La storia e le origini sul Buddha di Smeraldo Scritto da Lorella Binaghi Giovedì 31 Dicembre 2015 22:56 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Gennaio 2016 20:21 La storia e le origini sul Buddha di Smeraldo a Bangkok Traduzione in italiano alla cura di Lorella Binaghi. Fonte http://asiasworld.net/thailand/chiang-mai/chiang-rai/the-emerald-buddha-origins-and-hist ory/index.cfm Sulle origini e il significato del Buddha di Smeraldo in Thailandia un ottimo racconto è stato scritto da Eric Roeder su ’Explorations in South East Asian Studies'', “Journal of Southeast Asian Studies Student Association”, Vol. 3, del 1999. Il Buddha di Smeraldo è noto come “il Palladio della società thailandese”. Situato sulla base del Grand Palace e all'interno del Wat Phra Keo, il Buddha di Smeraldo veglia la nazione thailandese. Eppure, la storia dell'immagine continua a non essere molto rivelata. Fiaba, mito, leggenda e realtà si mescolano, creando una palude per chi studia il Buddha di Smeraldo. Mentre il Buddha è spesso citato in testi sulla Thailandia, sorprendentemente poco è stato scritto su di esso. Di là dall’immagine storica originaria documentata, il Buddha di Smeraldo ha viaggiato ampiamente. 1/8 La storia e le origini sul Buddha di Smeraldo Scritto da Lorella Binaghi Giovedì 31 Dicembre 2015 22:56 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Gennaio 2016 20:21 Quest’articolo esaminerà le mitiche origini del Buddha di Smeraldo come riportate sulla Cronaca del Buddha di Smeraldo e da altre fonti, che fanno risalire la sua storia in Thailandia dalla sua prima apparizione nella città di Chiang Rai. Al momento della sua scoperta nel Chiang Rai, il Buddha di Smeraldo è diventato molto ambito. L'immagine fu spostata in tutta la regione, da Chiang Rai a Lampang, Chiang Mai, Luang Prabang, Vientiane, Thonburi, e, infine, nella sede attuale a Bangkok. Più che un bottino di battaglia, il Buddha di Smeraldo è stato creduto portasse la legittimità e la prosperità a tutti quelli che lo possedessero. Così il re e tutta la regione hanno desiderato che il Buddha di Smeraldo presiedesse e portasse la buona sorte alle loro capitali. https://twoyeartrip.com/blog/tag/thailand/ L'arrivo del Buddha di Smeraldo a Bangkok ha segnato l'inizio e l'ascesa della dinastia Chakri. Il primo re della dinastia Chakri Rama I convalidando il suo regno, spostò la sede del suo governo a Bangkok e ulteriormente rafforzando la sua posizione attraverso il possesso del Buddha di Smeraldo. Rama I costruì un magnifico tempio per ospitare il Buddha, e oggi l'immagine serve come un simbolo religioso potente per la maggior parte dei buddisti thailandesi nella regione. Uno studio dell'iconografia di questa immagine può fornire indizi alle sue origini, e la pietra usata per crearlo - diaspro , non smeraldo - può anche suggerire l’origine artigianale del Buddha di Smeraldo. L’immagine del Buddha più antica, si crede abbia maggior potere. Il Buddha di Smeraldo ha una lunga storia, che risale forse all’India. All'inizio del periodo di Bangkok, il Buddha di 2/8 La storia e le origini sul Buddha di Smeraldo Scritto da Lorella Binaghi Giovedì 31 Dicembre 2015 22:56 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Gennaio 2016 20:21 Smeraldo fu preso dal suo tempio e sfilato nelle strade per alleviare la città e la campagna dalle varie calamità. L'immagine segna anche il mutare delle stagioni in Thailandia, con il re che presiede alle cerimonie stagionali. Il potere del Buddha di Smeraldo dà legittimità al re e protezione alla nazione. Il significato dell'immagine si basa sulla sua lunga storia e il simbolismo è come un oggetto di potere per coloro in grado di possederlo. Durante il periodo di Bangkok, non tutti quelli che desideravano il Buddha di Smeraldo erano di stirpe reale. Il significato politico del Buddha ha assegnato la legittimità della Thailandia durante la Seconda Guerra Mondiale. L'immagine serve a marcare legittimità politica al di fuori della