono a ridursi sottraendo così elettroni al catodo. La cella all’equilibro • Se la reazione chimica è all’equilibrio si ha Q = K, dove K è la costante di equilibrio della reazione. • Una reazione chimica all’equilibrio non compie lavoro, quindi ΔV=0 tra gli elettrodi. Ponendo E = 0 e Q = K nella equazione di Nernst si ha ln K = νFE ° RT • L’equazione consente di prevedere le costanti di equilibrio a partire dai potenziali di cella determinati sperimentalmente. Esercizio: la fem standard della cella Daniell è 1.1V. Determinare la costante di equilibrio della reazione Cu2+(aq) + Zn(s) → Cu(s) + Zn2+(aq) I potenziali standard -1 • I due elettrodi della cella contribuiscono al potenziale complessivo. Si pone a zero il potenziale di uno degli elettrodi e si assegnano di conseguenza i potenziali degli altri. • L’elettrodo scelto come riferimento è l’elettrodo standard a idrogeno (SHE) a tutte le temperature: Pt(s)|H2(g)|H+(aq) Eo=0 V • Il potenziale standard di ogni elettrodo viene determinato costruendo una cella in cui quest’ultimo funga da elettrodo destro (catodo) e SHE da sinistro. • Es.: il potenziale standard di Ag+/Ag coincide con la fem della cella Pt(s)|H2(g)|H+(aq)||Ag+(aq)|Ag(s) Eo(Ag+/Ag)=0.80 V I potenziali standard -2 • Il potenziale standard si formula come se fosse riferito a una semireazione es.: AgCl(s)→ Ag(s) + Cl–(aq) Eo(AgCl/Ag, Cl–) = 0.22 V ma sei riferisce alla reazione completa AgCl(s) + ½ H2(g) → Ag(s) + Cl–(aq) + H+(aq) Il potenziale standard è determinato sia dalle proprietà dell’elettrodo a idrogeno, sia dalle proprietà della coppia redox a cui si riferisce. Fem della cella in funzione dei potenziali standard • La fem standard di una cella costituita da due elettrodi si calcola sottraendo il potenziale standard dell’elettrodo sinistro dal destro Eo = Eo(destro) –Eo (sinistro) Esempio: Ag(s)|Ag+(aq)||Cl–(aq)|AgCl(s)|Ag(s) Eo=Eo(AgCl/Ag, Cl–)–Eo(Ag+/Ag)= 0.22V – 0.80V = – 0.58V • Poiché −νFE = Δ r G , se Eo > 0 allora per la reazione di cella corrispondente si ha K > 1 Il calcolo della costante di equilibrio •Occorre trovare la combinazione di elettrodi (cella elettrochimica) che riproduca l’equilibrio di cui si vuole determinare la costante (solubilità, dismutazione, etc.) •La costante richiesta è la costante di equilibrio della reazione di cella. Esempio: Calcolare la costante di equilibrio relativa alla dismutazione Cu+(aq) →Cu(s) + Cu2+(aq) a 298 K. Elettrodo destro: Cu(s)|Cu+(aq) Cu+(aq)+ e– → Cu(s) Eo=+0.52V Elettrodo sinistro: Pt(s)|Cu2+(aq),Cu+(aq) Cu2+(aq)+ e– → Cu+(aq) Eo=+0.16V Eo = 0.52V – 0.16V = 0.36 V K=? La misura dei potenziali standard -1 • Studiamo come caso specifico quello dell’elettrodo a cloruro di argento: Pt(s)|H2(g)|HCl(aq)|AgCl(s)|Ag(s) ½H2(g)+AgCl(s)→HCl(aq)+Ag(s) la cui equazione di Nernst è ( ) a H + aCl − RT E = E ° AgCl / Ag, Cl − ln F f H 2 / p° 1 / 2 − ( ) Esprimendo le attività in termini di coefficiente medio di attività e molalità, si ha: RT RT 2 E = E° − ln b − ln γ ±2 F F La misura dei potenziali standard -2 Riordinando si ha: 2 RT 2 RT E+ ln b = E ° − ln γ ± F F Dalla legge limite di Debye-Hückel si ha che: ln γ ± ∝ −b1 / 2 Per cui, l’equazione precedente si può riscrivere come: 2 RT E+ ln b = E ° + Cb1/ 2 F La misura dei potenziali standard -3 Ponendo in grafico il primo membro contro b1/2 e estrapolando a b=0 si ottiene il valore di Eo La misura dei coefficienti di attività •Una volta noto il potenziale standard di elettrodo, lo si può sfruttare per determinare le attività degli ioni verso i quali è reversibile, misurando la fem della cella alla concentrazione di interesse. Esempio: il coefficiente di attività medio degli ioni in una soluzione di HCl di molalità b si ottiene misurando E, dalla relazione F (E ° − E ) ln γ ± = − ln b 2 RT La serie elettrochimica • Date due coppie redox Ox1/Rid1 e Ox2/Rid2 e la relativa cella Eo = Eo2 – Eo1 Rid1,Ox1 || Rid2,Ox2 la reazione di cella Rid1 + Ox2 → Ox1 + Rid2 è spontanea se Eo > 0 Rid1 riduce Ox2 se Eo2 > Eo1 Serie elettrochimica dei metalli Reazione di riduzione E0 Reazione di riduzione E0 Au3+ + 3e−→Au 1.50 Co2+ + 2e−→Co -0.28 Pt2+ + 2e−→Pt 1.20 Fe2+ + 2e−→Fe -0.44 Ag+ + e−→Ag 0.80 Cr3+ + 3e−→Cr -0.74 O2 +2H2O + 4e−→4OH − 0.40 Zn2+ + 2e−→Zn -0.76 Cu2+ + 2e−→Cu 0.34 Mn2+ + 2e−→Mn -1.18 2H+ + 2e−→H2 0 V2+ + 2e−→V -1.18 Fe3+ + 3e−→Fe -0.04 Al3+ + 3e−→Al -1.63 Pb2+ + 2e−→Pb -0.13 Ti2+ + 2e−→Ti -1.66 Sn2+ + 2e−→Sn -0.14 Mg2+ + 2e−→Mg -2.37 Mo3+ + 3e−→Mo -0.20 Na+ + e−→Na -2.17 Ni2+ + 2e−→Ni -0.25 Li+ + e−→Li -3.05 Tipi di pile Grafite Zinco Pila di Volta Pila Daniell Pila Laclanchè