Conservazione privata familiare delle cellule staminali da cordone ombelicale Contributo per una scelta consapevole Data creazione: 07/09/2015 Data ultimo aggiornamento: 01/03/2017 Le cellule staminali: cosa sono? 1) Sono cellule “non differenziate” o “non specializzate”, ossia cellule che nell’organismo non svolgono nessuna attività particolare, a differenza, ad esempio, delle cellule della cute o del fegato. Sono in grado però di moltiplicarsi e di differenziare in altri tipi cellulari specializzati, sostituendo in tal modo cellule danneggiate o invecchiate. 2) Per poter essere definita come “staminale”, una cellula deve avere le seguenti caratteristiche: a) Autoreplicarsi, ossia dividersi formando un’altra cellula staminale e una cellula invece tipica di un determinato tessuto b) Differenziare, ossia dare origine, dopo la divisione, ad un tipo cellulare particolare (ad esempio una cellula della cute, del fegato o del sangue). Le cellule staminali: di quanti tipi sono? In base alla loro origine, le cellule staminali possono essere classificate in: • cellule staminali embrionali, il cui isolamento comporta la distruzione di un embrione ed il cui uso a scopo terapeutico è vietato in Italia; • cellule staminali somatiche adulte, che sono reperibili e ottenibili dall’ organismo dopo la nascita, senza problematiche etiche o religiose; In base alla capacità di differenziare (cioè formare cellule tipiche di determinati tessuti), le cellule staminali possono essere inoltre classificate in: • cellule totipotenti, in grado di differenziare in tutti i tessuti, compresi gli annessi embrionali (placenta e cordone ombelicale); • cellule pluripotenti, in grado di differenziare in tutti i tessuti adulti, ma non negli annessi embrionali; • cellule multipotenti, in grado di differenziare in diversi tipi di cellule di uno specifico tessuto adulto; • cellule unipotenti, in grado di differenziare in un unico tipo di cellula adulta. Le cellule staminali adulte: perché sono importanti? Al contrario delle cellule staminali embrionali, le cellule staminali adulte sono largamente utilizzate da tempo in terapia, soprattutto per il trattamento di patologie a carico del sistema ematopoietico Ematopoiesi: processo di formazione degli elementi del sangue che avviene nel MIDOLLO OSSEO a partire da cellule staminali chiamate EMATOPOIETICHE CELLULE STAMINALI EMATOPOIETICHE Sono in grado di dare origine agli elementi caratteristici del sangue, quindi globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Fonti di cellule staminali ematopoietiche maggiormente utilizzate in terapia: MIDOLLO OSSEO PRELIEVO INVASIVO SANGUE PERIFERICO CORDONE OMBELICALE Che cos’è il cordone ombelicale? Il cordone ombelicale è una formazione anatomica che collega feto e placenta. Contiene tre vasi immersi in una sostanza gelatinosa detta gelatina di Warthon. I vasi ombelicali sono una vena ombelicale e le arterie ombelicali. La vena porta sangue ossigenato e ricco di nutrienti dalla placenta al feto, mentre le due arterie trasportano i cataboliti del feto alla placenta. Le cellule staminali del sangue cordonale: che cos’ è il sangue cordonale? Il sangue cordonale é il sangue che residua nei vasi cordonali e placentari dopo che il cordone ombelicale del neonato é stato reciso. A partire dal 1974, i ricercatori hanno scoperto nel sangue cordonale, oltre alle normali cellule del sangue, cellule staminali che possono essere definite come cellule staminali somatiche adulte di tipo multipotente ed unipotente. Le cellule staminali del sangue cordonale: quali tipi? Oltre alle staminali ematopoietiche (HSC), nel sangue cordonale si trovano altre due popolazioni cellulari: • Cellule staminali mesenchimali (MSC), in grado di dare origine a cartilagine, osso, muscolo, adipe. • Cellule progenitrici endoteliali (EPC), in grado di dare origine alle cellule che rivestono l’epitelio dei vasi sanguigni. Più recentemente sono state inoltre identificate nel sangue cordonale almeno altre tre popolazioni cellulari: • • • Cellule staminali embrionic-like, ossia cellule simil embrionali. Cellule staminali VSEL, ossia “very small embrionic-like” Cellule USSC, ossia “unrestricted somatic stem cells” Il tessuto cordonale Oltre alla conservazione del sangue cordonale, è possibile scegliere di crioconservare anche il tessuto cordonale. Il tessuto del cordone ombelicale, o meglio la sua porzione definita “gelatina di Wharton”, è infatti una fonte importante di cellule staminali mesenchimali (MSC), ed in particolare di cellule staminali mesenchimali stromali. CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI Sono una popolazione cellulare pluripotente; se adeguatamente indirizzate possono dare origine a cellule con caratteristiche di vari tessuti come quello