Il SISTEMA IDROGRAFICO LUCANO(*) I FIUMI / GLI INVASI/ LE TRAVERSE/ I BACINI I FIUMI Nei suoi circa 10.000 kmq il territorio è per il 70% montuoso, per il 20% di collina e per il 10% di pianura. Si caratterizza in una parte occidentale, montuosa, dalla parte litorale e centrale collinosa, più alta e boschiva nel melfese fino alla Murgia materana. La variabilità della geomorfologia della Basilicata origina una complessa rete idrografica, sia superficiale che sotterranea. Il sistema idrografico, determinato dalla presenza della catena appenninica che attraversa il territorio occidentale della regione, è incentrato sui cinque fiumi con foce nel mar Jonio (da est verso ovest Bradano, Basento, Cavone, Agri e Sinni - Fig. 1), i cui bacini nel complesso si estendono per circa il 70% sul territorio regionale. Il regime dei corsi d’acqua lucani è tipicamente torrentizio, caratterizzato da massime portate durante il periodo invernale e da un regime di magra durante la stagione estiva. Fig. 1 I fiumi della Basilicata Il fiume Agri nasce non lontano dalla sorgente del Basento, scorre nel settore occidentale della Basilicata, dalla catena appenninica alla costa ionica, attraversando la valle più fertile e con maggior insediamento antropico; è lungo 136 km ed ha un bacino a forma trapezaidale di 1770 kmq (di cui 15 in territorio campano); la parte montana è posta nelle province di Potenza e Matera, ed è orientata da nord-ovest a sud-est e confina con i bacini idrografici dei fiumi Basento e Cavone a nord, Sele ad ovest, Sinni e Noce a sud. Fig.2 il Bacino dell'Agri Il fiume Basento nasce nell'Appennino lucano settentrionale, scorre da nord-ovest a sud-est nelle province di Potenza e Matera e sfocia nel Golfo di Taranto; il suo bacino si estende tutto in territorio lucano per circa 1537 kmq. Dopo un percorso di circa 149 km, sfocia presso Metaponto; pur con un bacino decisamente minore, il Basento ha una portata media annua circa doppia rispetto al Bradano (12.2 mc/s alla stazione di Menzena a 24 km dalla foce). Il bacino è caratterizzato da una scarsa percentuale di superficie permeabile, intorno al 20%, scarse precipitazioni nella parte bassa del bacino e piuttosto copiose nella parte più alta, dove si riscontra anche una discreta presenza di fonte sorgentizie. Lungo il corso del torrente Camastra, il cui bacino è pari al 23% del bacino del Basento ed è caratterizzato da una notevole complessità del reticolo idrografico, è stato realizzato il lago artificiale del Camastra, utilizzato prevalentemente per scopi idropotabili. Fig.3 il bacino del Basento Il fiume Bradano è il primo dei fiumi jonici, a partire da nord, sfocia nel Golfo di Taranto ed interessa tutto il settore centro-occidentale della Basilicata, in provincia di Potenza e di Matera, confinando con i bacini dei fiumi Ofanto a nord-ovest, Basento a sud e con le Murge a est. E' lungo 120 km ed il suo bacino copre una superficie di 2765 kmq, dei quali 2010 kmq appartengono alla Basilicata ed i rimanenti 755 alla Puglia. Nonostante l'ampiezza del bacino, che è il più esteso della Basilicata, questo fiume ha la più bassa portata media annua alla foce fra i suoi consimili (poco più di 7 mc/s); ciò a causa delle modeste precipitazioni che sono le più basse nella regione, della predominanza di terreni poco permeabili e della conseguente povertà di manifestazioni sorgentizie. La scarsità idrica è manifestata anche dal valore della portata unitaria, pari a 2.67 l/s kmq, che è fra le minori osservate nelle stazioni idrometriche della regione. Pur tuttavia lungo