LINGUAGGIO ASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXIV n. 136 Autunno 2004 2 Argomento SOMMARIO 101 Aiutiamo i nostri detrattori ....................................................................................... 3 111 3º Congresso Internazionale della Faes ................................................................... 7 124 Mario Zoli: Le connotazioni simboliche di Kronos-Saturno nella cultura classica e la loro corrisponddenza nella pratica astrologica .................................................... 11 150 Per la serie «…dicono di noi» .................................................................................... 28 CASA TERZA 307 Jodie Forrest: Convivere con i transiti di Urano.......................................................... 32 323 Varie ......................................................................................................................... 45 371 Angela Castello: Il problema dei gemelli biologici nel Tema Natale............................ 49 373 Brian Clark: Gemelli: alla ricerca del partner scomparso .......................................... 61 379 Patrizia Zivec Raggi: Praga astrologica ed astronomica nel mito e nella realtà .......... 73 CASA QUARTA 401 Gabriele Ruscelli: Astrologia scientifica .................................................................... 84 411 Don Marcello Stanzione: Astrologia e Cristianesimo ................................................. 92 550 Coffee Break - La consueta pausa ludico-distensiva ................................................ 97 CASA SESTA - ESPERIENZE E PROPOSTE DEI SOCI 611 Salvatore Bisconti: Iniziare con l’astrologia ............................................................... 100 612 Isa M. Zanni: Il tema singolare di Felice Pattaroni, archeologo delle tombe gallo-romane verbano-cusie .................................................................................... 113 640 Ancora sui Pianeti Singleton - Eleonor Anne Buckwalter: Introduzione ai Pianeti Singleton .................................................................................................................. 121 670 German Rosas: L’astrologia del secolo XXI, l’oroscopo eclittico e l’oroscopo ascensionale ............................................................................................................ 138 680 Julianne Evans: La mitologia delle stelle nella vita di Tiziano Terzani ....................... 152 688 Isa Zanni: Nedda Falzolgher. La poesia, la vita ......................................................... 158 CASA OTTAVA 810 Antonio Masella: Astrologia e omeopatia ................................................................. 166 CASA NONA 900 Programma Delegazioni ........................................................................................... 174 901 Stefano Vanni: Progetto approvato dal Consiglio per la Certificazione delle Scuole CIDA......................................................................................................................... 184 920 Stefano Bertone: Computer Club - Tempo di palmari… ............................................ 199 977 Recensioni ............................................................................................................... 202 980 Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA .............................................................. 203 Casa Prima 3 AIUTIAMO I NOSTRI DETRATTORI L.A. 136-101 È curioso che i nostri detrattori insistano su “prove” inconsistenti o false e spesso contestabili. Potremmo aiutarli, con una piccola clausola… Cominciamo con le prove più consistenti 1) L’astrologia non è assolutamente in grado di prevedere su che piano si manifesterà un evento: un Saturno in sesta casa può significare una malattia, un lavoro sedentario mal retribuito, la morte del canarino, la badante che ci pianta in asso, ecc ecc. 2) Più che insistere sui gemelli naturali, bisognerebbe addirittura insistere su quelli astrali: l’astrologia non distingue se due neonati nella stessa clinica sono fratelli gemelli o perfettamente estranei (magari extracomunitari). 3) Al di là del circolo polare la stesura di un tema natale è impossibile, almeno con le metodiche consuete. 4) Esistono varie astrologie nelle differenti parti del mondo: stessa la base ma diversa l’interpretazione. Come si può notare, ci sono elementi ancor più validi di quelli finora varati dal CICAP. In verità le risposte ci sarebbero, ma possiamo rinunciarvi per fair-play: perchè in cambio chiediamo di non annoiarci con quelle inesistenti: in particolare di non invocare la precessione degli equinozi, in quanto vorremmo chiarire una volta per tutte che le coordinate astrologiche si basano esclusivamente su di UN PUNTO, quello vernale, dal quale partono eclittica ed Equatore, divisi rigorosamente ed equamente in 12x30 gradi . Lo slittamento delle costellazioni non c’entra: gli antichi Caldei avevano constatato che i soggetti nati col Sole posto in una certa zona dell’eclittica avevano caratteristiche “leonine” e quindi avevano visto con estrema fantasia un leone nello sfondo stellare dell’epoca : sfido chiunque a “indovinare” la foggia di questo o quell’ animale o altro rappresentato nei raggruppamenti stellari. I cinesi chiamano “padella” il nostro Carro .Quello che invece non è assolutamente mutato è l’associazione di un nome ad una porzione di eclittica, alla quale è stata data una definizione qualitativa (es. Gemelli) oltre che quantitativa (es. 60-90°) In cambio avanziamo una clausola di par condicio: vorremmo che anche la cosiddetta scienza ufficiale facesse un esame di coscienza sui suoi diritti di giudicare: premetto che ho lavorato per 40 anni come Biologo Dirigente in un grande Ospedale milanese con svariate pubblicazioni scientifiche nel campo biochimico. Lo dico solo per motivare i miei diritti a contestare i limiti degli “scienziati”, specialmente delle “mezze-figure” di cui ho sperimentato l’arroganza. 4 Casa Prima La gratitudine per Galileo non deve farci credere che solo il metodo sperimentale e “materiale” sia valido: Einstein di fatto l’ha smentito in quanto ha fatto le sue scoperte per pura deduzione, e solo in seguito ne fu dimostrata la validità nel senso galileano. Inoltre Einstein ha proposto una pari dignità fra il mondo della materia e il mondo dell’energia, nel cui ambito vanno inserite le energie ancora sconosciute, fra cui ad esempio l’energia psichica e l’energia vitale. La scienza non ha ancora spiegato la natura della gravitazione, una forma di energia non analizzabile (come è invece avvenuto per le onde elettromagnetiche). Che la inesplicabile attrazione amorosa sia una sottospecie della forza gravitazionale? Chi ha detto poi che il metodo scientifico-sperimentale statistico sia l’unico attendibile? Se un soggetto umano è un universo a sè, non si possono raggruppare universi differenti e fare statistiche su universi eterogenei: è una regola elementare della statistica; perdippiù le variabili sono tante e incontrollabili. Lo stesso discorso vale per l’omeopatia, praticata con successo da persone tutt’altro che ingenue, ma non affrontabile con gli attuali, modesti e insufficienti metodi scientifici, ma con incontestabili soddisfazioni degli utenti. Ma in particolare trovo grave che la scienza non sappia spiegare neppure lontanamente cosa sia la vita, questa forma sconosciuta di energia, ma così potente da costringere la materia a seguire un progetto, proprio l’antico sogno della magia. Credere poi che quattro amino-acidi sintetizzati per fulmini caduti in una palude con ammoniaca possano aggregarsi per formare delle proteine senza una energia organizzante è pura follia. Nonostante le raccomandazioni di Popper si continua a dichiarare falso ciò che non è dimostrabile, anzichè affermare che non si hanno i mezzi per verificarlo. La fiducia spropositata nella scienza ha prodotto nel recente passato gravi conseguenze nel mondo. Già a fine Ottocento nello scoppiettante Balletto “Excelsior” fra luminarie e sbandieramenti si esaltava la vittoria sull’oscurantismo della scienza, grazie alla quale i popoli avrebbero finalmente raggiunto la saggezza e la pace universale. Ahimé!! Visto il brancolare della scienza nel mondo energetico – in particolare nell’analisi della psiche umana – a suo tempo indagai su vie alternative e l’unico modello convincente mi sembrò quello zodiacale, per la sua struttura geometrica, in cui come raggi luminosi le componenti della psiche si riflettono (a volte pure si rifrangono o si diffrangono) tra i vari segni, come in uno specchio circolare. Ciò non accade per altre discipline che per descrivere la psiche usano suddivisioni in capitoli, di fatto fra loro indipendenti o quasi. È vero che il suo linguaggio è simbolico, e quindi poco riconducibile a quello concreto-ordinario, cosi’ come avviene per la musica; quindi si fallisce, proprio come avviene per gli interpreti e i critici musicali. Ma si resta sempre affascinati dal contatto con quella dimensione intima della natura umana – specie della sua “ombra” –, non il suo banale destino di quel giorno. Certo, esiste una cattiva “messa a fuoco”, ma sufficiente per trasmettere una emozione. Casa Prima 5 Un esempio potrà chiarire meglio la portata del simbolo e la geometria zodiacale: le leggi fondamentali della biologia (o meglio dei requisiti per definire “vivente” un essere) sono descritte mirabilmente in linguaggio zodiacale nei sei assi, in una sequenza rigorosa e secondo una logica di importanza. Le leggi della biologia dicono che perchè ci sia la vita occorrono nell’ordine, acqua (o meglio soluzioni saline), ossigeno,metabolismo, riproduzione, risposta agli stimoli, e in giusto rapporto. Ebbene 1° L’ Acqua-Cancro, si trova opposta ai Sali minerali del Capricorno; in giusto equilibrio danno la soluzione salina. 2° Respirazione-Gemelli è opposta al Sagittario (risp. introduzione e consumo muscolare di ossigeno). 3° Nutrizione (Toro) - opposto a scorie (Scorpione). Analogamente: 4° circolazione centrale-periferica (Leone contro Acquario - capillari) 5° risposta agli stimoli (Ariete sorveglianza - opposto a Bilancia, risposta equilibrante) 6° difese immunitarie (Vergine - analisi dell’estraneo - Pesci sintesi del nuovo, anticorpi). Si noti che sono in ordine di importanza! Come non bastasse, anche la successione dei segni o delle case zodiacali segue una rigorosa logica esistenziale (Chi sono-Ariete, che ho-Toro, con chi Gemelli, dove, ecc.) La dialettica dei segni opposti – o complementari – è una continua fonte di sorprese. È quindi possibile che il vero difetto non stia nella astrologia ma nella facilità delle conclusioni degli astrologi, spesso affrettate, così come capita a un Medico di emettere una diagnosi superficiale; ma allora il problema diventa umano, non di disciplina. È un difetto comune alla stessa Medicina: oggi finalmente si parla di “evidence based Medicine”, e qualcuno si stupirà : in realtà abbiamo subìto troppo a lungo gli opinion leaders teleintrodotti (“L’ha detto la Televisione”, come a dire quindi è vero) portatori di una “ arrogance based Medicine”, che ha portato notevole confusione, specie nella dietetica. Anche in astronomia abbiamo potuto verificare “sperimentalmente” gli annunci di strepitose “notti di San Lorenzo”, o le annunciate “luminosissime” comete a malapena visibili col telescopio. Io credo che l’astrologia sia attendibile, e ben costruita, ma che pochi ne sappiano cogliere l’essenza: l’errore primario sta nell’abbinamento troppo affrettato o disinvolto fra Pianeti ed eventi : per fare un esempio della Medicina del passato: un deliquio per ipertensione trovava effettivamente sollievo con il salasso: peccato che applicata in un deliquio per anemia portasse il povero paziente al Creatore. L’errore stava nell’interpretazione arbitraria delle cause. Anche le tele di ragno a volte ospitavano i Penicillium! Se si fa un distinguo netto fra Medici e Medicina, fra Preti e Religione, fra Giudici e Legge, perchè fare un’eccezione per gli astrologi? 6 Casa Prima Non ci si può limitare esclusivamente a conteggiare le previsioni sbagliate (magari ignorando quelle “azzeccate”), la validità e la bellezza non dipende dalla percentuale di successi, ma piuttosto dalla difficoltà di tradurre dei simboli in eventi concreti. Il libero arbitrio è proprio quello che fa “fallire” molte previsioni – grazie al cielo –, così come falliscono diagnosi mediche funeste su un un paziente particolarmente vitale! Può anche accadere che le indicazioni stellari abbiano più lungimiranza dei loro interpreti: se nonostante dei pianeti favorevoli si perde un obiettivo immediato, spesso il tempo dimostra che è stato un bene. Gore era favorito dai pianeti rispetto al Cancro Bush, e la sua sconfitta alle elezioni – col senno di poi, vedi l’11 settembre – si è rivelata per lui una vera manna… Era errato il giudizio dell’astrologo che considerava ovvio un beneficio dalla vittoria elettorale. Forse il vero punto debole della previsione sta proprio nella definizione di “giusto”, “buono” o “favorevole”, un giudizio del tutto soggettivo, e spesso miope del consultante. Nella maggior parte dei casi il tempo conferma la ...saggezza planetaria e forse è questo il motivo più valido per restarvi indissolubilmente avvinti! Ricordo che fin da piccolo ero convinto che Dio -– in quanto “infinitamente buono” – dovesse segnalarci da qualche parte le Sua volontà e le Sue leggi; e già allora sospettai che fossero incise nel gran libro del cielo… All’arrivo della Rivista sul foglio che contiene il vostro indirizzo è riportata la Vs. situazione associativa. Scadenza 135 significa che il vostro abbonamento scade con questo numero, oppure vi viene segnalato: Abbonamento scaduto. Per il rinnovo si veda la penultima pagina di copertina “Come iscriversi ecc.” Casa Prima 7 3º CONGRESSO INTERNAZIONALE DELLA FAES L.A. 136-111 3° CONGRESSO INTERNAZIONALE DELLA FAES Sabato 6 e domenica 7 novembre 2004 ( Federazione delle Associazioni Mediterranee di Astrologia). su: Astrologia mediterranea: dalla Tradizione al nuovo millennio Organizzato dal CIDA nazionale presso l’Hotel Michelangelo (4 stelle) - via Scarlatti 33 (situato di fianco alla Stazione Centrale e di fronte al Terminal). È la prima volta che Milano ospita un Congresso internazionale: i Relatori sono particolarmente qualificati e conosciuti dai nostri iscritti. Chi partecipò al primo Congresso di Venezia ancor oggi può testimoniare l’importanza di “esserci stato”. Allora molti partecipanti furono esclusi – con nostro rammarico – per esaurimento dei posti e per la pigrizia nell’invio dell’adesione. ISCRIZIONE: La quota di iscrizione per le due giornate è di Euro 90. Non è prevista una quota giornaliera. Chi decidesse di iscriversi nella stessa giornata (a 100 Euro) – capienza permettendo – è pregato di anticipare l’arrivo alle ore 8.30 I non Soci potranno iscriversi al CIDA alla quota promozionale aggiuntiva di 20 Euro (anzichè 40) Potete scaricare la scheda di iscrizione in formato Excel dal sito www.cida.net, oppure fotocopiare quella a lato. Sono stati invitati vari esponenti “storici” dell’Astrologia italiana, che potrete rivedere e salutare. Tra gli espositori figurano importanti editori stranieri, fra i quali Mercurio3, rivista spagnola gemellata con la nostra, Cyclos pubblicata a Barcellona, l’Astrological Association inglese – che organizzerà a York nel 2005 un Congresso internazionale aperto a tutte le scuole del mondo –, il The Mountain Astrologer americano (v. a pag. 48) oltre ad aggiornamenti informatici. Inoltre sarà presente una importante libreria italiana, così come esponenti regionali del CIDA e si potranno acquistare collane monotematiche di Autori o argomenti comparsi sulla Rivista (A.Karmica, Baldini, Vanni, Zoli ecc). CENA SOCIALE “CULTURALE”: è prevista nella stessa Sede, e sarà allietata da alcune rappresentazioni ispirate dalla gloria storica di Milano (dal Rinascimento all’ Ottocento). Il pomeriggio del sabato i Relatori saranno a disposizione dei partecipanti dopo le 16.30. 8 Casa Prima Comitato Scientifico Dante Valente, Claudio Cannistrà, Marco Pesatori, Vittorio Ruata, Stefano Vanni. Informazioni: c/o D.Valente tel 02-69005576 338-6684917 email: [email protected] Programma Sabato 6 novembre Moderatori: Stefano Vanni - Vittorio Ruata – Ore 10.00 CLAUDIO CANNISTRÀ: L’Astrologia previsionale di Tommaso Campanella – Ore 10.30 RENZO BALDINI: La cosmologia etrusca – Ore 11.00 GRAZIA MIRTI: Nuove suggestioni interpretative: dal tema geocentrico al tema eliocentrico – Ore 11.30 Coffee break – Ore 12.00 MARCO PESATORI: I limiti dell’Io: per un’Astrologia del carattere – Ore 12.30 GIUSEPPE BEZZA: La vexata quaestio della durata della vita Moderatori: Yves Lenoble -Dante Valente – Ore 14.30 CATHERINE GESTAS: L’astropsychogénéalogie et les rituels de passage – Ore 15.00 YVES LENOBLE: Du Zodiac mésopotamique au zodiaque moderne – Ore 15.30 MARTINE BARBAULT: La synchronicité entre les thèmes des découvreurs et le moment de leurs découvertes par le biais des cycles – Ore 16.00 DENIS LABOURÉ: Astrologie horaire et karma – Dalle 16.30 I Relatori e altri ospiti saranno a disposizione degli iscritti in spazi riservati - Visita alle esposizioni – Ore 20.00 Cena spettacolo dedicato a Milano e con interventi di ospiti stranieri. Domenica 7 novembre Moderatori: Demetrio Santos - Claudio Cannistrà – Ore 9.30 ERICH VAN SLOOTEN: L’Astrologia oraria negli smarrimenti di cose e persone – Ore 10.00 MARIANO ALADRÈN: Las grandes conjunciones: restaurando la Astrologia Clasica – Ore 10.30 DEMETRIO SANTOS: Desorden, entropia y espectro secuencial – Ore 11.00 PACO VERDÙ: Elementos astrològicos en la lengua jeroglifica del Antiguo Egipto – Ore 11.30 Coffee break – Ore 12.00 DIETER KOCH: Gli errori dell’Astrologia siderale – Ore 12.30 LIDIA FASSIO: Sintonizzarsi sulle energie sottili Moderatori: Marco Pesatori - Arturo Zorzan – Ore 15.00 STEFANO VANNI: Da Plutone a Saturno: dal principio del piacere al principio della realtà Casa Prima 9 – Ore 15.30 GRAZIA BORDONI: Il destino bussa sempre due volte – Ore 16.00 ADRIANA CAVADINI: Dolore morale, dolore fisico; una rilettura della casa XII – Ore 16.30 VITTORIA BONI: L’importanza dei miti mediterranei – Ore 17.00 MARCO GAMBASSI: Il mito della maternità nel sentiero delle stelle La discussione dopo ogni conferenza non è prevista, a meno che il relatore termini prima dei 30 minuti assegnati, ma i Relatori si terranno a disposizione dei partecipanti a partire dalle ore 16.30 del sabato in spazi dedicati per ogni approfondimento. Traduzioni È assicurata una traduzione in italiano: a seconda del numero di partecipanti sarà disponibile una traduzione in simultanea, o per proiezione, per fascicoli stampati, ecc. Qualche notizia supplementare sui Relatori stranieri: SPAGNA: Demetrio Santos è il decano e il “grande saggio” degli astrologi iberici, avendo cominciato le sue ricerche nel 1950; figura di rilievo della cultura astrologica classica per le sue ricerche e per le traduzioni dei testi di Tolomeo, Manilio, Albubather, Ibn Ezra, Messahallah in castigliano. Ha approfondito le relazioni esistenti tra la teoria ondulatoria fisica e l’astrologia, stabilendo le equazioni fondamentali del “campo zodiacale” e scoprendo il periodo direzionale, detto C 60. Ha vinto il Premio Mondiale Mercé Tamarit di Investigazione astrologica. Mariano Aladren è fondatore con José Luis Carriòn di “Gracentro”, Associazione Culturale di Valencia con una sede propria in una antica torre ben ristrutturata, che assegna annualmente un premio internazionale. Coordinatore su internet della lista mondiale “Astrocuantica”, collabora da oltre dieci anni nel progetto editoriale di recupero delle fonti astrologiche antiche, curando le pubblicazioni di testi di Ali Aben Ragel, Morin de Villefranche, Antonio de Nájera. È Consigliere dell’Istituto di Studi Miguel Servet. Francisco Tomás Verdù, laureato in medicina e chirurgia, è naturopata ed iridologo, oltre ad essere dottore in filosofia e diplomato in lingua geroglifica egizia presso la facoltà di teologia di Valencia. Professore di Cronobiologia e Medicine Alternative presso le facoltà di Valencia e Saragozza, è autore di vari libri sull’astrologia medica, così come di numerosi lavori di ricerca sui rapporti tra astrologia e medicina, apparsi su riviste nazionali ed internazionali. Ha vinto il Premio Mondiale Mercé Tamarit di Investigazione astrologica. FRANCIA: Yves Lenoble è il Coordinatore Generale della FAES. Formatosi alla scuola di André Barbault e Jean-Pierre Nicola, è in possesso di un DESS in Etnologia. Si è specializzato nello studio dei cicli in astrologia e dal 1990 organizza a 10 Casa Prima Parigi un importante Congresso monotematico (negli anni passati il tema era un pianeta per anno). Recentemente ha curato la traduzione del Tetrabyblos dal greco in francese. È tra i soci fondatori dell’Agapè (Association Générale des Astrologues Psycho-professionnels Européens), dove insegna dal 1989. Martine Barbault (nipote di Armand e André Barbault) immersa nell’astrologia dalla più tenera età, ha seguito studi di psicologia e pubblicato numerose opere fra le quali “Il dizionario degli aspetti” e “I transiti in astrologia globale”. Dal 1984 investiga sui legami esistenti fra numerologia ed astrologia. Dal 1991 è docente presso l’Agapè (Association Générale des Astrologues Psycho-professionnels Européens) Catherine Gestas, astrologa e psicoterapeuta, in possesso di un DESS in Scienze Umane, ha creato a Parigi un Centro formativo di astrologia, psicologia e genealogia. Applica terapie psicocorporali e tiene seminari di astropsicoanalisi e psicogenealogia in varie città francesi. Organizza con Yves Lenoble i congressi Sep Hermès . Denis Labouré, diplomato al “Modern Astro Studios” di Bangalore in India, è un grande esperto di astrologia indiana. Ha partecipato alla vacanzastudio di Creta e si è fatto apprezzare per la sua simpatia e chiarezza espositiva sull’Astrologia oraria e sulla visione filosofica dell’Astrologia. GERMANIA: Erich Van Slooten, olandese di nascita, italiano di… “adozione” avendo studiato a Firenze, vive a Monaco di Baviera. È un caro amico del Cida, assai noto ai nostri soci per i suoi numerosi seminari in italiano sull’Astrologia oraria. Coordina la sezione di astrologia antica della D.A.V., di cui è stato per molto tempo anche Vicepresidente. È autore di vari testi, pubblicati anche in italiano per le edizioni Mediterranee. SVIZZERA: Dieter Koch di Zurigo, già noto ai Soci dal II Congresso di Venezia, ha curato la famosa edizione delle Swiss Ephemeris. Studioso di astronomia, è uno dei maggiori esperti internazionali sugli asteroidi e su Lilith, di cui ha pubblicato anche un’edizione di effemeridi È autore di vari libri, oltre a coordinare la lista “Astrodienst” su internet. Accomodations Per il pernottamento lo stesso Hotel Michelangelo ci ha riservato prezzi di favore (doppia 130 Euro, singola 120) a condizione che faccia da tramite la nostra Segreteria – che fungerà da garante –. Sul lato destro dell’Hotel è disponibile un ampio parcheggio al costo di 10 Euro per i Congressisti (20 Euro per le 24 ore). Sono previste visite turistiche della città il venerdi pomeriggio. Il Cenacolo leonardesco è chiuso il lunedi. Segnalare il vostro interessamento in merito sulla scheda di adesione. Casa Prima 11 Mario Zoli LE CONNOTAZIONI SIMBOLICHE DI KRONOS-SATURNO NELLA CULTURA CLASSICA E LA LORO CORRISPONDENZA NELLA PRATICA ASTROLOGICA L.A. 136-124 Introduzione L’articolo che segue è veramente speciale e richiede una presentazione particolare per almeno tre ragioni. La prima e la più importante riguarda il suo autore, il compianto Mario Zoli (1939-1995), personaggio di primo piano dell’astrologia italiana, uomo di grande cultura, poeta e regista teatrale, che tutti ricordano per la sua straordinaria intelligenza, il suo eloquio affascinante, la sua maniera, chiara e al tempo stesso profonda, di esporre concetti e nozioni, come accade a chi conosce a fondo l’argomento di cui sta parlando, e non ultima la sua grande umanità. Ed è sicuramente questa la qualità che traspariva maggiormente dal suo essere e che i suoi allievi, partecipanti ai corsi di astrologia o agli spettacoli teatrali oppure studenti dei banchi di scuola, ricordano con maggiore intensità. Ai nuovi soci, cui forse questo nome può risultare poco conosciuto, anche perché nella sua breve esistenza Zoli ci ha lasciato pochi contributi scritti, fra l’altro difficili da reperire, posso raccontare che egli è stato fondatore e Condirettore, insieme ad Armando Billi, di “Zodiaco”. Una rivista veramente innovativa per quel periodo, perché dal 1978 al 1981 raccolse le ricerche di studiosi, che negli anni seguenti si sarebbero rivelati fra le voci più significative del nostro panorama astrologico. Mi riferisco ai lavori su Lilith di Roberto Sicuteri e della moglie Tina, alla decifrazione dello zodiaco di Lisa Morpurgo, alle statistiche di Ciro Discepolo, per non parlare degli articoli di André Barbault, all’epoca già all’apice della sua fama. Questa serie di interventi, proposti sulla rivista, insieme a quelli magistrali dello stesso Zoli, hanno permesso a molti della mia generazione di crescere nel sapere astrologico e all’astrologia italiana di fare un vero e proprio salto di qualità. Senza dimenticare che tutto ciò avveniva in 12 Casa Prima un periodo nel quale non esistevano opere di investigazione, mentre le traduzioni dei testi di autori stranieri si contavano sulla punta delle dita. Per questo mi sento di affermare che sicuramente Mario Zoli ha lasciato un segno indelebile nell’astrologia in Italia e credo che ciò sia avvenuto, oltre che per quanto già esposto, soprattutto per la maniera tutta speciale, che egli possedeva nel trattare il “simbolo”, come una sorta di “dono”, che gli permetteva di renderlo visibile, vivo e parlante all’interno di ognuno di noi. Devo confessare che è un’emozione quando mi capita (e avviene abbastanza di frequente) di incontrare persone che hanno ascoltato una sua conferenza o che hanno avuto modo di incontrarlo e che sempre mi confermano di portare ancora impresso, dopo tanti anni, il ricordo di quella meravigliosa esperienza. Se ne renderanno conto i lettori, affrontando il lavoro che pubblichiamo, scritto in occasione del famoso Congresso di Palermo, del 1982. Dico “famoso”, perché questo congresso, che aveva per titolo “Il valore dei Simboli in Astrologia”, rappresentò un momento molto importante nella storia della nostra Associazione e direi quasi dell’astrologia italiana. Ed è proprio questa la seconda ragione, che richiede un breve riflessione introduttiva, che sia di aiuto al lettore per entrare nello spirito del pezzo pubblicato. Il congresso di Palermo, oltre ad essere stato un momento di grande successo per il Cida, segnò una svolta nella vita associativa e finì per dare una nuova veste all’astrologia, in quanto ne cambiò il modo di fare ricerca. Con quel congresso la nostra disciplina riuscì a superare la crisi di crescita, che in quel momento stava attraversando in Italia, e divenne più consapevole delle sue possibilità. Varie le ragioni, che furono alla base del successo di quel meeting. Innanzitutto, le “dimensioni” della manifestazione: tre giorni di relazioni 26, 27 e 28 febbraio 1982, una sede prestigiosa il “Grand Hotel des Palmes” in una cornice “fin de siecle”, come è riportato nelle recensioni pubblicate all’epoca, il patrocinio della Regione Sicilia, che dava alla manifestazione ed all’astrologia stessa una sua dignità culturale, infine, la grande affluenza di pubblico; mai, infatti, si era verificato che tanta gente partecipasse ad un incontro astrologico in Sicilia. Per non parlare della presenza di personaggi fra i più rappresentativi dell’astrologia dell’epoca da Serena Foglia a Gisa Frandino, tanto per citarne alcuni, insieme a studiosi allora “emergenti”, come Adriana Rampino Cavadini, Grazia Bordoni, Grazia Mirti, Ciro Discepolo, fino al nostro attuale Presidente Dante Valente. Se passiamo a ragioni più emotive, possiamo citare l’atmosfera tutta particolare che pervadeva la sala, condizione che, da sola, spesso ha il potere di decretare il successo o la… “débacle” di una manifestazione. Non ho avuto occasione di essere presente allora, ma questo dettaglio mi è stato confermato fin da quando ho iniziato a frequentare il Cida, sia dai nostri Consiglieri più anziani, sia dalle persone che hanno vissuto questo evento in prima persona e con cui ho avuto occasione di parlare. Senza dimenticare le ragioni squisitamente culturali, che decretarono l’importanza della manifestazione. Mi riferisco in questo caso al livello delle re- Casa Prima 13 lazioni presentate, molte delle quali, fra cui certamente questa di Mario Zoli, che pubblichiamo, hanno rappresentato negli anni a venire un punto di riferimento e di partenza per molti altri studi. Non a caso tutti i lavori furono, poi raccolti in un volumetto, pubblicato l’anno seguente dalla casa editrice Arktos di Torino e che, nonostante il titolo un po’ infelice, “Astrologia Magica”, ebbe una notevole diffusione, tanto che gli appassionati possono ancora trovarlo in qualche libreria specializzata. E veniamo alla terza motivazione, per cui questo articolo merita un menzione speciale: l’argomento affrontato, ovvero “Saturno”! Un tema che è sempre di attualità in qualsiasi corso per principianti, come nei dibattiti fra professionisti esperti. Comprendere a fondo le valenze dell’ultimo pianeta visibile è uno dei primi obiettivi, che bisogna porsi per raggiungere un buona interpretazione della carta natale. E, da questo punto di vista, la relazione di Zoli, sia per la chiarezza espositiva, sia per la sua profondità, rappresenta un punto di riferimento obbligato, direi quasi una pietra miliare, per chi si propone di affrontare lo studio del pianeta. Come leggerete, la sua analisi è lucida ed acuta; tratta dell’evoluzione del simbolo saturnino spaziando attraverso il mito nelle varie epoche storiche, sfatando pregiudizi e fornendo al lettore una visione d’insieme dell’argomento, fino a toccare con un pizzico di ironia la delicata problematica dei transiti di questo pianeta, definiti “nefasti ed ineluttabili” da molti profeti di sventura. Termino con una breve annotazione. Con il suo acume di professore e di grande letterato quale era, Mario aveva già capito quanto fosse abile con la penna la giovane scrittrice, citata verso la fine del lavoro, a proposito dei “sensibili mutamenti di rotta nell’interpretazione astrologica, che si stanno verificando in Inghilterra e Usa”, come egli scrive testualmente. Non solo, ma aveva compreso quanta importanza avrebbe rivestito quel suo libro su Saturno, uscito già da alcuni anni in Inghilterra e che venne tradotto in seguito in Italia nel 1987. Naturalmente mi riferisco a Liz Greene, il cui lavoro – Saturn a new look at an old devil - è citato con entusiasmo nella sua relazione da Zoli e che sicuramente, possiamo affermare noi, a posteriori, ha rappresentato e rappresenta tuttora una delle opere più valide nel panorama astrologico mondiale. Una proficua lettura a tutti, di vero cuore! Claudio Cannistrà Le connotazioni simboliche di Kronos-Saturno nella cultura classica e la loro corrispondenzza nella pratica astrologica Nella religione mediterranea del periodo antecedente la calata degli Achei, verificatasi verso il principio del II millennio, la principale divinità è la Dea-Madre, che personifica e protegge ogni forma di vita, vegetale e animale. Chiamata con vari nomi nei vari tempi e luoghi – Signora delle fiere, dei boschi, delle acque – è riflesso d’una civiltà matriarcale per la quale è preminente l’at- 14 Casa Prima tività agricola, donde la grande importanza dei riti della fertilità, e diciamo pure, della “maternità” della Terra. Le molteplici dee dell’età classica, e ben più note a noi, quali, ad es., Atena Parthénos, Era, Cibele, Demetra, Afrodite, non sono che epifanie posteriori d’una sola, primitiva, arcaica figura divina. Più d’una traccia del mito successivo e loro pertinente è testimone d’una tale derivazione. “Parthénos”, ad es., che traduciamo un po’ alla leggera con “vergine”, termine correlato alla castità, vale invece semplicemente “non sposata”, e cioè non necessitata a un rapporto stabile con una figura maschile, ciò che non esclude affatto la varietà delle unioni, aventi il maschio in posizione chiaramente subordinata. Era, sposa di Zeus, sarà protettrice delle donne incinte e dei parti; Demètra, la cui etimologia, secondo alcuni, vale “madre terra”, verrà raffigurata con un fascio di spighe in mano; Afrodite nascerà adulta dalla spuma del mare generando la fecondità della terra (ricordiamo che il mare è figura archetipica della vita universale). E perfino in età esiodea, d’una civiltà cioè già da tempo patriarcale, e anche più avanti fino a Eschilo, la letteratura conserverà vestigia dell’antico matriarcato. Non si illumina diversamente la figura di Gea in Esiodo, né quella di Rhea, la cui costante motivazione nell’azione è, contro la lotta maschile per il potere, la difesa della vita, né si comprende il dramma intimo di Oreste – uccisore della madre – che la società e la religione patriarcale possono ben mandare libero, ma non restituire alla pace dell’animo. In quell’antica religione che s’incentra sulla Dea detta “Pòtnia” (la parola indica dominio, signoria, potenza, e ancor più la forza misteriosa della vita, e la vita stessa come manifestazione d’una tale forza) Kronos è un paredro, e cioè, tutt’insieme, lo sposo, il fratello, l’amante della dea. Un paredro, uno dei tanti. Annualmente, secondo il rito, egli si accoppia alla dea, in un’unione da cui discende la vita, e annualmente egli è sacrificato e ucciso, per poi risorgere. E’ il destino di tutti i divini paredri, nel ciclo di morte violenta e resurrezione, di cui l’età classica, ad es. con la storia di Adone, reca testimonianze numerose. Quel destino è rispecchiato dalla vicenda terrena dei re sacri, che devono, con la vita e con la morte, fecondare anno per anno la terra. Quali fossero le caratteristiche specifiche di Kronos in età tanto antica non sappiamo con esattezza; è detto “padre dei monti” di cui gli sono sacre le vette dove la boscaglia è più fitta e oscura, nell’area compresa tra Anatolia, Propontide e Caucaso; ha più di un legame col mondo equino: ingoia un cavallo al posto del figlio Posidone, ed è padre del centauro Chirone. Poche notizie, usando le quali tuttavia si può tentare qualche connessione: boscaglia-buio-morte; monte-elevazione-roccia-durezza e cavallo-Luna, essendo il cavallo sacro alla Luna per la ragione, additata dal Graves, che l’impronta dello zoccolo del cavallo sul suolo lascia l’immagine della falce di Luna. Essendo la Luna collegata alla Dea Madre, nelle sue fasi principali – crescente, piena, calante, da cui la triforma dea della vegetazione, del raccolto e della morte –, si torna al primitivo rapporto Kronos-Pòtnia. Le leggende più tarde dei centauri trassero origine da danze rituali, allo scopo di propiziare la pioggia, eseguite da uomini su cavallucci di legno. Nell’arte arcaica i Satiri, la Casa Prima 15 cui connessione con i riti della fecondità ci è più evidente, erano essi pure uomini-cavalli, prima che uomini-capre. L’etimologia rivela una base sanscrita del nome, il cui significato è “compimento, dominio, signoria”. Esiodo e autori postesiodei Nella “Teogonia” esiodea si narra che Gea, la Terra, sposa di Urano (il Cielo), afflitta per la persecuzione di cui Urano rendeva oggetto i suoi figli, che comprimeva nelle pieghe della terra, indusse i Titani, tra cui Kronos, ad assalire il padre loro. E così essi fecero. Il più giovane di essi, Kronos, armato di un falcetto di selce castrò Urano mentre questi dormiva. Impugnava, in quest’operazione, l’arma con la sinistra che da quel momento venne ritenuta la mano del cattivo augurio. Devirilizzato, Urano perde il potere che passa a Kronos, il cui regno coincide con l’età dell’oro. Kronos si unisce a Rhea e ne ha figli, contro i quali però commette la stessa colpa del padre, da cui la loro ribellione e la sua caduta. Il regno della giustizia si aprirà solo con Zeus, mediatore tra vecchio e nuovo ordine divino. Il mito che Esiodo illustra è antichissimo; esso trova corrispondenti in area orientale, già nel secondo millennio. Il Graves opina che l’offesa fatta da Cam al padre Noé dormiente, da cui la violenza maledizione del genitore, fosse la castrazione, espunta più tardi dal testo, e che tutto questo processo fosse in relazione non simbolica con fatti reali delle primitive società patriarcali e guerresche, e collegati alla violenta conquista del potere. Il mito di Kronos e in relazione dunque con un paterno oppressivo, interiorizzato e rivissuto, da cui la ripetitività della vicenda a ruoli scambiati. Kronos, successivamente identificato col Tempo, indica cosi l’arrestarsi del Tempo stesso, la staticità del potere che si nega alla dinamica del mutamento per mantenere inalterato se stesso. Pia tardi egli sarà visto come il Tempo che divora e distrugge tutto ciò che nel tempo vivo, i suoi figli appunto; ma nel mito primitivo egli con accentuazione più grave è il potere che vuole distruggere la stessa legge del tempo, da cui l’ingoiare, Il divorare, e cioè il riappropriarsi, dei figli stessi. È il vecchio che si appropria del giovane, che lo sacrifica a se, per mantenere il potere e la vita che non concepisce distinta dal potere. Sara sconfitto. In questa drammatica vicenda, le dèe-madri, Gea prima, e Rhea poi, sposano sempre, e difendono, la causa dei figli contro il padre, e cioè la legge del divenire del tempo, della successione naturale, della dinamica della vita. La maternità di Gea è implicita nel suo stesso nome. Non diversamente stanno le cose per Rhea, il cui etimo è da “reo”, “scorrere, fluire”, per cui Rhea sarebbe la dea da cui tutto nasce e “diviene”; secondo altri, l’etimo è, per metatesi, da “era = madre terra”. In entrambe le soluzioni, identica è l’accentuazione della vita; mentre Kronos, il “potente”, il “signore” è entità oppositiva alla vita e che, come tale, verrà punito con l’impotenza. Perdere il fallo è perdere lo scettro, secondo un’equazione evidentissima. Al dio viene associato il pianeta che da allora ne porta il nome, che Su- 16 Casa Prima meri e Babilonesi, e cioè gli astrologi pia antichi, legavano a concetti di governo e legalità (sta certamente qui la prima radice della connessione tra Saturno e la Bilancia). Per la freddezza del pianeta – in relazione alla sua grandissima distanza dal Sole, la maggiore che gli antichi potessero computare – si chiama “Kronios pontos”, nel linguaggio geografico, il “mar glaciale”; mentre già dal IV sec. a.C. la commedia attica registra la parola “cronos” come equivalente di “vecchio barbogio”, “vecchio rimbecillito”. Si perde cioè pian piano memoria della terribilità della vicenda mitica, per estrarne invece, in un clima di evidente scetticismo e di razionalismo scientifico, risvolti comici: non per nulla i sofisti ed Euripide hanno già fatto udire la loro voce. Caratteristiche fisse collegate a Saturno restano dunque la freddezza e la vecchiezza. Particolare curioso che associa questo Kronos al più antico Kronos mediterraneo: gli era sacro un monte nell’Elide. Miti diversi lo associano poi al culto delle pietre, figurate probabilmente come “ossa della terra”. A Kronos tanto Omero che Esiodo riferiscono spesso l’aggettivo “anchilomètes”, “che ha pensieri tortuosi, curvi”, e quando “Kronos” verrà interpretato come “tempo” si innesterà su questa radice l’idea del procedere del tempo ciclico, già implicita nella vicenda mitica e nell’interpretazione astrologica che vedeva in Saturno l’ultimo dei pianeti, il misuratore lentissimo del tempo, da cui la grande importanza data ai suoi “ritorni” e alle sue congiunzioni con Giove. Interessanti notizie su Saturno dal punto di vista astrologico si trovano nei libri attribuiti a Manetone. Nel secondo si legge, ad es.: «Quando Saturno è nel Leone, la casa del Sole che tutto vede, fa nascere gli uomini grandi, e di nobilissimo casato; dà inoltre ricchezza e gloria, ma farà morire di mala morte il padre, o per atto violento o per malattie legate a molti dannosi “umori”» (2, 342). Da questa e altre testimonianze dello stesso libro si ricava la connessione tra Saturno e il genitoriale maschile, e quindi al “patrimonio”. Saturno può accrescere ma anche togliere i beni. La congiunzione Sole-Saturno, è detto, è più ostile al padre che alla madre del soggetto; tuttavia dà ricchezza “attraverso molte morti”. Il simbolo è dunque ambivalente: perdita e acquisizione; la costante e però, per cosi dire, infausta: la morte. Manetone afferma che i segni di Saturno sono Acquario, Capricorno, Ariete, Bilancia e Leone (alla faccia della successiva teoria dei domicili e delle esaltazioni!) e che la combinazione tra Saturno e uno di questi segni dà sempre uomini fortunati nelle loro opere. «Ma se Saturno è fuori delle sue case, e per di più a mezzo il cielo, allora rende gli uomini disgraziati e privi di mezzi, bisognosi di tutto nella vita, anche del vitto quotidiano; li rende ospiti luttuosi, recanti infelicità, dovunque vadano; tristi, e destinati a una vita errabonda» (4,16 e sgg.). Costante è dunque il legame tra Saturno-ricchezza-povertà, e tra Saturno-ascesa-caduta. Casa Prima 17 Presso i latini Se per Zeus-Iuppiter l’etimologia dà la medesima radice, dall’indoeuropeo “div” che qualifica l’“essere luminoso” (da cui, ad es., “dies”, “deus”, “divus”, etc.) per Kronos e Saturno le cose stando diversamente. Dell’etimo di Kronos già si è detto. Di quello di “Saturnus”, la versione più probabile lo collega a “satu”, “satione” (la seminagione, il seminato). La parola vale dunque “il seminatore”. Più avanti Sant’Agostino (De civ. Dei, 7,13) lo ricorderà come il dio “che ha dominio su tutte le semine”. È dunque un dio agricolo. Arnobio (3,117) ci ricorda la sua “falce” e l’antichita del suo culto (“prisca vetustas”). Tuttavia questa falce, diciamo così, latina non ha nulla di terrifico. Mancano nella cultura italica antica le memorie di quelle patriarcali lotte per il potere di cui è piena la cultura greca. La falce di Saturnus non è l’arma di Kronos, insomma, ma semplicemente il falcetto del contadino. Saturno è detto “custode del campo”. Avendo seminato, custodito la terra, ha diritto di potare le viti e tagliare le messi. II suo culto fu così antico e diffuso che Virgilio (Georgiche, 2,173) chiama l’Italia “terra di Saturno” (“Saturnia tellus”). Si opera intorno al II sec. a.C., in ambienti di cultura romano-greca, la fusione del mito di Kronos e di quello di Saturno; da una parte si “italizza” il dio greco facendolo venire nella nostra penisola dopo la caduta, e qui sarebbe stato ospitalmente accolto; dall’altra si eredita dalla versione greca il mito dell’età dell’oro collegata a Saturno, con la differenza che, da noi, quel periodo favoloso sarebbe stato quello delle origini, con Saturno deposto, e non già regnante. Si adombra cosi, in questa ricostruzione e reinterpretazione del mito, il significato di una saggezza personale e di una parallela prosperità collettiva legate all’abbandono, sia pur coatto, dell’esercizio dispotico del potere. Infatti l’italico Saturnus è un dio civilizzatore e benefico. Ai suoi insegnamenti si fanno risalire la cultura della vite, la costruzione delle città, l’istituzione delle leggi. Anche qui gli è sacro un monte, ed è il Campidoglio ove i Romani ponevano il primitivo insediamento etnico dell’“urbs”. E la segnatura saturnina restò in vari aspetti del costume romano antico, richiamati e nuovamente celebrati nell’età di Augusto. Ad essi si può rapportare ad esempio la “gravitas” romana, l’elogio della semplicità, della “paupertas”; il culto, magari retrospettivamente idealizzato, d’un patriarcato saggio e non aggressivo; ad essi la memoria della concordia universale riflessa dai “Saturnali”; ad essi la restaurazione augustea (l’imperatore, stando a Svetonio, era nato sotto il Capricorno, il segno di Saturno); ad essi pure il pessimismo – evidente nella costituzione repubblicana – circa la fragilità della natura umana e la concezione della vita e della “res publica” come dura responsabilità, da cui la concretezza dello Stato come “cosa” tangibile: res, appunto; da cui l’evidente correlazione tra la cura onesta della terra e quella dello Stato, correlazione visibilissima nella stupenda e schietta figura di Cincinnato. 18 Casa Prima In un passo del “De natura deorum” (20,52) Cicerone, riprendendo Aristotele, fissa: 1) il periodo di rivoluzione del pianeta, indicato in trenta anni circa; 2) i meravigliosi effetti del pianeta (che tuttavia non cita); tali effetti (il verbo originale è proprio “efficere”) si verificano tanto nel moto accelerato, quanto in quello più lento; tanto quando il pianeta sorge, quanto quando tramonta; 3) l’immutabilita del pianeta che dà i medesimi effetti nei medesimi tempi. Di tutte le indicazioni che Cicerone riporta, quest’ultima e la più interessante per noi, e la più collegata al mito antico di Kronos: la dura fermezza con cui l’antichissimo dio volle mantenere per sé il potere e per cui volle uccidere i figli si è convertita nell’immutabilità del pianeta, garanzia positiva, qui – di stabilità, di ordine, di continuità. Pur in una lunga tradizione, si conserva una certa duplicità del simbolo. Un’altra interessante testimonianza ci viene da Orazio. Nel 17° carme del suo secondo libro, dedicato all’amico Mecenate, egli, che pur altrove sembra respingere i “numeri Babylonii” e cioè i calcoli astrologici, rivela di saperne abbastanza della materia, se ricorda l’analogia tra il proprio oroscopo e quello dell’amico, per cui s’attende – e i fatti confermeranno l’ipotesi – che essi morranno a poca distanza uno dall’altro. Ma c’è di più. Nel medesimo tempo in cui Mecenate parve in fin di vita per una gravissima malattia, egli, Orazio, per poco non restò schiacciato da un albero che gli cadde improvvisamente dinanzi. Il poeta ricorda che all’amico la morte fu evitata grazie all’azione del benefico Giove che si oppose a quella di Saturno detto “impius” e cioè, più che malevolo, spietato, impassibile. Non c’è dubbio che questa connotazione, relata all’estrema negatività del pianeta, venga da teorie astrologiche orientali, e non romane. Dello stesso tenore è una testimonianza di Germanico Cesare (I d.C.): “tristi Saturnus lumine tardus” (Progn. Rel., 3). Ove si fissano due aggettivi “tardus”, e “tristis” che la tradizione astrologica ha sempre associato a Saturno. Si ricorda, per spontanea associazione, l’espressione oraziana “tarda senectus”, dove l’aggettivo ha due significati assai pregnanti: la vecchiaia che “lentamente avanza” e la vecchiaia che “rende lento, che attarda” l’uomo. Quanto alla tristezza, essa è associata alla vecchiezza. Delle due interpretazioni mitiche, la romana e la greca, quella che ha maggiormente influito sulla teoria astrologica è stata certamente la seconda; da qui l’accentuazione della freddezza, della non-vita, della sconfitta, della lenta distruzione e autodistruzione. La cultura romana mi pare più saggia nel mantenere una certa ambivalenza del significato. L’esaltazione della sola polarità negativa è opera di una mentalità greca che ha sviluppato, fino all’eccesso, la simmetria oppositiva di Sole opposto a Saturno, vivendo il doppio nell’antitesi oggettiva ed esterna, e non già all’interno della stessa vicenda mitica e dello stesso simbolo. E deve essere stata generata, quest’operazione, in una relativamente tarda grecità, e cioè non in età più antica dell’ellenistica. Mi rapporto a un mo- Casa Prima 19 mento in cui lo spirito greco, consapevole della fine imminente d’una civiltà e di un ciclo storico, ha voluto consegnare alla posterità e insieme figurare a se stesso, un mondo ordinato – cosmos! – di precise e ben intelleggibili “rispondenze” per chiari rapporti analogici e oppositivi. Anche l’ideazione della ciclicità del tempo, di per sé inquietante se la si figura come spirale, in ogni voluta della quale ogni dettaglio ricorda il passato, senza ripeterlo, e annuncia il futuro, senza anticiparlo, viene interpretata in modo razionale, e tutto sommato, tranquillizzante. La figura infatti è quella del cerchio. Un solo piano; tutto è visibile, prevedibile, comprensibile. E tutto ritorna “identico”. Il fatto è che lo spirito greco ha paura del mistero, di cui avverte il fascinoso appello, ma a cui non si abbandona. Non per nulla teme il mare e inventa una sorda, tenace ostilità del dio del mare, Poseidone, contro Odisseo, l’eroe per eccellenza. C’è insomma molta paura nella codificazione di questa geometria limitata e limitante; e molta ansia nel tentativo di razionalizzare il tutto. E non a caso l’età in cui si confermano queste tendenze è la medesima in cui l’“irrazionale” irrompe, distruttore, eversore, ed agita tutto l’“ordine” con un impeto che diremmo anarchico e al quale non si può negare una demoniaca fascinazione. Si pensi solo al culto di Dioniso, e alle “terribili Baccanti” euripidee. Lo spirito romano, meno incline alla speculazione teorica, e più impegnato sul piano concreto, è immune dalla tentazione di sopravvalutare il cosmos. Se mai, il suo rischio è un altro, opposto: l’incapacità di dare una spiegazione razionale o metafisica ai fatti della storia. Ma è merito dell’antica cultura romana aver fissato e custodito, di Saturno, l’anima dell’“agricola” saggio e prudente, del legislatore, del civilizzatore che stabilisce, attraverso la sacralità del patto sociale, le basi del vivere comunitario. Ed è al recupero di queste valenze che, come vedremo, si volge l’indagine astrologica più moderna. C’è una maledizione nell’esercizio del potere, e una benedizione nella caduta; c’è empietà nell’uomo che si nega all’uomo e c’è saggezza, all’opposto, nell’incontrarsi dell’uno con l’altro, con la necessaria riduzione delle pretese rigidamente egoistiche; il distacco, la lontananza e la freddezza possono certo essere la negazione dell’umano, ma sono anche le virtù del retto, obbiettivo giudizio che non nega affatto l’umano, ma ne agevola la vicenda terrena e storica. La falce stessa, che la nostra cultura ci fa subito associare alla Morte, è lo strumento da usarsi per tagliar via ciò che secco, non vitale, inutile, e così consentire alla pianta frutti più copiosi, un accrescimento di energia, una nuova completezza che non nasce se non dalla mutilazione dolorosa. Le corrispondenze nella pratica astrologica L’autore che è considerato il padre della tradizione astrologica, quale la conosciamo, e che costituì una specie di ponte tra il sapere antico e antichissimo, in larga parte a noi ignoto, e il nostro, è Claudio Tolomeo, vissuto nel secondo 20 Casa Prima secolo della nostra era. Matematico e astronomo insigne, espositore del celebre sistema, egli ci ha lasciato la summa delle credenze astrologiche caldee, egizie, greche nel “Tetrabiblos”, finalmente tradotto, – e il merito va a una piccola casa editrice, la Arktos, in Italia, un tempo patria degli studi classici. Vediamo che cosa dice Tolomeo riguardo a Saturno. Ecco le sue parole: «Saturno è un pianeta la cui maggior caratteristica e quella di raffreddare abbondantemente e di seccare con moderazione poiché pare sia il più lontano tanto dal calore del Sole, quanto dagli umidi vapori terrestri». Agisce qui, traslata in un giudizio di valore negativo, l’opposizione al Sole. Se il Sole è calore, Saturno è freddo; se la vita sulla terra è consentita dal Sole, Saturno la ostacola. Quanto qui Tolomeo sottintende è dichiarato espressamente in un altro passo dove si dice che Saturno, secondo la lezione degli “antichi” (Tolomeo tramanda cioè un’interpretazione già remota al tempo suo), è malefico, visto il suo potere di raffreddare eccessivamente. Gli vengono attribuiti i segni del Capricorno e dell’Acquario, perché opposti al Cancro e al Leone, sedi dei due Luminari, Luna e Sole; e sempre seguendo la relazione oppositiva (col Sole e non con la Luna), perché in quelle società da tempo patriarcale la legge, il potere, la vita sembrano correlarsi al maschile) anche il segno della sua esaltazione – la Bilancia – viene indicato a fronte dell’Ariete, segno dell’esaltazione del Sole. Del Saturno benevolo, civilizzatore agricoltore, di cui i testi antichi recavano numerose testimonianze non resta più nulla. Infatti quando il pianeta è dominante, elargisce, secondo Tolomeo, questi bei doni: distruzione, malattie di lunga durata, la febbre quartana, l’esilio, la povertà, la moria del bestiame, tempeste, naufragi e inondazioni, carestie (tanto quelle prodotte da siccità, quanto quelle recate da cavallette). Insiste, Tolomeo, senza darne spiegazioni, sulla corrispondenza Saturno-ossa del corpo umano, probabilmente perché, data la natura fredda e secca del pianeta, esso si collega alla parte non umida del nostro fisico, alla struttura solida e essenziale e cioè allo scheletro. Sulla scia di questa interpretazione, che ha alla base un rigido manicheismo, si pongono, in età medioevale, i trionfi della Morte, la figura della Morte stessa, costruita secondo connotazioni tipicamente saturnine: mantello nero, alta statura, mani ossute e scheletriche, lunga falce e clessidra. Quanto questo dualismo abbia influito sulla storia della cultura e della civiltà dell’Occidente è cosa troppo nota perché ci si spendano sopra molte parole; esso ha reso drammatica anche la storia, dell’anima individuale, scissa tra un polo solare di ipervitalità inflazionante e megalomane e un polo saturnino di rinuncia, ritrazione e castrazione; un’anima attratta ora da un vitalismo fine a se stesso, disancorato dalla riflessione e dall’esatta conoscenza di se, ora dalla scelta dell’“esilio” – reale o ideale – in cui la profondità del pensiero vanifica e isterilisce l’azione. Una vita senza pensiero profondo, e un pensiero profondo senza vita; una giovinezza che “fa”, ma che non si interroga sulle ragioni del proprio “fare” e una vecchiaia che si “interroga”, ma cui viene impedito di “fare” sono prezzo, altissimo, che si paga in termini di sconfitta, crisi della civiltà, rifiuto o disprezzo della vita. Casa Prima 21 Che il manicheismo di Tolomeo abbia radice orientale, mi è confermato dal fatto che nei secoli successivi, in ambienti di forte cultura romana, esso non viene affatto seguito con altrettanta unilateralità. Una certa cautela nel non dimenticare l’ambivalenza delle connotazioni mitiche e astrologiche di Saturno è, ad es., in Dante. Restano in lui, attribuite al pianeta, le qualifiche di “freddo e secco” e l’influenza, d’un tal genere, sul clima, quando, ad es., il pianeta sorge (Conv. II, XIII, 25; Purg. XIX, 3; Par, XXII, 146), un’influenza opposta a quella, calda e secca, di Marte; ma resta anche, e con ben altra evidenza, la corrispondenza tra regno di Saturno e l’eta dell’oro (Inf. XIV, 96; Purg. XXVIII, 40; Par. XXI, 25-26), l’eta della giustizia, del bene, della naturale solidarietà dell’uomo con l’uomo. Con queste parole infatti il poeta ricorda il dio detronizzato: «... caro duce, sotto cui giacque ogni malizia morta». Nella distribuzione poi dei cieli del suo Paradiso, il poeta assegna a quello di Saturno – il più distante dalla terra, tra quelli legati ai pianeti, e perciò il meno imperfetto di essi – gli spiriti contemplativi, collocandovi anime elette di eremiti che condussero vita povera, volontariamente spogli di difese contro l’inclemenza della natura che fece loro provare “caldi e geli”, paghi di “pensier contemplativi”, e cioè dell’arricchimento della loro vita spirituale. E se tutta la struttura del Paradiso è, come vien dichiarato a Dante, una specie di scala che il cielo getta incontro al poeta, collocandovi anime nei vari gradini, perché egli possa umanamente comprendere i diversi gradi delle loro beatitudini, il cielo di Saturno, anche in questo centrale, è, per cosi dire, addirittura costruito in forma di scala la cui sommità luminosa si perde nell’infinito, Giuseppe Cairo, nel suo pregevole “Dizionario ragionato dei simboli”, ricorda opportunamente una possibile ascendenza culturale dell’immagine dantesca, accanto a quella più nota della biblica scala vista in sogno da Giacobbe. Egli dice: «Secondo i maghi caldei (e cioè astrologi) le anime dei defunti dovevano giungere al Sole – stanza delle beatitudini eterne – passando per sette porte di sette diversi metalli e poste sopra un’altissima scale». La sacralità del numero sette in Dante è cosa assai nota; esso è lunare e saturnino insieme, essendo legato cosi alla quarta parte del mese lunare o una fase, come alla quarta parte della rivoluzione del pianeta; ma giova qui notare che la scala ha valore di ascensione; la sua stessa immagine, come già nel sogno di Giacobbe, parla più di una elevazione e/o divinizzazione dell’umano, che non di una umanizzazione del divino. Ma c’è anche di più; se nel sogno di Giacobbe e nella scienza caldaica la scala è un’immagine-simbolo, in Dante essa è tutt’uno col cielo di Saturno, è Saturno, tout-court. Il poeta cioè trasferisce nell’immagine archetipica, con l’immediatezza e l’eloquenza discreta che ha la figura a vantaggio del lungo discorso, tutta una serie di positive connotazioni saturnine: la rinuncia al potere, la ricerca di un’operosa solitudine, l’elevazione dello spirito, il gusto dell’umile – e non umiliante! – povertà, la semplicità netta del cuore. E quanto queste, virtù siano potenzialmente attive e feconde, e non già nate e alimentate da un narcisistico piacere di aristocrazia spirituale che abbia il suo obbligatorio corrispettivo nel disprezzo degli altri, è 22 Casa Prima reso evidente dal fatto che proprio una di queste anime, san Pier Damiani, scaglia una infuocata e sferzante condanna contro la degenerazione di certi costumi ecclesiastici del presente. Il freddo e il secco di Saturno sono qui intesi come distacco dall’agitato offrirsi della vita tumultuante, un distacco dall’“io” di ieri, una ricerca solitaria di se, la quale non può compiersi se non nella sofferenza liberamente accettata, nella solitudine, nel silenzio, il compenso sarà il “noi” ritrovato con l’“io” autentico, il colloquio e la conoscenza della propria anima, la scoperta dell’eloquenza, disadorna ma suasiva, delle cose davvero essenziali, la conoscenza di un Tempo necessario, scandito nello scenario naturale, e uniformandosi al quale l’uomo, passo passo, scopra il suo tempo; un tempo, finalmente, umano. Tanta acutezza di pensiero (ricordiamo anche la Montagna Sacra del Purgatorio, altra figura saturnina, alla sommità della quale Dante dovrà compiere dolorosi riti di purificazione ed espiazione) andò però perduta nella prassi astrologica dei secoli seguenti. Si può affermare senza tema di smentita che ha agito assai più su questo versante la lezione elementare di Saturno opposto a Sole, quale fu insegnata da Tolomeo (da cui a Saturno la vecchiaia come maledizione, i luoghi bui e minacciosi, l’avidità, il cimitero, la tomba e la sepoltura, la magia nera, le catastrofi individuali e collettive) che non l’“altro” Saturno, che in realtà non poteva essere accolto se non dopo un’ardua interiorizzazione dei suoi miti apparentemente contraddittori, ma riconducibili all’unità della coscienza che vuole “conoscere se stessa”. L’incapacità di vivere la totalità del simbolo ha naturalmente cause storiche a farla comprendere, ma ha generato a sua volta effetti storici di evidenza palmare e di drammatica gravità. Si pensi solo che l’abbinamento Cristo-Sole ha prodotto, sulla linea di quell’opposizione, l’abbinamento dei nemici di Cristo, gli ebrei, a Saturno. E tutta la letteratura occidentale, dal “Cid” al “Mercante di Venezia”, a certe connotazioni della maschera di Pantalone, reca, a testimonianza della causa e dell’effetto dell’antisemitismo, l’ebreo avaro, oppressore di servi e figli, ricchissimo e misero, in posizione immodificabile di agguerrita difesa e ritorsione contro la society che lo circonda. Solo nel secondo dopoguerra dal rituale della messa è stata soppressa l’espressione “perfidi ebrei”, “ebrei deicidi”. Davvero è antica e ricorrente la pratica del “capro espiatorio”! Ma l’astrologia, coincidendo con la sua storia, anche storia di una civiltà. Demonizzando e maledicendo l’Ombra, come si fatto per secoli, abbiamo vanamente tentato di rimuovere una cospicua parte di noi, vivendo con l’altra parte mutilata e monca. E poiché la demonizzazione di Saturno-Ombra-Negativo-Satana è stata duratura, non sorprenderà di trovare nei trattati astrologici anche di questo secolo una relativa uniformità nella interpretazione, che insiste assai più sulle privazioni cui espone Saturno, gli scacchi e le sconfitte, presagiti poi in modo nettamente deterministico – la cultura positivistica, apparentemente obiettiva e razionale, ha le sue colpe, anche in questa sede! – che non sui suoi benefici, quale senso del dovere, la autocoscienza, la pazienza, la sopportazione delle privazioni, la resistenza alla fatica. Casa Prima 23 Un solo esempio. Il trattato dello Julevno, composto sulla fine del secolo scorso, e non senza diligenza, mentre raccoglie una lunga tradizione, ribadisce un “topos” dell’astrologia classica, e cioè che Saturno elevato, culminante, eleva e abbatte senza rimedio, fa perdere ciò che si è acquistato, professione, casa, stato. Il lettore, allarmato, pensa subito alla carta oroscopica di Napoleone, che magari è stata messa lì accanto a mo’ di exemplum; vede un difficile Saturno in elevazione e, col cuore in gola, corre a controllare proprio! C’è, insomma, questo mi preme precisare soprattutto, una responsabilità nell’interpretazione; accogliere acriticamente una lettura deterministica di tali valenze, e cosi trasmetterla, significa non solo operare senza cervello, rinunciando addirittura agli elementari, e cosi saggi!, “perché?” del bambino, ma confermare, con l’evidenza che si dà alla continuità inalterata di quell’interpretazione, il concetto della sua immodificabilità. Non si può insomma agire in questo modo e poi lamentarsi se il pubblico, recepita la lezione deterministica, si aspetta, passivo, vincite al Totocalcio, la promozione al concorso, l’incontro con l’anima gemella. Si perde anche di vista la storicità di questa e di qualsivoglia altra interpretazione, e cioè la sua provvidenziale relatività, legata alla nostra conoscenza e alla nostra vicenda – ora e qui –, alla ricettività, alla cultura, alla volontà di chi ci ascolta, sollecitato ad essere, coscientemente e liberamente, “faber fortunae suae”. In parallelo con certi sviluppi della psicoanalisi si stanno verificando sensibili mutamenti di rotta anche nell’interpretazione astrologica specie in Inghilterra e USA; mutamenti che intendono addivenire all’unita fondamentale di animus e anima, o, per restare nel campo delle nostre connotazioni, di ascesa e caduta, ambizione e rinuncia, acquisizione e perdita. Citerò solo due studi sull’argomento, i migliori che mi sia accaduto di esaminare. Il primo è di Alexander Ruperti, il quale, senza scendere a prolissi dettagli, fissa con autorevole e ferma sinteticità i principi fondamentali delle connotazioni saturnine. È superfluo aggiungere che, recuperando l’antica legge dell’“analogia” nella lettura interpretativa, il confine tra sfera spirituale, fisica, comportamentale, storica e geografica, crolla. Tali principi sono: 1) Un principio di preservazione di sé e contrazione, che si manifesta con la “difesa” 2) Un principio di forma, struttura, solidità e stabilità. Da cui la stabilità dell’ordinato vivere sociale fondato sulla tradizione: legge, autorità, morale. 