osseo, cartilagineo, nervoso o adiposo, solo per citare alcuni esempi. Nota: La maggior parte degli utilizzi delle cellule staminali mesenchimali è al momento sperimentale ed avviene nell’ambito di trials clinici controllati. La presenza di diverse popolazioni di cellule staminali nel sangue cordonale è particolarmente importante perché ogni popolazione cellulare può essere utilizzata per trattare patologie differenti o per diversi approcci terapeutici. Per le loro caratteristiche, le cellule staminali sono in grado, in determinate patologie, di sostituire le cellule malate o di limitare il danno a carico di un tessuto. Al momento, le due popolazioni più note, più studiate ed utilizzare in terapia sono rappresentate dalle cellule staminali ematopoietiche e dalle cellule staminali mesenchimali Attualmente, sono in fase di studio nuove fonti di cellule staminali, quali il tessuto adiposo, la cute o i tessuti placentari (amnion e chorion). Nota: La maggior parte degli utilizzi delle cellule staminali mesenchimali è al momento sperimentale ed avviene nell’ambito di trials clinici controllati. Il sangue cordonale può quindi essere utilizzato a scopo trapiantologico, in alternativa al midollo osseo, per la cura di diverse patologie ematologiche, immunologiche e oncologiche. Questo sangue, e di conseguenza le staminali in esso contenute, tradizionalmente veniva scartato assieme alla placenta; dal 1988 è evidente la possibilità di raccoglierlo e conservarlo CONSERVAZIONE ETEROLOGA (donazione pubblica) CONSERVAZIONE PRIVATA FAMILIARE Prima di proseguire, è importante notare che: • il prelievo del sangue e del tessuto cordonale non comporta rischi né per la madre né per il bambino; • vengono infatti raccolti dopo la nascita del bambino e solo dopo che il funicolo è stato reciso ed il neonato allontanato. Come avviene il prelievo del sangue cordonale? 1) Raccolta del sangue cordonale mentre la placenta e’ ancora in utero oppure 2) Raccolta del sangue cordonale dopo l’allontanamento della placenta Conservazione eterologa (donazione) Le cellule vengono donate dopo la raccolta post parto, conservate in banche pubbliche e messe a disposizione di riceventi non consanguinei compatibili per l’utilizzo in malattie ematologiche Qualsiasi futura mamma, non affetta da malattie trasmissibili, può donare il sangue del cordone ombelicale Sottoscrizione del CONSENSO INFORMATO 1) Non accampare in futuro nessun diritto sul campione di sangue placentare; 2) Accettare il fatto che campione viene messo disposizione di altri riceventi il a VANTAGGI SVANTAGGI 1. E’ totalmente gratuita, non presentando alcun costo per il donatore. 1. Non in tutti i punti nascita è possibile donare e 2. In alcuni dei punti nascita attivi non è possibile donare nei fine settimana o nei giorni festivi 3. Rende disponibili cellule staminali ematopoietiche per riceventi che altrimenti non avrebbero possibilità di ricevere questo trattamento 3. Non può essere garantita la possibilità di rientrare in possesso del campione in caso di propria necessità di utilizzo, in quanto la banca pubblica potrebbe averlo scartato o già rilasciato ad un altro ricevente 2. E’ un gesto solidale altruistico 4. Ha già ampiamente dimostrato di poter salvare vite umane 4. Il campione donato non viene sicuramente conservato, in quanto le banche pubbliche scartano una quantità rilevante di campioni sulla base di elevati criteri di selezione Perché? Report 2014 Centro Nazionale Sangue • • Nell’anno 2014 risultano 19.459 campioni raccolti, 1738 bancati (8,9 %) su un totale di 509,000 parti. Circa il 91% dei campioni donati è stato scartato in quanto il sistema delle banche pubbliche preferisce conservare solo i campioni ad alta cellularità (TNC>1,2x10e9) che hanno maggiori probabilità di essere rilasciati per uso terapeutico anche in soggetti adulti. Dal Report 2014 Centro Nazionale Sangue, al 31/12/2014: • • • • unità di sangue cordonale donate bancate: 38,437 unità caratterizzate: 34,775 unità di sangue cordonale donate inviate al registro IBMDR: 33569 unità rilasciate a scopo terapeutico: 1352 Conservazione privata familiare Le cellule vengono raccolte e conservate per un eventuale futuro utilizzo da parte del donatore stesso (uso autologo) o di consanguinei compatibili quali fratelli, genitori, etc. (uso intrafamiliare) VANTAGGI 1. Campione disponibile in ogni momento 2. Elevata probabilità di compatibilità tra familiari (fratelli) 3. Evoluzione della ricerca 4. Il campione può essere raccolto in tutti gli ospedali SVANTAGGI 1. Costo a carico dei genitori 2. Legislazione italiana: necessità di rivolgersi a strutture estere Ma il prelievo non è possibile: stato febbrile della madre superiore a 38°C No privata ed eterologa positività per malattie infettive