il suo percorso e quello di alcuni suoi affluenti sono state realizzate importanti opere idrauliche: Diga di San Giuliano, realizzata a scopo irriguo nel 1955 ed entrata in funzione nel 1961; Diga di Serra del Corvo sul Basentello, al confine tra Puglia e Basilicata; Diga di Acerenza sul fiume Bradano; Diga di Genzano sulla Fiumarella. Fig.4 Il Bacino del Bradano Il fiume Cavone, che si origina col nome di Torrente Salandrella, nasce nella zona montuosa centro-meridionale della Basilicata, percorre da nord-ovest a sud-est la provincia di Matera e raggiunge la costa ionica nel Golfo di Taranto; è lungo solo 49 km e la superficie del suo modesto bacino è di circa 675 kmq, confinante con i bacini del Basento e dell'Agri. Date le sue caratteristiche deve essere considerato più torrente che un fiume. Fig.5 il Bacino del Cavone Il Lao è uno dei principali fiumi del Parco Nazionale del Pollino. Nasce dalla Serra del Prete (2181), una delle cime del massiccio del Pollino. La parte iniziale del Lao, nella provincia di Potenza, viene anche chiamato fiume Mercure. Ha una portata magra di 4,5 mc. E, scendendo a valle, è alimentato da altri numerosi torrenti, come il fiume Iannello. Il fiume prosegue da Rotonda (PZ) verso Laino Borgo (CS), dove riceve le acque di un altro affluente, il Battendiero (proveniente da Mormanno). Fig. Fig.6 Il bacino ( parte lucana) del Lao Il fiume Noce scaturisce dalle Murge del Principe (1398 m) e sfocia nel mar Tirreno, nella Piana di Castrocucco, a circa 8 km a sud di Maratea dopo un percorso di circa 50 km. E' il più importante corso d'acqua del sistema montuoso Sirino-Papa che con le sue due vette, del monte Sirino (1907 m) e del monte Papa (2005 m), segna lo spartiacque appenninico tra i bacini dei fiumi Agri e Sinni ad est e dei fiumi Calore e Noce ad ovest. Il regime idrologico del fiume Noce è caratterizzato da una grande varietà delle portate dovuta, fra l'altro, alle rilevanti pendenze della rete idrografica e alla modesta ampiezza del bacino; nell'ambito dell'impluvio complessivo si riscontano vari sottobacini di una certa importanza aventi forme e caratteristiche diverse, definiti dagli affluenti del corso principale. Fig.7 Il bacino del Noce Il fiume Ofanto è il più settentrionale dei fiumi lucani ed attraversa complessivamente tre regioni, con una lunghezza di 134 km ed un bacino imbrifero totale di oltre 3000 kmq, di cui poco più di 1320 ricadono nel territorio lucano; in tale zona, che coincide con la parte centrale del suo percorso, il suo andamento è caratterizzato da numerosi meandri. Tra i suoi affluenti figura il Torrente Oliveto, emissario del lago Rendina, uno dei più antichi invasi artificiali della regione, ottenuto per sbarramento dei torrenti Arcidiaconata e Venosa. Altri due invasi, non più in esercizio, erano stati ottenuti per sbarramento del Ficocchia (Lago Saetta) e del Muro Lucano (Lago di Muro Lucano). Fig.8 il Bacino dell'Ofanto Il bacino del fiume Sele interessa la parte montuosa centro-occidentale della regione per circa 833 kmq, riguardanti i subaffluenti Marmo-Platano e Melandro, tributari del Tanagro, affluente di sinistra del Sele. La portata media annua del Sele, a 10 km dalla foce, è di oltre 69 mc/s, di cui quasi 11 provengono dal Tanagro. Il torrente Platano scorre nell'estremo settore nord-occidentale della Basilicata, nella provincia di Potenza, compiendo però l'ultima parte del suo percorso in territorio campano prima di confluire nel fiume Tanagro; il suo bacino confina a nord con quello dell'Ofanto, ad est con quelli dei fiumi