3) Un principio di Tempo: lentezza, conservatorismo, pazienza, economia, distacco. Sensibilità, spesso dolorosa sulle prime, per l’opera selezionatrice che il tempo esercita. 4) Un principio di difesa della propria struttura e della propria personale integrità; ciò spinge anche alla ricerca di parametri concreti di valore materiale. 5) E, da ultimo, il principio della fondamentale realtà dell’uomo, quello che egli nell’essenza fisica e spirituale. Scheletro, da una parte, e dall’altra ciò che gli resta da, nella e attraverso la storia mutevole. 24 Casa Prima L’altro studio è di Liz Greene. II titolo che, tradotto suona “Saturno - Una nuova occhiata a un vecchio diavolo”, rende bene la spigliatezza con cui l’opera è condotta. Com’è nel solco della migliore tradizione anglosassone, la Greene insegna, e molto!, senza averne l’aria, una frase dopo l’altra, col massimo della semplicità e della ragionevolezza. Il suo fine – dichiarato nell’introduzione e che ritengo perfettamente raggiunto – è quello di recuperare la coscienza del doppio, e di gettar luce sulla positività di Saturno, e cioè della sofferenza, del limite, della prova, strumenti indispensabili per l’autoconoscenza e per la costruzione di un nuovo “io”. Leggendo le sue pagine, mentre si resta ammirati, non si può far a meno di notare, per sollecitazione “a contrario”, la malafede della nostra cultura che, se ha sempre elogiato il valore positivo della “provvida sventura”, della rinuncia, della povertà, ha indicato infatti all’agire quotidiano ben altra via; di acquisizione, successo, denaro, potere, sopraffazione. È logico che, in questa strada, il vecchio, inelegante, silenzioso Saturno sia stato visto come un passante-jettatore, e che lo si sia accusato dei fallimenti e delle frustrazioni che erano invece nostri. Mentre la Greene cita la fiaba della Bella e la Bestia, ricordando che il principe verrà fuori dalla Bestia, solo quando la Bestia sarà stata accettata e amata, come tale, e non come involucro, a me capitava di pensare che secondo la liturgia della Chiesa, Cristo nasce col Sole in Capricorno, segno di Saturno-Satana. Che fosse già indicata, e da tempo, la strada per un’acquisizione unitaria del doppio del simbolo? Mi piace infine, a chiusura di questa relazione, fissare l’attenzione su alcuni esempi di mappe oroscopiche in cui il pianeta Saturno occupi una posizione di un particolarissimo spicco, e indicare qualche annotazione, la quale, se pur sommaria, non sarà forse insufficiente ad accertare come i soggetti interessati abbiano “obbedito” – ovviamente senza saperlo né volerlo – alle valenze tipiche che l’astrologia associa a un tale pianeta. Il primo è Abraham Lincoln, il celebre presidente degli Stati Uniti, assassinato nel 1865, e diventato poi la figura-simbolo delle libertà americane. Alla sua nascita, Saturno è di pochi gradi sopra l’Asc. è dunque congiunto ad esso. La sua importanza, già notevole per la posizione in sé, è accresciuta dal fatto che pianeta governa tanto il Sole, in Acquario, che la Luna, in Capricorno. Difficilmente si troverebbe un saturnino più puro. E tale egli fu, tanto nell’aspetto – grave, serio, meditativo – quanto nel carattere, che mostrava, anche negli anni della giovinezza, una precoce maturità, una ponderazione e una prudenza che si sarebbero dette senili; e cosi fu anche nella parola, saggia, parca, essenziale. Fu l’incarnazione di un Pater, autorevole e severo, ma anche giusto ed animato da spirito progressista. Il secondo è John F. Kennedy, anch’egli presidente USA, e, come Lincoln, morto per assassinio. Nella sua mappa Saturno è in X, vicino al MC., esaltato in Asc., Bilancia, governa l’IC, è in aspetto con lo stellium in VIII. Tuttavia non ha rapporti diretti né coi Luminari né con l’Asc. Come ci si poteva aspettare da tutto ciò, nulla di saturnino nel suo aspetto, che fu giovanile, affascinante, vivace. La valenza saturnina vibra sull’asse X-IV; il pianeta, go- Casa Prima 25 vernando l’IC, suggerisce una forte presenza di valori ereditari, e un ruolo di pubblica rilevanza (Saturno è elevatissimo), scelto non per intimo consenso (infatti né i Luminari, né i governatori del tema partecipano a questo intreccio), ma per obbedienza a una precisa richiesta o pretesa, che giunga dalla propria famiglia patriarcale e che, avendo tutta l’autorità d’una legge tradizionale, sia perciò vincolante. Kennedy obbedì. I suoi valori d’aria e di segni mobili – Sole, Venere, Luna – egli non li visse se non come inquietudine, contraddizione, molteplicità di interessi intellettuali, mentre il forte stellium in Toro, con Giove-Mercurio-Marte, rinforzava la concreta chiamata di Saturno. Fu un caso di sacrificio, di sé, al Padre, ambiziosissimo. Come si ricorderà, destinato alla presidenza doveva essere, nei progetti paterni, il primogenito, che perì durante la guerra mondiale. Toccò allora al secondogenito, John appunto, far le vendette e la parte del padre; e c’è di più: essere guidato, preso, mangiato da lui. A considerare i fatti con la saggezza e il distacco della visione retrospettiva, una davvero strana analogia tra sacrificio di sé al padre, e sacrificio di sé alla nazione. Il terzo è Albert Schweitzer, il celebre missionario, teologo, organista, premio Nobel per la pace 1952. Nella sua mappa Saturno è in V – la casa della creatività, delle cose create, e, in senso lato, dei “figli” –; il pianeta è trigono all’Asc., dove è esaltato, e dispone sia del Sole in IV, in Capricorno, sia di Mercurio, congiunto all’IC; è, inoltre, ricco di aspetti. La mappa presenta vistose dissonanze. Saturno è, ad es., in quadrato esatto a Marte. Come leggeva questa combinazione il vecchio Tolomeo? Ecco: «… ladroni, pirati, cattivi soggetti. Coloro che perseguono guadagni illeciti, che non temono Dio né amano alcuno e che sono blasfemi, perturbatori, ingannatori, traditori, assassini, empi, incestuosi, fornicatori, sacrileghi, negromanti, profanatori di sepolcri e completamente scellerati». Si sorride, certo. Si sorride però un po’ meno quando si legge l’interpretazione dello stesso aspetto dato da un classico come il Sementovsky in un’epoca molto più vicina a noi, il 1954: «… Vogliono essere temuti, ma tutti i loro piani di dominio sugli altri in ultima analisi rimangono sterili. Si smarriscono spesso nel tedio e nella negazione della vita». Giudizio che corregge appena quello di otto anni prima: «Severità e durezza volute; spirito grave e vendicativo, ma in ultima analisi sterile; esistenza amareggiata, desolante, atta a spingere il soggetto al suicidio, o a farne un nevrastenico inguaribile». Né vale opporre che la mappa deve essere interpretata nel suo insieme, etc., perché qui Saturno è dominante, non senza dissonanza; e Marte, disarmonico, governa un campo come il VII, quello, addirittura del “sociale”! Quand’anche i giudizi dati sulla combinazione qui citata, da Tolomeo e dall’astrologo moderno, fossero scaturiti, come è probabile, dalla osservazione e dallo studio di molti esempi, allora è da dire – e siamo veramente al nocciolo del problema – che non c’è negatività, per quando grave, che il soggetto non possa disinnescare, accettandola su di sé liberamente e facendone liberamente, strumento per la propria crescita spirituale. 26 Casa Prima È proprio Schweitzer a darcene l’esempio. La scelta della teologia, come servizio al Padre, e poi, a 30 anni esatti, quando cioè si compiva (ma con una certa personale indipendenza di pensiero dalla tradizione), il primo ciclo di Saturno, della medicina, per “servire l’umanità sofferente” (cosi in una sua lettera dell’ottobre 1905); il coraggio e la tenacia mostrata poi nel sostenere tante lotte, rivelano che egli visse al positivo le croci – non poche davvero! – della sua carta natale, e che accettò su di sé il carico immenso d’una vasta e dolorante umanità. Ed egli visse – sulla linea di certe classiche corrispondenze del pianeta fino all’estrema vecchiaia – 90 anni! – laborioso, attivo, lucido. E da ultimo, per esemplificare in immagini quando l’uomo senta i suoi simboli e possa “tradurli” in visioni che sono insieme personalissime e universali, un cenno alla carta oroscopica di Giacomo Leopardi. Saturno sta in VII, congiunto al Sole in Cancro; la Luna è in I, nel segno opposto, il Capricorno, governato da Saturno, la cui ombra si stampa così su entrambi i principali significatori della vita, coinvolgendo case angolari. Un Saturno assai forte, dunque, e dissonante, che inibisce al soggetto la soddisfazione della tenerezza affettiva e che rende arduo il rapporto “io-altri”. Mette qui conto ricordare anche quanta importanza abbiano avuto nella sua lirica la notte, la Luna, il tema del tempo che, implacabile, tutto disperde e consuma, sicché la notte si configura come il buio e silenzio di ogni vicenda e della Storia tutta. In concomitanza col compiersi del primo ciclo di Saturno – è il 1828 – Leopardi trentenne pone mano, sconfitto e dolorante, a quella grande stagione poetica che la critica dirà, dei “Grandi Idilli” o del pessimismo cosmico. La lirica che chiude questa produzione è il “Canto notturno d’un pastore errante dell’Asia”. Qui poeta vive, con la massima adesione dell’ingegno e del cuore, i suoi propri simboli. Giù, su una terra deserta, sta il pastore, figura saturnina e archetipica, accanto al suo gregge dormiente; testimone di un mondo appena uscito dal caos e che ancora attende la pulsione della vita, o, piuttosto, superstite solitario su una terra resa sterile dall’ultima apocalisse. Dalla condizione in cui è caduto, e che avverte come sconfitta, egli pone al cielo domande essenziali sulla vita, la morte, il dolore, il significato del tutto. Le domande, che restano senza risposta, salgono a una Luna alta e lontana, fredda e impassibile. Si toccano così sapienza e follia, eternità e attimo, vita e morte. Vivendo il suo oroscopo, dandogli parole, immagini e armonia, Leopardi faceva vibrare simultaneamente l’anima universale, attraverso la misteriosa e fecondissima vitalità del simbolo e traeva, vivendo la contraddizione e investendosene – nella finzione creativa del doppio – musica dal silenzio, conforto dalla disperazione, e, dalla certezza d’una solitudine metafisica e senza scampo, l’appello a una nuova solidarietà umana. Tutte le più alte valenze del mito antichissimo, fuori di nebbie vaghe e fascinose, diventavano così la sua storia reale. E in quell’attimo l’abbiamo riconosciuta: essa era anche la nostra. Casa Prima 27 Riferimenti bibliografici ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ M. UNTERSTEINER, Fisiologia del mito, La Nuova Italia, Firenze. R. GRAVES, I miti greci, Longanesi, Milano, R. GRAVES, R. PATAI, I miti ebraici, Longanesi, Milano. A. BARHAULT, Trattato pratico di astrologia, Morin, Siena. S. ARROYO, Astrology, Karma & Transformation, CRSC Pub., Washington. R. GLEADOW, Les origines du zodiaque, Stock, Paris. N. SEMENTOVSKY-KURILO, Carattere e destino, Hoepli, Milano. N. SEMENTOVSKY-KURILO, Nuovo trattato completo di astrologia, Hoepli, Milano. H. FREIHERR VON KLOCKLER, Corso di astrologia, Mediterranee, Roma. C. TOLOMEO, Tetrabiblos, Arktos, Carmagnola. C. BLACKER e M. LOEWE, Antiche cosmologie, Ubaldini, Roma. R. SICUTERI, Astrologia e mito, Astrolabio, Roma. L. GREENE, Saturn - a new look at an old devil, Aquarian Press, Wellingborough. H. GOUCHON, Dizionario di astrologia, Siad, Milano. A. RUPERTI, Cycles of becoming, Gres Publ., Davis, California. E.W. WHITMAN, The influence of the planets, FFBA, CIA, Wheaton & Co., Exeter, Great Britain. G. CAIRO, Dizionario ragionato dei simboli, Forni, Bologna. R. KOCH, The book of signs, Dover Publ. Inc., New York. U. PESTALOZZA, La religione mediterranea, F.11i Bocca, Milano. J. CHEVALIER, A. GHEERBRANT, Dictionnaires des Symboles, Seghers, Paris. DAREMBERG-SAGLIS, Dictionnaires des antiquites grecques et romaines, Graz. H. JENNINGS ROSE, vc. “Saturnalia” in “The Oxford classical dict.”, Oxford. Le carte oroscopiche di A. Lincoln e John F. Kennedy sono tratte da: D. CHASE DOANE, Horoscopes of the USA Presidents Professional Astr. Inc., Hollywood, California. La Carta oroscopica di Albert Schweitzer e tratta da: S. GEDDES, Astrology. Quella di Giacomo Leopardi è stata costruita sulla base dell’atto di nascita (rip. in G.L. “Tutte le opere” a cura di Walter Binni, con la collaborazione di Enrico Ghidetti, Sansoni Firenze) che lo dichiara nato il 29 giugno 1798 “hora 19”. 28 Casa Prima PER LA SERIE «…DICONO DI NOI…» Neutrini e innamoramento… L.A. 136-150 Ringraziamo Silvia Pedri che ci ha segnalato uno stralcio dal lavoro di Giuliana Conforto, già docente di Fisica all’Università di Reggio Calabria e che ha al suo attivo numerosi testi in cui scienza e metafisica s’integrano e avvalorano reciprocamente. Giuliana Conforto estratto da “LUH, il gioco cosmico dell’uomo, l’uomo e la conoscenza”, Macro ed. 1998-2001 Lo Zodiaco Lo Zodiaco è l’orchestra che ritma l’evoluzione della psiche umana: è una fascia di stelle e pianeti che pulsano sulle stesse frequenze alle quali sono sensibili i corpi umani. Individuato sin dall’antichità da quella scienza millenaria, per me tanto affascinante quanto profonda e complessa e cioè dall’astrologia, lo Zodiaco è sempre stato collegato all’uomo in un modo che la cultura ufficiale ignora e che, perciò, combatte e censura. L’uomo è collegato alle stelle e ai pianeti, attraverso il ritmo incessante e copioso di un “gas” pregnante e fluttuante che permea tutto l’universo, composto dai neutrini e antineutrini. Questi infatti viaggiano a velocità prossima a quella della luce e possono collegare, quindi, tra loro tutti i nuclei atomici dell’universo; perciò anche quelli del corpo umano. Le osservazioni hanno dimostrato che neutrini e antineutrini si concentrano nel cuore delle stelle e di ogni atomo. Sono leggerissimi, ma il loro numero e la loro velocità sono così elevati da comporre una sinfonia cosmica Unica, che ritma l’intero supercosmo e quindi, gli infiniti universi virtuali, il cui osservatore è l’uomo, ma ad un livello talmente profondo da risultare inconscio per gli individui disattenti che non vogliono prestare orecchio e cuore alle proprie emozioni. L’astrologia è la scienza del campo debole. È una scienza rigorosa; è musica, la regina delle scienze, probabile e non determinista, come peraltro lo è la fisica quantica. “Astra inclinant sed non determinant”: le “influenze” astrali sono un’opportunità per imparare una particolare lezione invece di un’altra. L’astrologia non è vago frutto di fantasia, ma legata, secondo me, ad un cam- Casa Prima 29 po realmente scoperto, riconosciuto in laboratorio, anche se poco conosciuto dalla fisica ed anche a quella scienza del campo elettromagnetico, nota come elettrodinamica quantistica o QED che ha una natura altrettanto probabile, nonché “strana” e “bizzarra” per il senso comune, quanto o forse più dell’astrologia. Astrologia e QED sono le scienze relative alle due componenti della Vita: la prima, del campo debole, è musica; la seconda, del campo elettromagnetico, è geometria. La Vita ha energia di gran lunga superiore a quella dell’intero universo osservato ed è totalmente indipendente dalla geometria e dallo spazio-tempo. Perciò la relazione tra le stelle delle Zodiaco non dipende dalle distanze reciproche scoperte dalla moderna astronomia. Il loro collegamento, via neutrini ed antineutrini, è di natura musicale e non geometrica: invisibile, ma riconoscibile a chiunque presti orecchio ai suoi ritmi. Dei neutrini ed antineutrini la fisica sa ancora poco; sa che viaggiano indisturbati per distanze di anni luce, che possono trasmutare la materia nucleare e che sono miliardi di volte più numerosi delle particelle nucleari che compongono tutti i corpi dell’universo. Il corpo umano li nota come opportunità, caso, innamoramento, attitudini, interessi, attenzione a fatti, cose o persone che prima lasciavano indifferenti, ondate di emozioni, impulsi, bisogni. etc.. Volendo, l’individuo può riscontrare il perfetto sincronismo dei tanti casi della sua vita con i transiti astrali, cioè con le geometrie zodiacali legate a quelle della sua nascita. Sono relazioni semplici, matematiche, che molti riconoscono, ma che da millenni sono condannate e non vengono accettate ufficialmente. Nell’antico Egitto gli astronomi erano astrologi, capaci di riconoscere il “peso” degli astri su quello strumento particolarmente sensibile che è il corpo umano. Forse i neutrini hanno anche effetti fisiologici, ormonali, al quali il fisico non pensa e dei quali il fisiologo non comprende la causa. L’ipotesi che i neutrini e gli antineutrini fossero in qualche modo collegati all’inconscio fu avanzata in un film russo, che è ormai un classico da cineteca: Solaris di Tarkowski. L’astrologia é legata alla psiche e prevede le probabilità degli eventi futuri, perché gli antineutrini viaggiano dal futuro al passato, dall’ardente Computer Cosmico e, attraverso quei ponti di trasmissione che sono alcune particolari stelle, raggiungono i freddi terminali; tuttavia l’uomo è terminale interattivo: riceve sì l’influenza delle stelle, ma potrebbe anche influenzare le stelle. Se fosse finalmente capace di comprendere integralmente se stesso, di porre attenzione al bambino immortale, al vero Io che lo guida, potrebbe non solo “muovere le montagne” ma anche lo Zodiaco. Molti eventi della storia umana sono stati previsti e sono prevedibili. Soprattutto di quelli traumatici come le guerre, è facile prevedere durata, effetti e intensità. Questo non dimostra l’ineluttabilità del fato, ma l’incoscienza e il cinismo degli uomini, preposti al comando attuale dell’umanità. Tutto si può prevenire ed evitare. Le cause degli attuali disastri naturali, sociali e politici non sono certo le stelle… 30 Casa Prima Se solo l’uomo sapesse chi è realmente, riconoscerebbe di non essere il piccolo ed impotente spettatore delle tragedie umane, bensì il coautore, protagonista dall’intero universo! Lo Zodiaco è una scuola: la scuola della vita e delle emozioni., la prova da superare in questa fase solida della sostanza. È l’ardua prova dell’apparente divisione, della caduta e cacciata dal Paradiso Terrestre. Lo Zodiaco dev’essere compreso globalmente e superato, come ogni scuola: lo scopo del gioco è, infatti, percorrerlo e comprenderlo. Tutto questo è, secondo l’astrologia evolutiva, l’unico modo per uscirne. Gli articoli della nostra Rivista non invecchiano mai, o risorgono come l’araba fenice... * * * 31 CASA TERZA Jodie Forrest Convivere con i transiti di Urano Varie Angela Castello Il problema dei gemelli biologici nel Tema Natale Brian Clark Gemelli: alla ricerca del partner scomparso Patrizia Zivec Raggi Praga astrologica ed astronomica nel mito e nella realtà 32 Casa Terza Jodie Forrest CONVIVERE CON I TRANSITI DI URANO TRADUZIONE DI GIUSEPPE RODANTE L.A. 136-307 Il transito di Urano in Pesci sta cambiando prospettive di vita a molti; le acute riflessioni ed i preziosi suggerimenti di un’astrologa esperta possono essere di aiuto per meglio comprendere le dinamiche con cui agisce il pianeta. Urano, così come gli altri pianeti, simboleggia un aspetto della psiche umana: il processo di individuazione. Possiamo, comunque, dire che ogni pianeta è caratterizzato da una sua realtà psichica o psicologica, proprio come gli archetipi dell’inconscio collettivo. Un pianeta rappresenta una forza o una presenza nella vostra psiche e nella vostra vita, mentre un pianeta in transito è come qualcuno che venga a vivere in un’area del vostro tema per la durata del transito. Giunge come un affittuario temporaneo che, in base alla vostra natura, viene più o meno ben accolto e si stabilisce più o meno bene. È necessario che affrontiate l’influenza di questa presenza planetaria nel vostro tema e nella vostra vita: dovete stabilire una qualche forma di relazione. Per di più, la sua visita non è casuale: il pianeta ha un suo programma. E ci si aspetta che voi impariate qualcosa. Meglio comprendete i programmi del pianeta, meglio andrete d’accordo e più piacevole sarà il suo soggiorno. Immaginate che un visitatore da un sistema solare ignoto sia venuto a stare a casa vostra per un paio di anni, e sebbene parliate la stessa lingua, non siete riusciti a comprendere il suo comportamento o che cosa voglia. Che fare? Avreste potuto cercare di mettervi in contatto con il mondo dal quale il visitatore proveniva per chiedere chiarimenti e consigli. Perciò, se vogliamo comprendere gli “alieni” transiti di Urano, stabiliamo un contatto con l’astronave uraniana: il segno dell’Acquario. Urano governa l’Acquario e questo segno è il suo territorio. Ovunque transiti Urano, è come essere un Acquario ad honorem in quell’area del vostro tema e dover apprendere alcune lezioni legate al segno nel corso di quel periodo. Quando arriva un cliente con il Sole in Acquario, spesso gli dico qualcosa del genere: “Le più importanti lezioni di vita, necessarie per il suo equilibrio e il suo senso di identità – e ciò che la sua anima ha più bisogno di imparare – si concentreranno principalmente sul suo processo di individuazione. Lei mira a divenire totalmente e interamente se stesso, come individuo unico, aldilà de- Casa Terza 33 gli insegnamenti ricevuti in famiglia, aldilà di ciò che amici, partner, colleghi pensano che lei debba essere, aldilà delle migliaia di piccole e grandi suggestioni che riceviamo dalla nostra cultura su come dovremmo essere.” Il processo di individuazione è incredibilmente complesso. Tutti lo attraversiamo, ma per un Acquario è di importanza vitale e i diversi contesti sociali poco saranno disposti a sostenerlo. Non vi è un tassello nel puzzle sociale che si adatti perfettamente a un Acquario – né dovrebbe esserci. Tribù e tribolazioni Gli esseri umani sono in una certa misura creature sociali, o non avremmo cercato forme di cooperazione per uccidere esseri mastodontici, costruire astronavi e pubblicare riviste di astrologia. In tutti noi esiste un certo istinto tribale che ci spinge a conformarci al consenso o alla realtà collettiva e a inserirci nella società. Per la maggior parte di noi, non vi è niente di sbagliato in ciò. Ma a chi appartiene al segno dell’Acquario, e a tutti noi durante un transito di Urano, l’istinto tribale non è molto simpatico. Per crescere, a volte dobbiamo andar contro quell’istinto e contro alcune strutture della società. Ciò può far paura e potrebbe trattarsi di un processo relativamente recente nella storia dell’uomo. Le tribù che cacciavano i mastodonti e dipingevano sulle pareti delle grotte di Lascaux non avevano, possibilmente, alcun idea di individuo come abbiamo noi. Non lo sappiamo per certo, ma è probabile che rispetto a noi avessero una mentalità da alveare o una coscienza di gruppo, poiché riunirsi e vivere collaborando e cooperando assicurava la sopravvivenza. Immaginate di appartenere a una tribù di “pittori di grotte” e che, in qualche modo, siate stati allontanati dal resto del gruppo. Dove andreste a dormire e ripararvi dal freddo? Chi vi aiuterebbe a cacciare? Chi si prenderebbe cura del vostro bambino mentre siete a caccia? Chi vi curerebbe quando state male? Essere banditi dalla tribù deve esser stata una terribile punizione. Di conseguenza, stare insieme e non comportarsi in modo da farsi cacciare era necessario alla sopravvivenza. Così accadde per milioni di anni nel corso dell’evoluzione umana. Nel tardo XVIII secolo, scoprimmo il pianeta Urano. Possiamo apprendere molto sulla natura di un pianeta studiando il clima culturale del periodo in cui venne avvistato. Che cosa accadeva allora? La Rivoluzione Francese e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino. La Rivoluzione quasi abolì la proprietà privata e i rivoluzionari iniziarono a rivolgersi l’uno all’altro usando l’appellativo “cittadino,” piuttosto che “Signore” o “Madama”, circa 130 anni prima della rivoluzione marxista in Russia. Anche la Rivoluzione Americana, con la sua Dichiarazione di Indipendenza, ebbe luogo alla fine del Settecento e nello stesso periodo Mary Wollstonecraft pubblicò la prima opera femminista, Vindication of the Rights of Women. Improvvisamente la mente collettiva colse l’idea che ogni individuo ha dei diritti e che le restrizioni e le gerarchie della società non sono sempre così utili. L’idea roussoviana del “buon selvaggio” e dell’influenza corruttrice della vita 34 Casa Terza cittadina e sociale sulla natura umana risalgono a quegli anni. Iniziammo a domandarci: “Perché pensiamo che Dio abbia conferito il potere al re e il re ne concede un pochino ai nobili, e noi invece siamo niente?” Cominciammo a pensare che il potere fluiva dal basso verso l’alto - dall’individuo - o che poteva essere condiviso invece che concesso. Ciò avveniva circa 220 anni fa, il che è solo una goccia nell’oceano dell’evoluzione umana. I vostri istinti, i vostri ormoni, la vostra mente da rettile niente sanno di Urano e tutti abbiamo giorni in cui neanche la corteccia cerebrale ne è troppo sicura. Carl Jung ci ha insegnato che, grattando sotto la superficie della mente moderna, troviamo l’inconscio collettivo, dove la visione del mondo medievale è ancora viva e attiva; come lo è quella del periodo classico o di quando l’uomo scoprì l’agricoltura; come lo è, infine, quella dell’Homo erectus, dell’Homo habilis e dell’uomo di Cro Magnon. In altre parole, il cavernicolo dentro di voi è ancora piuttosto nervoso all’idea di farsi cacciare dalla tribù. Gli Uraniani e gli Acquari – chi ha Urano congiunto al Sole, alla Luna o all’ascendente o chi vive un importante transito di Urano – sono simili alle cellule mutanti nel corpo della vita. Una specie (il corpo della vita) si evolve perché i singoli membri di quella specie (le cellule) mutano. Alcune delle mutazioni incoraggiano la sopravvivenza e alcune no, ma inizialmente è impossibile dire quali saranno. Così, in un certo senso, gli Uraniani hanno la responsabilità non solo nei confronti di se stessi – procedere nell’individuazione e diventare ciò che realmente sono per il loro equilibrio e la crescita dell’anima – ma anche di tutti gli altri, di insistere sul valore della piena individuazione poiché essa potrebbe aiutare la specie ad evolversi. Non tutti gli Uraniani saranno uno strumento del progresso, ma alcuni certamente svolgeranno questa funzione. La prima persona a dire: “Aspettate un attimo, non sacrifichiamo nessuno al dio della pioggia quest’anno; scommetto che pioverà comunque”, era probabilmente un Uraniano. Come pensate che si sentì quando disse una cosa del genere? Sicuramente spaventato, e ne aveva ragione. La tribù potrebbe aver risposto: “Beh, se non ti piace, vattene. Non abbiamo bisogno di te.” Esiliato dal gruppo, le sue possibilità di sopravvivere diminuirono drasticamente. O immaginate che la tribù dicesse: “Hai offeso il dio con le tue parole blasfeme, allora plachiamolo con il tuo sangue!” È risaputo in astrologia che il mito greco di Prometeo abbia una tonalità aquariana. Prometeo era il Titano che diede il fuoco agli uomini e li aiutò ad evolvere. Zeus lo punì per questa trasgressione contro l’ordine stabilito incatenandolo ad una roccia e permettendo che gli uccelli gli rodessero il fegato. Liz Greene lega questo mito al senso di colpa che l’Acquario prova per insistere sull’importanza dell’evoluzione e dell’individuazione: “Chi sono io per osare spingermi oltre la saggezza collettiva? Perché dovrei esser più saggio dei miei genitori?” In che modo quanto è stato detto si relaziona ai transiti di Urano? In qualunque casa riceviate le visite di questo pianeta, è necessario che proseguiate nel processo di individuazione e diventiate voi stessi. È come se vi fosse una Casa Terza 35 mutazione in quell’ambito di vita. Qualcosa relativo al modo in cui esprimete le energie di quella casa o quel pianeta deve “abbandonare la tribù”. In quest’ambito, bisogna dichiarare guerra all’istinto tribale ed evolversi. Le vostre tribù potrebbero non essere troppo felici di ciò ed esercitare su di voi una pressione evidente o sottile per impedirvi di cambiare e di evolvere. È, quindi, altrettanto importante riconoscere che neanche l’uomo di Cro Magnon che risiede ancora in voi sarà contento e temerà l’esilio, la censura e la punizione degli dei se oserete cambiare. Perciò, i transiti di Urano potrebbero renderci particolarmente ansiosi. Ho detto che siamo, in una certa misura, creature sociali. Ecco una legge di vitale importanza che ho appreso da un amico che è fisioterapista: il sostegno precede il movimento. Un bambino impara a stare in piedi prima di camminare. Si entra in un centro di disintossicazione prima di smettere di drogarsi. Un terapeuta non sfida il sistema difensivo del paziente senza essere più che certo che il paziente si senta abbastanza sostenuto, dall’interno o dall’esterno, per abbassare le difese ed allontanarsene. Sebbene un transito di Urano – più di qualsiasi altro transito – sia un processo fai-da-te all’insegna di un inflessibile individualismo, può essere spesso utile cercare un sostegno imparziale e non giudicante che ci accompagni nel corso del cambiamento o della crescita che il pianeta richiede. Talvolta è qualcosa che avete letto in un libro. Altre volte è un aiuto specialistico. Altre volte ancora è un mutamento positivo nella vostra vita, qualcosa di tanto eccezionale da creare un ulteriore spinta al cambiamento. Nuotare con i Pesci Ora che Urano è nel segno dei Pesci, come verrà influenzata l’espressione del pianeta mentre transita nel vostro tema? È difficile rispondere senza considerare il tema nella sua interezza. Inoltre, questo articolo ha lo scopo di affrontare i transiti di Urano in generale, non soltanto in un particolare segno. Ad ogni modo, come regola empirica, quando Urano transita in un segno, si manifesta un senso collettivo di ribellione contro e per mezzo dell’energia di quel segno. Dobbiamo allora utilizzare un approccio individuale alle questioni relative al segno. Nel caso di Urano in Pesci, abbiamo bisogno di rivoluzionare il modo in cui ci accostiamo alle questioni pescine; e qualcuno potrebbe anche ribellarsi. Mi piacerebbe pensare che molti di noi vivranno un risveglio spirituale; mi vengono in mente le parole del Dalai Lama apparse in un articolo negli anni ’90: “Il XXI secolo sarà caratterizzato da un’intensa spiritualità, o non lo sarà affatto.” Vi è certamente un disperato bisogno di riconoscere ciò che gli esseri umani condividono, provare compassione, praticare la tolleranza, il perdono, la generosità. Ma potremmo ribellarci contro questi sentimenti e sentire, al contrario, un difensivo disprezzo per i “progressisti dal cuore tenero” o per chi “ciecamente” si affida alla religione. (Abbiamo assistito agli scandali che hanno scosso la Chiesa Cattolica e, mentre scrivo quest’articolo, i matrimoni gay sono oggetto di intenso dibattito.) 36 Casa Terza I Pesci sono l’ultimo segno dello zodiaco e, in quanto tali, si riferiscono all’idea di “fine”. L’album più noto del Pesci George Harrison era intitolato All Things Must Pass (n.d.t.: Tutto Deve Finire). Con Urano nei Pesci, potrebbe sconvolgerci (Urano) la consapevolezza che tutto è destinato a passare compresi, forse, gli stili di vita, le civiltà, gli imperi, i modelli climatici e intere specie. Alcuni di noi potrebbero rifiutare questa percezione negando, ad esempio, il surriscaldamento del pianeta o attaccandosi ad uno stile di vita del passato o “in via di estinzione.” I Pesci fanno esperienza del mondo come se fosse una realtà misteriosa che include molte più dimensioni e sfumature della realtà lineare basata su percezioni condivise. Questo è il segno che dallo Spirito ha ricevuto l’ordine di “sentire la forza”, di fare esperienza di altre realtà possibili e intangibili, ma altrettanto concrete e potenti quanto quella tridimensionale. Pertanto, in questo periodo potrebbero manifestarsi importanti innovazioni in campo artistico e tecnologico, poiché l’immaginazione collettiva è particolarmente stimolata. Vi potrebbe essere un ulteriore miglioramento degli effetti speciali usati nei film – e molti potrebbero cercare una via di fuga dalla realtà quotidiana sviluppando dipendenze da vari tipi di passatempi ed evasioni di natura chimica e tecnologica. Le strategie per affrontare il transito di Urano in Pesci potrebbero richiedere un accoglimento dei grandi mutamenti e un’accettazione di ciò che giunge alla fine, lasciando andare quanto sembra aver esaurito la sua utilità nella nostra vita, coltivando la tolleranza e la compassione, dedicandosi alla spiritualità ed impegnandosi in processi immaginativi positivi e costruttivi, piuttosto che tendenti alla fuga. Ma, come ho già detto, è difficile affrontare esempi specifici del transito di Urano senza considerare il tema nella sua totalità. Vorrei presentarvi, quindi, alcuni esempi tratti dalla mia pratica astrologica. Una donna, che chiamerò Alice, era fortemente irretita dalle vicende della sua estesa famiglia, caratterizzata da molte generazioni da dinamiche poco sane. Nel corso della crescita, era stata costretta ad ascoltare una litania costante: “Ti conosciamo meglio di quanto tu stessa ti conosca. Non puoi nasconderci niente.” Ogni qualvolta un membro della famiglia – adulti o bambini che fossero – era chiamato a prendere una decisione, l’intero gruppo familiare si riuniva così da poter decidere insieme che cosa la persona dovesse fare. Erano un po’ simili ai Borg, le creature cibernetiche, caratterizzate da un forte senso di appartenenza al gruppo, del telefilm Star Trek: The Next Generation. “Siamo i Borg. Tu verrai assorbito e la tua individualità sarà aggiunta alla nostra. Resistere è inutile.” (Il sistema solare da cui provengono i Borg non possiede evidentemente un pianeta che svolga la funzione di Urano!) Urano transitò sul Discendente di Alice e, al tempo stesso, si pose in quadratura all’asse MC/IC, che riguarda la famiglia d’origine. Quindi, il pianeta si oppose alla sensibile e impressionabile Luna in prima casa – probabilmente molto influenzata dall’ambiente familiare. All’inizio del transito, Alice cominciò a interessarsi all’arte della ceramica e decise di intraprendere un corso. Ciò Casa Terza 37 potrebbe sembrare una piccolezza a voi e a me, ma la famiglia reagì in maniera diversa: “Non sapevamo che ti interessasse la ceramica. Non ce l’hai mai detto.” Il tono era sospettoso, ostile e accusatorio, quasi a dire che a nessuno in famiglia era permesso di avere interessi di cui gli altri non fossero a conoscenza. Alice adorava il corso – rappresentava un sostegno per lei – perciò decise di proseguirlo. “Perché vuoi continuare?” le fu detto in famiglia. “Hai già preso lezioni.” In seguito, mentre il transito si faceva sempre più forte e Alice sviluppava un atteggiamento sempre più uraniano e “anti-Borg”, volle affittare uno studio oltre le lezioni. Ciò significò rompere il modello rituale della tribù: far visita a vari membri della famiglia almeno due sere a settimana e virtualmente trascorrere con loro ogni weekend – e tutto questo senza considerare che Alice aveva un marito e dei figli propri, per non parlare di un lavoro a tempo pieno. Non aveva amici; dividendosi tra le sue due famiglie e il lavoro, non ne aveva il tempo. La sua famiglia si lamentava del tempo trascorso allo studio – “Sai, il tuo prozio ha bisogno che gli sbrighi un bel po’ di faccende” – sebbene il prozio fosse un uomo perfettamente capace di sbrigarsela da solo e avesse più tempo e denaro di lei. Alice era entusiasta di poter trascorrere più tempo allo studio; amava il lavoro e lo faceva bene. Ma i parenti non facevano altro che ripeterle: “Che ci farai con quei vasi? Mica, vuoi venderli? Non dire che stai pensando di cambiare lavoro. I vasai non guadagnano tanto e abbiamo sempre pensato che, se non ti piacesse più il tuo attuale lavoro, torneresti a fare la ragioniera.” A questo punto, il prozio stava perdendo le staffe, il resto della famiglia era sul punto di farlo ed Alice era furiosa. “Ho i miei interessi, una vita mia. Perché cercano di programmarla al mio posto?” La donna cercò di opporre resistenza ai consigli e alle richieste continue e proseguì nella sua attività, sebbene non quanto avrebbe voluto. La sua resistenza produsse una terribile ansia ma le permise di conquistarsi il tempo da trascorrere in studio. Lasciare che i tentacoli tribali della sua famiglia la ostacolassero produsse ancora più ansia e rabbia. Mentre Urano transitava direttamente opposto alla Luna in prima casa, Alice giunse al punto di sentirsi in colpa per ciò che faceva e, al tempo stesso, disperata se non lo faceva. Decise, perciò, di iniziare una psicoterapia per comprendere perché questa situazione la sconvolgesse tanto, perché fosse così difficile dire no ai suoi parenti e perché essi non riuscissero proprio a capire. Per farla breve, il sostegno della terapia aiutò Alice a far emergere e ad affrontare alcuni “scheletri nell’armadio” legati alle vicende familiari. La tribù batté i piedi e le si scagliò contro per un po’, ma Alice finì per stabilire dei limiti, riuscendo ad ottenere molto più tempo per il marito e i figli (che ne furono particolarmente felici), e a conoscere durante il corso e l’attività in studio persone con cui instaurò un sincero rapporto di amicizia. Alice è cambiata, si è evoluta e ciò può avere un’influenza anche all’interno della sua tribù. Prendendo esempio dalla madre, i suoi figli possono imparare a non diventare martiri della grande famiglia. 38 Casa Terza Un’altra donna, che chiamerò Zelda, aveva ritenuto di essere omosessuale per gran parte dell’adolescenza e della vita adulta. Urano attraversò l’Ascendente e si diresse verso la sua Venere in prima casa. Zelda iniziò a notare che gli uomini le risultavano più attraenti. Non si spiegava perché, ma così stava accadendo. La sua reazione fu di tale sorpresa che, per molto tempo, non ne parlò con nessuno dei suoi amici. Ne discusse con alcuni amici eterosessuali, spiegando che si sentiva attratta dagli uomini. Qualcuno le disse: “Davvero? Interessante,” e qualcun altro, “Ottimo!”, ma nessuno sembrava particolarmente impressionato e, addirittura, ci fu chi disse, “Oh, sono contento di sentire che stai guarendo”. Ciò diede molto fastidio a Zelda, - “Guarendo? Essere gay non è mica una malattia.” – e condusse ad un’accesa discussione sui valori dell’amico, che non ebbe un esito positivo e finì per raffreddare i rapporti. Allora Zelda iniziò a uscire con un uomo. E gli amici eterosessuali dissero “Perfetto, se ti rende felice…” Anche le amiche gay le dimostrarono il loro sostegno, ma una o due reagì come se Zelda avesse tradito la metà femminile del genere umano e loro in particolare. “Come puoi farmi questo?”, le fu detto. Quale pensate fu la risposta di Zelda? “Come puoi dire una cosa del genere? Per anni, siamo state disprezzate per le nostre preferenze sessuali. Non riesco a credere che mi attacchi per questo. Perciò, se si tratta di donne a cui piacciono altre donne, è oppressione e pregiudizio, ma se si tratta del fatto che mi piacciono gli uomini, va bene criticare?” L’amica se ne andò stizzita, ma tornò qualche giorno dopo per scusarsi, dicendo a Zelda che le aveva davvero insegnato qualcosa. Zelda era cambiata, si era evoluta e la sua amica insieme a lei. Il cambiamento si estese ad altri membri del gruppo, non alterando i buoni rapporti di amicizia che esistevano. Avrei potuto usare l’esempio di una persona eterosessuale che scopre di essere gay. I vostri specifici gusti sessuali non sono una manifestazione di Urano, ma decidere di cambiare il vostro orientamento sessuale affinché rifletta la vostra vera natura può decisamente rappresentare un’azione uraniana. Da che cosa ottennero sostegno Alice e Zelda? In parte dall’esterno: il corso di ceramica, il terapeuta, gli amici. In parte dall’interno: ognuna delle due donne si sentì meglio quando permise alla propria vera natura di emergere, nonostante la paura che provasse. Crescere durante il transito Questo articolo ha lo scopo di fornire una forma generale di sostegno da utilizzare durante i transiti di Urano. Vediamo alcune specifiche strategie per affrontarli. Considerate quanto, personalmente, potreste trovare difficile o facile il transito e se sareste più inclini a reagire ad esso in modo eccessivo o troppo poco. I transiti di Urano vengono vissuti come uno stato di tensione tra sé e la società nell’area del tema toccata dal transito. Se reagiamo ad esso concentrandoci solo su noi stessi, il risultato logico di tale reazione è un atteggiamen- Casa Terza 39 to sociopatico. Potremmo trasferirci in una capanna nell’entroterra dell’Idaho e iniziare a spedire lettere esplosive. In questo caso, l’esule o l’anticonformista uraniano non diventano semplici ribelli ma sviluppano seri problemi di adattamento sociale. Se ci concentriamo troppo sull’aspetto sociale, rimanendo schiacciati dalle richieste della tribù, allora diventiamo come formiche in un formicaio. Diventiamo creature con la mentalità del gregge, prive di un senso di individualità come i Borg. Per alcuni di noi, il richiamo della tribù sarà più forte, per altri più debole. Se nel vostro tema (e fino a un certo punto, per transito o progressione) vi è un enfasi sulla settima casa, la Bilancia, il Toro o Venere, allora dichiarare la vostra indipendenza può essere difficile; potreste reagire poco al transito perché siete inclini a mostrare disponibilità alle persone con cui avete una relazione intima. Vi piace creare armonia, ed evitate di turbare lo status quo. Se vi è un enfasi sul Cancro, la quarta casa o la Luna, anche in questo caso l’individuazione può risultare difficile; la reazione al transito sarà minore, poiché tendete a essere sensibili, empatici e malleabili. Se Saturno, il Capricorno, la Vergine, la decima o la sesta casa sono in evidenza, potreste essere meno reattivi perché tendete ad essere responsabili e ligi al dovere; per voi è importante agire in maniera appropriata ed operare all’interno di strutture prestabilite. D’altro canto, quando viviamo questi transiti, potremmo aver bisogno di incoraggiamento per sbarazzarci di tutte le strutture preesistenti nella nostra vita, anche quelle utili e che non implicano restrizioni. Se nel vostro tema sono dominanti l’Acquario, Urano o l’undicesima casa; l’Ariete, Marte o la prima; oppure il Sagittario o la nona, potreste sentirvi irrequieti e reagire in modo eccessivo, poiché le configurazioni che coinvolgono Urano indicano un elevato bisogno di libertà e lo sviluppo della propria volontà. Accettate il fatto che, in un modo o nell’altro, reagirete al transito. Non è possibile ignorare questo visitatore dalla terra dell’Acquario che vivrà insieme a voi per un po’di tempo. Per tutta la durata del transito, l’energia uraniana non sparirà e dovrà comunque manifestarsi. Se non la accogliete consapevolmente, reclamando il diritto ad esprimervi in modo più completo nell’area del tema toccata dal transito, allora tutto quel “carburante” che vi spinge alla ribellione, all’indipendenza e all’evoluzione confluirà in un atto simbolico che sembrerà dire: “Ehi, guardatemi. Sono diverso, sono un individuo”. Se, ad esempio, non lasciate quel noioso impiego che dovreste lasciare, potreste iniziare ad attuare un comportamento trasgressivo proprio sul posto di lavoro. Non state proseguendo nel processo di individuazione, ma vi comportate in modo diverso. Inoltre, se continuate con le bravate, potrebbero licenziarvi. Non avete più quel lavoro – e, in realtà, era ciò che volevate – ma tutto è accaduto in modo caotico, senza avere la possibilità di controllare i processi in atto. Questo è, forse, il motivo per cui si dice che Urano causi eventi improvvisi e inaspettati. Se vi trovate in una situazione del genere, potrebbe essere illuminante fare un passo indietro e domandarvi: “Qual è stato il risultato dell’evento? Come mi ci sono trovato? In che modo, inconsciamente o passivamente, posso aver causato questo ‘evento improvviso e inaspettato’?” Apprendia- 40 Casa Terza mo meglio – e, inoltre, creiamo meno confusione nella nostra vita – se partecipiamo attivamente al processo e non lasciamo che semplicemente accada. Cercate di capire che questi transiti richiedono tempo. Per i transiti di Urano ai pianeti o agli angoli, uso di solito un’orbita di 3°, prima e dopo l’aspetto esatto. Un quadrato al Sole, ad esempio, può durare fino a due anni. Il transito nelle case dura molto di più. In questo caso, non è necessario che immaginiate come dovreste cambiare, dichiarare la vostra indipendenza dalla tribù e risolvere tutte le questioni aperte entro i primi cinque minuti del transito. Avete tempo. Rendetevi conto che tutti noi attiriamo le esperienze di cui abbiamo bisogno per crescere. (Ciò accade sempre, non soltanto durante i transiti di Urano). Durante i periodi uraniani, le case e i pianeti influenzati potrebbero facilmente trasformarsi in “calamite” che attraggono chi vi dice come vivere la vostra vita, che cosa pensare e sentire. Tiranni, piccoli e grandi, potrebbero presentarsi alla vostra porta, chiedere le chiavi di casa e cercare di insegnarvi come si fa. Perché ciò accade? Perché l’universo vi fornisce un’opportunità di crescita, mettendo in discussione l’autorità altrui ed affermando la vostra indipendenza; l’universo vi fornisce un’opportunità di individuazione. Sapendolo, durante i transiti di Urano, non sarà così scioccante veder spuntare i Borg che cercheranno di assorbirvi nel gruppo. Ricordate, la resistenza non è inutile! Ciò non significa che dovreste automaticamente ribellarvi contro ogni consiglio vi venga dato, ma dovreste riflettere attentamente se il consiglio è giusto per voi. Dovete pensare con la vostra testa durante questi transiti. Vi do, perciò, un suggerimento: i consigli più sospetti giungeranno dai membri meno individuati della vostra tribù – che sia la famiglia, i colleghi di lavoro, il vicinato o chiunque altro. Come riconoscere queste persone? Il defunto Richard Idemon, parafrasando Jung, diceva che si può riconoscere la persona non individuata perché solitamente pensa che tutti sono come lei – e se non lo sono, dovrebbero esserlo. Prestate attenzione ai vostri capricci e alle vostre fantasie, specialmente se sono persistenti. Ciò non significa necessariamente che dobbiate realizzarli, ma è saggio cercare di interpretarli, come se fossero sogni. Trattateli come ipotesi da sperimentare. Se continuate a sognare ad occhi aperti di cambiare nome e trasferirvi in Perù, non forzatevi a smettere. Chiedetevi perché. Quale sarebbe il vostro nuovo nome? Che cosa non vi piace di quello che avete? Perché proprio il Perù? Che cosa accade nel luogo in cui vi trovate che vi fa venir voglia di andarvene? Cosa fareste in Perù? Se siete disposti ad analizzare i vostri sogni ad occhi aperti in questo modo, riuscirete a capire quale parte di voi richiede attenzione. Se siete profondamente perplessi per il modo in cui reagite al transito, talvolta risulta molto utile prendere uno o due giorni di vacanza – o soltanto poche ore – e recarsi in un luogo tranquillo per riflettere con calma e senza distrazioni. Chiedetevi: “Dove sento la spinta verso l’evoluzione e l’individuazione? In quale parte della mia psiche (se si tratta di un pianeta a ricevere il transito)? In quali ambiti della mia vita (sia per le case transitate che per la casa Casa Terza 41 I transiti di Urano nelle case Casa Dove vi evolvete La “tribù” potrebbe essere rappresentata da Il “cavernicolo” potrebbe temere Sostegno neutrale e obiettivo da parte di 1 il modo in cui vi presentate, lo stile, il sé superficiale, la maschera tutto ciò che è esterno al sé l’invisibilità (non esser visti), la nudità psicologica il resto del tema (la prima casa ne costituisce la porta d’ingresso), Marte, il governatore dell’Ascendente, pianeti in prima 2 l’autostima, la sicurezza in voi stessi, le risorse, le finanze ciò a cui la tribù attribuisce valore una minore capacità di sopravvivenza, la perdita di risorse una rivalutazione delle vostre risorse, Venere, pianeti in/governatore della seconda 3 la percezione, la comunicazione, la ricerca di esperienze, l’apertura mentale, apprendimento/insegnamento qualunque persona con cui comunichiate o da cui apprendiate un sovraccarico di informazioni, la censura chi vi “ha ascoltato”, Mercurio, pianeti in/governatore della terza 4 la casa, le radici, la famiglia, il sé più profondo, uno dei genitori le vostre radici, la famiglia d’origine rimanere “orfano”, la perdita delle radici o della casa nuove o vecchie radici, una famiglia diversa (una “famiglia” di vostra scelta), la Luna, pianeti in/governatore della quarta 5 la creatività, i piaceri, i figli, la crescita personale, l’inizio delle relazioni i gruppi creativi, gli amanti, i figli, i nuovi amici, i “compagni di gioco” la perdita di un amante o di piaceri, i blocchi creativi, l’allontanamento dai figli contatti creativi, le intuizioni di altri genitori, nuovi amici, un nuovo amore, il Sole, pianeti in/governatore della quinta 6 la padronanza del vostro “mestiere”, la competenza, le abilità, le relazioni di lavoro i colleghi, il vostro mentore, gli apprendisti, chi assumete o licenziate la perdita di competenza, i problemi di salute trasferimenti, nuove abilità, i colleghi, il vostro mentore, gli apprendisti, Mercurio, pianeti in/governatore della sesta 42 Casa Terza 7 gli amici intimi, i partner, chi vi sta più vicino chi vi sta più vicino, gli amici cari la perdita di intimità, l’isolamento le persone che vi stanno vicine ma non fanno piani per voi, Venere, pianeti in/governatore della settima 8 il vostro compagno, la sessualità, gli istinti, l’occulto, la morte, il mondo degli archetipi, gli “altri mondi” degli sciamani, il mondo sotterraneo della psiche il vostro compagno, il vostro “strizzacervelli”, chi vi “è entrato dentro”, le idee collettive sulle questioni dell’ottava casa il senso di vergogna, la perdita del compagno o della “lucidità” il vostro compagno o psicologo, il lavoro interiore, Marte, Plutone, pianeti in/governatore dell’ottava 9 la ricerca di significato, lo studio formale, i vostri principi, il riconoscimento di modelli le autorità in ambito religioso o educativo, la legge, le idee collettive sullo stile di vita (ad es., la “vita frenetica” del mondo occidentale) “l’ira divina”, “l’Inquisizione”, essere cacciati dalla Chiesa o dalla patria, le accuse di eresia altri sistemi educativi o filosofici, altre culture, abbandonare la vostra cultura d’origine per abbracciarne un’altra più adatta a voi, il sistema legale, Giove, pianeti in/governatore della nona 10 l’identità pubblica, la carriera, la vocazione, la reputazione, il vostro posto nella società, uno dei genitori i colleghi e i capi, coloro che vi valutano positivamente la perdita della carriera, del potere, dello status, della “faccia” l’orientamento professionale, i colleghi, un cambiamento della “tribù” relativa alla decima casa, Saturno, pianeti in/governatore della decima 11 l’appartenenza a un gruppo, le organizzazioni, i progetti per il futuro, la vostra “squadra” i gruppi a cui appartenete, le persone con obiettivi simili ai vostri, le organizzazioni, i comitati, gli alleati (non gli amici cari) la perdita degli alleati, una minore qualità di vita altri gruppi/alleati, una rivalutazione degli obiettivi, Urano, pianeti in/governatore dell’undicesima 12 il misticismo, l’unione con il tutto i gruppi spirituali, chi ha sofferto insieme a voi il caos, la separazione da un “Potere Superiore”, “il senso di colpa del sopravvissuto”, la perdita della sofferenza potrebbe significare la perdita dell’identità la consapevolezza che Dio e i veri mistici non giudicano, la parte di voi più “equilibrata”, Nettuno, pianeti in/governatore della dodicesima Casa Terza 43 governata da Urano)? Quali strutture in quegli ambiti sono ancora valide e dovrebbero essere conservate? Chi sta tentando di assorbirmi? Se attraggo una pressione esterna a non abbandonare la mia tribù, a non cambiare benché lo ritenga giusto, da dove proviene? O se è interna, da quale parte di me giunge? Che cosa temo di più, se permetterò a me stesso di cambiare? E infine – questa è una domanda molto importante – da chi o che cosa potreste ottenere un sostegno neutrale e obiettivo?” Se temete il cambiamento durante i transiti di Urano, può aiutarvi dialogare con il “cavernicolo” che risiede in voi. Non affrontatelo in maniera pesante; fate che sia un divertimento. Mettete il dialogo per iscritto o disegnate alcune vignette con i fumetti sopra la testa dei personaggi. Se ciò vi sembra troppo strano, parlate della vostra paura con un amico che, siete certi, vi sosterrà nell’espressione della vostra individualità e non avrà alcun progetto per voi. Chiedetevi: “Allora, cavernicolo, qual è il peggio che può succedere se ritorno a studiare? Se lascio l’azienda di famiglia? Se abbandono questa relazione soffocante? Di che cosa ho paura? È un timore reale? Che cosa potrei fare per proteggermi da ciò che mi rende nervoso?” Se vi fermate a riflettere sulla situazione, è probabile che non veniate sacrificati al dio della pioggia. Diciamo che state attraversando questa fase e vi rendete conto di aver paura di sconvolgere chi vi circonda. Ad un cliente in questa circostanza, spesso dico: “So che è difficile, ma fare qualcosa per sé, non significa necessariamente fare qualcosa contro di loro. Se queste persone la amano veramente (e non amano solo il modo in cui lei si comporta), le staranno vicino.” Il cliente spesso risponde: “Ma non gli piacerà. Metteranno su il broncio.” Che lo facciano! Non moriranno per questo! Il broncio è un loro problema, non vostro e non dovete risolverlo al posto loro. “Ma non approveranno. Non capiranno perché voglio cambiare lavoro.” Non devono capire o approvare ciò che fate. Se siete sicuri di fare ciò che è giusto per voi, questo è abbastanza. Ecco alcune considerazioni che possono aiutarvi durante i transiti di Urano. Immaginate che siano “Brodo Caldo per l’Anima che Vive un Transito di Urano”. Avete il diritto di fare ciò che vi fa star bene, anche se tutti gli atri pensano che siete pazzi. Che cosa gli altri pensano di voi non è un vostro problema, è loro. Che cosa pensano di voi non è affare vostro. Preferireste avere un sé o un lavoro? Un sé o una relazione? Un sé o… (riempite lo spazio vuoto)? Siete l’unica persona che sempre vivrà con voi. È praticamente impossibile attraversare un periodo uraniano senza che metà delle persone che conoscete pensi che avete fatto un grosso errore. Confonderete o addirittura offenderete gli altri, non importa cosa fate. Dovreste fare ciò che volete; non cercate di essere qualcun altro. Questa sarebbe un’ottima scelta per qualcun altro, o per voi? Che cosa vi dice l’istinto? Come vi sentite quando vi svegliate al mattino? 44 Casa Terza Pensate prima di dire sì. (Alcuni dei miei clienti hanno scritto questa frase su cartoline attaccate ad ogni apparecchio telefonico di casa). Date un’occhiata alla tabella. Per ogni casa, viene elencato dove Urano vi chiede di evolvervi, crescere e/o cambiare; quale “tribù” è possibile che dobbiate abbandonare; ciò che il vostro “cavernicolo” interiore potrebbe temere in caso di cambiamento; e dove potreste ottenere un sostegno neutrale ed obiettivo che vi aiuti nel percorso di crescita. Mi auguro che la tabella, le considerazioni al punto 8 e le strategie proposte in quest’articolo si dimostrino un’altra forma di sostegno durante i vostri transiti di Urano. Abbiate il coraggio di essere voi stessi! Da venti anni, Jodie Forrest è impegnata come astrologa, counsellor, insegnante e scrittrice; tiene, inoltre, conferenze e cura le pubblicazioni della casa editrice Seven Paws Press. I suoi articoli sono stati pubblicati in tutte le più importanti riviste astrologiche; insieme al marito Steven Forrest, è co-autrice di Skymates: Love, Sex and Evolutionary Astrology, ed ha scritto il testo per due analisi astrologiche computerizzate, “The Single Sky” e “The Sky We Share”. Autrice di romanzi, Jodie ha scritto una trilogia di genere fantasy basata su leggende nordiche e celtiche; il primo libro si intitola The Rhymer and the Ravens. È bassista e tastierista nel gruppo Dragonship, che suona le musiche composte dal marito Steven e ispirate alla trilogia. Alla fine del 2004, la Seven Paws Press pubblicherà un nuovo libro dei Forrest, Skymates: Volume Two, The Composite Chart. Jodie può essere contattata tramite il sito dei Forrest, www.sevenpawspress.com, o tramite e-mail: [email protected]. Ripreso da “The Mountain Astrologer”, n. 113, febbraio/marzo 2004. NUOVA PASSWORD PER ACCEDERE AL SITO: FAES Casa Terza 45 VARIE L.A. 136-323 MOSTRE La nostra Delegata lariana M.Luisa dell’Orto – proveniente dall’accademia di Brera – ha allestito una mostra personale a Gera, che ha suscitato l’apprezzamento scritto di numerosi turisti italiani e stranieri soggiornanti sulle rive del lago di Como. Si tratta di quadri plastici, in cui il colore è commisto a elementi naturali o tecnologici, come foglie, tralci, spire di rame, spighe ecc. disposti in una fantasmagorica armonia evocante profondi simboli, zodiacali compresi Perchè anche i Soci le possano apprezzare ne abbiamo riportato alcune fra le pagine a colori (v. pag. 96) * * * A San Giorgio a Cremano (NA), a Villa Bruno, dove già si è tenuto un Convegno del CIDA, si è festeggiato dal 20 al 26 settenbre 2004 il Decennale del Forum delle Associazioni culturali della città natale di Massimo Troisi. In questa importante occasione la nostra Maria Vacca ha organizzato una mostra iconografica a cura della Delegazione CIDA sul tema: Dal De Sphaera a Imago Mundi: La rappresentazione del cosmo attraverso i secoli, oltre a mostre di scultura e pittura. * * * BAGNO ZODIACALE? Ecco una collaborazione inedita! Il “Gruppoquid” di Pesaro ha ideato un corcorso originale . “Zodiac:sotto il segno del bagno” per progettare stanze da bagno ispirate a simboli zodiacali, che prevedeva la collaborazione fra un architetto-progettista e un astrologo.Il nostro Socio Luigi Nizzari ha contribuito alla messa a punto del premio. All’astrologo toccava stilare due relazioni : sull’espressione astrologica del progettista (dal suo tema natale) e sul significato esoterico del progetto. Su circa duecento domande una Commissione di undici membri ha selezionato 12 nominativi, uno per segno, e fra essi il primo premio assoluto assegnato al segno del Leone con la consulenza astrologica di Stefania Marinelli. 46 Casa Terza Ci fa piacere segnalare che fra i segni premiati figuravano 6 volte noti esponenti del CIDA. I 12 progetti presentati a Milano alla Fiera MACEF 3-6- settembre, saranno presentati anche a Bologna al CENSAIE ai primi di ottobre. Il concorso dovrebbe esse esteso anche a livello francese e spagnolo e questa formula verrà riproposta in futuro. Per ulteriori dettagli si consulti il sito www.gruppoquid.it sotto concorsi * * * Il CASO CLINICO proposto da Maria Vacca: L’Astrocitoma, il dramma di Davide, è pubblicato sul n. di settembre di SESTILE. * * * Ci segnala questa intrigante notizia la nostra Socia Julianne Evans, emerita traduttrice per la nostra Rivista. Progetto “Bilancia Lotteria” di Mick O’Neill, o come utilizzare Astrologia & ESP per vincere la Lotteria (1). In anni recenti, le ricerche hanno fornito delle prove convincenti di ESP ed altri fenomeni psichici. Sembra che ci sia anche una componente astrologica. Il Progetto Bilancia Lotteria è stato proposto per provarlo. Siete invitati a partecipare - gratis. Non devi essere un sensitivo per partecipare, devi solo: 1. chiudere gli occhi per più o meno 30 secondi, a qualunque ora, ma preferibilmente quando il MC si trova tra 4° Bilancia e 13° Scorpione (vedi sotto), per vedere quali numeri fra 1 e 49 vengono in mente. Bastano 6 numeri, ma si può arrivare fino a 12. 