famiglia reale. Oggi, il re Rama IX, esercita ancora un notevole potere e influenza in Thailandia. Alcuni credono che sia il secondo e l'ultimo re della dinastia Chari, con il suo successore che segna la decima e ultima regale dinastia Chari. Dei figli del re ci sono due candidati dai quali egli deve scegliere, un principe e una principessa. Dopo Rama X chi sarà il custode del Buddha di Smeraldo? Mentre il Buddha di Smeraldo ha avuto un passato oscuro, il suo futuro è ancora meno chiaro. Una favola. Cinque secoli dopo il Buddha nel Nirvana, viveva in India, un asceta di nome Nagasena. Nagasena era profondamente devoto agli insegnamenti del Buddha. La sua dedizione lo indirizzò a diventare un monaco a Wat Asokarem nella città di Pataliputra. In Pataliputra, la devozione e l'amore di Nagasena per il Buddha s’intensificarono. Fiducioso nelle sue capacità, l’incrollabile devozione e le parole di Nagasena suscitarono un rinnovato interesse nella gente della città che aveva dimenticato gli insegnamenti del Buddha. Eppure, la crescente fiducia e la devozione di Nagasena erano ardue a causa del suo quotidiano sforzo mentale e fisico. La sua condivisione agli insegnamenti del Buddha con il crescente numero di devoti della città cominciò a farsi sentire. La tristezza di Nagasena presto raggiunse il potente dio Indra alle pendici del monte Meru. Preoccupato, Indra e Vishnu scesero dal monte per alleviare il pesante fardello dal cuore di Nagasena. Nel rigoglioso giardino di Indra e Vishnu a Wat Asokaren, circondati da pavoni e dal profumo di gelsomino, si avvicinò Nagasena entrato nel giardino. Dopo aver visto le due divinità, Nagasena cadde in ginocchio con le mani e il viso in prossimità del suolo. Indra chiese a Nagasena di alzarsi e condividere i suoi guai. Nagasena spiegò agli dei che gli insegnamenti del Buddha potevano essere condivisi con tutti e che l'immagine del Buddha fu creata in modo che tutti potessero adorarla e renderle omaggio. L'immagine del Buddha fu fatta per durare sempre, la figura del Buddha è scolpita in pietra preziosa. 3/8 La storia e le origini sul Buddha di Smeraldo Scritto da Lorella Binaghi Giovedì 31 Dicembre 2015 22:56 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Gennaio 2016 20:21 Con lo scopo d’aiutare Nagasena, Indra incaricò Vishnu ad andare al temuto Monte di Velu e cercare la più preziosa di tutte le gemme da utilizzare per l'immagine del Buddha. Fissando il suolo, Vishnu rifiutò di muoversi, e sembrava ignorasse le parole Indra. La pazienza di Indra rapidamente scemò e richiese a Vishnu che obbedisse alla sua richiesta. Vishnu cadde in ginocchio e confidò a Indra i suoi timori dei demoni oscuri che riempivano le pendici del monte Velu. Parlando con voce strozzata dalla paura, Vishnu disse a Indra che chi cerca di rimuovere le gemme preziose dalla montagna sarebbero caduti sotto gli influssi dei demoni. Indra calmò i timori di Vishnu e si offrì di accompagnarlo al Monte Velu. Nella versione di Marian Davies Toth a questo racconto, si fa notare che "i demoni e i giganti custodiscono attentamente i tesori della montagna così come i re di Siam curano i loro elefanti bianchi." [1] Il grande salto nel tempo tra la creazione della prima immagine del Buddha e dei re di Siam osservata nella versione data da Toth prefigurava l'eventuale luogo per il riposo del Buddha di Smeraldo in Thailandia. Questo intervallo non è importante, tuttavia; solo il riferimento a Siam è rilevante. In questo caso, le divinità indù Indra e Vishnu mostrano il loro rispetto per i re di Siam riconoscendo il difficile compito per il recupero di una pietra grande abbastanza da produrre la prima immagine di Buddha. Mentre la storia continua, sia Indra sia Vishnu affrontò i demoni del Monte Velu. Riconoscendo Indra, i demoni abbandonarono la loro postura aggressiva e s’inchinarono a lui, chiedendogli come potessero servirlo. Indra spiegò che una pietra delle più preziose fosse necessaria per creare un’immagine del