PREMIO CESARE BONACINI ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Tema Camminare, correre, saltare, spingere, tirare, comprimere, sollevare. Esperimenti e misure sul funzionamento dei nostri muscoli. IC Sacchetti – scuola media “ G.Rodari” Via Capponi San Miniato ( PI) Classe 2E Antonacci Gregorio,Barbosa Victor, Barsottini Gaia, Battini Francesca, Battocchia Elia, Bellavia Erica, Berini Alessandro, Cioni Margherita, Fefè Matteo, Lenti ittorio, Maddia Fabrizio, Malia Gino, Mannucci Alessandro, Martini Elena, Mingo Valeria, Nebbiai Alessia, Pietrazzini Simone, Priori Matteo, Sacchini Ginevra, Salvadori Matteo, Scarselli Alessia, Terinazzi Samuel Docente Barbara Finato Con la collaborazione del prof. Massimo Erriquez Il lavoro che presento è stato svolto in una classe seconda di scuola secondaria di primo grado. In genere gli argomenti svolti in una classe seconda riguardano proprio il corpo umano ed i suoi apparati e sistemi e quindi il titolo proposto era in linea con quanto avrei affrontato nel corso dell’anno scolastico. Il titolo offriva inoltre la possibilità di inserire anche argomenti di fisica. Ho quindi accolto con interesse e cominciato a ricercare e pensare attività che potessero corrispondere alle richieste Le attività sono state proposte seguendo la metodologia IBSE ed i ragazzi hanno dimostrato interesse soprattutto nella parte più operativa e sperimentale. Ho deciso di presentare le attività svolte utilizzando esclusivamente parti di relazioni redatte dagli alunni o parti delle pagine dei loro quaderni e fotografie scattate durante le attività Prof Barbara Finato Dalle relazioni e dai quaderni degli alunni… Lezione 1 CHE COS’È L’ENERGIA? È questa una delle prime domande che ci siamo posti per poi lavorare sui muscoli. Parlandone in classe è emerso che si tratta di una forza, una potenza, ma è la definizione giusta? Per questo abbiamo controllato, e scoperto così le giuste definizioni: Energia: l’energia è ciò che ci permette di compiere un lavoro, la capacità di fare le cose. Potenza: la potenza è quanto velocemente posso usare l’energia. Forza: tutto ciò che determina il cambiamento dello stato di quiete o di moto di un corpo, si misura con il dinamometro. Per capire di cosa si trattava di preciso l’energia potenziale e cinetica, abbiamo fatto l’esempio di una pallina che da ferma si muove lungo un piano 1 - Prima di cadere, il corpo è fermo, ha un’energia potenziale: l’energia che possiede un corpo in quiete che non è stata ancora utilizzata -Mentre cade il corpo utilizza l’energia potenziale, che si trasforma in energia cinetica: l’energia che possiede un corpo per il movimento che ha Lezione 2 MA COME VIENE PRODOTTA L’ENERGIA CHE USANO I NOSTRI MUSCOLI? 2 Grazie alla respirazione cellulare, ovvero una combustione che le nostre cellule effettuano nel nostro corpo. l’energia prodotta raggiunge i muscoli, che possono utilizzarla per muovere il corpo. Si parla quindi di forza muscolare! 3 Lezione 3 I MUSCOLI : COSA SONO? COME SONO FATTI A COSA SERVONO? Il sistema muscolare ha un ruolo fondamentale nel nostro corpo, grazie anche a due proteine chiamate actina e miosina, che riescono a contrarre e a rilassare i muscoli. 