La sconfitta di Canne - Liceo Scientifico "LB Alberti"

COMPITO DI LATINO
La sconfitta di Canne
Prerequisiti: IV e V declinazione, indicativo perfetto.
Dopo aver devastato l’Italia, durante la seconda guerra punica, i Cartaginesi, al comando di
Annibale, riportarono un’ennesima vittoria importante a Canne, lasciando Roma sull’orlo della
catastrofe: era il 2 agosto del 216 a. C.
Ampla apud Cannas planitie1, non longe a flumine Aufido, Hannibal, Carthaginiensium dux,
memorabilem pugnam contra Romanos pugnavit. Romanorum aciei dexterum cornu
Carthaginiensiumque sinistrum apud flumen stabant. In media acie erant peditatus milites.
Proelium diu anceps fuit, sed Hannibal tandem fraude ac dolo hostibus perniciem
apportavit. Romani tamen in rebus adversis spem non perdiderunt: civium patientiā
sociorumque fide Roma salva fuit. Socii enim fidem erga populum Romanum semper
servaverunt, in rebus et secundis et adversis.
1. Ampla... planitie: spesso, con sostantivi che hanno di per sé senso locale (come appunto planities, locus, litus) e sono accompagnati da
attributo, il complemento di stato in luogo si esprime con l’ablativo senza la preposizione in.
Traduzione
La sconfitta di Canne
In un’ampia pianura presso Canne, non lontano dal fiume Aufido, Annibale, comandante
dei Cartaginesi, combattè una memorabile battaglia contro i Romani. L’ala destra
dell’esercito dei Romani e quella sinistra dei Cartaginesi stavano presso il fiume. In mezzo
allo schieramento vi erano i soldati della fanteria. Il combattimento fu a lungo incerto, ma
Annibale, infine, con la frode e con l’inganno arrecò ai nemici la rovina. I Romani, tuttavia,
nelle avversità non persero la speranza: con la pazienza dei cittadini e la fiducia degli alleati
Roma fu salva. Gli alleati, infatti, conservarono sempre la fiducia verso il popolo romano,
nelle situazioni sfavorevoli e nelle circostanze felici.