2. mandare un Email a: [email protected] per comunicare i numeri visualizzati e l’ora, prima delle 19:30 (ora italiana) del mercoledì o del sabato successivo. Il centro provvederà a comunicare ad ogni partecipante i numeri estratti. Perché Bilancia? Secondo lo scienziato James Spottiswoode (2), il quale non ha nessun interesse per l’astrologia, l’abilità psichica è più marcata in un arco di 75 minuti attorno a 24° Bilancia (zodiaco tropicale) al MC (culminante). Alcuni astrologi occidentali hanno collegato questo effetto con la stella fissa Spica (a circa 24° della Bilancia). Spica è importante anche nell’astrologia siderale. Lo zodiaco siderale in passato ha avuto un diverso numero di punti di partenza, dando date dei giorni festivi diverse in tutta l’India, con la conseguenza che il governo indiano ha dovuto scegliere una definizione di inizio comune al maggior numero di persone. La definizione più accettata è quella che assegna Spica come l’inizio della Bilancia siderale. Recentemente, la ricerca nel campo da fenomeni psichici ha mostrato il potere di molte menti in uniso- Casa Terza 47 no. Perciò è concepibile che un miliardo di vite, essendo governate da questa stella, potrebbero in qualche modo dare potere al momento quando si trova direttamente sopra di loro. Una spiegazione più scientifica è basata sull’attività solare che disturba il campo magnetico della Terra; anche i Gauquelin la ritenevano importante. Comunque, la ricerca suggerisce che durante periodi di bassa attività solare i risultati delle ricerche psichiche migliorano. Il MC in Bilancia corrisponde al momento in cui il piano della nostra galassia è quasi piatto in linea con l’orizzonte, il che significa che ci sono poche stelle sopra di noi. Se l’attività solare disturba, forse anche le stelle disturbano le percezioni extrasensoriali. Un’altra considerazione è che quando 24° Bilancia culmina, l’ascendente, a latitudini medie, è entro un grado dal centro galattico – che sorge in quel momento (3). Qualunque sia il motivo dell’effetto Bilancia, compro dei biglietti in più per le persone che usano l’ora del MC in Bilancia. Ora del MC in Bilancia (intorno 24°) per Italia Giorno del mese 1-5 6-10 11-15 16-20 21-25 26-31 Ottobre (ore legali) 14:00 13:40 13:20 13:00 12:40 12:20 Novembre (CET) 12:00 11:40 11:20 11:00 10:40 10:20 Dicembre 10:00 09:40 09:20 09:00 08:40 08:20 NOTE (1) Da Transit (sett-ott. 2004), il giornalino online dell’Astrological Association of Great Britain; vedi http://www.astrologer.com/aanet/pub/transit/sep2004/libralottery.htm per l’articolo completo (2) Spottiswoode S.J.P. (1997) Apparent Association Between Effect Size in Free Response Anomalous Cognition Experiments and Local Sidereal Time. Journal of Scientific Exploration 11,(2),109-122 (3) O’Neill Mick, Galaxy rising - can astrologers use it to psychically win the lottery jackpot together? Astrological Journal, May-June 2001. * * * La stessa Julianne Evans, che si è formata presso la Faculty of Astrological studies (GB), ha accettato di tenere a Milano dei corsi introduttivi di Astrologia, presso il Centro Yoga più – via Enrico Noe, 47 – 20133 Milano, articolato in 5 seminari (ore 9.30-17.00) sempre la domenica a partire dal 24 ottobre 2004 (indi 28 novembre, 23 gennaio 2005, 20 gennaio, 20 marzo) (50 Euro per Seminario). Per informazioni dettagliate: tel 0536.871649 - 347.5381294 - www. piuvie.it. * * * 48 Casa Terza La presentazione del bel libro di Gabriele Ruscelli: Astrologia - astronomia e salute (che abbiamo recensito nel n. precedente) avverrà a Forlì resso il Centro VISUSVITA - Corso Diaz, 84 - il 04/11/2004 - ore 21 * * * Annuncio preliminare THE ASTROLOGICAL ASSOCIATION OF GREAT BRITAIN 37° CONGRESSO ANNUALE 2005 30 Settembre – 4 Ottobre 2005 Molte lingue, un linguaggio Unirvi a noi per un’esperienza unica, uniti dallo stesso linguaggio astrologico, espresso in inglese, francese, tedesco e italiano. Godervi il centro congressi moderno, il lago e l’esteso parco dell’Università di York, appena fuori questo antico ponte tra le culture d’Europa del nord e del Mediterraneo. Dettagli sul nostro sito www.cida.net sotto ultimissime e sul sito inglese www.AstrologicalAssociation.com. Casa Terza 49 Angela Castello IL PROBLEMA DEI GEMELLI BIOLOGICI NEL TEMA NATALE L.A. 136-371 Le radici mitologiche del problema Sin dall’antichità i gemelli hanno rappresentato un evento eccezionale della natura. Si credeva, infatti, che avessero un potere magico, specialmente sul tempo e sulla pioggia. Gli indiani della Columbia Britannica pregavano il vento e la pioggia dicendo: “Placati, respiro dei Gemelli”.Essi pensavano inoltre che i desideri dei Gemelli venissero sempre esauditi e, perciò, ne avevano timore perché avrebbero potuto fare del male a coloro che odiavano. Poiché erano in grado, si riteneva, di richiamare i salmoni, elementi importanti per la sopravvivenza della tribù, venivano definiti anche “procacciatori di abbondanza”. Curavano le malattie con un sonaglio di legno ed evocavano il vento col movimento delle mani. Nell’Africa sud-orientale, i Baronga di razza Bantu (baia di Delagoa) chiamavano Tilo (Cielo) la donna che partoriva i gemelli e questi, di conseguenza venivano chiamati Figli del Cielo (connotazione Aria) I Baganda dell’Africa Centrale consideravano i gemelli come frutto della fertilità e perciò la coppia che li generava era in grado di rendere fertili i campi semplicemente rotolandosi sull’erba. Nel Benin, Africa occidentale, curiosamente contrassegnata da un’alta percentuale di nascite gemellari, i gemelli sono ancora particolarmente venerati. Le loro statuine in legno colorato vengono poste su altarini casalinghi ed onorate con offerte di fiori e frutta, specialmente quando uno dei due muore perché in tal caso questi potrebbe essere preso da invidia per il gemello vivente e causare sventure all’intera famiglia. Gli archetipi occidentali Questa duplice connotazione, positivo-negativa si riscontra in mitologie più recenti, in particolare in quella greca dove, tra le tante coppie di gemelli, la più celebre è quella di Castore e Polluce. Figli di Leda ( da Lada, che in Licia/Asia Minore, significava Donna e che, dopo la Madre Terra, costituiva il primo essere femminile del mondo) e di Zeus in forma di cigno, furono generati sotto la 50 Casa Terza cima del monte Taigeto in Laconia frequentato, appunto, dai cigni. Nacquero, però, nella piccola isola rocciosa di Pephnos di fronte alla Laconia e da lì trasportati da Ermes via aria sulla terraferma a Pellana, città della Laconia dove regnava Tindaro. Secondo la leggenda, quando uscirono dall’uovo - anche Leda era stata trasformata in cigno - conservarono la membrana che poi divenne il loro mantello rotondo o pilos, e che usavano cavalcando. Erano infatti cavalieri e Castore, il gemello mortale, era domatore di cavalli mentre Polluce, il gemello immortale, era un pugile. Sulla piccola isola erano rimaste le loro statuette di bronzo che neanche la marea poteva spazzare via. Venivano chiamati Dioscuri, (Dios Kouroi = figli di Zeus) Durante una lite con i loro cugini tebani Idas e Linceo, anch’essi gemelli, Castore venne ucciso in un agguato. Distrutto dal dolore e dopo averlo vendicato con l’aiuto di Zeus, Polluce chiede al padre di subire la stessa sorte. Ma Zeus, non potendo acconsentire dato che era immortale mentre l’altro proveniva dal seme mortale del marito della loro madre, Tindaro, gli offrì un’alternativa: o stare per sempre nell’Olimpo o vivere un giorno sull’Olimpo e uno nell’Ade insieme al fratello. Polluce scelse di partecipare un giorno alla luce e un altro all’oscurità per amore del fratello. Gli spartani li raffiguravano con due travi di legno legate assieme da un asse sotto forma di H- di qui l’attuale simbolo nello zodiaco. Oppure con due anfore ad ognuna delle quali era attorcigliato un serpente (simbolo di Mercurio/Ermete guaritore) Abitavano in cielo sotto forma di stelle, le due più lucenti della costellazione dei Gemelli ma, diversamente dagli altri eroi, erano liberi di muoversi e accorrere in soccorso di chi li invocava nel pericolo, specialmente durante i combattimenti e le tempeste marine. In tal caso apparivano non più come cavalieri ma come esseri alati. Castore e Polluce sono il simbolo del legame indissolubile di amore tra gemelli. Romolo e Remo, invece, i gemelli figli della vestale Rea Silvia e di Marte allattati dalla lupa e fondatori di Roma, sono legati dal vincolo della rivalità e dell’odio che si dissolve soltanto con la morte di uno dei due. Alcuni riportano che in realtà fossero figli dello stesso padre di Rea, Amulio, fratello del re Numitore. Amulio ordinò ad un suo servo di eliminarli ma questi li mise in una barca affidandoli alla corrente del fiume che li trasportò fino ad un grande fico dove furono allattati da una lupa (animale sacro a Marte) e nutriti da un picchio. Secondo Plutarco (46-120 d. c.), in seguito fu lo stesso padre che incaricò qualcuno di farli studiare- pare eccellessero nello studio delle lettere- e crescere valenti nella caccia e nella corsa. Si racconta inoltre che combattessero i ladri e aiutassero gli oppressi (erano, quindi, soccorritori come Castore e Polluce). All’inizio, i due fratelli erano uniti tanto che Romolo liberò il fratello caduto nelle mani del re tiranno, e insieme a lui vendicò la madre. Insieme decisero poi di fondare una città nei luoghi in cui avevano trascorso la loro infanzia. Fu allora, quando si doveva decidere a chi spettasse la supremazia, che diventarono nemici e la loro solidarietà si trasformò in odio. Vennero alle mani e Remo fu ucciso. Romolo regnò sulla nuova città che dal suo nome chiamò Roma. Quando morì non si poté trovare il suo corpo per cui i romani arguiro- Casa Terza 51 no che fosse stato trasportato in cielo diventando il dio Quirino, e che dal cielo dispensasse il suo aiuto ai bisognosi (ancora, connotazione Aria) Il Segno dei Gemelli Secondo lo Zingarelli ‘98, il mito è l’esposizione di un’idea astratta sotto forma poetica o allegorica. E’, tra le altre cose, l’immagine semplificata di un fenomeno sociale o di un personaggio come viene recepito presso un gruppo umano, svolgendo un ruolo determinante nel comportamento pratico ed ideologico di questo. Abbiamo qui l’esperienza universale dei gemelli stratificata nell’inconscio collettivo che viene trasferita come archetipo nel segno zodiacale dei Gemelli. L’idea base è quella del dualismo tipico del nostro universo che si dibatte per vivere, o sopravvivere, tra bene e male, tra chiaro ed oscuro. Estrapolando dalla mitologia presentata, abbiamo per i Gemelli le seguenti connotazioni: – Parte chiara immortale e parte scura mortale – Figli del cielo, esseri alati = Segno di Aria – Capacità taumaturgiche (anche nella mitologia cattolica i Santi Cosma e Damiano sono gemelli e guaritori) – Ambivalenza di amore/odio nel rapporto – Simbiosi/separazione – Cielo e Ade, contatto fra due mondi Il problema dei gemelli nel tema natale Quando vogliamo redigere un tema natale ai gemelli ci troviamo di fronte ad una sola carta per due persone diverse. Come dobbiamo comportarci? Sull’argomento c’è stato di recente un vivace dibattito on-line sul sito dell’Isar che cercherò di sintetizzare. L’imbarazzo del primo impatto è superabile se si tiene conto che ogni individuo cerca l’unicità. E che bisognerebbe chiedersi non perché malgrado la stessa carta due persone siano differenti, bensì come mai sono uguali, se questo dovesse verificarsi. Dopo tutto, anche il singolo individuo può essere diverso nei diversi periodi della vita in quanto le persone cambiano all’interno della loro struttura, e quindi del loro tema, e può essere difficile riconoscere in noi il “gemello” che eravamo trenta anni fa. Intanto, bisognerebbe prendere in considerazione se si tratta di mono o bi-zigoti, cioè se i gemelli hanno un patrimonio genetico identico oppure già differenziato. Probabilmente, nel primo caso ci potrebbe essere una maggiore tendenza alla rivalità e quindi, ciascuno di essi potrebbe utilizzare soltanto una parte dell’oroscopo, nello stesso modo, del resto, in cui tutti noi utilizziamo solo una parte delle nostre potenzialità. In genere, almeno secondo alcune ricerche, i gemelli tendono ad accentuare le differenze se vivono insieme mentre rimangono apparentemente più simili nel caso contrario. Bisognerebbe poi andare alla ricerca delle piccolissime differenze che sempre emergono, tanto più 52 Casa Terza evidenti quanto maggiore è la distanza di tempo che intercorre tra una nascita e l’altra. Anche se sembra un po’ difficile trovare qualcosa di immediatamente significativo applicando le regole classiche dell’astrologia. Forse si potrebbe ricorrere a tecniche più sofisticate tipo armoniche o midpoint o astrologia jyotish. Ma il loro uso potrebbe essere relativo se la differenza di tempo tra le nascite risultasse di pochi minuti come è probabile che avvenga nel caso di parti cesarei. Certo, sarebbe utile avere l’ora di nascita il più esatta possibile. Ma anche in questo caso è necessario ricordare che non si può desumere tutto dalla carta. Ci sono cose che non possiamo vedere in essa così come non sempre è possibile scoprire tutti i segreti del nostro inconscio. Senza contare che l’astrologia non è sufficientemente evoluta e che deve ancora trovare la strada giusta per comprendere come mai due anime sono state legate insieme fin dalla nascita. Forse si dovrebbe introdurre il discorso della reincarnazione, per chi ci crede, o del libero arbitrio, che riescono ad aver ragione persino dalle carte. Anche la Kabala si riferisce al libero arbitrio. Si possono ipotizzare “universi paralleli” (Scientific American, maggio 2003, Terre parallele in universi infiniti) dove ognuno può vedere il film che preferisce.Vale a dire che in universi infiniti ci dovrebbero essere infinite possibilità di opzioni. Tuttavia, una volta operata la scelta, questa non può più essere cambiata (ecco dove nascerebbe l’equivoco del determinismo). Per il misticismo egiziano, ed io aggiungo anche per la dottrina rosacrociana, l’anima entra nel corpo alla nascita ma si realizza completamente solo a 7 anni. Durante questo primo periodo l’individuo può cambiare secondo le esperienze con le quali si confronta. Lo stesso profeta Nostradamus, che fece uso estensivo delle previsioni astrologiche, afferma che non è detto che tutte le profezie debbano avverarsi, intendendo che l’uomo può sempre cambiare il suo futuro attraverso l’esercizio della volontà. Siccome questi due punti, le vite passate e il libero arbitrio, ci avvicinano alla comprensione delle motivazioni individuali e del nostro modo di agire, sarebbe opportuno prenderli in considerazione quando si studia una carta gemellare. Ci sarebbe tuttavia da obiettare che, studiando la stessa carta per i due gemelli, si ottengono storie di vite passate uguali per entrambi. Ipotesi di approccio Prima di passare alle diverse ipotesi di approccio, sarebbe opportuno tornare al mito che ci presenta, come abbiamo già detto, un gemello solare/conscio ed uno oscuro/inconscio, uno di solito più passivo e l’altro più attivo (polarità Yin-yang) simboli interiori del nostro Giano bi-fronte o del nostro dualismo. Ecco le diverse tecniche ipotizzate e già sperimentate: 1) Osservare gli angoli (AS e MC) e gli aspetti che presentano. Possono trovarsi in segni diversi. Oppure, in segni uguali e Dwad diverse. Per Dwad si intende una divisione dello Zodiaco in sezioni di 2°30’, ognuna delle quali in un segno diverso all’interno dello stesso segno. Per es. 2°30’ di Ariete = Casa Terza 2) 3) 4) 5) 6) 7) 53 Dwad Ariete/Ariete; da 2°,30’ a 5°,00’ = Ariete/Toro, e così via fino ai Pesci. Questo è un sistema in uso nell’astrologia indiana che può essere consultato come conferma o quando non si sa a che santo votarsi. Di solito, anche se l’AS risulta uguale la differenza di tempo si nota al MC. Osservare ancora gli angoli. Per es., il Sole di uno può cadere al di sopra dell’orizzonte e quello dell’altro al di sotto. E’ utile in questo caso considerare i settori dell’oroscopo (maggiore o minore obiettività/ soggettività) Prendere in considerazione il fatto che un gemello può rispondere maggiormente alle vibrazioni del Sole e l’altro della Luna, specialmente nel caso di sesso diverso. Oppure che uno dei due sta polarizzando una parte dell’oroscopo. Per es., in un determinato momento, uno incomincia ad esprimere maggiormente l’energia Yang identificandosi con Marte e il Sole mentre l’altro sicuramente diventerà più lunare e venusiano. E’ interessante riscontrare quale parte della carta ognuno di essi sta privilegiando. Per es., in un quadrato tra Marte e Saturno dove uno sta utilizzando la polarità Saturno e l’altro quella marziana. La vicinanza maggiore o minore di un pianeta natale alla cuspide di una casa. Le configurazioni geometriche all’interno dell’oroscopo (dovute alla differenza di tempo che incide sulla collocazione delle cuspidi delle case), come un Grande Trigono o un T-quadrato La posizione della Luna progressa rispetto alle cuspidi natali e la progressione degli angoli rispetto ai pianeti natali insieme ai transiti su tali punti. Questo per decifrare gli avvenimenti che si realizzano per un gemello e non per l’altro. Ricorrere alla tecnica della rettifica dell’ora natale nei casi dubbi perché l’AS è importante e i pianeti in congiunzione o in aspetto possono rappresentare le persone presenti all’evento e/o l’equivalente delle sub-personalità. Il contatto differenziato nel tempo con i pianeti (transiti) è piuttosto rilevante. Per es., la differenza dai 4 agli 8 minuti alla nascita (frequente nei parti cesarei e ancora più notevole in quelli naturali) può tradursi in 6-8 mesi durante l’adolescenza quando uno dei gemelli vive progressivamente le stesse situazioni prima dell’altro mentre verso i 30 la differenza si tramuta in anni. Per es. l’inizio del ciclo femminile o il sorgere della prima peluria sul viso per i maschi. Con impatti psicologici di un certo peso Una coppia di gemelle aveva ricevuto il permesso di accettare appuntamenti solo dopo aver compiuto i 16 anni. La seconda ebbe un inquadramento di Venere appena prima di quell’età e l’altra appena dopo. Quest’ultima non ebbe mai un appuntamento mentre l’altra sì. Continuarono a vivere insieme fino ai 60 anni, con la gemella dell’appuntamento che si dimostrava la più mondana ed energica delle due. Cioè, il neonato che nasce dopo viene in contatto con le sequenze planetarie prima dell’altro. Secondo A. T. Mann, quando la differenza temporale è di 10’ o addirittura 20’ (il che non è infrequente nei parti naturali), il secondo gemello spesso va più avanti nella vita precedendo l’altro nelle esperienze. Altri astrologi affermano il contrario. 54 Casa Terza È, cioè, il primo gemello quello più volitivo o più produttivo in quanto decide di uscire prima dell’altro che, spesso, viene indotto all’uscita da parto cesareo. Mi viene, però, in mente che il primo ad uscire è anche quello che è stato concepito dopo. Quindi la discrepanza tra le due tesi è solo apparente. 8) Un’indagine utile sarebbe quella di far analizzare la carta dei gemelli da due astrologi diversi perché ognuno può vedere la carta da una diversa prospettiva, e fare poi un confronto. 9) Un’altra sarebbe quella di avere un dialogo privato con ognuno dei gemelli per vedere come i due considerano se stessi rispetto all’altro. 10)Infine, un sentiero da seguire sarebbe quello di analizzare anche la carta dei genitori, ed eventualmente dei nonni, in quanto la loro influenza può risultare significativa per comprendere la colorazione differenziata che appare nella carta dei gemelli. Un caso di gemelli bi-zigoti Vediamo adesso i grafici di una coppia di gemelli – di cui ho avuto diretta esperienza, ancora nell’’89, quando avevo come strumento utile soltanto la dialettica del sistema morpurghiano – il primo di sesso maschile, l’altro femminile, nati ad appena 5’ di distanza. E pare che il tempo sia esatto. Casa Terza 55 Confesso ch’ero stata presa dal panico e mi ero attaccata a tutte le differenze possibili, anche a quelle più esigue. Indichiamo con A il primo gemello, di sesso maschile e con B quello di sesso femminile. Grafici Avevo riscontrato: A: MC 19°14’ Leone, 2° decano = Sagittario A: Stellium in 9a con Merc., Luna, Marte A: (nessun riscontro) A: id A: Plutone, 4°11/Bi, semiq. MC 19°14 Leone A: Nettuno/Sag. cuspide (-5’’) 2a B: MC 20°31 Leone, 3° decano = Ariete B: Stellium in 8a con Sole, Saturno, Merc. B: Urano, 23°44’ Bi sest. MC 20°31’LeoneB: Giove 17°27’ 4a/Pesci trig. AS 9°53 Scorp. B: - - - - - - - - — B: Nettuno del tutto in 1a casa Nel soggetto A con un MC 2° dec./Sag. ed uno stellium in 9a, analoga del Sag.+ Luna/inconscio personale/anima nello stellium, assediata da Mercurio/Movimento e Marte/iniziativa in Leone, abbiamo una capacità di fuga e di salvezza nel lontano abbastanza accentuata, insieme alla capacità di azione costruttiva che si origina dal semiquadrato tra Plutone/risorse impensate e 56 Casa Terza MC/autorealizzazione (assente nella sorella). La collocazione di Nettuno/infinito, proiettato (0.05’’ alla cuspide) sulla 2a, la casa del concreto, indica la capacità di reagire al pericolo di alienazione data dall’autocoscienza/Sole cong. a Saturno/limiti nella casa della morte e della trasformazione. La sorella, invece, con il MC. 3° dec./Ariete, stellium in 8a/casa dell’alieno, doppiamente legata a Plutone e Marte che ne sono i signori, si sente più distaccata dal suo ambiente naturale (opp.2a), sempre pronta a combattere. Saturno/limite/struttura/logica assediato da Sole/vitalità e Mercurio/ movimento la portano ad una certa impulsività. Urano sestile al MC/Leone-3° dec. Ar. (assente nel fratello) indica che si autorealizza nell’indipendenza e nella ribellione. Mentre il suo Giove in Pesci, forte perché in 2° domicilio nel segno, trigono all’AS in Scorpione (altro aspetto assente nel fratello), accentua le sue valenze trasgressive legate all’inconscio. Durante il colloquio, entrambi i ragazzi sembravano soffrire di una specie di rassegnazione in contrasto con il clima ostentatamente ma falsamente liberale, proposto dai genitori. Il quadrato Luna/Urano tra la 12a e la 9a nell’oroscopo dei due gemelli parla di separazione brusca e sofferta dalla madre, sentita maggiormente dalla figlia che la traduce in aggressività In effetti, il ragazzo si dimostrava più tranquillo e taciturno mentre la sorella si atteggiava a ribelle. Il primo, che sognava di diventare pilota di formula 1, diventa ingegnere meccanico con laurea breve riuscendo ad inserirsi nel quotidiano, si sposa nel 2002, ancora senza figli (Plutone in 11a/Bilancia di fronte ad una 5a vuota) e trasferisce il suo desiderio di potenza (Formula 1) nello Judo, che pratica ancora adesso. In questa sede non dobbiamo analizzare i temi ma considerare semplicemente le differenze che rendono i gemelli persone uniche e non cloni. Così, a distanza di molti anni, risulta che il soggetto A, il primo nato, il relativamente meno sensibile dei due, è quello che si inserisce meglio nella realtà e sopravvive. Invece la sorella, più percettiva e ricettiva è quella che soccombe. Infatti, il suo desiderio di indipendenza la porta a fuggire di casa, a sperimentare subito il sesso, a sposarsi con una persona che la induce ad una nuova fuga (separazione) e l’avvia verso la morte (casa 8a) cui forse, lo diciamo a posteriori, inconsciamente anelava (Sole quadr. Plut.). Quando, infatti, le si prospetta ormai una serena convivenza con un altro compagno per sfuggire ad un marito che la prevaricava psicologicamente e forse fisicamente, perisce in un incidente d’auto mentre si dirige verso il lago di Garda per il suo ultimo giorno di lavoro (cameriera in un hotel). 15 giorni prima era sfuggita ad un altro incidente. Lascia una bambina di 3 anni che ora, a 10 anni, è in analisi. Sia lei che il fratello avevano sogni premonitori (Casa 8a/Cancro abitata, AS. Scorp., Giove in Pesci/4a) e poco prima dell’incidente lei aveva presagito la sua morte. In seguito alla perdita improvvisa della sorella il gemello si è trovato ad avere seri problemi negli studi, esprimendo così il suo dolore. I due fratelli erano, infatti, molto legati. Se dovessi fare adesso l’oroscopo, usufruirei dei punti 1, 3, 4, 5, 10 per avere delle conferme più immediate. Proviamo ad analizzare: Casa Terza 57 A: MC dwad Leone/Pesci = approccio più morbido ed elusivo e quindi più funzionale all’ambiente. B: Mc dwad Leone/Ariete = atteggiamento più frontale ed aggressivo verso l’ambiente. B: configurazione astrale = Grande trigono di Acqua tra AS/Scorp.- Giove/4a/Pesci - Mercurio/8a/Cancro. Questo sembra indicare maggiore sensibilità e attrazione per l’Inconscio/Infinito (assente nelo fratello). Le dwads perciò confermano sia la tonalità dei decani sia l’atteggiamento dei due fratelli verso la vita e le loro reazioni allo stesso contesto sociale. Ovviamente, si tratta di sfumature. Tema natale dei genitori Grafici Prima di fare l’oroscopo avevo parlato col padre mentre la madre rimaneva silenziosa. Apparentemente liberale, il primo era in realtà molto possessivo (Scorpione) ed autoritario. Pare fosse anche influenzato dalla moglie, che aveva rifiutato visceralmente la figlia (Urano/12a quadrato Luna in 9a/madre nel lontano nella carta dei gemelli) Probabilmente aveva avuto problemi durante il parto (Giove/placenta e Nettuno/liquido amniotico lesi, anche se non tra di lo- 58 Casa Terza ro). La madre presenta una Luna in 6a/Ariete opposta Mercurio/figli in 12a ed un AS/Bilancia con un nucleo di durezza (Luna opp. AS Trig. Plut.10a/potere in Leone). Inoltre, con uno stellium in 12a, risulta interessato l’asse di identità dove si riscontra una certa confusione (Sole congiunto Nettuno entrambi congiunti Mercurio). Il padre, Sole/Scorpione in 10a opp.Luna/Toro in 4a = asse del potere, AS Capricorno con Giove in 1a e MC 29,37/Bilancia, cioè quasi Scorpione, la dice lunga sull’atmosfera casalinga rivelatasi poi oppressiva anche per la nipotina, che va a trovare malvolentieri i nonni materni a causa della loro rigidezza inflessibile. Dopo la morte della figlia, il nonno voleva la bambina in affidamento ma questo è stato assegnato nominalmente al padre che lo ha poi passato, di fatto, ai nonni paterni. Ragion per cui ci sono stati forti litigi tra i due con risvolti legali che ancora perdurano. Entrambi i temi presentano una opposizione Sole/Luna. Influenze genitoriali sul tema dei gemelli Grafici comparati Se confrontiamo la carta dei gemelli con quella dei genitori, nati uno nel ‘49, l’altra nel ‘51, vediamo che gli Urano dei genitori si collocano tra l’8a e la 9a Casa Terza 59 casa dei figli. Quello del padre, che nella sua carta ha uno stellium in 8a, destabilizza maggiormente la congiunzione Sole /Saturno in 8a cui è più sensibile il gemello di sesso maschile in quanto investe la sua vitalità e il suo ruolo a livello sociale. Lo rende, su una base natale emotiva già incerta (quadrato Luna/Urano) meno autorevole ma nello stesso tempo lo spinge a recuperare nel concreto (risucchio della 2a/Capricorno). Riesce infatti ad ottenere, come abbiamo visto, la laurea breve in ingegneria e adesso lavora in un calzaturificio (Nettuno/piedi alla cuspide della 2a/concreto). La figlia, invece, assume prevalentemente la tonalità 8a dello stellium del padre con risvolti più drammatici. L’Urano della madre si inserisce tra il Mercurio/razionalità e la Luna/tradizione destabilizzando la pragmaticità e interessando maggiormente la gemella di sesso femminile. Tanto più che il quadrato Luna/Urano accentua le tendenze di quest’ultima ad andare controcorrente. Tra l’altro, la gemella non riesce a continuare gli studi e ad ottenere un lavoro adeguato alle aspettative dei genitori. La tonalità 9a casa della madre (dove Urano è anche congiunto alla Luna Nera) viene assunta in modo conflittuale dalla gemella che adotta la fuga come modus vivendi e in modo positivo dal gemello maschio che si sottrae così all’alienazione della casa 8a. Grafico del transito nel giorno della morte della 2a gemella 60 Casa Terza Il giorno della sua morte, la Luna Nera transitava esattamente sulla sua Luna natale e sul Mercurio natale (0, 06’’) interessando l’asse 3/9 del Movimento dove anche Nettuno (l’infinito) di transito si congiungeva alla Luna Nera natale (0,07’’) e si opponeva alla Luna di lei. Secondo Helene Haw (vedi L.A n.104), di solito c’è un forte Nettuno nella carta dei gemelli ad indicare la simbiosi tra i due. Anche qui il Nettuno è abbastanza forte (in Sag./2° domicilio, in rapporti positivi con la 9a casa analoga del Sag. e con Plutone/Inconscio), sotto la luce dei proiettori tra 1a e 2a BIBLIOGRAFIA E FONTI: ■ FRAZER, Il Ramo d’oro, Newton, 1992 ■ JOSEPH CAMPBELL, Mitologia Occidentale, Mondadori, 1992 ■ Isar E-Mail Letter: n.i 230, 231, 233, 234, 264 A e B, 265 DATI: Gemello A.21 6 1974 ore 16.45 isola della scala Gemello B 21 6 1974 ore 16.50 padre 6/11/1949 nogara vr ore 11.05 madre 15 10 1951 ore 7.00 isola della scala vr giorno morte 2a gemella 18 3 1996 7.55 Gli articoli della nostra Rivista non invecchiano mai, o risorgono come l’araba fenice… Casa Terza 61 Brian Clark GEMELLI: ALLA RICERCA DEL PARTNER SCOMPARSO TRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO L.A. 136-373 Il terzo segno dello zodiaco è spesso incompreso e banalizzato. In questo articolo Brian parla dei forti sentimenti di perdita e separazione che di solito si celano dietro il temperamento nervoso ed agile dei Gemelli. Una versione completa dell’articolo si può trovare sul Mountain Astrologer del giugno/luglio 2000. Si visiti il sito web www.mountainastrologer.com/ “Vorrei che non continuassi ad apparire e sparire così all’improvviso facendo diventare matta la gente” Lewis Carrol Mi sono chiarito le idee su questo archetipo grazie ai clienti che ne rievocavano immediatamente la tematica con le loro collocazioni planetarie nel segno dei Gemelli. La mia conoscenza da manuale della persona nervosa, disimpegnata, superficiale e pettegola che fuma sigarette a gogò con il cellulare rimosso chirurgicamente dall’orecchio, è stata completamente destrutturata dopo aver ascoltato le varie testimonianze al riguardo. Il segno dei Gemelli evoca il primo incontro con un suo pari, la consapevolezza di un altro (una persona amata o rivale), e la prima esperienza di separazione vissuta ben presto nell’ambiente familiare. La loro sofferenza è prodotta dall’’antica memoria di un legame con il loro intero essere che era stato spezzato. Il segno dei Gemelli ed i suoi derivati, la terza casa e il suo reggente Mercurio, costellano l’archetipo dei fratelli e contengono una miriade di modalità attraverso le quali questo rapporto primario può essere vissuto. E’ comunente rappresentato da Castore e Polluce, sebbene vi siano state associate altre coppie di gemelli. (1) Le loro storie descrivono la gamma dei sentimenti che si originano nella relazione tra fratelli, dal coinvolgimento all’estraniamento, e rivelano i temi ricorrenti di dualismo, sacrificio, separazione, perdita e ricerca dell’altro. Osservando le stelle brillanti della costellazione potremmo conoscere un lato più incisivo di questo archetipo. 62 Casa Terza Le due brillanti stelle dei Gemell “O Muse dagli occhi brillanti, parlateci dei figli di Zeus, i Tindaridi, i grandi figli di Leda: Castore, che domava i cavalli, e Polluce, l’uomo senza macchia” (2) Inno omerico ai Dioscuri Elena si trovava sulle mura di Troia e guardava il campo di battaglia dove il fratello di suo marito, Agamennone, aveva raccolto il più grande esercito composto dalle armate di tutta la Grecia. Accanto a lei c’era Priamo, padre di Paride, l’eroe che l’aveva condotta sui lidi stranieri della città. Il patriarca le chiese di descrivere i valorosi guerrieri greci che riusciva a individuare. Elena, “la più splendida tra le donne”, (3) era stata la sposa di Menelao re di Sparta, prima che Paride la reclamasse per portarla a Troia quale premio per aver giudicato Afrodite la più bella tra le dee. Perciò, conosceva bene i generali greci accampati. Ma mentre scrutava il campo, elencando i vari eroi a Priamo, non riusciva a scorgere i suoi fratelli gemelli, Castore e Polluce (4) Era strano che i suoi fratelli non fossero insieme all’esercito greco. Essi l’avevano liberata quando, molto più giovane, era stata rapita da Teseo. Avevano anche fatto parte dell’eroico drappello guidato da Giasone alla ricerca del Vello d’Oro (5) e partecipato alla caccia del Verro di Caledonia. Erano famosi per le loro abilità guerriere, perciò Elena era stupita di non vederli insieme agli altri, che erano venuti per liberarla da Troia e dal suo rapitore Paride. Elena era stata assente da Sparta durante i dieci anni della guerra. Quindi non poteva sapere che una tragedia aveva colpito i suoi fratelli gemelli e che il Fato aveva suggellato il loro destino come stava per fare con il suo. Castore e Polluce erano amati sia dagli dei sia dai mortali. Erano conosciuti come Dioscuri, i figli di Zeus, secondo una più antica versione suggerita dall’inno omerico ai Dioscuri, che li voleva entrambi eroi divini. Tuttavia, secondo versioni classiche più tarde, avevano avuto origine da una famiglia di tipo più complesso. Questa, anche se non la più antica, divenne la versione popolare. I loro genitori erano Leda e Tindaro, la regina e il re di Sparta. Zeus si era invaghito di Leda e, per sedurla, si era trasformato in cigno. Ermes allora lo inseguì sotto forma di aquila. E in combutta con lui diresse, da vero briccone, il cigno verso la salvezza rappresentata dall’abbraccio di Leda. Leda partorì due uova gigantesche dopo essere stata fecondata sia da Zeus sia dal marito Tindaro. Da un uovo emersero Elena e Polluce, la divina progenie di Zeus, e dall’altro Castore e Clitennestra, quella umana di Tindaro. Qui, il dualismo geminiano si estende a vari livelli. Una parte dei gemelli è divina, l’altra è mortale. Una parte è di sesso maschile, l’altra femminile. Una parte è insieme maschio-femmina e divina-mortale, proprio come l’altra. Questa duplice Casa Terza 63 genealogia fa parte integrante del mito che ispira la costellazione dei Gemelli, strutturata intorno alle due stelle splendenti di Castore e Polluce. In apparenza, Castore e Polluce sono uguali, tuttavia il loro destino è diverso. Essi devono imparare a separarsi. Il complesso raggruppamento di ‘altri’ alla nascita e la perdita definitiva del legame diventa il fato che sta alla base dell’esperienza dei Gemelli (6) Inoltre, entrambe le coppie di gemelli portano avanti nella relazione da adulti lo stesso coinvolgimento. Elena e Clitennestra sposano due fratelli, Menelao ed Agamennone. Castore e Polluce sposano due sorelle, le loro cugine gemelle. (questo ci ricorda che, spesso, la prima impronta e il primo modello dei nostri rapporti con i fratelli vengono ricreati con partner adulti.) Quando Paride, sotto la guida di Afrodite, giunse nella patria di Elena per sedurla ed attirarla a Troia, i due fratelli gemelli lo accolsero generosamente come il benvenuto. Subito dopo il suo arrivo, comunque, essi partirono per assistere al matrimonio dei loro cugini gemelli Ida e Linceo. Tuttavia, prima che si celebrasse il matrimonio, Castore e Polluce rapirono le promesse spose, anch’esse gemelle, proclamandole loro mogli. Nella rappresentazione del ratto su un vaso, sia Afrodite sia Zeus erano presenti quando le due sorelle furono prelevate dal sacro recinto della stessa Afrodite (7) La dea dell’amore/passione sessuale e il dio dell’ordine sono consapevoli del fatto e, forse, hanno persino benedetto tale unione. Il legame tra gemelli, che è anche una metafora per i fratelli e altre simili relazioni, è permeato da un sottofondo di tipo erotico e competitivo. Le due sorelle promesse spose erano figlie del fratellastro di Tindaro. I temi di confusione e coinvolgimento familiare sono comuni nelle storie di gemelli. Probabilmente, le sorelle erano divinità lunari dato che ognuna di esse era chiamata col nome di una fase lunare: Febe, ‘la pura’ e Ileira, ‘la serena’. (8) Così, gli eroi solari gemelli trovano le loro controparti femminili. Altri due gemelli, gli olimpici Apollo ed Artemide, reciprocamente devoti, erano anticamente sinonimi dei luminari. Astrologicamente, spesso sottovalutiamo la storia dei gemelli che allude al Sole e alla Luna. Il mito geminiano si colloca in una complicata situazione di dualismo e abbinamento. Castore e Polluce sono talmente fusi insieme che rendono difficile la separazione. Sposano due gemelle che hanno portato via ai loro cugini, anch’essi gemelli. Le loro storie sono così intrecciate che la separazione viene rimossa. Ognuno dei gemelli viene preso dallo stesso ingranaggio di rapporto intimo oppure di rivalità. Legati in questo stato di simbiosi, non riescono a vedere se non il proprio riflesso. Per ironia, mentre Castore e Polluce rapiscono le fidanzate dei loro cugini viene ‘rubata’ la loro stessa sorella. Il mito dimostra che la conseguenza del loro raggiro è l’arrivo di uno straniero o figura ombra, rappresentata da Paride. La famiglia subisce un cambiamento irreversibile quando uno dei fratelli prende una partner poiché, insieme a lui, si congiunge ad un’altra linea ancestrale. In un sistema familiare, i due fratelli devono confrontarsi con la perdita del loro rapporto reciproco, e sono costretti a prendere atto che uno di loro sta lasciando la casa per entrare nel mondo del rapporto adulto.Un modo di affron- 64 Casa Terza tare i problemi irrisolti dell’ombra emergente è quella di proiettarli su famiglia e partner dei fratelli, cioè sui cognati. Un’altra versione suggerisce che le due coppie di gemelli (Castore-Polluce e Ida-Linceo) siano venute in conflitto a causa della divisione di una mandria. Tutti e quattro avevano razziato con successo nei territori dei vicini ed erano ritornati con una gran quantità di bestiame. La disputa sorge sul tema del possesso (sfera del Toro), che fa presagire l’esperienza geminiana della perdita e della separazione. Entrambe le coppie incominciano a combattere finché una spada trafigge Castore, il gemello mortale, Viene così rivelata la verità sui loro destini. Castore deve morire mentre Polluce, che ha il dono dell’immortalità a causa del padre divino, no. Polluce è adesso completamente solo. La visione del fratello ucciso in battaglia evoca la profonda sofferenza della loro irrevocabile separazione. Castore è la parte di Polluce che completava il suo senso di interezza; con la sua perdita c’è il vuoto e l’ossessiva sensazione di qualcosa che manca. Il suo dolore era intenso, talmente intenso che non poteva più vivere senza di lui. Perciò supplicò Zeus di permettergli di abbandonare la sua immortalità per essere vicino al fratello. Come dono eccezionale, Zeus concesse al figlio divino l’esaudimento di tale desiderio. La loro originaria differenza (divino contro mortale) verrà eguagliata da una parziale immortalità per entrambi. Mentre si è portati a definire il comportamento geminiano come dispersivo, nervoso o disimpegnato, ciò che in realtà si nasconde dietro di esso, seppure inconsciamente, è la ricerca frenetica dell’altro. In questo mito, è il legame spezzato con il fratello gemello che permette all’altro di oltrepassare la soglia verso il mondo ultraterreno, il terreno psicologico in cui incontriamo ‘l’ombra’. Castore, il mortale, diventa lo psicopompo, colui che guida il fratello oltre la morte. Nei gemelli, la separazione risveglia la consapevolezza, e la consapevolezza di essere separati è penosa. Nell’oroscopo, il Gemelli spesso proietta la memoria più antica della separazione e della ricerca per ciò che manca ‘sull’altro’ nelle vesti di un fratello, un amico o un partner. Quello dei Gemelli è il primo segno nella triplicità di aria, mutabile e duale. Essenzialmente è la prima rappresentazione zodiacale della separazione e degli opposti. Considerando lo zodiaco come una metafora dell’evoluzione psicologica, l’esperienza geminiana avviene molto presto, prima che la capacità di comprendere, riflettere o analizzare si sia sviluppata, e prima che l’esperienza dell’attaccamento emotivo alla sicurezza, rappresentato dal Cancro, sia stata interiorizzata. All’interno del processo evolutivo, il Gemelli è troppo giovane per sostenere l’impatto di una perdita profonda come quella vissuta da Polluce. I sentimenti costellati da questa perdita vengono consapevolmente dimenticati, fluendo verso il Lete, il fiume sotterraneo dell’oblio. I forti sentimenti di dolore risvegliati dalla separazione con l’altro sono sepolti e viene loro negato l’accesso alla coscienza, diventando ombre di sentimenti; si percepisce un senso di vuoto, di qualcosa che si è perduto o che manca, di incompletezza. Molto comunemente, questo sentimento di ‘mancanza’ viene proiettato fuori, nel mondo degli altri uguali, giacché questo è il mondo compatibile con quello Casa Terza 65 dei Gemelli. La parte mancante, allora, viene idealizzata come anima gemella (segno della Bilancia) o come un legame di amore fraterno (segno dell’Aquario). Spesso, la sensazione di profonda perdita non ha alcuna spiegazione razionale. Tuttavia, questi sentimenti vengono assorbiti dal sistema nervoso trasformandosi in ansietà o mancanza di concentrazione. Poiché la memoria inconscia della separazione viene risvegliata dalla vicinanza condivisa nel rapporto adulto o amicizia intima, un impegno elusivo diventa l’effettiva difesa contro la perdita. I gemelli e la cultura della copia “Finalmente ho saputo chi ero quando stamattina mi sono alzato, ma penso di essere cambiato diverse volte da quel momento” Lewis Carrol Il mito dei gemelli viene espresso in modi diversi nelle varie culture, tuttavia l’immagine del dualismo è una costante. Elementi opposti come luce ed oscurità, cielo e terra, giorno (Sole) e notte (Luna), bene e male sono facili da accoppiare, per cui molti miti rappresentano i gemelli come polarità di energie.(10) Il dualismo è rappresentato dai gemelli rivali che guidano forze antitetiche o dai gemelli che cooperano, come i Dioscuri e gli Asvin (i Gemelli vedici). Lo studio comparativo di questo mito di Levi Stauss fa notare che “ci sono differenze notevoli sulla tipologia dei gemelli tra la cultura europea e quella nord-americana”. I miti europei mettono l’accento sulla somiglianza, che porta alla cancellazione delle differenze (ideologia dell’identità); i miti nord-americani fanno risaltare le differenze dove ognuno dei due gemelli deve coesistere con le proprie diversità (ideologia degli opposti) (11) Un altro modo di osservare questa dicotomia consiste nel mettere a confronto le culture tribali che descrivono l’uccisione di uno o di entrambi i gemelli e le culture letterate che parlano di unione dei gemelli. Mentre in tutte le culture esistono motivi comuni sui gemelli, le differenze ideologiche sembrano ridursi alla possibilità che il gemello-altro sia assorbito e integrato, simboleggiando una natura olistica/androgina, oppure che sia allontanato ed ucciso suggerendo un’eterna polarità ed opposizione. Psicologicamente, il compito dei Gemelli oscilla tra il bisogno istintivo di eliminare e quello sociale di assimilare il suo opposto. Ad ogni buon conto, il suo destino è quello di incontrare l’altro gemello. I gemelli, come duplicati o copie, rappresentano naturalmente la consapevolezza “dell’altro”. Sia che rivestano il ruolo di imbroglioni, psicopompi, eroi, fondatori di città, guerrieri, o dei, essi attivano comunque la consapevolezza. Nascita e cultura costellano l’immagine dei gemelli. Il loro archetipo, in termini attuali, simboleggia la coscienza ‘dell’ombra, la personificazione dell’alter ego o uno specchio che riflette ciò che manca. Il gemello può essere un 66 Casa Terza rivale, la parte ‘oscura’ o non eroica che deve essere sopraffatta; oppure un fratello, un partner che fondamentalmente agisce da controparte o anima. L’emergente consapevolezza dell’altro e il tentativo di co-esistere o di eliminare spesso richiede un sacrificio per poter crescere. Questo è un tema che ricorre in tutti i miti. A me sembra che il sacrificio avvenga quando incominciano a svilupparsi il linguaggio e la mobilità. Con questo processo evolutivo si risvegliano la consapevolezza e la separazione. Il gemello viene abbandonato. Bruce Lincoln ipotizzava che nella cosmogonia proto-indo-europea il mondo emergesse “da un atto primordiale di sacrificio dove il primo sacerdote, Manu (da man = uomo), sacrificava il suo gemello, il primo re, il cui nome era Yemo (= gemello) (12) Da qui hanno origine molte cosmogonie occidentali, tra cui quella vedica. Manu (13) fu il primo uomo a venerare gli dei attraverso il sacrificio del suo gemello Yama, che divenne in seguito il responsabile del mondo sotterraneo accompagnando i morti nel regno degli antenati. “Yama fu la vittima sacrificale indispensabile per la creazione cui presiedeva Manu.” (14) Riscontriamo lo stesso motivo nei miti di certe tribù africane dove uno dei gemelli esce prematuramente dall’uovo cosmico mentre l’altro viene sacrificato per assicurare un mondo migliore. (15) È lo stesso motivo che appare nella fondazione di una città (16) (la fondazione di una città rappresenta il movimento verso la civiltà e lo sviluppo consapevole), come nel caso dei due gemelli Romolo e Remo, dove Romolo uccide il suo gemello e dà il proprio nome alla città eterna. Così l’impero romano viene fondato sul sangue di Remo. È abbastanza interessante che questo motivo arcaico sia apparso in una cultura più tarda. (17) Anche la mitologia greca descrive i gemelli come fondatori di città, ma diversamente dal mito romano, il gemello non sempre viene apertamente sacrificato I gemelli greci, Anfione e Zeto, sono fondatori di città ma, invece di uccidere il partner, essi collaborano nella costruzione delle mura di Tebe. Altri e numerosi motivi si intrecciano con la loro storia: la madre scandalosa o esiliata costretta ad esporre i figli appena nati, l’essere allevati da un pastore, la liberazione finale della madre da parte loro, la paternità divina e le notevoli differenze che li contraddistinguono. (18) Sono motivi che fanno parte anche del mito romano ma, a differenza di questo, il tema del sacrificio come preannuncio di civiltà e consapevolezza viene qui rimpiazzato da quello dell’integrazione. I due gemelli preannunciano la rinascita di Tebe, destinata a diventare una grande città, e la ricostruiscono utilizzando i loro talenti considerevolmente diversi. Anfione è un dotato musicista la cui lira induce la natura a cooperare nella costruzione delle mura; Zeto ha un’enorme forza che gli permette di sollevare pesanti massi e collocarli al posto giusto Il primo esprime la parte poetica, musicale e culturale mentre l’altro si allinea con la forza e la determinazione dello spirito selvaggio. Essi preannunciano una nascita, ma invece del sacrificio danno luogo ad una assimilazione. Il risultato finale, come si vede, oscilla sempre tra l’annientamento e la simbiosi. Il tema antico del gemello sacrificato ha una sua controparte moderna. La tecnologia degli ultrasuoni ha rivelato che molte gravidanze di gemelli danno Casa Terza 67 come risultato una singola nascita e che uno dei gemelli viene assorbito dal corpo dell’altro o espulso senza che la madre se ne accorga. Le più recenti statistiche suggeriscono che un concepimento su sei è un gemello sebbene soltanto uno su sessanta nascite risulti tale. Il fenomeno è generalmente conosciuto come la sindrome del “gemello che scompare”. (19) Il gemello sacrificato che preannuncia una nascita non è soltanto un motivo mitico ma anche una realtà biologica: “Siamo concepiti come gemelli ma la maggior parte di noi nasce singolo. Sin dal principio ci immaginiamo gemelli, poi uno sparisce. Insieme, i Primi Gemelli lottano con le forze primordiali, aprendo per noi uno spazio in questo mondo per domare cavalli, arare la terra, sopravvivere ai fulmini; poi uno divora l’altro. Il gemello scomparso lascia dietro di sé un corpo arido e sottile come un frammento di papiro”. (20) Il sacrificio è un tema ricorrente nella cosmogonia. Quando vi appare l’immagine insieme a quella dei gemelli essa presagisce sempre una nascita: la fondazione di città o di imperi, l’eroica impresa dell’individuazione, o la nascita biologica. Forse i gemelli rappresentano un simbolo più differenziato per il sorgere della coscienza poiché costituiscono la perfetta immagine del dualismo, dell’eguaglianza e della consapevole realizzazione di un altro al di fuori di sé: “i gemelli incarnano l’ideale di una perfezione ontologica”. (21) La personificazione dell’archetipo: le due metà STEPHEN Carta natale 5 luglio 1948 8.20 AM AEST 10:00 30S59 150E15 Geocentrical Tropical Placidus True Node La madre di Stephen aveva avuto almeno due aborti tra la sua nascita e quella della sorella maggiore, perciò il suo arrivo era stato salutato con grande sollievo. Tale gioia, però, era stata incrinata dalla memoria dei figli perduti, intensificando l’ansia materna per il nuovo arrivato. Tale perdita impregnava l’atmosfera familiare e contribuiva a rendere eccessivo il senso di protezione e servizio di Stephen verso la madre, che non poteva né osava abbandonare. La sensazione di essere legato alla madre, insieme ai continui litigi dei genitori facevano parte dei ricordi che Stephen aveva della sua triste infanzia. Durante le consultazioni, egli continuava a dire che c’era qualcosa di sbagliato nella sua famiglia. L’aria che vi si respirava contribuiva a farlo sentire depresso. Era proprio quel lato oscuro che non veniva mai accettato a livello di rapporti personali, così che si sentiva respinto ogni qualvolta esso faceva capolino. Si sentiva amato solo quando dava il suo sostegno, o si preoccupava e nutriva psicologicamente la partner. Egli rammenta chiaramente quando, a due anni e mezzo, era nato suo 68 Casa Terza fratello Gregorio. Il primo ricordo risale all’arrivo di questi dall’ospedale. Sapeva che era accaduto qualcosa di speciale e ne era affascinato e incuriosito. Lo accettò come compagno di giochi ed amico. Crescendo, i due svilupparono interessi diversi, e tali differenze erano evidenti. Greg era bravo negli sport, popolare tra le ragazze mentre Stephen amava l’arte, era timido e goffo. Suo fratello era attraente, più affascinante, più amabile, ed era il preferito (un contrasto impressionante che Stephen vedeva ora riapparire nei suoi due figli). C’erano delle aspettative su Stephen, che fece sue le aspirazioni al successo da parte del padre e le speranze di maestria nell’arte da parte della madre. Lasciò la famiglia per continuare gli studi all’università nella parte opposta del continente. La differenza tra i due fratelli divenne ancora più evidente. Stephen aveva un nuovo obiettivo, ma Greg si sentì perso e senza alcuna direzione. Con la partenza di Stephen, non aveva più alcuno che gli facesse da cuscinetto per proteggerlo dall’oscura atmosfera familiare. Tuttavia, la separazione incoraggiò i fratelli a scriversi. Essi riuscirono, così, ad esprimere i loro sentimenti, sogni e timori. Si sviluppò tra di essi un legame come non c’era mai stato prima, fatto di intimità, solidarietà, senso di amore fraterno. Quando Greg si sentì pronto andò a vivere con Stephen. La prima cosa che mi colpì nel leggere l’oroscopo di Stephen fu lo stellium in Gemelli/11a casa. Vi si trovavano il signore dei Gemelli, Mercurio, con i due pianeti femminili, Luna e Venere ( reggente della 3a, dominio di Mercurio) ed Urano. La generazione di Urano in Gemelli abbracciava gli anni quaranta, dalla fine del 1941 fino alla metà del ‘49. Anche Saturno si congiungeva ad Urano dal maggio del 1942 al giugno del 1944. (22) Ecco una generazione alla ricerca dell’eterna giovinezza. Essi erano ispirati dal puer, molto consapevoli ed accorti ma sempre alla ricerca di qualcosa che mancava. L’Urano in Gemelli metteva scaltramente in discussione, o evitava, il deprimente ambiente familiare (si ricordi che il segno dei Gemelli è la 12a casa rispetto al Cancro.) Come molti altri della sua generazione, la gioventù di Stephen fu oppressa da perdite e legami spezzati. Era la prima volta che un pianeta esterno transitava il segno dei Gemelli, dopo Nettuno e Plutone alla fine del secolo. Fu proprio il passaggio di Nettuno e Plutone in Gemelli che permise la sincronia con la sfera dell’inconscio. Il Gemelli richiede un concetto, una mappa ed un modello per essere aiutato a contenere il terribile senso di ciò che manca o è perduto. Sia Mercurio sia Venere sono retrogradi ed esattamente congiunti ad Urano, nonché parte di un T-quadrato in opposizione a Giove, e quadrati a Marte. Mercurio è il signore dei fratelli (23) e Venere regge la 3a casa dei fratelli. Essendo retrogradi suggeriscono una accentuazione del tema. Il Sole è in Cancro, unico pianeta in acqua in 12a casa, la sola casa di acqua abitata. Chirone in Scorpione, congiunto all’IC, si mette in trigono al Sole. L’altro maggiore aspetto al Sole è il quadrato a Nettuno. C’è poi quello minore di semisestile a Plutone, per cui il Sole è sommerso da immagini di acqua, che lo fanno sentire completamente isolato dal resto dei pianeti focalizzati su fuoco ed aria. Plutone reggente dell’IC Scorpione è congiunto a Saturno e quadrato a Casa Terza 69 Chirone sull’IC, una immagine evidente dell’oscura atmosfera che pervadeva la vita familiare di Stephen. Questa poteva anche far pensare a segreti o dolori inespressi che ne soffocavano la vitalità. Con l’aggiunta di Chirone all’IC, mi chiesi se la famiglia non fosse portatrice di una ferita dovuta ad un abbandono, una separazione, o un’adozione. Forse era questa la parte infetta che Stephen avvertiva. Ma la ferita di Chirone contiene in se stessa l’antidoto che può curarla. L’identificazione di Stephen con la madre, il suo senso di servizio e sacrificio verso di lei potrebbe far parte di una storia familiare più grande, un’eredità di sconfitta come si nota dalla posizione e dagli aspetti del Sole. Il padre di Stephen era diventato invisibile, incapace di liberarlo dall’eccessivo attaccamento verso la madre. L’aspetto Saturno/Nettuno conferma la fragilità dei confini dell’ego, e con il Sole in 12a casa egli può essersi sentito sopraffatto dall’altro (in questo caso, sua madre). Il fratello Greg aveva Nettuno opposto al Sole. Entrambi i fratelli avevano in comune un aspetto che rivelava la vulnerabilità del loro ego di fronte alla forza dei sentimenti. Condividevano, inoltre, l’eredità dell’assenza della figura maschile. Con la Luna e Venere in Gemelli (più Venere congiunta Urano-Mercurio) è chiaro che Stephen avrebbe incominciato a star bene solo dopo aver lasciato la famiglia trovando così lo spazio per respirare. Il Sagittario sulla cuspide della 5a casa, e Giove che la governa anche in 5a, ci confermano alla lettera il metodo da lui usato per liberarsi (viaggi e università). La cuspide della 5a casa è spesso una evidente indicazione del limite tra l’ambiente familiare e il mondo esterno. L’elemento aria, specialmente i pianeti geminiani, hanno bisogno di spazi aperti, di luce, e soprattutto di aria sufficiente a riempirsi i polmoni. Adesso che c’era la distanza tra i fratelli, il loro amore poteva svilupparsi. Per la Venere in aria, spazio e distanza nutrono l’amore. Più si è distanti, più si avverte la mancanza dell’altro. Greg aveva 21 anni quando andò a vivere da Stephen. Cercava un lavoro ma anche una relazione. Come da manuale nel caso di Venere in Gemelli (e gli Asvins), si instaurò un rapporto complesso, il tipico triangolo, non appena Stephen presentò al fratello la donna cui era romanticamente interessato. Greg aveva incominciato con questa una relazione che si dimostrò difficile. Egli incominciò ad essere sconvolto e frustrato a causa di tale rapporto ma anche per l’ incapacità di trovare un lavoro. Stephen ricorda che il fratello sembrava “un’anima tormentata”, che non riusciva ad esprimersi o a comunicare. Sapeva che Greg soffriva ma ignorava fino a che punto. Una domenica mattina Stephen trovò suo fratello morto nella camera accanto. Si era sparato puntandosi un fucile nello stomaco. Per due anni di seguito Stephen continuò a provare un intenso dolore misto a sensi di perdita e di colpa, avvertendo così disperatamente l’assenza del fratello che spesso si chiedeva se non dovesse raggiungerlo. Sentiva che forse avrebbe dovuto dire e fare qualcosa di più. Come Polluce, era rimasto solo con il suo immenso dolore. Si sposò quattro anni dopo. Lei era esattamente il suo opposto - brillante, 70 Casa Terza “vivace” ed estroversa, in grado di farlo sentire a proprio agio. Ma l’estroversione di Caterina poteva essere una valida difesa per il suo stesso dolore. Anche lei, infatti, aveva perso il fratello in un tragico incidente. Così, si sposarono condividendo una pena simile ma senza parlarne mai. La pena dei Gemelli è quella della separazione. L’identificazione inconscia con qualcuno che ha vissuto la stessa perdita spesso attutisce la sofferenza, poiché ognuno collabora con l’altro nell’evitare che la ferita venga riaperta. Sin dall’adolescenza, Stephen aveva trovato rifugio dal suo tormento, il sentimento “oscuro” che serpeggiava nella sua famiglia, nel travestirsi da donna. Fattore significativo nella rottura dei suoi rapporti privati, esso rappresenta anche un relitto arcaico utilizzato dall’inconscio per difendersi dalle divoranti e indescrivibili emozioni che si annidano al di sotto della superficie (IC Scorpione, governato da Plutone congiunto a Saturno e quadrato a Chirone sull’IC). Dava un sollievo a ciò che schiacciava l’ego (Sole in Cancro in 12a quadrato a Nettuno). L’IC Scorpione esige privacy e distacco dai sentimenti di coloro che sono vicini, e il travestimento provvedeva a tale inviolabilità. Cosa interessante, Stephen utilizzava, senza saperlo, un’immagine dell’antico eroe. Mentre le storie omeriche hanno attentamente radiato la parte magica e sciamana dai miti greci, pure rimangono dei frammenti dell’antica tradizione. Come gli sciamani del nord che varcano le aree opposte della natura e della sessualità, due dei nostri eroi greci più virili fecero altrettanto. Ercole si mise al servizio di Onfale vestito da donna ed Achille si vestì da fanciulla durante l’adolescenza. Entrambi erano allievi di Chirone ed avevano imparato la tradizione sciamanica nella sua caverna. La ferita di Chirone nascosta in famiglia, il luogo da cui emana il “buio”, è lo stesso da cui può emergere l’antica immagine dell’eroe. Per Stephen, il travestirsi lo mette in contatto con l’aspetto più armonioso e completo di se stesso, quello che mancava nella sua famiglia. Tuttavia, Chirone simboleggia anche l’alienazione dal clan, e questo è ciò che prova Stephen quando ritorna dal suo travestimento. L’alienazione e l’esilio sono temi importanti nei miti eroici, e parte integrante del processo di iniziatico verso la separazione e all’individuazione.. Come Polluce, la perdita aveva portato Stephen sulla soglia che separa i due mondi. L’immagine del passaggio alla polarità opposta soddisfa l’esigenza di Urano-Venere in Gemelli ad oltrepassare la linea del sesso, e a mescolarsi col proprio opposto. Il Gemelli ha bisogno di aprire o portare alla coscienza i suoi simboli interni- ha bisogno di parlarne, di scriverne, di farne un’immagine, di vestirsene. Quando era più giovane, Stephen era passato nel mondo del fratello attraverso la condivisione degli amici e del reciproco mondo sociale. Entrambi erano intrappolati nell’atmosfera negativa della casa ma forse Greg aveva una minore capacità di staccarsene. Aveva un’opposizione esatta Sole-Nettuno e, per ironia, si era identificato con colui che si sacrificava per la famiglia. Solo adesso, con la creazione di una sua famiglia, Stephen rivede il rapporto con il fratello, che gli viene ricordato dai due figli più giovani nati dopo il suo terzo matrimonio. Stephen osserva con attenzione l’evolversi del loro rapporto. La dualità è parte del destino dei Gemelli che scorre nella vita di Stephen. Casa Terza 71 Piuttosto che sacrificare una estremità dello spettro a vantaggio dell’altra egli cerca sinceramente un rapporto più fluido con tutti gli aspetti del proprio sé. Né il suo passato familiare né il suo oroscopo hanno sostenuto lo sviluppo delle qualità solari e marziane che adesso egli sente urgente portare a livello di consapevolezza. Questa è l’altra parte che ora Stephen vuole vivere. Come molti Gemelli, Stephen ha oscillato tra la polarità chiara e quella scura di questo archetipo. E’ entrato a far parte di una famiglia colpita dalla perdita di due figli e sofferto nella prima fase della vita adulta per la scomparsa del suo amato fratello. Ha sperimentato la vergogna della compulsione al travestimento, eppure ha eroicamente lottato per accettare le perdite ricevute in eredità. Il flusso del ritorno di Chirone lo ha aiutato a prendere atto degli aspetti più sgradevoli del suo autentico sé, danneggiato dal disimpegno della famiglia e dalla perdita del fratello. La storia dei Gemelli è dunque più complessa di quel che pensiamo. Essa contiene il modello del rapporto originario e primario della nostra vita di cui siamo continuamente alla ricerca.. L’eco dei Gemelli è quello del gemello mancante. NOTE 1 Hugh Lloyd-Jones in Myths of the Zodiac (Duckworth, London: 1978) suggerisce che anche Zeto e Anfione erano associati ai Gemelli. p. 44. 