CORSO DI LOGICA E PSICOLOGIA DEL PENSIERO
A.A. 2004-05
INDIRIZZO LA96
Analisi e intervento psicologico
per l’età adulta
Prof. Claudia Casadio
LINGUAGGIO E PENSIERO
Le relazioni tra linguaggio e pensiero sono state
studiate nel corso dei secoli, cercando di dare una
risposta soddisfacente a domande come:
Esiste una relazione tra linguaggio e pensiero?
Di che tipo? Coinvolge il corpo?
Descartes: res cogitans vs. res extensa
E’ la forma linguistica una rappresentazione della
forma del pensiero?
Pensiero = forma linguistica interna
Di quale natura è l’origine del linguaggio umano?
Storico-sociale? Genetica? Casuale o necessaria?
Il linguaggio viene sviluppato dal bambino attraverso
l’esperienza e l’apprendimento?
Oppure è una facoltà (forma) innata che si definisce e
concretizza attraverso lo sviluppo del bambino?
A questi e simili quesiti viene fornita una risposta nel
volume di R. Jackendoff : Linguaggio e natura umana
DUALITA’ DEL SEGNO LINGUISTICO
Il rapporto mente-linguaggio è bene esemplificato
dalla analisi del segno linguistico proposta da F. De
Saussure :
il significato (o immagine mentale) viene veicolato dal
significante (o immagine acustica) attraverso la
mediazione dell’apparato fonatorio ed uditivo umano
(il corpo).
Il significato sta al significante come la faccia di una
moneta sta all’altra: sono inscindibili, la loro unione
produce l’articolazione linguistica.
LIVELLI DELLA FORMA LINGUISTICA
FORMA MORFO-FONOLOGICA -- strutture assunte
dalle sequenze di suoni (fonemi e morfemi)
FORMA SINTATTICA -- strutture assunte
sequenze di parole : espressioni, frasi
FORMA SEMANTICA
-- strutture assunte
significati associati alla forma sintattica
dalle
dai
FORMA PROSODICA – PRAGMATICA – propria della
articolazione dello scambio comunicativo
ll modello T
di Chomsky
GRAMMATICA
LESSICO
SINTASSI
FORMA
FONOLOGICA
FORMA
SEMANTICA
NATURA E CULTURA
Prerequisiti per l’esistenza del linguaggio umano,
come facoltà distintiva, differenziata dalle forme di
comunicazione animale (che pure sono linguaggi).
Quali caratteristiche ha la natura umana perché si
possa dar conto del fatto che tutti siamo in grado di
parlare e capire una lingua?
Dipende esclusivamente dal fatto che abbiamo un
cervello? Dalla sua grandezza?
Espandere semplicemente il cervello di una scimmia
non le consentirebbe di parlare come noi.
PARAMETRI DELLA CAPACITA’ LINGUISTICA
ARGOMENTO a favore della grammatica mentale
La varietà espressiva dll’uso linguistico implica che il
cervello di chi impiega il linguaggio contenga principi
grammaticali inconsci
ARGOMENTO a favore della conoscenza innata
Il modo in cui i bambini imparano a parlare implica
che il cervello umano abbia una specializzazione
geneticamente determinata, finalizzata al linguaggio
PARADOSSO DELL’ACQUISIZIONE
I linguisti hanno cercato per decenni di individuare i
principi che stanno “dietro” alle forme grammaticali
delle diverse lingue.
Sono gli stessi principi grammaticali che i bambini
acquisiscono inconsciamente, sono i principi della
grammatica mentale di cui si sa ancora molto poco.
Questo è il paradosso dell’acquisizione del linguaggio
: la comunità degli specialisti per decenni non è stata
capace di ricostruire l’impresa che ogni bambino di
circa 10 anni è riuscito a compiere, in modo istintivo.
C’è qualcosa di speciale nell’apprendimento del
linguaggio, qualcosa che non è a disposizione degli
adulti, e rimane da spiegare quali meccanismi
permettano ai bambini di imparare a parlare la loro
lingua in modo spontaneo e naturale.
Ciò cui il bambino perviene è una grammatica
mentale che è completamente inacessibile alla
coscienza.
Tale grammatica mentale si basa su una grammatica
universale innata ed evoluta nel corso dei millenni
con il cervello umano.
La conoscenza innata del linguaggio non si mostra fin
dalla nascita, ma inizia a manifestarsi dopo alcuni
mesi e comunque intorno ai due anni.
Questo si concilia con l’ipotesi genetica
che
attribuisce questa conoscenza alla struttura cerebrale
e alla sua maturazione.
L’ipotesi genetica è l’unico modo plausibile per
potere attribuire una conoscenza innata al bambino. I
bambini non imparano la propria lingua seguendo
insegnamenti esterni, ma hanno inconsciamente a
disposizione una grammatica mentale che fornisce
loro le strutture per formare enunciati.
FORMA DELLA GRAMMATICA MENTALE
Grammatica mentale =
Parte innata (GU) + parte appresa
GU = grammatica universale
Se certi aspetti delle lingue sono simili, è plausibile
che essi appartengano alla parte innata (cf. clausole
interrogative e relative: sintagmi wh-)
Gli aspetti di una lingua diversi dalle altre lingue
appartengono alla parte appresa dal bambino.
Parte innata del linguaggio =
ciò che è dovuto ad una capacità specificamente
finalizzata al linguaggio
+
ciò che è dovuto alle caratteristiche generali della mente
L’apprendimento del linguaggio non è un passivo assorbimento di informazioni dall’ambiente, ma elaborazione di
principi inconsci che consentono di dare un senso
all’informazione che proviene dall’ambiente.
Non solo riproduzione “a pappagallo” dell’input, ma
anche uso del linguaggio in modi innovativi.
RIFERIMENTI
[1] R. Jackendoff, Linguaggio e natura umana, Il Mulino, Bologna
[2] F. Casadei, Lessico e semantica, Carocci, Roma
[3] N. Chomsky, Riflessioni sul linguaggio, Torino, Einaudi
[4] S Pinker, Come funziona la mente