Come modificare la data di acquisizione d’ una immagine La data è un parametro fondamentale per l’analisi fotometrica.E’ sempre possibile correggerla o anche stabilirla in un file d’immagine. Carica l’immagine in memoria :>LOAD IMAGE Modifica la data usando il comando SET_DATE. Es.:> SET_DATE 13/12/05 Dicembre 2005 per il 13 Modifica l’ora usando il comando SET_HOUR. Es.: > SET_HOUR 16:49:20.3 Per verificare la modifica usa il comando INFO. Salva l’immagine con la dicitura aggiornata. > SAVE IMAGE Il comando INIT_DATE modifica la data di una serie d’immagini.Il parametro di questo comando è un descrittore di file con l’estensione ./st ,che associa il nome di un’immagine con una data e un’ora. P.es. se il contenuto del file FILE.LST(deve avere obbligatoriamente 3 colonne) è : var1 13/12/2005 16:49:20.3 var2 13/12/2005 16:52:39.8 var3 13/12/2005 16:55:00.4 e se lanci : >INIT_DATE FILE Iris carica l’immagine vari e attribuisce la data 13 Dicembre 2005 alle ore 16 49 minuti e 20.3 secondi. Il file d’immagine vari è automaticamente salvato con la nuova dicitura. Iris elabora allo stesso modo le immagini var2, var3,… Astrometria L’astrometria ti permette di determinare le vere coordinate degli oggetti (cioè AR e DEC) dalla loro posizione apparente in un’immagine (cioè x, y).Iris sa eseguire tali trasformazioni. Il software contiene strumenti sofisticati per misurare rapidamente la magnitudine e la posizione di asteroidi, comete,…o stimare la magnitudine di altri oggetti celesti. Per farlo bisogna avere alcune stelle di riferimento con coordinate celesti esatte e note.Tali posizioni si possono ottenere da informazioni contenute in varie fonti : ° I CD-ROM GSC (Guide Star Catalogue, prodotto dallo Space Telescope Science Institute).C’è un CD-ROM per ciascun emisfero.Il catalogo venne prodotto per fornire stelle guida allo Hubble Space Telescope che gli avrebbero permesso di essere stabilizzato per lunghe pose. Il catalogo contiene più di 15 milioni di stelle fino alla magnitudine 16. La precisione della posizione stellare è molto migliore di 1 secondo d’arco. ° Il GSC-ACT. Versione migliorata dell’originale GSC. ° L’USNO-A.Il catalogo contiene stelle fino alla magnitudine 19.La distribuzione superficiale delle stelle nel cielo è uniforme ma molte stelle per classe di magnitudine sono assenti,e questo è un grosso problema per l’identificazione di campo. ° L’USN-SA ° Il catalogo Tycho- 2 ° Lo SKY 2000 Prendiamo un esempio per dimostrare la capacità di iris nelle applicazioni Astrometriche/Fotometriche. Il compito è la riduzione astrometrica del campo della galassia NGC 2320 : Immagine del campo della galassia NGC2320 (la supernova 2000B è presente nell’immagine). Strumentazione: rifrattore Takahashi FSQ-106 (F=530mm) e camera CCD Audine con chip KAF-401E.Il risultato è la semplice somma di 4 pose da 60” (tempo d’integrazione cumulativo 240”).L’osservazione fu fatta in condizioni suburbane da Toulouse(Francia meridionale) Le coordinate equatoriali del centro dell’immagine sono : RA= 7h 05m DEC= +50° 36’ Il catalogo usato è Tycho-2 Prima definisci il percorso di catalogo nella finestra Settings (menu File).Il catalogo si trova in un CD-ROM. La lettera del CD è “F”.Il catalogo si trova nella subdirectory DATA Posizione catalogo Tycho-2 Apri la finestra Settings e completa le voci della drive del CD (“f) e della subdirectory del catalogo (qui “data”). Carica l’immagine : >LOAD N2320 Apri la finestra Automatic astrometry del menu Analysis : Completa le voci di questa finestra : RA&DEC :Coordinate approssimate del centro del campo (una precisione di 1’ qui è sufficiente per lavorare adeguatamente). Notare il formato (HHhMMmSSs per AR e DDdMM’SS” per DEC).P.es. abbiamo AR=7h05m e DEC=50d36’. Pixel size X & Pixel sizeY: Rispettivamente la dimensione orizzontale e verticale dei pixels in mm. Qui la dimensione è di 0.009 mm. Focal length : Lunghezza focale del telescopio in mm.Questa ,e la dimensione dei pixels devono essere date con la stessa scala,es.in mm. Qui F=530mm. Sigma detection : Coefficiente che definisce la sensibilità di individuazione delle stelle. Il procedimento rivela stelle con un livello maggiore del Sigma detection moltiplicato per il livello rumore sigma nel fondo cielo. Se Sigma detection è troppo basso il numero delle stelle rivelate può essere molto più grande del numero delle stelle nel catalogo, e ciò potrebbe risultare in abbinamenti errati.D’altronde,se Sigma detection è troppo alto il numero di stelle rivelate potrebbe essere troppo basso per permettere un buon abbinamento. Tipicamente scegliamo un Sigma detection fra 5 e 10 (rivelazione di stelle da 5 fino a 10 sigma ) Sigma rejection : Coefficiente usato per eliminare stelle rivelate per cui la differenza di posizione tra i dati osservati e quelli calcolati (0-C) è maggiore di Sigma rejection moltiplicato per la deviazione standard della distribuzione (0-C) (analisi a 2 passi).Talvolta è molto utile eliminare stelle di riferimento incerte facendo un’analisi astrometrica. Generalmente il Sigma rejection dovrebbe essere tra 1.5 e 3 (evita di eliminare troppe stelle con lavori troppo bassi di Sigma rejection). Ma se Sigma rejection= 0 non c’è eliminazione alcuna e questa è un’opzione corretta in situazioni standard. Magnitude : Solo per alcuni cataloghi. Qui il catalogo astrometrico Tycho-2. Poi clicca OK. Dopo alcuni secondi abbiamo il risultato : Gli oggetti cerchiati sono le stelle rivelate. Iris rivela 574 stelle nell’immagine input (List#1),21 stelle Tycho-2 sono presenti nel campo (List#2).Iris trova 12 stelle comuni tra list#1 e list#2 Queste 12 stelle sono usate per la riduzione astrometrica dell’immagine. L’equazione di trasformazione tra l’immagine e la mappa artificiale del cielo (non usata qui),e l’errore di riduzione RSM (qui una frazione di secondo d’arco). Infine Iris dà la costante di magnitudine approssimata V. Vengono creati alcuni file nella working directory (formato ASCII-edit con un word processing o la finestra di dialogo Output (File/Open): STAR.LST : Le caratteristiche delle stelle rivelate nell’immagine.Ciascuna riga contiene le seguenti informazioni : · Indice stellare · Coordinata X della stella nell’immagine (forma decimale) · Coordinata Y della stella nell’immagine (forma decimale) · Magnitudine strumentale della stella · AR astrometrica (in gradi decimali) · Declinazione (in gradi decimali) · Magnitudine ridotta vera (attenzione, il GSC o l’USNO non sono cataloghi di fotometria.) · Criteri di isolamento della stella (1 è la più isolata) · Il FWHM in unità pixel lungo gli assi X ed Y · · Parte del file STAR.LST POLX.POL &POLY.POL : Contiene i coefficienti dei polinomi (Iris per la riduzione astrometrica adatta un polinomio di secondo grado per tener conto della distorsione ottica dell’immagine) e molte altre informazioni usate per calibrare i due campi sia astrometricamente che fotometricamente.Le prime 14 righe di un file .POL contengono i coefficienti dei polinomi. La 15° riga contiene il coefficiente di correlazione.Le righe da 16 a 19 contengono le coordinate della finestra d’immagine usata per il calcolo. La 20° corrisponde al grado del polinomio.La 21° è la costante di magnitudine. Le righe 22 e 23 contengono le coordinate equatoriali (in gradi decimali) del centro dell’immagine. I file POLX.POL e