Basento ed Agri. Fig.9 Il Bacino del Sele Il fiume Sinni, nasce a quota 1380 metri, dalla Serra della Giumenta, sul versante orientale del monte SirinoPapa; percorre da ovest a est l'estremo settore meridionale della Basilicata. Il Sinni è lungo 94 km ed il suo bacino idrografico ha una superficie complessiva di 1292 kmq, confinando 44 con i bacini dei fiumi Agri a nord, Noce ad ovest, Lao e Coscile-Crati a sud. Il fiume Sinni ha una considerevole portata media annua, conseguenza del notevole afflusso meteorico,ed allo scopo di valorizzare tale risorsa sono stati realizzati gli invasi artificiali di Maserria Nicodemo e Monte Cotugno. Fig.10 il bacino del Sinni GLI INVASI La disponibilità delle acque superficiali a livello regionale per gli usi potabili, irrigui ed industriali è frutto delle grandi opere di modificazione del regime idraulico che hanno reso disponibile più di 1/3 dei deflussi superficiali, al di fuori delle portate sorgentizie. I laghi naturali della Basilicata sono cinque: i due laghi di Monticchio, localizzati nel Vulture, nei comuni di Rionero e Atella, e i laghi Laudemio-Remmo (Lagonegro), Sirino (Nemoli) e Rotonda (Lauria), localizzati nel Lagonegrese. Molto più consistente sul territorio regionale è la presenza di invasi, serbatoi e traverse come riportato nella cartina sottostante. INVASI TRAVERSE E SERBATOI Invasi ad uso prevalente idro-potabile Invaso del Camastra Il fiume Basento è sbarrato in un affluente a destra dalla diga del Camastra, la cui costruzione, iniziata nel 1962, terminò nel 1970. Alta 54 metri e con una capacità di circa 32 milioni di mc, le sue acque vengono utilizzate dalla città di Potenza e dal suo hinterland. Durante la stagione estiva contribuisce a soddisfare la domanda di risorsa ad uso irriguo per il Consorzio di Bonifica Bradano-Metaponto e ad uso industriale per l'area industriale val basento dell'ASI di Matera Dati strutturali Anno ultimazione lavori Stato Fiume Altezza Diga (mt) Capacità (Mmc) Quota Max Invaso m.s.l.m. Quota max di regolazione m s.l.m. Volume utile di regolazione (Mmc) Tipo diDiga Bacino Sotteso Kmq Uso Irriguo (mc) Erogazioni Potabile (mc) Valore medio annuo 24.000.000 % media annua 80% 1968 Esercizio Sperimentale Torrente Camastra 54,1 32 534,6 531,6 23,6 in materiale sciolto, zonata con nucleo centrale di tenuta 350 Plurimo Industriale (mc) 4.000.000 13,3% 2.000.000 6,7% Totale annuo erogato (mc) 30.000.000 100,0% Invaso del Pertusillo La diga del Pertusillo, posta nel mediocorso del fiume Agri, è stata costruita tra il 1957 ed il 1962. La diga, con un‟altezza di 95 m, invasa circa 155 milioni di mc di acqua per destinarli ad uso irriguo, idroelettrico e potabile. Per la sua capacità di invaso e per le caratteristiche del suo bacino imbrifero essa rappresenta uno dei punti di forza dello schema idrico Jonico-Sinni. 1963 Dati strutturali Anno ultimazione lavori Stato Fiume Altezza Diga (mt) Capacità (Mmc) Quota Max Invaso m.s.l.m. Quota max di regolazione m s.l.m. Volume utile di regolazione (Mmc) Tipo di Diga Bacino Sotteso Kmq Uso Erogazioni periodo 1992-2002 Potabile (mc) Valore medio annuo periodo 1992/ 2002 Esercizio Normale Agri 95 155 532 531 142 muraria a volta ad arco a gravità 630 Plurimo Irriguo (mc) 49.380.182 Industriale (mc) 3.207.665 103.498.880 Totale annuo erogato (mc) 152.879.062 Invaso di Monte Cotugno , in agro di Senise, con i suoi 530 milioni di mc di capacità, rappresenta il punto nodale dello schema idrico jonico-Sinni. Realizzato lungo il corso del fiume Sinni, tra il 1970 ed il 1982, è la più grande