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26/03/2012
Chiara Caprini
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Titolo IV
RESPONSABILITÀ DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ
Capo I
Partecipazione e promozione del benessere sociale
Art.33. Art
33
L’assistente sociale deve contribuire a promuovere una cultura della solidarietà e della sussidiarietà, favorendo o promuovendo iniziative di partecipazione volte a costruire un tessuto sociale accogliente e rispettoso dei diritti di tutti; in g
p
;
particolare riconosce la famiglia nelle sue diverse forme ed espressioni come luogo privilegiato di relazioni stabili e significative per la persona e la sostiene quale risorsa primaria.
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dal dizionario ritroviamo due concetti: solidarietà e sussidiarietà .
SOLIDARIETA’== sentirsi moralmente unito e SOLIDARIETA
sentirsi moralmente unito e
solidale con altri
SOLIDALE = assumersi un vincolo con altri IN SOLIDO = insieme ad /con altri
IN SOLIDO = insieme ad /con altri
SOLIDO = stretta coesione, che ha stabilità, fermezza
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SUSSIDIARE = aiutare
SUSSIDIARIAMENTE
D
MEN E = in
n ssecondo
con o luogo
uogo ,
aiutare
SUSSIDIARIO = che è di aiuto
SUSSIDIO = aiuto,
i t soccorso,rinforzo,
i f
sovvenzione
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Il principio di sussidiarietà è nell'ordinamento italiano con l'art.118 della Costituzione.
Tale principio implica che le diverse istituzioni, nazionali come sovranazionali, debbano tendere a creare le condizioni che permettono alla persona e alle aggregazioni sociali , di agire liberamente senza alla persona e alle aggregazioni sociali
di agire liberamente senza
sostituirsi ad essi nello svolgimento delle loro attività.
Sussidiarietà quindi articolata in una duplice forma:
in senso verticale: la ripartizione gerarchica delle competenze deve essere spostata verso gli enti più prossimi al cittadino, cioè, più vicini ai bisogni del territorio; art.1, comma 3 ‐ la programmazione e organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali provvedono prima gli enti locali, poi le regioni e infine lo stato, in senso orizzontale: il cittadino, singolo o in aggregazioni sociali , deve avere la possibilità di cooperare con le istituzioni nel definire gli interventi che incidano sulle realtà sociali a lui più prossime; commi 4 e 5 dell'art.1 ‐
le istituzioni<<riconoscono e agevolano il ruolo>> dei soggetti del terzo settore operanti nella programmazione, organizzazione, gestione del sistema integrato dei servizi.
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E’ proprio vero che per accogliere realmente l’altro occorre “tollerare di non sapere cosa incontreremo. L’incontro e l’ascolto sono un’avventura ed è solo l’altro che ci può indicare la strada, passo dopo pa
Il Trattato di Maastricht,7/2/1992, ha qualificato nel suo preambolo la sussidiarietà come principio cardine dell ‘Unione Europea:
"[...] DECISI a portare avanti il processo di creazione di un'unione sempre più stretta fra i popoli dell'Europa, in cui le decisioni siano prese il più vicino possibile ai cittadini, conformemente al principio della sussidiarietà.“
L Articolo 5 del Trattato CE che richiama la sussidiarietà come principio regolatore dei rapporti L'Articolo
5 del Trattato CE che richiama la sussidiarietà come principio regolatore dei rapporti
tra Unione e gli Stati membri:
“La Comunità agisce nei limiti delle competenze che le sono conferite e degli obiettivi che le sono assegnati dal presente trattato.
Nei settori che non sono di sua esclusiva competenza la Comunità interviene, secondo il principio della sussidiarietà, soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione prevista p
ff
g
non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri e possono dunque, a motivo delle dimensioni o degli effetti dell'azione in questione, essere realizzati meglio a livello comunitario. L'azione della Comunità non va al di là di quanto necessario per il raggiungimento degli obiettivi del presente trattato”.
