L’inverno nell’arte Data 1563 Collocazione Tecnica Dimensioni Vienna, Kunsthistorisches Museum olio su tavola; 66,6 x 50,5 Descrizione In questo quadro Arcimboldo usa radici e tronchi secchi per descrivere l’inverno sottoforma di un volto di anziano. Collo tronco nodoso Bocca fungo Mento radici biforcute Naso appendice spellata del fusto Orecchie rami spezzati Guance corteccia rugosa Occhio spaccatura corteccia Ciglia radici sporgenti Capelli rami intrecciati e foglie di edera Un vecchissimo ceppo d'albero quasi essiccato, con una corteccia piena di spaccature e particolarmente nodosa sul collo, rappresenta L'Inverno. Vi si riconosce facilmente la figura di un uomo vecchio e abbandonato. Il naso è un’ appendice spellata e la sua bocca, gonfia e senza denti, è raffigurata da un fungo ed è collocata di traverso sopra il mento ispido, da cui fuoriescono radici biforcute. Il suo volto è ricoperto da una barba irsuta e solcato da profonde rughe che sembrano cicatrici. L’ occhio è incassato in una spaccatura della corteccia e rami secchi e rigonfiamenti della corteccia stessa delineano le irte sopracciglia. Quello che si riconosce come orecchio non è nient'altro che il resto di un ramo-spezzato. Arcimboldo però non vede nell'inverno solo la stagione fredda; nel suo quadro c'è posto anche per un conforto: un'arancia e un limone, appesi ad un ramo spezzato, portano in questa desolazione, con i loro colori dorati, una parvenza di sole e di calore. Il verde dell'edera che cresce dalla parte posteriore della testa del vecchio e che forma, con i rami che si snodano in ogni direzione, una specie di corona, rafforza la speranza che l'inverno prima o poi finisca. Una pesante stuoia di paglia protegge il vecchio dal freddo. Sulla stuoia di paglia, che avvolge l'inverno come un mantello, si riconosce uno stemma. Arcimboldo, che dipinse più volte le quattro stagioni su incarico dell'imperatore, accenna talvolta in questo modo al destinatario del quadro. La stuoia di paglia infatti riporta uno stemma chiaramente allusivo alla casata imperiale. Questa stagione designava l’inizio d’anno. All’inverno “caput anni” corrisponde pertanto l’imperatore Massimiliano,”caput mundi”.