Buddha che ispirerà tutti quelli che lo guarderanno. Contrariati alla richiesta di Indra, i demoni risposero che loro servivano come custodi delle gemme preziose per il Re Isvara che vive in alto sulle montagne dell'Himalaya. I demoni notarono che la più preziosa di tutte queste gemme era un raro pezzo di giada. Indra e Vishnu furono autorizzati a visualizzare la pietra, essi si meravigliarono del bagliore verde luminoso che emanava da essa. Convinti che quella fosse la pietra occorrente, Indra chiese se poteva dare la pietra a Nagasena. Nel timore del Signore Buddha, i demoni accordarono alla richiesta di Indra. Indra e Vishnu resero la pietra preziosa a Nagasena nei giardini di Wat Asokarem. A quel punto, Indra sentì che il cuore di Nagasena non era più gravato dal dolore. Mentre Indra tornò al Monte Meru, Vishnu rimase con Nagasena, assumendo la forma di uno scultore creatore dell'immagine di Buddha. Così il pezzo di giada luminosa fu trasformato in immagine scintillante del Buddha di Smeraldo. Il Buddha di Smeraldo fu posto in un bellissimo nuovo tempio con un tetto d'oro e attirò migliaia di persone provenienti da ogni angolo della terra. 4/8 La storia e le origini sul Buddha di Smeraldo Scritto da Lorella Binaghi Giovedì 31 Dicembre 2015 22:56 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Gennaio 2016 20:21 Questa favola popolare funge da storia alla nascita del Buddha di Smeraldo. Un'immagine scolpita da una divinità in onore di Buddha che ben si adatta nel servire come il Palladio della società thailandese. “La Cronaca del Buddha di Smeraldo” traccia le origini mitiche e i viaggi del Buddha di Smeraldo. Finora c'è stato un minimo tentativo per determinare ciò che è reale o mitico in questo racconto. La cronaca è generalmente a corto d’informazioni e comprende casi in cui il Buddha di Smeraldo si trovasse in due posti contemporaneamente per indicative differenze temporali, e le descrizioni su come un re potessero volare attraverso l'aria per raggiungere la sua destinazione desiderata in un breve periodo. In questo momento è sicuro affermare che ci sia stata poca ricerca accademica per quanto riguarda la cronaca del Buddha di Smeraldo. Il Nagara Krtagama, il poema giavanese trecentesco di Mpu Prapanca, era un tempo considerato dagli accademici come CC Berg poco più che un volo di un autore fantastico. Mentre le critiche di Berg hanno un merito importante, poiché mettono in discussione l'autenticità storica, il licenziamento di quel testo potrebbe servire come avvertimento per non screditare una storia tradizionale. Oggi, il Negara Krtagama è considerato un'importante fonte d’informazioni per gli studiosi che cercano di svelare le storie dei periodi Singasari e Majapahit in Java orientale. Svelare la cronaca sul Buddha di Smeraldo può rivelarsi un compito molto più difficile per le sue molte ambiguità. La Cronaca del Buddha di Smeraldo fu tradotta in francese, poi in inglese, nel 1932 da Camille Notton. Notton ha tradotto il testo Chiang Mai in dialetto (Yuon), originariamente preso da un manoscritto di foglia di palma che si trova in Chiang Mai. Questo manoscritto originale è in lingua pali. Secondo Notton, non vi è alcuna indicazione dell'autore originale o una data di composizione per “La Cronaca del Buddha di Smeraldo”. Ci sono anche manoscritti sul Buddha di Smeraldo che si trovano in paesi vicini. Laos, Cambogia, e lo Shan in Birmania e tutti manoscritti riconoscono “La Cronaca del Buddha di Smeraldo”. Il fatto che ci sia più di un manoscritto sembra implicare che vi fosse stato un testo più vecchio esistente in un momento precedente. Notton osserva che SS Reinach, un membro di Académie des Inscriptions et Belles Lettres a Parigi sostiene l'idea che le versioni successive del manoscritto sul Buddha di Smeraldo riflettono una parvenza della versione originale sulla cronaca. Notton riconosce ulteriormente i giudizi di Reinach sulle prove che il manoscritto originale fu oggetto di particolare stima. 