2 Da The Homeric Hymn to the Dioscuri tradotto da Charles Boer, The Homeric Hymns, Spring, Dallas: 1970. 3 The Iliad of Homer, tradotta da Richard Lattimore, University of Chicago, Chcago, 1961. Libro 3:171. 4 Ibid. Libro 3:171. 5 Apollonius of Rhodes, The Voyage of the Argo, tradotto da E. V. Rieu, Penguin, London, 1971. Nel Libro 1 l’autore elenca i partecipanti all’impresa. Nei versi 146-149 egli nomina Castore e Polideuce. 6 Spesso, i Gemelli possono simboleggiare un fratello perduto, sia letteralmente sia con l’immaginazione. Nel mito popolare della nascita dei Dioscuri gli altri figli di Leda non sono menzionati. The Ehoiai (Catalogo delle Donne, 6° sec. a, C) cita due altre figlie di Leda - Timandra e Filonoe. Euripide cita in Iphigenia in Aulis un’altra figlia, Foibe. I Gemelli possono rappresentare i legami spezzati con i consanguinei, specialmente con i fratelli. 7 C. Kereni, The Heroes of the Greeks, Thames and Hudson, London, 1959. p.109. 8 Secondo Pausania, il Kypria, un poema ora perduto, suggerisce che queste due gemelle possano essere state le figlie di Apollo. 9 Per una toccante descrizione vedi Pindaro, The Odes, tradotte da C. M. Bowra, Penguin, London, 1969. Ode Nemea X: 75-9. 10 La mitologia greca abbonda di gemelli e questa coppia viene messa in risalto nel mito greco più tardo. Per esempio, Ercole, la potenza e la follia dell’amore, è accoppiato con Anteros, il vendicatore dell’amore non ricambiato. Prometeo, il pensatore visionario che guarda avanti, è accoppiato con Epimeteo, il pensiero che viene dopo, oppure Deimos e Fobos sono immagini gemelle del terrore e della paura generate dal padre Ares, dio della guerra. Bruce Lincoln in Death, War and Sacrifice, University of Chicago (Chicago, 1991) p. 40, afferma che Radamante e Minosse potrebbero essere gemelli e che Eschilo si riferisse a Menelao ed Agamennone come gemelli. Un tema comune nel mito e nella letteratura colloca i gemelli nei ruoli polarizzati di gemello ‘luminoso’ e gemello ‘oscuro’. Per l’analisi del mito dei gemelli nell’Africa Occidentale, vedi Yves Bonnefoy, Mythologies, tradotto da Gerald Honigsblum ed altri, sotto la direzione di Wendy Doniger, 2 vol., Università di Chicago (Chicago 1991). Vol. 2:33 ff. 72 Casa Terza 11 Wendy Doniger, The Implied Spider: Politics and Theology in Myth, Columbia University Press (New York: 1989). p. 151-2. 12 Bruce Lincoln, Death, War & Sacrifice, p. 32. 13 La mitologia vedica assegna questo nome a 14 progenitori del genere umano. Vedi John Dowson, A Classical Dictionary of Hindu Mythology and Religion, Geography, History and Literature, Routledge and Kegan Paul (London: 1972), p. 199. 14 Jaan Puhvel, Comparative Mythology, John Hopkins University Press (Baltimore, 1987), p. 286. 15 Bonnefoy, Mythologies, Vol. 2:33 ff. 16 Ignaz Goldziher nel Mythology Among the Hebrews and Its Historical Development, tradotto da Russel Martineau, Longman, Green & Co. (London: 1877), p. 113 dichiara: “nei miti di tutti i popoli gli eroi solari sono considerati come fondatori di città, e spesso un fratricidio precede la fondazione di esse”. La storia ebrea di Caino assassino del fratello Abele segue questa tradizione. Più tardi, essa fu adottata anche dai Romani. 17 Questo tema ricorrente nella mitologia romana desta qualche perplessità negli studiosi. Vedi Jaan Puhvel, Comparative Mythology, p. 286-8. 18 Altri gemelli greci come Pelia e Neleo si conformano agli stessi temi. Essi furono esposti su una montagna, dopo la nascita, e quando furono adulti liberarono la madre. Erano dissimili per temperamento e, alla fine, Pelia costrinse il fratello all’esilio. 19 La ricerca statistica è riportata in Jill Neimark, “Nature’s Clones”, Psychology Today; Vol. 30, N° 4, Luglio/agosto 1997 e Lawrence Wright, Twins and What They Tell Us About Who We Are,.John Wiley and Sons 8New York: 1997). Cap. 6. 20 Hillel Schwartz, The Culture of the Copy: Striking Likenesses, Unreasonable Facsimiles. Zone Books (New York: 1996) p.19. Schwartz cita anche statistiche ed esempi della sindrome del “gemello che scompare”. 21 Bonnefoy, Mythologies, Vol. 2: 33. 22 Saturno ed Urano erano congiunti il 3 maggio 1942, agli ultimi gradi del Toro: Saturno faceva il suo ingresso in Gemelli l’8 maggio 1942 ed Urano una settimana dopo, il 15 maggio 1942. Urano aveva fatto una precedente, breve apparizione in Gemelli dal 7 agosto 1941 al 5 ottobre, 1941. 23 Vedi Brian Clark, The Sibling Constellation, Capitolo 9. All’arrivo della Rivista sul foglio che contiene il vostro indirizzo è riportata la Vs. situazione associativa. Scadenza 135 significa che il vostro abbonamento scade con questo numero, oppure vi viene segnalato: Abbonamento scaduto. Per il rinnovo si veda la penultima pagina di copertina “Come iscriversi ecc.” Casa Terza 73 Patrizia Zivec Raggi PRAGA ASTROLOGICA ED ASTRONOMICA NEL MITO E NELLA REALTÀ L.A. 136-379 Nota: il riferimento alle foto riguarda l’inserto a colori (a pag. 96) Praga magica, Praga esoterica, Praga ammaliatrice. Non c’è autore, scrittore, viaggiatore del passato come del presente che non l’abbia descritta e la descriva in questi termini. E Praga sembra uscita davvero da una fiaba, o da un sogno: è una città che contrappone allo splendore dei suoi ori, delle sue guglie e dei suoi tesori artistici ed architettonici, un’ombra molto ampia che si confonde con le nebbie da cui spesso si fa avvolgere, creando un’atmosfera talvolta romantica, talvolta inquietante. Là si celano le sue ambiguità, il suo lato esoterico, le sue ebraiche leggende golemiche, le sue storie intrise di alchimia, là hanno vissuto due fra i maggiori astronomi della nostra storia: Tycho Brahe e Johannes Keplero. Recentemente, negli Stati Uniti, è uscito un libro che riporta una singolare e quanto mai inquietante ipotesi: Keplero avrebbe avvelenato Tycho per impossessarsi delle sue preziose Tabulae Rudolphinae.1 Omicidi ed artifizi, ambiguità e leggende qui sono sempre stati di casa e le storie popolari ne sono infarcite a dismisura. Il confine fra realtà ed immaginazione, fra storia e leggenda, fra misticismo e superstizione, fra razionalità ed irrazionalità è qui meno delineato che altrove. Nel ’500 Praga vide raccogliersi intorno al suo eccentrico e mitico sovrano Rodolfo II,2 astrologi, maghi ed alchimisti che vi confluivano da tutta Europa, mentre nel quartiere ebraico di Josefov fiorivano miti ed incombeva l’ombra del Golem, il mostruoso gigante d’argilla creato da un dotto rabbino, pensatore dotato di logica straordinaria, nonché esperto di matematica, di fisica e di astronomia: Rabbi Löw.3 L’embrione d’uomo artificiale da lui creato, questo ammasso di creta, ricalca il mito di Adamo, unico uomo che non uscì dal ventre materno ma fu impastato dalla polvere dallo stesso Elohim, ma diversamente da lui non possedeva lo spirito vitale, l’anima. È curiosa la storia di come Rabbi Löw plasmò il Golem, che richiama i quattro elementi. In una notte del 20 marzo 1580, dopo aver fatto il bagno rituale, il rabbino, nato sotto un segno di aria, suo genero Jizchak ben Simson (fuoco) e il discepolo Jakob ben Chajim Sasson (acqua), modellarono con il fango (la terra) un fantoccio, 74 Casa Terza compiendo sette giri ciascuno intorno a lui, recitando delle formule e trasfondendo nell’argilla l’uno il calore del fuoco, l’altro l’umidità dell’acqua. Infine il rabbino pose sotto la lingua del Golem il misterioso šém, il foglietto di pergamena con la formula cabalistica della vita, ordinandogli di levarsi sulle gambe e di obbedire ciecamente come un servo. Poiché il Golem, come tutti gli Ebrei e in ossequio ad un preciso precetto religioso, il sabato doveva astenersi da qualsiasi lavoro, ogni venerdì al tramonto Rabbi gli toglieva di bocca lo šém, rendendolo inerte. Ma un venerdì il rabbino se ne dimenticò e mentre svolgeva la funzione serale nella sinagoga, il Golem, voglioso di dimostrare la propria forza ed autonomia, iniziò a schiumare ed a smaniare, invasato dai demoni, strangolò galline e gatti e distrusse tutto ciò che incontrò. Rabbi Löw, avvertito, interruppe la celebrazione e subito accorse e gli sottrasse di bocca il foglietto. Il servo furioso, imbrattato di sterco e di piume, si accasciò tramortito. Allora il rabbino con i suoi aiutanti compì sette giri al contrario intorno a lui pronunciando le formule cabalistiche in ordine inverso di quelle pronunciate durante la sua creazione. Era il 1592. Taluni insinuano che il Golem, l’uomo artificiale creato immortale e dotato di una forza sovrumana al fine di proteggere la comunità ebraica dalle ricorrenti persecuzioni, poteva rappresentare l’alter ego, l’ombra stessa del rabbino. Un giorno gli sfuggì di mano diventando furioso e pericoloso, ed egli fu costretto ad eliminarlo, riponendo quella che era solo mera fanghiglia inanimata nella soffitta della Sinagoga Vecchia-Nuova,4 la quale ormai contaminata non avrebbe potuto mai più contenere né libri né oggetti sacri, inoltre pose il divieto a chiunque di accedervi. È la rivolta della forza bruta contro l’ingegno, del servo contro il padrone, dell’istinto contro la ragione. È interessante rilevare poi che il sapiente Rabbi Löw ebbe contatti con i dotti astronomi ed astrologi di corte e fu persino ricevuto in udienza da Rodolfo II, che desiderava penetrare i segreti dell’universo interrogandolo sulle sue non comuni conoscenze relative alla scienza del cielo, alla Cabala ed alle materie mistiche ed arcane. Il mito del Golem, dunque, racchiude in sé i misteri della creazione, il rapporto fra padre e figlio, del dominante e del dominato, della colpa e della condanna, tutti incubi che incarnano le ossessioni del ghetto. Molti anni dopo, un altro ebreo, il praghese Franz Kafka,5 anche lui con una forte immagine paterna dominante e castrante,6 scrisse le sue storie allucinanti e paradossali, i cui motivi principali sono di nuovo la colpa e la condanna e poi l’amore e la malattia, l’umorismo e la tragedia ed i cui personaggi subiscono il giudizio di forze oscure ed invincibili. Della sua città, Praga, diceva: “Questa mammina ha gli artigli” e fra quegli stretti artigli egli si sentì costretto per tutta la vita. Qui sta la magia di Praga, in questo crocevia di popoli, di lingue e di civiltà: slava, ebraica e tedesca e poi ancora tutti quelli che sono approdati alla corte praghese da ogni parte d’Europa per dare il loro contributo artistico oppure semplicemente per trarre di che viverci, spesso mistificando ed imbrogliando. Casa Terza 75 Oggi la sua magia più grande è quella di essere riuscita a conservare intatto il suo fascino antico senza sembrare patetica o fuori moda ma, soprattutto, di aver saputo conservare quasi integro il proprio patrimonio storico, culturale, artistico e musicale, nonché quello scientifico, astronomico ed astrologico insieme. Il primo impatto si ha nella Piazza di Stare Mesto, la città vecchia, sulla cui torre del Municipio un grande orologio, che le nostre guide definiscono prudentemente “astronomico”,7 segna le ore dall’anno 1410 ed è fra i più antichi d’Europa, di questo tipo, dopo quello di Padova del 1344 e di Strasburgo del 1354. Osservandolo, ben presto ci si accorge che si tratta di un prezioso gioiello astrologico che è stato costruito da un maestro orologiaio, Mikulá? di Kadan, e da Jan ?indel, professore di matematica e astronomia presso l’Università Carolina di Praga. L’orologio è costituito da due quadranti posti in un’edicola tardo gotica riccamente decorata [foto 1]. Quello superiore, una sorta di astrolabio meccanico, è racchiuso fra le due figure a sinistra che simboleggiano la Vanità (l’uomo che si ammira nello specchio) e l’Avarizia (l’uomo con il sacco dei denari) e le due figure a destra che simboleggiano la Morte (lo scheletro) e la Lussuria (il Turco col turbante). Un cerchio che rappresenta il mondo allora conosciuto, con la città di Praga nel mezzo, sta al centro del quadrante, il quale è suddiviso poi in zone di tre diversi colori: quella inferiore è nera e rappresenta la notte astronomica, quella ocra è delimitata ad est dall’Aurora e ad ovest dal Crepusculum, infine quella azzurra, il giorno, abbraccia l’emisfero superiore che va da oriente con l’Ortus (il sorgere del Sole, l’ascendente dunque) fino all’occidente con l’Occasus (l’occaso, il discendente). Sopra, su questo stesso quadrante, ce n’è un altro più piccolo, mobile, su cui sono disegnati i segni zodiacali. Il braccio solare, che termina con un Sole dorato, indica il segno zodiacale del momento sul piccolo quadrante mobile, mentre la manina dorata (posta sullo stesso braccio solare) indica sul quadrante grande l’ora solare locale di Praga. Si può notare che l’ora solare è espressa in due modi: in numeri romani da I a XII (zenit) e da I a XII (nadir) secondo l’odierna ripartizione, ed in cifre arabe scritte in caratteri gotici per la tradizione boema, dove la 24a ora corrisponde al tramonto. Il braccio lunare termina con una Luna rotonda, metà argentea e metà nera, che indica sul piccolo quadrante mobile il segno zodiacale in cui si trova in quel momento. Essa si muove su un anello mobile e, oltre a mostrare le sue fasi, percorre il quadrante attraversando le zone diurne e quelle notturne. Il braccio che termina con la piccola stella d’oro mostra invece la posizione dell’equinozio di primavera, detto anche punto vernale o punto gamma. Il quadrante dell’orologio rappresenta dunque i fenomeni astrologici relativi al sorgere ed al tramontare del Sole e l’orizzonte è dato dal confine fra la zona ocra e quella azzurra. Quindi per conoscere l’ascendente del momento, secondo l’ora solare, è sufficiente osservare in quale segno zodiacale del quadrante piccolo cade il confine stesso, posto, come abbiamo detto, sulla linea di demarcazione fra Aurora e Ortus del quadrante grande [foto 2]. 76 Casa Terza Il tema redatto per il momento dello scatto della foto 2, avvenuto a Praga, il 30.7.2004, ora solare 15:13:01, evidenzia un ascendente a 1°46’ Sagittario, il Sole è a 7°44’ in Leone e la Luna è posta a 21°25’ in Capricorno. Se guardiamo attentamente la fotografia dell’Orologio astrologico, vediamo che la linea di demarcazione fra l’Aurora (ocra) e l’Ortus (azzurro) posta sul quadrante grande, cade - nel quadrante piccolo - all’inizio del segno del Sagittario, determinando dunque l’oroscopo, o ascendente, del momento. Il Sole è in Leone. Ad oriente, ma ancora sotto l’orizzonte ed invisibile (zona nera) vi è la Luna gibbosa (si farà piena il giorno seguente) posta nel Capricorno, che mostra dunque il suo lato argenteo. Il quadrante inferiore invece, costituito dal Calendario, è racchiuso fra quattro figure, a sinistra un cronista e un angelo, a destra un astrologo e un filosofo. In questo quadrante sono dipinte copie delle pitture di Josef Manes del 1865, i cui originali sono conservati al Museo di Praga, che rappresentano nella parte interna i segni zodiacali ed in quella esterna i dodici mesi con le rispettive scene stagionali che ritraggono la vita rurale boema [foto 3]. Al battere di ogni ora, dalle otto alle ventuno, si assiste alla magia meccanica di questo preziosissimo strumento astrologico: la Morte suona la campana e capovolge la clessidra, mentre gli Apostoli iniziano a sfilare dietro le due finestre poste nella parte più alta, chinandosi verso la folla. Quando le finestre si richiudono, il gallo, posto al di sopra di esse, sbatte le ali e canta; infine le campane suonano le ore. L’Orloj, come i praghesi chiamano il loro orologio, non è l’unica magia astronomico-astrologica di Praga, infatti poco lontano, in direzione del Ponte Carlo, si trova il complesso del Klementinum, voluto dai Gesuiti nel 1653 e la cui costruzione si compì solo nel 1748 su progetto degli architetti Francesco Caratti, František Maxmilian Kanka e Anselmo Lurago. Quando, il 21 luglio 1773, il Pontefice sciolse l’ordine dei Gesuiti, la proprietà del Klementinum passò all’Università Carolina. A noi di questo vasto complesso edilizio interessa soprattutto la Torre astronomica, nonché l’adiacente Biblioteca barocca che conserva antichi e preziosissimi manoscritti e libri sulle diverse materie dello scibile umano, fra cui testi filosofici, teologici e pur anche astronomici ed astrologici. La Torre astronomica, originariamente chiamata Torre Matematica, fu un’istituzione che rese possibile eseguire le misurazioni astronomiche; tuttavia non si ha notizia di osservazioni effettuate prima del 1750. Fu costruita su iniziativa di Frantisek Retz, rettore del Klementinum e in seguito Generale Superiore della Compagnia di Gesù. Il progetto è attribuito al Kanka o a Kilian Ignac Dientzenhofer. L’architetto italiano Anselmo Lurago cooperò al disegno della torre che fu terminata nel 1722, con l’apposizione di una statua di Atlante sulla sua cima. Si tratta di una statua di piombo con l’interno di ferro, che pesa 600 chilogrammi ed ha un’altezza di 2,4 metri. Atlante porta sulle spalle Casa Terza 77 una sfera celeste dal diametro di 1,6 metri e il peso di 150 chilogrammi, nel cui centro è posto un sole dorato [foto 4]. Sulla torre c’erano diverse meridiane, forse addirittura quattro, tuttavia se n’è conservata solamente una, recentemente restaurata, che è situata sul lato orientale. Sul lato occidentale invece, è rimasto solo il polo della meridiana, infatti nel corso dell’ultimo restauro della Torre, avvenuto nel 1995, non è stato ridipinto l’affresco del quadrante, né è stata ripristinata la meridiana, forse perché la sua ricostruzione avrebbe avuto bisogno di più accurate indagini. Negli archivi vi sono delle annotazioni da cui risulta che sul lato meridionale si trovava un’altra meridiana, di cui non c’è più alcuna traccia. In seguito poi all’osservazione di vecchie fotografie effettuate nel corso del XIX e XX secolo, la torre sembra fosse dotata di una quarta meridiana posta sul lato settentrionale dell’edificio. Nel 1748 Joseph Stepling (1716-1778), il più famoso dei matematici appartenenti all’Ordine dei Gesuiti, fu nominato professore universitario di geometria e calcoli infinitesimali presso la Facoltà delle Arti. L’osservatorio astronomico fu ufficialmente istituito nel 1751 o nel 1752, su iniziativa dello stesso Stepling che ne fu nominato primo Direttore, ed iniziò a funzionare sotto la supervisione statale. In seguito allo scioglimento dell’Ordine dei Gesuiti, passò completamente sotto l’amministrazione dell’Impero Asburgico. Tuttavia dopo la ricostituzione dell’Ordine, avvenuta il 7 settembre 1814, i Gesuiti non ritornarono nel Klementinum e per lungo tempo la figura del direttore dell’Osservatorio coincise con quella di professore di astronomia presso l’Università Carolina. La Torre astronomica fu restaurata in tempi diversi, una prima volta nel 1914 e poi nel 1968. Il rifacimento degli esterni e la posa di Atlante sulla sua cima terminarono il 27 novembre 1995, mentre la ricostruzione degli interni ebbe compimento nel 2000. La torre fu aperta al pubblico il 15 maggio 2000. Vediamo ora di quali strumenti era dotato l’osservatorio astronomico che rimase in funzione fino al 1928, anno in cui fu trasferito nell’attuale sede di Ondrejov.8 C’è da dire, innanzitutto, che si sono conservati solo gli strumenti fissati solidamente nel muro. Al secondo piano della torre, nell’osservatorio astronomico, ci sono due quadranti murali, che si suppone siano stati costruiti dal matematico ed astronomo Johannes Klein (1684-1762) che progettò e costruì molti altri strumenti astronomici e di precisione, fra cui uno splendido Orologio Astronomico-geografico da tavolo del 1738 che è conservato a Dresda nello Staatlicher Mathematisch-Physikalischer Salon dello Zwinger.9 Uno dei quadranti è situato presso la finestra posta a sud, l’altro di fronte, in un’apertura rettangolare posta a nord. Entrambi erano in cattive condizioni tecniche, opera della corrosione e del guano che li hanno danneggiati a lungo, pertanto non era più possibile distinguere la divisione dei loro circoli. Si sospetta, però, che sul quadrante posto a nord non sia mai stata incisa tale suddivisione e perciò non poté mai essere utilizzato per la misurazione. La conferma la si ebbe durante le operazioni di restauro di entrambi gli strumenti, inoltre – ad aval- 78 Casa Terza lare questa tesi – non risultano esserci registrazioni relative alle misurazioni operate con tale quadrante. Nella stessa sala si trova un piccolo foro per la proiezione del Sole. A mezzogiorno la stanza si trasforma in una camera oscura, infatti l’immagine del Sole viene proiettata attraverso il foro su di uno stretto spago, il quale deve essere lungo abbastanza da poter essere usato durante tutto l’anno, entro l’intero campo di declinazione del Sole. Naturalmente la stanza, contenente i quadranti murali, deve essere oscurata al fine di ottenere l’immagine solare il più visibile possibile e di poter quindi determinare il mezzogiorno locale che si verifica quando lo spago divide l’immagine del Sole esattamente in due metà, che possono essere ben osservate su un pezzo di carta bianca graduato, posto sotto l’immagine del Sole. Dopo aver ricevuto il segnale del mezzogiorno dal movimento della bandiera della torre, veniva sparato il colpo a salve che segnava il mezzogiorno praghese. Questa pratica continuò presumibilmente fino al febbraio del 1926. Sfortunatamente, del più importante osservatorio in territorio Ceco sono rimasti solo gli strumenti posti in alto e fissati nel muro. Ci sono però le prove dell’esistenza al suo interno di importanti strumenti astronomici già all’epoca di J. Stepling, che sono state fornite da due astronomi gesuiti, Maximilian Hell (1720-1792) e Janos Sajnovics (1733-1785), rispettivamente Direttore dell’Osservatorio astronomico dell’Università di Vienna ed assistente dell’Osservatorio astronomico della Reale Università di Tyrnavia (oggi Trnava in Slovacchia), che arrivarono a Praga il 2 maggio 1768 ed il 3 maggio visitarono la torre in questione. È interessante rilevare che entrambi gli astronomi fecero in seguito un viaggio alle Isole Värdo nel Mar di Barents, nell’odierna Norvegia, per osservare il transito di Venere attraverso il disco solare avvenuto il 3 e il 4 giugno 1769.10 A conclusione e quale documentazione di questa loro visita del 1768 al Klementinum, dopo i saluti e i ringraziamenti di circostanza, Sajnovics scrisse: “…La torre è rotonda (in realtà è quadrata nelle sue parti più basse ed ottagonale in quelle superiori) e si accede ad essa con grande difficoltà mediante scale di legno. All’ultimo piano c’è una galleria, larga 4 o 5 piedi, che segue l’andamento della torre, è pavimentata con pietre quadrate ed è protetta con una ringhiera di metallo. Inoltre ci sono degli altri strumenti e due quadranti murali, ognuno dal raggio di 6 piedi, che non sono stati ancora riparati (probabilmente si riferisce al fatto che sui loro circoli non sono state incise le suddivisioni). A me piace specialmente uno strumento parallattico ed un quadrante mobile con un raggio di 3 piedi. Gli strumenti sono stati costruiti sotto la direzione del reverendo Stepling qui a Praga con tale solidità, accuratezza e bellezza, che sembrano fatti in Inghilterra… … Vi è una biblioteca davvero bella; che tuttavia non è comparabile con le biblioteche di Vienna o di Trnava e un Museo detto di Fisica che comprende strumenti costruiti con abilità, ad esempio orologi automatici con figure (decorazioni e motivi ornamentali, o statuette e rilievi), i quali si muovono automaticamente ed il cui funzionamento si accorda ai vari sistemi celesti (per esempio Casa Terza 79 quelli di Copernico e di Tycho), o che rappresentano il moto delle stelle (o delle costellazioni) con le loro posizioni nei rispettivi moti, tutti ben regolati, orologi che al guardarli risultano imponenti… …Potete trovare qui un piccolo ottante di metallo, che dicono sia stato di proprietà del Grande Tycho. A parte questo, non è possibile trovare qui altri strumenti appartenuti a Tycho”. Nel 1752, su iniziativa di Johann Stepling, ebbero inizio nel Klementinum le osservazioni meteorologiche, vale a dire la misurazione della temperatura, della pressione atmosferica e delle precipitazioni. Gli strumenti meteorologici furono originariamente situati negli appartamenti dello stesso Stepling e solo più tardi vennero sistemati nella torre. Infine, nel 1786, essi furono nuovamente rimossi e posti al primo piano sulla facciata nord dell’edificio opposto alla torre, dove sono rimasti fino ai nostri giorni. Sfortunatamente non sono state conservate le misurazioni della pressione atmosferica del periodo compreso fra il 1753 e il 1768 e nemmeno quelle della temperatura dall’inizio fino all’anno 1771. Per il periodo 1771-1774 sono state conservate solo le temperature medie mensili. Le misurazioni quotidiane della temperatura, regolari e di alta qualità, iniziarono il 1 gennaio 1784, mentre quelle relative alle precipitazioni risalgono al 1 maggio 1804 e si ritiene siano fra le più antiche effettuate nell’Europa Centrale. Naturalmente questa serie di misurazioni effettuate regolarmente e sistematicamente da allora fino ai nostri giorni, costituisce l’orgoglio dei meteorologi cechi ed è molto apprezzata dagli studiosi di tutto il mondo. È opportuno rilevare che il reverendo Stepling redigeva i suoi lavori in lingua latina e la sua eredità scientifica comprende un gran numero di lavori matematici concernenti i calcoli integrali, l’algebra e la misurazione delle coordinate. Qualche cenno ora su una delle più grandi biblioteche d’Europa, la biblioteca imperiale del Klementinum la cui apertura risale al 1777. Inizialmente il suo patrimonio comprendeva i volumi della biblioteca Gesuita e di quella Carolina, infatti Carlo IV 11 aveva regalato 160 manoscritti alla biblioteca dell’Università già nel 1348. In seguito, Karel Rafael Ungar, che nel 1780 curò la custodia dei quindicimila volumi, suddivise la biblioteca in cinquantaquattro settori per i libri stampati e in diciassette per i manoscritti. Nel 1782 ai tipografi praghesi e più tardi a quelli di tutta la Boemia fu imposto di consegnare al Klementinum un certo numero di copie di ogni libro che stampavano. Nello stesso anno fu aperta una sala di lettura. Oggi il Klementinum contiene quasi sei milioni di volumi, milleduecento rotoli di papiro, seimila manoscritti medievali e tremila incunaboli (libri stampati prima del Cinquecento). Tra i tesori più antichi si annoverano il Codice di Vyšegrad, un frammento della Bibbia di Gutenberg ed i manoscritti di Jan Hus.12 Il valore di questi libri è enorme, solo il Codice di Vyšegrad (del 1085) è stato valutato, nel 1919, alla Conferenza di pace di Parigi, cinquanta milioni di franchi in oro. Nella magnifica sala barocca della biblioteca, dai soffitti decorati da splendide pitture, fanno bella mostra di sé dei preziosi globi astronomici di grandi proporzioni. Vi sono due globi del diametro di due metri costruiti da Ka- 80 Casa Terza spar Pflieger (1665-1730) e due globi – uno astronomico ed uno geografico – del famoso cartografo veneziano Vincenzo Coronelli.13 Attraversando poi la Moldava (chiamata qui Vltava), salendo sulla collina fra Hradčani e Petrin, troviamo il Monastero dei Premonstratensi di Strahov fondato nel 1140 dal re boemo Vladislao I. Al suo interno troviamo la Biblioteca di Strahov le cui due sale sono molto belle e di grande effetto, la Sala di Filosofia e la Sala di Teologia [foto 5]. In queste preziose biblioteche sono conservati circa un milione di libri, mille incunaboli e duemila manoscritti. Nelle sale di accesso alle due grandi biblioteche si possono ammirare fra l’altro alcuni codici miniati, dei libri a stampa dal formato minuscolo, un atlante astronomico di Al-Sufi, manoscritto nel XIV secolo e proveniente dall’Italia [foto 6], com’è spiegato nella didascalia e poi ancora strumenti astronomici, sfere armillari e globi celesti e terrestri. Questo viaggio alla ricerca della Praga astrologica si conclude laddove era iniziato, nella Stare Mesto, dove entriamo nel Tempio di Tyn, una chiesa gotica dalle alte torri i cui pinnacoli si protendono verso il cielo. Là si trova la tomba di uno fra i più famosi studiosi di astri di tutti i tempi, il danese Tycho Brahe,14 morto a Praga nel 1601. La lastra tombale è scolpita in rosso marmo di Slivenec e la figura di Tycho si erge nella pesante armatura di cavaliere, con barbetta a punta, poggiando la mano destra su una sfera e con la sinistra impugnando la spada [foto 7]. A Tycho Brahe, massimo osservatore dell’astronomia pretelescopica, dobbiamo la misurazione molto accurata della posizione delle stelle e dei moti dei pianeti, nonché la progettazione e la costruzione di precisi strumenti astronomici, che – fin dal primo, costruito da studente ad Augsburg – si era premurato di fabbricare in modo che fossero smontabili e trasportabili. Egli soleva dire infatti: “Un astronomo deve essere cosmopolita poiché non ci si può aspettare che uomini di stato ignoranti apprezzino i suoi servigi! 15 Anche lui dunque, come Kafka, fu stretto e morì fra gli artigli di quella “mammina” terribile ed ammaliatrice che fu Praga, mormorando – si dice – in punto di morte, nel suo calmo delirio: “Ne frustra vixisse videar” (che io non sembri aver vissuto invano).16 La sua eredità astronomica passò nelle mani di un altro grande astrologo ed astronomo: Johannes Keplero,17 che rimase a Praga fino al 1612, anno della morte di Rodolfo II. Fu il periodo più fecondo della sua vita, nel corso del quale egli fondò due scienze: l’ottica strumentale e l’astronomia fisica. Bibliografia ■ ZDISLAV ?IMA, Astronomy and Clementinum, National Library of the Czech Republic, Prague, 2001. ■ ANGELO MARIA RIPELLINO, Praga magica, Einaudi Tascabili. ■ KOESTLER ARTHUR, I sonnambuli - Storia delle concezioni dell’Universo, Jaca Book, Milano 2002. ■ AA.VV., Meridiani: Praga, Casa Terza 81 ■ RYBAR CITABOR, Praga ebraica, Akropolis ■ AA.VV., Il Golem di Praga: Leggende ebraiche dal Ghetto, Vitalis, Praha 2002. ■ JOHN GRIBBIN, Astronomia, Le Garzantine ■ AA. VV., Enciclopedia Generale, Le Garzantine ■ AA. VV., Dizionario Enciclopedico Treccani, Istituto per l’Enciclopedia Italiana, Roma NOTE 1 La rivista L’Astronomia, nel numero 256 (agosto-settembre 2004) ha pubblicato un articolo di Giangiacomo Gandolfi “Indagine su un astronomo al si sopra di ogni sospetto”, che riporta le tesi tratte dal recentissimo libro di due scrittori americani, Joshua e Anne-Lee Gilder, dal titolo “Heavenly Intrigue: Johannes Kepler, Tycho Brahe, and the Murder Behind One of History’s Greatest Scientific Discoveries” (Doubleday, 2004) 2 Rodolfo II d’Asburgo (Vienna 1552-Praga 1612), figlio di Massimiliano d’Austria e di Maria di Spagna, fu educato secondo il perfetto cattolicismo ed il rigido rituale della Corte di Spagna. Succedette al padre Massimiliano II come imperatore nel 1576. Nel 1583 trasferì da Vienna a Praga la sede imperiale e vi regnò fino al 1611 quando fu costretto a cedere la corona al fratello Mattia d’Austria. 3 Jehuda Liva ben Bezalel è il nome completo del prodigioso rabbino Löw, noto anche con il nome di MAHARAL, che esprime la sua venerata saggezza e grandezza. Egli nacque a Poznan o a Worms, probabilmente nel 1512. Nel 1597 divenne rabbino supremo del Regno di Boemia, dotato di uno straordinario talento di oratore, fu noto come il miglior conoscitore del Talmud. Morì a Praga nel 1609. 4 È l’edificio più antico rimasto nel quartiere ebraico di Josefov, a Praga. Il suo nome in Yiddish è Altneuschul che significa letteralmente Sinagoga Vecchia-Nuova e dovrebbe riferirsi al fatto che fu la seconda in ordine cronologico fra le sinagoghe praghesi. 5 Franz Kafka, scrittore boemo di lingua tedesca, nacque a Praga il 3.7.1883, dove vi morì il 3.6.1924. 6 Kafka ebbe con il padre un rapporto tormentoso in parte documentato dalla famosa “Lettera al padre” del 1919. 7 Vedi Guide d’Europa: Praga, pag. 57, Touring Club Italiano, edizione 2002 8 Il sito dell’Osservatorio di Ondrejov, posto ad una ventina di chilometri a sud-est di Praga, nella versione in lingua inglese è il seguente: www.asu.cas.cz/english/ 9 Grandioso complesso settecentesco, barocco, voluto da Federico Augusto I a Dresda per rimpiazzare una fortezza medievale (lo Zwinger appunto) con un’Orangerie. Ora è sede di importanti musei. 10 Di questo viaggio è conservato il diario con le loro osservazioni sul transito di Venere attraverso il disco solare, presso gli archivi dell’Istituto Astronomico dell’Osservatorio Universitario di Vienna (Da Astronomy and Clementinum di Zdislav Šima). L’8 giugno 2004 si è verificato nuovamente questo raro fenomeno astronomico del transito di Venere sul disco del Sole. Dall’epoca dell’invenzione del telescopio ad oggi si sono avuti questi transiti di Venere nelle seguenti date: 7.12.1631; 4.12.1639, 6.6.1761; 3.6.1769, 9.12.1874, 6.12.1882 e 8.6.2004. È da notare che nessun fenomeno di questo tipo ha avuto luogo nel ventesimo secolo. (Dati tratti dalla rivista Nuovo Orione, n. 145 del giugno 2004). 11 Carlo IV di Lussemburgo, Imperatore, fu Carlo I come re di Boemia (Praga 1316ivi 1378). Figlio di Giovanni il Cieco, conte di Lussemburgo e di Elisabetta, sorella di Venceslao III, re di Boemia e Polonia, fu l’ultimo della dinastia dei Premyslidi. Ebbe un’educazione raffinata alla corte francese e sposò Bianca di Valois. Durante il regno di Carlo IV, che va dal 1347 al 1378, Praga divenne capitale del Sacro Romano Impero e centro culturale a livello europeo. E proprio a Praga, nel 1348, fondò la prima Università dell’Europa Centrale, Università che da lui prende il nome che porta tuttora. 82 Casa Terza 12 Riformatore religioso boemo, Jan Hus (Husinec prob. 1369 – Costanza 1415) rettore all’Università di Praga, fu influenzato dalle idee di Wycliffe e condannò la mondanità degli ecclesiastici. Osteggiato dall’arcivescovo e censurato nel 1412 dall’Università, rifiutò di ritrattare le proprie idee al Concilio di Costanza per cui i suoi libri furono bruciati ed il 6 luglio 1415 fu condannato ed arso vivo. 13 Vincenzo Maria Coronelli (Venezia 15.8.1650-ivi 9.12.1718), uomo erudito e valente cosmografo, fu religioso dei Minori conventuali. Costruì globi terrestri e celesti, carte geografiche e fondò l’Accademia degli Argonauti che è considerata la più antica società geografica del mondo. 14 Ticho (o Tyge) Brahe, nacque a Knutstorp, in Danimarca, da una nobile e ricca famiglia, il 14.12.1959 e morì a Praga il 24.10.1601. 15 Arthur Koestler I sonnambuli, pag. 307 16 Arthur Koestler I sonnambuli, pag. 292 17 Johannes Kepler, o Keplero, di modesta condizione familiare, nacque a Weil der Stadt, Württenberg. Le date di nascita riportate dalle varie fonti sono due: il 27.12.1571 e il 6.1.1572. Morì a Ratisbona il 5.11.1640. Gli articoli della nostra Rivista non invecchiano mai, o risorgono come l’araba fenice... * * * 83 CASA QUARTA GabrieleCASA Ruscelli PRIMA Astrologia scientifica BrianMarcello Don Claark Stanzione Il ciclo di Chirone Astrologia e Cristianesimo Coffee Break - La consueta pausa ludico-distensiva 84 Casa Quarta Gabriele Ruscelli ASTROLOGIA SCIENTIFICA L.A. 136-401 L’astrologia scientifica è quella disciplina che deriva dal filone “logico – razionale” dell’astrologia occidentale, nato alla fine del XIX secolo. Questa branca dell’astrologia si può definire scientifica perché si basa sul metodo sperimentale. A mio parere rappresenta l’evoluzione più interessante e positiva dell’astrologia antica. Però, purtroppo, sono pochissimi gli studiosi che si sono occupati in passato e quelli che si preoccupano attualmente di far progredire questa affascinante disciplina. Quindi non ha ancora pienamente raggiunto quel livello che consente di definirla una scienza a pieno titolo, cioè riconosciuta ufficialmente dalla comunità scientifica internazionale. Questo stato di cose si verifica essenzialmente per due motivi. 1) Sfortunatamente, sono davvero pochi gli astrologi che capiscono veramente a fondo le esigenze della scienza e i suoi metodi di ricerca. 2) È estremamente esiguo il numero degli scienziati che, oltre ad essere since-ramente interessati all’astrologia, la conoscono in modo realmente approfondito. Gli astrologi scientifici si rendono conto che l’astrologia antica, assieme a profonde verità e geniali intuizioni, contiene anche diversi errori e lacune. Sicuramente l’astrologia antica è una disciplina empirica, che si basa su secoli di innumerevoli osservazioni, ripetute e rinnovate, effettuate da antichi studiosi, molto valenti e preparati. Però, bisogna anche ammettere che gli astrologi antichi, purtroppo, hanno compiuto pochi sforzi per esaminare attentamente le conseguenze filosofiche delle loro pazienti osservazioni. Durante queste osservazioni, invece di eliminare quelle credenze che erano incompatibili con i loro risultati empirici, hanno quasi sempre cercato di conservare e giustificare queste antiche credenze, e a questo scopo hanno inventato sempre nuovi fattori cosmici, a volte anche molto bizzarri. Di conseguenza, invece di elaborare un sistema coerente di regole, concepito per adattarsi nel modo migliore ai dati empirici trovati, hanno creato una gran varietà di principi contraddittori e non hanno mai raggiunto delle conclusioni accettabili universalmente. Casa Quarta 85 Purtroppo non possiamo evitare questa conclusione: l’astrologia antica non ha mai definito in modo molto chiaro le sue fondamenta, non ha mai formulato dei mec-canismi veramente plausibili per spiegare i fenomeni di cui si occupa, non ha elaborato un modello teorico soddisfacente per formulare delle previsioni verificabili e un metodo sperimentale rigoroso con il quale effettuare le ricerche e le verifiche. Sono quindi necessarie e urgenti una revisione e una rifondazione dell’astrologia, basate su rigorosi criteri scientifici. Gli obiettivi principali dell’astrologia scientifica sono quattro. 1) Stabilire esattamente i contenuti e la metodologia dell’astrologia. 2) Controllare la validità e i limiti delle antiche teorie astrologiche, anche se questo può significare contraddire parzialmente o completamente la tradizione. 3) Cercare di scoprire nuovi legami fra il cosmo e l’uomo in settori che gli astrologi antichi non avevano esplorato. 4) Usare le conoscenze acquisite per migliorare la qualità della vita del genere umano. La maggioranza degli astrologi che adottano il metodo scientifico chiamano il loro campo d’indagine “Cosmobiologia”. Questo termine mi sembra particolarmente azzeccato, infatti lo studio scientifico dei fenomeni astrologici consiste essenzialmente nella ricerca di un legame significativo fra i cicli cosmici e i cicli biologici umani. I cosmobiologi sostengono che l’astrologia è circondata da un alone di mistero e di magia, e questo la rende particolarmente attraente, però pensano anche che non vi sia nulla di soprannaturale nel suo funzionamento. Infatti ritengono che tutto ciò che esiste sia naturale. Quindi pensano che l’uomo sia influenzato dal suo ambiente cosmico secondo meccanismi naturali, fisici e biologici, definibili e indagabili mediante il metodo sperimentale. Usano il metodo scientifico perché attualmente è il criterio di ricerca più valido ed efficace per indagare i fenomeni naturali in modo realmente controllato, oggettivo e replicabile da altri ricercatori. Il concetto che ispira il metodo scientifico è molto semplice: chiunque affermi qualcosa di nuovo deve sempre provare quello che dice. A questo scopo deve descrivere chiaramente la sua ipotesi e l’esperimento che secondo lui la dimostra, riferendo dettagliatamente tutte le informazioni che consentano di ripetere, verificare e criticare l’esperimento. Solo quando l’esperimento viene replicato, supera il severo esame e tutte le critiche di altri ricercatori che si occupano dello stesso settore, e conferma l’ipotesi che lo ha ispirato, allora tutti devono accettare la validità di questa ipotesi. A questo punto però, se qualcuno si ostina a negarne il valore, allora è lui che deve necessariamente motivare, in modo estremamente documentato, la sua opposizione. Operando alcune semplificazioni, il metodo scientifico sperimentale si può schematizzare in cinque fasi. 86 Casa Quarta Osservazione del fenomeno In questa prima fase ci si trova di fronte ad un fenomeno strano, che, apparentemente, sembra inspiegabile secondo le attuali teorie scientifiche. Quindi si eseguono numerose osservazioni di questo evento, da parte di vari ricercatori, per essere veramente sicuri che si tratti di un fenomeno nuovo e inspiegabile. Si consulta anche la documentazione scientifica disponibile, per controllare se in passato sono stati osservati fenomeni uguali o simili, se l’evento è già stato studiato e quali risultati sono stati ottenuti. Se dopo questi controlli il fenomeno rimane inspiegabile, il ricercatore si pone il problema di comprendere perché questo evento si verifica. Formulazione dell’ipotesi Attraverso l’astrazione e facendo ricorso ad esperienze già note su problemi analoghi, il ricercatore formula un’ipotesi che cerca di spiegare il fenomeno osservato e che sia controllabile empiricamente. Esiste un principio, chiamato “ Rasoio di Ockham ”, in onore del filosofo inglese Guglielmo di Ockham (1280 – 1349), in grado di valutare la plausibilità di un’ipotesi. Questo principio afferma che l’ipotesi da accettare deve essere la più semplice possibile, tra quelle che sono in grado di spiegare un particolare fenomeno. Quindi tutte le ipotesi più complesse e non suffragabili dall’esperienza vanno eliminate. Esecuzione degli esperimenti e interpretazione dei risultati In base all’ipotesi formulata vengono concepiti e realizzati degli esperimenti, per verificare la veridicità dell’astrazione fatta in precedenza. Un esperimento si può definire veramente scientifico solo quando possiede le seguenti caratteristiche. 1) Bisogna scegliere in anticipo tutti i criteri che consentiranno di decidere l’esito favorevole dell’esperimento, per evitare il pericolo, sempre in agguato, delle giustificazioni che potrebbero essere fornite a posteriori per suffragare e sostenere la propria ipotesi. 2) Bisogna anche utilizzare un protocollo “a doppio cieco”, per evitare il grave rischio di lasciarsi ingannare dai propri preconcetti e dalle proprie convinzioni. Quindi le modalità di esecuzione dell’esperimento devo essere tali per cui, né lo sperimentatore, né i soggetti esaminati, devono possedere informazioni che potrebbero favorire l’esito positivo dell’esperimento. 3) Quando si esegue un esperimento che riguarda un campione di persone, bisogna sempre ripetere lo stesso esperimento su un secondo gruppo, Casa Quarta 87 chiamato “gruppo di controllo”, che possiede tutte le caratteristiche del campione, tranne quella particolare caratteristica che rappresenta l’oggetto dell’indagine. Naturalmente, per essere ritenuti validi, i risultati del campione devono differire significativamente da quelli ottenuti con il gruppo di controllo. 4) Il metodo scientifico stabilisce che un esperimento si può ritenere valido solo se è riproducibile, cioè se si può ripetere tutte le volte che si vuole, da parte di qualsiasi ricercatore, dando sempre gli stessi risultati. Dopo gli esperimenti, si procede all’analisi dei dati e all’interpretazione dei risultati, eventualmente mediante la comparazione con ricerche analoghe, svolte da altri scienziati. Se i risultati degli esperimenti, ripetuti più volte, da vari ricercatori e anche in forme leggermente differenti, confermano l’ipotesi, allora si procede attraverso l’elaborazione matematica. Elaborazione logico - matematica e formulazione della legge Le correlazioni significative ottenute dagli esperimenti possono diventare espressione di una legge di carattere generale. La legge deve essere in grado di spiegare come e perché avviene quel fenomeno naturale che si è studiato. A questo punto, in base all’enunciazione della legge generale, lo scienziato ha la capacità di prevedere i risultati che si otterranno da esperimenti uguali o simili a quelli effettuati. Inquadramento in una teoria Se la legge formulata si può mettere in relazione con altre leggi, allora possono essere unite in un’unica teoria di carattere più generale. Una buona teoria scientifica deve possedere queste quattro qualità. 1) La parsimonia: minori sono le unità e i processi che entrano in gioco nella spiegazione di un fenomeno e migliore è la teoria. 2) La generalità: quanto più vasta è la gamma dei fenomeni coperti dal modello teorico, tanto più alte sono le probabilità che sia corretto. 3) La coincidenza: le unità e i processi di una disciplina che sono conformi a conoscenze accuratamente verificate in altre discipline scientifiche, si sono dimostrati sempre superiori a unità e processi non conformi. 4) La capacità di previsione: le teorie che durano più a lungo sono sempre quelle che consentono di formulare previsioni precise e facilmente verificabili. La validità di una teoria si misura soprattutto dalla sua capacità di prevedere fenomeni non ancora osservati e quindi non ancora sottoposti alla verifica sperimentale. Secondo il filosofo della scienza Karl Popper (1902-1994), il sapere scientifico ha un carattere congetturale e provvisorio. Quindi, per distinguere una teoria scientifica da una teoria metafisica, non basta applicare il principio 88 Casa Quarta della verificabilità, come erroneamente pensavano i filosofi neopositivisti, ma bisogna anche applicare il principio opposto: il metodo della falsificabilità (ossia dimostrazione dell’infondatezza). Questo significa che una teoria va considerata provvisoriamente valida se tutti gli esperimenti successivi la verificano, ma poi, anche se un solo esperimento, ben concepito e ben condotto, la “falsifica”, la teoria entra in crisi e va aggiornata. Quindi è importante sottolineare questo aspetto fondamentale: una teoria può ritenersi scientifica solo se è possibile progettare degli esperimenti che potenzialmente siano in grado di falsificarla. Secondo alcuni scienziati l’astrologia non potrà mai diventare una disciplina scientifica perché non dà origine ad asserzioni passibili di smentita. Questo non è vero, infatti nei trattati astrologici vi sono moltissime affermazioni, regole e teorie che possono essere confermate o smentite. Per esempio, esiste un’antica teoria astrologica che afferma che i segni zodiacali appartenenti ai segni di Fuoco e di Aria sono collegati all’estroversione, mentre gli altri segni sono connessi all’introversione. Secondo il criterio di Karl Popper questa è sicuramente un’ipotesi verificabile. Nel 1978, Eysenck, Mayo, e White hanno compiuto uno studio statistico, basato su 2324 casi, per verificare questa ipotesi ed hanno ottenuto dei risultati che la confermano. Secondo alcuni astrologi il metodo scientifico è troppo rozzo e non è in grado di indagare le sottigliezze delle complesse teorie astrologiche. Anche questo non è vero, attualmente la scienza ha a disposizione strumenti teorici e pratici molto sofisticati che permettono di affrontare anche ipotesi molto raffinate. Chi rifiuta la possibilità di studiare scientificamente le asserzioni astrologiche, spesso dimostra una scarsa conoscenza dei metodi disponibili e rivela il timore dei risultati. In campo astrologico, gli esperimenti che vengono effettuati, devono sempre essere valutati con un metodo statistico adeguato. Infatti, gli influssi di carattere astrologico, siccome riguardano gli esseri umani, sono sempre mescolati a fattori di altra natura, spesso molto numerosi e convenzionali. Per esempio giocano un ruolo importante: il patrimonio genetico, l’educazione ricevuta, la cultura posseduta e la storia personale. Quindi, anche quando l’asserzione astrologica è vera, il rapporto fra il “segnale cosmico” e il “rumore terrestre” è sempre piuttosto basso e molto difficile da evidenziare. Perciò bisogna determinare se i risultati ottenuti sono semplicemente casuali, oppure evidenziano una vera correlazione fra il cosmo e l’uomo. A questo punto deve necessariamente intervenire la scienza statistica, che, anche se non ci fornirà una risposta veramente definitiva, ci dirà però con quale probabilità il risultato che abbiamo ottenuto è dovuto al caso. Casa Quarta 89 Se la probabilità riscontrata è inferiore al 5%, tutti gli scienziati, per comune accordo, considerano il risultato come statisticamente significativo. Una volta ragionevolmente scartato l’intervento del caso, abbiamo verificato l’attendibilità del nostro risultato, e questo è un passo molto importante. Infatti ci consentirà di percorrere con maggiore sicurezza la linea di ricerca che abbiamo intrapreso e di scartare tutte le strade alternative. Tuttavia, bisogna anche dire che, quando si dimostra l’esistenza di una correlazione statisticamente significativa, questo non ci autorizza ad affermare di aver scoperto un legame di causa-effetto. Per giungere a una conclusione così notevole sono necessari progetti sperimentali molto più specializzati e complessi. Naturalmente l’astrologia è una scienza umana, quindi, quando si studiano i suoi fenomeni, non bisogna pensare di trovare un legame di causa-effetto strettamente deterministico. Esiste certamente una relazione causale, che spiega perché l’evento umano è la conseguenza di un evento cosmico, tuttavia questo legame non è lineare, cioè i fattori che influenzano il comportamento del sistema non sono proporzionali agli effetti che producono. Quindi l’interpretazione del fenomeno ha sempre un carattere probabilistico. Questo, naturalmente, si verifica in tutte le scienze che si occupano degli esseri umani e del loro comportamento. Infatti anche la psicologia, la sociologia, l’antropologia e l’economia si basano su teorie probabilistiche. Per tutte le scienze umane non esistono certezze, ma solo probabilità definite, che i fatti previsti dalle teorie si verifichino realmente. Inoltre non bisogna dimenticare che la necessità di rivolgersi alla teoria della probabilità, ovvero ai metodi statistici, non deriva solo dal fatto che si studiano comportamenti umani. Questa necessità si presenta tutte le volte che si studiano fenomeni governati dalla Teoria del Caos. Secondo questa teoria, l’incertezza è ovunque, e quindi anche le scienze naturali non forniscono risultati sicuri. Molti sistemi naturali hanno queste caratteristiche: o sono governati da meccanismi non lineari, o sono instabili, oppure sono soggetti a fenomeni irreversibili. E questi tratti peculiari sono gli elementi che contraddistinguono i sistemi caotici. L’evoluzione futura di un sistema caotico dipende in maniera estremamente sensibile dalle sue condizioni di partenza. In questo sistema, se anche una sola variabile iniziale differisce in maniera infinite-sima dal valore determinato, a mano a mano che trascorre il tempo, i fenomeni risultanti saranno completamente diversi da quelli ipotizzati. Siccome è impossibile specificare, con accuratezza infinita, tutte le condizioni iniziali del sistema oggetto d’indagine, questo significa che, qualunque sia la complessità del modello teorico utilizzato, qualunque sia la precisione degli strumenti usati e l’accuratezza dei dati raccolti, le leggi naturali pongono un limite invalicabile alle previsioni di qualsiasi disciplina scientifica. 90 Casa Quarta Il 23 febbraio del 1927, il fisico tedesco Werner Heisenberg (1901-1976) annunciò di aver scoperto che i fenomeni atomici sono governati dal principio d’indeterminazione: è impossibile determinare contemporaneamente e con certezza la posizione e la velocità di qualsiasi particella elementare. Dal 1963 gli studiosi della Teoria del Caos scoprirono che anche a livello macroscopico la natura è estremamente complessa e molto spesso non agisce seguendo criteri deterministici. Il mondo fisico macroscopico contiene una vastissima gamma di sistemi caotici, e anche uno solo di questi esaurirebbe le capacità di calcolo di un supercomputer grande come l’universo. Il cosmo è incapace di calcolare l’evoluzione futura di moltissime delle sue parti. Nella natura esistono notevoli elementi di creatività, esiste la capacità di far emergere fenomeni completamente nuovi, non impliciti nelle fasi passate dell’evoluzione dell’universo. Quindi gli stati futuri di molti aspetti dell’universo sono sostanzialmente aperti ad ogni sviluppo e quasi completamente imprevedibili. Considerando l’enorme complessità dei fenomeni che devono indagare, i cosmobiologi devono avere una preparazione multidisciplinare, quindi, oltre a conoscere molto bene l’astrologia, devono possedere una preparazione approfondita di molti settori dell’astronomia, della psicologia, della medicina e della statistica. Nelle loro ricerche teoriche e sperimentali devono tenere conto delle scoperte scientifiche più recenti, principalmente di quelle che possono avere dei legami con i fenomeni astrologici. Devono riuscire ad associare gli aspetti migliori della metodologia scientifica con il messaggio umanistico della filosofia astrologica più avanzata. Quindi, per un profondo rispetto della verità, della coerenza e della comprensibilità, devono lavorare seguendo un metodo razionale e rigoroso, però devono fare questo senza adottare l’ideologia estremamente limitata e riduttiva della filosofia materialista. Devono realizzare un tipo completamente nuovo di disciplina scientifica, che consideri tutte le dimensioni dell’universo, sia quelle fisiche che quelle spirituali, e che si basi su principi etici che pongano al loro centro l’uomo, con tutta la sua interiorità e con i suoi legami con gli altri, con il cosmo e con Dio. I ricercatori che aderiscono a questa corrente astrologica, devono anche cercare di dialogare e collaborare con i rappresentanti più aperti della scienza ufficiale. Infatti non è vero che tutti gli scienziati sono pregiudizialmente contrari all’astrologia, esistono alcuni ricercatori che sono pronti a farsi convincere anche da risultati che sono inspiegabili con le teorie ufficiali. Però, naturalmente, richiedono che le prove fornite dagli astrologi devono reggere quando vengono sottoposte ad un rigoroso livello di analisi. Quindi gli astrologi, nel limite del possibile, devono sforzarsi per cercare di usare lo stesso linguaggio degli scienziati. Casa Quarta 91 Naturalmente mi rendo conto che non è possibile una trasformazione completa del linguaggio simbolico e analogico dell’astrologia classica in un linguaggio logico, però ritengo necessario ed urgente eliminare le ambiguità e le contraddizioni di un simbolismo eccessivamente nebuloso. Per far questo è necessario operare una decodificazione sistematica dei simboli astrologici. Bisogna cercare di limitare le innumerevoli possibilità di connessione analogica che esistono fra i vari simboli astrologici e la realtà fisica e spirituale. E’ necessario evitare che i simboli considerati possano significare tutto e il contrario di tutto, e fissare dei confini ben precisi fra ciò che è veramente possibile, e ciò che invece, molto probabilmente, è impossibile. Naturalmente tale modo di procedere comporta alcune limitazioni, infatti è necessario restringere le ricerche ad un numero ben determinato di fattori, quindi i risultati che si ottengono sono inevitabilmente parziali. Però, d’altro canto, questi risultati sono anche molto chiari e oggettivi, e sono utilizzabili concretamente nella pratica astrologica. Solo partendo da risultati di questo tipo si può finalmente costruire un’astrologia scientifica veramente matura, in grado di offrire qualcosa di prezioso e utile alla società e alla cultura del nostro tempo. Consultate regolarmente il sito www.cida.net! in particolare vi raccomandiamo la voce “conferenze” e la voce “ultimissime”. Troverete sollecitamente i dati natali di personaggi alla ribalta (es. il ciclista Cunego, Costantino Vitagliano, ecc.) nonchè le notizie dell’ultima ora, e specialmente le modifiche dell’ultimo minuto di conferenze della vostra Delegazione (utili per evitare amare sorprese) E in ogni caso vi sentirete ancor più partecipi della vita Associativa. * * * L’abbonamento scade sempre il 31 dicembre, e va rinnovato entro il 31 gennaio. Aiuterete l’Associazione a mantenere la stessa quota! 