www.mandasoldiacasa.it Il database italiano dei costi delle rimesse

CeSPI – Centro Studi di Politica Internazionale
www.mandasoldiacasa.it
Il database italiano dei
costi delle rimesse
Analisi dei dati
A cura di: D. Frigeri
30 novembre 2014
Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
Premessa metodologica
Il seguente report sull’andamento dei costi di invio delle rimesse dall’Italia verso i 14 Paesi1 rilevati dal sito
www.mandasoldiacasa.it è stato effettuato sull’intero arco temporale di riferimento, compreso fra la
rilevazione del 1 settembre 2009 e quella del 16 settembre 2014. Complessivamente i dati si riferiscono a
45 rilevazioni, con una frequenza che diviene mensile a partire dal settembre 2010.
La rielaborazione e standardizzare delle informazioni contenute nel database consente di avere una piena
confrontabilità dei dati e la possibilità di visualizzare l’andamento delle diverse variabili indagati su un arco
di tempo adeguato.
Il costo complessivo della rimessa è stato calcolato, secondo la metodologia di Banca Mondiale, come la
somma di tre componenti: la commissione applicata all’invio, la commissione applicata al ricevente e il
margine sul tasso di cambio.
Le elaborazioni si riferiscono agli operatori e ai prodotti per i quali è possibile definire il costo totale e ai tre
importi oggetto della rilevazione (150€, 300€ e 1.000€). L’importo di 1.000€ è stato introdotto a partire dal
maggio 2010, per cui la serie storica dei dati a disposizione è più breve.
Grazie alla disponibilità di dati ufficiali (pubblicati dalla Banca d’Italia), è stato possibile effettuare una stima
delle risorse complessivamente liberate grazie alla riduzione dei costi medi rilevata in questi anni. Secondo
le stime del CeSPI, infatti, fra il 2009 e il 2014 la riduzione dei costi medi ha permesso di liberare risorse
complessive per un ammontare superiore ai 160 milioni di Euro, in termini di risparmio netto relizzato
Le rimesse dall’Italia
I dati ufficiali a disposizione (dati Banca d’Italia), mostrano un fenomeno che per il nostro Paese, dal 2002 in
poi, è divenuto sempre più considerevole rilevando alcune caratterizzazioni importanti.
Gli ultimi due anni hanno fatto segnare un significativo decremento nel volume delle rimesse dall’Italia
(meno 26% in due anni) prima vera inversione di tendenza dall’inizio della crisi del 2009. Fra il 2011 e il
2013 i flussi di denaro in uscita dal
Grafico 1 - Volume rimesse dall’Italia in milioni di Euro al netto dei flussi nostro paese hanno infatti perso 1,9
verso la Cina
miliardi di euro.
6000
4.837
5000
4.778
4.757
4.858
4.352
4.159
4.405
3.828
4000
2.954
3000
2000
2005
2006
2007
2008
2009
Fonte: elaborazioni CeSPI su dati Banca d’Italia
2010
2011
2012
2013
Il dato sembrerebbe confermare un
effetto della crisi economica
significativo e durevole sulla
capacità di risparmio dei migranti (a
cui è direttamente associato l’invio
delle rimesse). In realtà il dato
aggregato appare fuorviante. Se
infatti scorporiamo dal dato
complessivo le rimesse inviate verso
la Cina (Grafico 1), la fotografia del
fenomeno appare molto diversa. Le
1
Sono oggetto di rilevazione: Albania, Bolivia, Brasile, Costa d’Avorio, Cina, Colombia, Ecuador, Filippine, Ghana, Marocco, Nigeria,
Perù, Romania e Senegal.
2
Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
rimesse verso l’estero fanno infatti registrare una crescita del 6% fra il 2012 e il 2013, con una flessione nei
volumi complessivamente inviati che si limita al solo 2012. L’esercizio rappresenta solo una forzatura
apparente nell’analisi del fenomeno, essendo sì la Cina una delle principali nazionalità presenti sul nostro
territorio, ma al contempo le rimesse inviate verso il paese asiatico attraverso i money transfer operators
sappiamo comprendere una componente significativa di natura commerciale. Il money transfer operators
diviene cioè canale di pagamento di scambi di natura commerciale che esulano dalla definizione di rimessa
in quanto trasferimento internazionale di denaro di valore relativamente basso fra persone fisiche. E infatti
i flussi di rimesse verso la Cina, fra il 2012 e il 2013 hanno fatto segnare un saldo negativo di 1,1 miliardi di
euro. Questa analisi ci permette di confermare - anche per il caso italiano - il ruolo anticiclico che le rimesse
