manalive – un uomo vivo - Associazione Italiana Centri Culturali

MANALIVE – UN UOMO VIVO
Di G.K. Chesterton
Spettacolo teatrale in due atti
Regia e scena di Otello Cenci
Drammaturgia a cura di Giampiero Pizzol
e Otello Cenci
con la partecipazione di Laura Aguzzoni,
Giampiero Bartolini, Giampiero Pizzol,
Gianluca Reggiani e Andrea Soffiantini
Consulenza musicale di Marco Mantovani
Consulenza scientifica
a cura di Gloria Garafulich-Grabois
(Center for Catholic Studies Managing
Editor, G. K. Chesterton Institute)
Scenotecnica
Stefano Aguzzoni
Costumi di Manuela Camprini
Produzione Meeting per l’amicizia fra i
popoli e Compagnia Bella
Un uomo vivo, romanzo scritto da G. K. Chesterton nel 1912, si presenta già come una
romanzesca commedia con colpi di scena ben studiati, uno stile impeccabile da teatro,
una conversazione irta di battute pungenti, modulata sui registri comico-drammatici, e un
intreccio degno di Shakespeare.
Si tratta di un giallo senza delitto, ma con un vero processo che tiene viva l'attenzione del
pubblico e sorprende, come succede nelle migliori pagine di Sherlock Holmes. Eppure
non abbiamo sul banco d'accusa solo i fatti, ma l'interpretazione dei fatti, o, meglio
ancora, l'interpretazione della vita stessa. Chesterton qui può far appello alla filosofia ma
anche alla poesia, può scatenare la follia omicida e nello stesso tempo predicarci l'amore
eterno.
“In certe epoche particolari, è necessaria una specie di preti, chiamati poeti, per ricordare
agli uomini che non sono morti... Infatti gli intellettuali tra cui viviamo a volte non si
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rendono nemmeno conto di essere nati, finchè non hanno sotto il naso la canna di una
pistola!”
Il nostro autore saggio e spietato, comico e drammatico, ci mette sotto gli occhi L'uomo
vivo, un breve ma esplosivo atto unico per risvegliarci alla vita, per predicare quel
“vangelo di meraviglia” che consiste nel vivere intensamente il presente e accorgersi del
Mistero a cui siamo chiamati fin dall'istante in cui veniamo al mondo.
Chesterton si accorge che, nei casi di emergenza, deve emergere l' uomo: ed ecco
Innocenzo Smith, l'uomo che vuole vivere e non si accontenta di sopravvivere, un uomo
sconvolgente e folle, frenetico come una danza e silenzioso come un dipinto, allegro
come il sole e triste come l'autunno. Un uomo come tutti noi ma deciso a non perdere
tempo, determinato a lottare contro il nichilismo, il relativismo e lo scetticismo imperante
tanto ai suoi tempi quanto ai nostri.
“Un uomo passato dall'infanzia alla maturità senza conoscere quella crisi di gioventù in cui
la maggior parte degli uomini diventano vecchi”
La sua irruzione in Casa Beacon, una delle mille tranquille case di Londra, scatena un
uragano di avvenimenti, fino ad un vero e proprio processo in cui i crimini contro
l'umanità di mister Smith verranno svelati come piccoli misteri di un giallo. Siamo ormai
abituati a seguire sui giornali i fatti di cronaca nera, che però, purtroppo, si risolvono solo
con la scoperta del male. Chesterton qui, con un colpo di scena da teatro elisabettiano,
ribalta le accuse, confuta le prove e ci sorprende con la scoperta del miracolo del bene.
La casa messa a soqquadro dal vento impetuoso di Innocenzo Smith è l'anima di tutti noi
messa alla prova da fatti eccezionali e provvidenziali, che ci accadono e che vanno
sempre interpretati con cuore e ragione. La logica di Chesterton è tagliente e accurata
come quella di un vero investigatore del mistero: tutto l'uomo vi partecipa perchè dai fatti
dipende la vita, e nei fatti è nascosto il senso. Rinunciare è perdere la scommessa più
importante del mondo.
“Ci prepariamo sempre per qualcosa, qualcosa che non viene mai; io do aria alla casa, voi
spazzate la casa, ma che cosa dovrà dunque succedere nella casa?”
Il destino bussa alla porta di ciascun uomo. Saremo pronti ad aprire? Saremo pronti a
capire? Saremo capaci di rispondere?