92 Casa Quarta Don Marcello Stanzione ASTROLOGIA E CRISTIANESIMO L.A. 136-411 Questo scritto sul rapporto tra Chiesa e astrologia, tra teologia e la millenaria arte dei Caldei non vuole essere esaustivo, ma offrire solo alcuni flash ed alcuni stimoli di riflessione. Anzitutto a livello storico per quanto riguarda l’occidente, l’astrologia è nata tra i seimila e gli ottomila anni fa nella vallata intermedia del Tigri e dell’Eufrate, e si è poi costituita in un sistema culturale disciplinare organico nell’Egitto ellenistico con Tolomeo. Quindi l’astrologia esisteva non solo prima di Gesù, ma anche prima di Mosé e di Abramo. Inoltre a livello di estensione è una realtà che ha interessato ed interessa tuttora tutte le culture. Nelle librerie specializzate si trovano testi che trattano dell’antica astrologia indiana, dell’astrologia cinese, di quella tibetana, araba, dell’astrologia atzeca, inca e maya, di quella ancora più antica di Zoroastro, per non parlare dell’astrologia cabalistica ed infine addirittura di quelle dei Cherokee e delle varie tribù pellerossa del nuovo continente. Tutte le massime religioni mondiali: induismo, buddismo, islam ed il giudaismo hanno integrato l’astrologia nei loro sistemi di credo religioso. Ritornando all’occidente, essa è stata una disciplina di fondamentale importanza dall’antichità fino al rinascimento compreso. Al tempo di Dante Alighieri era materia di insegnamento universitario e senza di essa difficilmente si comprende la Divina Commedia. Come tutti i grandi fenomeni culturali essa ha avuto sia sostenitori che denigratori. Tra i suoi avversari vi furono gli Aristotelici, gli Epicurei, i Cinici, gli Scettici, come Carneade, Cicerone, Tacito, Plinio il Vecchio, Gregorio di Nissa, Sant’Agostino, Savonarola, Pico della Mirandola, il gesuita Paolo Segneri, Lutero e Calvino tra i Protestanti. Tra i sostenitori, ricordiamo tra gli altri, Platone, Seneca, Averroé, Dante, Galilei, Melantone. Grandi ingegni dell’umanità si occuparono dell’astrologia, come ad esempio, Marsilio Ficino (che era anche prete), il Regiomontano, Paracelso, Cardano, Nostradamus, il domenicano Campanella e i famosi astrologi Brahe e Keplero, e, ai nostri giorni, lo psicoanalista Jung viene spesso portato ad esempio tra i sostenitori dell’astrologia. Il Cristianesimo, fin dal suo sorgere, non poté fare a meno di prendere posizione nei riguardi dell’astrologia. Il pericolo incombente era l’idolatria astrale, cioè il culto del Sole, della Luna e degli altri pianeti per cui nel Cristianesimo primitivo coloro che praticavano il mestiere di astrologo, se volevano ricevere il Battesimo, dovevano abiurare la professione così come a quell’epoca veniva Casa Quarta 93 svolta. Un grande oppositore cristiano fu Sant’Agostino e inoltre ci furono delle condanne da parte di Sinodi e Concili; ricordiamo, in modo particolare, quello di Toledo nel 447, di Braga nel 561. Contro l’astrologia, il papa Sisto V, il 5 gennaio 1586, emanò la Bolla “ Coeli et Terrae” e poi il papa Urbano VIII, il 31 marzo 1631, emanò la Bolla “Inscrutabilis”, con cui minacciava la pena di morte per gli astrologi. Ai nostri giorni, il Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, emanato nel 1993, nella seconda parte riguardante i Dieci Comandamenti, al capitolo I ai nr. 2115-2117 afferma: “Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che svelino l’avvenire, la consultazione degli oroscopi, dell’astrologia (…), interpretazione dei presagi e delle sorti, di fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia e sugli uomini, ed infine un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste, sono in contraddizione con l’onore ed il rispetto congiunto a timore amante che dobbiamo a Dio solo”. Questo brano del Catechismo Cattolico è stato utilizzato dai detrattori per lanciare sassi contro gli astrologi contemporanei. Diciamo subito che per quanto riguarda “gli oroscopi”, se si intende quelli dei giornaletti o di alcune riviste mensili, o quello delle radio libere o della tv penso che senza dubbio tutti i seri cultori di astrologia siano d’accordo con la denuncia del Catechismo: ogni disciplina conosce servitori buoni o meno buoni e ben venga la messa in guardia contro i ciarlatani che sfruttano la stupidità del popolino e delle donnette. Contro la vacuità degli oroscopi dei quotidiani c’è la famosa storiella di un giornale americano a vasta tiratura che fu costretto a pubblicare una locandina precedente degli oroscopi giornalieri, che già aveva pubblicata, perché il nuovo materiale non era giunto in tempo per la stampa; tuttavia, poiché nessuno dei lettori del giornale si lamentò di una qualsiasi imprecisione, l’editore concluse che poteva ben risparmiare il costo dei nuovi oroscopi, riutilizzando sistematicamente quelli vecchi. L’oroscopo del giorno, trasmesso ogni mattina, o ogni sera dalle varie televisioni crea un danno alla vera sapienza astrologica. Il problema si risolverebbe solo con corsi di studi astrologici a livello universitario, che durino anni e con esami rigorosi per divenire consulenti astrologi, così come oggi si fa per diventare psicoanalisti, o medici. Inoltre, dovrebbe essere applicato rigorosamente un codice deontologico professionale con gravi sanzioni pecuniarie e disciplinari per coloro che si prestano a fare ”l’oroscopone” quotidiano sui giornali e alla tv. Per quanto riguarda poi la condanna generale dell’astrologia da parte del “Catechismo Cattolico” del 1993, bisogna dire che il Catechismo è un genere letterario particolare, a tale riguardo molti teologi cattolici autorevoli, ed anche dei vescovi si sono espressi contro la stesura di simili opere perché spesso si offrono definizioni dogmatiche e morali lapidarie che non approfondiscono i 94 Casa Quarta problemi e quindi si può essere facilmente accusati di superficialità nel trattare problemi etici. ……… Comunque non sono mancati e non mancano nell’ambito della Chiesa personaggi che hanno dialogato e dialogano con l’astrologia. Anzitutto assai conciliante con essa si mostrò il massimo teologo del Medioevo, San Tommaso d’Aquino, che dedicò centinaia di pagine al rapporto tra astrologia e teologia. Quello che San Tommaso, parecchi secoli fa, affermò, può essere considerato ancora valido. Sotto certi aspetti l’astrologia, se rettamente intesa, potrebbe essere considerata una scienza sacra, cioè una sorella della teologia, perché, in ultima analisi, essa tende a dimostrare razionalmente e misticamente quello che si propone la teologia, cioè l’esistenza di Dio ed il suo influsso sulla storia delle vicende umane. Nella storia bimillenaria della Chiesa Cattolica ci sono stati molti alti prelati che hanno espresso interesse ed apprezzamento verso l’astrologia: il cardinale Pierre D’Ailly interpretò secondo modelli astrologici il libro dell’Apocalisse; il papa Giulio II diede incarico ai suoi astrologi di scegliere il giorno per la sua incoronazione; Leone X fondò una cattedra di astrologia alla Sapienza di Roma e numerosi membri del clero e degli Ordini religiosi (specialmente francescani, benedettini e carmelitani) furono valenti docenti di astrologia; il papa Adriano VI, ricordato come un teologo ed uno storico di gran valore, maestro di Erasmo di Rotterdam e dell’imperatore Carlo V, fu anche un patito dell’astrologia; il papa Paolo III, che fu il promotore del Concilio di Trento, diede incarico agli astrologi di stabilire le ore più favorevoli per la celebrazione dei Concistori. In tempi più recenti i moralisti cattolici Nordin e Schmitt hanno affermato che è lecito per dei cristiani l’indagine scientifica sull’esistenza di rapporti tra il movimento dei pianeti e i corpi umani, con l’avvertenza che sia evitato il pericolo di fatalismo e di superstizione tra il popolo. E’ da citare anche il teologo Garezzo, che considera l’astrologia “scienza di cause e non di fatalità”. Infine, attualmente il notissimo scrittore e apologeta cattolico Vittorio Messori, sulle pagine della rivista Jesus scrive riguardo all’atteggiamento ufficiale della Chiesa sull’astrologia: “L’attuale prevalente atteggiamento cristiano - e cattolico in particolare – ci sembra qui troppo sbrigativo, sembra avere ereditato lo sprezzo e il rifiuto proprio di coloro che furono gli avversari della fede: i vecchi illuministi, razionalisti, positivisti. Quindi tutto nell’astrologia, sarebbe imbroglio, menzogna o, nei casi migliori, illusione. Tanto che non varrebbe neppure la pena di discuterne, lasciando simili cose ai superstiziosi ed ingenui. Sul piano pastorale – continua Messori – questa chiusura senza spiragli non sembra affatto positiva. L’attrazione che su molti cristiani esercitano certe religioni orientali, certe sette, certe proposte alla “New Age” è determinata anche dal rigido rifiuto “cattolico” attuale di tutto ciò che non rientri nel quadro di una “razionalità”, che sembra talvolta sconfinare nel razionalismo, nato come anticristiano, di cui parlavamo sopra. Magistero e prassi ecclesiali sembrano talvolta non rendersi conto che Casa Quarta 95 l’incapacità della proposta cattolica di raggiungere oggi le masse deriva anche dal fatto che ci si sbaglia sui destinatari di quell’annuncio. Si crede, cioè, di rivolgersi ancora all’uomo “moderno”, quello formato (o deformato) dall’Illuminismo, mentre in realtà è ormai l’uomo entrato nella “postmodernità” dove la Ragione, quella con la maiuscola, non è più la divinità davanti alla quale inchinarsi silenziosi e riverenti. (…) Anche nella dimensione culturale e spirituale vige “una legge del mercato” nel senso che domanda ed offerta devono incontrarsi: se oggi in tutto l’occidente ritornano in forze e trovano fortuna proposte giudicate per due secoli “irrazionali” come quelle astrologiche è inutile scandalizzarsi e lanciare anatemi, come si fa anche in un certo mondo cattolico. Proprio quel dovere, per il credente, di “scrutare i segni del tempo” sottolineato dal Vaticano II deve portare alla riflessione: non ci sarebbe offerta se non ci fosse la domanda, da parte di un così grande numero di nostri contemporanei. Va ricordato ai cristiani in genere – continua Messori – che proprio all’inizio del Vangelo stanno quei “Magi” che simboleggiano l’omaggio dell’umanità intera e che erano astrologi provenienti dalla Caldea (…). La ricerca ha mostrato che, secondo quella sapienza orientale, Giove era il pianeta divino, Saturno quello di Israele e i Pesci il luogo celeste dell’Era messianica. Da qui il viaggio di quegli astrologi, dai quali Giuseppe e Maria accettano i doni invece di cacciarli come “superstiziosi”. Infine, - conclude Messori - il rifiuto previo di questa realtà (in quanto, si intende, ha di migliore) taglia il Cristianesimo dell’Occidente moderno da una prospettiva condivisa in modo universale, oltre a renderlo vassallo della superficialità razionalista secondo la quale tutto è già spiegato, o prima o poi lo sarà dagli “esperti accademici” (…). Ciò che si vorrebbe è che la gente di fede non escluda a priori una qualche verità in una sapienza antica ed estesa quanto l’umanità e di fronte alla quale hanno riflettuto, pensosi, anche molti dei più sapienti di quei discepoli di quel Cristo la cui nascita fu annunziata anche dallo Zodiaco”. Praticamente avendo affermato che non esiste l’astrologia, ma esistono svariate astrologie con le rispettive scuole di pensiero ci chiediamo quali tipi di astrologia sono compatibili con il Cristianesimo e quali non sono adeguate? Anzitutto l’insegnamento cattolico e cristiano essenziale comprende dottrine come la Trinità, la divinità di Cristo, la nascita verginale del Verbo dal seno di Maria, la Morte redentrice del Cristo sulla croce per espiare il peccato, la sua Resurrezione e l’esistenza di un aldilà di premio o di punizione: inferno, paradiso, e per i cattolici anche il purgatorio. Per cui in genere l’astrologia di matrice induista e buddista, meglio conosciuta come astrologia karmica, secondo la quale è la dottrina della reincarnazione che fornisce la vera spiegazione sul fatto che abbiamo destini diversi, essa è incompatibile con la visione teologica della Chiesa, perché i cristiani ritengono che abbiamo solo la vita presente per prepararci all’eternità e l’uomo non è riciclato in una serie di rinascite. Anche buona parte dell’astrologia cosiddetta esoterica, specie quella cabalistica con la lista di angeli e demoni collegata con i gradi zodiacali, è in- 96 Casa Quarta compatibile con la dottrina tradizionale angelologica cattolica. Invece l’astrologia moderna, per intenderci, quella dell’inglese Liz Greene, del francese André Barbault, di tanti studiosi italiani è accettabile, così pure l’astrologia detta umanistica della scuola di Dane Rudhyar, e di Ruperti e anche una buona parte dell’astrologia detta evolutiva. In conclusione, un cristiano, salvati i dogmi fondamentali della fede sopra indicati, può occuparsi di studi astrologici così come può occuparsi di psicologia, di caratteriologia, di grafologia, di fisiognomica, di scienze pedagogiche, egli può aderire a quelle scuole astrologiche, che ritengano che in tutti i casi la volontà dell’uomo resti libera di seguire o no l’influsso dei fenomeni celesti sulle sue azioni, delle quali conserva, perciò, piena responsabilità. Bibliografia ■ VITTORIO MESSORI, Davvero nell’astrologia tutto è imbroglio e illusione?, in “Jesus”, gennaio 2000, pag. 91. ■ VITTORIO MESSORI, La sapienza degli astri, la truffa degli oroscopi, in “Jesus”, febbraio 2000, pag.89. NOTA Don Marcello Stanzione è un sacerdote cattolico, attualmente parroco dell’Abbazia di Santa Maria Nova nel comune di Campagna (Salerno). Ha pubblicato numerosi scritti, a cura delle Edizioni Paoline e dell’editoriale Agire su vari temi del cattolicesimo, oltre a ricerche sugli Angeli e a numerose raccolte di preghiere. Il presente articolo è una riduzione della relazione presentata al Convegno su “Astrologia – Arte – Cultura tra Rinascimento e Barocco” tenutosi sabato 15 maggio 2004 a San Giorgio a Cremano. Chi desiderasse la versione integrale, può richiedere gli Atti del Convegno a Maria Vacca, organizzatrice del convegno medesimo. Tel: 081-7711034; 347-6592502. Gli articoli della nostra Rivista non invecchiano mai, o risorgono come l’araba fenice… Casa Quinta 97 COFFEE BREAK La consueta pausa ludico-distensiva L.A. 136-550 Ecco un testo di antiquariato scolastico, che molti docenti già conoscono. 1) 2) Lo riportiamo per due ragioni: oggi un tema del genere sarebbe impensabile: gli alunni in certe materie sono ampiamenti smaliziati e hanno una estesa erudizione in tutti i campi, anche se – ahimè – hanno perso l’allenamento alla conflittualità che avevamo noi, poveri ingenui, ma piu’ saldi nelle amicizie. per una una tesi astrologica interessante: Analogamente alla deviazione di una “grazia divina”, non è che per caso esista anche la deviazione di un transito su chi ci sta vicino, una specie di contagio planetario? Troppo comodo, dirà qualcuno… però… almeno come speranza sarebbe buona! 98 Casa Quinta ERRATA CORRIGE Errata corrige per il numero precedente 135 1) Ci segnala Meskalila che a pag. 97 del n. 135 la frase NB. LA TERZA E LA NONA (MARTE E KETU) RESTANO INTERE, va sostituita con NB. LA TERZA E LA SETTIMA (MARTE E SATURNO) RESTANO INTERE. alla pag. 102, alla riga ventottesima c’è scritto 45 triangoli al posto di 43 TRIANGOLI. 2) Per una mancata translitterazione dei simboli (dovuta al cambiamento dei caratteri) nell’articolo di Daria Muller: La mia tecnica di rivoluzione solare i simboli vanno cosi’ transcodificati: A = ARIETE; E =LEONE; I =SAGITTARIO; Q = SOLE; U =MARTE; £ “ ! $ B = TORO; F = VERGINE; J = CAPRICORNO; C = GEMELLI; G = BILANCIA; K = ACQUARIO; D = CANCRO; H = SCORPIONE; L = PESCI. R = LUNA; S =MERCURIO; T = VENERE; V = GIOVE; W = SATURNO; X = URANO; Z = PLUTONE = QUADRATO; = OPPOSIZIONE; = CONGIUNZIONE; = TRIGONO. 99 CASA SESTA Esperienze e proposte dei soci Salvatore Bisconti Iniziare con l’astrologia Isa M. Zanni Il tema singolare di Felice Pattaroni, archeologo delle tombe gallo-romane verbano-cusie Ancora sui Pianeti Singleton Eleonor Anne Buckwalter Introduzione ai Pianeti Singleton German Rosas L’astrologia del secolo XXI, l’oroscopo eclittico e l’oroscopo ascensionale Julianne Evans La mitologia delle stelle nella vita di Tiziano Terzani Isa Zanni Nedda Falzolgher. La poesia, la vita 100 Casa Sesta ESPERIENZE E PROPOSTE DEI SOCI Salvatore Bisconti COME INIZIARE CON L’ASTROLOGIA L.A. 136-611 Si comincia dall’ultima immagine, dall’ultimo ricordo che ci lega a qualcuno, chiedendosi il perché del nostro percorso. Poi, durante il nostro colloquio con gli astri, si cerca una guida che, diventando parte di noi stessi, ci possa illuminare per raccogliere la perla racchiusa nello scrigno della nostra interiorità. Cenni su alcune opere di: William Lilly, Edmund Jones, Eudes Picard L’astrologia oraria è legata storicamente, innanzitutto, alla figura di William Lilly, autore del libro Cristian Astrology tradotto e pubblicato in versione ridotta con il nuovo titolo “Grammatica Astrologica”. La tecnica oraria è stata applicata da Lilly per rispondere ai quesiti più semplici della vita quotidiana, ma anche ai più strani. Nel libro sono descritti i significati dei pianeti e delle case, facendo riferimento ad eventi e dettagli specifici con esempi interpretativi, talvolta, curiosi. Sono riportati aforismi arabi utili ad individuare, con le dovute limitazioni, le caratteristiche fisiche delle persone ed i momenti più propizi per effettuare il consulto o per ritenerne attendibile la risposta. Essenzialmente l’astrologia oraria di William Lilly si basa sulle posizioni e gli aspetti tra i pianeti, più che sui significati delle case; infatti, sono considerate importanti le definizioni di “caduta”, “esilio”, “applicazione”, “cazimi”, “trigonocrazia”, ecc. Sostanzialmente, una volta assegnato un significato ad un pianeta, considerandolo dispositore o “signore” di una casa, la risposta viene data in funzione del suo legame (aspetto astrologico) con gli altri pianeti. Un libro più recente è quello di Edmund Jones intitolato “Astrologia Oraria” e edito da Armenia; in questo caso viene sviluppato maggiormente il significato delle case con la descrizione dei vari modi di formulare le domande e dei vari tipi di procedimenti da seguire per rispondere ad esse. La novità introdotta dall’autore è quella di considerare il rapporto esistente tra le case secondo uno schematismo che può essere utile in altre procedure interpretative. Casa Sesta 101 Entrambi gli autori sottolineano, con esempi e modi diversi, l’importanza di attribuire alle case i cosiddetti “significati derivati”; l’esempio classico riportato anche in altri testi astrologici è quello di individuare i componenti della famiglia sul tema natale. L’applicazione del significato “derivato” delle case in modo più significativo è descritta nel libro “Le case derivate” di Eudes Picard; l’autore fornisce una descrizione dettagliata dei significati derivati delle case inquadrando le problematiche familiari, affettive ecc. sotto il profilo della loro quotidianità. L’autore è considerato, nonostante la sua bravura, un tecnico dell’astrologia. Il suo metodo interpretativo gli consentiva di rispondere a molteplici tipi di domande, con previsioni ritenute molto simili a quelle di un veggente. In Italia l’astrologia oraria e le case derivate sono poco utilizzate nelle previsioni e nella lettura di un tema natale. Figure geometriche: Triangolo, Quadrato, Le grandi croci. Edmund Jones, nel suo libro di astrologia oraria, descrive i legami tra le varie case considerando il trigono ed uno schema fisso (fig.1). Rispetto all’AS il trigono unisce la 9ª e la 5ª casa e l’autore indica come situazione attuale l’AS, come passato la 9ª e come futuro la 5ª casa. Questo schema può essere applicato a tutte le case, per cui, in base ad esso si ha che: FIGURA 1 102 Casa Sesta la 7ª la situazione presente, la 3^ª il passato e l’11ª il futuro, la Xª è la situazione presente, la 6ª il passato e la 2ª il futuro, la 4ª è la situazione presente, la 12ª il passato e l’8ª il futuro. Siamo quindi in grado di osservare che il guerriero attuale Ariete con il suo passato di Sagittario diventa un Re Leone; ciò che deriva dalla nostra coscienza determina la nostra immagine per diventare personalità; l’insegnamento passato viene assimilato nella nostra mente (testa) per diventare creatività…ecc; possiamo osservare che gli sforzi del lavoro portano alla realizzazione e ci danno le risorse future; le idee diventano elementi di trattativa fino a diventare progetti; i rapporti di fratellanza creano situazioni collaborative che diventano amicizia; la fuga e la prigionia portano alla dimora, alla proprietà per poi diventare lascito o eredità; molto più semplicemente il parto porta a valorizzare le origini, (il padre) fino alla morte. Se leggiamo i significati delle case derivate ogni casa rappresenta le conseguenze della quinta casa precedente., cioè di ogni casa precedente in trigono con essa. Definendo in modo più semplice, la 5ª casa indica le conseguenze dell’AS ed ogni 5ª successiva le indica per quella a cui si riferisce. Nella dinamica dei riferimenti l’aspetto di quadratura diventa importante se ogni quarta casa è l’origine, il generatore, il padre della quarta precedente. In questo modo, nei temi vengono individuati i rapporti del soggetto con i propri genitori e con i suoceri, ciò vale in qualsiasi caso si voglia sapere l’origine di qualcosa. FIGURA 2 FIGURA 3 Casa Sesta 103 Questo valore della 4ª casa diventa importante se consideriamo che la prima e la settima casa si confrontano sostenendosi con la posizione del FC. (fig. 2) Questo esempio ci chiarisce che la lotta tra rivali, si basa sulla necessità di possedere un territorio e richiede uno sforzo da entrambe le parti. La rivalità, se trasformata in collaborazione, può diventare realizzazione con la posizione del MC. Unendo le quadrature osservate si determina una figura geometrica importantissima che ci permette una visione interessante, anche se poco applicata, del tema oroscopico; tale figura è la grande croce (fig. 3). Nell’ambito di tale figura assume importanza l’aspetto astrologico di opposizione delle case in quanto esso rappresenta “la consapevolezza” ed intorno a questo significato s’impernia la lettura dei molteplici legami tra le case derivate. (figg. 4 e 5) FIGURA 4 FIGURA 5 - Triangolo di Talete. Infatti, tutti gli sforzi inquadrabili sul tema oroscopico hanno bisogno, per essere costruttivi, di tale elemento altrimenti diventano situazioni di contrasto, di difficoltà oppure, se non esiste opposizione, di vero squilibrio. Pensando agli esempi precedenti, ed applicando le case derivate si ha: La 7ª casa è la 3ª della 5ª, quindi discorsi, idee, piccoli spostamenti del figlio. La prima è la 9ª della 5ª, quindi studi, sogni, lunghi viaggi del figlio. L’equilibrio tra queste due case, cioè tra le situazioni contrastanti, è mantenuto con sforzo CONSAPEVOLE dal padre, dal legame con la tradizione e dalla dimora paterna. 104 Casa Sesta Quando non esiste tale rapporto di consapevolezza (opposizione) le iniziative sono rivolte maggiormente verso un settore del tema piuttosto che verso l’altro (destro o sinistro). Le grandi croci La figura di un quadrato viene definita, come abbiamo detto, grande croce. Su ogni tema si possono definire tre quadrati principali che individuano i rapporti tra le seguenti coppie di assi: 1-7 con 4-10, 2-8 con 5-11, 3-9 con 6-12 (fig. 6 - da ruotare). L’elaborazione di alcune osservazioni per tali assi, secondo il metodo delle case derivate, può permettere un’ulteriore lettura del tema oroscopico. Gli schemi connessi alle grandi croci fanno parte di un metodo di lettura astrologico utile ad individuare il legame tra soggetto ed ambiente, intendendo per ambiente le problematiche interne ed esterne al consultante. Come esempio possiamo dire che la prima grande croce permette di osservare le difficoltà personali in rapporto all’educazione genitoriale e come le difficoltà ambientali della società possano limitare l’individuazione FIGURA 6 e lo sviluppo della propria personalità. In sostanza, come l’ambiente familiare e l’ambiente esterno, posizionati sull’asse 4-X, siano intrecciati con l’immagine interiore (come appare a se stesso) ed esteriore dell’individuo (come viene visto dagli altri), posizionati sull’asse 1-7. Lettura di un tema: criteri di base Innanzitutto dobbiamo inquadrare la finalità della nostra lettura, cioè se vogliamo fare una previsione specifica oppure una lettura globale del tema oroscopico. In entrambi i casi bisogna soffermarsi un attimo sulla forma del tema. Ciò perché saremo attratti da qualcosa di particolare che caratterizza e amplifica il valore di tale forma, ad esempio uno stellium. Questa prerogativa di essere attratti da qualche particolare del tema è dovuta al tentativo inconscio di voler trovare un elemento a noi comune; spesso è semplicemente la spinta a voler risolvere il problema del soggetto. La nostra capacità, superato questo primo momento, dev’essere di leggere il tema oroscopico con distacco, per non la- Casa Sesta 105 sciarci coinvolgere dalle sfumature dei significati della configurazione astrale. Osservando la forma avremo subito un’idea di come il soggetto agisce o, meglio, si rapporta generalmente alle situazioni. Nel caso di una lettura globale osserveremo le figure geometriche presenti nel tema e daremo ai pianeti che le compongono i significati derivati definendo tra loro un legame deducibile dagli aspetti della configurazione astrale che li uniscono. Es: per il trigono potremmo utilizzare il termine di “fluidità” (fig. 7). Per la quadratura la parola sforzo; per l’opposizione quella di consapevolezza. In questo modo metteremo in relazione tra loro i pianeti ed i significati delle case, ad esempio, come segue: L’affettività del soggetto (Venere in 6ª) si adatta soffrendo (6ª casa) alle prove(12ª) che il partner (7) deve affrontare (6=12 di 7) e con sforzo (quadratura) cerca di superare con razionalità le proprie crisi di coscienza (Saturno in 9ª casa) per dare spazio alla comunicativa(3 di 7=9) del partner. Proseguiremo quindi analizzando FIGURA 7 tutti i pianeti secondo significati di tipo generale. Nel caso di una previsione specifica dovremo individuare la casa corrispondente al problema da esaminare e, considerando in relazione ad essa i significati derivati delle altre case, procederemo indicando, per i pianeti, i legami, i significati e le considerazioni aggiuntive per esprimere un completo sviluppo del problema. Es: I viaggi all’estero (o gli stranieri) sono collocati in 9ª casa, il sogno (9) di chi è all’estero (9) è il rientro in patria , quindi avremo che la 9ª della 9ª è la 5ª casa. Possiamo dire che le difficoltà degli stranieri sono la comunicazione (parlare, scrivere = 3ª casa) , ma anche le abitudini (3ª casa) del soggetto o del luogo preso in esame (AS) che, peraltro, sono anche le prove (la prigionia) dovuta alla dimora non propria (4ª casa = 4ª dell’AS) ed alle tradizioni (4) del soggetto (AS). Da notare che, poiché la 4ª è l’ottava della 9, possiamo dire che con la trasformazione dello straniero (9), cioè quando egli finirà di sentirsi estraneo (all’estero), nella 4ª troverà la dimora. Difficoltà La difficoltà principale nell’applicazione delle case derivate è quella di definire, in base alla domanda del consultante, la casa da cui iniziare la lettura del te- 106 Casa Sesta ma. Molto spesso viene richiesto, in modo generico, un consulto su questioni affettive, lavorative, o economiche senza specificare le particolari situazioni che si stanno sviluppando. La domanda deve essere formulata con semplicità, cioè con un numero ridotto di parole ed un riferimento a persone o cose ben definite. Altrettanto concisa ed esplicita dev’essere la risposta dell’astrologo, senza usare molti termini astrologici o lunghe descrizioni del problema. In astrologia oraria questo procedimento viene definito come “rasoio di Occam” e consiste nello sfrondare di ogni considerazione superflua sia la domanda del consultante che la risposta dell’astrologo. Le case derivate offrono la possibilità d’individuare, conoscendo la tecnica interpretativa, questioni molto specifiche nell’ambito delle problematiche quotidiane. Es: In relazione alla casa, ai giardini, ai libri, alle passeggiate, alle casseforti, possiamo definire, i luoghi, i possessori, le eredità, gli incontri, gli smarrimenti, i furti ecc. Previsioni: Indicazioni e limiti La conoscenza del futuro, sia come sviluppo degli eventi in corso, sia come attesa di momenti straordinari è una curiosità che è presente nella maggior parte delle persone, ma ognuno chiede in modo diverso di soddisfare tale curiosità. Ci sono persone per le quali è sufficiente darsi una risposta da soli con un “forse mi capita di…”, oppure “mi succederà di…”, mentre per altre persone diventa importante ricevere risposte dettagliate e precise perché a loro sembra che da tali risposte possa dipendere il proprio destino. Sono entrambe posizioni estreme che non facilitano l’applicazione dell’astrologia alle previsioni e, quindi, non rendono merito agli studi ed all’attività degli astrologi. La strada da seguire, a mio parere, potrebbe essere: 1) considerare gli eventi della propria vita come situazioni legate ad uno scopo da raggiungere, 2) osservare il futuro come il risultato delle nostre iniziative (da intraprendere) per tale scopo. Nell’ambito di questi due aspetti s’inserisce la consulenza astrologica che deve andare oltre la specifica previsione dell’evento per offrire al consultante le indicazioni più opportune per proseguire nel proprio percorso di vita. è necessario riconoscere che le previsioni sono difficili per la scelta della tecnica da utilizzare, ma soprattutto per il “disagio” che esse potrebbero creare nel consultante in caso di suggerimenti o descrizioni affrettate da parte dell’astrologo. Nell’astrologia oraria il momento della domanda è importante perché esso è considerato come l’inizio di qualcosa oppure l’attimo in cui si dà importanza a qualcosa, già in corso, di cui si vuole conoscere lo sviluppo. Casa Sesta 107 FIGURA 8 2 casa: 5ª Casa della X 2 Le conseguenze delle azioni. Ciò che esse producono. 1 risultati ottenuti dalla situazione, dagli onori. 1 figli dellamadre, dei re, dei nobili, dei potenti. 1 doni ed i piaceri dei re, dei nobili, della madre, dei potenti; quelli provenienti dagli onori, dalla situazione, dalle azioni. Le missioni relative alla professione, agli onori. Le missioni dei re,dei nobili, dei potenti, della madre. 1 teatri ed i luoghi di divertimento frequentati dalla madre, dai re, dai nobili, dai potenti. 1 luoghi gradevoli che si riferiscono alla professione. Le scuole o centri di educazione dei re, della madre, dei nobili, dei potenti. L'ambiente in cui si apprende ciò che si addice alla situazione, agli onori. La moralità della madre, dei re, dei nobili, dei potenti. Lati morali della situazione e degli onori. Le speculazioni tentate dalla madre, dai re, dai nobili. Gli abiti e gli ornamenti della madre, dei re, dei nobili, dei potenti; quelli tipici di certe professioni (uniformi). Il cuore e la schiena della madre, dei re, dei nobili, dei potenti. Il ritorno in patria della madre, dei re, dei nobili, dei potenti. Riabilitazione. X casa: signif. Base LavoroMadre, Prestigio… 9ª Casa della 2° 10 Grandi mutamenti nell'ambito dei beni a seguito di lunghi viaggi. Sogni di fortuna. Potenza morale del denaro, la sua influenza occulta. Il desiderio di guadagnare denaro. Gli spostamenti di capitali all'estero e oltremare. 6 casa: 9ª Casa della X 6 1 lunghi viaggi in analogia con iniziative e grandi cambiamenti di situazione; i movimenti importanti, gli spostamenti motivati dalla situazione o dagli onori. 1 lunghi viaggi della madre, dei re, dei nobili, dei potenti. Le opere dello spirito, la saggezza, la filosofia della madre, dei re, dei nobili, dei potenti. Il potere esercitato con saggezza. Spirito filosofico, saggio. Intelligenza organizzativa nelle azioni. Il sogno in vista dell'azione. 1 sognatori nel campo pratico. 1 sogni della madre, dei re, dei nobili e dei potenti. In generale, l'ambizione oscura, imprecisata. Le cosce della madre, dei re, dei nobili, dei potenti. La scienza divinatoria e l'occultismo pratico per la madre, i re, i nobili. La precognizione nell'ambito degli onori o negli affari. Il fiuto nelle azioni della vita. Il clero e la magistratura nei loro rapporti con la situazione, con la madre, con il re ed i nobili. 108 Casa Sesta Per le previsioni ed, in genere, per l’osservazione degli eventi della nostra vita, si può seguire lo stesso criterio, cioè quello di prestare attenzione ai piccoli segnali, alle piccole situazioni che ci si presentano, per poter comprendere se stiamo procedendo nella giusta direzione. Sono quelli gli attimi che danno inizio alle nostre scelte e quindi ci consentono di “leggere” il nostro futuro attraverso le sensazioni, le intuizioni o i suggerimenti di qualcuno. Adottando questo criterio potremmo accorgerci che la domanda del consultante spesso è motivata solo dalla curiosità di mettere alla prova l’astrologo, che nella lettura di un tema stiamo osservando punti sbagliati, oppure, semplicemente, che non è il momento di fare una previsione o, in casi eccezionali, che siamo di fronte ad eventi destinici per noi stessi. In sostanza, gli incontri con il consultante, i momenti di verifica dell’astrologo e le previsioni fanno parte di tutto quello che stiamo costruendo e, quindi, non sono altro che le immagini di questa costruzione (fig.8) a presentarsi nel momento del consulto. Sono immagini che possiamo annullare ripetendo gli errori del passato oppure possiamo rendere reali e concrete con le nostre future azioni; è vero che spesso alcuni eventi sono imprevisti o contrari alle nostre previsioni, in tal caso siamo sconcertati e parliamo di un destino avverso (o favorevole) che è, comunque, inaspettato e contrastante con le nostre aspettative. Senza entrare nei concetti di libero arbitrio o di validità delle previsioni, mi sento di affermare che anche tali situazioni impreviste sono immagini concretizzate di ciò che stiamo costruendo o che abbiamo iniziato e/o tralasciato per un certo periodo della nostra vita. Con l’imprevisto si esprime il “non evento”, cioè tutto ciò che avviene per il mancato sostegno delle situazioni di routine, cioè di ciò che ci aspettavamo avvenisse; siamo di fronte all’uscita dagli schemi, alla libertà dei significati delle case, dei segni ed alla forza dei pianeti (fig.8); siamo in presenza di sollecitazioni del nostro inconscio che non avremmo scelto con consapevolezza, ma che si manifestano per la nostra minore attenzione alla quotidianità. In pratica, scegliamo, spinti dall’inconscio, quali significati attribuire alle case e quali valori assegnare alle energie dei pianeti nel nostro tema oroscopico. Aforismi principali in astrologia oraria In astrologia oraria ci sono alcuni aforismi che indicano le condizioni da rispettare per l’inizio della lettura di un tema oroscopico. Dal libro di William Lilly 1 – Quando l’Ascendente è ai primi gradi (1 o 2) di un segno. 2 – Se l’Ascendente si trova a 27 o più gradi di un segno, non è saggio esprimere giudizi, a meno che… 3 – Non è saggio esprimere un giudizio quando la Luna è negli ultimi gradi di un segno,.... 4 – oppure, quando la Luna è in “via combusta” cioè tra gli ultimi 15 gradi della bilancia o nei primi 15 gradi dello Scorpione… ……… Casa Sesta 109 Seguendo tali aforismi si ridurrebbero di molto i momenti della giornata nei quali si potrebbero fare i consulti. Nella pratica, adottando parzialmente tali aforismi, ci si accorge del momento propizio a fare l’oroscopo per: ● la posizione dell’AS e della Luna ● concordanza dei significati delle posizioni astrali con la domanda del consultante ● intuizione. Per avere una conferma dei problemi inquadrati durante il consulto, è opportuno che il consultante faccia la domanda quasi al termine del consulto. In tal modo sarà egli stesso a scegliere lo specifico problema a cui dare importanza, annullando gli altri quesiti possibili e potrà confermare, con la propria scelta, l’accettabilità dei suggerimenti ricevuti dall’astrologo. Questo modo di procedere rispecchierebbe le indicazioni ed i limiti descritti in precedenza. Metodologia e tecnica: Applicabilità delle case derivate I metodi previsionali utilizzati in genere sono i transiti, le rivoluzioni solari, le progressioni secondarie; a prescindere dalla bravura dell’astrologo, tali metodi, seppur applicati in larghissima parte e riconosciuti validi, non offrono, a mio parere, ampie possibilità di lettura per situazioni e quesiti di quotidiana praticità. Spesso ci si rivolge all’astrologo per problematiche psicologiche o esistenziali che, in genere, coinvolgono i settori della sfera affettiva, familiare o lavorativa e con domande previsionali su cambiamenti e/o iniziative globali. Sembra, quindi, che non interessino l’osservazione di eventi specifici quotidiani e le domande su problemi che appaiono di minore importanza. Al contrario si può dire, indicativamente, che sapere il risultato dell’incontro di lavoro del giorno dopo, può aiutarci a comprendere come superare le nostre difficoltà in quel settore. La difficoltà essenziale per l’applicabilità delle case derivate è quella della scelta di un significato specifico da assegnare ad un transito o ad una posizione planetaria. Tale difficoltà viene superata impostando la lettura su uno specifico problema posto dal consultante; conseguentemente si passa alla lettura di tutti gli aspetti e delle posizioni astrali del tema. Come si procede Innanzitutto facciamo riferimento ai dispositori delle case leggendo in quali segni cadono le cuspidi, assegnando ai vari pianeti i significati di base delle case. Osservando le posizioni di tali dispositori sul tema, cioè in quali case si trovano, modifichiamo il significato base dato al pianeta. Es: Marte (disp. di 5ª) in 11ma Figli che affrontano difficoltà o nemici oppure figli che collaborano ai progetti del soggetto (AS). 110 Casa Sesta Infatti: L’undicesima è la 7ª della quinta e rappresenta come tale i nemici dei figli. L’undicesima è l’11ma della prima (AS) e rappresenta i progetti (del soggetto); per cui Marte (i figli) situati in tale casa stabiliscono una collaborazione (11ma = 7 di 5) per i progetti del soggetto Dal libro di Eudes Picard Alcuni significati derivati della 5ª casa sono: 11ª Casa della VII 5 Gli amici del coniuge, dei divorziati, dei nemici dichiarati, dei ladri e degli assassini; i loro collaboratori, i loro progetti, le loro speranze, la loro fiducia in se stessi. Amici o alleati nelle guerre, nei processi, nei divorzi, nei furti, nella vendita o acquisto di proprietà. La fedeltà coniugale. La fedeltà nei trattati, nelle alleanze, nelle associazioni. Alcuni significati derivati dell’11ma sono: VII Casa della 5° 11 Il genero o la nuora (11 matrimonio dei figli`). Matrimonio di ambasciatori. La fusione di due teatri. La riunione di due giardini. La fusione di due sport, di due giochi. Termini dei contratti di una missione. Contratti concernenti i figli. Parere giuridico. Contratti teatrali; contratti che hanno per oggetto il piacere. Contratti di gioco; regolamenti di partita. Regolamenti di concorsi. Regolamenti nelle scuole, nei luoghi di divertimento. Associazioni infantili. Associazioni di imprese teatrali e di luoghi di divertimento. Associazioni sportive o scolastiche. Rivalità tra bambini o nell’ambito della gestione di luoghi di divertimento. Rivalità teatrali, sportive. Discussioni di ambasciatori. Giocatori eliminati nel corso di una partita. Ladri di bambini. Coloro che commettono furti nei teatri o nei luoghi di divertimento. 1 ladruncoli che raccolgono fiori e devastano i frutteti. I bari. Gli assassini di bambini e di ambasciatori. I ladri di vestiti e di ornamenti. I nemici del figlio. Tendenze malthusiane. A questo punto diventa importante il quesito del consultante: se è interessato a problemi con il partner (o 7ª casa) avremo che la 5ª è l’11ma della 7ª, per cui vengono messi in discussione situazioni di fedeltà, amicizia e progettualità, rappresentati da Marte (disp. 5). La posizione di Marte in 11ma, rapportandoci ai significati di conflittualità dell’11ma (come 7ª della 5ª) indica che sono evidenti contrasti, confronti o accordi dovuti a tali problemi. È però possibile che la creatività (quinta in genere) del partner (11=5 di 7) si esprima con i suoi progetti e rafforzi il rapporto di fedeltà e di amicizia del soggetto. Si sottolinea che la 5ª e l’11ma sono l’amore o gli amanti rispettivamente del soggetto e del partner. La conflittualità si può distinguere dalla collaborazione con l’osservazione degli aspetti astrologici di Marte o della configurazione planetaria del tema. ● se è interessato a problemi di scritti (o 3ª casa) avremo che la 5ª è la 4ª della 3ª per cui si può parlare di custodia di documenti (intendendo, casa degli scritti), origine degli stessi e quindi come autore di essi. ● Casa Sesta 111 La posizione di Marte in 11ma, come sopra ha valori di 7ª, potrebbe significare furti, per cui avremmo, come difficoltà (7) della custodia (4) degli scritti (3) (5=4 di 3), il furto di documenti, oppure più semplicemente le difficoltà dell’autore di un libro. L’11ma è la 9ª della 3ª per cui, considerando i significati derivati, avremmo i sogni e gli insegnamenti attraverso gli scritti per cui ciò coinciderebbe con una collaborazione (7) con l’autore degli scritti (5). Come sopra indicato, è il tema nella sua globalità che ci indica la scelta tra situazioni collaborative e quelle di contrasto. Secondo questo criterio di lettura il tema oroscopico diventa uno strumento importantissimo dell’astrologo che viene messo a disposizione del consultante; la possibilità dei significati derivati consente di colloquiare con il consultante in settori diversi e di poter riconoscere le scelte più favorevoli da farsi su problematiche che possono, per la loro quotidianità, essere affrontate in modo nuovo e non , come sempre, secondo schemi definiti. Avere un tema che ci rapporti a tale quotidianità significa riuscire a valorizzare anche la nostra sensibilità per distinguere ciò che dobbiamo affrontare in quel momento, considerandolo problema e ciò che dobbiamo tralasciare. Cenni sulle prospettive: Utilità per argomenti differenti L’acquisizione di praticità nell’interpretazione con le case derivate per le questioni quotidiane, non esclude a mio parere di poter trasferire la tecnica interpretativa a questioni più generali e più psicologiche. Il modo di reagire a situazioni quotidiane o più in generale il modo di mantenere un equilibrio psicologico ed una tranquillità interiore, secondo alcuni studi, è legata ai chakras. La corrispondenza tra essi ed i pianeti potrebbe indurre a studiare come, in fase di transito e quindi con situazioni differenti, possa modificarsi la sensibilità dei vari punti del corpo. Con le case derivate si avrebbero dettagli sulle situazioni più comuni che ci creerebbero, in tal caso, difficoltà fisiche e psicologiche. Oltre a tali spunti, non ho escluso dalla mia ricerca astrologica quelli connessi al rapporto tra i segni ed agli archetipi, sempre inquadrando il tutto nell’ambito delle previsioni. Salvatore Bisconti è nato a Torre Annunziata (Napoli) l’11 aprile 1948. Diplomato in Fisica Industriale, risiede a Trecase (NA). Il suo interesse per l’astrologia nasce, tra il 1992 ed il 1993, con lo studio delle tecniche previsionali ed in particolare con l’Astrologia Oraria. Inizia consultando vari testi d’astrologia come autodidatta e prosegue, approfondendo lo studio astrologico, a seguito di un colloquio con l’Astrologo Ciro Discepolo. Su indicazione di Clara Negri, partecipa ad un Corso di primo livello, organizzato presso un Centro Astrologico napoletano; segue altri Corsi d’Astro- 112 Casa Sesta logia di secondo e terzo livello e viene guidato dall’Astrologa Giuliana Pandolfi che lo indirizza allo studio degli Archetipi. Attualmente è neo-iscritto del CIDA ed ha contatti con il Gruppo CIDA Napoli-Hinterland diretto da Maria Vacca. Una sua elaborazione, dal titolo Le Case derivate nel quadro astrale e la loro applicabilità nelle previsioni, viene presentata alla Delegazione CIDA di Lecce diretto da July Ferrari. Durante la conferenza c’è un ampio confronto e dibattito sull’Astrologia Oraria mediante risposte immediate ai quesiti dei partecipanti, inoltre viene sperimentato, per verificarne ulteriormente la validità’, un suo metodo previsionale inedito che è in fase di ottimizzazione. Bibliografia sull’argomento ■ ■ ■ ■ ■ ■ ERIK VAN SLOOTEN, Manuale di Astrologia Oraria, Ed. Mediterranee EUDES PICARD, Le case derivate, Ed. Xenia MARC EDMUND JONES, Astrologia Oraria, Ed Armenia NOEL JAN TYL, Astrologia ed ambiente, Ed. Armenia ROBERT PELLETIER, I pianeti nelle case, Ed. Armenia WILLIAM LILLY, Grammatica Astrologica, Ed. Meb Si specifica che i grafici astrologici sono ottenuti con il software di Walter Pullen, (Astrolog) ed ogni modifica, o utilizzo del programma, rientra nelle condizioni previste dall’autore W. Pullen. La relazione presentata, gli allegati, le figure, le tabelle e gli altri schemi sono una personale elaborazione scaturita dallo studio dei testi consultati. Gli articoli della nostra Rivista non invecchiano mai, o risorgono come l’araba fenice… Casa Sesta 113 Isa M. Zanni IL TEMA SINGOLARE DI FELICE PATTARONI, ARCHEOLOGO DELLE TOMBE GALLO-ROMANE VERBANO-CUSIE L.A. 136-612 Una vita affascinante e un bell’esempio “Huber scandibile” Il suo nome è noto nel V.C.O. (Verbano/Cusio/Ossola) e soprattutto a Gravellona Toce, dove ha vissuto ed operato per la maggior parte della sua vita e dove non solo gli hanno titolato una via cittadina, ma esiste anche un museo a suo nome. Felice Pattaroni è stato colui che ha riportato alla luce, in quel di Gravellona, ben 150 tombe gallo-romane databili dal V° secolo a.c. al V° d.C., ricche d’arredi e suppellettili, più tre forni facenti parte dell’antico abitato ed il porto fluviale, che si trovava presso la Chiesa di S. Maurizio. Ciò che c’è d’originale in tali scoperte, è che Felice Pattaroni ha coniugato le sue ricerche, frutto di studio di antichi documenti e scritti dell’illustre Ing. Bianchetti di Ornavasso e d’osservazione di cartine topografiche della zona, con le sue conoscenze e doti di radioestesista: proprio con il pendolo, infatti, ha rintracciato l’esatta ubicazione dei ritrovamenti! Ho avuto la fortuna di conoscerlo, circa 30 anni fa, grazie ad un amico comune, un Sacerdote, che lo stimava molto. In una sua lettera, il 20.10.84, Felice mi scriveva: “Malgrado tutto questo lavoro ho delle grandi soddisfazioni, occupando le ore della giornata a fare il bene, il tempo passa e non si pensa alla morte che si avvicina. Pensi che sto anche mettendo a punto due libri (che verranno di 300 pagine l’uno), con una documentazione fotografica di quasi altrettante figure: monumenti, chiese, cimeli archeologici ecc. e, per fare le foto delle chiese ossolane, ho dovuto girare tutte le valli dell’Ossola!” Se si pensa che, a quella data, aveva ben 77 anni e che meno di due anni lo separavano dal confine della sua vita! Felice Pattaroni era nato in Ornavasso in data 28/4/1907, alle ore 15. Il suo tema di nascita si distingue subito per quel rettangolo che disegna, all’interno del grafico, la tipica “busta chiusa”, già altrimenti definita “rettangolo mistico”. Personalmente mi ha sempre dato l’idea che quella busta, aperta, 114 Casa Sesta contenga un messaggio particolare, una comunicazione da dare. Insomma, una vita che racchiude in sé una rivelazione di qualcosa di utile agli altri. La seconda cosa che balza agli occhi è l’opposizione Sole/Luna (184°), dove il Sole in Toro è collocato al confine dell’ottava casa – notoriamente base/Scorpione – e quindi opposto alla Luna nel segno dello scorpione; e non va dimenticato che il toro è pur sempre un segno lunare. Nel contempo, ognuno dei quattro angoli del rettangolo è punto di Talete e quindi l’energia che v’intercorre si sa che difficilmente potrà dare al soggetto un recupero personale, dei vantaggi, ovvero anche una difficoltà minore per raggiungere le sue aspettative..anzi! La fatica di concretizzare quel messaggio non darà al soggetto che la consapevolezza di dover svolgere un compito, di raggiungere un obiettivo che, in vita, non gli riserverà certo dei vantaggi nelle sue aspirazioni. Cosa non facile da accettare, soprattutto se non si possiede il dono dell’ascesi mistica. No, Felice Pattaroni non era un mistico e questo benché, come si legge in una sua autobiografia (e come egli stesso amava raccontare), nella sua giovinezza sentisse prepotentemente la necessità di seguire una via religiosa, diventando missionario. Questo si può ben leggere nella posizione del Sole di nascita, così prossimo alla cuspide della nona casa, nonché a Giove e Nettuno congiunti in Cancro ed in decima casa; da notare che il punto di morte precede Giove di 1° di orbita e che, come anzidetto, Giove è punto di Talete: problemi dunque verso un obiettivo di inserimento in un contesto religioso. E considerando che la Casa Sesta 115 IX^ casa è anche quella degli studi superiori, una limitazione si è posta anche in quel settore: Felice non ha potuto coronare accademicamente la sua volontà di conoscenza, anche se non ha mai desistito dall’accanirsi contro gli ostacoli che tendevano ad indirizzarlo verso una vita a sfondo tutt’altro che culturale. L’infanzia è veramente un periodo problematico per Felice; ha altri fratelli ed il padre è operaio in un’officina. Per sopperire ai fabbisogni della famiglia, i figli stanno con la madre su di un alpeggio “caricato” (cioè con del bestiame in custodia) a 1100 m di altitudine. Non vi sono comodità lassù, ma duro lavoro e, per recarsi alla scuola elementare, ogni giorno eccetto il giovedì, sabato e domenica, egli deve recarsi a piedi fino a valle e ritorno (4 ore ogni volta); un fratello maggiore, dodicenne, già lavora in officina col padre e quindi sta con lui a valle; il padre sale ogni fine settimana e decanta le meraviglie di vivere lassù. Ma Felice detesta quella vita; soffre di bronchiti ricorrenti e di sconforto. La sera, anziché andare a letto, sovente scappa giù in città, per recitare nel secondo e terzo atto del teatro comunale e poi ritorna su: delle fatiche improbe che il padre infine scopre e reprime. Terminata la scuola elementare, la sua vita è tutta lì, all’alpe. Quando lui ha circa 12 anni, gli muore una sorellina, di difterite: ecco la Luna in cuspide alla terza casa, in scorpione: corrisponde anche, secondo il metodo Huber, all’età di Felice quando perde la sorellina. Il contatto con la realtà della morte e del quotidiano che resta, non può che indirizzarlo ancor più verso la ricerca di risposte nell’unico modo che gli si pone come possibile: lo studio della Bibbia e dei Vangeli. L’adolescenza è un periodo indubbiamente problematico: ecco Mercurio – anche Maestro dell’ascendente – posto in ottava casa e quadrato a Nettuno in decima ed a MarteUrano in quarta. Mai come in quel periodo Felice non si è sentito in sintonia col proprio nome di battesimo. Il suo anelito ad una vita diversa gli fa sentire tutto il peso di quel quotidiano ed in cuor suo medita sempre di poter avere la possibilità di una vita diversa. A 22 anni, partecipa ad un concorso provinciale di cultura religiosa e vince il primo premio: la RS di quell’anno vede un Ascendente Sagittario (la religione) con la Luna nello stesso segno in prima casa, congiunta a Saturno e Giove è in quinta casa, congiunto al nodo nord, a Mercurio, Sole e Venere e Nettuno splende in IXª casa! L’anno successivo Felice vince ancora il primo premio al concorso: questa volta c’è in palio un viaggio di 10 gg. – spesato – a Roma! Inoltre è stato notato, per la sua preparazione, dall’anziana ed autorevole signora Malusardi (vedova del senatore Malusardi) che lo prende sotto la sua protezione (la Luna radix in Scorpione la indica). E così il 3 agosto 1930 “odorante di stalla in tutta la pelle” parte per Roma: un’avventura che gli apre davanti agli occhi le meraviglie artistiche, religiose e culturali di quella città. Da notare come, sempre secondo il metodo Huber, è l’età delineata da MarteUrano di nascita e come, nella RS del 1930, Marte ed Urano radix siano in decima, con Saturno in transito di congiunzione e come Urano di transito, preceduto da Marte! – si collochi sull’Ascendente Ariete dell’anno e sul Mercurio ra- 116 Casa Sesta dix. Giove è in IIIª casa in Gemelli: viaggio di studio. La RS avviene con la Luna Nuova congiunta al nodo nord della Luna: si apre un nuovo ciclo. In linea con Urano e con quell’energia che Felice sente prorompere in sé e che potentemente lo indirizza a lottare per poter avere una vita diversa, quando il padre gli dice una volta ancora che o accetta quella vita o se ne deve andare e non tornare più, lui lascia l’alpe, dove, del resto, ha profuso negli anni impegno e fatica ma anche ingegno, apportando delle migliorie atte a migliorare la vita e le fatiche di sua madre. Ad Ornavasso abita nella casa dei nonni materni; trova lavoro in una fabbrichetta, la domenica si reca a Novara dalla sig.ra Malusardi che gradisce moltissimo di conversare con lui. Ma non è questo che vuole, ancora. La sua volontà è di diventare missionario e così viene ammesso all’Istituto Madonna dei laghi di Avigliana, dove inizia gli studi ginnasiali, necessari per diventare missionario; la Sig.ra Malusardi provvede al necessario corredo. Felice ha 25 anni e, quando crede di aver trovato la sua via e s’impegna al massimo, ecco che il destino lo riporta, per tracce ancora insondabili, alla per lui amara realtà dell’alpe. Si ammala infatti, di una brutta pleurite e di esaurimento organico: deve lasciare l’Istituto e tornare a casa, e, dopo essersi rimesso, aiutare ad accudire la mandria e le faccende varie. Apprende che nel frattempo la sig.ra Malusardi è morta. Il padre ha ormai accettato il fatto che quel figlio è diverso da come lui lo vedeva e che la sua vita non sarà mai quella dell’alpe. Ristabilitosi, trova impiego come assistente presso il Real Collegio Carlo Alberto di Torino; torna all’alpe durante le vacanze estive ed è qui che, nell’agosto del 1935 – lui ha 28 anni – giunge all’alpe un padre, che conduce la figliola dodicenne lassù con la speranza di lasciarvela un mese, per la bontà del clima, ma soprattutto affinché possa prendere ripetizioni di latino da lui. è la madre di Felice – sempre sua alleata in precedenza – a prospettargli la situazione, ma Felice, scontroso e solitario, non ne vuole sentir parlare; accetta di essere lui stesso a negare la sua disponibilità; e così incontra Rosina. La ragazzina gli porge una scatola con delle belle pesche mature, che lui istintivamente rifiuta, a dimostrazione che non soggiace agli imbonimenti. Al suo rifiuto però vede gli occhi della ragazzina riempirsi di lacrime e qualcosa si scioglie nel suo cuore: accetta un frutto ed anche di essere il precettore di Rosina durante il mese. In quel momento la direzione della sua vita muta completamente e se ne rende conto nel mese che trascorre in compagnia della ragazzina, che ha ben 16 anni meno di lui. La RS del 1935 vede la congiunzione radix Marte-Urano sulla cuspide della settima casa di RS! La settima, in capricorno, ha Saturno congiunto alla Luna, in nona casa. Nel radix, Saturno era in settima ed ora è congiunto alla Luna, maestra dell’ascendente di RS: la dicotomia appare abbastanza chiara. Intanto Urano ha raggiunto il Sole (erano in trigono alla nascita) e tutto concorda alla maturazione degli eventi futuri. Negli anni successivi, lei terminerà la scuola e lui manterrà l’impegno di Assistente presso il collegio di Torino. Dopodiché Felice apre un piccolo nego- Casa Sesta 117 zio di apparecchiature elettriche, a Gravellona, dove ha anche costruito una casa nella quale si stabiliranno dal 2 marzo 1940, giorno delle loro nozze. Con loro abita anche una zia di Rosina, che bada alla conduzione della casa (Rosina ha 17 anni e Felice 33). Rosina coadiuva Felice nel suo lavoro; ma c’è la guerra e Felice viene richiamato al servizio militare; non può così conservare la sua piccola attività e dopo il congedo deve tornare in fabbrica, una situazione che non gradisce. Si presenta l’occasione, grazie ad uno zio della moglie che risiede in Argentina, di trasferirsi laggiù per fare miglior fortuna. Sempre col metodo Huber, ecco il periodo d’età che corrisponde a Venere in settima casa (dove Venere è maestro della seconda radix), la quadratura a Giove ci dice di come quel viaggio non sarà un’avventura tanto felice, tuttavia, era il momento anche di quella porzione di destino per Felice. La RS del 1947 – anno della partenza per l’Argentina – ha un’Ascendente Gemelli, nella Xª radix, con Urano sull’ascendente e dove Urano è maestro del MC di RS; Venere ritorna su Venere e Marte sul Mercurio radix. Laggiù in Argentina, Felice, che s’ingegna in mille situazioni e trova sempre un modo per risolvere anche le situazioni più difficili, resterà quattro anni e dovrà rassegnarsi a tornare soprattutto perché una brutta peritonite lo relega in Ospedale per 45 gg ed è molto debilitato. A conti fatti un rimpatrio è la soluzione migliore e lui accondiscende alle richieste della moglie e della zia. Il 31 maggio 1951 partono da Buenos Aires, direzione Italia, a casa. La RS del 1951, ha un’Ascendente che culmina in Toro – nella IXª casa radix – con Venere in 1ª casa di RS e la Luna, in Acquario, sul MC . Il Sole di RS è congiunto a Marte e la congiunzione Marte-Urano radix, sempre così significativa, è nella IX^ casa di RS. Giove di RS è sulla Venere radix: il viaggio di ritorno. Felice ha 44 anni: Hadès dice che è l’età importante per chi nasce con il Sole in ottava casa. Certamente per Felice si apre la parte più significativa della sua vita. Laggiù in Argentina Felice ha incontrato persone originali; una in particolare che gli ha predetto che aveva un compito da svolgere in patria e dei doni da mettere a frutto, al servizio della gente: parole che hanno risposto ai suoi interrogativi segreti più profondi; sogni di cui mette a parte l’amata moglie e che lei condivide. Così sono di nuovo a Gravellona Toce. Annesso alla loro casa, costruiscono un locale da adibire a piccola merceria nella quale lavorano la moglie e la zia, mentre Felice alterna lo studio particolare cui si dedica con intenso impegno, all’avventurarsi per la campagna circostante, giorno dopo giorno, cercando, sperimentando, in sintonia con ciò che sente dentro di sé. Passano tre anni. La RS del 1954 ha un’Ascendente in Capricorno (nella IVª radix); ecco la congiunzione Marte-Urano di nascita, spostarsi sull’ascendente RS, dove transita Marte di RS ed il nodo nord della Luna. Saturno di RS è in Scorpione, sulla Luna radix. Quindi abbiamo: valori Capricorno, la montagna, il tempo, la IVª, 118 Casa Sesta che è il luogo dell’infanzia, ma anche l’ultima dimora, cioè la tomba. Saturno maestro del tema di RS va ancora sui valori IVª, cioè la Luna, che qui in Scorpione parla appunto di mistero, di volontà e passione. È l’anno dei primi ritrovamenti archeologici. Con il metodo Huber vediamo che l’età corrisponde alla posizione del Sole radix. Scopre la grande necropoli Gallo-Romana a meno di mezzo Km. da casa sua. Gli anni che verranno da allora e fino alla sua morte, Felice li dedicherà in parte alla conduzione di un Consorzio agricolo provinciale, che gestisce con delle difficoltà per il fatto che i contadini della zona sono abbastanza risentiti con lui, (le scoperte archeologiche hanno posto dei limiti all’uso dei loro terreni e, benché risarciti dall’ente preposto, non sono affatto soddisfatti) ed, in parte, alla cura dei malati mediante l’uso della pranoterapia, alla ricerca e ritrovamento delle persone scomparse mediante l’uso della radioestesia, a scrivere dei libri - che perlopiù pubblicherà a sue spese e che regalerà. I primi sulle scienze occulte ed i successivi sulle sue ricerche, studi e scoperte, della zona archeologica dell’Ossola. Non ottiene un consenso come meriterebbe, per le sue importanti scoperte archeologiche; i luminari gli contestano la carenza di una “preparazione accademica” ed anche la sua originalità nel dedicarsi a “scienze strane”. Ma tali amarezze non gli impediscono il lavoro certosino di catalogare ogni reperto e di collaborare al museo, sorto nel 1960 a Gravellona proprio grazie ai suoi ritrovamenti. Di Felice Pattaroni ricordo il sorriso e la sua parlata calorosa, il suo raccontarsi ricco di fanciullesco entusiasmo. Mi aveva descritto uno dei suoi ritrovamenti, avvenuto in circostanze davvero originali: “Sapevo che in quel campo c’era qualcosa, sotto; ma non mi riusciva di trovare la risposta giusta; mentre mi aggiravo, ero osservato da una bimbetta di circa tre anni la cui madre, poco lontano, stava spigolando. Per il mio carattere non gradivo sentirmi osservato; però quella bimba sembrava davvero interessata e, ad un certo punto, sento che mi dice qualcosa ma credo di non aver capito – lei non si esprimeva ancora bene, era proprio piccola – e le chiedo: cos’hai detto? E lei, seria seria, indicandomi col ditino il terreno, lì vicino a dove sto cercando col pendolo: “ci sono i morti, lì sotto”… ma allora avevo davvero capito bene! La mamma richiama la bambina ed io resto lì perplesso; poi provo a chiedere al pendolo proprio dove mi ha indicato la bambina ed il pendolo sembra impazzito: c’erano davvero delle tombe, lì sotto! I bambini, fino a tre anni, vedono l’invisibile e sono dei testimoni!” Ed io pensavo che ci vuole comunque un cuore di fanciullo, per comunicare con i bambini…! Felice non ha – non ha voluto – avere figli. Diceva che temeva la possibilità che nascessero con problemi fisici e non aveva voluto correre rischi, d’accordo con la moglie. Tale situazione può trovare riscontro nella sua sesta casa radix in acquario, con Urano congiunto a Marte in quarta e Saturno, maestro della Vª radix, è in VIIª, quadrato a Plutone. Il fatto che l’Ascendente del tema progresso del 1968 coincida con quello Casa Sesta 119 della Luna Nuova prenatale, mi fa pensare che quello sia stato per Felice Pattaroni un anno importante, tantopiù che la Luna progressa era in Acquario – ancora Urano – in quarta casa. è così evidente che la vita di Felice Pattaroni sia stata scandita da quella congiunzione di Marte con Urano in IVª casa radix: e non va dimenticato che la Luna Nuova prenatale era in Ariete, sul Mercurio di nascita. Quindi Marte qui ha un’energia veramente esclusiva, dirompente grazie ad Urano, benché controllata dall’austero Capricorno. Urano è l’energia vibratoria – la radioestesia – e Marte l’energia fisica. Vediamo nel Capricorno “la montagna” – l’ascesi – ma, sempre nel Capricorno, anche la maturazione del “tempo”. Felice usava dire che “raccoglieva il prana che è in natura, mediante la meditazione quotidiana, solitaria, a contatto con la natura: per poi dispensarlo alle persone che ne avevano necessità” ed il suo rapportarsi con lo spirito della Terra gli ha consentito di ricevere e di dare delle risposte, di fare delle scoperte, di realizzare infine lo scopo del suo io interiore forte e determinato, quello stesso che non si rassegnava, fin da bambino, all’orizzonte limitato dell’alpe. La RS del 1986 ha Mercurio che ritorna su Mercurio radix, in sesta casa della RS (dove Mercurio era maestro dell’Asc. radix ed era in VIIIª); Plutone è nel suo domicilio e prossimo ai gradi della Luna radix, opposto al Sole. Venere, maestro dell’Asc di RS, è in VIIIª congiunto a Lilith ed opposto a Saturno. Una curiosità: ho voluto provare anche la RS a ritroso: perché no? Ebbene, la RS stesa per l’anno 1828 – cioè 79 anni meno dalla nascita – vede lo stesso ritorno di Mercurio sulla sua posizione radix, congiunto a Plutone di RS e quadrato a Marte ed a Saturno opposti fra loro. Il Sole, maestro dell’Asc. di RS, è al quadrato di Urano ed opposto a Giove fra Xª e IVª casa. Giove è sulla luna radix. Il tema progresso per il 1986, vede l’Ascendente in Scorpione con Plutone in ottava, quadrato alla Luna in Vergine (l’Asc. radix era in Vergine) e quadrato a Saturno. Felice Pattaroni muore il 2 luglio 1986: il Sole transita su Nettuno-Giove radix, in Cancro, mentre Giove transita su Saturno e Nettuno ed è prossimo alla congiunzione Marte-Urano radix; la Luna transita in Toro – opposta, quindi, alla sua posizione di nascita. Il Sole di quel giorno è opposto alla congiunzione Marte-Urano. Ha lasciato questa vita, dunque, non attraverso la forza dirompente della congiunzione Marte-Urano, ma attraverso la soglia di Giove-Nettuno: il viaggio, il “ritorno a casa” (Cancro). A Gravellona non hanno dimenticato; fin dal 1994 è stato legalmente costituito in associazione il “Gruppo Pattaroni”, senza scopo di lucro, con il fine di promuovere le iniziative tese alla conservazione del patrimonio archeologico dell’alto Novarese ed in particolare del Verbano/Cusio/Ossola. Si cura di allestire mostre fotografiche inerenti la campagna di scavi effettuata negli anni 50 da Pattaroni, la costituzione di una biblioteca storico-geografica, la riproduzione dell’archivio fotografico Wetzel, la mappatura dell’antichissima banchina fluviale dello Strona, ecc. 120 Casa Sesta Da parte sua, Felice Pattaroni ha lasciato per testamento i suoi averi alla Comunità di Gravellona, compresa la sua casa, dove ha continuato ad abitare la sua adorata Rosina fino a quando è stata in vita. I libri in mio possesso, scritti da FELICE PATTARONI: ■ Come si diventa radioestesisti, Arti grafiche Vercelli, edito nel 1977 ■ Parapsicologia e scienze occulte, Tipolitografia Saccardo, edito nel 1979 ■ San Maurizio e Gravellona Toce, Tipolitografia Saccardo, edito nel 1979 ■ Guardiamoci bene in faccia e parliamoci chiaro..., edito nel 1980 Gli articoli della nostra Rivista non invecchiano mai, o risorgono come l’araba fenice... * * * Casa Sesta 121 ANCORA SUI PIANETI SINGLETON – Introduzione – La Luna Singleton (Bill Clinton e Monica Lewinskj) L.A. 136-640 Nel numero precedente avevamo introdotto l’argomento su questi pianeti, unici presenti in un elemento. Ringraziamo Meskalila di averci proposto e tradotto questa serie approfondita su ogni pianeta, che pubblicheremo a puntate. In questa apriamo la serie con la Luna. Abbiamo lasciato il termine inglese, che non si presta ad equivoci: se qualche Socio (magari toscano) ci proponesse un termine alternativo italiano (pianeta singolare, “orso”, “lupo solitario”, Robinson, ecc.), potremmo rilanciarlo noi... agli anglosassoni ! Da notare che per tutte le domificazioni dei temi inseriti è stato utilizzato il sistema Koch. PROLOGO DELLA TRADUTTRICE (Meskalilla Nunzia Coppola) Come tradurre il termine singleton? Pianeta single? O solitario? O unico, o...? Forse, focale, ma potrebbe confondersi con altre configurazioni specifiche. Lasciare la parola in inglese, così com’è, mi sembra la soluzione migliore. In effetti, il termine singleton, più di qualsiasi altro, offre la visione del suo significato intrinseco. Americani, Australiani e Inglesi lo usano per indicare, durante il gioco da tavolo, la carta tra quelle nelle mani del giocatore, che pur essendo accompagnata da altre figure, sia l’unica per rapporto al seme d’appartenenza. Il pianeta singleton è proprio così. Può non agire da solo, può condividere aspetti e relazioni con altri pianeti, ma è unico nel suo genere, o in una o più categorie d’appartenenza. Il singleton è l’unico a presenziare in un elemento, una casa o una qualità, e rappresenta il fulcro, la forza trainante di un tema. Il pianeta singleton abita solo, soletto in una casa, un elemento, una modalità o un emisfero. Trovandosi in questa posizione, esso tende ad esprimere il massimo della sua energia, in una maniera assai particolare e divergente dalle caratteristiche di norma. Se per svariate ragioni o per una serie di combinazioni laterali del Tema, ciò non dovesse accadere, quest’energia resta congestionata e latente. Essa si manifesta, però, a sprazzi o per intera, quando meno te l’aspetti o in situazioni d’emergenza. Questa configurazione che indica, soprattutto, la singolarità, non va confusa con il cosiddetto pianeta non aspettato o isolato (in inglese, unaspected), ove le risposte dell’individuo sono di ben altra natura. I pianeti singletons sono molto interessanti; io li sto studiando da vari anni, secondo varie accezioni d’orientamento. 