POLY.POL ERROR_X.LST & ERROR_Y.LST : Contiene deviazioni dalle coordinate equatoriali misurate e calcolate (rispettivamente per AR e DEC) nelle stelle dell’elenco comune.Ciò può permetterti di rivelare errori di puntamento o altri problemi (es.stelle con moto elevato). I file ERROR_X.LST ed ERROR_Y.LST XY.LST & EQ.LST : Elenchi di stelle comuni tra quelle rivelate nell’immagine input e quelle del catalogo (rispettivamente in coordinate cartesiane ed equatoriali) I file XY.LST ed EQ.LST l.La riduzione astrometrica è calcolata usando questi 2 elenchi Ora misuri le coordinate equatoriali esatte di qualunque stella nell’immagine. Questo si fa col comando COMPUTE . Prima scegli col mouse una stella nell’immagine (disegna un rettangolino che includa tutto il flusso stellare),poi lancia il comando da console COMPUTE (nessun parametro) : >COMPUTE Iris dà le coordinate precise dell’oggetto : E’ anche possibile aprire il menu contestuale (a destra nell’immagine) e lanciare il comando COMPUTE : Scegli un’altra stella, rilancia COMPUTE e così via. Il comando REC2SKY calcola nell’immagine. La sintassi è : le coordinate equatoriali di qualsiasi punto REC2SKY [X] [Y] [X] ed [Y] sono le coordinate del pixel dove vuoi conoscere le coordinate equatoriali. Per una stella, x e y possono venire p.es. dal comando PSF (menu contestuale). P.es.,per determinare le coordinate celesti di una stella che è vicina alle coordinate cartesiane (166.747, 255.477), lancia >REC2SKY 166.747 255.477 SKY2REC è il comando simmetrico di REC2SKY. La funzione dà le coordinate approssimate dell’immagine da quelle equatoriali note. Ciò è utile p.es. quando si vuole localizzare un asteroide o una cometa in un’immagine.Nota che SKY2REC userà solo equazioni polinomiche di primo grado (il calcolo non è così preciso come i comandi COMPUTE/REC2SKY e non è strettamente simmetrico).La sintassi è : SKY2REC [RA] [DEC] [RA] e [DEC] sono le coordinate equatoriali da trasformare in coordinate apparenti dell’immagine. Es. : Uso dei comandi REC2SKY e SKY2REC Se scegli un fattore di eliminazione il numero delle stelle comuni è inferiore ma migliora la precisione globale: E’ possibile visualizzare la mappa del campo come da catalogo digitale.Apri la finestra Display a skymap dal menu Data base e poi Le voci RA & DEC sono le coordinate equatoriali approssimate del centro del campo. Nota i campi in pixels intorno alla dimensione dell’immagine (essi sono riempiti automaticamente se un’immagine è in memoria). Il comando Display sky map produce un’immagine in cui le stelle del campo selezionato sono rappresentate con intensità proporzionali alle loro magnitudini in base al catalogo del CD-ROM. Puoi cliccare su una stella per ottenere informazioni : Immagine Tycho-2 del campo NGC2320 Ecco la riduzione usando il catalogo GSC-ACT.Nota il numero maggiore di stelle: il catalogo è densificato La mappa del cielo calcolata usando il catalogo GSC-ACT Nota finale. La misura precisa delle coordinate celesti di un oggetto ha molte applicazioni : identificazione,moto proprio delle stelle,calcolo dell’orbita di asteroidi e comete ,ecc. Iris offre una tecnica di riduzione astrometrica sperimentata, ampiamente usata in osservatori specializzati. Dovrebbe esser chiaro , comunque, che ciò non è sufficiente per produrre elenchi astrometrici di qualità.Il risultato dipende,tra l’altro, dalla precisione delle misure dell’immagine,il numero delle stelle usate,l’accuratezza dei cataloghi utilizzati e la qualità dell’immagine. Tutti questi parametri indicano che in questo campo l’esperienza ha molto valore. Visualizza cerchi di coordinate Ecco una immagine di una parte della costellazione UMA