(Giampiero Pizzol)
Manalive – Un uomo vivo
REGIA E INTERPRETI
OTELLO CENCI
Direttore creativo di Made Officina Creativo e direttore artistico del Meeting per l’amicizia
fra i popoli dal 1998, come attore ha rappresentato Le allegre Comari di Windsor, Sogno
di una notte di mezza estate, I due gemelli veneziani e La bisbetica domata, collaborando
inoltre per produzioni televisive e radiofoniche di reti Rai e Fininvest. Ha lavorato in qualità
di regista con Giancarlo Giannini, Alessandro Preziosi, Lucrezia Lante della Rovere,
Massimo Popolizio, Gigio Alberti, Stefano Pesce, Massimo Dapporto. Ha curato la
trasposizione teatrale di testi di C.K. Chesterton, T. S. Eliot, A. Camus, G. Leopardi.
Nel 2011 segue la regia Delitti Rock di e con Ezio Guaitamacchi, da cui è tratta l’omonima
trasmissione tv, andata in onda su Rai2. Nel 2012 ha diretto la messa in scena de La
Serenata al Vento opera di Aldo Finzi su libretto di Carlo Veneziani, presentata in prima
mondiale presso il Teatro Donizetti di Bergamo, in collaborazione con Jerusalem
Foundation. Nel 2103 cura la regia dello spettacolo teatrale Le confessioni di Agostino
con la partecipazione di Sandro Lombradi.
LAURA AGUZZONI
Laureata in storia del teatro al DAMS di Bologna, inizia la sua attività di attrice sotto la
direzione di Vittorio Pettoni Possenti. Entra nella Compagnia del Teatro dell’Arca sotto la
guida di vari registi, tra cui Giovanni Testori.
Frequenta corsi di recitazione e negli anni ‘80 è attrice in spettacoli classici e
contemporanei, da Shakespeare a Ionesco, da Cechov a Suassuna. Porta in scena,
insieme alla chitarrista Ingeborg Riebesehl, Storie dell’asinello Platero del poeta andaluso
Juan Ramon Jimenez, e nel 1997-98, in collaborazione con LIPU, lo spettacolo Il Volo
delle Rondini.
Seguono poi altri spettacoli per ragazzi come Quell’Asino di un Bue e Un pizzico di sale
con la regia di Bano Ferrari, La fiaba nell’Armadio con la regia di Claudio Casadio;
partecipa come conduttrice insieme a Carlo Pastori e Walter Muto alla collana di video
per bambini Canta Colora Balla.
Nel 2001 recita all’interno della partitura musicale A Piedi Scalzi di Alessandro Nidi, con
libretto di Giampiero Pizzol, dedicata a Edith Stein ed eseguita in occasione della
Giornata della Memoria. Ricordiamo il recente Mistero di Giuseppe con il chitarrista Piero
Bonaguri e musiche originali di Roberto Tagliamacco.
Nel 2007 porta lo spettacolo Una bambina di nome Maria al Crucifixus Festival di Brescia
e Il Vangelo visto da un cieco al Desidera Festival. Partecipa al concerto spettacolo La
pianista che commosse Stalin, dedicato alla pianista russa Marja Judina, con il pianista
Giulio Giurato e la regia di Roberto Ravaioli. Nel 2010 mette in scena con la propria
compagnia lo spettacolo per bambini Ali di Farfalle, quinto titolo pubblicato da Fatatrac –
Giunti della collana “Fiabe a Teatro”. Nel 2012 partecipa ad allestimenti di ricerca sul
linguaggio teatrale del fumetto teatralizzando Corto Maltese e Dylan Dog per Rimini
Comix.
GIAMPIERO BARTOLINI
Attore professionista dal 1990, è capace di spaziare dalla prosa al teatro ragazzi, al
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cabaret e alla pubblicità radiofonica.
Con Giampiero Pizzol e Laura Aguzzoni si occupa di produzione di spettacoli per le
scuole e spettacoli comici. Nel 2004 debutta al cinema con Ogni volta che te ne vai,
prodotto da Fandango con Fabio De Luigi e Franco Mescolini. È guest in TV in alcune
puntate di Camera Cafè e Piloti.
È la voce narrante del primo ciclo di fiabe sonore edito da Joy Book.
È con Paolo Brosio e Fisichella nello spot televisivo per la Colletta del Banco Alimentare e
nello spot ANDI con Bruno Pizzul.
Nell’edizione Meeting 2010 prende parte allo spettacolo inaugurale Caligola e la luna,
dramma musicale in bianco e nero.
GIAMPIERO PIZZOL
Dal 1976 si occupa professionalmente di teatro presso l’Istituto Musicale e Teatrale (IMET)
dell’Ateneo bolognese insieme all’attrice Matilde Marullo.
È tra i fondatori dello storico ensemble del Teatro dell’Arca; tra le opere che ha prodotto
troviamo A piedi scalzi, l’opera dedicata a Edith Stein, musicata da A. Nidi, e Musica al
Caffè, con canzoni di T. Clausen e S. Zanchini per Ravenna Festival.
