Testi tratti dal libro: ”Il nuovo pensiero geometrico” vol. 1, E. Cateni-R. Fortini-C. Bernardi, ed. Le Monnier Problemi di geometria piana 1. La figura mostra un ottagono ottenuto costruendo su ogni lato di un quadrato, ed esternamente ad esso, un triangolo equilatero. Verificato che anche il quadrilatero ABCD è un quadrato, se ne determini il perimetro sapendo che il perimetro dell'ottagono è 12 m. [R. 11,5... dopo aver approssimato le radici quadrate] Soluzione: L'ottagono è equilatero per costruzione: quindi il suo lato è lungo 12/8=3/2 m, che è anche la lunghezza del lato di ciascun triangolo equilatero. Ricordato che l’altezza di un triangolo si calcola l 3 3 , si ha che l’altezza di ciascun triangolo è 3 e che metà della diagonale 2 4 3 3 3 3 3 2 , essendo la diagonale di 3 . Di conseguenza AB= + AC ha lunghezza + 4 4 4 4 3 3 3. un quadrato il cui lato è + 4 4 Il perimetro richiesto è allora pari a 4AB= 3 + 3 3 2 ≅ 11,591... come ( ) 2. In un trapezio isoscele l'area è 204 m2, l'altezza è 12 m e il perimetro 64 m. Calcolare le lunghezze dei lati. [R. 26 m, 8 m, 15 m] Soluzione: L'area di un trapezio è data dalla formula: A = invertendo la formula si ricava Bmag + B min = ( Bmag + B min ) h 2 ; essendo noti A e h, 2 ⋅ 204 = 34 . Quindi sottraendo 34 al 12 perimetro, si trova la somma dei due lati obliqui: 64 – 34 = 30; di conseguenza ciascuno sarà lungo 15. Per trovare la lunghezza delle due basi è sufficiente applicare il teorema di Pitagora al triangolo rettangolo in figura e risolvere la semplice equazione 2 ⋅ B min + 18 = 34 ⇒ B min = 8 Di conseguenza la base maggiore è lunga 8+18=26. 3. In un trapezio isoscele una diagonale, l'altezza e la base maggiore sono rispettivamente 119 cm, 56 cm e 112,5 cm. Determinare la base minore, il lato obliquo e l'area del trapezio. [R. 97,5 cm, 56,5 cm, 5880 cm2] Soluzione: Con riferimento alla figura, dal teorema di Pitagora applicato al triangolo ABH si ricava DH = 119 2 − 56 2 = 105 e di conseguenza HC = 112,5 – 105 = 7,5. Di conseguenza AB = 112,5 – 15 = 97,5 . Per trovare BC è sufficiente applicare il teorema di Pitagora al triangolo BHC. Testi tratti dal libro: ”Il nuovo pensiero geometrico” vol. 1, E. Cateni-R. Fortini-C. Bernardi, ed. Le Monnier 4. In un triangolo isoscele la base e l'altezza sono uguali rispettivamente a 288 cm e 108 cm; determinare le lunghezze delle altezze relative ai lati uguali. [R. 172,8 cm] Soluzione: Con riferimento alla figura, dal teorema di Pitagora sul triangolo AHC si ricava AC = 180. Per determinare l’altezza BK relativa ad AC si scrive un'equazione che esprime l’area del triangolo pensato una volta con base BC e una volta con base AC; quindi BK ⋅ 180 108 ⋅ 288 = ⇒ BK = 172,8 2 2 5. Due lati di un triangolo sono lunghi rispettivamente 8 dm e 4,2 dm. Sapendo che l'altezza relativa al primo lato è 63 cm, determinare l'altezza relativa al secondo lato. [R. 12 dm] Soluzione: Strategia analoga al problema precedente: l’altezza si ricava dall’equazione che esprime l’area calcolata assumendo come base una volta il primo e una volta il secondo lato. Indicata con h la lunghezza dell’altezza richiesta, si ha: h ⋅ 4,2 8 ⋅ 6,3 = ⇒ h = 12 2 2 N.B. 63 cm = 6,3 dm 6. Due lati consecutivi di un parallelogramma sono