catturata con una EOS 20D ed un obiettivo zoom Canon (40mm lunghezza focale-esposizione 20” @400 ISO). L’immagine è scalata di un fattore 0.25 Riempi la finestra Automatic astrometry del menu Analysis come segue: Si usa il catalogo SKY2000 dato che l’immagine è del tipo a grande campo . Sono fornite le coordinate equatoriali approssimate del centro dell’immagine (Alpha =11h15m, Delta= +58°). La dimensione dei pixels del detector EOS 20D è di 6.4 microns,ma considerando il fattore di riduzione dell’immagine,la loro dimensione equivalente è 4x6.4 =25.6 microns =0.0256mm. Clicca OK per eseguire la riduzione automatica. Iris trova automaticamente la corrispondenza tra le stelle presenti nell’immagine e quelle del catalogo. A questo punto si possono ottenere le coordinate equatoriali di un oggetto nell’immagine circondandolo con un rettangolo, poi digitando il comando COMPUTE dalla console o il comando COMPUTE del menu contestuale. Per disegnare cerchi equatoriali lancia i comandi D_ALPHA e D_DELTA. Il primo parametro è la coordinata (AR o DEC). Il secondo parametro è l’intensità del cerchio. Es.: >D_ALPHA 11H 600 >D_ALPHA 11H30 600 >D_ALPHA 12H 600 … >D_DELTA 50d 600 >D_DELTA 55d 600 >D_DELTA 60d 600 …danno : Elaborazione solare Colorazione gamma Il comando GAMMA regola i livelli RGB di immagini a 48bits secondo una funzione di potenza (correzione nota come ‘gamma’). Se l’immagine in memoria è 16bits, la conversione in una a 48bits è automatica. Il comando accetta 3 parametri, il coefficiente gamma per ciascun canale. L’escursione tipica dei coefficienti è tra 0,1 e 5. A sin.immagine a 16bits della cromosfera solare. A ds. dopo applicazione >GAMMA (immagine di V. Desnoux con un PST Coronado) 1.4 0.7 0.2 Vedi anche il comando Gamma adjustment del menu View : Simula un effetto coronografico I comandi CIRCLE e CIRCLE2 stimano il centro e il raggio di un oggetto circolare (pianeta, sole,luna…). Il valore del raggio è calcolato per una data soglia d’intensità nell’immagine. CIRCLE2 è diverso da CIRCLE per il metodo usato per identificare l’oggetto. CIRCLE usa un’area rettangolare trascinata col mouse, CIRCLE2 definisce il rettangolo da 2 punti cliccati (più utile per grandi immagini). Esempio (su un’immagine Ha del Sole presa da Franck Vaissière su un Coronado PST) Poi lancia il comando: >CIRCLE2 50 Iris dà le coordinate per il centro del disco : X= 381.54 e Y= 306.63. Il raggio è circa 284 pixels per la parte esterna del disco (alla soglia 50) Nota 1 : I comandi CIRCLE e CIRCLE2 sono compatibili con veri colori (immagini a 48bits,ma ricorda di usare il formato PIC per sfruttare queste possibilità). Nota 2 : I suddetti comandi possono calcolare i parameri del disco da un arco: è utile se è visibile solo una parte dell’oggetto,ma la precisione è minore rispetto ad una analisi a disco completo . P. es.: Nota 3 : Dal raggio osservato R , si può facilmente stimare la lunghezza focale equivalente F del sistema : F = 2 x p x R/tan (alpha) P è la dimensione fisica dei pixels rivelatori (più precisamente il campionamento pixel); R è il raggio osservato dell’oggetto in valore pixel e alpha è il diametro apparente dell’oggetto in gradi. P.es.,per l’attuale immagine la camera digitale è una Canon A40. Per questo modello p=3.3 microns =0.033 mm. Il raggio misurato è R= 569 pixels. Per la data il diametro apparente del Sole è alpha =0.542°. Infine la lunghezza focale del sistema ottico (Coronado PST+ proiezione dell’oculare+APN) è: F = 2 x 0.0033 x 569/tan (0.542) = 397.0 mm Suggerimento:Usa il comando CREGISTER per allineare una serie di immagini solari La funzione DISK1 è usata per disegnare un disco scuro sulla immagine in memoria. La funzione simula un effetto coronografico su immagini solari. I parametri sono le coordinate del centro del disco (X,Y) ed il raggio R .La sintassi è : DISK2[X] [Y] [R] .Es.: >DISK1 381.5 306.6 283.6 La funzione DISK2 è l’opposto della DISK1 :viene mascherata la parte esterna del disco. L’uso simultaneo di entrambe le funzioni è una soluzione per esaltare gli aspetti delle protuberanze sull’immagine Ha. P.es.