Collaboriamo FEEM Università Cattolica del Sacro Cuore Ė nato con l'obiettivo di presentare lo stato dell’arte dell’economia collaborativa in Italia e favorire l’incontro tra start-up collaborative, aziende, imprese sociali ed enti pubblici, che rafforzi la consapevolezza su questo fenomeno e individui possibili sinergie. Presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore è stato presentato il fenomeno della sharing economy nel contesto internazionale e in Italia, con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza sul tema e di stimolare la discussione. Il consumo collaborativo e l’economia collaborativa stanno cambiando il modo in cui viviamo, lavoriamo e consumiamo per creare un futuro più sostenibile Lo ha affermato a Sharitaly April Rinne, Chief Officer presso Collaborative Lab e massima esperta di sharing economy a livello internazionale APRIL RINNE A SHARITALY April Rinne, Chief Officer presso Collaborative Lab e massima esperta sul tema dell’economia collaborativa, ha aperto la sessione plenaria con un discorso di presentazione del fenomeno dell’economia collaborativa nel contesto internazionale. The sharing economy in Italy is part of a growing global ecosystem and community. Using a wide array of innovative examples, we’ll explore what is happening around the world – from the United States to Asia, South America and across Europe – and show how collaborative consumption has the potential to transform the way we design products and services, create Shareable Cities, and reimagine public services. www.shareable.net/users/aprilrinne L’ ECONOMIA COLLABORATIVA Il termine “ECONOMIA COLLABORATIVA” si riferisce a un modello economico e sociale che permette - tramite il baratto, il noleggio, la donazione e il prestito - un accesso condiviso a beni, servizi, informazioni e competenze. L’economia collaborativa sta cambiando la cultura del consumo. Per molti è una risposta alla crisi, per altri un nuovo modello economico e sociale, che sposta il confine fra privato e pubblico. Complice la facilità di interazione offerta dalle nuove piattaforme digitali, le start-up che propongono servizi collaborativi stanno crescendo a ritmo sostenuto in tutto il mondo e negli ultimi anni sono sbarcate anche in Italia. L’ ECONOMIA COLLABORATIVA: ALCUNI DATI L'economia collaborativa ha un mercato stimato di oltre 533 miliardi dollari negli USA e di 22,4 miliardi di sterline in UK pari al 1,3% del PIL che salirà al 15% entro 5 anni (collaborativeconsumption.org The people who share) Il 52% degli americani ha affittato o prestato i propri beni negli ultimi due anni e l’83% ha detto che farebbe altrettanto se fosse più facile (Sunrun) Il 64% degli adulti britannici pari a 32,5 milioni di persone ha dichiarato di prendere parte all’economia della collaborazione in maniera attiva (The people who share). In Italia l’economia collaborativa cresce a ritmo sostenuto dall’inizio del 2012: le piattaforme che offrono servizi collaborativi in Italia sono più di 120, a cui se ne aggiungono 40 di crowdfunding e almeno 100 coworking mappate fino a questo momento. LE RICERCHE PRESENTATE Sharing economy: una mappatura delle esperienze italiane. di Università Cattolica La ricerca mira a mappare le esperienze italiane che rientrano nel perimetro della sharing economy, a diversi livelli di istituzionalizzazione, e che integrano in modo innovativo le sfere del consumo, della partecipazione e del lavoro, e generano nuova progettualità sociale, politica ed economica con effetti più o meno virtuosi, sul piano della qualità della vita personale e della produzione di beni collettivi. Gli italiani sono pronti a condividere? di duepuntozero research La ricerca intende approfondire la sharing economy in Italia, identificando i comportamenti già in atto e le potenzialità di espansione. Approfondirà i segmenti presso i quali la condivisione è già attecchita, quelli prossimi e le tipologie di utenti maggiormente distanti e restie. Si comprenderanno le motivazioni di adesione, i drivers e i benefici percepiti, ma nello stesso tempo si approfondiranno le barriere più profonde. Intervisteremo un campione di 1.000 utenti internet maggiorenni, tramite intervista CAWI. Girando per i social media: cosa si dice di sharing economy in italia? di IBM La ricerca è realizzata da IBM in collaborazione con ModaCult dell’Università Cattolica di Milano che, utilizzando i software di social analytics, ha l’obiettivo di individuare e analizzare le conversazioni sui social media relative alla sharing economy. Lo studio si propone di sondare l'eco e le opinioni espresse pubblicamente sui social media avendo come entità/segnali di riferimento i "brand" in ambito fashion. GLI INTERVENTI Sharing economy: introduzione al contesto italiano di Marta Mainieri, autrice del libro «Collaboriamo! Come i social media ci aiutano a vivere e lavorare bene in tempo di crisi!». Fondatrice di Collaboriamo.org, un