stress fetale durata della gravidanza inferiore alle 37 settimane rottura premature delle membrane superiore a 12 ore No eterologa malformazioni note del neonato patologie genetiche della madre o del padre e del bambino Utilizzo delle cellule staminali ematopoietiche • L’utilizzo finora più frequente del sangue cordonale, per il trattamento delle patologie onco- ematologiche e metaboliche come sostituto del trapianto di midollo osseo, è in gran parte riconducibile alla presenza delle cellule staminali ematopoietiche. • Sono stati eseguiti più di 20.000 trapianti nel mondo dal 1988 al 2010 utilizzando le cellule staminali del cordone per trattare la stessa varietà di patologie maligne e non maligne trattate con il midollo osseo. • Per alcune di queste patologie, è raccomandato l’utilizzo di cellule staminali provenienti da un donatore compatibile, familiare o estraneo: si parla in questo caso di trapianto allogenico. Per altre, è invece possibile o raccomandato l’utilizzo di cellule staminali ematopoietiche ottenute dallo stesso soggetto al quale vengono infuse: si parla in tal caso di trapianto autologo. Tuttavia: Nell’utilizzo allogenico ora descritto, non è indifferente utilizzare cellule di un donatore esterno o cellule di un familiare (uso intrafamiliare) 1. I trapianti di maggior successo e più frequenti sono quelli eseguiti utilizzando un campione di cellule staminali ematopoietiche da donatori all’interno della famiglia (uso familiare). 2. Infatti, 1/3 dei trapianti eseguiti a livello mondiale viene effettuato utilizzando donatori appartenenti allo stesso nucleo familiare. Perchè? Probabilità di trovare un campione compatibile in famiglia Con la conservazione privata, si ha una eccellente possibilità di trovare una compatibilità genetica tra fratelli. Nel 25% dei casi si ha una perfetta istocompatibilità tra fratelli e nel 39% dei casi una compatibilità parziale. Le banche private conservano il campione non solo per il bambino stesso (uso autologo) ma anche per i familiari, ed i trapianti tra fratelli avvengono con una frequenza maggiore dando ottimi risultati. Leucemie -Leucemie acute mieloidi e linfoidi (Broxmeyer et al 2009) -Leucemie croniche mieloidi e linfoidi 1 (Hough et al. 2010) -Mielofibrosi primaria; -Sindrome mielodisplastica; -Leucemia cronica linfocitaria; -Leucemia mielomonocitica cronica Disordini ereditari immunitari -SCID con deficienza di adenosin deaminasi;-SCID legata alla X -SCID con assenza di cellule Te B; -SCID con assenza di cellule T e cellule B normali; -Sindrome di Omenn; -Neutropenia; -Mielocatesi -Atassia teleangiectasica; -sindrome dei linfociti di Bare -Immunodeficienza comune variabile; -Sindrome di DiGeorge -Deficienza di adesione dei leucociti; -Disordini linfoproliferativi -Disordini linfoproliferativi legati alla X; -Sindrome di Wiskott-Aldrich Linfomi -Linfoma di Hodgkin; -Linfoma non Hodgkin; -Linfoma follicolare; Linfoma cellule mantello; -Linfoma cellule-T; -Linfoma di Burkit -Linfoma linfoblastico Disordini dei fagociti -Sindrome di Chediak-Higashi -Granulomatosi cronica -Deficienza da actina neutrofila -Disgenesi reticolare Altre patologie -Mieloma -Amiloidosi Cancro nel midollo osseo -Mieloma multiplo -Leucemia delle plasma cellule -Macroglobulinemia di Waldenstrom Patologie non maligne e tumori solidi -Anemia severa aplastica; -Anemia di Fanconi; -Anemia refrattaria -Anemia refrattaria con eccesso di blasti; -Talassemia -Anemia falciforme; -Anemia Blackfan-Diamond; -CGD; -Patologia di Kostman; -Sindrome di Hurler; -Osteopetrosi -Emoglobinuria parossistica notturna; -Neuroblastoma -Aplasia dei globuli rossi; -Anemia congenital diseritropoietica Trapianti per disordini ereditari del sistema immunitario e altri organi -Ipoplasia cartilage-hair -Malattia di Gunther -Sindrome di Hermansky-Pudiak -Sindrome di Shwachman-diamond -Mastocitosi sistemica Anomalie piastriniche ereditarie -Amegacariocitosi -Tromboastenia di Glanzmann Trapianti per disordini metabolici ereditari -Mucopolissaccaridosi; -Sindrome di Hurler -Adrenoleucodistrofia:-Malattia di Krabbe; -Malattia di Gaucher -Malattia di Niemann-Pick;-Sindrome di Lesch-Nyhan; -Osteopetrosi Disordini mieloproliferativi -Mielofibrosi acuta -Metaplasia mieloide agnogenica -Trombocitemia essenziale TRAPIANTO AUTOLOGO DI STAMINALI EMATOPOIETICHE CORDONALI Leucemie Altre patologie: - CLL -Mieloma -Amiloidosi -Neuroblastoma -Retinoblastoma -Disordini autoimmuni Linfomi - Linfoma diffuso delle cellule B (ricaduta) - Linfoma cellule mantello - Linfoma linfoblastico - Linfoma di Burkitt - Linfoma follicolare cellule B - NHL cellule T - Linfoma di Hodgkin (ricaduta) - Linfoma non-Hodgkin Il Decreto 18 Novembre 2009 del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali “ È consentita