4 Uno schema riassuntivo… 5 Abbiamo poi misurato i muscoli quando sono rilassati e quando sono contratti. Misurando la cassa toracica quando è rilassata e quando si allarga per inspirare, la sua circonferenza aumenta. Per esempio, quando è rilassata misura 74,5 cm, quando si allarga 77 cm. Dopo le misurazioni che abbiamo fatto possiamo dire che di solito si allarga di circa 2 cm. Il tricipite aumenta la circonferenza del braccio solitamente di 1 o 2 cm (da 24cm a 26cm, da 26cm a 27cm). Lezione 4 MODELLI DI MUSCOLI! Per comprendere meglio il comportamento dei muscoli e delle forza muscolare per svolgere le varie azioni abbiamo realizzato dei modelli 6 Lezione 5 IN EQUILIBRO Per riuscire a rimanere in equilibrio ho spostato il peso , ho sentito i muscoli della pancia e dell’addome e poi mi sono aiutata con le braccia LANCIARE.. Nella palestra abbiamo tracciato una retta lunga 10 m, segnando una stanghetta ogni metro e mezzo metro. Dopo aver scelto i “lanciatori”, questi si sono messi a sedere all’inizio della linea, e hanno provato a lanciare in linea retta delle palle mediche da 1, 2 e 5 kg, la prima volta con le braccia tese sopra la testa, la seconda con le braccia piegate dietro la testa. 7 Ecco le varie distanze: Lanciatore Lancio delle palle mediche con braccia tese sopra la testa Distanza palla 1kg Distanza palla 2kg Distanza palla 5kg Francesca 3,80 m 2,50 m 1,90 m Alessia 4,00 m 3,00 m 2,10 m Alessandro 5,10 m 3,50 m 2,90 m Vittorio 3,10 m 2,80 m 2,00 m Lanciatore Lancio delle palle mediche con braccia piegate dietro la testa Distanza palla 1kg Distanza palla 2kg Distanza palla 5kg Francesca 3,50 m 3,00 m 2,00 m Alessia 4,50 m 3,10 m 1,90 m Alessandro 6, 10 m 4,50 m 2,70 m Vittorio 4,20 m 4,00 m 2,10 m Come mai tirando con le braccia piegate dietro la testa si riesce a lanciare più distante e quindi più forte la palla? Perché riusciamo a dare alla palla più spinta di quella che le diamo con le braccia tese. Osservando il movimento che si fa lanciando con le braccia piegate, possiamo notare che nel momento intermedio le braccia ritornano tese, per poi lanciare la palla. Gli addominali, in qualunque modo si tiri la palla, sono i primi muscoli ad essere interessati, inoltre se tiriamo con le braccia dietro la testa il nostro baricentro si sposta. 8 Dopo aver fatto questa prova abbiamo chiesto ai lanciatori cosa avevano provato. Hanno risposto che i muscoli delle braccia tiravano, che in particolare il tricipite era molto importante per questo movimento e anche che lanciando con le braccia piegate sembrava loro di esprimere più energia. Durante il riscaldamento alcuni lanciatori avevano provato a lanciare la palla dietro la testa con le braccia piegate, ma con i gomiti larghi. In questo modo la palla passa più bassa una volta lanciata, con i gomiti più chiusi invece la sua traiettoria è più alta. SALTARE Uno alla volta abbiamo saltato prima piegando minimamente le gambe, poi piegandole di più. In questo modo abbiamo sperimentato che, piegando maggiormente le gambe ( abbiamo osservato l’angolo usando il goniometro da lavagna ) riusciamo a darci più spinta e quindi a saltare più in alto . 9 I nostri muscoli sembrano molle … che accumulano energia… BRACCIO DI FERRO Facendo braccio di ferro le due forze sono di uguale direzione, di verso opposto e si sottraggono di intensità, come nel tiro alla fune. Per sperimentarlo abbiamo provato a fare proprio tiro alla fune. 10 Se le due forze sono di uguale intensità la corda rimane ferma, se una delle persone comincia a tirare maggiormente l’altra viene tirata verso la persona più forte. Inoltre con le gambe unite e senza muoversi si perde l’equilibrio e abbiamo minore” forza” La risultante delle due forze (stessa direzione, verso opposto) è la differenza fra di esse, ha la loro stessa direzione e il verso della forza maggiore. 