122 Casa Sesta Eleonor Anne Buckwalter (© 2000-2001) INTRODUZIONE AI PIANETI SINGLETON Osservare un tema, dal punto di vista psicologico, significa cercare di descrivere e discernere l’unicità di un individuo. Tentiamo, prima di trovare i probabili processi psicologici che potrebbero agire nella vita della persona. Poi, instauriamo un dialogo con il soggetto per comprendere a quale livello di conoscenza egli agisce, in generale. Abbiamo bisogno di sapere qualcosa sul suo background: gli studi, la carriera, gli interessi ricreativi, lo stato civile, le affiliazioni etniche o religiose, ecc. Proviene dall’Africa rurale, dall’Asia urbana o dal Sudamerica suburbano? Persone con temi simili, ma provenienti da differenti condizioni ambientali, tenderanno ad usare le energie indicate nel tema in modo differente, anche se le loro prime percezioni possono essere simili. Per esempio, confrontiamo il tema di un Ebreo di New York e di un Cattolico dell’Egitto con un tema uguale. Essi hanno gli stessi gusti (amano il gioco del bridge e le scommesse sui cavalli o i tavoli di Las Vegas o Montecarlo) e lo stesso temperamento (instabile ed esplosivo, suscettibile di creare disagi agli intimi e alla relazione coniugale); ma la scelta professionale e l’orientamento della vita sono completamente differenti! Entrambi presentano gli stessi tre pianeti singleton ed entrambi hanno una personalità assai particolare. Lo psicologo e l’astrologo sanno che gli esseri umani sono paradossali nella loro natura. Noi agiamo in un modo per poi essere in un altro modo, in un determinato tempo e in differenti stati di consapevolezza. Alcuni desideri e bisogni sono in conflitto tra loro ed altri cooperano insieme. Molti desideri sono in conflitto con i condizionamenti sociali. Così, abbiamo conflitti e tensioni interne ed esterne. Amiamo alcune parti di noi stessi. Non amiamo alcune parti, e poi vi sono dei lati di cui non vogliamo o non possiamo ammettere l’esistenza, nemmeno a noi stessi. Il tema, in ogni modo, mostra la potenzialità dell’insieme. Ogni tema mostra un possibile equilibrio concernente quello che può essere confacente per l’individuo. Noi chiamiamo questo livello d’equilibrio la Funzione dominante. Con essa, ci sentiamo a nostro agio, naturali e a casa nostra. Essa è facile e naturale, ma potrebbe non essere fonte di grandi motivazioni. Per esempio, un soggetto con una preponderanza di Fuoco, può amare giocare, divertirsi, occuparsi d’attività creative e spendere bene il tempo libero. Può andare presto in pensione per godersi la vita, giocare con i nipoti, giocare al golf, questo però, se il lavoro non soddisfa il suo bisogno di creatività, come artista o attore o altro. Casa Sesta 123 L’altro lato dell’equilibrio o dello squilibrio è chiamato Funzione inferiore. Spesso, questa funzione appare come un pianeta singleton, come funzione mancante, come assenza di pianeti in una modalità, in un elemento o in un orientamento. Vi è un libro di Shirley Lyons Meier, “Elemental Voids, More than Meets the Eye”, che tratta dettagliatamente degli elementi mancanti. La Funzione inferiore può essere fonte di gran motivazione ed espressione creativa. Somiglia, spesso, all’irritante granello di sabbia che, dopo un certo tempo, permette all’ostrica di produrre la preziosa perla. La Funzione inferiore è come il maiale o il cucciolo dello strame. Può prendere molta energia psicologica a disposizione o niente o solo un po’. La Funzione inferiore appare e predomina, quando siamo sotto stress, stanchi o ammalati. La grandiosa bellezza dell’Astrologia è l’incredibile insight che può offrire, quando ci atteniamo alla semplicità dei pianeti, dei segni, delle case e degli aspetti maggiori. La semplicità è la chiave. Possiamo mettere da parte complessi ricami, le Parti, i Punti medi, gli asteroidi, ecc. Osserviamo, semplicemente quello che c’è e quello che non c’è nel Tema. Quello che non c’è o magari, c’è in forma minima è potente, proprio come quello che c’è. Categorie Prima di continuare, diamo uno sguardo alle differenti categorie da analizzare in un tema. I segni zodiacali sono categorizzati e spezzati in vari modi differenti. In Astrologia psicologica, la preponderanza dei pianeti in specifiche categorie, in un particolare Tema Natale, offre l’insight di qualità inerenti, talenti, inibizioni e tendenze generali della persona. Tutti noi cresciamo e cambiamo nel processo vitale, attraverso lo scorrere del tempo. L’equilibrio natale intrinseco oscilla insieme alle progressioni planetarie. Le tendenze natali e progresse, a loro volta, sono rinforzate o diminuite, modificate o cambiate dai transiti planetari di un qualsiasi intervallo di tempo. Le prime tre categorie sono assai familiari e, più comunemente, usate; esse riguardano i segni e le case corrispondenti. 1) Polarità: (Positivo/Negativo o Yang/Yin). 2) Modalità: (Cardinale, Fisso, Mutevole). 3) Elemento: (Fuoco, Aria, Acqua, Terra). 4) Orientamento per Segni: Personale, Sociale e Universale. 5) Orientamento per Case: Personale, Sociale e Universale. 124 Casa Sesta Polarità I segni d’Aria e di Fuoco e le case dispari sono positive o yang. Sono inclini all’estroversione, all’asserzione dell’individualità, alla creatività, agli agiti e all’estrinsecazione delle azioni. Tendono ad esseri più coscienti e consapevoli delle loro intenzioni e motivazioni. I segni di Terra e d’Acqua e le case pari sono negative o Yin. Tendono a fluire ed immergersi nel collettivo. Sono passivi, responsabili e reattivi. Sono introversi e funzionano più al livello delle motivazioni subconscie o inconsce. Nell’approccio alla vita, sono più istintivi ed emotivi, mentre Fuoco ed Aria sono più intuitivi e razionali. (Intuitivo, in questo contesto, implica l’ispirazione, improvvisa e spontanea dell’insight Uraniano. Si tratta dell’ispirazione opposta a quella del Nettuniano impressionabile che prova sensazioni). Modalità La Quadruplicità dei segni zodiacali rappresenta le Modalità. Esse indicano la forma, lo stile, il tipo di mozione o forza associata al segno. Nella filosofia orientale, queste tre qualità sono chiamate Triguna. La modalità Cardinale è come una forza centrifuga che si sposta dal centro, irradiandosi fuori con l’intraprendere o iniziare un’azione. Si sposta da se stessa per andare verso gli altri. Cerca la realizzazione al di fuori di sé, ha qualche difficoltà a completare e portare a termine. È chiamata rajas guna. Le psicopatologie di tipo cardinale sono la paranoia e la fobia. Guardiamo il tema natale di Richard Nixon. Egli presenta diversi segni e case cardinali e “non era un cattivo, ma aveva “nemici.” Ricordate, con i Cardinali, di qualsiasi cosa si tratta, essa è sempre “là fuori”. Nixon era il peggior nemico di se stesso. La qualità dei segni Fissi rappresenta la forza centripeta che spinge dalla periferia al centro. Si può trattare di magnetismo. La qualità d’inerzia di tamas guna, è associata a questi segni. Essi sono stabili, mantengono lo status quo, eseguono bene e portano a termine. Hanno qualche difficoltà ad iniziare e a cambiare. Tendono a stare in riposo o a rimanervi, ma quando si muovono, seguono il percorso con una certa meticolosità. Le psicopatologie dei Fissi sono i disordini ossessivi-compulsivi. Guardate il tema natale di Bill Clinton. Quando fu messo al muro per l’affare Lewinsky, egli, “si pietrificò”, restando ossessionato dal significato delle parole “è” e “relazioni sessuali.” I segni e le case Mobili posseggono uno stile alterno di movimento, come quello di uno sbattitore d’uova o di una macchina per cucire. Si muovono dentro e fuori. Cambiano, sborsano, distribuiscono e sono della natura di sattva guna. Hanno qualche difficoltà a decidere quale direzione seguire e cambiano spesso idea. Le psicopatologie di carattere Mutevole sono isteria, tendenze maniaco-depressive e schizoidi. Un esempio è un efficiente uomo Vergine che perse letteralmente la testa, girando ripetutamente intorno a se stesso, quando si accorse che la macchina non partiva. Alla fine, sua figlia di otto anni gli fece notare che sarebbe stato più semplice portare la macchina all’officina. Casa Sesta 125 Elementi Le triplicità rappresentano gli elementi. I segni sono organizzati in coppie complementari d’opposti. Il Fuoco è opposto all’Aria; l’Acqua è opposta alla Terra. Naturalmente, i segni opposti si trovano nella stessa Modalità (ad esempio, gli opposti Ariete-Bilancia appartengono entrambi alla modalità Cardinale). La loro attrazione ed interazione tende ad essere creativa, cooperativa e portatrice di grande consapevolezza. Il Fuoco ispira il pensiero dell’Aria, mentre l’Aria stimola l’esecuzione e la creatività del Fuoco. La Terra dona forma e struttura al flusso emotivo dell’Acqua e incanala la sua passione in mete pratiche e utili. Il Fuoco è creativo e ispirato. Rappresenta vita, vitalità, e le qualità chiamate “spirito” e “slancio vitale.” L’Archetipo del Fuoco è vitale, gioioso e libero. Brucia d’entusiasmo appassionato ed è benedetto dal talento creativo. I tre segni di Fuoco rappresentano il pioniere, il guerriero, il capo, il re, il filosofo e il gran sacerdote. Il Fuoco è associato all’assertività, al potere, alla forza e alla comprensione intuitiva. È caratterizzato da un gioioso desiderio d’indipendenza insieme con un’inclinazione per la performance. È caldo, qualche volta scottante (nel vero senso della parola), ed estroverso. Vi è una generosità intrinseca, nobiltà e aspirazione al più alto e nobile. Il fuoco illumina e accende ogni situazione. Le psicopatologie di tipo Fuoco tendono alla violenza, ai crimini passionali, all’incendio doloso. Per usare termini commerciali, il Fuoco è imprenditoriale (Ariete), decisionale (Leone), e promozionale (Sagittario). Secondo C. G. Jung, il Fuoco rappresenta la funzione intuitiva. L’Aria è razionale e mentale. Concerne la relazione tra persone, luoghi e cose. Questo, naturalmente, comprende l’abilità di vedere e creare connessioni con o tra situazioni correlate. Il talento per una comunicazione logica nel parlare e nello scrivere, appartiene all’Aria. È obiettiva e teorica nello stesso tempo. L’Aria analizza (Gemelli), sintetizza (Bilancia), e sinergizza (Acquario), i dati. Le caratteristiche di prendere i pezzi dell’informazione, di assemblarli in modo armonioso e di fare un processo post-logico nel vedere mentalmente nuovi modi di relazionare i dati è qualcosa di geniale. L’Aria è mediatrice, perché può equilibrare le ispirazioni intuitive del Fuoco con il pensiero logico e chiaro che spinge la Terra ad ottenere risultati concreti. L’Aria è cooperativa perché vede come equilibrare tra loro i differenti aspetti di una relazione, siano essi di natura umana o concernenti il rapporto delle cose nello spazio e nel tempo. Lo scienziato teorico, il consulente matrimoniale, il decoratore o il disegnatore d’interni usano quest’abilità. La capacità del compromesso è parte della cooperazione. I crimini di natura Aria tendono ad essere quelli dei colletti bianchi che dipendono dall’uso dell’intelligenza. Si può trattare anche di crimini a sfondo ideologico, motivati da propaganda e attività d’agenti provocatori. Nella psicologia junghiana, l’Aria è la funzione pensante. L’Acqua è emotiva e sensibile a livello di sensazioni. Include l’intero spettro delle reazioni emotive: amore, affetto, passione, odio, paura, collera, astio, orgoglio, eccitazione, ecc. Sentire le emozioni ci dona il senso chiaro di essere in vita. Noi amiamo ascoltare la musica perché ci emoziona, ci aiuta a far flui- 126 Casa Sesta re le nostre emozioni, proprio come l’acqua. Ci piacciono i film e il teatro per la stessa ragione. I drammi, le commedie, le tragedie, le storie d’orrore ci procurano intense emozioni. L’elemento Acqua è associato al dolore e questo concerne sia il soffrire una pena che l’infliggerla ad altri. L’Acqua non solo scivola e fluisce, ma cambia anche forma, dal cristallo (ghiaccio, Scorpione), al liquido (fiumi, oceani, Cancro), al gas (nebbia, nuvole, Pesci). Le nostre emozioni si muovono e cambiano allo stesso modo. Le emozioni possono essere congelate dal risentimento, scorrere in un torrente di passione, galleggiare in un’amorfa nuvola di beatitudine. Le arti come la pittura, la danza e la musica sono sottili manifestazioni dell’Acqua. In Astrologia Hindu, i segni d’acqua sono connessi alla “moksha”, la liberazione finale che si ottiene, quando purifichiamo la natura emotiva e trascendiamo il livello delle sensazioni che condividiamo con tutti gli animali intelligenti. La storia di Gesù che cammina sulle acque, simbolizza la trascendenza della natura emotiva e si associa all’idea che Egli era un “jivan mukta” un liberato in vita. L’Acqua è irrazionale (non-razionale), ed è motivata dai miraggi nelle sue psicopatologie. I crimini associati sono istintivi, passionali, spesso connessi alla crudeltà. L’elemento Acqua nella psicologia Jungiana corrisponde alla funzione dei feelings. La Terra è fisica ed è associata ai cinque sensi che ci forniscono le informazioni sul mondo esterno, sulla realtà terrena. Se possiamo odorarla, toccarla, gustarla, ascoltarla e vederla, allora esiste ed è reale. Noi la sperimentiamo. La Terra è esperienziale. Sappiamo che qualcosa è vera perché abbiamo interagito con essa a livello sensorio ed a volte, sensuale. Noi non crediamo a livello di sensazione come l’Acqua, non teorizziamo come l’Aria, e non lo sappiamo perché è stato rivelato dal Fuoco divino. Noi vogliamo prove materiali attraverso i sensi. La Terra è associata al comfort e alla sicurezza fisica. Noi vogliamo un tetto sulla testa, il cibo in tavola e un po’ di soldi in banca. La sostanza e la sussistenza sono terrene. Il nostro lavoro di routine e le nostre abitudini igieniche devono essere organizzati ed efficienti. Tutti i tipi di rituali e di responsabilità corrispondono alla Terra. La Terra è pratica e paziente nel perseguire le proprie ambizioni, cerca la perfezione e un posto importante nel mondo. I crimini d’ordine Terra sono premeditati e spesso, associati al denaro. Vi possono essere inclusi attività di bancarotta fraudolenta, scassinatori professionali e crimini a pagamento. La prostituzione e il traffico di droga sono associati alle patologie di Terra perché trovano spunto dal bisogno pubblico di sensazione, sensualità e sostanza. Nella psicologia Jungiana, la Terra è la funzione sensoria. Orientamento in Tempo e Spazio La quarta e la quinta categoria non spesso usate sono l’Orientamento in Spazio e Tempo. Esse sono suddivise in: Personale, Sociale e Universale. I segni Personali sono Ariete, Toro, Gemelli, Cancro e le case dalla prima alla quarta. Casa Sesta 127 I segni Sociali sono Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, e le case dalla quinta all’ottava. I segni Universali o Transpersonali sono Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci, e le case dalla nona alla dodicesima. I segni e le case Personali tendono ad essere psicologicamente primitivi e istintivi. Essi sono “me-orientati” e sono retti dal meccanismo piacere-dolore. Sono inclini alla semplicità e all’ingenuità. In un certo modo, possono essere come i bambini o infantili. Possono mancare d’abilità nella comprensione delle proprie o altrui motivazioni. Pensano automaticamente, che tutti sono come loro o che dovrebbero esserlo. Sono pre-morali nel senso che mancano di consapevolezza degli altri, come separati e differenti Io. In casi estremi, vi può essere il sociopatico che può comportarsi correttamente perché ha appreso ciò che gli altri si aspettano da lui e ciò che è accettabile, attraverso l’osservazione. Non c’è, comunque coscienza, né motivazione interna per fare le cose giuste, solo perché esse sono giuste, (come farebbe un segno universale), o per la pura consapevolezza di non nuocere a qualcuno o a sé stesso, come farebbe un segno sociale. I segni e le case Sociali sono consapevoli degli altri e del modo di rapportarsi. Essi sono inclinati all’Io-Tu. Sono più interessati all’interazione che a se stessi. Vogliono piacere. Vogliono sentire che appartengono e sono parte della società. I segni sociali sono morali. Vogliono partecipare con gli altri. 128 Casa Sesta Werner Erhard, con molti pianeti in segni sociali (Vergine, Bilancia, e Scorpione) affermava che un evento non era ricco di significato per una persona se non poteva essere condiviso con qualcun altro. Le persone con orientamento fortemente Personale o Universale non riuscirono nemmeno a comprendere che cosa egli volesse dire con quella frase. I segni sociali vogliono conformarsi ed essere convalidati da un’altra persona o da un gruppo sociale. Si adattano alle pressioni esercitate dalla società. Hanno bisogno di accettare ed essere accettati dalla gente. Sono persone che desiderano persone. Leone e Vergine rappresentano la fase adolescenziale, mentre Bilancia e Scorpione stanno per il giovane adulto dai 21 ai 35 anni. I segni e le case Universali o Transpersonali sono post-morali. Qui la prospettiva si amplifica e si allarga, sino ad includere “io, tu e tutti, in ogni luogo, in ogni tempo”. Mentre Ariete è “io, qui, adesso”, il Pesci può affermare “non io, non qui, non adesso”, oppure “ io ed ognuno, ovunque, in qualsiasi momento”. L’orientamento universale è connesso a chiunque o qualunque cosa nel presente, passato e futuro. Si tende a credere nei principi come la legge, l’ordine, la giustizia, e nel fare quello che è giusto perché è giusto. Vi è una connessione con un’etica elevatissima, piuttosto che sulla moralità personale o sociale. Per esempio, è etico essere coscienziosi sui termini di un contratto. L’attitudine post-morale, Universale non si preoccupa se praticate la monogamia (totale o parziale), la poligamia, la poliandria o il celibato. Il suo punto è onorare la verità del contratto, qualsiasi esso sia. La coscienza universale comprende i principi fondamentali sui quali è basata la moralità e la necessità di agire di conseguenza. Il tipo Sociale, spesso accusa l’Universale d’essere immorale. Per esempio, Gesù agì strettamente secondo i principi della legge giudea, seguendone lo spirito e l’intento. I sacerdoti moralisti lo castigarono per aver violato la legge. La loro prospettiva morale era troppo chiusa e letterale, avevano perso la visione dei veri principi e delle applicazioni della legge. Essi si uniformavano prima alla conformità sociale del gruppo d’appartenenza. Quante volte vediamo questo, ai nostri giorni! La coscienza orientata in modo Universale non agisce per istinto o per il desiderio d’approvazione sociale, ma per un elevato senso del principio che regge la giusta azione, ossia il dharma. L’Universale non segue la folla, perché ciò che segue è ben oltre la conoscenza udita. Il tipo universale si può relazionare a chiunque, in qualsiasi momento e ovunque sia espressa la verità. Per esempio, una teenager con Venere congiunta a Saturno in Acquario e in dodicesima casa (energia personale/sociale connessa ad un pianeta e ad una casa universale), trascorse un’estate pazzamente innamorata del poeta, George Gordon Lord Byron (22 gennaio 1788, 2:00 PM, LMT, London, England, 0W06, 51N31). I suoi amici “normali” stavano sbavando per Elvis o per i loro ragazzi reali. Le qualità astratte, quali l’amore universale o incondizionato appartengono a questo tipo. Sagittario e Capricorno sono l’archetipo degli Anziani, il superio; Acquario e Pesci sono gli Esseri, o le qualità divine d’amore imparziale e dell’incarnazione della compassione universale. Gli ultimi segni sono post-morali, postmoderni, post-umani. In altre parole, hanno il potenziale di andare oltre la co- Casa Sesta 129 scienza individualizzata e ottenere la consapevolezza cosmica o un elevato senso d’autorealizzazione. Il defunto Richard Idemon propose un metodo per creare un primo schema dal quale estrarre le informazioni essenziali da un tema. Si tratta di un sistema a punti. Ad ogni pianeta è assegnato un punto, eccetto il Sole, la Luna e il governatore dell’Ascendente che ricevono due punti. Per i temi di Luna sorgente, la Luna riceve tre punti, due per essere la Luna e uno per governare l’AS. Lo stesso vale per il Sole in Leone in un tema con AS Leone. Il totale dei numeri possibili è sempre 13. Nel suo libro “The Magic Thread,” Richard ne parla dettagliatamente. Ora, useremo il tema natale di Bill Clinton (August 19, 1946, 08:51 AM CST, Hope, AR) per illustrare tutto. http://www.astrologyclub.org/articles/singletons 130 Casa Sesta LEGENDA Modalità Elementi Cardinali 5 Fuoco Fissi 7 Terra 2 Mobili 1 Acqua ➣ ➣ ➣ ➣ Aria Polarità 5 Yang 11 Orientamento Segni Orientamento Case Personali 3 Personali 10 Sociali 2 Sociali 6 Yin 2 Universali 0 5 Universali 6 0 Luna tre volte Singleton. Niente Acqua. Nessun segno universale. Urano singleton Nessuna opposizione Nessuna configurazione maggiore Casa Sesta 131 LE FUNZIONI DOMINANTI SONO: ✣ Fisso-Cardinale (“il rullo compressore”). ✣ Fuoco-Aria ✣ Yang ✣ Segno Sociale. LE FUNZIONI INFERIORI SONO: ✓ Urano, unico pianeta in un segno. ✓ La Luna è l’unico pianeta in un segno di Terra, in una casa sociale e in polarità negativa Yin. ✓ Urano è una volta singleton. ✓ La Luna è tre volte singleton. ✓ Non vi sono pianeti in segni d’Acqua. ✓ Manca l’aspetto d’opposizione. Notare che mentre i Segni Sociali sono dominanti, le case Sociali sono in Funzione inferiore. Questo porta ad un possibile punto oscuro nella percezione che l’individuo ha di se stesso e delle sue relazioni. La mancanza d’aspetti in opposizione (aspetto della consapevolezza), tende a sostenere l’idea che, le cose non sono così facili, come appaiono alla vista. Si tratta di un caso d’astigmatismo psicologico. Come possiamo vedere, i singletons nella Legenda si mostrano come “una delle” o in “una o più categorie”: come orientamento per modalità, per elemento, per segno o per casa, o come unico pianeta in un emisfero. In qualsiasi modo un pianeta è singleton, conserva la stessa importanza. Più volte un pianeta è singleton, più è enfatizzato, e più tende ad essere psicologicamente focalizzato nella vita dell’individuo. L’energia del pianeta singleton, la qualità del segno e della casa in cui è situato e la casa che governa sono fattori illuminanti. Il modo in cui un pianeta è singleton è molto importante per rapporto alle maniere in cui si manifesta nella vita di una persona. Per esempio, supponiamo che Clinton sia nato con Gemelli all’AS e che la Luna sia singleton come unico pianeta in una casa universale (la dodicesima). Allora la sua ossessione includerebbe i principi di una dieta corretta (Luna in Toro), come supplemento al cammino spirituale, o come sottile valore sensuale della profonda meditazione. Meccanismi psicologici di difesa Spesso, e specialmente agli inizi della vita, le persone tendono a manifestare uno o più dei seguenti meccanismi di difesa alle loro funzioni inferiori: 1) Negazione: “Non so di che cosa parli!” la rabbia è il primo sintomo della negazione 2) Repressione: “So che cos’è, ma io scelgo di non farlo.” “Posso essere in collera, ma la contengo!” “Ho dei bisogni sessuali, ma al posto di soddisfarli, prego e medito.” 3) Proiezione: “Sono loro che lo fanno!” Oppure, “Mi spinge a farlo!” Il gioco dell’accusa. Così come seguire l’amore o l’odio. 132 4) Casa Sesta Sublimazione: “Non lo sto facendo, ma sto scrivendo un libro sull’argomento.” Oppure, “Io ti aiuterò ad affrontare questa cosa nella tua vita.” Molti terapisti di successo fanno così. 5) Ipercompensazione, compensazione o reazione: “Questo è tutto ciò che faccio!” “Vivo, facendo questo, ed è anche un’ottima vita.” Nella nostra cultura, tendiamo a dare un sacco di colpi e ricompense alle supercompensazioni e alle sublimazioni. Sono le storie del successo. L’uomo medio va avanti, negando, reprimendo e proiettando il suo pesante bagaglio, sino al momento in cui va incontro ad un evento catastrofico. Allora, può anche cambiare il suo modus operandi. Le funzioni mancanti o assenti di solito tendono ad essere sublimate e/o iper-compensate. Per esempio, troviamo una carenza d’Aria in molti temi di scrittori e comunicatori. Nei rari casi in cui troviamo le difese psicologiche in una Funzione Dominante, vi è l’alta probabilità di trovare una persona con una seria psicopatologia o con problemi somatici. Ci vuole una quantità incredibile d’energia per negare quelle funzioni che sono così naturali per noi esseri umani. Un uomo con la dominante YIN (maggioranza di Terra e Acqua), può cercare di essere un “autentico gentiluomo” o un “vero uomo,” mentre una donna con una dominante Yang (abbondanza di Fuoco e Aria), può cercare di essere una delicata signora. Entrambi pagheranno, probabilmente, un caro prezzo per questa sorta d’auto-negazione. Di solito, avranno uno o più singleton in segni polarmente opposti. Poi le Funzioni inferiori e i singleton appaiono espressi in modi assai contorti e bizzarri. Per esempio, una cliente, “Donna,” ha dieci punti nella polarità Yang. Ha Venere singleton in Pesci (unica postazione in Acqua), nella casa settima. Nettuno ed Urano sono in segni di Terra. Quello di cui si lamentava era: “Tutte le persone alle quali mi sono legata, emotivamente, mi hanno tradita!” Ella ha trascorso l’intera vita, cercando di piacere e vivendo nella sua settima con Venere singleton. Perfino l’uso delle parole “ever” e “always,” sono la reminiscenza di un’inclinazione emotiva di tipo adolescenziale (qualche volta, trovata con Venere singleton). Non fu facile aiutarla a capire che aveva tradito se stessa, negando le sue grandi abilità creative e intellettuali. Ella aveva proiettato le sue Funzioni dominanti, Fuoco e Arie, sugli altri in modo negativo, definendoli “egoisti” (Ariete), e “freddi” (Acquario). Nel caso di Bill Clinton, a livello collettivo, cerchiamo di capire come questa Luna singleton ha funzionato come problema. La negazione ha qui funzionato fortemente. Quando leggiamo la sua biografia, possiamo vedere come la Luna ha funzionato nella sua infanzia. Egli fu allevato da una madre e da una nonna, entrambe donne assai potenti. Poi sposò una donna potente e ambiziosa. In qualche modo, egli sembra sentirsi “in contatto con la terra” e “reale”, quando si trova con potenti e sensuali figure femminili. Ricordate come amava il cattivo cibo? Questo accadde prima che i medici gli prescrivessero una dieta per correggere il problema al ginocchio. Le ginocchia sono governate da Capricorno/Saturno, l’opposto della Luna. L’effetto lunare lo mise in ginocchio, letteralmente e metaforicamente. Quando una persona si spinge troppo oltre, in una stessa direzione, (in questo caso Luna e Toro), essa finisce per costella- Casa Sesta 133 re il suo opposto (Saturno e Scorpione, il controllo conservatore e la vendicatività). Con un cliente, la legenda da sola, già offre abbastanza materiale per molte domande e varie sessioni di dialogo. Una volta completata la legenda, potete mettere il tema da parte per esplorare la Dominante e le Funzioni inferiori soggiacenti. Più singleton si trovano in un tema e più la persona sarà unica con la sua vita, nel bene e nel male. Un buon esempio è il tema natale di Pierre Teilhard de Chardin. Vi sono quattro singleton ed ognuno è due volte singleton. Lo stellium (quattro o più pianeti in una casa o un segno), in Toro gli offrì la stabilità per usare la sua energia in lavori, estremamente, positivi e creativi. Era un monaco e quasi un santo, ma il suo Tema poteva essere tranquillamente quello di un criminale malato. Quel che nessun Tema può rivelare è la qualità di consapevolezza che lo vivifica. Il Tema è come una lampada. Molte lampade sembrano uguali, fino a quando non vengono accese. Ora, se ogni lampada ha una lampadina con un colore differente e con differenti gradi di watt, allora l’effetto sarà molto, molto differente. Procedendo nella discussione sui singleton, è bene ricordare che l’energia del pianeta in oggetto è enfatizzata ed illumina il segno e la casa che occupa. Così per Bill Clinton, tutto ciò che significa la Luna è amplificato, tutto quello che il Toro simbolizza è esagerato, e tutto ciò che la Casa ottava rappresenta, è magnificato. Governa la decima Casa della carriera e della realizzazione? 134 Casa Sesta Quell’area della vita sarà particolarmente illuminata. Bisogna considerare che la Luna è disposta da Venere, che governa l’Ascendente, nel suo stesso segno, Bilancia. Vi è il coinvolgimento del senso dell’identità personale. Questa Luna è esaltata in Toro. Quando un pianeta è esaltato, la persona tende ad aspettarsi molto in quell’area con risultati deludenti. La Luna è l’unico pianeta Yin in questo Tema e indica una specificissima area di vulnerabilità. Vi possono essere cose molto generiche da dire su di un pianeta singleton, ma il segno e la casa occupata o governata offrono un significato specifico e unico alla vita di un individuo. Come vediamo, nel caso di Clinton, la Luna influenza direttamente le case: ottava e decima, e indirettamente, a causa di Venere dispositore, le case: prima, settima, terza, e sesta. In alcuni temi l’influenza del singleton si espande in ogni casa. LA LUNA SINGLETON Il Sole e la Luna singleton sono assai critici nella costituzione psicologica di una persona! Vi è qualcosa di speciale e strano in connessione con la madre o con la figura d’accudimento, per quanto concerne la Luna. Con il Sole singleton, vi sono questioni speciali, riguardanti il padre o il ruolo maschile positivo. Gli uomini tendono a proiettare la loro Luna singleton (e Venere) nelle donne della loro vita. Le donne proiettano il Sole singleton (e Marte), negli uomini significativi che le circondano: il padre, il marito, il capo. Con una Luna singleton, sono enfatizzate tutte le problematiche lunari. Si tratta di una dinamica importantissima, perché la Luna rappresenta le parti più primitive, le più istintive e innate del nostro essere. Rappresenta il bambino interiore, il piccolo che non cresce mai. Così, alla presenza della Luna singleton, la persona cela, nel proprio intimo, un bambino interiore molto attivo e vivo; un bambino insicuro e bisognoso, ma anche scherzoso, creativo e amabile. Nello stesso tempo, c’è anche la madre interiore con le sue capacità di curare, non solo l’individuo, ma anche le altre persone e le cose. Una persona di mia conoscenza, con la Luna singleton in Capricorno, ha il pollice verde, la capacità di curare e stimolare la vita della pianta. La Luna rappresenta le nostre prime memorie preverbali o i condizionamenti primari più profondi. Queste memorie sono archiviate in una zona del cervello, assai vicina all’aria associata agli istinti animali di sopravvivenza. Essendo preverbali, è difficile e, a volte, impossibile esprimere o anche conoscere queste memorie che diventano poi il nucleo dei complessi emotivi. In un TN, il mito personale della madre è legato sia al desiderio inerente di essere accuditi (alcuni bambini sono più bisognosi degli altri), sia alla percezione e alle memorie di come si è stati accuditi dalla madre o dalle figure di riferimento. L’uomo con la Luna singleton in Capricorno tende ad avere la sensazione di “Non ho mai avuto abbastanza!” E poiché la madre vera ha la Luna in Ariete, probabilmente, egli ha ragione! L’uomo con la Luna in Scorpione può avere il mito della madre seduttiva e misteriosa, o del suo potere e del modo in cui è riuscita ad avvilupparlo nella sua aura emotiva. Casa Sesta 135 La Luna rappresenta la figura archetipica femminile dell’anima. Gli uomini tendono a proiettare la Luna singleton, perciò il complesso dell’anima è molto comune. Questo individuo tende ad essere ossessionato dalla ricerca della donna ideale che lo completi. Nello stesso tempo, essendo il femminile molto enfatizzato nella sua psiche, egli può, inconsciamente, interrogarsi sulla sua mascolinità. Se ha una Luna Singleton in Scorpione o Capricorno, la sua donna ideale può essere molto inconsapevole, negata e repressa. Egli potrebbe pensare che la sua donna ideale sia, a livello d’immagine, l’archetipo di una persona ad impatto sociale, come un’esuberante ragazza pon-pon dai capelli biondi e gli occhi azzurri, mentre quella che, invece, attrae ripetutamente è una donna molto differente, almeno da come lui la percepisce. Un uomo con la Luna singleton in Scorpione e Venere singleton in Capricorno chiedeva: “Perché continuo ad attrarre e ad essere attirato da compagne-streghe?” Non fu molto felice di sentirsi dire che avrebbe continuato a trovare lo stesso tipo di ragazza, fino a che non avesse integrato quel tipo di energie nella sua coscienza. Quando ciò accadrà, egli potrà vedere quelle stesse donne-streghe, molto differentemente, o accettare d’averle trovate molto più attrattive delle ragazze da copertina, promosse come sexy dalle riviste e dalla TV. Le questioni di gravidanza possono essere cruciali con la Luna singleton. La donna può avere sensazioni molto intense: volere un bambino, non desiderare alcun bambino o avere attitudini ambivalenti sulla questione. Se decide di avere un figlio, è la sua parte infantile ad essere liberata. Ella è chiamata a rinunciare al suo infantilismo, a crescere, ad accudire e curare qualcuno, invece che essere curata da qualcun altro. Se, invece, è già sposata da diversi anni, ed è stata la piccolina di papà per suo marito, se il suo orologio biologico emana un ticchettio pesante (è in ritardo, N.D.T), ella si troverà ad affrontare un grosso dilemma! D’altra parte, se è stata lei a fare da mammina al marito, allora un bambino vero può demolire il matrimonio. Una donna (o un uomo) può proiettare la Luna singleton sul figlio o sui figli. La crisi legata alla “sindrome del nido vuoto” colpisce, quando i figli crescono e non hanno più bisogno d’accudimento e “maternage.”. Problematiche di dipendenza o inter-dipendenza e sicurezza sono esagerate con la Luna singleton. Le relazioni ombelicali sono comuni e, forse, inevitabili. L’uomo vuole un lavoro stabile, la donna vuole un matrimonio stabile (attualmente, anche un lavoro stabile). Dinamiche d’intreccio e fusione di un’identità con quella di un’altra persona diventano cruciali. Istituzioni come “La chiesa dei militari” possono fungere da Luna proiettata (la figura della famiglia sicura e accudente). Troviamo la Luna singleton nei temi di alcune figure religiose: Martin Luther (11/10/1483, 11:00 PM, Eisleben, Germania), iniziatore della Riforma protestante; St. Teresa d’Avila (3/28/1515, 5:30 AM, Avila, Spagna), riformatrice dell’Ordine carmelitano; Pierre Teillard de Chardin (vedi tema precedente). La persona con la Luna singleton può avere queste idee: “Il mio bambino interiore è molto speciale” o, “Io sono il Bambino divino.”. Questa persona, probabilmente, durante l’infanzia, è stata fatta sentire 136 Casa Sesta speciale. La famiglia può averla fatta sentire singolare. Può averla oberata di responsabilità speciali, doveri e onori; può averne fatto un martire, con i maltrattamenti. Essere speciali, nei primi anni di vita, può significare essere condannati a restare un “eterno bambino divino.”. Nell’Introduzione abbiamo visto la Luna singleton in Toro di Bill Clinton. La sua biografia rivela che fu un bambino speciale in seno alla sua famiglia. Suo padre morì in un incidente di vettura, prima che egli nascesse. Le sue prime sicurezze dipesero dalla madre e dalla nonna. Egli percepì queste donne come figure potenti, accudenti e sicure. Sua madre lavorava, perciò egli fu costretto ad assumersi le sue responsabilità, assai presto. Più tardi, quando la mamma si risposò ed ebbe un secondo figlio, Bill dovette assumersi il ruolo di surrogato del padre per il fratellastro. Egli ebbe responsabilità speciali e poiché era un ragazzo brillante e un ottimo studente, ricevette parecchi onori speciali. Nel corso della sua vita, vi fu spesso la presenza di donne potenti, come sua moglie, la sua unica figlia e l’amichetta che lo pose in stato d’accusa. Non deve sorprenderci che, anche Monica Lewinsky (Luglio 23, 1973, 12:21 PM, San Francisco, CA), ha una Luna singleton in Toro. Ella “corrisponde all’immagine” voluttuosa, sensuale e ambiguamente, innocente. Una donna può tendere a gestire la sua Luna singleton, e può usarla per farsi una vita o una carriera. Monica affermò che in Clinton l’attraeva maggiormente “quel ragazzino” che vedeva in lui (la sua Luna singleton). Un’altra donna con Luna singleton è Martha Stewart (Agosto 3, 1941, 1:33 PM, Jersey city, NJ). La sua Luna Sagittario nella casa seconda dei redditi e dei valori, è due volte singleton: unico pianeta in segno universale e in casa personale. Ella ha promosso (Sagittario) il suo talento per le arti domestiche (Luna), trasformandolo in un impero da svariati milioni di dollari (Sagittario nella cuspide della seconda casa). Il Sagittario fa sempre le cose in grande! Il bambino creativo interiore di Martha non sarà certo bravissimo nelle relazioni, perché i bambini sono egocentrici ed esigenti per natura. Martha è famosa per la sua irascibilità. Il suo “eterno bambino interiore” (Luna), è parte di un Gran Trigono di Fuoco, con Sole in Leone e Marte in Ariete. Potrebbe essere molto facile (trigono), per lei essere bruciata o bruciare (consumarsi o consumare). Super compensando la sua Luna singleton, ella ha fatto di se stessa l’immagine di una casa immortale. Le donne tendono a supercompensare i loro pianeti anima, Luna e Venere, quando questi appaiono come singletons, ma non necessariamente. L’uomo è più portato a proiettarli, ma non necessariamente. Per le persone d’entrambi i sessi, la Luna singleton è il bambino che non cresce mai. In alcune cose e in determinate aree della vita, la persona con la Luna singleton sarà sempre il “puer” eterno che esige e necessita d’attenzione, tempo e sicurezza. Ed entrambi i generi, nelle loro vite, presentano profonde problematiche sulla figura materna. Il bambino interiore, al meglio, è molto creativo, vitale, giocoso e pieno d’illimitata energia. Oltre alla Luna singleton, vi sono altri fattori che possono riguardare il complesso della madre e dell’anima. Aspetti difficili tra la Luna e Plutone, o tra Casa Sesta 137 la Luna non singleton e un altro pianeta singleton, possono produrre attitudini e comportamenti simili a quelli associati alla Luna singleton. Per esempio, una donna con Saturno singleton in Ariete opposto alla Luna in Bilancia, ebbe relazioni molto ambivalenti con le sue figlie; inoltre, le legò a lei con uno stretto cordone ombelicale, sminuendole e boicottando la loro autostima (tratto saturnino negativo). Era gelosa di loro perché doveva competere per l’amore del loro padre. Entrambe le ragazze avevano la Luna in cattivo aspetto con Plutone; fu fin troppo facile per loro diventare vittime o giocare il ruolo di vittime nei giochi perversi della madre. Le ragazze sentivano di essere state nutrite con il veleno psichico (il loro stesso mito Luna-Plutone, relativo alla madre). Un individuo con la Luna singleton ha bisogno di sbocchi creativi e positivi. Per individuare le aree d’attività, bisogna capire in che modo la Luna è singleton. Martha Stewart è, vistosamente, creativa nelle arti concernenti gli interni. Monica Lewinsky adesso disegna borsette e accessori di lusso per donne, oltre ad apparire alla televisione Britannica per discutere di “cultura” americana. Un uomo con una Luna singleton di Terra è architetto di paesaggi. Una persona con la Luna singleton può manifestare i peggiori e i migliori stereotipi del segno Cancro. Oscillazioni dell’umore ed ipersensibilità sono inevitabili con queste persone iperemotive e impressionabili. Esse rispondono, intensamente, ai transiti lunari. Cercate di fare una verifica con i familiari, gli amici intimi, i colleghi e chiunque sia in relazione quotidiana con voi. Osservate il loro comportamento. Per esempio, una persona con la Luna singleton ha Marte in Leone nella terza casa. Nei giorni in cui la Luna è in Leone, ella ha pensieri rabbiosi, dice parole dure, è impaziente, litiga o si fa coinvolgere in lotte di potere, alla minima provocazione. Alcuni giorni dopo, con la Luna transitante in Bilancia su Nettuno natale, può avere i sensi di colpa per quanto ha detto o fatto, e sarà romantica e sentimentale. Anche le progressioni lunari avranno sempre un potente impatto nella vita di un nativo con la Luna singleton, molto più potente di quello che potrebbe avere sugli altri. Il prossimo mese, quando studieremo il Sole singleton, vedremo che, mentre la Luna singleton può tendere ad essere un viticcio avvinghiante, il Sole singleton è spesso indicatore della persona solitaria. Eleanor Buckwalter ha studiato, praticato e insegnato astrologia a Los Altos, California, per più di venticinque anni, inclusi tre anni con lo psico-astrologo Richard Idemon. Gli interessi maggiori dell’autrice nella focalizzazione di un’analisi sono la relazione genitori-figli e le dinamiche familiari. Per contattare Eleanor, potete scrivere a questo indirizzo: [email protected] Il sito contenente l’articolo tradotto è: (http://www.astrologyclub.org) 138 Casa Sesta German Rosas L’OROSCOPO ASCENSIONALE TRADUZIONE DI MARCELLO BOSSO e STEFANO VINCENZI L.A. 136-670 Aderiamo di cuore alla richiesta di Stefano Vincenzi, figlio della nostra indimenticata Giulia Rosa Bigazzi-Vincenzi, che ha provveduto a tradurre questo testo di German Rosas, noto autore colombiano, che propone l’uso di una diversa prospettiva ( ascensionale anzichè eclittica, come proposto da Adolf Weiss nel 1954) per cui variano anche anche Ascendente e MC ; con la segnalazione dei vantaggi che comporterebbe nella pratica. La differenza sostanziale sarebbe che il sistema tradizionale descrive le potenzialità e i desiderata, mentra l’ascensionale descriverebbe la realizzabilità nella pratica. Le basi scientifiche dell’oroscopo ascensionale e le modalità pratiche per calcolarlo Per la rappresentazione temporo-spaziale della nascita, l’Astrologia utilizza quattro sistemi astronomici di riferimento: 1) Il sistema eclittico (che si basa su due dati: Longitudine, da 0º dell’Ariete, fino a 30º dei Pesci e Latitudine, da 0º fino a 17º Nord o Sud per Plutone). 2) Il sistema equatoriale, in cui, a causa dell’oscillazione dell’eclittica si rende il sistema eclittico non assoluto con la conseguenza che si riportano le posizioni eclittiche all’ascensionale e si originano due misure: l’ascensione retta e la declinazione. 3) Il sistema dell’orizzonte, che permette di mettere in relazione la posizione della Terra col sistema solare dell’istante della nascita, originando due misure: l’orizzonte e lo zenit (in pratica lo spazio locale). 4) Il sistema ascensionale, che é la differenza ascensionale fra il polo celeste ed il polo d’ogni punto planetario per il luogo esatto della nascita. Il Polo è l’angolo fra il cerchio di posizione del pianeta e l’asse terrestre. – In questo lavoro vorremmo confrontare i grafici di due sistemi: Primo grafico: è l’oroscopo eclittico (quello al quale, tradizionalmente, noi astrologi facciamo riferimento), in cui le posizioni per la longitudine eclittica dei pianeti e delle case, sono misure, non esaustive della reale posi- Casa Sesta 139 zione degli astri, poiché considerano soltanto una parte degli elementi di un sistema di riferimento astronomico. – Secondo grafico: è l’oroscopo ascensionale, dove le posizioni dei pianeti del tema natale sono quelle effettivamente osservate dal luogo di nascita nella loro ascensione verso lo zenit (ascensione obliqua) o nella loro discensione verso il nadir (discensione obliqua). L’Astrologia ha sempre considerato questi 4 sistemi di riferimento astronomici, altrimenti non ci sarebbe stata neanche la più remota possibilità di calcolare le Direzioni Primarie. Purtroppo, la maggior parte degli astrologi, identifica l’oroscopo soltanto con uno di questi quattro sistemi di riferimento astronomico, utilizzando quasi esclusivamente il sistema eclittico. D’altra parte, c’era una difficoltà ben specifica: perché sforzarsi tanto a calcolare l’oroscopo completo, se non si sapeva come usare i risultati? Quando si studia una lingua, inglese, francese, spagnolo, ecc., per fare un viaggio turistico, non occorre studiare tutta la grammatica. Mentre se si vuole diventare interprete o scrivere un libro è necessario comprendere appieno tutte le regole grammaticali. Da questa semplice considerazione si deduce che sarebbe assurdo affermare che le lingue moderne sono solo quelle parlate dai turisti! Lo stesso vale per l’Astrologia. Tutte le conoscenze ed il sapere generato dall’uomo si raggruppano, a seconda dell’argomento trattato, in specializzazioni che costituiscono quelle che definiamo come scienze. Ogni scienza, secondo la sua importanza nella storia o la sua potenza d’uso, ha vissuto varie fasi: preistorica, medievale, moderna e contemporanea. E, come in ogni campo della vita umana, anche nel mondo del sapere si sono verificati aborti e falsi parti salutati come bambini sani (il caso del libro di René Descartes sui vortici planetari ne é sicuramente un desolante esempio per l’intelligenza umana). Ugualmente nessuno si azzarda ad affermare che questa o quella scienza non si evolverà più o si trasformerà, ad eccezione dei “dogmatici”, che continuano ad essere una specie particolare nella società. D’altra parte, le scienze sono enunciati brevi e non occupano che una manciata di pagine. Tuttavia le loro applicazioni possono essere assai numerose in quanto usate dalle masse, come nel caso dei telefoni cellulari che in futuro saranno usati da centinaia di milioni di persone. La caratteristica che da sempre rende affascinante l’essere umano é che ignora la sua mortalità e parla come se fosse immortale. “Felice si muove il pesce nello stagno / Ignora che mi basta allungare il braccio / per tirarlo fuori!” (Hai Ku). Il fatto che la Fisica abbia raggiunto una maturità straordinaria, non significa automaticamente che il professore di fisica di un piccolo paese sottosviluppato, che lavora in un insignificante centro di studi, sia un genio della fisica, un Albert Einstein. Lo stesso succede con l’Astrologia; anche questa si é evoluta ed ha raggiunto alti livelli di conoscenza, tuttavia, l’evoluzione dell’Astrologia non fa sì 140 Casa Sesta che tutti i suoi praticanti acquisiscano immediatamente tutto il sapere raggiunto da questa scienza. Le posizioni dei pianeti del sistema solare, in un singolo tema natale, come abbiamo già esposto in precedenza, assumono svariati valori a seconda del sistema astronomico di riferimento scelto; sintetizzando quanto già esposto in precedenza, il sistema eclittico utilizza la longitudine e la latitudine del pianeta e il sistema equatoriale impiega l’ascensione retta e la declinazione del pianeta, il sistema ascensionale invece si basa sulla differenza ascensionale nel suo polo e sull’ascensione o discensione obliqua. La maniera per calcolare queste posizioni é esposta, in forma didattica, nel quinto libro de LOS SILLARES DE LA ASTROLOGIA (“Astrologia Razionale”) dell’astrologo e scrittore tedesco Adolf Weiss. Un astrologo che non abbia conoscenze di geometria e trigonometria troverà incomprensibili queste 7 pagine di Weiss incentrate su numerose formule, numeri e simboli, in quanto trattano di un calcolo matematico sistematico complesso. Invece, un astrologo che abbia conoscenze di geometria e trigonometria, resterà affascinato da queste sette pagine di Weiss ed é possibile che, con l’aiuto di un programmatore, vorrà creare un software per non dipendere da calcoli manuali, come é successo con Neil Michelsen, il divulgatore di effemeridi americano. Era ad un congresso di Astrologia quando si rese conto, con grande sorpresa, che gli astrologi calcolavano tutto a mano e quando chiese il perché, gli venne risposto che non conoscevano altro modo! Per questa ragione ha fatto un eccellente affare con le effemeridi. In ogni modo, quell’audace astrologo che volesse velocizzare i suoi calcoli dell’oroscopo ascensionale, é bene che sappia che i programmi esistono, migliorando quelli già esistenti. Alcuni minuti di ricerca in Internet lo metteranno sulla strada giusta. Quindi, la domanda non é: “Qual è la base scientifica dell’oroscopo ascensionale?” La domanda corretta é: “Perché gli astrologi non sentono l’esigenza di usare i precisi calcoli dell’oroscopo ascensionale e restano soltanto con le posizioni eclittiche dell’oroscopo?”. La risposta é semplice. Perché solo in pochi, nel sud e nord America e ancora meno in Europa conoscono le precise e rigorose basi trigonometriche e matematiche dell’Astrologia ascensionale! Aggiungo un consiglio ancora più semplice: non occorre conoscerle, ma semplicemente utilizzare uno dei numerosi programmi di Astrologia ascensionale che il mercato offre! Così come non si esige più che un contabile di un’azienda faccia i calcoli a mano, ma che utilizzi programmi di contabilità altamente specializzati, allo stesso modo gli astrologi possono utilizzare programmi di Astrologia coi calcoli matematici completi. Adolf Weiss scriveva, quando i personal computer non esistevano ancora “…é innegabile che questi benefici (poter predire avvenimenti mediante l’oroscopo ascensionale) non si possono ottenere se non mediante un enorme in- Casa Sesta 141 vestimento di tempo, per non parlare della preparazione e delle conoscenze matematiche necessarie per poter realizzare questi calcoli”. Questo lo scriveva il nostro autore nel 1954! Se fosse possibile, come nel film di Mel Gibson, “La passione di Cristo”, risuscitare Adolf Weiss, come fosse un secondo Lazzaro, é probabile che ritorni a morire istantaneamente nell’apprendere che l’immenso tempo necessario per ottenere un oroscopo ascensionale attualmente non superi i trenta secondi d’orologio!!! Qualunque ricercatore dispone di mezzo minuto per verificare un programma in Internet e, in un fine settimana, di controllarne le basi scientifiche. Qual è la differenza di significato fra l’oroscopo eclittico e quello ascensionale? 1) 2) 3) 4) 5) 6) Per comodità didattica e per ridurre lo spazio ne riassumerò i concetti: L’uomo vive in media 70-100 anni sul suo pianeta terra, ed usa il suo corpo ed i suoi organi finché il cuore non cessa di battere. In tutta la sua vita gli si presentano due tipi di avvenimenti assai diversi fra loro: alcuni sono solo costituiti dalla sua immaginazione, desideri, progetti, elucubrazioni, che non si concretizzano in avvenimenti reali, ma che occupano tempo-vita ed altri che sono fatti reali, come sposarsi, esercitare una professione, acquistare una casa, un’automobile, realizzare un viaggio attorno al mondo, scrivere un libro. Questi due tipi di avvenimenti non sono effettivamente dicotomizzati dallo psicologo, né dallo psichiatra. Attualmente il mondo delle scienze non dispone di leggi che permettano di differenziarli. L’Astrologia attuale può individuare facilmente e con chiarezza questi due tipi di avvenimenti. Infatti, mediante l’oroscopo eclittico, può studiare quelli che sono soltanto desideri e per mezzo dell’oroscopo ascensionale analizzare gli avvenimenti che sono realtà tangibili. In realtà non ci sono due oroscopi, uno eclittico ed uno ascensionale. Esiste un solo oroscopo la cui struttura é costituita da posizioni solo eclittiche o solo ascensionali. L’Astrologia é una scienza altamente differenziata che permette all’essere umano, che vive questi due tipi di avvenimenti, di riconoscerli e risparmiare in questo modo molto tempo-vita. Infatti, una volta che conosciamo quali sono quelli prettamente immaginari della nostra vita possiamo non dedicare loro tempo e concentrarci piuttosto su quei fatti che possiamo realmente concretizzare. Una persona che trascorre molto tempo scrivendo un libro che non potrà essere realizzato, farebbe meglio a dedicarsi a qualcosa che potrà realmente ottenere e portare a buon fine e che gli permetterà di vivere la felicità del fatto compiuto. I vettori (chiamati tradizionalmente aspetti) fra pianeti eclittici, configurano il modo in cui una persona imposta avvenimenti solo immaginari. I vettori fra pianeti ascensionali indicano il modo in cui una persona imposta avvenimenti concretizzabili nella realtà. 142 Casa Sesta Esempi Si presenta per una consulenza astrologica un individuo nato il 6 maggio 1953 HMG 05h10m, Longitudine 03ºE13’, Latitudine 55ºN57’. Nel suo oroscopo eclittico ha il Sole a 15º di Toro, Giove a 29º del Toro, Marte a 03º dei Gemelli, Mercurio a 26º dell’Ariete e Venere a 15º di Ariete. La diagnosi é quindi quella di una persona pacifica, lenta, conservatrice, ecc… Questo é quanto dicono i libri di Astrologia. Tuttavia, quando calcoliamo l’oroscopo ascensionale di questa persona (utilizzando solo 30 secondi di tempo al massimo), otteniamo questo sorprendente risultato: Nac: Anthony Blair [May 06 1953, 05:10:00 GMT. Lon: 03”13’0.00” E, Lat: 55”57’0.00” N] Rueda Natal Ecliptica Casa Sesta 143 Sole a 21º dell’Ariete, Marte a 28º dell’Ariete, Giove a 28º dell’Ariete, Mercurio a 15º dell’Ariete e Venere a 5º sempre dell’Ariete. Si tratta del Premier britannico Anthony Blair, da tutti conosciuto. Analizziamo, poi, l’oroscopo di George Bush (6 luglio 1946, HMG 11h 26m, Longitudine 72ºW56’, Latitudine 41ºN18’) e vedremo nitidamente come si differenziano l’oroscopo eclittico e quello ascensionale. La sua casa 10^ é retta da Marte che si trova nella 2ª casa a 09º 19’ di Vergine. Quali vettori forma questo pianeta? Uno di 60º con la Ruota della Fortuna in 4ª casa a 10º dello Scorpione ed un vettore di 120º con la casa 6ª a 6º del Capricorno. Nac: Anthony Blair [May 06 1953, 05:10:00 GMT. Lon: 03”13’0.00” E, Lat: 55”57’0.00” N] Rueda Natal Ascensional 144 Casa Sesta Come farebbe un astrologo a leggere che questo personaggio, a causa della sua immagine pubblica, o professione, si trova a capo di una “guerra mondiale”? Però, nell’esaminare il suo oroscopo ascensionale, vediamo che Marte si trova a 07º 15’ della Vergine e forma un vettore di 90º con Urano a 07º 26’ in Gemelli e col Nodo Lunare a 07º 51º in Gemelli. Nell’oroscopo eclittico Urano é a 19º 09’ dei Gemelli ed il Nodo Lunare a 19º 35’ dei Gemelli. Nac: Romano Prodi [Aug 09 1939, 16:15:00 GMT. Lon: 10”43’0.00” E, Lat: 44”36’0.00” N] Rueda Natal Ecliptica Casa Sesta 145 Passiamo ad un altro esempio. É risaputo come Romano Prodi e Silvio Berlusconi siano antagonisti e si affrontino direttamente in politica. Se cerchiamo il Sole e Mercurio del primo personaggio (09 agosto 1939, HMG 16 h 15m, Longitudine 10ºE43’, Latitudine 44ºN36’) li troviamo nel Leone a 16º e 17º rispettivamente. Vediamo poi che Giove di Berlusconi (nato il 29 settembre 1936, HMG 05h20m, Longitudine 09E12, Latitudine 45N28) si trova a 18º del Sagittario. Nac: Romano Prodi [Aug 09 1939, 16:15:00 GMT. Lon: 10”43’0.00” E, Lat: 44”36’0.00” N] Rueda Natal Ascensionnl 146 Casa Sesta Se si chiedesse ad un astrologo di fare una lettura di questa bella relazione armonica fra il Giove di uno ed il Sole e Mercurio dell’altro, si finirebbe col parlare di rapporti di amicizia e perfetta armonia fra i due, cosa non certa. E allora? Allora, guardiamo cosa accade negli oroscopi ascensionali di questi due personaggi politici e vediamo che il Sole di Prodi passa a 29º del leone e Mercurio a 26º dello stesso segno; mentre il Giove di Berlusconi si trova a 21º di Sagittario, senza alcun rapporto coi due pianeti di Prodi. Nac: Silvio Berlusconi [Sep 29 1936, 05:20:00 GMT. Lon: 09”12’0.00” E, Lat: 45”28’0.00” N] Rueda Natal Ecliptica Casa Sesta 147 Se osserviamo ulteriormente gli oroscopi ascensionali di questi due politici, troviamo che il Giove di Romano Prodi, che é a 07º dell’Ariete, forma un vettore di 180º col Sole di Silvio Berlusconi. A volte, quando penso come attualmente si eserciti la professione dell’astrologo a livello mondiale, immagino un dentista che operi nella bocca dei suoi clienti credendo che esistano i denti soltanto nella parte sinistra della mandibola superiore (oroscopo eclittico) e che non consideri minimamente tutti gli altri! Nac: Silvio Berlusconi [Sep 29 1936, 05:20:00 GMT. Lon: 09”12’0.00” E, Lat: 45”28’0.00” N] Rueda Natal Ascensional 148 Casa Sesta Leggiamo cosa dice Adolf Weiss in merito: Nel suo voluminoso trattato di Astrologia cui abbiamo già fatto riferimento, ha scritto nel 1954: “Quando, anni fa, studiavo il tema delle direzione primarie, rimproveravo aspramente chiunque pensasse che queste non fossero necessarie. Da allora sono trascorsi più di 25 anni, periodo sufficiente a realizzare estesi studi e confronti sull’argomento. L’esperienza mi obbliga a adottare oggi un giudizio assai più indulgente”. “Né le direzioni secondarie, né le direzioni primarie sono infallibili”, continua il nostro saggio scrittore, “aspetti che, secondo la loro natura ed intensità fanno prevedere avvenimenti segnati, possono restare senza alcun effetto..... Al contrario, si possono presentare avvenimenti importanti senza che sia possibile identificarli in alcun tipo di direzione”. Mi scuso se faccio questa citazione che sembra piuttosto una critica ad un eminente scrittore di Astrologia, ma non lo é affatto. Semplicemente considero che, se una personalità con l’intelligenza e la pratica prolungata come Adolf Weiss ribadisce questo concetto, cosa ci si può aspettare dalle migliaia di astrologi che non raggiungono l’evoluzione di questo notabile studioso? E dai clienti degli astrologi, che tipo di fiducia ci si può aspettare? E come si può obiettare ai nemici dell’Astrologia la loro idea della non validità scientifica dell’Astrologia? Perché studiare tanti anni con tanta passione un sapere che i suoi migliori esponenti dicono non abbia alcuna certezza di precisione? Con l’aggiunta di questa nuova prospettiva astrologica data dall’oroscopo ascensionale, l’alone di incertezza esistente, sembra svanire. Dove sono indipendenti e dove sono uniti l’oroscopo eclittico e quello ascensionale? Elementare caro Watson, elementare… direbbe un certo personaggio inglese senza smettere di aspirare la sua pipa. I due oroscopi sono uniti da leggi e formano una sola unità, perché si riferiscono alla nascita di una stessa persona. Le leggi sono: 1) Se un vettore esiste sia nell’oroscopo eclittico (quello tradizionale), sia in quello ascensionale, quei particolari avvenimenti che detto vettore promette, si realizzeranno durante la vita di questa persona. Se il vettore é negativo, la persona ne subirà effetti negativi; se il vettore é positivo, i fatti che accadranno saranno positivi. 