5/8 La storia e le origini sul Buddha di Smeraldo Scritto da Lorella Binaghi Giovedì 31 Dicembre 2015 22:56 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Gennaio 2016 20:21 Il manoscritto Chiang Mai pervenne alla conoscenza di un giovane francese il cui interesse per Siam lo occuparono oltre i suoi doveri quotidiani come servo del governo di Francia. Camille Notton ebbe una carriera piuttosto mediocre come diplomatico. Formatosi in lingua tailandese presso l'Ecole des Langues Vivantes a Parigi, Notton fu nominato nell'agosto del 1906 come interprete studente per la delegazione di Bangkok. [2] Fu trasferito nel 1916 a Chiang Mai e spostato avanti e indietro tra Chiang Mai e Bangkok per diversi anni. Nel 1930 divenne un interprete di prima classe e fu rimandato a Chiang Mai da Bangkok nel 1932. Nel 1935 Notton fu promosso in seconda classe e come Console rimase in Chiang Mai fino al 1938. Secondo Kennon Breazeale, non c'era una versione Thai del Chiang Mai negli annali ai tempi di Camille Notton che guadagnò una conoscenza nella lettura di scritti della Thailandia settentrionale, al fine di tradurre gli annali. La traduzione di Notton su “La Cronaca del Buddha di Smeraldo” segna la prima traduzione del testo di un occidentale. La favola spesso riprodotta annotata in precedenza di questo documento chiaramente ha ricevuto la sua ispirazione da “La Cronaca del Buddha di Smeraldo”. La prima epoca della cronaca racconta come, dalla sua casa in India, Nagasena fu il primo a concepire l'idea di creare un’immagine del Buddha per incoraggiare il fiorire del Buddismo. Nagasena fu aiutato sia da Indra sia Vishnu, e proclamò che l'immagine di nuova produzione sarebbe durata cinque mila anni. Nagasena predisse anche la futura importanza del Buddha di smeraldo presso le terre situate di là dall’India. Nagasena attraverso la sua conoscenza soprannaturale aveva la preveggenza di eventi futuri, e fece questa previsione: “L'immagine del Buddha sicuramente sta per dare alla religione la più brillante importanza in cinque terre, che sono Lankadvipa (Sri Lanka), Ramalakka, Dvaravati, Chiang Mai e Lan Chang (Laos) ”. Inoltre, le cinque immagini del Buddha, cioè Phra Ken Chan Deng (Buddha dal cuore di sandalo rosso), che fu fatta dal re Pasena, Phra Bang (Buddha in parte, così chiamati perché, come si dice nella cronaca nel Phra Bang, tutti tra gli esseri umani e gli angeli hanno contribuito in una piccola quantità di oro, argento e rame per la fusione della statua). Phra Keo Amarakata (Buddha Smaragd di cristallo), Phra Che Kham (Buddha in oro puro) garantirà molto grande prosperità e darà preminenza ai paesi in cui si sono stabiliti; e i re di questi luoghi eccelleranno su tutti gli altri re. Così sarà. [3] La sezione della traduzione di Notton in grassetto rileva chiaramente il futuro significato di ogni immagine, tra cui il Buddha di Smeraldo, che avrà nei paesi in cui ha sede ogni immagine. Oltre ad essere una profezia auto avverata, il significato del Buddha di Smeraldo sarà affrontato in seguito. Sri Lanka - La seconda epoca della Cronaca sul Buddha di Smeraldo annota una guerra civile 6/8 La storia e le origini sul Buddha di Smeraldo Scritto da Lorella Binaghi Giovedì 31 Dicembre 2015 22:56 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Gennaio 2016 20:21 in Pataliputra. Preoccupato per la sicurezza del Buddha di Smeraldo, il sovrano di Pataliputra inviò l'immagine al re di Lankadvipa per mantenerla al sicuro, con l'intenzione di riportarla al suo regno una volta finiti i combattimenti. Il racconto prosegue osservando che il sovrano di Pataliputra probabilmente mai si recò a recuperare l'immagine da Lankadvipa. Pertanto, l'immagine si dice che rimase in Lankadvipa per due secoli. Con il Buddha di Smeraldo a Lankadvipa, il buddhismo fiorì. Lanka è emersa come una roccaforte del buddismo e il Buddha stesso richiese la protezione celeste per lo Sri Lanka e la sua fede. Secondo Karen Schur Narula, "la fede nella dichiarazione