11 DANZARE Quando vediamo ballare una ballerina di danza classica ci concentriamo sulla leggerezza e l’armonia ma osservando la nostra compagna di classe ci siamo accorti del “lavoro” dei muscoli nello stare sulle punte e di quanta fisica ci sia in una piroetta 12 Guardate i video registrati durante le diverse attività soprattutto quello con la tecnica slowmotion! muscoli, salti, lanci e danza IC Sacchetti.wmv per scuol.mp4 Lezione 6 FORZA , LAVORO, POTENZA MUSCOLARE Abbiamo misurato la potenza muscolare utilizzando - Le scale esterne della scuola ( due rampe) - Una bilancia - Un cronometro - Una cordella metrica Abbiamo misurato il dislivello con la cordella metrica(s= 3,74m) Il lavoro muscolare compiuto nel salire le scale è dato dalla forza peso ( in N) per il dislivello ( L= F. s La forza peso si calcola moltiplicando il peso per 9,8m/s2 F= m.a = m.9,8 La potenza si calcola dividendo il lavoro svolto per il tempo impiegato a salire le scale P= L/t 13 Proviamo la nostra forza e potenza muscolare tutti o quasi… Raccogliamo i dati 14 Rielaboriamo i dati alunno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 peso 44 48 49 57 32 39 55 55 59 65 85 42 39 43 tempo forza lavoro potenza 7,19 431,20 1612,69 224,30 6 470,40 1759,30 293,22 5,46 480,20 1795,95 328,93 7,48 558,60 2089,16 279,30 5,42 313,60 1172,86 216,40 5,9 382,20 1429,43 242,28 4,9 539,00 2015,86 411,40 5,67 539,00 2015,86 355,53 4,68 578,20 2162,47 462,07 5,09 637,00 2382,38 468,05 5,96 833,00 3115,42 522,72 6,96 411,60 1539,38 221,18 5,78 382,20 1429,43 247,31 4,21 421,40 1576,04 374,36 Tracciamo i grafici.. Aumentando il peso aumenta proporzionalmente il lavoro La potenza invece risente della variabile tempo e quindi della velocità e dell’allenamento di ciascuno di noi 15 Lezione 7 CAMMINARE O CORRERE, STESSA COSA PER I MIEI MUSCOLI? Rielaboriamo camminata tempo spazio (s) percorso ( m) 1 2 3 4 109,17 146,39 119,5 167 172 263 185 passi 239 247 377 265 Kcal 6,5 6,7 10,2 7,2 corsa tempo (s) 29,53 39,02 spazio percorso (m) 86 79 105 passi 113 150 Kcal 3,3 3 4,1 Il pedometro mette in relazione numero passi e kcal , all’aumentare dei passi aumentano le kcal 16 Lezione 9 QUANTA FORZA PER TIRARE UN ETTO? Abbiamo messo un peso da 100g in una scatola. Abbiamo agganciato un dinamometro 2N max( scala 0,2N) alla scatola e abbiamo tirato fino a far muovere la scatola. Ecco le foto 17 Abbiamo variato il tipo di superficie scegliendo di sistemare la scatola su un tappetino vellutato: per spostare la scatola con il peso da 100g occorre applicare una forza maggiore! BIBLIOGRAFIA / SITOGRAFIA 1. G.Flaccavento,N.Romano, Accademia delle scienze, Fabbri ed, vol A, B 2. V.Palmisciano, Biomeccanica della danza e della Ginnastica rittmica, Alfredo Guida editore 3. http://www.scuolamediacoletti.it/laboratori/Scientifico/Potenza%20muscolare.pdf 4. http://www.teachengineering.org/collection/cub_/lessons/cub_biomed/cub_biomed_lesson02_handou t.pdf 5. http://kidshealth.org/PageManager.jsp?lic=1&ps=107&cat_id=20090&article_set=22888 6. http://kriegerscience.wordpress.com/2010/10/11/a-popsicle-stick-arm/ 18