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costruire percorsi di cambiamento per e con le persone è intessere una rete quindi fi li t d i t
finalizzata ad integrare :
il sanitario con il sociale
il professionale con il volontario. La persona e il suo ambiente di vita per il bene della persona
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•persona intesa come : malato , famiglia, gli altri, •persona che vive l’appartenenza umana come elemento di promozione di ben‐essere e salute
•persona al “centro” dei
percorsi assistenziali … con sempre maggiore difficoltà
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attivare percorsi finalizzati a ricomporre le risorse potenziali o attive:
percorso personalizzato utilizzando il sistema organizzato dei servizi territoriali
servizi territoriali agevolare un cambiamento relazionale ed organizzativo nello stile di vita:
del cittadino e della sua rete familiare, ma anche con la rete esterna al nucleo per prevenire e ridurre
esterna al nucleo per prevenire e ridurre l’auto‐emarginazione sociale spesso produce richieste di aiuto improprie o non accoglibili
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RESPONSABILITÀ DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ
Art.34. L’assistente sociale deve contribuire a sviluppare pp
negli utenti e nei clienti la conoscenza e l’esercizio dei propri diritti‐doveri nell’ambito della collettività e favorire percorsi di crescita anche collettivi che sviluppino sinergie e aiutino singoli e gruppi soprattutto in situazione di
singoli e gruppi, soprattutto in situazione di svantaggio.
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RESPONSABILITÀ DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ
Art.35. Nelle diverse forme dell’esercizio della professione l’assistente sociale non può prescindere da una precisa conoscenza della realtà socio‐territoriale in cui opera e da una adeguata considerazione del contesto culturale e di valori, identificando le diversità e la molteplicità come una ricchezza da salvaguardare e da difendere, contrastando ogni tipo di discriminazione.
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da dove cominciare o ripartire?
costruire competenze
• … dal concetto di ruolo e funzioni • per cui il primo è:”parte che si riveste i il i
è” t h i i t
all’interno di un sistema”
• ed il secondo si definisce come un:” complesso di atti ed attività connesse ad un Ente, ad una carica o ad un ufficio, che devono essere assolte per il conseguimento di obiettivi predefiniti.
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costruire competenze
• Assolvendo alle proprie funzioni, si esercita un ruolo. Le funzioni possono essere l L f i i
considerate in rapporto ad un organo o ad un ufficio. Con riferimento agli Enti pubblici le funzioni discendono direttamente dalle competenze istituzionalmente loro attribuite”.
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costruire competenze
• il continuo mutamento scenario istituzionale e domanda sociale ha creato nell’”habitat professionale” spazi di azione interessanti ma non sempre riconosciuti .
• Ambiti quindi il cui confine va oltre le funzioni manifeste, intese come conseguenze oggettive per il sistema, previste, volute e riconosciute dai partecipanti e che possono determinare
partecipanti e che possono determinare l’appartenenza, sfociando in funzioni latenti azioni invece non previste, né volute né tanto meno riconosciute.
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costruire competenze
Non si può tuttavia nascondere il fatto che, Non
si può tuttavia nascondere il fatto che
se la norma non vieta espressamente, è possibile, in assenza di vincoli giuridici ed anche alla luce della sempre maggiore complessità nella gestione dei servizi sociali attivare ed esercitare nuove funzioni di competenza, tti
d
it
f i i di
t
mirandole al contesto specifico.
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RESPONSABILITÀ DELL’ASSISTENTE SOCIALE EI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ
Art. 36.
L’assistente sociale deve contribuire alla promozione, allo sviluppo e al sostegno di politiche sociali integrate favorevoli alla maturazione, emancipazione e responsabilizzazione sociale e civica di comunità e gruppi marginali e di programmi finalizzati al miglioramento della loro qualità di vita favorendo, ove necessario, pratiche di mediazione e di integrazione.
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RESPONSABILITÀ DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ
Art.37. L’assistente sociale ha il dovere di porre all’attenzione delle istituzioni che ne
hanno la responsabilità e della stessa opinione pubblica situazioni di deprivazione
e gravi stati di disagio non sufficientemente
e gravi stati di disagio non sufficientemente tutelati, o di iniquità e ineguaglianza.