Sul versante del cabaret, dopo il premio Walter Chiari nel ’94, si dedica alla scrittura di
monologhi e testi per vari cabarettisti, collabora con Paolo Cevoli e Maurizio Ferrini, ha
partecipato con il suo personaggio comico del Frate di Montecucco alla trasmissione
televisiva Zelig Off nel 2004 e ad altri programmi Radio e TV.
Ha scritto oltre cinquanta fiabe teatrali per ragazzi per varie Compagnie, tra cui
Accademia Perduta Romagna Teatri.
Nell’ambito della prosa, ha scritto una trilogia di pieces comiche insieme ad Angelo
Savelli del Teatro Rifredi di Firenze, tra cui ricordiamo Amamaz, e Leardo è Re insieme a
Tinin Mantegazza, una versione moderna della tragedia di Shakespeare.
Ha vinto il Festival del Teatro Sacro nel 2011 con Lazzaro vieni dentro e nel 2009 con Il
Vangelo visto da un cieco.
GIANLUCA REGGIANI
Dopo la scuola di teatro, inizia la carriera professionale come attore, lavorando con
diverse compagnie di livello nazionali. È di particolare importanza per la sua esperienza la
realizzazione della trilogia A Passo d’Uomo, con la compagnia Remondi e Caporossi.
Realizza recital di poesie su autori come Tonino Guerra ed Ezra Pound, e presta anche la
sua voce per serate di premiazione di premi letterari. All’inizio degli anni ’90 comincia a
avventurarsi nella regia, realizzando eventi spettacolari in spazi non convenzionali.
Realizza anche regie per spettacoli da palcoscenico: da segnalare tra le tante Con
Fervido Zelo di e con Sabina Guzzanti, del 1992 – 93.
Nel 2001 fonda l’associazione culturale “Banyan” di cui è presidente e direttore artistico,
con la quale realizza numerose produzioni, oltre che attività propedeutica e di formazione
teatrale nelle scuole, nei centri sociali e nelle aziende. La prima produzione di rilievo è lo
spettacolo Il Santo, che ha partecipato al festival di Santarcangelo.
Nel 2003 l’associazione culturale Banyan apre a Rimini uno spazio teatrale libero e
autogestito denominato Il Mulino di Amleto, che diventa la sede operativa
dell’associazione e un punto di riferimento per l’attività teatrale nella Provincia di Rimini.
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ANDREA SOFFIANTINI
Nato a Milano nel 1953, inizia l’attività artistica nel 1973 e nel 1979 incontra il
drammaturgo Giovanni Testori, di cui interpreta i testi Interrogatorio a Maria, Factum est,
Post Hamlet e Quattro quartetti, di T.S. Eliot, con il nascente Teatro degli Incamminati.
Interpreta i ruoli di Oberon e Teseo nel Sogno di una notte di mezza estate, Falstaff ne Le
allegre comari di Windsor, Petruccio ne La bisbetica domata con la regia di Tadeuz
Bradecki; Tonino e Zanetto ne I due gemelli veneziani di C. Goldoni, regia di Franco
Branciaroli. Con la regia di Antonio Syxty interpreta il gemello Domio ne La commedia
degli errori di W. Shakespeare, Giacomo Hury ne L’annuncio a Maria di P. Claudel, il padre
Orgone nella commedia Il gioco dell’amore e del caso di P. C. de C. Marivaux, e il
monologo del giovane autore friulano Paolo Sartori A piedi nudi sul palco.
Recita con Franco Branciaroli nel Caligola e ne La peste di A. Camus con la regia di
Claudio Longhi; con la regia di Fabio Sonzogni recita nell’Edipo Re di Sofocle e nella
Medea di Euripide. Tra le ultime interpretazioni troviamo Pirandello, Il piacere dell’onestà,
prodotto da Elsinor; I racconti di un giovane medico di Bulgakov, con l’aiuto del dott.
Giorgio Bodin.
Con un gruppo di giovani bolognesi, “La compagnia degli inquieti”, sta per mettere in
scena la sceneggiatura di un vecchio film americano.
COSTO A REPLICA
3.000,00 Euro + Iva al 21%
Sono esclusi da tale costo le seguenti voci:
• Scheda tecnica come da allegato 1.
• Location (teatro o luogo all’aperto).
• Spese di viaggio, vitto e alloggio per 6/7 persone
Prezzi agevolati per eventuali repliche.
Gli oneri Enpals si considerano a carico della produzione, rimangono invece a carico
dell’organizzazione tutte le spese relative alle pratiche Siae e i permessi necessari alla
messa in scena dello spettacolo.
PER INFORMAZIONI
Made officina creativa
Corso Augusto, 144
47921 Rimini
(+39) 0541.709131
E-mail: [email protected]
www.madeofficinacreativa.com
Fb https://www.facebook.com/MadeOfficinaCreativa
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