2) Se il vettore esiste nell’eclittico, ma scompare nell’ascensionale, gli avvenimenti promessi da questo vettore si realizzeranno come desideri nella mente della persona, ma non si concretizzeranno in fatti reali (è il caso del nostro ipotetico scrittore che desidera scrivere un libro e trascorre anni con quest’ambizione, ma questo libro non sarà mai scritto). Ugualmente, se il vettore é negativo, vivrà le paure ed i timori, ma i fatti a lui avversi non si verificheranno. Casa Sesta 3) 4) 149 Se il vettore é positivo nell’oroscopo eclittico, mentre nell’ascensionale si trasforma in uno negativo, l’individuo vivrà speranze positive con risultati negativi. Lo stesso vale per la realtà opposta. Se un vettore esiste solo nell’oroscopo ascensionale, tanto positivo che negativo, il soggetto vivrà avvenimenti positivi o negativi senza che lui possa spiegarsi perché stia vivendo questi avvenimenti. Esempi Ci può essere molto utile l’ineffabile Fidel Castro (13 agosto 1927, HMG 7h, Longitudine 75ºW40’, Latitudine 20ºN39’). Nel 1991, quando mi trovavo a Miami, nella sede di una stazione radio a lui avversa, mi é stato chiesto quando morirà Castro per mano del suo “caritatevole” assassino. Risposi che chiunque abbia questo compito, nel trovarsi in sua presenza, finirà col chiedergli l’autografo ed una fotografia assieme a lui da far vedere, con orgoglio, alla famiglia ed agli amici. Siamo ormai nel 2004 e si avvia a compiere i suoi 77 anni completamente indisturbato. Quando l’astrologo contemporaneo vede l’oroscopo di Fidel Castro, si diverte nel constatare i vettori di 120º (potenti trigoni, direbbe nel suo linguaggio) che fa la congiunzione Urano-Giove in Ariete (02º 39´ e 02º 06’, rispettivamente) con Saturno ad 01º 16´del Sagittario. Il suo divertimento arriva al parossismo quando vede che la congiunzione Urano Saturno occupa la casa 10ª (immagine pubblica, dirà l’astrologo) e la casa 5ª (opere, creazione, dirà l’astrologo). Tuttavia, considerando l’oroscopo ascensionale, Giove si trova a 02º 33´ ed Urano a 02º 44´, entrambi in Ariete, mentre Saturno passa a 25º dello Scorpione. Questi fantastici trigoni che incantano l’astrologo tradizionale, scompaiono!!! Sarebbe utile far vivere a Cuba quegli astrologi che danno tanta importanza ai trigoni summenzionati, in questo modo sperimenterebbero in maniera assai reale la differenza tra l’oroscopo eclittico e quello ascensionale. A volte l’astrologo tradizionale suppone che il valore dell’Astrologia consiste nel descrivere il carattere. Il premio Nobel della letteratura del 1953, Winston Churcill scrive questo bel paragrafo nella sua opera Grandi Contemporanei (Great Contemporaries): “Il mondo sente, con un po’ d’invidia, che a volte appare in sua presenza qualcuno che é fuori dalla sua giurisdizione; qualcuno che non é vittima di seduzione alcuna; qualcuno con qualità eccezionali, con doti perfette, indomito, uno spirito libero, che si muove in maniera indipendente nelle correnti ordinarie dell’agire e del pensare umano; un essere realmente capace di ribellione violenta o del supremo sacrificio; un uomo solitario, austero, per il quale l’esistenza non é altro che un dovere, un dovere da adempiere in maniera perfetta”. A chi si riferiva Winston Churchill? Sta forse considerando che qualcuno 150 Casa Sesta possa vivere senza il suo sigaro, senza la buona tavola e senza il bicchierino di whisky? É forse appena tornato dall’India dove ha conosciuto qualche santone? No, si riferisce a Lawrence d’Arabia! Tuttavia, la sua descrizione calza perfettamente con centinaia di persone. Lo stesso accade in Astrologia. É necessario capire che l’Astrologia non gareggia con altri metodi nel descrivere caratteri, ma é lo strumento perfetto che permette di sapere qual è il modo migliore di realizzarsi per un essere umano durante la sua esistenza, per il suo benessere e per contribuire a quello di tutta l’umanità, lasciando così un’impronta della sua individualità. E già che stiamo parlando di gente barbuta, perché non avvicinarci ad uno degli uomini più ricercati come Osama Bin Laden, o più semplicemente Osama (10 marzo 1957, HMG 07h30m, Longitudine 46ºE43’, Latitudine 24ºN38’). Sole, Venere e Mercurio in Pesci, occupando la casa 10ª, formano tutti e tre un vettore di 90º con Saturno nella casa 7ª in Sagittario. Una lettura secondo i manuali astrologici di qualunque parte del mondo direbbe che viene facilmente catturato dai suoi nemici. Allora, perché ciò non avviene così facilmente? Se controlliamo l’oroscopo ascensionale di Osama, vediamo che questi rapporti vettoriali scompaiono! Inoltre, Marte dalla casa 12ª forma un vettore di 90º con Plutone in Leone in casa 4ª. Anche qui, nei cenacoli astrologici, é scontata l’analisi di questa quadratura così terribile, ma nell’ascensionale questa relazione di 90º scompare. Ma lasciamo questi uomini barbuti e apriamo il passo a Madre Teresa di Calcutta (27 agosto 1910, HMG 01h 27m, Longitudine 21ºE26’, Latitudine 41ºN59’). Il Sole in Vergine forma un vettore di 120º con Saturno in Toro, vettore che esiste tanto nell’oroscopo eclittico, come in quello ascensionale. La Ruota della Fortuna e Mercurio, entrambi in congiunzione nella casa 10ª, formano un vettore di 120º col Nodo Lunare nella casa 5º in Toro. Anche questo vettore esiste sia nell’oroscopo eclittico che in quello ascensionale. Infine, Giove in Bilancia forma un vettore di 90º con Urano in Capricorno in 1ª casa. Questo perché questo vettore che influenzava negativamente la sua 1ª casa, scompare nell’oroscopo ascensionale! E già che quest’articolo sarà pubblicato in Italia, perché non visitare il Presidente Carlo Azeglio Ciampi (09 dicembre 1920, HMG 20h 30m, Longitudine 10ºE19’, Latitudine 43ºN33’). É bene per lui abbandonare tutti i suoi progetti e le speranze riposte sull’educazione e la formazione dei successori, per non sprecare il suo tempo-vita in fatti che non si concretizzeranno. Questo perché i suoi bei trigoni (linguaggio tradizionale) di Nettuno con la Luna ed il Sole rispettivamente dalla casa 1ª alla 5ª, scompaiono nell’ascensionale. Gli converrebbe non dare importanza ai potenti apparsi all’ultimo momento e restare con coloro che conosceva ed apprezzava fin da prima di en- Casa Sesta 151 trare nella leadership politica. Questo perché il trigono di Plutone col Nodo del suo oroscopo eclittico, scompare nell’ascensionale e perché il Trigono di Nettuno con Urano che appare nel suo oroscopo eclittico, esiste anche nel suo oroscopo ascensionale. Epilogo Mi scuso se in queste poche righe non sono riuscito ad esprimermi con fluidità e semplicità, com’era nei miei desideri. Assistere a seminari su questi argomenti, supportati con grafici e strumenti didattici, permette la visione e la piena comprensione di tutti i casi e le difficoltà cui si fa riferimento in quest’articolo. Ho consacrato la mia vita a dimostrare tutti questi concetti a professionisti che desiderano conoscere in poche ore, le nuove strade dell’astrologia del secolo XXI. É sempre un compito gratificante rendere semplici concetti assai complessi, concetti che, una volta appresi, possono trasformarsi in prodotti di facile uso, in grado, quindi, non solo di aumentare il livello del sapere e l’evoluzione di chi li ha studiati, ma anche e soprattutto, il livello di comodità e di capacità di ottenere risultati. (Editing di Maria Grazia LaRosa) e-mail: [email protected] Indirizzo per il programma per il tema ascensionale: http://www.asidesimple.com/paintastroq2/index.html All’arrivo della Rivista sul foglio che contiene il vostro indirizzo è riportata la Vs. situazione associativa. Scadenza 135 significa che il vostro abbonamento scade con questo numero, oppure vi viene segnalato: Abbonamento scaduto. Per il rinnovo si veda la penultima pagina di copertina “Come iscriversi ecc.” 152 Casa Sesta Julianne Evans LA MITOLOGIA DELLE STELLE NELLA VITA DI TIZIANO TERZANI L.A. 136-680 Una interessante applicazione dei paran con le stelle fisse. Come riportato dai giornali nazionali e internazionali, Tiziano Terzani, uno dei giornalisti italiani più apprezzati e conosciuti all’estero, è scomparso o, come preferiva dire lui, “ha lasciato il suo corpo” il 28 luglio scorso, un evento preannunciato con grande serenità proprio nel suo ultimo libro Un altro giro di giostra, che racconta il viaggio più misterioso e profondo della sua vita, quello all’interno di se stesso. Viaggiare è sempre stato il suo modo di vivere, portandolo a realizzare la trama di una mitologia personale tessuta dall’intreccio dei pianeti e delle stelle fisse (1). Per gli Egizi le stelle furono le divinità che condizionavano il destino e il carattere degli uomini, i loro ritmi avevano un importante significato religioso. Le stelle che non tramontavano mai venivano considerate immortali ed inaccessibili agli uomini mentre le stelle che sorgevano e tramontavano nel corso dell’anno erano considerate gli dei che viaggiavano tra il mondo umano (il periodo di visibilità) e quello dell’Oltretomba (quando non erano visibili), ed erano accessibili alle preghiere degli uomini. Quando una stella riappariva sopra l’orizzonte (il ritorno dall’Oltretomba), sorgendo appena prima o insieme al Sole, veniva nominata la stella eliaca sorgente e governava il periodo fino all’apparizione della stella successiva del ciclo annuale. Se tornava dal regno degli Immortali, si vedeva tramontare appena prima, o insieme al Sole sorgente, ed era nominata la stella eliaca del tramonto. In questo modo almeno due stelle governano il periodo di tempo in quel luogo, i quali significati indicando i principi che guidano la vita di una persona nata sotto queste stelle. Alla nascita di Terzani, la stella eliaca sorgente, Alphard (Alfa Hydrae) “il cuore dell’Idra”, preannunciava una vita vissuta al limite e alla ricerca di incontri che davano forti stimoli, come illustrato dai molti episodi da lui racconti nei suoi libri. Questa stella collega la sua vita al potere intenso e trasformativo del Serpente che dona saggezza, talento o amore per l’arte in generale, ma Casa Sesta 153 anche forti passioni che possono portare la persona ad andare oltre, non curante dei rischi. La stella eliaca del tramonto, Sadalmelik (Alfa Aquarii) “la fortunata del Re”, indica la fortuna che risulta dai progetti e dal lavoro ben organizzato e, l’ottimismo nell’affrontare la vita. Lo ritrae come una persona fiduciosa con una buona rete di contatti (come descrive anche il suo Giove nell’XI casa), i quali gli servivano per portare avanti i suoi reportage. Nel 1976 un indovino cinese avverte Terzani: “Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare mai”. Nel 1992 gli torna in mente quella profezia e decide di non prendere mai aerei per un anno, non per paura, ma come opportunità per dare una nuova prospettiva portando avanti il suo mestiere. Sono anche da considerare le stelle angolari al momento della nascita. Queste stelle fungono da lente tra il mondo dello spirito (la stella) ed il mondo materiale (le assi), condizionando stile di vita e andamento della vita fisicaemotiva. La stella Facies, “il Volto dell’Arciere”, culmina insieme al suo MC ed è legato alla vista, in quanto gli arcieri dipendono da una vista acuta per prendere la mira, e descrive quindi la capacità di vedere lontano o, nel suo caso, di prendere la mira e partire. Per quanto riguarda Terzani può anche ben descrivere un percorso di vita che per più di 25 anni l’aveva portato lontano in Asia: 154 Casa Sesta “Perché l’Asia? Ci andai anzitutto perché era lontano, perché mi dava l’impressione di una terra in cui c’era ancora qualcosa da scoprire.” Secondo la tradizione è anche uno dei più difficili e potenzialmente più violenti corpi celesti che l’ha condotto “.. al fronte di guerre inutili, alle fosse di orribili massacri, a umilianti prigioni e negli ovattati palazzi di un qualche dittatore. Ogni volta col senso di essere ‘in missione’, di essere gli occhi, gli orecchi, il naso a volte anche il cuore di quelli – i lettori – che non potevano essere lì.”(2) Alhena (Gamma Gemini) ‘colui che marcia orgoglioso’, nel piede dei Gemelli, al Nadir indica una persona che deve lottare per portare avanti la sua missione nella vita, come dice Terzani stesso nel suo libro In Asia. Questa stella porta anche il simbolismo del tallone ferito, un punto vulnerabile, che può rendere il cammino difficoltoso nel raggiungere l’obbiettivo. Può esprimersi anche come ferita sia fisica che ideologica. Alhena sorge anche in paran al Sole rafforzando l’idea di una persona con una missione o fortemente motivato a seguire un percorso preciso e che senza un obbiettivo nella vita si sente perso. Vega (Alfa Lyrae), che culmina anche al suo MC, denota carisma ed un forte ascendente sugli altri per mezzo del suo talento creativo che lo sostiene. Quando un pianeta si trova in una posizione chiave (Ascendente, Discendente, MC o IC) durante il suo moto diurno e, allo stesso momento una stella nel suo moto diurno occupa uno di questi punti chiave, il pianeta e la stella sono in paranatellonta (paran). L’angolo occupato dalla stella indica la parte della vita in cui la mitologia della stella sarà espressa. Si può considerare la vita divisa in tre parti: la prima parte, dall’infanzia al primo ritorno di Saturno, la seconda parte dal primo ritorno di Saturno al secondo ritorno e la terza parte dopo il secondo ritorno di Saturno. Se la stella sta sorgendo, il suo significato è relativo alla prima parte della vita; se sta culminando, alla seconda parte; se sta tramontando, all’ultima parte. Se si trova al Nadir, la sua mitologia è sottostante alla vita stessa. È importante ricordare che queste osservazioni sono collegate al cielo visibile, perciò sono considerati solo i pianeti fino a Saturno. Le stelle al Nadir in paran con i pianeti natali contribuiscono a creare le fondamenta della vita. Ras Algethi (Alfa Herculis), la stella situata sulla testa di Ercole inginocchiato, è spesso collegato al mito del eroe solare. Questa stella al Nadir in paran al Sole porta alla ricerca di un ordine naturale nella vita e rispetto per le cose semplici o fondamentali (come indicato anche dal suo Sole in Vergine nella VI casa). Rukbat (Alfa Sagittario) il piede del arciere Sagittario, fornisce una base solida dalla quale intraprendere dei compiti laboriosi e lavorare con grande precisione. Insieme a Saturno dà fermezza e descrive una persona che si fa avanti soltanto dopo una preparazione adeguata. Algol (Beta Persei) insieme alla Luna conferisce un forte impegno emotivo relativamente alle cose che coinvolgono donne, bambini, salute, benessere e una forte coscienza sociale che può condurre in mezzo a conflitti. Tragedie personali, sia quelle proprie che quelle degli altri, sono indicate da Algol, la testa della Medusa, che descrive anche la capacità di tener testa alle proprie Casa Sesta 155 paure per conseguire la libertà, come ha vissuto negli anni di guerra in Vietnam, raccontati in Pelle di leopardo, il diario dell’esperienza della morte e la distruzione, le grandi battaglie che hanno fatto la storia, ma anche i piccoli e anonimi conflitti di ogni giorno, dalle difficoltà quotidiane della popolazione civile per procurasi il minimo sostentamento alla lotta per la pura sopravvivenza, da lui vissuta davanti ai suoi occhi e sulla sua pelle. Mirach (Beta Andromeda), una stella essenzialmente positiva e buona, favorisce la popolarità ed insieme a Saturno indica la capacità di capire i bisogni degli altri. Rigel (Beta Orionis) si trova nel piede sinistro di Orione. Per gli Egizi Orione era considerato un faraone, perciò i nati sotto questa stella beneficiavano della protezione degli dei. Questa stella insieme a Marte indica una persona indipendente ed un libero pensatore che può avere delle difficoltà con le autorità - come nel febbraio 1984 quando Terzani fu arrestato a Pechino e espulso dal Paese - o semplicemente il suo modo di fare il giornalista. Una delle stelle reali della Persia, Fomalhaut, la stella Alfa nella bocca del Pesce australe, sorge in paran con Venere natale segnando la prima parte della vita. È sempre stata considerata una stella di buon auspicio e di potente influsso che favorisce l’evoluzione spirituale. Dona carisma e un tocco mistico, la capacità di vedere la magia della vita e portare avanti grandi ideali o visioni espressi da una forte coscienza sociale (come descritto anche dal suo Sole congiunto a Nettuno). Tutto questo può portare a voler creare un mondo diverso per gli altri che può degenerare, se non controllato, in un fanatismo che impedisce di vedere la verità dietro le situazioni o rende la persona cieca davanti le verità spiacevoli. Zosma (Delta Leo) è la stella sulla schiena del Leone nel punto dove Ercole l’ha rotta, simboleggiando la sofferenza dell’essere schiacciato sia fisicamente che emotivamente, o reso vittima di un’ideologia. Può trovarsi vittima o in qualche modo coinvolta con le persone soggette ad abusi o vittime delle loro circostanze. Non è una stella che porta fama, ma opera un lavoro invisibile dietro le quinte. Nel tema di Terzani questa stella sorge in paran a Marte indicando la disponibilità ad occuparsi dei compiti che gli altri evitano e di lavorare in condizioni impossibili o estremamente difficili. Zuben Eschamali (Beta Libra) è una dei piatti della Bilancia che, insieme Zuben Elgenubi (l’altro piatto della Bilancia), facevano parte delle chele dello Scorpione. Entrambe sono legate all’idea di giustizia o riforma sociale. Zuben Eschamali sorgente in paran con Giove favorisce, ambizioni personali che in qualche modo sono anche di aiuto per collettività. Autori come Robson e Ebertin attribuiscono buona fortuna e talento artistico alla stella Phact (Alfa Columbae), nell’ala destra della Colomba, ma Bernadette Brady ci ricorda che questa stella faceva parte della costellazione Argo, in cima alla prua, fino al XVII secolo. Ciò richiama una simbologia diversa, non più quella della pacifica colomba, ma una più audace, legata all’avventura e all’esplorazione. Phact, che qui sorge in paran a Venere, porta uno spirito di avventura nei rapporti personali e alla ricerca di una vita alternativa. 156 Casa Sesta Le stelle culminanti in paran con i pianeti natali si riferiscono alla seconda parte della sua vita, vissuta da Terzani quasi sempre all’estero. Rigel (Beta Orionis) sul piede sinistro dell’Orione è la stella dell’educatore e significa di desiderio di portare conoscenza agli altri. Insieme al Sole conferisce un carattere intraprendente, coraggioso e estremamente sicuro di sé, capace di imporre la propria volontà in una situazione per cambiare l’esito o per apportare riforme. Capella (Alfa Auriga) è collegata alla dea della caccia Diana ed insieme al Sole denota uno spirito libero, sia nel pensiero che nell’agire. È un’influenza positiva per una carriera che richiede indipendenza e libertà di azione, apportando onori e rinomanza. Alcyone (Eta Tauri) è tradizionalmente collegata ai problemi di vista o cecità ma, in pratica, spesso si esprime come un desiderio di guardarsi dentro, e funge da ‘terzo occhio’. Insieme a Marte le azioni e le motivazioni sono spinte dalle ineguaglianze sociali. Alcyone si trova anche insieme a Mercurio (come nel tema astrale di Sigmund Freud) indicando grande intuizione e visione ma anche a che fare con il lato oscuro della natura umana. Le stelle che stavano tramontando in paran con i suoi pianeti natali mettono in risalto la strada intrapresa nell’ultima parte della sua vita. Alphecca, la stella Alfa della costellazione della Corona, con il Sole lo conferma come persona di forte talento letterario con grande intuito e comprensione di problemi sociali. Questa stella conferisce un dono speciale ma vi è spesso un prezzo da pagare, come illustra l’ultima opera letteraria di Terzani, frutto di una malattia che l’ha portato alla ricerca di aiuto per la sua guarigione. Riaffiorano anche i temi da sempre cari al giornalista come la storia, la globalizzazione e il confronto di civiltà – esemplificando il tema della stella Alnilam (la stella centrale nella cintura di Orione) con il Sole, quello di costruire connessioni tra le persone e le idee, o un’idea all’altra. La stella Ankaa (Alfa Phoenix), che secondo Robson assicura una fama duratura, è insieme a Venere, mettendo luce sulla sua attività sociale e il desiderio di portare trasformazione agli altri. La Luna insieme a Mirach unisce la sensibilità e la compassione della Luna alla ricettività e l’armonia della stella che descrive una persona alla ricerca di una pace interiore, aperta alle idee per trovare un equilibrio con gli altri. Nel suo libro, Lettere contro la guerra, Terzani fa un appello a tutti di intraprendere una via verso la pace, unica via di salvezza contro l’odio e la discriminazione in questi tempi di sangue: “Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l’insicurezza, l’ingordigia, l’orgoglio, la vanità ... Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene” Casa Sesta 157 Dati elaborati con il programma Starlight, il software prodotto da Bernadette Brady STELLE ELIACHE Alphard Sadalmelek sorge 74m 30s prima dell’alba. tramonta 71m 15s prima dell’alba. STELLE che SORGONO in PARAN con i pianeti Fomalhaut mentre Venere tramonta Zosma mentre Marte sorge Alhena con il Sole al Nadir Zuben Eschamali con Giove al Nadir Phact con Venere al Nadir 00m 04s 00m 05s 00m 09s 01m 04s 01m 54s STELLE che CULMINANO in PARAN Rigel mentre il Sole sorge Capella mentre il Sole sorge Alcyone mentre Marte sorge Mirach mentre Saturno culmina Alcyone mentre Mercurio sorge 00m 10s 00m 25s 01m 15s 01m 50s 01m 57s STELLE che TRAMONTANO in PARAN Alphecca con il Sole al Nadir Mirach mentre la Luna tramonta Ankaa con Venere al Nadir Alnilam mentre il Sole culmina 00m 05s 01m 17s 01m 26s 01m 33s STELLE al NADIR in PARAN Ras Algethi mentre il Sole sorge Rukbat mentre Saturno tramonta 00m 06s Algol con la Luna al Nadir Mirach con Saturno al Nadir Rigel mentre Marte tramonta 00m 06s 01m 34s 01m 43s 01m 57s Bibliografia ■ ACAMPORA ENZO, Le Stelle Fisse, Armenia Editore, Milano, 1988 ■ BRADY BERNADETTE, Brady’s Book of Fixed Stars, Samuel Weiser Inc., York Beach, ME. 1998 ■ EBERTIN-HOFFMAN, Fixed Stars and their interpretation, American Federation of Astrologers, Tempe, AZ, 1971 ■ ROBSON VIVIAN, Fixed Stars & Constellations in Astrology, 1923, Ascella Publications reprint NOTE Data di Tiziano Terzani: 14 sett. 1938, Firenze, ore 19,15. Fonte: Grazia Bordoni 1 Il rapporto fra i pianeti e le stelle fisse considerato qui è di paranatellonta e non le posizioni di longitudine in gradi di eclittica. Per chiarimenti riguardanti questo modo di utilizzare le stelle fisse vedi l’articolo di Bernadette Brady, Un Cielo Pieno di Storie, L.A. N° 109. 2 Tiziano Terzani, In Asia, Longanesi, Milano, 1998 158 Casa Sesta Isa Zanni NEDDA FALZOLGHER LA POESIA, LA VITA L.A. 136-688 “…Che ansia, allodola pura, questo palpito d’angelo sommerso che ha smarrito la vena dei venti; sul respiro del mondo senti ancora tutte le stelle mutar la tua voce in chiarore…” Nasce a Trento, Nedda Falzolgher, alle 14.30 del 26 febbraio 1906, quando quella parte di territorio italiano è ancora sotto il dominio austriaco; il padre, Mario, lavorava in banca e la madre, Maria Dal Lago, proveniva da una ricca famiglia di Cles. Prima figlia, attesa, amata, accudita con ogni attenzione. Una bella bambina, sensibile, vivace, intelligente. Una vita serena e la gioia dei giorni che cadenzano il tempo sulla piccola Nedda che cresce… finchè la folgore si abbatte sul nido ed all’uccellino tarpa le ali per sempre. Tra il 1910 ed il 1911, all’età di circa cinque anni, Nedda si ammala di quella che comunemente veniva chiamata “paralisi infantile”. Un banale mal di gola, la febbre e poi la bambina che non si reggeva più in piedi: la poliomielite agiva incontrastata a quel tempo. “Sei anni dopo il vento assediava la casa; il fiume era in piena; la bambina soffriva. Un medico disse: - Casa Sesta 159 La creatura non morirà perché ha il cuore troppo fondo e resiste. Ma questo male le taglierà le strade della terra- La madre somigliava ad un albero folgorato ma guardò lontano e disse: – Non importa. Muterà cammino –. La bimba visse. E gli altri la chiamarono Nil, che vuol dire nulla…” Da: “Il libro di Nil” Nel suo tema di nascita, i pianeti si dispongono tutti – eccetto Urano – nell’emisfero superiore e subito si fanno notare due punti in particolare: la congiunzione della Luna a Marte in ariete, sul medio cielo e la congiunzione di Saturno, Sole, Venere e Mercurio, in pesci, a cavallo della cuspide della IXª casa. Dove la Luna, signora dell’ascendente – che è culminante in cancro – dipende da una quadratura ad Urano in VIª casa in capricorno e da un’altra quadratura a Nettuno in cancro ed in XIIª casa: ecco l’infanzia come periodo importantissimo della vita: l’impavido fuoco di marte e la luna rossa illuminano una scena stabilita lontano nel tempo “…il suo spirito era tanto forte che il sole la guardava negli occhi e lei sfavillava di gioia senza battere le ciglia” (dal Libro di Nil) così che, dal dramma, potesse lo spirito acquistare le ali e volare là dove lo impediva la realtà di cammino delle gambe inerti. Il Sole, stretto fra Saturno che precede e Venere e Mercurio che seguono, nel segno dei pesci e situati al termine dell’VIIIª ed inizio della IXª casa, è, con il suo diadema di pianeti, al trigono di Nettuno: le valenze nettuniane sono quindi molto accen- 160 Casa Sesta tuate; è attraverso quel Sole che Nedda – Nil – cercherà di risorgere ad una vita, ad un ideale, fra sogno e poesia alternati a pause di dolore e sconforto. Ne nascerà un canto, puro e sfaccettato come un diamante, che le sopravviverà. “Nil non poteva andare verso le cose, ma le cose venivano a lei a cimentare la sua forza e la sua gioia, e tutto la investiva e subito l’abbandonava, lasciando segni di grazia sulla sua anima con il moto dell’onda marina che scrive parole di vita su tutta la riva” (dal Libro di Nil). La RS del 1910 ha un’ascendente cancro nella XIIª radix, con Nettuno sull’ascendente, opposto ad Urano sulla cuspide della VIIª casa. Saturno ha raggiunto i gradi di Marte radix: i valori capricorno (Marte e Saturno) sono potenti ed ostili a quell’Urano che, nel radix, era in sesta ed in capricorno; ma non basterebbero forse a giustificare il trauma: all’IC infatti ci sono Luna e Giove e nell’insieme quindi, ai quattro angoli del tema i pianeti formano una grande croce in segni cardinali. Emerge la quadratura radix fra Urano e Marte, qui in trigono. La piccola Nedda continua a vivere; i genitori si organizzano per portare questo dolore cercando di rendere la vita della bambina il piu’ leggera possibile; il balcone di casa, che si affaccia sul fiume Adige, viene ornato di foglie e fiori; la mamma e’ il suo angelo tutelare (quel Nettuno in dodicesima) ed è anche quella che contribuisce a dissetare la sete di cultura di Nil, che legge con lei, che con lei condivide le impressioni, vive, fugaci o assorte, che derivano dalla lettura dei classici, che la indirizza verso la scrittura, aiutandola a superare la difficoltà che deriva dall’inagibilità del braccio destro. Non sempre è facile, ben ce lo dice quella Luna in ariete congiunta a Marte e quadrata a Nettuno, sopperire alle tensioni di Nedda; lo sa la mamma, amorevole e paziente, che raccoglie intorno a Nedda tutto il suo mondo di attesa e di speranza di felicità per quell’unica figlia, un mondo diventato piccolo come le pareti della casa, da dove Nedda deve apprendere ad uscire e conoscere il mondo solo attraverso l’amore per la cultura, il raggiungimento di un’ideale superiore che la sorregga nei momenti bui; il padre da parte sua, le dedica il tempo libero dal lavoro, collaborando con la moglie. Nel 1930, superata l’adolescenza e nel pieno della giovinezza di Nedda, nella sua casa in via Canestrini n. 5, entra a servizio una ragazza di buona volontà, Adele Frainer: resterà a servizio in casa Falzolgher per ben 36 anni (di cui dieci dopo la morte di Nedda, ad accudirne il padre). Adele si dedicherà senza riserve alla famiglia e sarà per Nedda la migliore, la più fidata, l’indispensabile amica. Dal 1933 la casa di Nedda diventa un punto di incontro e di riferimento per artisti, poeti, amanti della cultura: tutti giovani destinati a contare qualcosa nella cultura trientina e perfino nazionale. Fra di loro, in particolare, Franco Bertoldi, che per Nedda sarà “il simbolo vivente di un amore impossibile”. “…Non ti darò contro il petto dolore più che il rigoglio delle fronde sciolte. Dammi tu spazio allora per questa morte: Casa Sesta 161 io non ho solco per vivere e non ho paradiso per morire; e sento in me stormire, quest’agonia d’amore, bionda, contro la zolla che la ignora…” L’esordio letterario avviene con la pubblicazione di 10 sue poesie in un’antologia intitolata “Poesia” che venne pubblicata a Trento fra il 1934 ed il 1938 per iniziativa del sindacato fascista degli scrittori della Venezia Tridentina; il fatto che Nedda aderisse al Sindacato fascista per tale pubblicazione, non fu, per quegli anni, che una “tappa obbligata” tenuto conto che ciò che Nedda apprendeva del mondo fuori dalle mura della sua casa, era ciò che arrivava in casa come notizia, attraverso la radio, le conversazioni; non certo per un suo attivismo politico. Durante la guerra, Nedda vive dentro di sé lo strazio che percorre il mondo fuori dalla sua casa: e si interroga su Dio, si domanda perché Lui consente che avvengano tante atrocità. Ne Il libro di Nil, pubblicato postumo dal padre, c’è una sezione di poesie intitolata “Ritmi dell’infinito”, dove ci sono le poesie scritte durante il periodo bellico. “Stasera io sono stanca delle tue mani lontane; stanca di grandi stelle disumane, com’è sazia l’agnella di erbe amare.” Dal 1940 Edda collaborò, con la pubblicazione di alcune sue poesie, alla rivista “L’eroica” fondata da fondata e diretta da Ettore Conzani nel 1911 (e che venne pubblicata fino al 1944). Il 2 settembre 1943 Trento fu pesantemente bombardata e Nedda fu salvata dalle macerie, con i suoi genitori ed Adele, grazie ad un ragazzo che, per un suo credo religioso, si occupava di volontariato; egli, subito dopo il bombardamento, era accorso verso la zona più sinistrata e, caso volle, verso Nedda. Domenico non solo l’aiuta e la salva in quell’occasione, ma prima ospiterà lei e la sua famiglia in una sua casa di campagna ed in seguito provvederà per loro allo sfollamento a Vigo Meano. Dal novembre di quell’anno Nedda inzierà una corrispondenza con Domenico che si protrarrà per più di dieci anni. La presenza di Domenico, la sua bontà disinteressata, fanno sì che Nedda si avvicini ad una dimensione spirituale personale intensa, in cui lei prende coscienza che nel mondo esistono delle realtà che hanno una loro dimensione proprio come “atto d’amore” del Divino. “Ma una luce è posata sulle cose come la carità senza parola; e ogni vita attende sola chi la raccolga con gesto d’amore”. 162 Casa Sesta La RS del 1943 ha l’ascendente in cancro, come nel radix: ma la cuspide cade nella XIIª casa di nascita e la Luna è nel segno dello scorpione. Giove di RS, congiunto a Lilith, passa sull’ascendente ed è al trigono della Luna: il viaggio, il cambiamento, la protezione, la lotta, le forze profonde e segrete. Il Sole di RS è al quadrato di Urano e di Saturno situati in XIª su Giove radix: lo scoppio, e l’amico: l’XIª è in toro e Venere è in ariete, sul MC, positiva all’ascendente. Il Nodo Nord della Luna ritorna nella sua posizione radix. La guerra termina infine e Nedda può tornare nella sua casa, in Via Canestrini 5; riapre gli scuri e ritrova il suo balcone che si affaccia sull’Adige e guarda, lontano, l’orizzonte dove le sue montagne delineano il confine col il cielo. Molte cose sono cambiate fuori, i luoghi, e le persone. Ma il suo piccolo universo ha ripreso la sua impronta di calore e consuetudine. L’amata madre, sua forza e conforto, da tempo malata, a poco a poco e dolorosamente si sta spegnendo; mancherà il 25 settembre 1950. “T’amo, Signore, per la muta passione delle rose. T’amo per le cose della vita leggera, le cose che sognano i morti la sera dentro la terra calda, sotto il limpido brivido degli astri. Ma più t’amo, Signore, per la misericordia Delle tue grandi campane Che portano nel vento Verso l’anima della sera La nostra povera preghiera.” La RS del 1950 ha un’ascendente acquario nell’ottava casa radix: Urano è prossimo al Nettuno di nascita ed è preceduto in RS dalla Luna che, in IVª casa, si situa su Plutone radix. Plutone di RS si congiunge al Nodo nord di nascita. Il nodo nord di RS si congiunge a Luna-Marte radix. Nel 1956 – l’anno prima della sua morte – nel tema di RS si può notare come Plutone in IVª, Nettuno in Vª e Mercurio in IXª, formino, con la congiunzione Marte-Luna, il “rettangolo mistico” all’interno del tema. La Luna e Marte “ritornano” in ariete come alla nascita, ora in XIª casa. Nedda ha continuato a scrivere, prosa e poesie negli anni. Ora sente la vita che fugge via, portandosi con sé ogni spiraglio di luce terrena. Raggiunge l’acme del dolore, la coscienza di ciò che è trascorso, di tutto ciò che le è passato accanto e che non ha potuto avere; per quella vita che ha cantato il suo canto e corso lungo i sentieri dell’esperienza, solo lontano da lei; soffre per ciò che non ha vissuto, per una maternità agognata e solo immaginata nel suo cuore. “Ora tu vedi queste mie canzoni simili tanto alle foglie che sperdi, amaro Iddio del silenzio. Casa Sesta 163 E sai che non hanno feste di sole Perché di tutto il sole tu inondi La Terra dove cammina l’amore.” La RS del 1956 ha un’ascendente all’inizio della vergine. Plutone con Giove sono opposti al Sole sull’asse della Iª - VIIª casa, al quadrato di Saturno in IVª. Nedda Falzolgher, Nil, muore il 2 marzo 1956, pochi giorni dopo il suo cinquantesimo compleanno. “Ascolta ancora, Dio, le sorgenti, e perdona, e nella mano portaci, col seme delle stagioni innocenti.” Nel 1955, il Comune di Trento darà il suo nome ad una via della città –una bella strada sulla collina, tra ville e giardini e, nel 1976, nel 20° anno della sua morte, la commemora con la pubblicazione di un libro, antologia di poesie e di prosa tratti da “Il libro di Nil”. I testi in mio possesso: ■ Nedda Falzolgher: poesia e spiritualità, edito dal Comune di Trento, 1990 ■ Nedda Falzolgher: il cuore, la poesia, edito dal Comune di Trento, 1990 164 Casa Sesta Sull’ultimo numero di Sestile: – Dati natali di Enzo Baldoni e di Elsa de’ Giorgi – Il caso clinico: l’astrocitoma di Davide, di Maria Vacca – Scuole di Astrologia – Speciale Elezioni USA Sestile: 11 numeri per anno - Euro 20 165 CASA OTTAVA Antonio Masella Astrologia e omeopatia 166 Casa Ottava Antonio Masella ASTROLOGIA E OMEOPATIA L.A. 136-810 La lettura della carta natale può semplificare la ricerca del rimedio omeopatico, come riferito in questo esempio, in cui viene anche utilizzato un moderno strumento di misura dei flussi sui meridiani di agopuntura, per valutare la scelta del rimedio adeguato. Astrologia e omeopatia Questo duplice approccio alla diagnostica “Astro-Omeopatica” si avvale dell’uso di una Macchina Elettronica che impiega una differenza di potenziale di pochissimi Millivolts, in grado di essere tollerata da tutti i pazienti , anche quelli con patologie molto gravi come i soggetti operati di Pace-Maker o al cuore stesso. Si usa un elettrodo in rame da impugnare con una mano, mentre l’altra viene usata per testare i Meridiani di Agopuntura, alcuni classici, altri trovati dal Dottor Voll studioso di Elettronica e inventore della macchina, con un puntale in rame che il paziente impugna. I meridiani sono “percorsi energetici” lungo i quali scorre energia vitale misurabile. Nello stato fisiologico l’Indice sale a circa 70 o 80 millivolts senza avere Caduta, ma si può anche avere un Indice elevato, 90 o 100 mV o un Indice deficitario 30 o 40 mV, a seconda del tipo di patologia che si è instaurata. Se abbiamo anche la Caduta d’Indice(o abbassamento dei Millivolts), cioè se da 80 l’ago arriva a 60, si può avere uno stato infiammatorio, mentre se il valore è basso e si ha Caduta d’Indice è probabile che ci sia una degenerazione del Meridiano; in questi due casi i valori rifletteranno un’evidente patologia, più o meno pregressa, dell’organo corrispondente al meridiano valutato Caso in esame: “Dermatite atopica” Paziente di sesso maschile nato il 26/8/1988 alle ore 5.25 A.M. Long. 13E25 Lat. 42N2 Italia. Visitato il 20-maggio-2004 ore 21.20. Il ragazzo è venuto da noi accompagnato dalla madre, che ci ha ricostruito i quattro lunghi anni in cui lei e suo figlio sono stati costretti a girare per cercare di definire una patologia diagnosticatagli come Dermatite Atopica, Casa Ottava 167 che aveva ormai completamente fiaccato le forze fisiche e psichiche del soggetto nonché quelle di lei stessa. Questa patologia si manifesta con chiazze molto pruriginose, con localizzazione specifica a livello delle pieghe flessorie dei gomiti e dei cavi poplitei, che si desquamano continuamente aprendo spesso piccole lesioni da grattamento. Sono molto fastidiose, per esempio la notte e, soprattutto, quando entrano a contatto con elementi che il paziente tollera poco, come saponi molto forti o indumenti di tessuto poco raffinato. Altra caratteristica che rendeva il ragazzo sofferente era il fatto che il suo viso manifestava una elevata ritenzione idrica, con gli occhi completamente chiusi dal gonfiore delle palpebre, tanto che era costretto a portare occhiali scuri per quel suo aspetto certamente non confacente ad un ragazzo di sedici anni. Questo stato di continua tensione non permetteva al ragazzo un ottimale rendimento nello studio nonostante si applicasse quotidianamente, con ripercussioni anche nei rapporti sociali extrafamiliari, poiché le stesse attività ludiche erano ben presto soppiantate dall’instaurarsi di astenia totale. In questi casi si usa spesso attribuire le cause a dinamiche conflittuali di natura psichica e scaricare le colpe di tali patologie sulla psiche. Nel caso specifico il nostro paziente, al termine di ogni ciclo di terapia prescrittagli non era mai migliorato, anzi il suo stato fisico dopo l’assunzione spesso peggiorava. Interessante il primo giorno di colloquio con la madre del paziente che riferì: “Sono ormai più di quattro anni che mio figlio ha questi problemi, abbiamo girato molti specialisti e tutte le volte che andavamo gli prescrivevano farmaci che spesso lenivano solo momentaneamente i dolori e i bruciori delle piaghe, mentre altre peggioravano tale situazione immediatamente dopo la somministrazione. L’ultima visita che abbiamo fatto ci è stato risposto, proprio in sua presenza e in modo poco deontologico e professionale che avrebbe dovuto convivere con questa “Malattia” e che forse era diventato ormai più un problema psicologico che altro. Infatti visto che in quattro anni non era stata definita, la suddetta ci lasciava pensare che avrebbe potuto essere solo di origine psicosomatica. Quel giorno uscimmo dallo studio con le lacrime agli occhi, disperando che non ne saremmo mai venuti a capo. Io stessa forzai la mano nei confronti dio mio figlio cercando di convincerlo che probabilmente ormai era diventato un problema psicologico, ma. lo vedevo sempre più sofferente soprattutto in questo ultimo anno”. Costituzione: soggetto maschile di 15 anni, carnagione mora, capelli neri, occhi neri. Volto dilatato, poco tonico per la sua età, altezza 1.65. Esame astrologico Sole e prima casa in Vergine quadrati a Giove in Decima (intossicazioni, disturbi circolatori con Giove nella casa di Saturno che tende a cristallizzare e cronicizzare queste patologie). 168 Casa Ottava Mercurio in Vergine, quadrato alla congiunzione Saturno-Urano (Saturno governa la pelle da un punto di vista organico), contribuiscono a rafforzare le problematiche legate al meridiano dell’Intestino Crasso. La presenza della Luna in sesta quadrata a Plutone signore della quarta, conferma la possibilità di una debolezza di fondo legata all’Intestino (sesta casa). La quarta casa governa lo stomaco, che è in collegamento diretto con l’intestino, nel senso che molte patologie intestinali derivano dallo stomaco e viceversa; se non che da un anno a questa parte la patologia dell’apparato digerente si è accentuata con il transito di Giove in Vergine e per l’opposizione di Urano in Pesci. (Nutro la speranza che la presenza di Urano in pesci nei prossimi anni porti innovazione tecnologiche riguardanti la microchirurgia delle patologie addominali in genere e intestinali in modo più specifico). Altra caratteristica è che in questo tema la Luna governa l’undicesima casa che è la casa governata dal segno che ospita la Luna stessa, e qui troviamo anche Venere anch’essa governante la Decima (Saturno-pelle) che è in aspetto di quinconce con la Luna. Il transito di Plutone in quarta (stomaco) e quello di Nettuno in Sesta (intestino)confermano l’accentuarsi di questa patologia; in più Nettuno di transito in sesta evidenzia la difficoltà a diagnosticare qualsiasi patologia che spesso, per tutta la durata del transito, rimane irrisolta. Mi è capitato sovente di trovare pazienti in cui il Nettuno di transito in sesta mascherava completamente la pa- Casa Ottava 169 tologia reale del soggetto. In realtà questo ragazzo è l’ennesima prova di ciò, in quanto da quattro anni non riesce a venire a capo di questa Dermatite Atopica. Tra l’altro credo che la difficoltà di diagnosi, con il transito di Nettuno in Sesta, sia dovuta a processi Karmici innescati in precedenza e ritrovati in questa vita, legati anche a comportamenti antievolutivi del soggetto, che creano o hanno creato presupposti e condizioni tendenti a sviluppare malattie specifiche legate all’insieme del tema. L’esame del paziente inizia proprio con la lettura della mappa astrale; si pone l’attenzione sulle possibili disfunzioni organiche che appaiono dalla consulta del grafico. Tale lettura ci permetteva una previsione di massima e, in seguito attraverso il Test bioelettronico, si confermano le eventuali problematiche ipotizzate in precedenza. L’approccio è davvero affascinante, poiché oltre ad avere l’opportunità di verificare la presenza di patologie manifeste, si può parlare con il paziente a 360 gradi, riscontrando anche eventuali problematiche psicologiche che potrebbero aver portato a sviluppare una malattia organica. La verifica del nostro caso legata al problema dell’Intestino Crasso mi ha permesso di considerare immediatamente altri fattori che hanno poi portato a capire perché esso era in disfunzione e presentava una caduta d’Indice. Il problema più evidente è legato all’Intestino Crasso, ma anche altri meridiani importanti avevano Caduta d’Indice: quello del Vaso Allergia, quello del Polmone, Circolazione, Degenerazione Organica e Cuore definivano il quadro dei meridiani delle mani. Sui piedi invece Vescicola Biliare, Connettivo, Vescica e altri. Eventuali “sofferenze” o patologie di altri organi sono riscontrabili astrologicamente, ma è chiaro che non potrei descriverli tutti per motivi di spazio e di tempo. Ne cito altri con le relative corrispondenze: il Meridiano della Cute (pelle-Saturno) è quello più evidente per la sofferenza che ha portato il paziente da noi; poi c’è quello dello Stomaco( Luna in sesta quadrata a Plutone Radix, signore della Quarta e transitata in Congiunzione da Nettuno); quello dei Reni ( Sole opposto alla Settima quadrato a Giove suo governatore) e diversi altri. Ma veniamo alla risoluzione di questa prima visita. Valutazione omeopatica Avendo esposto per sommi capi le tematiche patologiche del soggetto, la cosa più difficoltosa è trovare i farmaci omeopatici adatti a “bloccare” la Caduta d’Indice dei meridiani, riportando il normale flusso energetico che rappresenti la fisiologia e la guarigione del meridiano e dell’organo a lui corrispondente. Che vuol dire: quando si hanno varie Cadute d’ Indice bisognerà poi trovare i farmaci Omeopatici che blocchino queste cadute. Questo non è assolutamente semplice, poiché spesso un farmaco che blocca un meridiano, non è in grado di bloccarne altri. E, ancora più spesso, 170 Casa Ottava pur esistendo farmaci idonei a “bloccare” un meridiano spesso questo non accade, perché il problema è di altra natura e magari non proprio legato all’organo in questione, ma a qualcosa che abbia condizionato la fisiologia dell’organo stesso. In questo caso c’erano molti Meridiani in caduta e, quindi molti organi bersagliati dalla patologia, ma quale organo era quello che “innescava” la patologia? Era proprio la patologia dell’organo a condizionare la Dermatite o altro? Se un medico non esperto di astrologia avesse dovuto testare il paziente senza l’ausilio della stessa, sicuramente avrebbe trovato la causa, ma considerando che nella Macchina Bioelettronica attuale esistono circa 500.000 (cinquecentomila) voci, quanto tempo avrebbe impiegato? Tutto questo invece con l’Astrologia è stato fatto in pochissimi minuti. Dopo aver esaminato attentamente il grafico ho posto l’attenzione sulla configurazione secondo me più importante: il transito di Nettuno in sesta casa. Questo transito, come noi sappiamo, spesso nasconde la patologia, che in questo caso invece è stata immediatamente scoperta. La sesta casa si trova in Capricorno, Saturno, suo signore transitava il 20 Maggio 2004 a 10 gradi e 44’ del cancro, opposto a Nettuno Radix, ma aveva dato inizio alla patologia quattro anni prima, transitando all’inizio di Settembre 2000 congiunto a Giove e quadrato al sole e Ascendente radix. Sempre nel settembre 2000, Nettuno di transito era a 4 gradi dell’Acquario e stava entrando in sesta. Questa patologia si era innescata in questo periodo, ma aveva un’origine ancora più vecchia. Da un esame più approfondito avevo visto che il pianeta che governava questo processo era Saturno ( signore della sesta e della quinta), e pensai di testare un elemento esistente in natura che il pianeta governa: il Piombo. Tecnicamente si immergono in una soluzione del rimedio gli elettrodi collegati al paziente e si osserva la eventuale variazione in positivo sul meridiano interessato. Testammo il farmaco omeopatico Plumbum Metallicum Scalare Progressivo ( ossia varie assunzioni dello stesso rimedio a “diluizioni” (dinamizzazioni) crescenti e fu così che trovammo la causa che aveva innescato tutto il processo patologico scaturito in seguito con la manifestazione oggettiva classificata come Dermatite Atopica. A quel punto con Plumbum Metallicum S.P. tutti i meridiani si stabilizzarono. Il paziente aveva un’intossicazione da piombo che gli procurava tutti i problemi su descritti. Egli era rimasto intossicato all’età di otto o nove anni, poiché abitava, come la madre ci ha raccontato, in una casa in cui le tubature dell’acqua erano vecchissime e fatte di piombo; probabilmente intorno a Giugno 1996(il paziente aveva otto anni) con la quadratura di Plutone al Sole e Ascendente Radix e con l’entrata di Urano in sesta casa e Saturno in ottava, governata da Casa Ottava 171 Nettuno, che tra l’altro governa le tubature dell’acqua, la patologia si è innescata fino a divenire manifesta quattro anni dopo. A questo punto al paziente è stata data la terapia: gocce di CO-2 Oticomplex, della Ditta OTI, una miscela di rimedi omeopatici per il Colon, nosode complesso per le infezioni batteriche e la disbiosi dell’intestino crasso; Nuspax Imo prodotto per le infiammazioni dei seni nasali e paranasali, e Plumbum Metallicum Oticomplex S.P. per disintossicare l’organismo, e favorire il drenaggio del metallo, come la legge del simile stabilisce. Per quanto riguarda l’alimentazione, cosa che per noi è di primaria importanza per aiutare l’organismo a riprendere la sua fisiologia ottimale, abbiamo testato gli alimenti non tollerati dal fisico del paziente e abbiamo riscontrato una forte intolleranza a: latte, latticini freschi, formaggi, fagioli, piselli, mela, pera e mandarini. Per due mesi quindi avrebbe dovuto evitare di mangiare questo tipo di prodotti per poi tornare a verificare gli stessi nella visita successiva. In cinque o sei giorni i pruriti alle braccia e alle gambe erano spariti; in circa quindici giorni le piaghe non sanguinavano più. Nei pochissimi giorni di scuola rimasti il ragazzo aveva ripreso a studiare con costante applicazione e ci aveva detto che ora amava andare in giro con la bici senza timore di affaticarsi come gli accadeva in precedenza. In un mese le piaghe sono scomparse lasciando spazio a segni sulla pelle che si spera con il tempo vadano via completamente. Gli occhiali da sole che impedivano al giovane di scoprire il suo viso hanno lasciato spazio allo sguardo genuino e adolescenziale dei sedici anni. La terapia sarà somministrata per due mesi, attendendo il controllo successivo, di cui eventualmente si potrà parlare la prossima volta. Note sul gruppo di lavoro dell’autore Il nostro gruppo di lavoro è costituito dal sottoscritto laureato in Scienze Motorie e attualmente inscritto al corso di laurea in Osteopatia; dal Medico Odontoiatra Dott. Blasetti Luciano; quest’ultimo ha frequentato un corso di Omeopatia Classica istituito dall’ordine dei medici della Provincia dell’Aquila e di EAV (Elettroagopuntura secondo Voll) tecnica che, sfruttando i principi dell’Agopuntura, permette di evidenziare patologie energetiche e fisiche. Ci siamo inoltre avvalsi della collaborazione di un altro Dottore specializzato in Medicina Tradizionale Cinese, Agopuntura e Omotossicologia. Insieme si lavora con approccio Olistico su ogni paziente, considerandolo anche da un punto di vista astrologico. 172 Casa Ottava INDICE MERCURIO-3 nº 45 – 3º TRIMESTRE 04 Artículos: INVESTIGACIÖN: LAS ELECCIONES Y SUS CLAVES por Jesús Navarro .................................................................... 8 ENSAYO: SALVADOR DALÍ Y EL MITO DE GÉMINIS por Francesc Castellano ................................................ 24 ASTROLOGÍA Y ECONOMÍA: EL GRAN CRASH, 2011 por Inma Fernández y Santiago Niño Becerra ............................................ 30 INVESTIGACIÖN: LAS CARACTERÍSTICAS ASTRALES DEL INVESTIGADOR por Laura Poggiani .......................... 36 ENSAYO: LA ESTRUCTURA ASTROLÓGICA DE “LA BIBLIOTECA DE BABEL” por David González .......... 44 PSICOASTROLOGÍA: LA TRANSFORMACIÓN NECESARIA: Una Astrología para la paz por José Ignacio Fernández .. 58 Secciones: EDITORIAL .......................................................................................................................................... 1 EFEMÉRIDES: 3er TRIMESTRE 2004 por Jaume Martín .................................................................. 4 LUNACIONES: 3er TRIMESTRE 2004 por Centre Urania .................................................................. 6 TRIBUNA ABIERTA: Registro Oficial de la Sociedad Española de Astrología (SEA) .................. 68 TRIBUNA ABIERTA: Congreso de Astrología Barcelona 2005 ...................................................... 70 TRIBUNA ABIERTA: Respuestas al cuestionario: J.L. Pascual, Inma Fernández, Rosa Solé ........... 71 ASTROCARTOGRAFÍA: Análisis de eventos (V): El desintegramiento del Columbia por Vicente Gigli y Claudia E. Lamata ................................................................................................. 80 ASTROMETEOROLOGÍA: Pronósticos para 3er TRIMESTRE 2004 por José Luis Pascual .......... 86 IN MEMORIAM: Carlos Gil, Blanca Negrillo, Lois M. Rodden, Zypporah Dobyns ............................... 90 OPINIÓN Y COMENTARIOS: El tránsito de Venus por delante del Sol .............................................. 92 LIBROS RECIBIDOS .......................................................................................................................... 94 AGENDA ............................................................................................................................................. 95 Per abbonarsi rivolgersi a: Mercurio-3 c/o Jaume Martin Apartado Correo, 4103 08080 Barcelona 173 CASA NONA Programma Delegazioni Stefano Vanni Progetto approvato dal Consiglio per la Certificazione delle Scuole CIDA Stefano Bertone Computer Club - Tempo di palmari… Recensioni Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA 174 Casa Nona PROGRAMMA DELEGAZIONI L.A. 136-900 CAMPANIA Scuola di AstrArmonia e discipline correlate unitamente al CIDA Campania presenta il tema conduttore delle conferenze per l’anno sociale 2004-2005. Col solito impegno di sempre continuiamo il nostro programma che unisce l’astrologia a tutte le altre discipline e viceversa. Per l’anno sociale 2004-2005 il nuovo tema degli incontri sarà: Amore e odio, bene e male sotto la lente dell’astrologia, nella nostra realtà tridimensionale. Ed oggi che gli abitanti del nostro pianeta pare si stiano giocando le ultime carte affinché vinca finalmente l’amore costruttore oppure, ahimé, l’odio distruttore, credo che l’argo-mento sia di grande attualità. Poiché tutti parlano d’amore ma quasi nessuno sa cosa sia, inizieremo i nostri incontri con il misconosciuto aspetto di questo sentimento verso gli esseri viventi che abbiamo sempre considerato a noi inferiori. Venerdì 15 ottobre 2004 L’amore verso i nostri fratelli minori relatore: FLAVIO PELLICONI Mercoledì 24 novembre 2004 Il concetto di Bene e Male nella mistica ebraica relatore: LUCIANO TAGLIACOZZO Venerdì 14 gennaio 2005 I misteri del caso Murri: dramma d’amore, odio, gelosia, riletto alla luce dell’analisi astrologica relatrice: MARIA VACCA Venerdì 11 febbraio 2005 L’Amore come scelta di vita relatrice: MARIA CARMELA RAIOLA Venerdì 12 marzo 2005 Gli amori che ci cambiano la vita. Psicoastrologia delle relazioni interpersonali relatore: PAOLO CRIMALDI Venerdì 8 aprile 2005 La Legge degli opposti come possibilità evolutiva nella nostra realtà tridimensionale relatrice: TERESA TAURO Casa Nona 175 Venerdì 13 maggio 2005 Amore e odio, bene e male dall’ottica filosofica ed astrologica relatrice: CLARA NEGRI N.B. La prima conferenza si terrà presso l’Aula Magna del Goethe Institut sito alla Riviera di Chiaia, 202; le rimanenti altre presso la libreria Marotta, in via dei Mille, 78. Si ricorda che iniziano tutte alle ore 17,30. Ingresso libero. FRIULI-VENEZIA GIULIA CALENDARIO 2° semestre 2004 25 settembre - alle ore 17,00 presso la libreria New Age di Trieste - Via Nordio, 4 conferenza di LIDIA CALLEGARI: Astrocartografia e Spazio Locale 17 ottobre - dalle ore 10,00 alle 13,00 presso la sede di via Mazzini, 30 – V° piano MINI STAGE di ARTURO ZORZAN: Tema Lunare e applicazione 21 novembre - dalle ore 10,00 alle 13,00 presso la sede di via Mazzini, 30 – V° piano MINI STAGE di RENZO BALDINI: Case Derivate per l’iscrizione telefonare al 040/941263 18 dicembre - alle ore 17,00 presso la libreria New Age di Trieste - Via Nordio, 4 conferenza di CLAUDIO CANNISTRÀ: Sinastrie Astrogeografiche 19 dicembre - dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso la nostra sede di via Mazzini, 30 – V° piano MINISTAGE di CLAUDIO CANNISTRÀ: I vari aspetti del pianeta Giove: simboli e interpretazione - per l’iscrizione telefonare al 040/941263 GENOVA Secondo incontro Genova Città della Cultura Europea 2004 La delegazione ligure del CIDA organizzerà per sabato 23 ottobre e sabato 20 novembre due giornate ludico-cultural-astrologiche col seguente programma: sabato 23 ottobre - ore 11 – conferenza di MARIA CORTESE dal titolo: Il Rex ed il suo capitano – brunch a Palazzo Ducale 176 Casa Nona – itinerario turistico nel Centro Storico di Genova con visita al porto – visita guidata alla Mostra sui Grandi Transatlantici – cena sociale. Sabato 20 novembre - ore 11 – conferenza della Dott.ssa RITA CASAZZA dal titolo: Edoardo Chiossone da Arenzano a Tokyo: un grafico nel Sol Levante – brunch a Palazzo Ducale – itinerario turistico nella Genova dell’Ottocento – visita guidata al Museo di arte orientale Edoardo Chiossone con Mostra sui capolavori Ukiyo-e – cena sociale. Il costo previsto per ciascuna giornata è di 17 euro per la conferenza ed il brunch. È previsto un incanalamento alternativo per mariti e figli con le seguenti possibilità: – visita all’Acquario di Genova – giro del porto in battello – visita alla Città dei Ragazzi al Porto Antico. Vi ricordo che, per chi volesse fermarsi anche la domenica sono previste delle interessanti iniziative scientifiche e culturali nell’ambito di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. Per le prenotazioni o per ulteriori informazioni (anche rispetto alle iniziative di cui sopra) potete contattarmi all’indirizzo e mail [email protected] oppure allo 010.6502617 (lasciando in segreteria un numero di rete fissa verrete richiamati). LOMBARDIA Quest’anno le tre Delegazioni lombarde hanno progettato un calendario comune articolato nelle tre sedi, con scambi di visite e festa finale in comune, estesa ai Soci del Canton Ticino. LOMBARDIA e MILANO Delegata: ADRIANA RAMPINO CAVADINI - via Morgantini 14 - 20148 Milano Tel. 02.4871-2992 - e-mail: [email protected] Sede: Hotel Andreola Central Hotel **** (nei pressi della Stazione Centrale) via Scarlatti 24 - ore 15,00 10 ottobre: ADRIANA CAVADINI e DANTE VALENTE Come vivere al positivo gli aspetti dissonanti, esempi e dibattito col pubblico. Casa Nona 177 28 novembre: GRAZIA BORDONI Casi curiosi nella raccolta dati. Risposte ai quesiti. 9 gennaio: MATTEO PAVESI Perché in occidente ci siamo dimenticati del serpente ? 13 febbraio 20 marzo Seminario di ADRIANA CAVADINI su Astrologia, Salute e psicosomatica nel mondo femminile 3 aprile 15 maggio 5 giugno Festa in comune delle tre Delegazioni lombarde (Milano, Como, Varese) Relatori previsti: ROCCO PINNERI, MARCO GAMBASSI, RENZO BALDINI COMO-LECCO Presso la “SALA MUSEALE AL CASTELLO” di Arosio (CO) Dalle ore 15,00 alle 17,00 Tema del ciclo: I cinque sensi Per ogni conferenza è previsto il punto di vista di due esperti, di cui uno di astrologia. Domenica 24 ottobre 2004 Incontro di presentazione della Delegazione e dibattito con il pubblico. Saranno presenti HELENE KINAUER SALTARINI, ADRIANA RAMPINO CAVADINI e Dott. DANTE VALENTE presidente C.I.D.A. Domenica 5 dicembre 2004 Venere, la vista nel percorso dei sensi, relatrice MARIALUISA DELL’ORTO. Ipnosi, l’altra vista, relatore DONATO SANTARCANGELO. Il percorso di Venere nella stella pentagonale per l’attivazione della vista interiore. Domenica 30 gennaio 2005 Marte e l’olfatto, relatrice Dott. MARIALUISA GRIBAUDI. Percepire il profumo, relatrice Dott. MARIALUISA ALBERICO, insegnante A.I.S. Un incontro tra l’energia marziana e l’assaporare i profumi nella degustazione. 178 Casa Nona Domenica 20 febbraio 2005 Mercurio e l’udito, relatore Dott. DANTE VALENTE. La musica e l’ascolto, relatore Mo. ROBERTO ZAMBONINI. Attivare il piacere e la comprensione dell’ascolto. Domenica 6 marzo 2005 Giove ed il gusto, relatore Dott. DONATO SANTARCANGELO. Vacanze gioviane, relatore Dott. PALMUCCI. Imparare a gustare la vita e viverla come dono. Domenica 10 aprile 2005 Saturno ed il tatto, relatrice GIULIANA FOSSATI. Il tocco di Ayurveda, relatrice MARTA VIDONI. Saturno l’anziano e paziente guaritore Domenica 8 Maggio 2005 Astrologia, Salute e psicosomatica nel mondo femminile Seminario di ADRIANA RAMPINO CAVADINI. Domenica 5 giugno 2005 Festa in comune delle tre delegazioni lombarde. Delegata: Marialuisa Dell’Orto - via Dante Alighieri, 11 - 22060 Arosio (CO) tel. 031.761042 - cell. 339.1841281 - e-mail: [email protected] VARESE E CANTON TICINO Sede incontri: la Palazzina della cultura presso il Palazzo Estense di Varese Date previste: Sabato 23 ottobre Festa di inaugurazione della delegazione presso l’abitazione della delegata, nella Villa di Luvinate, Via Della Pira 3, (a ca 3 km da Varese, direzione Gavirate) con la partecipazione di diversi rappresentanti del mondo astrologico, come Adriana Cavadini , Dante Valente (Presidente del CIDA) e altri Mercoledì 8 dicembre Urano e le energie sottili: risveglio e ricontattamento, relatrice LIDIA FASSIO Domenica 13 marzo Relazione tra Astrologia occidentale e Astrologia Karmica, relatrice MESKALILA NUNZIA COPPOLA Casa Nona 179 Maggio Incontro a Lugano con i Soci Ticinesi e conferenza di ANA SEGHESSO Altre date (dettagli definitivi saranno pubblicati sul prossimo numero) 21 novembre - dalle ore 15,00 alle 18,00 6 febbraio - dalle ore 15,00 alle 18,00 17 aprile tutto il giorno per il seminario di ROSANNA FERRARI sull’Astrologia oraria 5 giugno Festa comune trilombarda (con le Delegazioni di Milano e Como). Tra gli altri relatori invitati segnaliamo LAURA BOTTAGISIO, CLAUDIO CANNISTRÀ, SALVATORE FURIA, DANTE VALENTE A Varese inoltre ROSANNA FERRARI tiene Corsi di primo, secondo e terzo livello. Contattare la Delegata Geneviève Jama Giammarino per ogni ulteriore dettaglio - tel. 0332.223770 - email: [email protected] PIEMONTE E TORINO Delegato: ROCCO PINNERI - via Tetto Nuovo, 10 -10025 Pino Torinese (TO) e-mail: [email protected] - Tel. 011.8111292 Incontri previsti per il 2004: A TORINO Sabato 23 ottobre 2004 - ore 16 La ricerca in astrologia: l’organizzazione dei laboratori astrologici ROCCO PINNERI Sabato 11 dicembre 2004 - ore 16 Il fattore tempo in astrologia e applicazioni pratiche delle tecniche previsionali: astrologia e finanza ROCCO PINNERI e ADOLFO M. CORONA* Corsi a Torino Venerdì 22 ottobre - ore 20.30 Inizio del corso base di astrologia (12 lezioni a cadenza quindicinale) Lunedì 25 ottobre - ore 20.30 Inizio dei laboratori astrologici (attività di ricerca astrologica) 180 Casa Nona Gli incontri avranno luogo presso la sede di Segni Nuovi srl, in Via S. Teresa, 10 a Torino (2° P). Per info: 340.0807357 - e-mail: [email protected] Corsi e conferenze a CHIERI Lunedì 18 ottobre 2004 I lunedì astrologici 5 incontri a cadenza mensile di presentazione dell’arte astrologica Giovedì 21 ottobre 2004 Inizio del corso base di astrologia (12 lezioni a cadenza quindicinale) Gli incontri avranno luogo presso la Libreria “Storie del borgo” in Via S. Giorgio, 6/C a Chieri. Per info: 340.0807357 - e-mail: [email protected] CIVITAVECCHIA CONFERENZE: Sabato 16 Ottobre 2004 Dante Valente: La valutazione astrologica delle attitudini personali Sabato 13 Novembre 2004 Massimo Fornicoli: Saturno svelato: Percorso simbolico-mitologico Sabato 18 Dicembre 2004 Fabrizio Corrias: Astronomia e Significato: un matrimonio da riscoprire. 1°incontro: l’Orizzonte e la Sfera Locale Sabato 22 Gennaio 2005 Fabrizio Corrias: Astronomia e Significato: un matrimonio da riscoprire. 2°incontro:I sistemi di coordinate Sabato 19 Febbraio 2005 Fabrizio Corrias: Astronomia e Significato: un matrimonio da riscoprire. 3°incontro:Lo spazio ed il Tempo Sabato 19 Marzo 2005 Fabrizio Corrias: Astronomia e Significato: un matrimonio da riscoprire. 