tu ti sei fatto o ti fai un tuo concetto di questo tutto e lo imprigioni in forme stereotipe. Io penso che per dare tutto a Dio sia fondamentale, essenzialmente, accettare con un cuore libero il posto che Egli ci ha assegnato nel suo grande mondo… Ma sono convinta che questo posto tu non lo vedrai, se non metti il tuo “cuore libero” in totale silenzio di ascolto e di abbandono davanti a Dio, dedicando a ciò un po’ di tempo della tua vita. Non devi temere di metterti di fronte a Lui insieme con coloro che ami e con ciò che ami. E questo, non con il desiderio di “esaltarti” né di “demolirti”, bensì di “diventare quella che tu sei”, quella che è “dovuta” a tutti… . Penso anche che tu debba stare davanti a Dio con tutti i desideri più comuni che hai in cuore e che – figurati – Lui stesso ha inventato. Quando Dio vuole che noi lasciamo la strada maestra per prendere altre vie, è abbastanza grande per farcelo capire. Nel caso tuo Egli, senza dubbio, non si accontenterebbe di un punto interrogativo. Qualunque siano le oscillazioni della tua fede e dei tuoi “sentimenti” di fronte a Lui, Dio non pesa su di noi come un peso inerte, bensì come un peso di vita e di amore; e da noi esige una risposta non solo viva ma vitale: non solo amante ma adorante. Tu non puoi fare ciò che Egli ha riservato a te di fare, se non intrecci con Lui concrete relazioni, se cioè non preghi, se la preghiera per te non è indispensabile, così come sono indispensabili, per vivere, il mangiare, il bere, il dormire, il respirare. Conclusione: Padre Nostro (assieme) O Dio onnipotente, che ci hai creato e hai mandato a noi il tuo Verbo, fatto uomo nel grembo della vergine Maria, guardaci con amore e ascolta la nostra umile preghiera. Per cristo nostro Signore. Amen Canto finale... Osanna Osanna, osanna, osanna all’Altissimo! (2 volte) INNALZIAMO IL TUO NOM CON LE LODI NEL CUOR, TI ESALTIAMO SIGNORE DIO, OSANNA ALL’ALTISSIMO! (RIT) Gloria, gloria, gloria al re dei re! (2 volte) INNALZIAMO IL TUO NOM CON LE LODI NEL CUOR, TI ESALTIAMO SIGNORE DIO, OSANNA ALL’ALTISSIMO! (RIT) Gesù, Gesù, Gesù è il re dei re! (2 volte – poi RIT e fine) 12 Capitolo 8: Adorazione Eucaristica Gruppo 18enni e Giovani Decanato di Carnago 24 novembre 2016 La VIA dell’annunciare Chiamati a gioire “rallegrati piena di grazia” (Lc1,26-38) Dona la pace dona la pace Ai nostri cuori o Signore. (2 volte) Resta qui insieme a noi (2 volte) E la pace regnerà. 1. ENTRARE in PREGHIERA: Entrò nella città 6. LA TESTIMONIANZA DELLA SANTITÀ: Oggi per questa casa è venuta la salvezza Dio Padre, tu che da sempre cerchi l’uomo e la donna di ogni tempo per poter abitare in mezzo a loro, aumenta la mia fede in te. Tu cerchi anche me per poter trovare dimora nel mio cuore e nella mia vita. A me non resta che abbandonarmi con fiducia e serenità nelle tue braccia di padre, nella consapevolezza che solo a te nulla è impossibile. Gesù tu che sei il compimento di ogni promessa, fa’ che in te trovi la sorgente fresca e zampillante della vita. Solo la tua presenza può donarmi quella gioia piena che nasce dalla comunione con te. Questa sera voglio pregarti con tutto il cuore, perché come Maria io possa trovare grazia presso i tuoi occhi e diventare dimora accogliente della tua presenza. Spirito santo, che rinnovi tutte le cose e custodisci nella Chiesa la presenza di Gesù, discendi su me, illumina la mia mente e il mio cuore per discernere, comprendere e accogliere la Parola che mi stai per rivolgere. Solo attraverso di te la Parola si fa spazio, radicandosi e crescendo attraverso il silenzio e la preghiera. 