TESI XIII Dopo aver affermato la relazionalità ad intra di Dio (ÐmooÚsioj), la riflessione teologica si è orientata a comprendere il modo dell’unione tra la realtà divina e quella umana in Gesù Cristo. Le due correnti teologiche – alessandrina e antiochena – sono caratterizzate da una diversa sottolineatura dell’elemento divino e di quello umano. Nel corso di questa riflessione cristologica vengono maturati i concetti fondamentali di fÚsij, ØpÒstasij e prÒswpon. Apollinare di Laodicea LÒgoj noàj (lÒgoj) m…a fÚsij toà Qeoà LÒgou sesarkwmšnh ¢nqrwpoj LÒgoj s£rx l’unica natura del Verbo di Dio-incarnata s£rx Critica di Atanasio ad Apollinare L’uomo deve essere integro/perfetto per essere assunto, altrimenti non c’è salvezza dell’uomo L’uomo non è privo del suo logos «Quod non assumptum non est sanatum» L’unione tra Logos e sarx non è naturale ed essenziale Scuola alessandrina i n Logos - sarx c Atanasio a r natura divina Cirillo di Alessandria n ipostasi divina a Dall’unità ipostatica del Logos (m…a fÚsij) alla del Logos z distinzione delle due inature (™k dÚo fÚsewn), natura umana col rischio di non distinguere nettamente le due o nature e confondere nle due nature e ™k dÚo fÚsewn Scuola antiochena Logos - anthropos Nestorio natura Teodoro di Mopsuestia umana natura divina uomo eGesù o Logos (™n dÚo oDalla nella distinzione delle due nature fÚsesin), col rischio di non riuscire più a unirle ipostaticamente e quindi a tenerle separate o unite incarnazione solo debolmente unione morale o ™n dÚo fÚsesin unione secondo la persona comune Apollinarismo ›nwsij fusik» kaq'oØs…an Cirillo d’Alessandria ›nwsij kaq'ØpÒstasin unione unione naturale essenziale secondo l’ipostasi Nestorio ›nwsij kat¦ tÕ prÒswpon unione secondo la persona comune Declaratio terminorum oØs…a ØpÒstasij proswpon essenza sussistente individua Concilio di Efeso (431) Nestorio e Cirillo XristotÒkoj - QeotÒkoj Alessandria e Costantinopoli (Nuova Roma) Diversità di linguaggio Nestorio: distingue oØs…a fÚsij ØpÒstasij proswpon Cirillo: confonde ØpÒstasij = proswpon (in teologia trinitaria) fÚsij = ØpÒstasij (in cristologia) cf m…a fÚsij Documenti del Concilio Professione di Nicea Seconda lettera di Cirillo 12 anatematismi di Cirillo Dopo Concilio di Efeso insoddisfazione degli Antiocheni Decreto di Unione (433) ÐmooÚsioj ¹m‹n kat¦ t¾n ¢nqrwpÒthta ™k dÚo fÚsewn prima dell’incarnazione Condanna di Eutiche (Sinodo Costantinopolitano del 448): «Noi confessiamo che Cristo è di due nature (™k dÚo fÚsewn) dopo l’incarnazione, in una sola ipostasi (ØpÒstasij) ed una persona (prÒswpon)». III. Se qualcuno divide nell'unico Cristo, dopo l'unione le due sostanze congiungendole con un semplice rapporto di dignità, cioè d'autorità, o di potenza, e non, piuttosto con un'unione naturale, sia anatema. IV. Se qualcuno attribuisce a due persone o a due sostanze le espressioni dei Vangeli e degli scritti degli apostoli, o dette dai santi sul Cristo, o da lui di se stesso, ed alcune le attribuisce a lui come uomo, considerato distinto dal Verbo di Dio, altre, invece, come convenienti a Dio, al solo Verbo di Dio Padre, sia anatema. Dichiarazione congiunta tra Chiesa cattolica e Chiesa assira dell’Oriente La condanna di Nestorio avvenuta nel Concilio di Efeso del 431 ha costituito un ostacolo insormontabile tra le chiese orientali e le chiese ortodosse. La Chiesa assira dell'Oriente con sede già dal primo secolo d.C. ad Edessa ha sempre tenuto in grande venerazione Nestorio. L‘11 novembre 1994 il Papa Giovanni Paolo II e il Catholicos-Patriarca della Chiesa assira dell'Oriente Mar Dinkha IV hanno sottoscritto una dichiarazione cristologica comune in cui si riconosce la legittimità e la esattezza di rivolgersi alla Vergine Maria quale «Madre di Dio» e «Madre di Cristo», rispettando la preferenza che ciascuna Chiesa dà a queste espressioni della stessa fede nella sua vita liturgica e nella sua pietà. «Le controversie del passato hanno condotto ad anatemi pronunciati nei confronti di persone o di formule. Lo Spirito del Signore ci accorda di comprendere meglio oggi che le divisioni così verificatesi erano ìn larga parte dovute a malintesi»