4°incontro: Sistemi di Domificazione Sabato 23 Aprile 2005 Marilù Cicolella: Il Cielo tra le mani .Analogie tra Astrologia e Chiromanzia. Casa Nona 181 Sabato 14 Maggio 2005 Vittorio Ruata: La Teoria delle Determinazioni astrologiche secondo Jean Baptiste de Villefranche E’ previsto un contributo spese di euro 5,00 a persona. Orario di inizio delle conferenze h.18.15 CORSI A partire da Ottobre e con cadenza quindicinale è previsto un Corso di Astrologia Classica di base, tenuto da Giancarlo Ufficiale. Chi fosse interessato può contattare il Delegato in orari serali. A Civitavecchia, presso l’Ass. Cult. “New World”, è attivo il Corso di Astrologia su 4 livelli. A Roma, in Via Lungotevere Flaminio 80, sono attivi i primi due livelli. ROMA E LAZIO (2004 - 2005) CONFERENZE Venerdì 15 ottobre 2004 DANTE VALENTE: La misurazione astrologica delle qualità individuali. Venerdì 12 novembre 2004 LIDIA FASSIO: Recuperare la grande connessione: il viaggio di Urano. Venerdì 10 dicembre 2004 PAOLA PIERPAOLI: I nodi lunari e lo spirito guida. Venerdì 14 gennaio 2005 MARIA GRAZIA LA ROSA: Camille Claudel: una vita straordinaria. Ritratto astrologico di una grande scultrice. Venerdì 18 febbraio 2005 MARGHERITA FIORELLO: L’astrologia oraria e il pronto soccorso dell’astrologo. Venerdì 18 marzo 2005 MARY OLMEDA: Il male oscuro: la depressione: inclinazione natale o circostanza? Venerdì 15 aprile 2005 SANDRA ZAGATTI: Il Feng Shui e l’arte di abitare. 182 Casa Nona Venerdì 20 maggio 2005 ANGELA LEONETTI: Nettuno e il counseling. Seguirà la cena sociale di fine anno. Domenica 14 novembre 2004 - ore 10/19 (breve intervallo alle ore 13) LIDIA FASSIO: Il transito di Urano nell’era dell’Acquario: un’occasione di riconnessione con il Sé personale e transpersonale: via regia per il ritorno all’unità. Costo E. 70 MINI – SEMINARI Domenica 22 febbraio 2005 - ore 15-18,45 MESKALILA NUNZIA COPPOLA: Sciogliere e legare :l’arte di interpretare i nodi sulla tela esperienziale. Costo: E. 40 Domenica 20 marzo 2005 - ore 15-18,45 MARY OLMEDA e ROBERTA FIANCHINI: Valutazioni astrologiche in riferimento a pianeti in singolarità (singletons), pianeti isolati, case intercettate. Esempi pratici. Costo: E. 40 Domenica 17 aprile 2005 - ore 15-18,45 SANDRA ZAGATTI: Astrologia dietro le quinte: nozioni sconosciute (o dimenticate) tra tecnica, cultura e professione. Costo: E. 40 SALOTTO ASTROLOGICO Domenica 23 gennaio 2005 - ore 16-18,45 SALOTTO ASTROLOGICO: incontro-dibattito con il pubblico su tematiche in argomento. Ingresso: E. 5 Sede: Associazione Insieme per Fare – Via Pelagosa n. 3 (Adiacenze di Piazza Sempione – Monte Sacro) Informazioni ed iscrizioni presso Mary Olmeda – Tel. 06/86.200.959 ore pasti. TOSCANA www.cidaregioni.it Programma Ottobre - Dicembre 2004 Mercoledi 6 ottobre 2004 - ore 20.30 Inizio Corso Astrologia per principianti - 1°Livello tenuto da NICOLETTA ZIGNANI e MARIA ROSARIA ZINZULA Casa Nona Argomento 183 presso Elementi Via Rosellini 10 - Firenze info e prenotazioni allo 055.353495 CONFERENZE: presso Sala Consiliare Consiglio di Quartiere n. 5 - Rifredi Via Lambruschini 33 - Firenze - info 349.6707599 Domenica 17 ottobre 2004 - ore 16.00 Relatore LUCIO CANONICA Transiti: interpretazione e consigli al consultante Domenica 14 novembre 2004 - ore 15.30 Relatrice MARIA VITTORIA BONI La carta nodale: le tappe evolutive dell’anima Domenica 12 dicembre 2004 - ore 15.30 Relatore MARCO GAMBASSI Il femminile e il maschile in riferimento alle Costellazioni e alle Stelle Fisse SEMINARIO: presso Elementi Via Rosellini 10 - Firenze info e prenotazioni allo 055.8468095 o 328.4617856 Sabato 4 dicembre 2004 - ore 15.30-18.00 RENZO BALDINI: Teoria e pratica delle Parti Arabe: parte di fortuna, di matrimonio, del successo… SIENA - sabato 2 ottobre 2004 - ore 17.30 - Hotel Italia, Via Cavour 67 Seminario Astrologia e Benessere con ANNA RITA ROVERE SIENA - sabato 9 ottobre 2004 - ore pomeridiane Hotel Italia - Via Cavour, 67 presentazione del Corso di Astrologia di Primo e di Secondo livello con Marco Gambassi. SIENA - sabato 16 ottobre: Inizio dei Corsi. Informazioni presso: Susanna Benelli, responsabile CIDA Siena Cell. 335 - 711 60 03 [email protected] - [email protected] Marco Gambassi, Tel. 055 - 221717 - Cell. 339 - 864 37 33 [email protected] 184 Argomento Casa Nona Stefano Vanni PROGETTO APPROVATO DAL CONSIGLIO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE SCUOLE CIDA L.A. 136-901 Premessa L’obiettivo che si propone il Cida è quello di migliorare il livello di qualità dell’insegnamento dell’astrologia attraverso la promozione di un processo di certificazione della scuole di astrologia sotto l’egida del CIDA. La certificazione si propone infatti di garantire una più alta qualità dell’insegnamento della astrologia in Italia attraverso: – La standardizzazione dei programmi e delle metodologie didattiche – La certificazione dei docenti – La certificazione dei livelli di apprendimento della disciplina astrologica Questa innovazione propone possibili vantaggi che possono essere sintetizzati in: • ESONERA IL CIDA DALLA GESTIONE DIRETTA – Esonerando il consiglio CIDA dai problemi connessi alla gestione diretta di una scuola, consente al CIDA di concentrare gli sforzi e le risorse per assumere un ruolo molto più importante: quello di struttura di controllo e certificazione della “qualità” di una scuola di astrologia • AUMENTA IL LIVELLO DI CONOSCENZA DEL CIDA IN MERITO ALLA SITUAZIONE DELLE SCUOLE DI ASTROLOGIA – Tutti i sistemi di certificazione prevedono l’adesione volontaria a uno standard minimo di riferimento definito dall’organo certificatore. L’ adesione avviene attraverso una domanda nella quale, chi si candida, deve fornire una serie informazioni sulle caratteristiche della scuola che vuole certificare (docenti, programma, numero di anni di attività, numero medio di allievi ecc,). Il sistema potrebbe quindi dare al CIDA la possibilità di accrescere le sue informazioni sulla situazione dell’insegnamento dell’astrologia in Italia • MIGLIORA IL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DELL’ALBO PROFESSIONALE – Coloro che hanno superato, con esito positivo, l’esame finale di una scuola certificata potrebbero essere incentivati a candidarsi all’iscrizione per l’albo, Casa Nona – – – – 185 con l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo nella prova scritta. In questo modo si potrebbe avere una maggiore garanzia della preparazione negli astrologi che fanno parte dell’albo professionale. È evidente che mettere in atto questo processo non ci sono solo vantaggi ma anche difficoltà. La principale sta nell’istituire un sistema che stimoli a certificarsi (ovvero abbia una moderata difficoltà di accesso al sistema), ma che nello stesso tempo dia anche sufficienti garanzie di qualità. Un sistema di certificazione che abbia flessibilità e adattabilità e che nel contempo sia anche sufficientemente rigoroso da impedire finzioni e truffe. Si potrebbe infatti correre il rischio di rilasciare certificazioni non attendibili determinando una perdita di credibilità di tutto il processo che finirebbe per danneggiare Il Cida in quanto organo certificatore. Se l’oggetto di intervento riguarda la qualità dell’insegnamento la questione della certificazione del docente diventa centrale per tutto il sistema. Avere docenti che siano in grado di trasferire determinati contenuti con adeguate metodologie di insegnamento, che siano capaci di tenere alta l’attenzione degli allievi, che siano chiari e semplici nell’esposizione e sviluppino i programmi previsti con adeguata competenza è già una buona garanzia per la qualità della scuola. Per questo nel progetto è stata dedicata una particolare attenzione alle modalità di certificazione dei docenti. È evidente che la competenza nell’insegnamento è necessaria ma non sufficiente perché una scuola deve garantire anche la qualità dell’apprendimento, ovvero l’acquisizione di un certo il livello di conoscenze/capacità dei partecipanti. La prova di verifica di fine corso, si configura quindi come un test di apprendimento, le cui articolazioni e le modalità di somministrazione devono essere definite in modo tale da garantire un sufficiente livello di serietà e di rigore. PUNTI PRINCIPALI DI UN PROGETTO DI CERTIFICAZIONE DELLE SCUOLE DI ASTROLOGIA DEL CIDA La certificazione deve prevedere più di un livello (almeno 3) in modo da dare la possibilità a chi aderisce di individuare il livello più consono alle sue capacità/possibilità. Questa articolazione è utile anche a stimolare i docenti, che nella fase iniziale si sono certificati ad un livello più basso, a migliorare il proprio livello di qualità per potere richiedere l’attribuzione di un livello di certificazione più alto, La certificazione delle scuole deve necessariamente prevedere la costituzione di un albo certificato dei docenti. La certificazione dovrà prevedere un albo dei soci certificati, ovvero coloro che hanno frequentato un corso certificato e superato con successo la prova finale. Un sistema di certificazione deve prevedere una commissione ad hoc nominata dal consiglio. Questa commissione di certificazione CIDA ha il compito di 186 Casa Nona svolgere tutte le verifiche di congruità, rispetto allo standard previsto per quel determinato livello di certificazione, di ogni singola richiesta di adesione prima di proporle al consiglio L’organismo di certificazione deve avere la possibilità di controllo e di verifica della realizzazione degli standard, a seguito di specifiche segnalazioni oppure su propria iniziativa. In caso di comprovata inadempienza allo standard previsto il livello di certificazione decade. Il livello di certificazione dei docenti una volta acquisito viene rinnovato automaticamente, salvo una possibile revoca decisa dal Consiglio Direttivo del Cida per inadempienze del docente agli obblighi previsti, oppure per azioni contrarie al codice etico. Il livello di certificazione delle scuole Cida viene rinnovato di anno in anno previo l’invio delle eventuali variazioni rispetto all’anno precedente (variazioni di sede e temporali, dei nominativi degli allievi ecc.) Il CIDA si riserva di sospendere, in qualsiasi momento, l’attribuzione della certificazione qualora verificasse che le disposizioni alle quali si doveva attenere il docente non sono state realizzate. La sospensione, con le relative motivazioni, viene comunicata sia al docente sia ai partecipanti al corso. Il Cida non risponde delle modalità di conduzione economica del corso fatte dai docenti, riconferma peraltro la necessità di ottemperare a tutti gli adempimenti necessari previsti dalle leggi vigenti LA DEFINIZIONE DELLO STANDARD Lo standard si deve intendere come un riferimento comune e omogeneo: in questo caso deve essere inteso di norma come livello minimo. Questo consente un forte livello flessibilità e adattabilità, perché consente ad ogni singola scuola di ampliare e integrare i vari aspetti definiti come standard, ad esempio: il contenuto del programma, il numero delle ore del corso, il livello di approfondimento degli argomenti ecc. Gli elementi fondamentali che sono oggetto della definizione dello standard sono: a) Le caratteristiche dei docenti b) i contenuti del corso e i testi di riferimento c) il numero massimo di allievi d) le metodologie didattiche utilizzate e le modalità di gestione del corso. Ad esempio è necessario prevedere un colloquio, o un test di ingresso, dei partecipanti al fine di verificare il diverso grado di preparazione. In questo modo il docente ha la possibilità di adeguare il proprio linguaggio al livello di preparazione media degli allievi. Inoltre durante il corso dovrebbero essere previste delle esercitazioni o delle vere e proprie analisi di casi in modo da fornire ai partecipanti una maggiore contestualizzazione dell’apprendimento. Infine è necessario prevedere delle verifiche di apprendimento periodiche in modo da potere fornire agli allievi un feed-back sulla loro preparazione e) la prova di verifica finale Per quanto riguarda i punti b e c vedi allegato Casa Nona 187 Ad ogni candidato all’inizio del corso sarà consegnato un documento, edito dal Cida, che conterrà una sorta di “carta di garanzia per il partecipante al corso” dove saranno illustrati: gli obiettivi che si propone il Cida con la certificazione, il nome del docente e il suo livello di qualità certificato, il livello di certificazione per quel tipo di corso, i contenuti minimi dei programmi che dovranno essere insegnati nel relativo numero di ore, le modalità didattiche che saranno utilizzate nel corso, i vincoli relativi al numero massimo degli allievi, le caratteristiche delle prove che dovrà superare alla fine del corso, il punteggio aggiuntivo che potrà acquisire se deciderà di effettuare l’esame per l’albo professionale degli astrologi. Il partecipante al corso potrà quindi in qualsiasi momento verificare se i contenuti della carta sono rispettati o meno. Le decisioni in merito a tutta la materia della certificazione sono affidate all’insindacabile giudizio del CIDAù i punti b) c) d) potrebbero essere comuni per i tre livelli di certificazione. I punti a) ed e) invece essere diversificati in relazione al livello di certificazione secondo lo schema che segue: – Certificazione di Primo livello Questo è il livello più basso di certificazione e ha l’obiettivo di stimolare i docenti alla certificazione fornendo in cambio alcune garanzie minime (accettazione dello standard nel programma, nelle modalità di gestione e nella prova di verifica finale). Caratteristiche del docente: – Titolo di studio: media superiore o laurea (la commissione si riserva di valutare eventuali titoli presentati dal docente aventi caratteristiche analoghe) – Competenza astrologica: iscrizione al CIDA da 4 Anni, iscritto all’albo professionale degli astrologi con produzione di articoli, ricerche ecc. o avere svolto nel passato il ruolo di membro del consiglio direttivo del CIDA o il ruolo di delegato. – Competenza didattica: Numero 60 di ore di docenza in corsi di astrologia. La certificazione della docenza effettuata avviene attraverso la comunicazione alla commissione di: – Programma dei corsi e data di effettuazione – Durata dei corsi e materiali utilizzati – Elementi che possono certificare l’avvenuta effettuazione dei corsi (depliant informativo, eventuale pubblicità, conferma da parte di un membro del consiglio ecc.) La commissione in ogni caso si riserva di dare un giudizio di attendibilità sul materiale presentato. Per i candidati che, a parere della commissione, sono effettivamente preparati ma non hanno avuto esperienze di docenza, si possono prevedere un colloquio di approfondimento teorico e una simulazione di docenza ad una scuola 188 Casa Nona di astrologia. Per queste persone, in preparazione del colloquio, può essere previsto un training specifico che preveda dei seminari di didattica e come esperienza pratica la partecipazione gratuita a lezioni di docenti più esperti. Prova di verifica finale Il corso si concluderà con due elaborati, più un colloquio. Le modalità di somministrazione e le schede di raccolta dei risultati saranno predisposti dall’organismo di certificazione: il docente comunicherà alla commissione di certificazione la data in cui si effettuerà la prova di verifica finale. Il primo elaborato sarà un questionario di gradimento degli allievi, che sarà predisposto direttamente dalla commissione di certificazione CIDA e inviato direttamente ai partecipanti Questo questionario è finalizzato a fornire indicazioni sulle competenze didattiche del docente. Saranno infatti oggetto di indagine la chiarezza espositiva, la competenza astrologica, e in generale la capacità di gestione del corso. I risultati dovranno essere inviati alla commissione di certificazione CIDA con firma autografa dei partecipanti Il secondo elaborato sarà un test di apprendimento e sarà predisposto dal docente e riguarderà gli argomenti del corso. Questo test ha l’obiettivo di misurare il grado di apprendimento dei partecipanti. Il test dovrà essere inviato alla commissione prima di sottoporlo agli allievi. La commissione non valuterà solo la congruità della prova rispetto ai contenuti del programma. La prova in linea di massima dovrà essere svolta attraverso un questionario con domande che potranno essere aperte o chiuse a scelta singola o multipla. Gli items dovranno saggiare la competenza del candidato su tutti gli aspetti del programma comprendendo anche calcoli di posizioni planetarie e di domificazione Una volta approvato dalla commissione il test sarà somministrato ai partecipanti che dovranno rispondere alle domande in modo individuale ed entro un tempo prefissato.Al termine della prova il test, con le votazioni conseguite dai partecipanti, dovrà essere inviato alla commissione di certificazione CIDA. Il docente garantirà sotto la sua responsabilità che le prove sono state effettuate con le modalità definite dalla commissione. Il colloquio riguarderà l’interpretazione del tema scelto, che dovrà essere diverso per ogni candidato, e non coincidente con quelli trattati durante il corso. Il docente dovrà estrarre a sorte il tema fra un numero di temi natali già predisposti. Questa prova è finalizzata a comprendere le capacità di interpretazione del tema natale del partecipante e anche le sue competenze relazionali. La valutazione, che sarà in questo caso espressa come giudizio, dovrà essere inviata alla commissione di certificazione. L’insieme dei punteggi acquisiti nelle prove determinerà, per il candidato, il superamento o meno della verifica finale. – Certificazione di secondo livello Per quanto riguarda la prova di verifica avremo come nel livello precedente il questionario di gradimento. Per quanto riguarda l’apprendimento, essendo questo un livello di certificazione intermedio, è necessario avere maggiori garanzie sul grado di preparazione di coloro che supereranno la prova finale. Per Casa Nona 189 questo è necessario istituire una commissione alla quale potrebbero partecipare altri docenti che hanno un livello di certificazione superiore in modo da garantire la correttezza e la qualità nello svolgimento della prova. Inoltre il test di apprendimento sarà preparato direttamente dalla commissione fatto pervenire in tempo utile alla sede della prova. Per il colloquio vale quanto detto per il primo livello. Caratteristiche del docente: – Titolo di studio: media superiore o laurea – Competenza astrologica: iscrizione al CIDA da 6 Anni, iscritto all’albo professionale degli astrologi da 3 anni consecutivi e deve avere presentato una relazione a congressi,convegni e avere effettuato almeno due conferenze CIDA. – Competenza didattica: Numero 120 ore di docenza in corsi di astrologia di vario livello (certificate come sopra) o in alternativa almeno un corso di astrologia e un numero 200 ore di docenza in materie non astrologiche (certificate dalla struttura che ha organizzato l’iniziativa),oppure n 5 conferenze e/o seminari CIDA. Prova di verifica finale Il corso si concluderà con due elaborati, più un colloquio. Le modalità di somministrazione delle prove e le schede di raccolta dei risultati saranno predisposti dall’organismo di certificazione Il primo elaborato sarà un questionario di gradimento dei partecipanti che sarà predisposto direttamente dalla commissione di certificazione CIDA e inviato direttamente ai partecipanti Questo questionario è finalizzato a fornire indicazioni sulle competenze didattiche del docente. Saranno infatti oggetto di indagine la chiarezza espositiva, la competenza astrologica, e in generale la capacità di gestione del corso del docente. I risultati dovranno essere inviati alla commissione di certificazione CIDA con firma autografa dei partecipanti Il secondo elaborato sarà un test di apprendimento e sarà predisposto dalla commissione di certificazione e riguarderà gli argomenti del corso. Questo test ha l’obiettivo di misurare il grado di apprendimento dei partecipanti. In questo caso si dovrà prevedere una commissione di esame formata ad hoc con la presenza di docenti esterni. Il test sarà inviato alla commissione e sarà aperto al momento della prova. Al termine della prova dovrà essere inviato alla commissione di certificazione con le votazioni conseguite dai partecipanti Il colloquio riguarderà l’interpretazione del tema scelto, che dovrà essere diverso per ogni candidato, e non coincidente con quelli trattati durante il corso. La commissione per la verifica finale dovrà estrarre a sorte il tema fra un numero di temi natali già predisposti. Questa prova è finalizzata a comprendere le capacità di interpretazione del tema natale del partecipante e anche le sue competenze relazionali. La valutazione che sarà in questo caso espressa come giudizio dovrà essere inviata alla commissione di certificazione. L’insieme dei punteggi acquisiti nelle prove determinerà, per il candidato, il superamento o meno della verifica finale. 190 Casa Nona – Certificazione di terzo livello Questo è il livello più alto di certificazione ed è quello più impegnativo. In questo livello è necessario avere la massima certezza delle qualità del docente, delle sue competenze e della sua serietà e del grado di apprendimento dei partecipanti per questo sarà prevista di norma la presenza, alla prova di verifica finale, di un membro incaricato dal consiglio. Il consiglio deciderà di volta in volta a in quale contesto la regola della presenza del membro incaricato possa trovare eccezione. Caratteristiche del docente: – Titolo di studio: media superiore o laurea – Competenza astrologica: iscrizione al CIDA da 8 Anni, iscritto all’albo professionale degli astrologi da 5 anni consecutivi e inoltre deve avere presentato almeno due relazioni a congressi o convegni cida. – Competenza didattica: Numero 150 di ore di docenza in corsi di astrologia di vario livello inoltre deve avere svolto almeno 4 conferenze e 5 seminari in ambito CIDA Prova di verifica finale Il corso si concluderà con un elaborato, più un colloquio. Le modalità di somministrazione delle prove e le schede di raccolta dei risultati saranno predisposti dall’organismo di certificazione. Per questo esame è prevista di norma la presenza di un membro incaricato da consiglio al fine di verificare le modalità di svolgimento e i contenuti delle prove. Il consiglio deciderà di volta in volta a in quale contesto si possa fare delle eccezioni. Il primo elaborato sarà un test di apprendimento e sarà predisposto dal docente e riguarderà gli argomenti del corso. Questo test ha l’obiettivo di misurare il grado di apprendimento dei partecipanti. Il test dovrà essere inviato alla commissione di certificazione con le votazioni conseguite dai partecipanti Il colloquio riguarderà l’interpretazione del tema scelto, che dovrà essere diverso per ogni candidato, e non coincidente con quelli trattati durante il corso. La commissione per la verifica finale dovrà estrarre a sorte il tema fra un numero di temi natali già predisposti. Questa prova è finalizzata a comprendere le capacità di interpretazione del tema natale del partecipante e anche le sue competenze relazionali. La valutazione che sarà in questo caso espressa come giudizio dovrà essere inviata alla commissione di certificazione. L’insieme dei punteggi acquisiti nelle prove determinerà, per il candidato, il superamento o meno della verifica finale. Al partecipante che avrà superato con esito positivo l’esame sarà inviato l’attestato di certificazione e inserito nell’albo dei soci certificatipurchè abbia compilato e inviato alla commissione di certifcazione il questionario di gradimento finale. Casa Nona 191 ALLEGATO 1 Modalità di effettuazione dei corsi e programmi relativi Il corso deve prevedere al massimo 25 partecipanti in modo da garantire una efficace interazione allievo docente. Ogni docente indipendentemente dal livello di certificazione potrà effettuare corsi di base, corsi avanzato, corsi senior CORSO DI BASE Il corso di primo livello dovrà prevedere un impegno minimo dei partecipanti di 100 ore così suddivisi: 45 ore di input teorico in aula 15 ore di esercitazioni in aula e 40 ore di approfondimento individuale su testi proposti dal docente. Il numero di ore è da intendersi come numero minimo. Ogni docente potrà integrare il programma con argomenti ulteriori e/o con gli approfondimenti che riterrà necessari. Gli argomenti da svolgere in aula riguarderanno le seguenti materie: • TECNICA ASTROLOGICA • NOZIONI DI ASTRONOMIA • ASTROLOGIA E STORIA • MITOLOGIA • BASI DI INTERPRETAZIONE ASTROLOGICA. Ogni materia sarà sviluppata secondo i seguenti contenuti prevedendo una docenza in aula pari ad almeno al tempo indicato. PROGRAMMA DIDATTICO DA SVOLGERE IN AULA DOCENZA: Numero di ore totali (45) TECNICA ASTROLOGICA: numero ore di docenza 10 Contenuti: Calcoli per erigere correttamente un tema natale in Italia con l’ausilio dell’interpolazione. Uso delle effemeridi. Questioni legate al tempo: calendario Giuliano e Gregoriano. Domificazione per i nati all’estero NOZIONI DI ASTRONOMIA: numero di ore 6 Contenuti: Longitudine, latidudine. Ora estiva e ora di Greenwich Eclittica. Equinozi e solstizi. Il punto gamma e la precessione degli equinozi. Zodiaco solare e lunare. Il sistema solare. Rotazione e rivoluzione. Le eclissi. ASTROLOGIA E STORIA: numero di ore 5 Contenuti: Grandi linee della Storia dell’astrologia. La figura dell’astrologo nell’antichità. Tolomeo e i grandi astrologi del passato. Babilonia e Grecia. Medioevo e Rinascimento. L’astrologia moderna e il codice etico dell’albo professionale degli astrologi MITOLOGIA: numero di ore 9 192 Casa Nona Contenuti: Connessioni fondamentali fra astrologia e mito. Significato e simbologia dei dodici segni zodiacali. Collegamenti con la psicologia. Pianeti come archetipi. BASI DI INTERPRETAZIONE: numero di ore 15 Contenuti: Triplicità e quadruplicità. Suddivisione dei segni in base al temperamento. Elementi di astrologia classica. I quattro umori. Significato e simbologia di case, pianeti e luminari. Aspetti fra i pianeti e fra i luminari Dignificazione dei pianeti secondo l’astrologia moderna e secondo la tradizione. Pianeti angolari. Criteri e metodi per una corretta interpretazione del tema natale. ESERCITAZIONI: Numero di ore totali (15) Durante l’effettuazione del corso il docente dovrà effettuare almeno 15 ore dedicate ad esercitazioni secondo lo schema seguente che deve essere ritenuto indicativo: – esempi di calcolo dell’ascendente e relativa domificazione: numero di ore 2 – esempi di calcolo dei pianeti con relativa interpolazione per sole e luna: numero di ore 2 – esempi dedicati al migliorare la comprensione degli elementi astronomici (es ora legale, effetti della latitudine, eclittica ecc): numero di ore 3 – analisi didattica di temi natali effettuata in collettivo: numero di ore 6 – Correzioni collettive di almeno due esercitazioni effettuate con modalità individuale fuori dall’aula e somministrazione di almeno due test di autovalutazione dell’apprendimento: numero di ore 2 PROGRAMMA DIDATTICO DA SVOLGERE ATTRAVERSO APPROFONDIMENTO INDIVIDUALE Numero di ore totali (40) Su questa parte il docente deve predisporre letture tratte da testi saggi articoli sulle materiesotto riportate: Fato antico e fato moderno. Libero Arbitrio e Destino. Il principio della Analogia e la Sincronicità. Possibilità e limiti dell’astrologia. Etica professionale. La Didattica dell’Astrologia. L’insegnamento dell’astrologia nel Medioevo e nel Rinascimento presso le università. Consigli pratici per lo studio dell’astrologia: la biblioteca dell’astrologo. Astrologia e Scienza. Il pensiero astrologico di alcuni grandi uomini di scienza del passato (Copernico, Keplero, Galileo, etc.). Astrologia e Astronomia. Geocentrismo. La Precessione degli equinozi. Rapporto fra segni e costellazioni. Astrologia e Psicologia. I Tipi Psicologici. I quattro Temperamenti: Sanguigno, Nervoso, Malinconico e Bilioso. La suddivisione dei Segni in Schizotimici e Ciclotimici. Gli studi di Michel Gauquelin sui pianeti angolari e quelli di André Barbault sui tipi planetari. Casa Nona 193 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE (I testi sono stai scelti per la loro coerenza con le indicazioni contenute nel programma al fine di mettere al riparo i docenti da eventuali contestazioni) TECNICA ASTROLOGICA: Von Klockler Corso di astrologia Voll. 1° e 2° NOZIONI DI ASTRONOMIA: Dispensa formita dal CIDA a cura di Marco Fumagalli ASTROLOGIA E STORIA: Giuseppe Bezza L’Astrologia, storia e metodi MITOLOGIA: Roberto Sicuteri Astrologia e Mito BASI DI INTERPRETAZIONE: Stephen Arroyo L’Astrologia e i quattro elementi TESTI DI APPROFONDIMENTO: Tracy Marks Anzaldi Bazzoli L’arte di interpretare il tema natale Dizionario di Astrologia ALLEGATO 2 PROCEDURE NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DA PARTE DEL CIDA Compiti del consiglio direttivo CIDA – – – Il CIDA dovrà designare una commissione ad hoc in grado di eseguire tutto il disbrigo delle pratiche relative ai processi di certificazione sia dei docenti che delle scuole. Il CIDA dovrà decidere l’istituzione di un albo permanente dei docenti certificati. L’albo sarà composto da tutti coloro che faranno richiesta scritta esplicitando il livello di certificazione richiesto e allegando la documentazione necessaria a confermare il possesso dei requisiti necessari sia per quanto attiene la competenza astrologica sia per la parte relativa alla competenza didattica. Il CIDA dovrà introdurre nello statuto una nuova qualifica quella di “socio certificato”. Verrà istituito quindi l’albo dei soci certificati costituito da colo- 194 – – Casa Nona ro che hanno frequentato un corso certificato e hanno superato con successo l’esame finale. Il CIDA dovrà definire tre livelli di competenza nella materia astrologica BASE, AVANZATO E SPECIALISTICO ai fini della definizione della tipologia dei cosi. Il CIDA dovrà definire che tipo di punteggio aggiuntivo, ai fini dell’esame dell’albo professionale, sarà assegnato a coloro che effettueranno e che supereranno l’esame finale dei corsi di astrologia certificati (graduando il punteggio per il primo, secondo e terzo livello) Compiti della commissione CIDA di certificazione – – – – – – – – – – Esame delle richieste di iscrizione all’albo dei docenti certificati e relativa verifica di congruità del materiale e della documentazione presentata dai candidati Predisposizione del colloquio sostitutivo della parte relativa alla esperienza didattica a comunicando agli interessati il giorno e l’ora Predisposizione e aggiornamento dell’Albo dei Docenti di Astrologia Certificati Predisposizione e aggiornamento dell’Albo dei soci CIDA Certificati Esame delle richieste di effettuazione dei corsi certificati con attribuzione del relativo livello di certificazione, esame del materiale e della documentazione fornita dai candidati Invio tutti i partecipanti ai corsi certificati della “carta di garanzia per il partecipante al corso” dove saranno illustrati: gli obiettivi che si propone il Cida con la certificazione, il nome del docente e il suo livello di qualità certificato, il livello di certificazione per quel tipo di corso, i contenuti minimi dei programmi che dovranno essere insegnati nel relativo numero di ore, le modalità didattiche che saranno utilizzate nel corso, i vincoli relativi al numero massimo degli allievi, le caratteristiche delle prove che dovrà superare alla fine del corso, il punteggio aggiuntivo che potrà acquisire se deciderà di effettuare l’esame per l’albo professionale degli astrologi. Esame delle proposte di effettuazione della prova di verifica finale (solo per la certificazione di primo livello) Predisposizione e invio in tempo utile della prova di scritta (test) ai docenti con le relative modalità di somministrazione. Predisposizione e invio dei questionario di gradimento direttamente ai partecipanti ai corsi con richiesta di compilazione e successivo invio alla commissione. (la ricezione del questionario compilato è un prerequisito per avere l’attestato di certificazione individuale) Esame delle risultanze delle prove finali dei corsi certificati e invio degli attestati di certificazione nominativi partecipanti. Procedure necessarie all’acquisizione della certificazione CIDA Casa Nona 195 CERTIFICAZIONE DOCENTI Tutti coloro che intendono certificarsi come docenti devono: – Presentare domanda alla commissione di certificazione CIDA esplicitando il livello di certificazione richiesto (primo secondo o terzo) – Corredare la domanda con la documentazione necessaria a dimostrazione dei requisisti richiesti che sono: Per acquisire la certificazione di Primo livello – Fotocopia del titolo di studio (media superiore o laurea) (la commissione si riserva di valutare eventuali titoli presentati dal docente aventi caratteristiche analoghe) – Autocertificazione,con riserva di verifica da parte della commissione, della data di iscrizione al Cida (minimo 4 anni) e dichiarazione di essere iscritto all’albo professionale per l’anno in corso. Inoltre dovranno essere allegati gli articoli e ricerche pubblicati sulla materia astrologica (in fotocopia o indicando i testi sui quali possono essere reperiti). – Per la parte riferita alla preparazione in qualità di docente dovranno essere inviati alla commissione: • Programma dei corsi e relative date di effettuazione, dalle quali risulti che il numero di ore di docenza che sono state effettuate sia almeno pari a 120 • Durata dei corsi e materiali utilizzati • Elementi che possono certificare l’avvenuta effettuazione dei corsi (depliant informativo, eventuale pubblicità, conferma da parte di un membro del consiglio ecc.) In caso di mancato possesso dei requisiti di cui sopra il candidato può richiedere l’effettuazione del colloquio sostitutivo Per acquisire la certificazione di Secondo livello – Fotocopia del titolo di studio (media superiore o laurea) – Autocertificazione,con riserva di verifica da parte della commissione, della data di iscrizione al Cida (minimo 6 anni) e della data di iscrizione all’albo professionale degli astrologi (almeno da 3 anni consecutivi) titolo e data della relazione presentata al congresso o convegno CIDA e indicazione delle date, delle sedi e dei relativi titoli, delle conferenze svolte in ambito CIDA – Per la parte riferita alla preparazione in qualità di docente dovranno essere inviati alla commissione: • Programma dei corsi e relative date di effettuazione dalle quali risulti che il numero di ore di docenza che sono state effettuate sia almeno pari a 120 • Durata dei corsi e materiali utilizzati • Elementi che possono certificare l’avvenuta effettuazione dei corsi (depliant informativo, eventuale pubblicità, conferma da parte di un membro del consiglio ecc.) 196 Casa Nona Per coloro che non sono in possesso dei requisiti di cui sopra possono produrre come documentazione alternativa la seguente: elementi che possono certificare l’avvenuta effettuazione di un corsi (depliant informativo, eventuale pubblicità) e inoltre una certificazione nella quale risulti che hanno svolto almeno 200 ore di esperienza didattica, oppure in carenza di questa, la documentazione che attesti che hanno effettuato di almeno 5 conferenze CIDA indicando le date, la sede e gli argomenti oggetto delle medesime. Per acquisire la certificazione di Terzo livello – Fotocopia del titolo di studio (media superiore o laurea) – Autocertificazione,con riserva di verifica da parte della commissione, della data di iscrizione al Cida (minimo 8 anni) e della data di iscrizione all’albo professionale degli astrologi (almeno da 5 anni consecutivi) titolo e data delle due relazioni presentata al congresso o convegno CIDA. – Per la parte riferita alla preparazione in qualità di docente dovranno essere inviati alla commissione: • Programma dei corsi e relative periodi di effettuazione dalle quali risulti che il numero di ore di docenza che sono state effettuate sia almeno pari a 150 • Durata dei corsi e materiali utilizzati • Elementi che possono certificare l’avvenuta effettuazione dei corsi (depliant informativo, eventuale pubblicità, conferma da parte di un membro del consiglio ecc.) • la documentazione che attesti che hanno effettuato di almeno 4 seminari e 5 conferenze in ambito CIDA indicando le date, la sede e gli argomenti oggetto delle medesime. CERTIFICAZIONE SCUOLE CIDA Tutti coloro che intendono certificare una Scuola di Astrologia come “Scuola di Astrologia Certificata Cida di primo, secondo o terzo livello” devono: – Fare parte dell’albo dei docenti certificati – Presentare domanda alla commissione di certificazione CIDA esplicitando il livello di certificazione richiesto (primo secondo o terzo). Il livello di certificazione richiesto non può essere superiore al livello di certificazione acquisito come docente. – Ogni docente indipendentemente dal livello di certificazione acquisito può effettuare Corsi di Astrologia di base, avanzati o specialistici Il richiedente deve inoltre impegnarsi: – A specificare la sede, il luogo e il periodo nel quale viene effettuato il corso, – A garantire che le docenze in aula saranno svolte dal richiedente Casa Nona – – – – – – – – – – 197 A non avere un numero di allievi superiori al numero massimo previsto (25) A comunicare, appena ne sono in possesso, e comunque non oltre l’inizio del corso alla commissione di certificazione i nominativi e gli indirizzi dei partecipanti al corso. Ad assicurarsi che tutti i partecipanti abbiano ricevuto la “carta di garanzia per il partecipante al corso”. A predisporre un test di ingresso che verifichi il grado di preparazione dei partecipanti in modo da adeguare il proprio linguaggio al livello di preparazione degli allievi. A inviare alla commissione di certificazione la documentazione necessaria a valutare la congruità del corso: il numero di ore previste, la articolazione nelle varie lezioni, il programma che si intende svolgere, le ore di esercitazione previste, le ore destinate all’approfondimento individuale e i testi di riferimento. Ognuno di questi aspetti non potrà essere inferiore al minimo previsto dal CIDA pena la non approvazione del corso. A inviare in tempo utile, (solo per coloro che richiedono la certificazione di primo livello) la prova di valutazione finale dei partecipanti che deve essere approvata dalla commissione di certificazione e a somministrare la prova con le modalità che saranno indicate. A Comunicare con largo anticipo la sede e il luogo di effettuazione della prova finale in modo da consentire eventuali sopralluoghi da parte di un incaricato del consiglio direttivo. A somministrare ai partecipanti al corso (solo per coloro che richiedono la certificazione di secondo o terzo livello) la prova finale approvata dalla commissione di certificazione rispettando le modalità indicate. Ad assicurarsi che tutti i partecipanti abbiano ricevuto il questionario di gradimento, che lo abbiano compilato e inviato alla commissione di certificazione. Ad accettare la eventuale presenza in sede di esame finale di un rappresentante del Consiglio direttivo del CIDA in qualità di osservatore o laddove è previsto come membro effettivo della commissione di esame. NB: Durante lo svolgimento del corso il CIDA si riserva di fare sopralluoghi di verifica in qualsiasi momento senza preavviso alcuno. – Il CIDA si riserva di sospendere, in qualsiasi momento, l’attribuzione della certificazione qualora verificasse che le disposizioni alle quali si doveva attenere il docente non sono state realizzate. La sospensione, con le relative motivazioni, viene comunicata sia al docente sia ai partecipanti al corso. – La commissione di certificazione concede, una volta verificata l’esistenza dei requisiti, l’autorizzazione ad effettuare un “ Corso di Astrologia Certificato Cida di primo, secondo o terzo livello” ma l’attestazione ai discenti di avere partecipato ad un corso certificato, ed essere risultai idonei, viene inviata agli stessi solo dopo che è stato verificato, dalla commissione 198 – Casa Nona di certificazione, la compilazione del test di gradimento e il superamento della prova finale del corso. La certificazione ha valore solo per il corso per il quale è stata richiesta. Per coloro che ripetessero il corso l’anno successivo dovranno inviare esclusivamente tutte le eventuali variazioni (relative alla sede, alla collocazione temporale, ai nominativi dei partecipanti ecc.). ALLEGATO N 3 ASPETTI ECONOMICI – La certificazione dei docenti è gratuita – Per la certificazione dei corsi si ritiene necessario prevedere due contributi di carattere economico • A) un contributo del 5% delle entrate complessive relative al corso in qualità di contributo generale per le spese di segreteria. • B) un contributo d i 70 euro per ogni allievo frequentante in qualità di rimborso per le spese di: – Fotocopia e spedizione al docente del codice di impegni che deve ritornare firmato – Invio al docente della fotocopia della dispensa di Marco Fumagalli – Fotocopia e spedizione della carta di garanzia a ognuno degli allievi – Fotocopia e spedizione della prova scritta finale al docente – Fotocopia e invio a ogni partecipante del questionario di gradimento – Predisposizione e invio ad ogni allievo dell’attestato di certificazione – Iscrizione al CIDA dell’allievo per l’anno in corso – Non sono comprese nella cifra sopra indicata le spese relative alla eventuale presenza di un membro del consiglio CIDA all’esame finale. Per informazione: i corsi avranno inizio il 13 novembre 2004 Casa Nona 199 Stefano Bertone COMPUTER CLUB Tempo di palmari… L.A. 136-920 Piccoli computer crescono. Non è il titolo di un nuovo romanzo di informatica ma è la realtà di tutti i giorni di cui tutti noi, più o meno ci stiamo accorgendo. Però molte volte, a causa delle difficoltà tecniche del mezzo informatico, non ne sfruttiamo le potenzialità che ci permetterebbero di aumentare la nostra efficienza lavorativa o personale. Non ci riferiamo ai computer da ufficio (desktop) o quelli portatili (laptop), ma a quei piccoli strumenti di tecnologia che sono i cellulari e i palmari. In questo numero di linguaggio astrale iniziamo a parlare dei cellulari: ormai gli amati e odiati telefonini sono entrati, con i modelli più avanzati tecnologicamente, nell’Olimpo dei computer portatili. Alcuni di loro sono dotati di veri e propri microprocessori con capacità di calcolo equivalenti ai computer da ufficio di qualche anno fa. Ma perché solo adesso c’è questo sviluppo in senso informatico della telefonia mobile? Il motivo, banale e di facile comprensione è che solo in questi ultimi anni si è completata la fase di creazione della rete telefonica mobile di tipo digitale. Con la prima generazione di cellulari era possibile solo conversare, pertanto non era assolutamente possibile scambiare dati i tipo informatico tra un terminale (il cellulare) ed un altro, o tra il primo ed un computer. Grazie alle nuove reti telefoniche digitali di tipo GSM, GPRS, EDGE, UMTS, etc. ora è possibile in quasi tutte le località accedere ai servizi digitali avanzati offerti dalle nuove tecnologie. Il proliferare di installazioni di nuove antenne di telefonia, che tanto hanno fatto discutere sulle conseguenze sulla salute pubblica da inquinamento elettromagnetico, sono giustificate appunto dall’attivazione di bande di trasmissione, che detto in termini semplici e senza troppa tecnologia inutile, supportano la voce, la trasmissione dei dati, la video telefonata, ed altro ancora. Quante volte ci sarà capitato di dover partire e di essere un po’ in ansia perché dovevamo ricevere una email importante e non sapevamo se nel luogo in cui ci recavamo fosse presente un Internet point da cui leggere la posta. Bene oggi con il cellulare adatto è possibile tranquillamente leggere e rispondere alle e-mail anche con terminali con prezzi intorno ai 120 €, ma in alcuni casi di offerte speciali è possibile risparmiare ancora di più. Ovviamente, come per tutti i prodotti informati- 200 Argomento Casa Nona ci, vi sono terminali più sofisticati e cari che permettono di gestire la posta elettronica più facilmente trattando ad esempio anche gli allegati i tipo Word o Excel. I terminali più avanzati (sono in pratica come detto dei mini computer) hanno un vero e proprio sistema operativo con tanto di interfaccia grafica con menu ed icone: il Symbian. L’uso pertanto è intuitivo e ricorda, con le dovute varianti visto che non c’è il mouse, Windows. Purtroppo lo ricorda anche in alcuni difetti, come errori di sistema o blocchi di funzionamento. Si tratta comunque di casi assolutamente sporadici causati da installazioni di software non originale o non compatibile. Le principali case costruttrici che hanno nel proprio catalogo cellulari basati su sistema operativo Symbian sono Nokia, Sendo, Siemens, ed altre ancora, ma se ne stanno aggiungendo progressivamente tante altre. I terminali basati su questo sistema operativo offrono una gamma di funzionalità sopra la media, ma con prezzi spesso impegnativi specie per chi vuole avere il modello più recente e la novità dell’ultima ora. I prezzi sono molto variabili, specie se si desidera un cellulare con fotocamera (la cui qualità è ovviamente molto inferiore rispetto a una camera digitale separata), con il quale sarà anche possibile spedire via e-mail le foto appena fatte, opzione che consigliamo perché nettamente più economica rispetto alla spedizione via MMS. Ricordiamo che gli MMS sono i famosi messaggini SMS a cui è stata aggiunta la possibilità di accludere foto, disegni e musiche varie. Se si è un po’ attenti, e non si cerca appunto l’ultima novità è possibile acquistare cellulari avanzati con prezzi intorno ai 280 €. Poco più del prezzo richiesto per i comuni cellulari. Al momento il terminale che offre il miglior rapporto qualità prezzo è il Nokia 6600, dotato di sistema operativo Symbian e fotocamera digitale e tanto ancora. È possibile trovarlo in offerta in diversi ipermercati al prezzo sopra indicato. Per chi volesse invece contenere la spesa e comunque usufruire della gestione della e-mail, all’atto dell’acquisto dovrà verificare che il cellulare supporti tale funzione. Certo, avrà un’interfaccia a menu senza icone ma la funzionalità rimane la stessa. Inoltre per chi volesse rimanere sempre informato dal WEB, vi è anche la possibilità di navigare su Internet con cellulari che supportano le pagine WAP o le pagine WEB. Dietro a questi sigle strane, la spiegazione è invece semplicissima. Le pagine WAP, sono pagine internet ridotte e speciali con poca grafica e menu essenziali, e sono sviluppate appositamente per l’utilizzo con i cellulari che supportano lo standard WAP, cioè praticamente tutti quelli nuovi in commercio. Le pagine WEB sono invece le consuete pagine Internet che vediamo sul nostro computer di casa. Con i cellulari Symbian ed un programma di navigazione adatto è possibile ad esempio accedere al sito del CIDA (www.cida.net) mentre si è in treno, sulla spiaggia o in un albergo di montagna, purché vi sia ovviamente la copertura telefonica digitale GPRS, una bella comodita! Casa Nona Argomento 201 Ma navigare in Internet e gestire la posta elettronica è caro? Si e no. Per la precisione, nel caso della navigazione web, se si decide di navigare una tantum senza abbonamento i prezzi sono cari: basta guardare due pagine Internet con molta grafica (la tariffa si basa sui KByte scaricati e non sul tempo di connessione) per consumare due o tre euro in pochi minuti. Se invece si sottoscrive un abbonamento di tipo flat mensile, il prezzo tutto sommato è ragionevole e si attesta a seconda di operatori intorno ai 20 € mensili. Qualche operatore offre condizioni migliori, qualcun altro offre una copertura territoriale qualitativamente più valida. Nella tariffa è compresa la navigazione con cellulare e la gestione della posta. Se il modello di telefono ha la funzione di modem è possibile, utilizzare il cellulare come modem, col PC e quindi navigare su internet e risparmiare sulla bolletta telefonica di casa. I costi di consultazione o spedizione di e-mail, rimangono concorrenziali e convenienti anche nel caso di utilizzo saltuario. La consultazione della propria casella postale (se non si scaricano i messaggi completi e gli allegati), costa pochi centesimi, così come l’invio di una e-mail che costa meno dell’invio di un comune SMS, con il vantaggio, ed il risparmio, che con l’invio dell’e-mail ad una persona è possibile aggiungere gratuitamente altri destinatari in copia. Con gli SMS invece bisogna inviare e pagare un messaggio per ogni destinatari. È ovvio che per poter mandare il messaggio via e-mail, è necessario che il destinatario abbia una casella di posta elettronica. In conclusione se dovete cambiare il vostro cellulare o se avete la necessità di gestire la posta elettronica lontano da casa, riflettete sull’opportunità di acquistare un terminale che supporti servizi avanzati della telefonia mobile. Chi ha già un cellulare recente controlli sul manuale di istruzione perché potrebbe avere la piacevole sorpresa di scoprire che il proprio telefonino è già in grado gestire email, navigazione WAP e WEB! Stefano Bertone, di Siziano (PV), iscritto all’Albo dal 1989. Per informazioni contattare: http://www.newonline.it 202 Argomento Casa Nona RECENSIONI L.A. 136-977 Marcella Danon “Counseling” Edizioni red (inserito nella collana “L’altra medicina”) La Danon già nell’introduzione, citando le parole di Abraham Maslow, definisce il counseling una professione per “aiutare gli uomini a diventare quanto possono e profondamente sentono il bisogno di diventare”. Chi meglio dell’astrologo è capace di scoprire attitudini e potenzialità pronte a tramutarsi in talenti purché consapevolmente riconosciute e valorizzate? Questo testo, da utilizzare anche per affinare la capacità di entrare in relazione con l’altro e di saperlo ascoltare, si propone, tramite la parola, di relativizzare svariati problemi e di considerarli sotto varie angolature per facilitarne la soluzione. La nostra disciplina ci avvantaggia in questo percorso perché tramite gli Aspetti ci aiuta a capire in anticipo le strade più facili (Trigoni) o le aperture (Sestili) che possono portare l’individuo a risolvere i suoi affanni. Inoltre i Transiti suggeriscono l’epoca nella quale le crisi avranno maggiori probabilità di risolversi. Integriamo perciò tutte queste conoscenze e ampliamo il nostro raggio d’azione. Lidia Callegari Denis Labouré Cours pratique de l’Astrologie des Anciens Ediz. Chariot d’or., 2004 (in francese) Denis Laboré, ben noto a chi partecipo’ alle sue limpide lezioni nel viaggiostudio a Creta, ha ricreato modo personale l’impostazione visiva, emotiva e analogica alla base dell’Astrologia antica, rinfrescata da ottimi esempi di una chiarezza sorprendente, e alimentati da esempi chiari e sintetici. La struttura è articolata eminentemente in domande-risposte, in particolare quelle che sorgono spontanee al neofita: le risposte sono arricchite – in giusta misura – da spiegazioni etimologiche, storiche, classiche ecc. Ci sembra un testo ideale per chi ha solo una conoscenza di base di astrologia, in quanto offre gli strumenti adeguati per penetrare in profondità e per usare i criteri adeguati di giudizio. D. Valente Casa Nona 203 ELENCO DEI DELEGATI E CORRISPONDENTI DEL CENTRO ITALIANO DI ASTROLOGIA Sede centrale dell’Associazione: BOLOGNA - Via della Grada, 4 L.A. 136-980 Presidente: DANTE VALENTE - Via Monzambano, 13 - 20159 Milano - Tel: 02-69005576 e-mail: [email protected] Segretario: CLAUDIO CANNISTRÀ - Via Vizzani, 74 - 40138 Bologna - Tel: 051-342445 e-mail: [email protected] DELEGATI REGIONALI E LOCALI ABRUZZO BIA GATREN - Via dei Cimatori, 14/A - 00186 Roma - Tel:06-6877803 Via Silvino Croce, 11 - 66026 Ortona (Chieti) - Tel: 085–9065565 Collaboratore: GIANNI D’ANGELO - Viale Riviera, 193 - 65123 Pescara - Tel. 085-4710019 - Cell: 340-1452257 e-mail: [email protected] CAMPANIA CLARA NEGRI - Via Trinità degli Spagnoli,33 - 80132 Napoli - Tel: 081-407550 e-mail: [email protected] EMILIA ARMANDO BILLI - Via Berengario da Carpi, 7 - 40141 Bologna - Cell: 348-8057972 e-mail: [email protected] Collaboratore: ANNA COLACICCO - Via Cracovia, 9- 40139 Bologna - Cell: 347-5600067. e-mail: [email protected] FRIULI VENEZIA GIULIA LIDIA CALLEGARI - Via F. Bonazza, 61- 34149 Trieste - Tel. 040-941263 e-mail: [email protected] Segreteria: LICIA RAINÒ - Via Junker, 6 - 34014 Grignano (Trieste) - Tel: 040-224647 Sede della Delegazione (gruppo ONLUS Tergeste): Via Mazzini, 30 - V piano – 34121 Trieste LAZIO VITTORIO RUATA - Via Antonio Silvani, 108- 00139 Roma - Tel:06-88640922. e-mail: [email protected] 204 Casa Nona Consiglieri di Delegazione: MARIA GRAZIA LA ROSA - Piazza A. Righi, 8- 00146 Roma - Tel: 06-5572242 e-mail: [email protected] MARY OLMEDA - Via Foglia, 3- 00199 Roma - Tel: 06-86200959 e-mail: [email protected] Collaboratore: ROSSELLA BILOTTA - Tel: 06-88640922 e-mail: [email protected] LECCE JULY FERRARI - Via M. Laporta, 9 - 73100 Lecce - Tel. 0832-350457 - Cell: 338-7439897 e-mail: [email protected] LIGURIA TIZIANA BERTONE - Piazza A. Massena 5 int.11 - 16152 Genova - Tel: 010-6502617 - Cell: 338-6258781 e-mail: [email protected] LOMBARDIA ADRIANA RAMPINO CAVADINI - Via Morgantini, 14 - 20148 Milano - Tel: 02.48712992 e-mail: [email protected] PIEMONTE ROCCO PINNERI - Via Tetto Nuovo, 10 - 10025 Pino Torinese (TO) - Tel: 011.8111292 e-mail: [email protected] ROMAGNA ATTILIO MATTIOLI - Via Papa Giovanni, 9 - 47034 Forlimpopoli (Forli) - Tel. 0543-741158 Collaboratore: RINO MANEO - Via dell’Aida, 5 –48100 Ravenna - Tel: 0544-270652 e-mail: [email protected] TOSCANA NICOLETTA ZIGNANI - Via Rosellini, 10 - 50127 Firenze - Tel: 055-353495 e-mail: [email protected] TRENTINO-ALTO ADIGE FRANCA RIGONI BERNARDI - Via Venezia, 25 - 38100 Trento - Tel: 0461-237068. e-mail: [email protected] Collaboratore: ISABELLA LINDEGG PASQUALI - Via Ottaviano Rovereti, 4 - 38100 Trento - Tel: 0461-913591 VENETO ARTURO ZORZAN - Via S. Bona Nuova, 106 - 31100 Treviso - Tel: 0422-22843 - Cell: 347-4474877 a Venezia: Cannaregio, 6079 – Tel: 041-5226201 e-mail: [email protected] Collaboratore: NADIA PAGGIARO - Via Adda, 5 - 30174 Mestre - Tel: 041-5346047. e-mail: [email protected] CATANIA LILIANA COSENTINO - Viale Regina Margherita, 35 B - 95123 Catania - Tel:095-312251 e-mail: [email protected] Casa Nona 205 CIVITAVECCHIA FABRIZIO CORRIAS - Via Monti Volsini, 4 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel: 0766-542307 e-mail: [email protected] COMO e LECCO MARIA LUISA DELL’ORTO - Via Dante Alighieri, 11 - 22060 Arosio (Como) - Tel: 031-761042 e-mail: [email protected] NAPOLI - HINTERLAND MARIA VACCA - Via Manzoni 24 - 80046 S. Giorgio a C remano (Napoli). - Tel: 081-7711034 e-mail: [email protected] RAGUSA PIPPO PALAZZOLO - Via Forlanini, 116 - 97100 Ragusa - Tel:0932-642619 e-mail: [email protected] - [email protected] SIRACUSA GIUSEPPE RODANTE - Corso Gelone, 116 - 96100 Siracusa - Tel:0931-465485 e-mail: [email protected] VARESE GENEVIÉVE JAMA GIAMMARINO - Via Della Pira, 3 - 21020 Luvinate (Varese) - Tel: 0332-223770 e-mail: [email protected] VERONA CARLA PRETTO - Via G. Mameli, 116- 37126 Verona - Tel. e fax: 045-8344149 e-mail: [email protected] CORRISPONDENTI AGRIGENTO SEBASTIANO CATALANO - Piazza Metello, 3 - 92100 Agrigento - Tel:0922-595230 e-mail: [email protected] ALESSANDRIA ALDO VISENTIN - Via Testore, 5 A - 15100 Alessandria - Tel: 0131-236445 e-mail: [email protected] ASCOLI PICENO STEFANIA PARTINI CENCIARINI - Via M. Federici, 75 - 63100 Ascoli Piceno - Tel: 0736-252576 ASTI LIVIO MONTANARO - Via Stazione 18/A - 12058 Santo Stefano Belbo (Cuneo) - Tel: 0141-840868 e-mail: [email protected] BIELLA LOREDANA BORTOLIN - Regione Valgrande, 4 - 13856 Vigliano Biellese (Biella) Tel. 0348-7490205 (dalle ore 14 alle ore 17 dei giorni feriali) e-mail: [email protected] 206 Casa Nona BOLZANO GIANNA MASCIS - Via Mendola, 59/B - 39100 Bolzano - Tel: 0471-920015. e-mail: [email protected] BRESCIA FULVIA ROVERE - Via Luzzatti, 6 - 25123 Brescia - Tel: 030-2090283 CASERTA PAOLO CRIMALDI - Viale Lincoln-Parco Aversano pal/E - 88100 Caserta - Tel. 06-4740910 e-mail: [email protected] CHIETI ONOFRIO CEROLI - Via A De Gasperi,18 - 66032 Castel Frentano (Chieti) - Tel: ab. 0872-569454 Tel: uff. 0872-56862 CUNEO FIORELLA LUNATI - Via Bodina, 46B - 12100 Cuneo - Tel: 0171-65825 e-mail: [email protected] PESCARA GIANNI D’ANGELO - Viale Riviera, 193 - 65123 Pescara - Tel. 085-4710019 e-mail: [email protected] PIOMBINO LUCIO CANONICA - Località Germandine, 118 - 57028 Suvereto (Livorno) - Tel. 0565-829089 e-mail: [email protected] REGGIO EMILIA LAMBERTO GHERPELLI - Via Bisi,10 - 42100 Reggio Emilia - Tel:0522-513635 e-mail: [email protected] SALERNO MASSIMO CIAGLIA - Via delle Querce, 95 - 84080 Capezzano (Salerno) - Tel: 338-6913555 e-mail: [email protected] SASSARI ARIANNA MENDO - Via del Faro - Residence della Marina, 3 - 07020 Palau (Sassari) Tel: 0789-708380 (dalle ore 18 alle 20,30) - Cell: 335-8165504 e-mail: [email protected] SIENA SUSANNA RINALDI - Via Chiantigiana, 105 - 53100 Siena - Tel: 335-7116003 (dalle ore 21 alle 22,30 ogni lunedi, martedi, mercoledi) e-mail: [email protected] VOGHERA MARINA REGNO - Via Carlo Longa, 3 - 27058 VOGHERA (Pavia) - Tel: 0383-49523 Fax: 0383-363609 - Cell: 338-7344877 e-mail: [email protected] Casa Nona 207 GRUPPI AFFILIATI PADOVA Gruppo Zodiaco presieduto da Leonardo Stefano - Via Salva, 2 - 35035 Padova Tel: 049-614038 - e-mail: [email protected] Segreteria: FIORENZA RAMPIN - Tel: 049-8935396 - e-mail: [email protected] CORRISPONDENTI ESTERI ARGENTINA PIO GOWLAND - Arenales, 1478 2”B” - 10161 Buenos Aires - Argentina - Tel: 54-18128768 AUSTRALIA ELIDA MARCHISONE - 6, Terry Road - Eastwood NSW2122 - Australia - Tel. 0061-02-8583265 CROAZIA SLAVEN SLOBODNJAK - 2, Kunc 1- HR 10000 Zagreb - Croatia - Tel: 0385-16159907 e-mail: Slaven [email protected] GERMANIA LIANELLA LIVALDI LAUN - 79540 Schlossgasse, 10 – Lorrach - Stetten - Tel: 0049-762112453 e-mail: [email protected] GRAN BRETAGNA e IRLANDA ROSEMARIE ADAMS - D.F.Astrol 262 B Kingsbury Road - Kingsburg - London - NW9 OBT Londra Tel: 0044-1817322717 - Dublino Tel: 00353-12601955 GRECIA THOMAS GAZIS - Franghiadon, 49 - 18537 Pireas - Grecia OLANDA GIOVANNI ZATTINI - Kromstevenwerf, 32 - 2317 DH Leiden - Holland - Tel: 0031-715214017 e-mail: [email protected] REPUBBLICA CEKA RADMILA VALTROVA - Trojicka 2 - 12800 Praha 2 - Ceska Republika RUSSIA PTOLOMEI SVAROGICH - ap. 352, Kountsevskaia St.41 - 121351 Moscow - Russia Tel. e Fax: 007-091-4177332 e-mail: [email protected] SPAGNA JOSÈ LUIS SAN MIGUEL DE PABLOS - Plaza de Matuta, 4 - 4°D - E28012 Madrid - Espana Tel:0034-91-4281897 STATI UNITI JAMES H. HOLDEN - American Federation of Astrologers - P.O. Box 22040 - 6535 South Rural Road ad TEMPE - AZ 85285-2040 U.S.A. 208 Argomento L.A. 136-990 AVVERTENZE PER L’INVIO DI ARTICOLI Modalità di invio Il lavoro va trasmesso preferenzialmente via e-mail all’indirizzo [email protected] accuratamente controllato per i refusi. Inviare il materiale come allegato, in formato compatibile con WORD6 per Windows 98 . Per le illustrazioni (grafici,tabelle e figure) esistono due possibilità: 1) Inserire direttamente le stesse nel corpo del testo ( spezzare in più tronconi se fosse lungo) 2) Inviare separatamente a) un file per ogni illustrazione,in formato JPEG o TIF, in bianco e nero, da denominare col vostro cognome + fig.1, fig. 2 ecc. b) il testo, con l’indicazione: [qui figura 1, ecc ]. Al caso la Redazione può ritoccare o rifare le figure ai fini estetici. La conferma sia della ricezione sia dell’eventuale accettazione sarà trasmessa sollecitamente con lo stesso canale. In alternativa usare un dischetto, con le stesse modalità, ma con maggiori rischi. Se le figure non sono trasmissibili con lo stesso metodo si provveda all’invio del materiale cartaceo alla Redazione (D. Valente - via Monzambano 13 - 20159 MILANO) con l’indicazione. “Materiale per Linguaggio Astrale”. L’invio di materiale esclusivamente cartaceo comporta grossi ritardi nella pubblicazione e il rischio d’errori di battitura. Sui contenuti Il titolo deve corrispondere effettivamente al contenuto e non deve essere vago o generico. Andrebbe corredato da un riassunto assai sintetico (es. 3-5 righe) che chiarisca al lettore il contenuto e lo inviti a leggere in extenso. Sono ammessi lavori non strettamente astrologici in cui sia evidente l’analogia o la connessione con la simbologia astrologica. Sono gradite anche notizie, osservazioni, curiosità, amenità, notizie particolari del mondo astrologico, così come segnalazione di articoli di quotidiani, notizie su avvenimenti, resoconti d’incontri interessanti per il CIDA ecc.. Oppure frasi scultoree o aforismi specie se utili didatticamente.. Non si ammettono: – lavori inutilmente prolissi, o ripetitivi, salvo che l’Autore accetti che se ne faccia un’opportuna riduzione. Di regola non si dovrebbero superare le 25 pagine dattiloscritte, note e figure comprese; – lavori con introduzioni superflue che “spieghino” concetti ampiamente noti al lettore medio (ad es. la precessione degli equinozi o il domicilio dei pianeti ecc.); – ingiurie personali, polemiche sull’operato altrui, mentre sono benvenute le discussioni sulle idee; – sentenze arbitrarie, personali e negative prima di esporre le prove (tipo “l’Autore sbaglia quando dice” ecc., anzichè esporre la frase incriminata e dimostrarne l’infondatezza); – traduzioni o trascrizioni di lavori senza indicare la fonte; – linguaggio scurrile o troppo gergale; – uso di termini ermetici o sigle ultraspecialistiche senza spiegarne il significato, specie per materie non astrologiche (psicanalisi, esoterismo, omeopatia ecc.); – conclusioni “scientificamente” inaccettabili (ad es. definire “statistica” un’indagine su tre casi e ritenendo significativi i risultati). La Redazione si riserva di apportare le modifiche (grammaticali, sintattiche, ecc.) volte esclusivamente a migliorare la qualità e la comprensione del testo. I tagli consistenti saranno comunicati all’Autore. I manoscritti non saranno restituiti. La Redazione può anche accettare un’ulteriore versione in francese, inglese o spagnolo dello stesso articolo. Per lavori di particolare pregio il Comitato editoriale può prescindere dalle regole suesposte.