2 Canto: Dona la pace Madeleine Delbrêl (1904-1964), francese, ha vissuto in un’epoca di grandi mutamenti, contrassegnata dal dramma dei due conflitti mondiali. L’apparente assenza di Dio che sentiva e che l’aveva spinta nel dramma di un estremo ateismo diventa poi il motore della sua ricerca spirituale che la porterà alla scoperta dell’amore di Dio e alla conversione. Nei suoi scritti si coglie un profondo amore per i poveri – vivrà nei sobborghi proletari di Parigi – e un profondo amore per Gesù Cristo, a cui riconduce ogni gesto e ogni relazione. Credo che dovresti «rimetterti» al Signore, una volta al giorno, per qualche minuto, senza a priori, senza idee. … Consegnarsi a Dio, dieci minuti, per diventare ciò che Egli vuole che sia. “Sotto le ali del Signore siamo al sicuro… e le sue ali si dispiegano da un confine all’altro del mondo”. Sotto le sue ali noi siamo pienamente compresi. Egli vede tutto il bene che avremmo voluto fare e che non abbiamo saputo fare; tutto il male che ci ha tenuti in sua balìa senza che noi lo riconoscessimo. Le incomprensioni umane sono ben poca cosa a confronto di questa luce che sempre ci avvolge. Credere in Dio non è accettare un sistema filosofico nel quale Dio ha un suo posto, anche se fosse il primo. Credere, per il cristiano, è sapere che Dio ha rivelato all’umanità ciò che le è necessario per raggiungere il suo destino. Ma credere è avere la certezza di un mistero, è sapere, è avere afferrato che Dio è una realtà incomprensibile. Dio non entrerà nella tua vita, perché Egli è nella tua vita, e fare come se non vi fosse, non gli impedisce certi di esservi. Da parecchio tempo c’è nella tua vita la paura che Dio ti chieda tutto. Nondimeno, oggi come domani, Dio non cesserà di chiederti tutto. Solo che 11 5. I SALMI, PREGHIERA DEL POPOLO: Lo accolse pieno di gioia Canto d’invocazione: invochiamo la tua presenza Il Salmo 119 si può definire un solenne canto Torah del Signore. La Torah è rivelazione, è parola di Dio che interpella l’uomo e ne provoca la risposta di obbedienza fiduciosa e di amore generoso. E di amore per la Parola di Dio è tutto pervaso questo salmo, che ne celebra la bellezza, la forza salvifica, la capacità di donare gioia e vita. La fedeltà del salmista nasce dall’ascolto della Parola, che è da custodire nell’intimo, meditandola e amandola, proprio come Maria. È ancora Maria che trova nella Parola di Dio il compimento di una promessa, ed è beata perché ha accolto l’annuncio di Dio, perché è stata attenta e amorosa custode della sua Parola. Invochiamo la tua presenza vieni signor invochiamo la tua presenza scendi su di noi vieni consolatore dona pace ed umiltà acqua viva d'amore questo cuore apriamo a te A CORI ALTERNI (I ragazze- II ragazzi) Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Osservando la tua Parola. Con tutto il mio cuore ti cerco: non lasciarmi deviare dai tuoi comandi Ripongo nel cuore la tua promessa per non peccare contro di te. Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi decreti. (primo) Vieni Spirito vieni Spirito scendi su di noi vieni Spirito vieni Spirito scendi su di noi vieni su noi Maranathà, vieni su noi Spirito vieni Spirito vieni Spirito scendi su di noi vieni Spirito vieni Spirito scendi su di noi scendi su di noi. (RIT) (secondo) invochiamo la tua presenza, vieni Signor invochiamo la tua presenza, scendi su di noi vieni luce dei cuori, dona forza e fedeltà fuoco eterno d'amore, questa vita offriamo a te. (poi RIT) Con le mie labbra ho raccontato tutti i giudizi della tua bocca. Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia, più che in tutte le ricchezze Voglio meditare i tuoi precetti, considerare le tue vie. Nei tuoi decreti è la mia delizia, non dimenticherò la tua Parola! 10 (dal Salmo 119-118) 3 2. IN ASCOLTO DELLA PAROLA: Cercava di vedere chi era Gesù Canto: Tu al centro del mio cuore Al sesto mese, l’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te”. A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: “Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. Allora Maria disse all’angelo. “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio”. Allora Maria disse: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. E l’angelo si allontanò da lei. Ho bisogno di incontrarti nel mio cuore Di trovare Te di stare insieme a Te. Unico riferimento del mio andare, Unica ragione Tu, unico sostegno Tu. Al centro del mio cuore ci sei solo Tu. Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te E poi non importa il "come" il "dove" il "se". Anche il cielo gira intorno e non ha pace Ma c'è un punto fermo è quella stella là. La stella polare è fissa ed è la sola La stella polare Tu, la stella sicura Tu. Al centro del mio cuore ci sei solo Tu. Tutto ruota... (RIT) Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore Il significato allora sarai Tu Quello che farò sarà soltanto amore Unico sostegno Tu, la stella polare Tu Al centro del mio cuore ci sei solo Tu. Tutto ruota...(RIT) Canto: Il figlio al prodigo Lasciai un giorno il mio pastore, avevo soldi e tanti sogni da comprare. Ed una sera il cuore mio ha chiesto amore, ed ho scoperto che l'amore non si vende. Così, ho corso forte per la via e nell'affanno son caduto ed ho gridato al mondo intero che cercavo amore ma l'amore non c’è e stanco e solo son rimasto qui. 4 Canto: Kumbaya Kumbaya my Lord kumbaya (3 volte) Oh Lord Kumbaya Vieni Signor vieni a noi (3 volte) Oh Signore vieni a noi. 9 4. IN DIALOGO CON IL SIGNORE: Oggi devo fermarmi a casa tua Signore Gesù, questa sera mi chiami a sostare davanti a te, in ascolto della tua Parola e in compagnia di Maria, che si fa modello da imitare. Anche nella mia vita posso riconoscere volti di angeli che in modo inaspettato mi hanno annunciato la tua Parola. Incontri che hanno lasciato il segno, il segno della tua presenza e del tuo passaggio. Ti ringrazio perché non mi lasci solo nel cammino, ma mi metti accanto persone che mi ricordano di gioire perché la tua grazia, il tuo amore gratuito riempie la mia esistenza e perché posso contare su un Dio che è sempre con me, tutti i giorni della mia vita. Questa sera voglio mettermi in ascolto della tua Parola con il cuore docile e attento all’annuncio che fai alla mia vita. Cos’hai da dirmi Signore? Cosa mi chiedi? Cosa desideri da me? Domande su cui voglio soffermarmi seriamente, perché serio è il tuo amore per me. Sicuramente hai in serbo qualcosa di grande, intuisco forse qualcosa, ma subito domande e timori prendono il sopravvento. Questo timore Maria lo conosce bene, lei per prima lo ha vissuto. Allora sento risuonare con dolcezza anche dentro di me le parole dell’angelo: “non temere”! Non ho nulla da temere perché tu sei un Dio che non abbandona; non ho nulla da temere perché tu mi donerai lo Spirito di fortezza per trovare in te la roccia sicura che non farà vacillare il mio cammino. Le parole dell’angelo chiariscono anche la mia vocazione di cristiano: dare alla luce Gesù! Come e dove, il Signore non tarderà a svelarmelo. Nonostante le mie fragilità e povertà, tu scegli la mia vita come luogo da incarnare e abitare. Tu scegli me per poter abitare il mondo oggi! Che gioia grande! Ma questo è possibile solo perché tu sei il Dio dell’impossibile. Allora eccomi, Signore! Avvenga di me quello che hai detto! Come Maria voglio fidarmi di quel progetto d’amore che si fa scelta e vita. RIT: Ti prego abbracciami Gesù c’è troppo freddo senza te e in questo mondo di tempesta puoi salvarmi solo tu, riscaldami Gesù. Ti prego abbracciami Gesù io non ti lascerò mai più, e nella barca della vita adesso ci sei tu se il vento soffia così forte lascio che mi guidi tu e come posso naufragare, se al timone ci sei tu. Lasciai un giorno il mio pastore, avevo soldi e tanti sogni da comprare. Gesù io son venuto qui da te perché c'è un grande vuoto dentro di me Io come il figlio prodigo volevo far tutto da solo ma poi ho perso tutto quanto e a mani vuote torno a te Gesù, accettami così. (Poi RIT). 