la conservazione di sangue da cordone ombelicale per uso dedicato al neonato con patologia in atto al momento della nascita o evidenziata in epoca prenatale, o per uso dedicato a consanguineo con patologia in atto al momento della raccolta o pregressa, per la quale risulti scientificamente fondato e clinicamente appropriato l’utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale, previa presentazione di motivata documentazione clinico sanitaria.” (Art.2, punto 2) “ È altresì consentita la conservazione di sangue da cordone ombelicale per uso dedicato nel caso di famiglie a rischio di avere figli affetti da malattie geneticamente determinate per le quali risulti scientificamente fondato e clinicamente appropriato l’utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale, previa presentazione di motivata documentazione clinico sanitaria rilasciata da parte di un medico specialista nel relativo ambito clinico.” (Art.2, punto 3) “ La conservazione di sangue cordonale, per le finalità di cui ai commi 2 e 3, è consentita per le indicazioni cliniche per le quali è consolidato l’uso per il trapianto di cellule staminali emopoietiche, riportate nell’elenco di cui all’allegato 1 al presente decreto. ” (Art.2, punto 5) ELENCO DELLE PATOLOGIE RIPORTATE NELL’ALLEGATO 1 DEL DECRETO Leucemie e linfomi Leucemia linfoblastica acuta Leucemia mieloide acuta Leucemia acuta bifenotipica Leucemia acuta indifferenziata Leucemia/linfoma a cellule T dell’adulto Linfoma di Hodgkin Linfomi non-Hodgkin Leucemia linfatica cronica Leucemia prolinfocitica Disordini della plasmacellula Mieloma multiplo Leucemia plasmacellulare Macroglobulinemia di Waldenstrom Amiloidosi Emoglobinopatie Beta Thalassemia Anemia a cellule falciformi Selezionati casi di deficit di piruvato-kinasi con dipendenza trasfusionale Istiocitosi Linfoistiocitosi emofagocitica familiare Sindrome di Griscelli Sindrome di Chediak-Higashi Istiocitosi a cellule di Langerhans (Istiocitosi X) Osteogenesis imperfecta Disordini mielodisplastici/mieloproliferativi Sindromi mielodisplastiche, includenti: Anemia refrattaria (AR) Anemia refrattaria con sideroblasti ad anello (ARSA) Anemia refrattaria con eccesso di blasti (AREB) Anemia refrattaria con eccesso di blasti in trasformazione (AREB-t) Leucemia mielomonocitica cronica Leucemia mielomonocitica giovanile Citopenia refrattaria Leucemia mieloide cronica Philadelphia positiva Mielofibrosi idiopatica Policitemia vera Trombocitemia essenziale Insufficienze midollari mono/plurilineari Anemia aplastica acquisita Anemia di Fanconi Discheratosi congenita Emoglobinuria parossistica notturna Anemia di Blackfan-Diamond Anemia diseritropoietica congenita Aplasia pura della serie eritroide acquisita Porpora amegacariocitica congenita (da mutazione del gene del recettore per la trombopoietina) Disordini congeniti delle pistrine (malattia di Bernard-Soullier, tromboastenia di Glanzmann) Agranulocitosi congenita (sindrome di Kostmann) Sindrome di Shwachman-Diamond Altre neoplasie Sarcoma di Ewing Neuroblastoma Carcinoma a cellule chiare del rene Rabdomiosarcoma Altre indicazioni Sindrome di Evans Sindrome linfoproliferative autoimmune (da difetto di FAS, FAS-L, Caspasi) Sclerosi sistemica progressiva Neoplasie in età pediatrica trattate con chemio/radioterapia (per aumentato rischio di sviluppo di s. mielodisplastiche e leucemie acute secondarie). Errori congeniti del metabolismo Sindrome di Hurler (MPS-IH) Sindrome di Scheie (MPS-IS) Sindrome di Maroteaux-Lamy (MPS-VI) Sindrome di Sly (MPS-VII) Adrenoleucodistrofia Fucosidosi Malattia di Gaucher Malattia di Krabbe Mannosidosi Leucodistrofia metacromatica Mucolipidosi II (I-cell disease) Lipofuscinosi ceroido neuronale (malattia di Batten) Malattia di Sandhoff Osteopetrosi Disordini congeniti del sistema immunitario Malattia granulomatosa cronica Deficit delle proteine di adesione leucocitaria Immunodeficienze combinate gravi (SCID), includenti: Deficit di adenosin-deaminasi Difetto delle molecole HLA di classe I e II Difetto di Zap70 Sindrome di Omenn Deficit di purin-nucleoside-fosforilasi Disgenesia reticolare Difetto della catena gamma comune a multiple citochine Difetto di JAK3 Sindrome da iper-IgM Sindrome di Wiskott-Aldrich Sindrome linfoproliferativa X-linked (Sindrome dei Duncan o Sindrome di Purtillo) Ipoplasia cartilagine-capillizio Sindrome di DiGeorge Sindrome IPEX (immunodeficienza con poliendocrinopatia, enteropatia, X-linked) Altri disordini ereditari Porfiria eritropoietica congenita (malattia di Gunther) (Aggiornamento Decreto Ministeriale 22/04/2014) Patologie ad aumentato rischio di Neoplasie: Sindrome di Down Neurofibromatosi di tipo I Immunodeficienze acquisite Secondo il Decreto, quindi, se il neonato ha una patologia già diagnosticata