uguali a 12 m e 336 dm. Determinare le altezze e l'area della figura sapendo che un suo angolo è di 30°. [R. 60 dm e ....; 20160 dm2] Soluzione: Con riferimento alla figura, ricordate le relazioni tra i lati nei triangoli rettangoli con angoli di 30° e 60°, si ricava AH=6 m = 60 dm. Da cui l’area come prodotto base (336 dm) per altezza (60 dm). Per trovare l’altezza CK al lato AD, si ragiona come nei due problemi precedenti: CK ⋅ 120 = 20160 ⇒ CK = 168dm N.B. le misure sono state convertite in dm. 7. In un parallelogramma, un angolo alla base è di 30°; l'altezza è i 5/7 della base e la loro somma è 60 m. Calcolare i lati e l'area della figura. [R. 35 m, 50 m, 875 m2] Soluzione: Indicata con x la lunghezza della base, si ottiene l’equazione: x + 5 x = 60 ⇒ x = 35 7 Di conseguenza l’altezza del parallelogramma è 25; con riferimento alla figura, AD = 50 (perché…). L’area è uguale a 35 ⋅ 50 = 875 m2. Testi tratti dal libro: ”Il nuovo pensiero geometrico” vol. 1, E. Cateni-R. Fortini-C. Bernardi, ed. Le Monnier 8. Dividere un angolo di 72° in parti direttamente proporzionali ai numeri 7, 8 e 9. [R. 21°, 24°, 27°] Soluzione: Indicate con α, β, γ le ampiezze richieste, queste devono soddisfare le uguaglianze α β γ = = ; conviene assumere come incognita x il valore comune dei tre rapporti, in tal 7 8 9 α = x ⇒ α = 7 x e analogamente modo le ampiezze da trovare si possono riscrivere 7 β = 8 x, γ = 9 x . Quindi l’equazione risolvente è: 7x + 8x + 9x = 72 da cui x = 3 e rispettivamente: α = 21°, β = 24° γ= 27°. 9. Il perimetro di un triangolo isoscele è 580 m. Determinare il lato e la base del triangolo sapendo che il loro rapporto è 8/13. [R. 160 m, 260 m] Soluzione: Indicata con x la lunghezza della base si scrive l’equazione: x + 2 ⋅ di conseguenza la base ha lunghezza 260 m e il lato 160 m. 8 x = 580 ⇒ x = 260 ; 13 10. In un parallelogramma ABCD l'angolo BAD è di 60° e la diagonale minore BD è perpendicolare al lato AB. Trovare i lati sapendo che i 3/5 del perimetro sono uguali a 1,44 m. Suggerimento: indicare con x la lunghezza di AB... [R. AB=0,4 m, AD=0,8 m] Soluzione: Indicata con x la lunghezza di AB, si ricava AD=2x (perché…), da cui ‘equazione che esprime il perimetro: x + 2 x + x + 2 x = 1,44 ⋅ 5 ⇒ x = 0,4 3 11. Sono dati un segmento AB di lunghezza 10 cm ed un suo punto P. Dalla stessa parte di AB si costruiscono i due quadrati APQR e PBMN nonché il rettangolo PMSR avente per dimensioni le diagonali PR e PM dei due quadrati. Come deve essere scelto P affinché tale rettangolo abbia area 42 cm2? Suggerimento: indicare con x la lunghezza di AP.. [R. due soluzioni, entrambe accettabili: AP=3 cm, AP=7 cm] Soluzione: L’area del rettangolo PMSR è data dal prodotto delle misure dei suoi lati che sono le diagonali dei quadrati APQR e PBMN; indicata con x la lunghezza di AP e applicatoli teorema di Pitagora ai triangoli rettangoli ARP e PBM, si ottiene: PR = x 2 + x 2 = 2 x 2 = x 2 e PM = (10 − x ) 2 + (10 − x ) 2 = 2(10 − x ) = (10 − x ) 2 . L’equazione risolvente allora è 2 x 2 ⋅ (10 − x ) 2 = 42 ⇒ 2 x(10 − x ) = 42 ⇒ x1 = 3; x 2 = 7 Testi tratti dal libro: ”Il nuovo pensiero geometrico” vol. 1, E. Cateni-R. Fortini-C. Bernardi, ed. Le Monnier Le due soluzioni sono geometricamente simmetriche.