assumono, con un’elasticità ridotta e spostata nel tempo rispetto agli shock economici, più volte evidenziati
in letteratura.
Entrando nel dettaglio dei dati, nel confronto 2012-2013, solo tre paesi, esclusa la Cina e precisamente
Brasile, Ecuador e Filippine, fanno registrare un calo significativo nel volume delle rimesse, compreso fra il
5% e il 15%. Al contrario gli altri principali paesi di origine della migrazione in Italia mostrano tassi di
crescita nel volume delle rimesse, in alcuni casi superiori al 20% come per l’India e il Bangladesh, comunità
di recente insediamento.
Un’ulteriore considerazione andrebbe fatta in relazione ad uno spostamento in atto, all’interno del mercato
delle rimesse, dal segmento cash to cash (operazioni in contanti) a segmenti nuovi che utilizzano i canali
informatici e di telefonia come il trasferimento online e quello tramite mobile. Mentre infatti i dati ufficiali
rilevano soltanto la metodologia cash to cash2, indagini sul campo stanno evidenziando un ruolo crescente,
seppur ancora marginale, nei volumi intermediati di questi nuovi modelli di invio che molto spesso si
rifanno ad un conto corrente di riferimento.
Principali novità sul mercato delle rimesse italiano (a cura di Giulio
Giangaspero)
Nel corso dell’ultimo anno il mercato italiano delle rimesse ha registrato numerosi cambiamenti. In modo
particolare rileviamo la crescita dei partenariati tra banche e MTOs – come i già citati accordi
IntesaSanPaolo-Westernunion e Unicredit-Westernunion – che costituisce una novità importante.
Inoltre, si registra l’entrata nel mercato italiano di numerosi operatori online, come Skrill, World Remit and
Transferwise. È possibile che l’ingresso di questi nuovi attori abbia spinto gli operatori di mercato più
maturi (WU e MoneyGram) a lanciare nuovi prodotti, soprattutto nel campo dei servizi cash to bank
account e dei trasferimenti online.
Per quanto riguarda i nuovi operatori monitorati dal nostro team di ricerca, nel novembre 2013 abbiamo
aggiunto alla Survey la Mondial Bony Service, una nuova compagnia italiana entrata nel mercato l’anno
scorso. E abbiamo aggiunto anche numerosi operatori online: nel febbraio 2014 abbiamo iniziato a
monitorare Transferwise, nel settembre 2014 abbiamo aggiunto World Remit e il mese dopo Xendpay.
Per quanto riguarda invece nuovi prodotti e servizi, o cambiamenti dei servizi già offerti dai MTOs nel corso
dell’ultimo anno, è stato inserito un nuovo pacchetto di servizi offerti da banche e MTOs. In particolare: il
2
Dalle note ai dati ufficiali pubblicati dalla Banca d’Italia: “I dati sulle “rimesse verso l’estero degli immigrati in Italia” comprendono
le transazioni transfrontaliere tra due persone fisiche effettuate tramite un istituto di pagamento o altro intermediario autorizzato, senza transitare su conti di
pagamento intestati all’ordinante o al beneficiario (regolamento in denaro contante)”.
3
Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
prodotto di IntesaSanPaolo via WesternUnion, che consente al cliente di inviare rimesse direttamente
attraverso gli ATM, utilizzando il Bancomat o attraverso l’inernet banking, e il servizio Unicredit - Agenzia
Tu, in collaborazione con WesternUnion, che consente ai clienti di inviare rimesse dalle filiali di Agenzia Tu
utilizzando la piattaforma WesternUnion. Nel febbraio 2014, l’Agenzia Tu di Unicredit ha introdotto una
tariffa di 1,10€ per ogni trasferimento bancario, mentre in precedenza i primi sei trasferimenti erano
gratuiti.
Infine, come già accennato, alcuni dei maggiori operatori (WesternUnion e Moneygram) hanno iniziato ad
offrire nuovi prodotti, soprattutto nel campo dei servizi cash to bank account e dei trasferimenti online. Ad
esempio, nel maggio 2014 WesternUnion ha lanciato il suo nuovo servizio “Direct to bank”, che abbiamo
iniziato a monitorare da giugno.
Dal settembre 2014, in collaborazione con il progetto Greenback 2.0 sono state avviate una serie di
rilevazioni su Torino che hanno integrato le informazioni già rilevate a Milano e Roma.
Principali iniziative sul sito www.mandasoldiacasa.it
Nel corso dell’ultimo anno sono state realizzate una serie di attività finalizzate a migliorare il sito
mandasoldiacasa.it e la sua accessibilità e diffusione:

è stata modificata la piattaforma e la grafica del sito, utilizzando la piattaforma sviluppata da banca
mondiale e migliorando l’organizzazione dei contenuti e rendendo la selezione dei paesi riceventi e
delle somme da inviare più user-friendly.

è stata aggiunta una nuova pagina web che consente di visitare la pagina ufficiale dell’Osservatorio
Nazionale sull'Inclusione Finanziaria dei Migranti, arricchendo così l’offerta di contenuti
sull’inclusione finanziaria in Italia e sulle attività portate avanti dal CeSPI in questo campo
[http://www.migrantiefinanza.it/].

è stato inserito un link al progetto Greenback 2.0 della Banca Mondiale, in corso di svolgimento a
Torino [http://www.mandasoldiacasa.it/it/progetto-greenback-20-remittance-champion-cities].

sono state realizzate una serie di attività di comunicazione, producendo un video per promuovere la
conoscenza e l’uso di Mandasoldiacasa.it. Il video è scaricabile dal sito, collegato al sito del CeSPI
[https://www.youtube.com/watch?v=c_oI7UHKrpQ], ed è condiviso sulle pagine dei social networks,
come Facebook and Twitter dedicate a mandasoldiacasa.

inoltre è stata prodotta una brochure contenente informazioni sull’inclusione finanziaria e sui
principali servizi finanziari per i migranti. Abbiamo anche realizzato una locandina e un poster di
mandasoldiacasa che sono stati diffusi nel mercati rionali grazie ad un accordo con il I Municipio di
Roma.