(l’intensità della parte esterna dell’immagine solare è moltiplicata per un fattore 4-prova altri valori): >LOAD SUN >DISK1 >MULT 4 381.5 306.6 283.6 >SAVE OUTER Ora usa il comando DISK2 per isolare solo l’immagine del disco >LOAD SUN >DISK2 381.5 306.6 283.6 Infine somma le immagini interna ed esterna : >ADD OUTER Il comando REC2POL trasforma l’aspetto ‘circolare’ naturale della cromosfera solare in una rappresentazione polare (un asse è la distanza dal centro del disco ed un altro rappresenta i valori angolari). La sintassi è : REC2POL [X] [Y] [R] [SCALE (deg./pixel]. (X, Y) sono le coordinate del centro del disco in pixel. [R] è il raggio massimo in pixels della rappresentazione polare. Il parametro [SCALE] è il numero di gradi per unità di pixel nell’immagine finale(valori tipici di selezione da 0.5°/pixel a 0.1°/pixel. Ecco un esempio completo : L’immagine elaborata fu acquisita con una camera digitale. Solo il canale rosso contiene informazioni sulla lunghezza d’onda Ha (talvolta le informazioni sono presenti anche nei canali verde e blu,ma il bilanciamento dei colori dipende molto dalla tecnologia usata per i filtri colorati nella camera digitale. Prima di tutto si raccomanda vivamente di isolare i canali RGB dalle immagini a 48bits e usare solo i frames rossi per gli studi cromosferici. Lancia il comando RGB separation (menu Digital photo) per estrarre il canale R oppure lancia da console : >SPLIT_RGB Carica l’immagine rossa >LOAD R : R G B Lancia il comando REC2POL. I parametri sono : X=381.5,Y=306.6,R=350, SCALE= 0.5/pixel >REC2POL 381.5 306.6 350 0.5 Ecco il risultato del comando REC2POL Per una rappresentazione più classica (asse orizzontale),usa il comando MIRRORXY per ruotare l’immagine (o apri la finestra Flip del menu Geometry) .Puoi anche disegnare una griglia (qui un segno ogni 5°)-Finestra Grid del menu View. Significato di questa immagine : Vedi anche le caratteristiche cartografiche di Iris (comando MAP).Il comando LFILL (sintassi LFILL [X0] [VALUE], maschera la parte sinistra di un’immagine relativa alla coordinata [X0]. Iris dà il livello [VALUE] all’area mascherata. Il comando RFILL (sintassi: RFILL [X0] [VALUE] maschera la parte destra d’una immagine relativa alla coordinata [X0] .Prima misura la posizione x del lembo solare nella rappresentazione polare poi : >LFILL 284 0 Infine esegui una trasformazione da rettangolare a polare (comando REC2POL) >REC2POL 381.5 306.6 350 0.5 Ora col comando L_EQUAL elimina il gradiente parassita intorno al lembo solare (luce diffusa dal sistema ottico e dall’atmosfera) per esaltare protuberanze deboli. Per ciascuna colonna dell’immagine, Iris sottrae il valore mediano calcolato tra due punti scelti col mouse. Es. comincia dalla trasformazione polare : >L_EQUAL Poi : Fig.1:lancia L_EQUAL e scegli due punti lungo l’asse verticale (clicca col mouse) Fig.2:dopo il secondo clic Iris elimina il gradiente radiale intorno al Sole Fig.3 : la parte non significativa a destra è mascherata :RFILL 319 0 Lancia il comando REC2POL e visualizza il risultato (visualizzazione ad alto contrasto) Suggerimento: per una rappresentazione solo rossa delle protuberanze, lancia p.es.la sequenza : >SAVE R >FILL 0 >SAVE G >SAVE B >TR R G B Suggerimento :POL2REC2 è molto simile a POL2REC. La sintassi è : POL2REC2 [X] [Y] [R] [POS.ANGLE] [SCALE(deg./pixel)] .Il parametro aggiunto [POS.ANGLE] offre la possibilità di regolare l’origine dell’angolo nella rappresentazione rettangolare. Puoi considerare p.es. l’orientamento apparente dell’asse di rotazione del Sole. Il valore angolare è dato in gradi (il valore di default del comando POL2REC2 è [POS.ANGLE] = -180°) Elaborazione planetaria (Da file AVI) Passo 1 : Visualizza il file AVI per un controllo Apri la finestra di dialogo AVI Conversion del menu File. Scegli il nome del file AVI (qui JUP AVI), possibilmente situato nella working directory : Clicca Display . Dopo una finestra di conferma, l’AVI è visualizzato : Passo 2 : Trasforma l’AVI in una sequenza d’immagini singole Importante : Per Avi a colori si raccomanda di selezionare il formato PIC nella finestra di dialogo Settings (menu File). Apri la finestra AVI conversion e clicca Convert : Scegli l’opzione Color per creare 3 serie d’immagini corrispondenti ai canali rosso,verde e blu. Digita il nome generico delle sequenze (qui R ,G e B). Se si sceglie l’opzione Black & White, Iris produce una sola serie d’immagini in cui l’intensità dei pixels è la somma dei canali rosso,verde e blu. Red layer only è l’opzione speciale per Halpha AVI. L’opzione Remove duplicated images è importante per alcuni filmati AVI. Essi infatti hanno la seccante tendenza a duplicare le immagini per dare la sensazione di un filmato fluido. Se scegli questa opzione le ridondanze sono eliminate. Premi il pulsante Convert. Dopo una finestra di conferma, Iris crea la serie d’immagini. Ecco le sequenze R1, R2,….R425, G1,G2…..G425, B1,B2,….B425 Passo 3 : Esamina le sequenze P.es., visualizza la prima immagine della sequenza verde : oppure dalla console : >LOAD G1 Per visualizzare un filmato di una data serie d’immagini, apri la finestra di dialogo Animate del menu View : Digita il nome generico della sequenza, il numero delle immagini e il ritardo visualizzazione di 2 immagini successive . Passo 4: Scegli il parametro migliore per registrare le sequenze Carica la prima immagine della sequenza verde e disegna col mouse un rettangolo intorno al pianeta: di Poi lancia il comando : >CIRCLE 40 Poiché Iris usa il contorno dell’oggetto per la registrazione, occorre misurare l’intensità nell’immagine che corrisponde al livello di contorno.Questo va selezionato con cura :dev’essere sufficientemente basso perché l’essenza del disco del pianeta sia compresa dentro il contorno,ma al tempo stesso non dovrebbe essere così basso che il contorno venga tracciato su artefatti vicino al livello del fondo cielo. Il comando CIRCLE può aiutarti a definire il livello di contorno. Nella Fig.1 il parametro del Circle è troppo alto (qui 90) :il cerchio del computer non è concentrico rispetto a quello del disco del pianeta. Nella Fig.2 il parametro del Circle è troppo basso (qui 5) Passo 5 : Registrazione e selezione automatiche Definisci un rettangolo attorno al pianeta usando il puntatore mouse,poi esegui il comando Align&stack(2) del menu Processing : Digita i parametri nella finestra di dialogo : Il parametro Threshold è il soggetto del comando CIRCLE (qui livello 40) La sequenza master è il livello di riferimento per la registrazione. La sequenza verde (G) spesso è una buona scelta a causa dell’alto rapporto segnale/rumore di questo canale di colore. Qui il calcolo (traslazioni dx,dy)relativo alla sequenza master è applicato ai livelli restanti (canali R e B). Digita il numero totale delle immagini nella sequenza (qui 425). Dai anche il numero d’immagini da aggiungere per il risultato finale. Qui Iris ha selezionato automaticamente le 200 immagini migliori (l’algoritmo usato per selezionare l’immagine migliore (a più alta risoluzione) è basato su un metodo gradiente). Non selezionare l’opzione Remove the images (i file intermedi non sono cancellati). Clicca OK per l’elaborazione. Iris registra le immagini col metodo contorno, seleziona le immagini per qualità decrescente in una sequenza che ha il nome generico @S, poi aggiunge le prime 200 immagini @S. La sequenza scelta @S1,@S2,…….