Elettronica I – Il diodo a giunzione Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell’Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: [email protected] http://www.dti.unimi.it/˜liberali Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 1 Programma - Parte 6 6. Dispositivi e circuiti elettronici. (a) I semiconduttori. (b) Il diodo a giunzione. (c) Il transistore bipolare a giunzione. (d) Il transistore MOS. (e) La tecnologia CMOS. (f) Porte logiche in tecnologia CMOS. Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 2 1 Giunzione p-n giunzione p n In una struttura monocristallina in cui c’è una parte di silicio drogato p e una parte di silicio drogato n, la superficie di separazione tra le due zone si chiama giunzione. Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 3 Diodo a giunzione p A anodo n + - K catodo Il dispositivo più semplice realizzato con una giunzione p-n è il diodo. Il terminale collegato alla regione drogata p è il terminale positivo (anodo); quello collegato alla regione drogata n è il terminale negativo (catodo). Il diodo NON è simmetrico. Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 4 2 Proprietà della giunzione p-n (1/3) cariche fisse - + - p + n + - regione di svuotamento In prossimità della giunzione, i portatori si ricombinano: rimane una zona priva di cariche mobili, ma con le cariche fisse (di segno opposto) degli atomi accettori e donatori. Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 5 Proprietà della giunzione p-n (2/3) cariche fisse - + - p + + - n regione di svuotamento La regione di svuotamento non è elettricamente neutra e si chiama anche regione di carica spaziale. Il suo comportamento è analogo a quello di una capacità (accumulo di cariche fisse senza portatori e quindi senza passaggio di corrente) −→ capacità di giunzione Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 6 3 Proprietà della giunzione p-n (3/3) A anodo K catodo - + - p + n + - V - + Ai capi della capacità di giunzione c’è una tensione V con segno opposto al segno dei terminali del diodo: questa tensione impedisce ai portatori liberi di attraversare la regione di carica spaziale. In queste condizioni, nel diodo non passa corrente. Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 7 Diodo polarizzato inversamente - + + - + - + - + - p + - + n Un diodo è polarizzato inversamente quando ai suoi capi è applicata una tensione discorde rispetto ai segni dei terminali del diodo. La regione di svuotamento si allarga perché i portatori vengono attirati dalla tensione applicata. Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 8 4 Diodo polarizzato direttamente - + + - + + - p n Un diodo è polarizzato direttamente quando ai suoi capi è applicata una tensione concorde rispetto ai segni dei terminali. Se la tensione è piccola, la regione di svuotamento si restringe. Se la tensione è grande, la regione di svuotamento si annulla e il diodo conduce una corrente elevata. Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 9 corrente (A) Caratteristica tensione-corrente (1/2) 0.01 0.009 0.008 0.007 0.006 0.005 0.004 0.003 0.002 0.001 0 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 tensione (V) Il passaggio alla conduzione è graduale: qV D ID = IS exp −1 kT q = carica dell’elettrone; k = costante di Boltzmann; T = temperatura assoluta (in kelvin) Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 10 5 Caratteristica tensione-corrente (2/2) ID diodo in conduzione ("on") diodo spento ("off") Vγ = 0.7 V VD Per la maggior parte dei problemi pratici, la caratteristica esponenziale può essere approssimata da una caratteristica ideale: ID = 0 se VD < Vγ “off” (spento) ID > 0 se VD = Vγ “on” (acceso) dove Vγ è la tensione di soglia (circa 0.7 V per un diodo in silicio). Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 11 Risoluzione di circuiti con diodi La soluzione esatta di un circuito con diodi richiede di risolvere un’equazione non algebrica contenente termini esponenziali (o logaritmici). Invece, approssimando la caratteristica esponenziale con la caratteristica ideale, si ottiene un circuito descritto da un modello “linearizzato” che può essere facilmente risolto nel modo seguente: 1. Si fa un’ipotesi sul funzionamento di ciascun diodo (OFF −→ ID = 0; ON −→ VD = Vγ ). 2. Si risolve il circuito (sistema lineare). 3. Si verifica l’ipotesi (se il diodo è OFF deve risultare VD < Vγ ; se il diodo è ON deve risultare ID > 0). 4. Se l’ipotesi è verificata per ciascun diodo, allora la soluzione trovata è corretta. Altrimenti, si torna al punto 1 cambiando l’ipotesi. Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 12 6 Esercizio Gli elementi del circuito in figura hanno i seguenti valori: V0 = 5 V, R1 = 10 kΩ, R2 = 2.2 kΩ, e R3 = 1.5 kΩ. Il diodo D è un LED in arseniuro di gallio e conduce, emettendo luce, quando è polarizzato direttamente con tensione Vγ = 1.3 V. Si calcoli la corrente nel diodo, quando: A. il generatore di corrente I0 eroga una corrente nulla; B. il generatore di corrente I0 eroga una corrente pari a 3 mA. A + V0 R3 R2 R1 I0 D B Elettronica I – Il diodo a giunzione – p. 13 7