"Scrutate", lettera ai consacrati E’ stata pubblicata la Lettera “Scrutate”, indirizzata dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica ai consacrati e alle consacrate. Si tratta del secondo titolo, dopo “Rallegratevi”, di un itinerario di riflessione personale e comunitaria verso il 2015, Anno che la Chiesa dedica alla vita consacrata. Una vita che in questa pubblicazione il cardinale João Braz de Aviz e l’arcivescovo José Rodríguez Carballo, prefetto e segretario della Congregazione, definiscono “segno dei beni futuri nella città umana, in esodo lungo i sentieri della storia”. Guidati dalle parole di Papa Francesco i consacrati sono chiamati ad essere «sempre in cammino con quella virtù che è una virtù pellegrina: la gioia!». Un cammino di comunione e di discernimento per scrutare l’orizzonte della storia ed essere dono nei tanti crocevia del mondo e delle culture. Il titolo è spiegato in apertura della Lettera: “Scrutare gli orizzonti della nostra vita e del nostro tempo in vigile veglia. Scrutare nella notte per riconoscere il fuoco che illumina e guida, scrutare il cielo per riconoscere i segni forieri di benedizioni per le nostre aridità. Vegliare vigilanti e intercedere, saldi nella fede”. La vita consacrata “custodisce la ricerca del volto di Dio, vive la sequela di Cristo, si lascia guidare dallo Spirito, per vivere l’amore per il Regno con fedeltà creativa e alacre operosità”, accettando al contempo di “misurarsi con certezze provvisorie, con situazioni nuove, con provocazioni in processo continuo, con istanze e passioni gridate dall’umanità contemporanea”. Tale eredità viene presentata in questa Lettera, che ripercorre “i passi compiuti negli ultimi cinquant’anni”, dal Concilio Vaticano II, “evento di rilevanza assoluta per il rinnovamento della vita consacrata”, fino alle esortazioni di Papa Francesco. Il documento costituisce pertanto un invito a discernere: “Il Signore è vivente e operante nella nostra storia, e ci chiama alla collaborazione e al discernimento corale, per nuove stagioni di profezia al servizio della Chiesa, in vista del Regno che viene”.