@S425 è una serie d’immagini a 48 bits (veri colori). Anche il risultato della somma è un’immagine a 48 bits. L’immagine migliore dell’AVI è @S1,la seconda immagine è @S2 ecc. L’immagine più degradata della sequenza è @S425. Per sommare solo le prime 10 immagini scelte e registrate, lancia p.es. il comando: >ADD_NORM @S 10 Per tutta la sequenza : >ADD_NORM @S 425 Oppure dalla finestra Add a sequence del menu Processing Nota la presenza di un’ombra di polvere : >LOAD @S1 Un metodo per eliminare l’artefatto è provare le opzioni di eliminazione della finestra Add a sequence. Puoi anche valutare la possibilità di un mix fra la somma semplice e la mediana . Per far questo COPYMED è uno strumento potente. La sintassi è : COPYMED[IN] [OUT] [TOTAL NUMBER] [NB_MEDIAN] Per es.: >COPYMED @S I 100 20 - produce una sequenza di 5 immagini (|1, |2, |3, |4, |5). Ciascuna di esse è la mediana di 20 immagini della sequenza di input. Così, |1 è lo stack mediano di @S1…..@S20, |2 è la mediana delle immagini @S21…..@S30 ecc. Infine l’immagine in memoria è il risultato di |1+ |2+ |3+ |4+ |5. Suggerimento : per controllare la correttezza della registrazione sottrai un paio d’immagini >LOAD @S1 >SUB @S2 100 >LOAD @S10 >SUB @S33 Qui il risultato è corretto Qui le immagini non sono registrate correttamente Passo 5: Registrazione e selezione automatiche : Soluzione alternativa Per allineare le immagini Iris può sfruttare un algoritmo d’intercorrelazione.Il metodo è utile se l’oggetto da allineare non ha simmetria di rivoluzione, come il pianeta Saturno,la superficie lunare, macchie solari,ecc. Per il calcolo usa la trasformazione Fourier. Il parametro richiesto è la dimensione della finestra in cui è eseguita la trasformazione Fourier. La dimensione è una potenza di 2 : 64, 128, 256, 512. Suggerimento : se perdessi il numero d’immagini in una sequenza…. >NUMBER G Ora definisci un rettangolo centrato vicino al centro del disco planetario. La dimensione dell’area non ha importanza, solo il centro del rettangolo ha un’utilità. Scegli il comando Align&stack(1) del menu Processing : La dimensione della finestra FFT dev’essere un po’ più grande della parte d’immagine usata per calcolare la registrazione. Qui sarebbe inutile prendere una finestra più grande di 256 pixels, che farebbe perdere precisione e allungherebbe il tempo del calcolo. Clicca OK Passo 6 : Aumenta il contrasto Salva l’immagine sommata ,p.es.: >SAVE TT Lancia il comando Wavelet del menu Processing Se appare il messaggio Overflow : l’intensità di alcuni pixels supera il valore 32767 durante il calcolo wavelet. Per un’elaborazione corretta,clicca Cancel e riduci la dinamica dell’immagine >LOAD TT > MULT 0.7 e riparti col filtro wavelet Passo 7 : White bilance –bilanciamento del bianco Definisci un rettangolo nello sfondo poi lancia il comando da console (nessun parametro) : >BLACK I pixels R, G ,B della zona selezionata ora hanno la stessa intensità, uguale a 0 (è aggiunto un offset a ciascun livello).Scegli un’area bianca nell’immagine (il ghiaccio polare per Marte, un anello per Saturno…) poi lancia il comando WHITE : >WHITE I pixels R ,G e B della zona selezionata ora hanno la