infine sono state realizzate una serie di attività finalizzate a ottimizzare i motori di ricerca in modo da
comparire ai primi posti nei risultati di ricerca di Google, e attività di web advertising sulla pagina
Facebook dedicata a Mandasoldiacasa.
4
Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
Costo medio
Il database disponibile attraverso le rilevazioni del sito mandasoldiacasa.it consente un’analisi accurata
dell’andamento dei costi di invio delle rimesse nel tempo per i tre importi rilevati: 150€, 300€ e 1.000€3
(Grafico 2).
Grafico 2 - Costo medio invio di rimesse corridoi rilevati per importi
9%
8%
7%
6%
5%
150 €
4%
300 €
3%
1.000 €
2%
1%
0%
Oct-09
May-10
Oct-10
Oct-11
Oct-12
Oct-13
Sep-14
Fonte: elaborazione CeSPI dal sito www.mandasoldiacasa.it
Relativamente all’importo di 150€ l’andamento dei costi medi segue un percorso chiaramente discendente,
avvicinando l’Italia all’obiettivo del 5*5. A settembre 2014 il costo medio per questo importo si attesta
infatti al 5,95% con una riduzione complessiva dall’ottobre 2009 di quasi due punti percentuali (1,70punti
percentuali).
L’importo di 300€ segue un andamento simile, anche se di minore intensità, con una riduzione complessiva
solo di un punto percentuale.
L’importo di 1.000€ mostra invece un andamento crescente, con un incremento complessivo di 0,2 punti
percentuali nel periodo rilevato.
Tabella 1 - Costo medio per importo – serie temporale
Sep-09
May-10
Oct-10
Oct-11
Oct-12
Oct-13
Sep-14
150 €
7,65%
6,23%
7,15%
7,04%
6,87%
6,65%
5,95%
300 €
5,59%
4,35%
5,22%
5,07%
5,05%
5,01%
4,51%
3,37%
4,06%
3,89%
3,86%
3,83%
3,58%
1.000 €
Analisi dati per area geografica
Un primo livello di analisi può essere condotto raggruppando i corridoi rilevati per continenti di
appartenenza. Il Grafico 3 mostra una variabilità elevata, con l’Europa e l’America Latina molto vicini
all’obiettivo del 5%, mentre Africa e Asia rimangono ancora su livelli elevati, superiori al 6%.
3
L’importo di 1.000€ è stato introdotto solo nel maggio 2010, per questo la serie storica relativamente a questo importo inizia con
questa data.
5
Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
Grafico 3 - Costo totale medio rimesse: dettaglio per continente – 150€ Settembre 2014
6,30%
6,18%
5,76%
Africa
5,76%
America Latina
Asia
Europa
Fonte: elaborazione CeSPI dal sito www.mandasoldiacasa.it
In termini evolutivi la contrazione dei costi rispetto a tutti e quattro i continenti (sempre in riferimento ai
paesi di riferimento per ciascun continente), va da un massimo di 2,40 punti percentuali per l’Africa ad 1,36
punti percentuali per l’Asia, evidenziando quindi una contrazione dei costi medi per tutti e quattro i
continenti. Il continente africano mostra il percorso più significativo in termini di riduzione complessiva dei
costi, pur restando a livelli elevati.
Tabella 2 - Differenziale costo medio ponderato settembre 2009 – settembre 2014 per
continente
Europa
Africa
America Latina
Asia
-1,88
-2,40
-2,06
-1,36
Fonte: elaborazione CeSPI dal sito www.mandasoldiacasa.it
Grafico 4 – Costo medio per continente – Serie storica importo 150€
9%
8%
Africa
America Latina
7%
Asia
Europa
6%
5%
Oct-09
May-10
Oct-10
Oct-11
Oct-12
Oct-13
Sep-14
Fonte: elaborazione CeSPI dal sito www.mandasoldiacasa.it
6
Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
Uno sguardo alla serie storica per singolo corridoio di invio fornisce un dettaglio maggiore all’analisi,
individuando due paesi: Romania e Senegal dove il costo medio, per l’importo di 150€, si colloca al di sotto
del 5%. Mentre Perù e Costa d’Avorio sono prossimi all’obiettivo, Cina e Nigeria si mantengono su livelli
elevati.
Complessivamente si evidenzia una contrazione dei costi per tutti i corridoi considerati, anche molto
significativi come per il Marocco e la Cina (oltre i 3 punti percentuali) ad eccezione della Nigeria dove i costi
sono aumentati di un punto percentuale rispetto a settembre 2009.
Tabella 3 – Costi medi per corridoio- serie storia importo 150€
Sep-09
Feb-10
Oct-10
Oct-11
Oct-12
Oct-13
Sep-14
Albania
8,11%
8,17%
7,86%
7,55%
6,99%
8,19%
7,71%
Bolivia
7,91%
6,73%
6,89%
6,26%
5,91%
5,84%
5,70%
Brasile
8,51%
8,94%
8,52%
8,29%
8,03%
7,54%
6,98%
Costa Avorio
6,76%
6,69%
6,07%
5,40%
5,94%
5,74%
5,16%
12,49%
11,69%
18,88%
12,16%
12,72%
10,99%
8,97%
Colombia
8,28%
6,88%
7,38%
7,06%
5,63%
5,97%
5,39%
Ecuador
5,99%
5,92%
5,84%
5,62%
5,46%
5,65%
5,60%
Ghana
10,70%
11,17%
9,54%
9,69%
12,51%
8,98%
8,31%
Marocco
10,06%
9,22%
8,46%