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costruire competenze
• Nelle organizzazioni complesse tra cui il servizio sociale, è necessario che tutti i membri diventino esperti nella produzione di regole collettive flessibili. • Nella progettazione organizzativa (ad es. progetti per lo sviluppo di risorse comunitarie) è importante tenere presente che i sistemi di lavoro professionali si reggono molto di più su
lavoro professionali si reggono molto di più su regole implicite che su procedure formali. Ciò potenzia la flessibilità del sistema che però non è scontata.
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costruire competenze
• Le regole scritte non possono avere radici in convin ioni interiori poco elastiche e molto
convinzioni interiori poco elastiche e molto ideologiche. • Ad esse vanno perciò aggiunte le conoscenze ed abilità acquisite nel tempo (acquisizione di proprie competenza)
• ma anche nell’identificazione di una specifica appartenenza istituzionale ma anche
appartenenza istituzionale ma anche professionale, che può così sancire un’alleanza per la realizzazione della mission e dunque l’accoglienza del mandato anche sociale.
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RESPONSABILITÀ DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ Art. 38. L’ i t t
L’assistente sociale deve conoscere i soggetti i l d
i
tti
attivi in campo sociale, sia privati che pubblici, e ricercarne la collaborazione per obiettivi e azioni comuni che rispondano in maniera articolata e differenziata a bisogni espressi, superando la
l i d ll i
logica della risposta assistenzialistica e t
i t i li ti
contribuendo alla promozione di un sistema
di rete integrato.
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costruire competenze
L’intervento professionale deve andare, senza per questo negarne l’importanza; oltre il processo di aiuto, puntando l’attenzione
aiuto, puntando l
attenzione sulla comunità e sul sulla comunità e sul
territorio come scenario dell’intervento multilivello del social project manager.
Pensare e realizzare il lavoro progettuale e di rete .
come implementazione di empowerment i l
implementare il lavoro per progetti come metodo t
il l
tti
t d
di lavoro multilivello in grado di produrre cambiamento e potenziamento delle capacità individuali e comunitarie
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costruire competenze
• promozione e sviluppo di buone pratiche
• costruzione modulare e contestualizzata di reti solidali
• casistica dei servizi come scenario sociale
• appartenenza ed inclusione sociale come meta dei progetti sociali
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RESPONSABILITÀ DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ Art.39. L’assistente sociale deve contribuire ad una corretta e diffusa informazione sui servizi e le prestazioni per favorire l'accesso e l'uso responsabile delle risorse, a vantaggio di tutte le persone, contribuendo altresì alla p
,
promozione delle pari opportunità.
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valutare
• Valutazione preliminare della rete socio familiare della persona
• Costruzione di un’ipotesi di progetto assistenziale territoriale condivisa tra Istituzioni coinvolti nello specifico percorso di aiuto, definendo i compiti di ciascuno ed il coordinamento istituzionale
• Condivisione e aggiustamento del percorso con la persona e la sua rete primaria
• Attivazione della rete territoriale di prossimità • Valutazione dell’efficacia del percorso messo in atto V l
i
d ll’ ffi i d l
i
attraverso la valutazione dell’implementazione/modifica della rete di provenienza
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valutare
` Concetto di cultura professionale e sue caratteristiche
` L’azione valutativa per il professionista assistente
sociale, consente di attivare un processo di aiuto,
con al centro la persona per una corretta ed
adeguata presa in carico, ma anche per un
efficace re‐inserimento nel contesto di vita
creando connessioni relazionali nel sistema
integrato dei servizi e nuovi presupposti di
comunità solidale.
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RESPONSABILITÀ DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ Art. 40. In caso di calamità pubblica o di gravi emergenze sociali, l’assistente sociale si mette a disposizione dell’amministrazione per cui opera o dell’autorità competente, contribuendo per la p p
propria competenza a programmi e interventi p
p g
diretti al superamento dello stato di crisi.
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valutare
Gli strumenti valutativi swot, p.d.c.a. scale consentono: 9 di affinare la capacità di analisi dei fattori di disagio o rischio sociale i hi
i l
9 di avviare processi e percorsi di inclusione sociale 9 alimenta la relazionalità significativa tra persone 9 implica una precisa assunzione di responsabilità professionale definita poi dagli interventi di cambiamento messi in atto o dalla decisione di non attuare interventi
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