al momento del parto o durante la gravidanza, oppure se un familiare ha una patologia già diagnosticata prima della nascita del bambino, oppure se la famiglia del bambino è a rischio di sviluppare patologie genetiche, è ammessa la possibilità di conservare il campione in Italia, a spese del Servizio Sanitario Nazionale e ad uso esclusivo del bambino e della famiglia. Ciò perché, a giudizio del Ministero della Salute, per tutte le patologie di cui all’Allegato 1 del Decreto (riportato nella tabella) risulta “scientificamente fondato e clinicamente appropriato l’utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale”. . Domanda: che cosa accade se la stessa malattia viene diagnosticata nel bambino o in un familiare dopo il parto o negli anni a seguire? Poiché la legge italiana consente di conservare il campione in Italia per uso privato familiare a spese del Servizio Sanitario Nazionale solo se la patologia è diagnostica prima del parto, in tutti gli altri casi il campione andrebbe perso oppure potrebbe essere donato per uso pubblico. Non sarebbe comunque a disposizione del bambino e della famiglia, pur essendo “scientificamente fondato e clinicamente appropriato l’utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale” a giudizio del Ministero della Salute per l’elenco di patologie riportato. Qualche altra considerazione sui trapianti autologhi: • Il numero di trapianti autologhi documentabili in letteratura è pari a più di 207 • In alcuni casi (leucemie soprattutto), esiste una piccola possibilità che siano già presenti nel sangue cordonale cellule malate: queste sono riconoscibili con metodiche di laboratorio. Ciò è già stato fatto ed esistono pubblicazioni al riguardo, proprio con una unità di sangue cordonale conservata in una banca privata Utilizzo delle cellule staminali mesenchimali • Vengono attualmente utilizzate in trials clinici per il trattamento di patologie autoimmuni, degenerative o per la medicina rigenerativa (= riparazione di cellule e tessuti danneggiati) • Nella maggior parte dei casi, i trials clinici in corso utilizzano cellule mesenchimali autologhe Nota: Nessuna garanzia può essere offerta circa l’effettiva disponibilità, in futuro, di terapie basate sull’utilizzo di cellule staminali ottenute dal sangue o tessuto cordonale per patologie oggi oggetto di studio TRIAL CLINICI CHE UTILIZZANO CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI AUTOLOGHE -Malattia di Crohn (Northwestern University 2006) -Diabete di tipo 1 (American diabetes association, 2007) -Paralisi cerebrale infantile, ipossia, encefalopatia (Duke University 2009) -Sclerosi multipla (Saccardi et al 2010) -Lesioni traumatiche del cervello -Terapia genica -Sarcoma di Ewing -Tumori cerebrali -Sarcoma TRIAL CLINICI CHE UTILIZZANO CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI ALLOGENICHE -Malattia di Crohn -Diabete di tipo 1 -Traumi del midollo spinale -Cancro del seno -Sarcoma di Ewing -Carcinoma delle cellule renali (www.clinicaltrial.gov; Parent’s guide to cord blood) Nota: Nessuna garanzia può essere offerta circa l’effettiva disponibilità, in futuro, di terapie basate sull’utilizzo di cellule staminali ottenute dal sangue cordonale per queste ed altre patologie oggi oggetto di studio CONSERVAZIONE PRIVATA FAMILIARE: LEGISLAZIONE ITALIANA - La legislazione italiana vieta l’istituzione di banche private per la conservazione delle staminali cordonali - Le banche pubbliche offrono la sola conservazione eterologa o dedicata - In Italia non è di fatto possibile la conservazione privata La legislazione permette però l’esportazione all’estero del sangue cordonale ai fini della conservazione autologa in strutture private autorizzate L’esportazione è regolata da un preciso iter burocratico Ad oggi in Italia non esiste una legge che regoli l’esportazione del tessuto cordonale e, pertanto è bene informarsi presso la struttura ove avverrà il parto così da essere certi che possa essere effettuata tale raccolta. bimbocord è un servizio concepito per consentire ai genitori italiani di conservare privatamente le cellule staminali cordonali per un possibile utilizzo a scopo terapeutico da parte del bambino o dei familiari Caratteristiche del servizio: Contatto con Nila Medica Adesione al servizio (meglio se almeno 45 giorni prima della data presunta del parto) Iter burocratico 1. Esecuzione delle seguenti analisi del sangue da parte della madre 30 giorni prima del parto: HIV 1/2 HBsAg AntiHCV Anti CMV. 2. Invio del Kit per la raccolta del sangue cordonale e per la raccolta del sangue materno ai genitori. 3. Ritiro della modulistica messa a disposizione dalla Direzione Sanitaria dell’ospedale scelto per il parto. 