8 5 3.L’INTELLIGENZA DELLE SCRITTURE: Salì su un sicomoro In un tempo e in un luogo ben precisi, Dio si rende presente nella storia, scegliendola via dell’umanità. Era il sesto mese di gravidanza della cugina Elisabetta quando l’angelo Gabriele, segno della presenza di Dio, fu mandato a Nàzaret, paese piccolo e insignificante della Galilea. Dio raggiunge le periferia e i luoghi considerati lontani e poveri, per rendergli segni luminosi di un amore concreto e universale per tutti i piccoli del mondo. L’Angelo viene mandato a una giovane donna. Di Maria l’evangelista Luca diche che era vergine, promessa sposa a Giuseppe, donna con un futuro già stabilito, un progetto umano pronto da realizzare. Questa donna viene chiamata per nome, non è una donna qualsiasi, una fra tante, ma è colei culla quale si è posato lo sguardo del Signore. L’Angelo, che con docilità si lascia inviare, prende subito la parola per farsi portavoce della volontà di Dio. “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te”. Con questo saluto l’angelo descrive il vissuto spirituale in cui neppure Maria sa di trovarsi: la gioia, la grazia ricevuta e la comunione con Dio. Questi sono i tratti spirituali propri di ogni credente, questo l’annuncio co ogni cristiano è chiamato a vivere e a diffondere nel mondo. Maria “fu molto turbata e si domandava che senso avesse”. Di fronte all’annuncio di Dio, ecco il timore. I progetti di Dio spaventano, perché si avverte tutta la sproporzione tra le proprie fragili possibilità e la sua volontà. Maria si interroga, non fugge, va in profondità e si chiede quale sia il senso di questo saluto così speciale e inaspettato. “Non temere.” Così l’angelo raccoglie e rassicura Maria, perché dio custodisce tra le sue mani e accompagna le sue creature. Maria stessa, per grazie, concepirà un figlio, anzi il Figlio di Dio, il prediletto del Padre, il messia atteso da tutto Israele. Maria ascoltando le parole dell’angelo e il suo annuncio si interroga ancora: “Come avverrà questo?” Avverte subito l’impossibilità della realizzazione di quell’annuncio così straordinario. Con l’intelligenza della fede si chiede come accadrà, secondo quali modalità. E l’angelo la riporta con forza ad una dimensione spirituale della vita. La nascita di Gesù sarà opera dello Spirito Santo, che scenderà e proteggerà come un’ombra, che non abbandona. Ciò che accadrà sarà ancora un segno che a Dio nulla è impossibile, come è accaduto per la cugina Elisabetta. “Eccomi, sono la serva del Signore”. 6 Dopo aver incontrato e ascoltato l’annuncio dell’angelo, Maria si lascia interpellare, accettando di fidarsi totalmente di Dio e del suo disegno d’amore. Con questa fede e con questo coraggio dice il suo eccomi: ci sto, ci sono, “avvenga per me secondo la tua parola”, si compia in me la tua volontà. In questo atto di fede, in questo sì di Maria, Dio inizia la sua missione nel mondo. Canto di lode: Allora loda Dio non rifiuta la preghiera, la preghiera ti dà forza Lui non lascia il giusto in sofferenza o senza una risposta Resta soltanto ad aspettare ciò che Dio può far per te Quando egli stende la sua mano allora vincerai E allora loda solamente loda stai piangendo loda hai bisogno loda Stai soffrendo loda non importa loda la tua lode invade il cielo Dio va avanti aprendo il cammino aprendo il cammino spezzando catene tirando le spine Ordina agli angeli si stare con te egli apre una porta che nessun chiuderà Egli ascolta chi in lui confida cammina con te di giorno e di notte Alza le mani Gesù è già qui Comincia a cantare Con tutta la lode con tutta la lode! Con tutta la lode con tutta la lode! (2 volte e fine) Canto: Insegnaci Signore Insegnaci Signore a perdonare, come anche tu ci hai perdonato Insegnaci Signore ad amare, anche tu ci hai amato Signore Gesù, Signore Gesù, Signore Gesù pietà di me (2 volte) 7