servizio che ha lo scopo di riunire tutti i servizi collaborativi italiani per farli conoscere e utilizzare a un numero crescente di persone. Dal design dei servizi tradizionali al design dei servizi collaborativi di Daniela Selloni, Politecnico del Design Milano Svolge un dottorato di ricerca al Politecnico di Milano, su design dei servizi e innovazione sociale, con un focus sui servizi collaborativi. La sua ricerca applicata ha portato alla sperimentazione di Cittadini Creativi, un formato inedito di agenzia di service design per la città, dalla quale sono nati alcuni servizi co-progettati e co-prodotti insieme ai cittadini di un quartiere di Milano. Sharing economy – il contesto normativo è adeguato? di Laura Quintavalla e Umberto Piattelli, Osborne Clarke Esperti nell’ambito del diritto societario e finanziario e interessati alla tematica dei nuovi strumenti di finanziamento per le imprese, in particolare crowdfunding e minibold. Umberto Piattelli ha recentemente pubblicato “Il crowdfunding in Italia: una regolamentazione all’avanguardia o un’occasione mancata?” Giappichelli, Torino, 2013 L’economia collaborativa: innovazione o rivoluzione? di Mario A. Maggioni, professore Ordinario di Politica Economica all’Università Cattolica di Milano. Si occupa principalmente di economia dell’innovazione e di economia territoriale Più recentemente sta esplorando l’utilizzo dell’approccio economico comportamentale per la valutazione degli interventi di policy. Presso la sede della Fondazione Eni Enrico Mattei un centinaio di partecipanti, selezionati tra start up, grandi imprese, imprese sociali e pubbliche amministrazioni, si sono riuniti con l’obiettivo di confrontarsi sulla sharing economy e sulle sue diverse applicazioni, a partire dalla propria esperienza personale e professionale. I TEMI DEI WORKSHOP Lavoro e coworking Finanza e crowdfunding Non profit Nuovi consumi e stili di vita Turismo, territorio e mobilità I PARTECIPANTI AI WORKSHOP I PRIMI RISULTATI CHI HA PARLATO DI SHARITALY Più di un centinaio di pubblicazioni e approfondimenti sull'economia collaborativa, tra cui: Vita.it Sharitaly: L'Italia si scopre collaborativa Nova – Il Sole24ore Sale la propensione a scambi e condivisioni RaiNews24 Sharitaly' e il ritorno del baratto L'Unità Sharing cities, ancora sulla città dei diritti. 02/12/2013 25/11/2013 24/11/2013 03/12/2013 Il Mondo Avvenire.it Sharing economy importante partecipare. E’ Dividi, collabora e risparmia: l'economia boom tra social media baratto 2.0 della condivisione 29/11/2013 30/11/2013 Corriere della Sera – Nuvola del lavoro April Rinne:“La sharing economy mette in moto le risorse sottoutilizzate Televideo – RAI La parola magica è 'condividere'. La sharing economy contro la crisi 29/11/2013 Gazzetta di Parma In Italia è boom per la "Sharing Economy" 25/11/2013 27/11/2013 Panorama Sharitaly: boom della condivisione, dall'auto alla casa 27/11/2013 SHARITALY SUL WEB 637 like sharitaly Condividere è meglio che possedere! https://www.facebook.com/sharitaly?fref=ts Durante #sharitaly: 2.282 tweet 456 utenti @sharitaly Non ho mai avuto così tanti RTs che a #Sharitaly oggi. (I've never had so many RTs as at Sharitaly today) Wow. Grazie a tutti! #collcons https://twitter.com/search?q=%23sharitaly&src=hash 4.501 euro raccolti grazie al crowdfunding http://www.starteed.com/projects/1781/sharitaly Perché una campagna di crowdfunding per Sharitaly?perché è importante sapere che siamo in tanti a sostenere la sharing economy OBIETTIVI RAGGIUNTI Di fronte a una società che cambia e a un difficile contesto economico, Sharitaly ha dimostrato che la collaborazione può essere la risposta a diversi problemi che caratterizzano il nostro Paese e non solo. I partecipanti hanno potuto condividere idee, esperienze e progetti, per pensare e immaginare insieme soluzioni per sé e per la collettività. Molti, tra i numerosi ospiti presenti, hanno affermato di essersi sentiti «ispirati» dall’entusiasmo e dallo spirito di collaborazione che ha animato la giornata di Sharitaly. Altri si sono detti «stupiti» e «affascinati» per l’impatto che l’economia collaborativa dimostra di avere, oggi e nel futuro, nel nostro Paese e nella vita di ognuno. I PROSSIMI PASSI Sharitaly è il pilota di una serie di iniziative che avranno l'obiettivo di mantenere vivo l’interesse per l’economia collaborativa e di rafforzare, insieme alla consapevolezza sul fenomeno, le sinergie innescate tra i diversi soggetti partecipanti. I co-organizzatori dell’iniziativa - Fondazione Eni Enrico Mattei, Università Cattolica del Sacro Cuore e Collaboriamo – sono già all'opera per raccogliere feedback e materiali che andranno a costruire l’eredità di Sharitaly e i primi passi per i progetti futuri. Pubblicazioni, collaborazioni con EXPO 2015 e creazione di nuove occasioni di incontro e di lavoro sono solo alcuni dei progetti che abbiamo in mente e che continueranno a crescere.