4. In caso di adesione al servizio di crioconservazione di sangue e tessuto informarsi presso la Direzione Sanitaria sulla possibilità di prelievo del funicolo. CON • Certificazioni di conformità del kit rilasciate da Nila Medica e, se richiesto, il kit • Esiti analisi del sangue • Modulistica compilata e sottoscritta La Direzione Sanitaria rilascia l’Autorizzazione all’esportazione del campione di sangue cordonale all’estero (da inviare unitamente alle analisi a Nila Medica). Possibile richiesta di pagamento di una ticket a carico dei richiedenti KIT SANGUE CORDONALE: - - - sacca sterile per prelievo a 2 aghi contenente CPD; busta in plastica Biohazard (95 KPa) contenente materiale assorbente; box in cartone rivestito in polistirolo per il mantenimento della temperatura; gel pack; documentazione e certificazioni KIT TESSUTO CORDONALE: - provetta contenente liquido di trasporto occorrente per detergere e tagliare la sezione di funicolo richiesta (15 cm) KIT SANGUE MATERNO: - provetta - dispositivo di prelievo DOPO IL PARTO… Dopo la raccolta Nila Medica, avvisata dai genitori, invia il corriere a ritirare il campione presso la stanza d’ospedale assegnata. Nila Medica provvede all’invio del campione raccolto presso i laboratori, I LABORATORI • Laboratorio tedesco altamente specializzato nella crioconservazione di cellule staminali estratte da diverse fonti tra cui il sangue ed il tessuto cordonale. • Ha una capacità di stoccaggio di migliaia di campioni. • Dispone di certificazione GMP, certificazione ISO 9001:2005 ed è accreditato AABB. PROCESSAZIONE, ANALISI E BANCAGGIO DEL SANGUE CORDONALE 1. Determinazione del volume di sangue da crioconservare: V < standard: V > standard: campione non manipolato campione manipolato Se i criteri per la conservazione non sono adeguati la coppia viene rimborsata. 2. Preparazione delle provette da dedicare ai vari test: tipizzazione HLA, esami di biochimica clinica e conta assoluta delle staminali totali e delle CD34+ (citometria a flusso), vitalità cellulare e sterilità. 3. Preparazione della soluzione crioprotettiva 4. Inizio della fase di congelamento Criteri di accettazione del campione • Peso totale della sacca all’arrivo > 70 g • Vitalità cellulare > 70 % • Numero WBC totali > 1 x 10 e 8 • Numero CD34+ totali > 3,5 x 10 e 5 5. Le cellule staminali cordonali vengono conservate per un periodo iniziale di 30 anni. (Attualmente sono stati già utilizzati per uso terapeutico campioni conservati per 16 anni. Le evidenze mostrano che campioni conservati 20 anni fa o più sono tuttora vitali e potenzialmente utilizzabili). Le cellule animali possono essere crioconservate in vapori di azoto a -196°C senza significativi cambiamenti delle loro caratteristiche biologiche Le cellule vitali possono essere recuperate ed utilizzate a scopo trapiantologico. 6. Circa 5 settimane dopo il parto: preparazione ed invio ai genitori della Certificazione di avvenuta conservazione, se i parametri sono compatibili con i criteri di accettazione del campione. In caso di necessità di utilizzo del campione di cellule staminali conservato nel laboratorio, questo verrà immediatamente spedito in un dry-shipper appositamente studiato tramite corriere specializzato presso la struttura o l’ospedale indicato per il loro successivo trapianto Costo del servizio sangue cordonale per il parto singolo • Opzione “UNICA SOLUZIONE”: Euro 2.150,00 all’adesione • Opzione “PAGAMENTO RATEIZZATO”: Euro 250,00 all’adesione + Euro 550,00 dopo il parto + Euro 1.600,00 dilazionato in 8 rate mensili da Euro 200,00 • Opzione “ACCONTO + SALDO”: Euro 250,00 all’adesione + Euro 2.000,00 dopo il parto Costo del servizio di crioconservazione del tessuto cordonale: Euro 500,00 Costo del servizio sangue cordonale per il parto gemellare • Opzione “UNICA SOLUZIONE”: Euro 3.450,00 all’adesione • Opzione “PAGAMENTO RATEIZZATO”: Euro 500,00 all’adesione + Euro 1.100,00 dopo il parto + Euro 2.240,00 dilazionato in 8 rate mensili da Euro 280,00 • Opzione “ACCONTO + SALDO”: Euro 500,00 all’adesione + Euro 3.140,00 dopo il parto Costo del servizio tessuto cordonale per il parto gemellare: Euro 900,00 Qualità del servizio bimbocord… • I laboratori di crioconservazione a lungo termine utilizzati dispongono di certificazione GMP, certificazione ISO 9001:2005 ed accreditamento AABB. • Tutti i campioni vengono processati singolarmente, in camera bianca, sotto cappa a flusso laminare. • I campioni vengono conservati per un periodo iniziale di 30 anni in apposite cryo sacche a doppio comparto all’interno di un contenitore criogenico a vapori di azoto di ultima generazione. • Viene garantito il pieno rispetto delle direttive comunitarie in quanto vengono eseguiti tutti gli esami infettivologici sul sangue materno raccolto al momento del parto. • Viene rilasciata la certificazione di avvenuta