8,24%
7,48%
7,64%
6,06%
Nigeria
8,54%
9,27%
9,28%
9,65%
9,52%
9,32%
9,59%
Perù
7,94%
7,62%
6,84%
6,08%
5,22%
5,53%
5,18%
Filippine
7,40%
7,58%
6,01%
6,98%
6,54%
6,59%
5,50%
Romania
5,81%
7,12%
5,71%
5,79%
5,58%
4,83%
4,87%
Senegal
7,14%
6,56%
5,41%
5,77%
5,54%
4,81%
4,40%
Cina
Analisi per tipologia di operatore
Un ulteriore elemento di approfondimento riguarda l’analisi dei costi per tipologia di operatore. Il sito rileva
i costi presso tre tipologie di operatori distinti: i Money Transfer Operators (MTOs), le banche e Poste
Italiane4. La serie storica dell’operatore Poste Italiane, di cui rileviamo i prodotti postali tradizionali sui
corridoi in cui sono attivi (Eurogiro, Eurogiro Cash International e Vaglia su alcuni corridoi), a partire
dall’ottobre 2010, è più breve.
Poiché non sono disponibili dati ufficiali sui flussi disaggregati per tipologia di operatore, non è possibile
svolgere un’analisi ponderata per i volumi totali inviati e ci limitiamo in questa sede a fornire un’analisi
delle medie semplici dei valori. Dato il numero esiguo di banche per le quali è possibile determinare il costo
medio5 e il minor numero di corridoi in cui sono presenti i prodotti postali, non sembra significativo
realizzare un’analisi comparativa. Pertanto l’analisi è stata condotta all’interno di ogni tipologia di
4
Relativamente ai prodotti postali Eurogiro, Eurogiro Cash International e Vaglia Postale, attivi solo su alcuni corridoi: Albania,
Brasile, Cina, Costa d’Avorio, Ghana, Marocco, Filippine, Romania. Senegal. Il servizio di trasferimento delle rimesse attraverso
l’accordo con MoneyGram viene invece rilevato all’interno della categoria MTOs
5
In molti dei corridoi rilevati le banche italiane non sono in grado di fornire dati sul tasso di cambio applicato, in quanto gli accordi
con le banche corrispondenti nei paesi di origine prevedono l’invio di denaro in Euro, lasciando alle controparti estere di fissare il
tasso di cambio per il cliente. Mancando una componente del costo non è quindi possibile ricomprendere questi casi nel calcolo del
costo medio.
7
Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
operatore, mettendo in evidenza l’andamento dei costi medi rilevati nel tempo per i tre importi di
riferimento. Un dato di sintesi, pur se con le opportune cautele dovute alle premesse appena citate, è
comunque evidenziato nella Tabella 4, che riporta i costi medi per tipologia di operatore per l’importo di
150€, con riferimento all’ultima rilevazione disponibile (settembre 2014).
Tabella 4 – Costo medio invio per tipologia di operatore (importo 150€ - settembre 2014)
Tipologia operatore
Banche
MTOs
Poste Italiane
Costo medio
4,55%
6,33%
3,96%
Fonte: elaborazione CeSPI dal sito www.mandasoldiacasa.it
Guardando alla serie temporale settembre 2009 – settembre 2014, i dati mostrano (Grafici 5-6-7) una
riduzione per tutte e tre le tipologie di operatori, con una riduzione significativa dei costi medi per
l’operatore PosteItaliane che si colloca intorno al 4%. Significativa anche la riduzione dei Money Transfer
Operators (pur se inferiore agli altri due operatori), pari a quasi due punti percentuali. Dato quest’ultimo
particolarmente significativo se si considera che il mercato italiano delle rimesse è gestito per oltre il 90%
da questa categoria di operatori.
Grafici 5,6,7 – Andamento costi medi per tipologia di operatore – importo di 150€
Banks
MTOs
8%
10%
6%
8%
6%
4%
4%
2%
2%
0%
Sep-09 May-10 Oct-10 Oct-11 Oct-12 Oct-13 Sep-14
0%
Sep-09 May-10 Oct-10 Oct-11 Oct-12 Oct-13 Sep-14
PosteItaliane
10%
8%
6%
4%
2%
0%
Sep-09 May-10 Oct-10 Oct-11 Oct-12 Oct-13 Sep-14
Fonte: elaborazione CeSPI dal sito www.mandasoldiacasa.it
8
Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
Analisi per velocità di invio
Il sito mandasoldiacasa consente di rilevare i costi di invio delle rimesse anche rispetto ad un’altra variabile,
ritenuta dai migranti importante fra i fattori di scelta dell’operatore e del prodotto, e che ha un diverso
impatto anche sui costi di invio: la velocità con cui il denaro è reso disponibile a destinazione.
L’analisi dei dati riferiti all’importo di 150€ e all’ultima rilevazione disponibile della serie storica (settembre
2014) mostra una correlazione negativa fra i tempi medi di invio della rimessa e i costi medi, a conferma
dell’esistenza di un costo-opportunità nella scelta della tempistica di invio tra i prodotti offerti dagli stessi
operatori6. Tre le evidenze derivanti dall’analisi (Grafico 8):

