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La Salute non è solo assenza di malattia
ma molto di più:
è vivere con ritmi che rispettano i propri
limiti, è abitare in un ambiente sano e
accogliente, è svolgere un lavoro che
realizza e gratifica, è nutrire il corpo e la
mente con cibi e pensieri sani, è avere
buone relazioni con gli altri e stare bene
con se stessi, è stimarsi, amarsi,
rispettarsi, coltivare i propri interessi e
sviluppare i propri talenti.
La Salute non è un bene che si ha o non
si ha, ma è un risultato dovuto a molti
fattori, tra cui come noi persone
decidiamo di vivere la nostra vita.
Abbiamo Salute non solo se ci
comportiamo in modo sano, ma anche se
evitiamo alcuni rischi. Quindi:
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La Salute dipende dai comportamenti
sani agiti, ma anche dall’evitamento di
comportamenti a rischio:
• Comportamento sano
+ comportamento a rischio evitato
→ Stile di vita salutare
• Comportamento sano evitato
+ comportamento a rischio
→ Stile di vita non salutare
L'abuso di alcool, ad esempio, è un
comportamento a rischio.
il Cage
Il Cage è un Test per valutare il proprio
rapporto col bere.
Davvero il mio consumo di alcool
non è problematico?
Oppure sta danneggiando la mia salute?
Ho un problema con l’alcool?
Le prossime quattro domande
vi aiuteranno a capire.
CAGE
1 Hai mai sentito la necessità di ridurre il bere?
Si
No
2 Sei mai stato infastidito da critiche sul tuo
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modo di bere?
Si
No
Hai mai provato disagio o senso di colpa
per il tuo modo di bere?
Si
No
Hai mai bevuto alcolici appena alzato?
Si
No
Se avete risposto affermativamente a due
delle domande, probabilmente avete un
problema serio con l’alcool. Ma anche se
avete risposto Si alla domanda 4, avete
probabilmente un problema serio col
bere. Se siete ragazzi e avete risposto Si
anche ad una sola domanda, è probabile
che abbiate un problema con l’alcool.
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Miti da sfatare!
Il vino fa buon sangue?
L’alcool aumenta la virilità?
A dire il vero il consumo di alcool
può essere responsabile di varie forme
di anemia e di un aumento dei grassi
presenti nel sangue.
Si sa che con l’alcool il desiderio cala
e le prestazioni pure. Inoltre, bevendo
alcolici ci possono essere comportamenti
sessuali non desiderati o a rischio.
L’alcool riscalda e quindi è consigliato
berne in montagna d’inverno?
L’alcool aumenta la forza?
Bere per scaldarsi sembra una cosa
intelligente, in realtà non lo è.
Si tratta di un mito rafforzato da
immagini come quella di San Bernardo
con la borraccia piena di acquavite.
La verità è che l’alcool fa “riscaldare”
e rende le gote rosse perché dilata i vasi
sanguigni. Ciò porta il sangue più vicino
alla superficie della pelle dando una
sensazione di calore. Purtroppo poi
il calore viene perso attraverso
la superficie della pelle e quindi in realtà
si perde calore. Quindi, se spegnere
il riscaldamento in casa e comprare una
bella bottiglia di vodka può sembrare
una buona idea, in realtà è la cosa
peggiore da fare. Bere al freddo
fa rischiare l’assideramento!
Inoltre, diminuendo la produzione
dell’ormone anti diuretico, l’alcool
disidrata il corpo e la disidratazione
prolungata può portare ad un cedimento
dei reni.
L’alcool è un sedativo e produce soltanto
una diminuzione del senso
di affaticamento e della percezione
del dolore. Solo una piccola parte delle
calorie fornite dall’alcool possono essere
utilizzate per il lavoro muscolare.
Agli atleti è proibito bere!
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L’alcool aiuta la digestione?
L’alcool non solo rallenta la digestione,
ma determina un alterato svuotamento
dello stomaco. A piccole dosi l’alcool
stimola l’appetito perché provoca
la secrezione gastrica che accresce
lo stimolo della fame. A lungo andare
l’alcool, provocando una ipersecrezione
gastrica, inibisce paradossalmente
lo stimolo della fame.
La birra fa latte?
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In realtà la donna non ha bisogno
di birra per produrre latte, ma soltanto
di liquidi: acqua, succhi di frutta
e cibi nutrienti.
L’alcool che la donna beve, anche
in bassa quantità, passa nel latte
materno e viene assunto dal bambino.
È bene ricordare inoltre che, durante
la gravidanza, l’alcool assunto passa
nel liquido amniotico con possibili
conseguenze per la normale crescita
del feto che alla nascita può risultare
affetto da una malattia nota come
sindrome feto-alcolica.