conservazione contenente tutti i dati caratteristici del campione. Garanzie del servizio bimbocord… • • • • • Il contratto stipulato è di diritto italiano. Viene offerta una chiara politica di rimborsi a favore dei genitori qualora il prelievo non sia possibile o la qualità del campione raccolto sia tale da non rendere possibile o consigliabile la conservazione del campione. Viene garantita la conservazione nel tempo del campione anche in caso di eventi societari infausti. Vengono riconosciuti al laboratorio fin da subito anche gli importi necessari a coprire i costi della conservazione del campione per l’intero periodo contrattualizzato dai Genitori. Il laboratorio dispone di accordi di backup a copertura della conservazione pluriennale del campione in modo da garantirne la conservazione nel tempo anche in caso di fallimento del laboratorio stesso. Il campione viene reso disponibile per l’invio presso la struttura d’utilizzo. In caso di richiesta di utilizzo vengono messe a disposizione le aliquote conservate separatamente per l’esecuzione dei test, incluso quello per la tipizzazione HLA . Sconti: • Già clienti: sconto pari ad Euro 150,00 • Cresciamo insieme: consigliate il servizio ad una coppia di futuri genitori! Qualora dovessero poi realmente aderire al nostro servizio, Voi otterrete uno sconto pari ad Euro 100,00 e consentirete anche a loro di risparmiare 100,00 Euro sul prezzo di listino. • Aderiamo insieme: fate conoscere il servizio ad altre coppie di futuri genitori. Con almeno tre adesioni pervenute contemporaneamente (anche relative a date presunte distanti tra loro), avrete tutti diritto ad uno sconto di Euro 200,00 ciascuno. Per ogni ulteriore adesione contemporanea oltre la terza, Vi riserveremo uno sconto ulteriore di Euro 50,00 ciascuno. • Medici, ostetriche, infermiere: sconto pari ad Euro 100,00. Condizioni di rimborso servizio sangue cordonale: • Qualora non sia possibile procedere al prelievo ed il kit venga restituito intatto: richiesto il pagamento del solo importo di Euro 50,00, incluse le spese di rispedizione del kit. • Qualora il volume iniziale del campione sia inferiore agli standard: richiesto il pagamento del solo importo di Euro 250.00, rimborso di ogni ulteriore importo eventualmente già corrisposto. • Qualora il laboratorio comunichi che uno o più parametri (cellularità totale, numero di CD34+ presenti e vitalità cellulare) sia inferiore agli standard adottati e i genitori scelgano di non procedere alla crioconservazione a lungo termine del campione: richiesto il pagamento del solo importo di Euro 450,00, rimborso di ogni ulteriore importo eventualmente già corrisposto. Condizioni di rimborso servizio sangue cordonale + tessuto: • Qualora non sia possibile procedere alla conservazione del sangue e del tessuto cordonale: oltre a quanto previsto per i rimborsi del servizio sangue cordonale, richiesto l’importo di Euro 150,00 unicamente nel caso in cui il tessuto sia stato inviato al laboratorio. Rimborso di ogni ulteriore importo eventualmente già corrisposto. • Qualora il campione di sangue cordonale venga conservato, ma il tessuto cordonale non sia stato prelevato o risulti non idoneo alla crioconservazione: richiesto l’importo previsto per la sola conservazione del sangue cordonale, maggiorato di Euro 150,00. Rimborso di ogni ulteriore importo eventualmente già corrisposto. • Qualora il campione di sangue cordonale non venga conservato ma si proceda solo alla conservazione del tessuto cordonale: richiesto il pagamento dell'importo di Euro 500,00 oltre a quanto previsto dai rimborsi per il servizio sangue cordonale. Rimborso di ogni ulteriore importo eventualmente già corrisposto. POLIZZA ASSICURATIVA VALEAS STAMINALI • Ideata dal gruppo Filo Diretto Assicurazioni • Prevede una serie di rimborsi e servizi di assistenza in caso di utilizzo delle cellule staminali crioconservate per patologie previste dal Ministero della Salute • Offre servizi di assistenza per la vita di tutti i giorni. Cosa prevede la polizza Valeas Staminali • Copertura spese sanitarie per ricovero e intervento oltre alle spese sostenute dagli accompagnatori, fino ad un massimo di 300.000 Euro. • Copertura spese per il recupero ed il trasporto del campione crioconservato e spese relative alla tipizzazione. • La polizza è valida in tutto il mondo. Inoltre: • Consulto medico telefonico 24h su 24 chiamando la Centrale Operativa di Filo diretto. • Consegna di farmaci a domicilio. • Prenotazione di visite ed esami diagnostici presso cliniche convenzionate Filo diretto secondo indicazioni di giorni e orari. • Medical Passport, l’innovativo servizio di cartella medica multilingue on line. Costo polizza Valeas Staminali Il costo annuale (anno solare) è pari ad Euro 120,00 di cui