un costo minimo per gli invii con disponibilità dei fondi a 2-4 giorni, categoria in cui si concentra
buona parte delle banche attraverso il bonifico transfrontaliero

un costo massimo per gli invii immediati, in parte giustificati dai maggiori costi di gestione della
liquidità che questa tipologia di prodotti comporta

i costi relativamente più bassi per gli invii di denaro resi disponibili nell’arco delle 24 ore (same day)
dove verosimilmente si concentra un maggior livello di concorrenza fra gli operatori
Grafico 8 - Costo medio rimessa per velocità di invio – 150€ - settembre 2014
6,65%
5,37%
4,43%
4,24%
3,92%
3,61%
1,56%
Less than 1
hour
Same day
Next day
2 days
2-4 days
3-5 days
> 6 days
Fonte: elaborazione CeSPI dal sito www.mandasoldiacasa.it
Ulteriori informazioni circa l’evoluzione del mercato possono venire dal confronto dei costi medi per
ciascuna categoria di tempistica di invio fra febbraio 2010 e settembre 20147 indicata nel Grafico 9 come
differenza fra i costi medi rilevati nelle due date e espressi in punti percentuali.
6
Nella prassi le strategie di marketing degli operatori di money transfer si sono chiaramente orientati verso una diversificazione dei
prezzi in funzione del tempo di invio.
7
Si è scelto come riferimento comparativo la rilevazione di febbraio 2010 per assicurare omogeneità delle categorie di riferimento
che sono state standardizzate e rese omogenee solo a partire da tale data.
9
Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
Grafico 9 –Variazione costo medio rimessa per velocità di invio (punti percentuali)– 150€ - febbraio
2010 vs settembre 2014
Less than 1
hour
Same day
Next day
-0,50
2 days
2-4 days
3-5 days
-1,50
-1,95
-2,28
-3,57
-4,80
Fonte: elaborazione CeSPI dal sito www.mandasoldiacasa.it
Le due tipologie di tempistiche di consegna già evidenziate in precedenza (2-4 giorni e stesso giorno- Same
day) mostrano infatti la variazione maggiore in termini di riduzione di punti percentuali di costo medio.
Analisi per tipologia di prodotto
Nella rilevazione dell’ottobre 2014 sono stati introdotti nella rilevazione tre operatori che offrono
trasferimento di rimesse solo attraverso il canale online: World Remit, Xendpay, TransferWise. Si tratta di
un canale offerto anche da alcuni operatori tradizionali e che si sta diffondendo anche sul mercato italiano.
L’inserimento di questi operatori costituisce una novità importante, perché segna una innovazione di
prodotto significativa che, potenzialmente, potrebbe ulteriormente incentivare una riduzione dei costi
complessivi, dati i minori costi operativi legati a questa modalità di trasferimento (non c’è infatti la
componente di costo legata alla rete di agenti sul lato sender). L’introduzione di questi nuovi operatori che
offrono esclusivamente un servizio online amplia così la base dati e il monitoraggio di questo nuovo canale.
È stato così possibile condurre un’analisi per macro-tipologia di prodotto (Grafico 10) che fornisce una
fotografia particolarmente interessante. Il canale bancario rappresenta lo strumento in assoluto meno
costoso sia rispetto alla modalità account to account e sia rispetto alla modalità cash to account. Gli
strumenti che prevedono l’utilizzo di una carta ricaricabile (in prevalenza che prevedono l’accredito della
rimessa su una carta) hanno costi particolarmente elevati, maggiori della modalità più tradizionale del cash
to cash. Il canale online e quello che utilizza il mobile mostrano costi inferiori, ma non significativamente
inferiori come ci si sarebbe aspettati considerando i minori costi di gestione.
Un’analisi più in dettaglio rispetto ai tre operatori che operano esclusivamente online con riferimento ai 5
corridoi che rappresentano il 34% del volume di rimesse dall’Italia (Marocco, Perù, Filippine, Romania e
Senegal) mostrano un costo medio del 7,7%, al di sopra degli strumenti tradizionali.
10
Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
I dati non sembrano mostrare cioè un impatto particolarmente significativo di questi nuovi prodotti sulla
riduzione dei costi di invio. Il fenomeno potrebbe essere in parte spiegato da volumi intermediati da questi
canali ancora contenuti con riferimento al mercato italiano8 e in parte potrebbe essere legato ad una
strategia commerciale degli operatori.
Grafico 10 – Costo medio per tipologia di prodotto – importo 150€ - ottobre 2014
8,66%
6,48%
5,13%
4,70%
Bank
Account
Card
Cash
Cash to
Bank
Account
5,58%
Mobile
5,98%
Online
Fonte: elaborazione CeSPI dal sito www.mandasoldiacasa.it
Conclusioni
L’andamento dei costi medi di invio delle rimesse dall’Italia verso i 14 corridoi rilevati dal sito
www.mandasoldiacasa.it si conferma all’interno di un trend al ribasso sostenuto dal processo di evoluzione
del mercato delle rimesse italiano, caratterizzato da una pluralità di operatori e da un effettivo impegno per
il raggiungimento dell’obiettivo del 5*5, confermato anche dalla collaborazione e dal dialogo all’interno del
tavolo italiano del Working Group of Remittances.
Si evidenziano in particolare alcune evidenze particolari:

la significativa contrazione dei costi medi per i corridoi rilevati per il continente africano, ad
eccezione della Nigeria che mostra invece un incremento nei costi, che però appare ancora
insufficiente per raggiungere l’obiettivo del 5%

complessivamente fra settembre 2009 e settembre 2014 la riduzione dei costi medi di invio delle
rimesse dall’Italia ha permesso ai migranti di risparmiare e liberare risorse complessive per un
importo superiore ai 160 milioni di euro

l’introduzione di strumenti innovativi, attraverso l’utilizzo di carte ricaricabili, mobile e servizi
online, se da un lato ha stimolato un’innovazione di prodotto anche da parte di operatori più
“tradizionali” non sembra avere ancora mostrato gli effetti positivi in termini di riduzione di prezzi
che potenzialmente potrebbero essere raggiunti per i minori costi operativi

complessivamente le attività di diffusione e comunicazione realizzate hanno migliorato la visibilità e
l’utilizzazione del sito. Da gennaio a ottobre complessivamente il sito è stato visitato da 13.300
8
Non esistono dati ufficiali che consentano di stimare la dimensione di questo segmento di mercato, ma da alcuni
approfondimenti con gli operatori emerge una componente molto contenuta di transazioni che utilizzano questi nuovi
canali, inferiori al 5% del volume complessivo intemediato.
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Analisi dati sito www.mandasoldiacasa.it
utenti, per una media di 80 visualizzazioni giornaliere. L’età media degli utenti si concentra fra i 18
e i 34 anni (61%). In prevalenza il sito è consultato dall’Italia (78% delle visualizzazioni), ma fra le
aree geografiche di utilizzo ci sono anche paesi di destinazione, in particolare Brasile (245
visualizzazioni nel periodo considerato) e Romania (180 visualizzazioni). L’attività di indicizzazione
del sito ai motori di ricerca principali, attraverso parole chiave, ha portato al 76% il numero di
accessi provenienti dal motore di ricerca google, mentre il 14% delle visualizzazioni avvengono
attraverso l’accesso diretto al sito.
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