del Buddha costituirebbe la base concettuale di Sri Lanka, come un luogo di santità speciale per la religione buddista." [4] Lo stile nelle immagini di Buddha che appaiono in Sri Lanka riflette un tipico artigianato, secondo Dorothy Fickle. La posa più comune d’immagini sedute del Buddha dello Sri Lanka è quella della posizione yogica Virasana, la postura che ha il Buddha di Smeraldo al Wat Phra Keo. Eppure, in conformità a queste sole caratteristiche, non è possibile determinare se il Buddha di Smeraldo sia nato in Sri Lanka. Birmania – “La Cronaca del Buddha di Smeraldo” prosegue, rilevando che i monaci dalla Birmania, insoddisfatti delle scritture buddhiste dell'India, si avventurarono a Lanka per fare lì le trascrizioni dei testi. I monaci credevano che le Scritture trovate a Lanka fossero le più pure del Buddha. Finiti i loro compiti a Lanka, i monaci presero accordi per il loro ritorno a Pagan . Due barche partirono per il loro viaggio di ritorno, portando l'una le scritture dei cittadini dello Sri Lanka, e l’altra gli insegnamenti per il popolo di Pagan, e l'immagine del Buddha di Smeraldo. Il destino volle che la barca trasportante il Buddha di Smeraldo mai arrivasse a Pagan. Narula scrive: la storia documentata rende omaggio al re Anawratha come il sovrano leggendario e storico unente i popoli e i luoghi sotto la bandiera buddista Theravada di Birmania. Il fatto che questo re governò circa 600 anni dopo la data a lui attribuita nella Cronaca del Buddha di Smeraldo va messo da parte. I contatti religiosi registrati tra Birmania e Sri Lanka si datano all’XI secolo. Infatti, il sacerdote noto nella cronaca come Silakhanda potrebbe essere il monaco Mon Shin Arakan che secondo la tradizione, ha lavorato sotto il re Anawratha per convertire i birmani al Buddismo Theravada. [5] La Cronaca sul Buddha di smeraldo è che Anuruddha tornò a Pagan stanco per la lunghezza del tempo impiegato dalla barca trasportante le Scritture (Tripitaka) e il Buddha di Smeraldo per arrivare nel suo regno. Vale la pena notare che il termine “volante” spesso simboleggia la divinità, quindi la sua menzione all'interno della cronaca può essere molto più che letterale. Al suo arrivo, Anuruddha ricevette la notizia che la barca mancante era arrivata a Indrapatha Nagara (Angkor). 7/8 La storia e le origini sul Buddha di Smeraldo Scritto da Lorella Binaghi Giovedì 31 Dicembre 2015 22:56 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Gennaio 2016 20:21 Tale viaggio è possibile, ma la probabilità che una barca sia portata fuori rotta e l'arrivo ad Angkor comporterebbe più abilità che destino. Se non si voleva abbandonare la sua nave oceanica per spostarsi sulla terraferma, si sarebbe navigato per lo Stretto di Malacca e poi verso nord per raggiungere la costa della Cambogia evitando possibili approdi erronei lungo tutto il viaggio. Anche se non menzionato nella Cronaca del Buddha di Smeraldo, il Buddha di Smeraldo avrebbe viaggiato sopra l'istmo di Kra, vicino al sito di Ligor. In questo caso vi sarebbe stato un breve viaggio verso il Golfo di Thailandiacon una continuazione in Cambogia. Il film sul Buddha di Smeraldo, sede del Centro della Terra, [6] commentante il mito sul passaggio del Buddha di Smeraldo che l’ha lasciato a Ligor (Nakhon Si Thammarat) per 1.700 anni. Il film suggerisce che il Buddha di Smeraldo fu portato a Ligor da una nave che trasportava una principessa. Il film non menziona da dove la nave provenisse o chi fosse la principessa. Oggi, vi è un wat situato in Nakhon Si Thammarat che si dice contenga una reliquia del Buddha. Uno dei templi più venerati nel sud della Thailandia, Wat Phra Mahathat è un punto di riferimento importante, la sua pagoda originale si afferma sia stata costruita circa 1700 anni fa per ospitare la reliquia portata dallo Sri Lanka. Ma è sconosciuta e speculativa la storia del Buddha di Smeraldo che ha seguito lo stesso percorso della reliquia giunta a Nakhon Si Thammarat. Fine della prima parte. 8/8