Euro 90,00 per premio assicurativo (comprensivo di imposte, pari a Euro 11,30) ed Euro 30,00 per prestazione di servizi (inclusa IVA). TEST BABYGENES™ Ha lo scopo di diagnosticare precocemente 71 patologie metaboliche ereditarie, emoglobinopatie e patologie del sistema immunitario attraverso l’analisi di un pannello di 92 geni per stabilire una terapia efficace prima che possano insorgere danni gravi PATOLOGIE RICERCATE MALATTIE METABOLICHE EREDITARIE: malattie genetiche nelle quali la variazione patologica di una o più sequenze di DNA determina un’ alterazione di uno o più enzimi responsabili di reazioni metaboliche dell’organismo. EMOGLOBINOPATIE: Anemia falciforme, talassemia ed altre forme di patologie determinate da produzione di emoglobine anomale. CARATTERISTICHE DEL TEST • Test genetico basato sul sequenziamento di geni correlati a specifiche patologie metaboliche ereditarie. • Identifica la presenza di anomalie patologiche o presunte patologiche nella sequenza genica. • Può essere eseguito subito dopo la nascita • Eseguito su sangue secco o tampone buccale • Risposta rapida, referto disponibile in 96 ore QUANDO ESEGUIRE IL TEST Il test BabyGenes™ può essere richiesto: • Come integrazione del test neonatale metabolico classico (biochimico) • Come test di controllo in caso di risultati anomali dello screening neonatale classico (biochimico) • In caso di neonato prematuro o ricoverato in terapia intensiva neonatale • Dal medico, in caso di paziente con sospetta patologia metabolica • In previsione di una gravidanza per valutazione rischio riproduttivo COSTO DEL TEST BABYGENES™ Per richiedere il test BabyGenes™ e ricevere documentazione e kit contattare l’ Assistenza Clienti. BabyGenes™ è disponibile al costo di Euro 370,00 tutto incluso, da corrispondersi al momento dell’ordine del kit. Per i clienti bimbocord BabyGenes™ è disponibile al prezzo scontato di Euro 300,00 e l’importo può essere corrisposto prima del rilascio del referto. Kit inviato insieme a kit bimbocord. TEST CELIACHIA E INTOLLERANZA AL LATTOSIO Questo test consente di ricercare la presenza di celiachia e de intolleranza al lattosio analizzando geneticamente un campione di cellule della mucosa interna della guancia, ottenuto tramite un tampone buccale. Il prelievo è semplice e indolore e può essere eseguito dal pediatra a partire dai 6 mesi di età del bambino, utilizzando l’apposito kit fornito. COSTO DEL TEST CELIACHIA E INTOLLERANZA AL LATTOSIO Il costo del test è pari ad Euro 225,00 (oltre a contributo spese di spedizione di Euro 15,00) da corrispondere in unica soluzione precedentemente all'invio del referto. Per i clienti bimbocord il test è disponibile al prezzo scontato di Euro 185,00 (oltre a contributo spese di spedizione pari ad Euro 15,00) da corrispondere in unica soluzione precedentemente all'invio del referto. Il kit viene inviato insieme al kit bimbocord. OPZIONE PLUS Con questa opzione è possibile acquistare l’intero pacchetto di servizi offerti al prezzo scontato pari ad Euro 500,00 (anziché Euro 605,00!) in abbinamento al servizio bimbocord conservazione sangue cordonale o a quello bimbocord sangue + tessuto. bimbocord sangue o bimbocord sangue + tessuto Polizza Valeas Test BabyGenes™ Test celiachia e Intolleranza al lattosio OPZIONE PLUS dietamamma™ dietamammaTM è un servizio dedicato alla gestante ed alla puerpera che consente di impostare un programma nutrizionale personalizzato sulla base delle caratteristiche metaboliche scritte nel DNA di ciascuna persona. L'obiettivo di dietamammaTM è quello di dare una maggior consapevolezza alimentare in base alle caratteristiche genetiche ed alla situazione fisiologica e/o patologica della gestante o della puerpera, permettendo così la formulazione di una dieta su misura. dietamamma™ Attraverso un test genetico, eseguito presso un laboratorio partner accreditato, viene analizzato il profilo del DNA per valutare quali siano le caratteristiche personali che influenzano la risposta all'alimentazione. Sulla base dei risultati ottenuti dal test, integrati con informazioni generali (età, sesso, BMI...) e cliniche (esami del sangue, disturbi...) viene elaborata una mappa di idoneità alimentari utilizzata per fornire alla gestante ed alla puerpera la dieta personalizzata. COSTO Di dietamamma™ Il servizio dietamammaTM e' disponibile in tre diverse versioni, basic, advanced e full ai seguenti costi: dietamammaTM basic (test genico + Mappa Alimentare + 1 dieta personalizzata): Euro 150,00 dietamammaTM advanced (test genico + Mappa Alimentare + 1 dieta personalizzata iniziale + 1 revisione dieta successiva): Euro 190,00 dietamammaTM full (test genico + Mappa Alimentare + 1 dieta personalizzata iniziale + 2 revisioni dieta successive) GRAZIE PER L ’ATTENZIONE!