Come uscirne
Chiunque riconosca di avere problemi
con l’alcool, dubbi da chiarire,
preoccupazioni per un familiare
o semplicemente domande da porre,
può rivolgersi direttamente al Servizio
Tossicodipendenze e chiedere
una consulenza da parte
di uno specialista del settore.
Presso i SerT dell’Azienda USL
di Arezzo sono attivi team di alcologia
composti da differenti professionalità.
Dopo un primo contatto la persona verrà
indirizzata ad un trattamento
personalizzato più adatto per lei.
Che cosa è
L’alcool etilico, o etanolo, è una sostanza
liquida incolore che si forma per
fermentazione di alcuni zuccheri semplici
o per distillazione del mosto fermentato.
È una sostanza psicoattiva, agisce quindi
sul nostro sistema nervoso centrale, dà
assuefazione, tende a dare dipendenza
e rappresenta uno dei più importanti
fattori di rischio per la salute dell’uomo
e (insieme al fumo da sigaretta) una delle
principali cause di malattia e mortalità.
Le bevande alcoliche sono quelle
che contengono alcool etilico
in una determinata concentrazione (vino,
birra, liquori, spumanti, aperitivi, etc).
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dove va a finire?
L’alcool viene assorbito nello stomaco
e nella prima parte dell’intestino,
si diffonde attraverso il circolo sanguigno.
L’alcool è una sostanza con effetti tossici
su tutti gli organi interni a cominciare
dal fegato per proseguire con le arterie,
i reni, lo stomaco e il cervello.
L’alcool, a differenza degli altri alimenti,
viene immediatamente bruciato
e quindi non si accumula;
questo è il motivo per il quale molti
bevitori ingrassano: la combustione
dell’alcool fa infatti risparmiare le altre
sostanze introdotte con gli alimenti
(carboidrati, proteine e grassi) che
vengono immagazzinate.
Effetti dell’alcool
Gli effetti dipendono dalla
concentrazione di alcool nel sangue
(alcolemia) e possono progredire
da una certa euforia, all’ebbrezza,
all’ubriachezza, ubriachezza grave per
arrivare fino al coma. I danni possono
essere sia di tipo lisico (malattie
al fegato, ipertensione arteriosa,
miocardiopatia alcolica, ridotta fertilità,
diminuzione del desiderio sessuale, etc.),
che psichico e neurologico (atrolia
cerebrale, traumi cranici, epilessia,
delirium tremens, etc).
Quello che è meno noto è che l’alcool
rappresenta una vera e propria droga
ad azione tossica: il suo consumo altera
l’intera economia dell’organismo, induce
lesioni patologiche nelle cellule del fegato
e modifica la funzionalità epatica
provocando invalidità e morte.
Più alcool introduciamo, più il fegato è
costretto ad un superlavoro, fatto che ne
favorisce il progressivo danneggiamento.
L’alcool ha inoltre una funzione diretta
sul sistema nervoso centrale
e può determinare tolleranza
(progressiva abitudine a sopportare dosi
sempre maggiori) e dipendenza.
Inoltre riduce le inibizioni, cosa che può
portare a compiere azioni anche dannose.
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Alcool e guida
In generale le persone dopo aver bevuto
riferiscono di essere perfettamente
in grado di guidare. Ma non è così!
Studi scientifici dimostrano che anche
una bassa alcolemia rallenta i riflessi
e i tempi di reazione, riduce il campo
visivo e la percezione del rischio.
Peso, sesso ed età influenzano
il metabolismo dell’alcool e possono
essere quindi determinanti
nel raggiungimento o meno del limite
previsto dalla legge (n.120 del 29 luglio
2010).
Basta poco per superare i limiti massimi,
ancora meno per le donne,
la cui costituzione fisica
rende più vulnerabili all’alcool.
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al di sotto dei 21 anni
Per chi ha meno di 21 anni o ha conseguito
la patente da meno di 3 anni,
la normativa prevede il divieto assoluto
di mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici
altrimenti multa fino a 624 euro (che raddoppia
in caso di incidente), con revoca della patente
e confisca del mezzo, nei casi più gravi.
Se il tasso alcolemico risulta tra lo 0.5 g/l
e lo 0,8 g/l le pene sono aumentate di un terzo.
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Se vuoi maggiori informazioni
chiama il SerT:
Arezzo: 0575 2559443
Casentino: 0575 568220
Valdarno: 0575 9106732
Valdichiana: 0575 639941
Valtiberina: 0575 757940
o scrivi a:
[email protected]
ti risponderà un esperto
www.cedostar.it
a cura del SerT
in collaborazione con U.O.S. Comunicazione Marketing Etico