stessa intensità,uguale al canale G (I livelli R e B sono moltiplicati per un coefficiente distinto). Attenuazione dell’effetto bordo La maschera sfocata e i wavelets (elaborazione multi-scala) sono strumenti efficaci per visualizzare i dettagli contenuti nell’immagine di un pianeta. Ma possono apparire artefatti luminosi intorno al disco planetario (effetto Gibbs) : Per questo esempio è stata considerata l’immagine di Marte presa il 3/08/03 da Marc Rieugnié (Saint- Caprais) con un telescopio da 400mm, una Barlow 2x, e una webcam ToUcam Pro. A sinistra l’immagine raw risultante da una composita di 150 frames selezionati su un totale di 600. A destra l’immagine fortemente elaborata con la tecnica wavelet per esaltare i dettagli. Ma si nota un arco brillante sul lato sinistro del pianeta. Non ha una realtà fisica,ma deriva dall’elaborazione usata: è un artefatto. Il fatto che sia presente sul bordo sinistro anziché sul destro è dovuto all’effetto fase durante l’osservazione .Il bordo sinistro è più marcato del destro e questa piccola differenza è sufficiente a spiegare il comportamento dell’elaborazione. Inoltre il problema è accentuato dalla presenza a sinistra (specialmente sulla cima dell’immagine) di vere nubi blu nell’atmosfera marziana.La finestra Wavelet (menu Processing) comprende una funzione che attenua il bordo. Da notare che qui abbiamo conservato la foschia blu polare .La stessa funzione è presente nella finestra Unsharp masking (vedi menu Processing) Suggerimento : Si può usare il comando SPLIT_RGB R, G e B dell’immagine 48 bits. Es.: per separare le componenti Il SAVE_TR (o SAVE_TRICHRO) è molto simile ma l’immagine presente in memoria non viene modificata. Per ricomporre l’immagine in veri colori: >TRICHRO R G B oppure >TR R G B Suggerimento : Ordina la selezione in linea delle immagini migliori. La selezione automatica delle immagini migliori (in rapporto alla turbolenza atmosferica) richiede i comandi in linea BESTOF e SELECT. Prima lancia BESTOF. La sintassi è : BESTOF[NAME] [NUMBER]. Il parametro [NAME] è il nome generico della sequenza sul quale si effettuerà la ricerca delle immagini migliori. Il parametro [NUMBER] è il numero d’immagini della sequenza. E’ importante notare che è preferibile lanciare BESTOF dopo aver eseguito il preprocessing completo (sottrazione dell’offset,del segnale dark,e la divisione per il flat-field) e la registrazione. Il risultato del comando BESTOF è un file di testo creato nella working directory. Questo file ha il nome SELECT.LST. Ecco un esempio di questo file: Iris sceglie l’indice delle immagini dalla qualità migliore a quella peggiore. Nell’esempio l’immagine di miglior qualità ha l’indice 232 . La seconda immagine migliore ha l’indice 122 e così via. Il criterio di analisi è il contrasto delle immagini. E’ adatto per lo studio di immagini planetarie,ma non per il cielo profondo. Una volta che sono state individuate le immagini migliori della sequenza iniziale è necessario creare da esse una sequenza nuova in cui le immagini siano ordinate in ordine di qualità decrescente . E’ quanto fa il comando SELECT ,la cui sintassi è : SELECT [IN ][OUT]. [IN] è il nome generico della sequenza di partenza, [OUT] è una sequenza in cui le immagini sono scelte in rapporto alla risoluzione spaziale. Per fare ciò il comando SELECT usa il contenuto del file SELECT.LST. >SELECT I J Ora hai la possibilità di sommare solo le prime N immagini dei frames scelti. P.es.se ritieni che solo il 10% delle immagini abbiano una corretta uniformità in una sequenza di 500 immagini eseguirai (dopo la registrazione) >ADD2 J 50 in cui la sequenza J è quella scelta dal comando SELECT .