diga in terra battuta d'Europa. Le portate derivate della diga sono destinate a usi plurimi (potabile, irriguo, industriale) della Basilicata e della Puglia. Dati strutturali Anno ultimazione lavori Stato Fiume Altezza Diga (mt) Capacità (Mmc) Quota Max Invaso m.s.l.m. Quota max di regolazione m s.l.m. Volume utile di regolazione (Mmc) Tipo di Diga Bacino Sotteso Kmq Uso 1983 Esercizio Sperimentale Sinni 65,5 530 255,8 252 433 in terra 890 Plurimo SCHEMI IDRICI una volta definito il sistema idrografico della regione possiamo procedere alla descrizione dei grandi schemi idrici che sono: 1. FRIDA Lo schema acquedottistico realizzato negli anni 60 - 70 prevede di servire: FRIDA - MANCOSA - S. GIOVANNI - CARAMOLA ACQUEDOTTO L/s IDA MANCOSA - S. GIOVANNI CARAMOL A ZONA COMUNE ZONA MONTANA Castelluccio S.e frazioni 10,26 Cersosimo 4,95 Chiaromonte e frazioni 21,97 Cirigliano 3,96 Colobraro 8,13 Gorgoglione e frazioni 6,78 Noepoli 6,93 S. Costantino A. 5,95 S. Paolo A. 3,96 S. Severino L. 6,93 Salandra e Frazioni 18,36 Stigliano 29,38 ZONA Bernalda COLLINARE Calciano Craco Ferrandina e frazioni Francavilla S.S. Garaguso Grassano Grottole 5,80 4,96 41,58 21,79 6,96 19,12 16,14 Mc Accettura 13,35 ACQUA CONSEGNATA 13,30 419.461 323.715 156.103 692.858 124.883 256.395 213.699 218.544 187.689 124.883 218.544 578.910 926.499 420.999 183.001 156.310 1.311.343 687.308 219.369 602.899 509.108 Miglionico 8,62 Montalbano J. 36,04 Montescaglioso 4,16 Nova Siri centro e zone 32,04 rurali Oliveto L. 3,96 Pisticci e frazioni 68,61 Pomarico 15,83 Rotondella centro e zone 18,05 rurali San Giorgio L. 8,18 S. Mauro F. 5,95 Senise e zone rurali 48,39 Tursi 16,54 Valsinni 10,26 1° Diram. calabrese I 20,23 canna * 1° Diram. calabrese II 7,35 canna 2° Diram. calabrese 9,82 Derivazioni da adduttrici 9,65 Volumi tecnici 13,88 TOTALE 608,12 Frida 496,02 Prelevata da Mancosa-San Sorgenti Giovanni Caramola 7,71 TOTALE 608,12 271.839 1.136.419 131.259 1.010.320 124.883 2.163.733 499.283 569.100 257.979 187.605 1.526.000 521.589 323.649 638.030 231.640 104,39 309.530 304.458 437.698 19.177.536 15.642.491 3.292.002 243.043 19.177.536 BASENTO CAMASTRA AGRI allo Schema Basento Camastra Agri. ACQUEDOTTO BASENTO - CAMASTRA - AGRI ACQUEDOTTO L/s BASENTO CAMASTRA AGRI ZONA ALTA MEDIA E BASSA VALLE DELL'AGRI Armento Castronuovo S. A. Cons. Alta Val d'Agri Corleto P. Gallicchio Gorgoglione Guardia P. Marsiconuovo e frazioni Marsicovetere Missanello Montemurro e frazioni Roccanova S. Arcangelo - S. Brancato S. Martino d'A. Spinoso Viggiano e frazioni ALTO BASENTO Anzi Abriola (zone rurali) Avigliano e frazioni Brienza e frazioni Laurenzana Picerno Pignola Ruoti Satriano Sasso di C. Baragiano Tito e frazioni POTENZA Potenza zone rurali Potenza zona industriale RAMO NORD Banzi Cancellara Forenza Genzano Maschito Oppido L. Pietragalla e frazioni Vaglio e frazioni COMUNE Mc Aliano - Alianello (Mt.) 7,89 5,16 23,43 16,15 4,29 0,95 3,60 11,84 3,65 3,39 9,45 3,57 20,60 8,93 10,30 10,79 ACQUA CONSEGNATA 4,52 142.484 248.885 162.781 738.875 509.223 135.213 29.906 113.661 373.463 115.178 106.768 298.099 112.454 649.587 281.548 324.907 340.427 8,66 0,95 29,69 14,72 8,38 13,69 24,54 0,95 2,69 3,38 4,37 21,83 Potenza centro 42,16 5,91 Acerenza 4,20 4,48 8,98 20,40 9,66 10,57 17,14 10,13 273.014 29.906 936.406 464.273 264.140 431.676 773.783 29.906 84.957 106.514 137.784 688.428 309,34 8,16 9.755.327 1.329.595 186.354 257.449 132.473 141.258 283.148 643.411 304.793 333.307 540.412 319.538 3. VULTURE ACQUEDOTTO VULTURE - SELE - PIERNO ACQUEDOTTO ZONA COMUNE L/s VULTURE SELE - PIERNO Mc Rionero e Fraz. RIONERO Atella e fraz. Barile Filiano e fraz. S. Fele (frazioni) Ginestra Ripacandida NORD - EST Melfi Montemilone Palazzo S. G. Pescopagano Venosa Matera Zona indust. Vitalba Volumi Tecnici TOTALE La Francesca Da sorgenti Pierno Da Sele TOTALE 13,23 8,74 10,00 4,21 3,98 7,29 Lavello ACQUA CONSEGNATA 45,97 1.449.758 417.305 275.485 315.437 132.801 125.558 229.854 40,26 1.269.737 23,87 13,15 11,59 6,41 51,55 27,07 9,55 4,66 281,52 35,35 752.636 414.696 365.365 202.159 1.625.533 853.543 301.271 146.858 8.877.996 1.114.876 7,86 238,31 281,52 247.818 7.515.303 8.877.997 4. SINNI – PERTUSILLO SINNI - PERTUSILLO - SELE ACQUEDOTTO ZONA COMUNE L/s PERTUSILLO Matera Matera SINNI Montescaglioso Montescaglioso 21,87 Zona industriale di Matera 11,11 Derivazioni da adduttrici 11,73 Volumi Tecnici 4,24 TOTALE 326,56 TOTALE PERTUSILLO ACQUEDOTTO L/s PERTUSILLO ACQUA CONSEGNATA Mc 277,62 8.754.976 689.585 350.296 369.852 133.691 10.298.400 Sinni-Pertusillo- Sele ZONA COMUNE Mc Media e bassa Bernalda collina materana Marconia (Fraz. di Pisticci) 22,68 Metaponto borgo (Fraz. di Bernalda) 5,99 Tinchi (Fraz. di Pisticci) 7,00 Tursi (da presa Caprarico) 1,17 Derivazioni da adduttrici 1,48 Volumi Tecnici 6,97 TOTALE 78,68 Totale Pertusillo ACQUA CONSEGNATA 33,38 1.052.698 715.258 188.960 220.808 36.985 46.784 219.750 2.481.243 78,68 2.481.243 5. SINNI (Acquedotti Metapontini) POTABILIZZATORE MONTALBANO - SCHEMA SINNI ACQUEDOTTO ZONA COMUNE L/s Mc Potabilizzatore Zona costiera jonica Diramaz. ENEA 4,30 Montalbano J. 3° Diram. calabrese Casinello (Fraz. Di Pisticci) Ginosa marina (Ta) Metaponto lido (Fraz. di Bernalda) Nova Siri scalo Policoro Rotondella lido Scanzano j. San Basilio (Fraz. di Pisticci) Terzo cavone (Fraz.di Scanzano j.) Derivazioni su adduttrici Volumi Tecnici TOTALE TOTALE Sinni 2 0,99 11,25 26,69 9,00 17,25 54,72 2,50 36,00 5,75 4,25 3,00 6,00 181,70 181,70 ACQUA CONSEGNATA 182.093 31.236 436.397 611.010 420.109 889.091 2.119.515 103.831 1.439.284 350.420 133.987 94.317 187.682 6.998.972 6.998.972 6. TORBIDO – MARATEA ACQUEDOTTO TORBIDO - MARATEA ACQUEDOTTO ZONA L/s TORBIDO MARATEA TRECCHINA MARATEA Trecchina e fraz. EST Lauria e fraz. Nemoli e fraz. Rivello e fraz. Volumi Tecnici TOTALE Ondavo Parrutta . Da sorgenti e pozzi Sorgimpiano Torbido Torno TOTALE COMUNE Mc Maratea e fraz. 12,85 Lagonegro e fraz. 34,75 6,23 17,72 10,00 152,47 2,00 16,45 S. Basilio 8,04 114,49 2,10 152,47 29,34 9,38 41,57 ACQUA CONSEGNATA 1.311.081 405.268 925.285 1.095.858 196.458 558.850 315.360 4.808.160 63.084 518.895 295.711 253.698 3.610.676 66.096 4.808.160 Il Piano Regionale di Tutela delle Acque(PRTA) ha sancito che “Le reti fognarie di nuova realizzazione devono essere di tipo separato. Le reti miste esistenti devono essere progressivamente separate e risanate, fatte salve situazioni particolari e limitate ove non vi sia la possibilità tecnica di separazione a costi sostenibili e nel rispetto delle condizioni di sicurezza” Tale misura, che effettua una scelta strategica importante più restrittiva di quella del Piano d’ambito, impatta significativamente sul piano degli interventi del PdA dovendo prevedere la realizzazione di nuovi tratti separati e l’adeguamento di quelli esistenti alla tipologia di reti separate. Una conseguenza dell’indicazione per la separazione delle reti fognarie tra bianche e nere è quella di dover realizzare delle vasche di accumulo per le acque di prima pioggia (art. 37). * (fonte A.A.T.O. per il S.I.I. con i dati forniti dal Gestore A.L. S.p.a.)