La nostra pelle è soggetta a due distinti tipi di invecchiamento: l

L'invecchiamento intrinseco della pelle
La nostra pelle è soggetta a due distinti tipi di invecchiamento: l'invecchiamento intrinseco, detto
anche cronoinvecchiamento, e quello estrinseco, ovvero il fotoinvecchiamento.
Il cronoinvecchiamento è un processo continuo e naturale che inizia intorno ai 25 anni di età: in
questo periodo la produzione di collagene, di elastina e acido ialuronico rallenta; il ricambio
cellulare diventa meno rapido, lo spessore dello strato corneo superficiale aumenta a dispetto dello
spessore degli strati ?vivi? sottostati. Tutto ciò porta alla comparsa dei classici segni
dell'invecchiamento: diminuzione dell'idratazione, di tono e di elasticità, rughe, linee di
espressione, perdita di volumi (Tabella 1). La velocità con cui il cronoinvecchiamento diventa
visibile è legata al proprio patrimonio genetico; in alcuni soggetti la pelle si segna prima, in altri
rughe e segni di espressione sono visibili solo più avanti. I cambiamenti cutanei che si verificano
sono quindi il risultato dell'accumulo negli anni di danni prodotti dallo stress ossidativo. Questo,
infatti, genera delle specie altamente reattive chiamate ROS (radicali liberi) che attaccano i
costituenti cellulari - come membrane cellulari, enzimi e DNA - danneggiandoli.
Questo processo ?naturale? può essere accelerato e/o aggravato da una serie di fattori esterni,
quali le radiazioni ultraviolette, il fumo di sigaretta (attivo o passivo), lo stress, l'uso di alcool,
l'alimentazione scorretta, i trattamenti cosmetici sbagliati: questi fattori costituiscono il cosiddetto
fotoinvecchiamento.Tra tutti, il fattore più importante, responsabile anche dell'invecchiamento
precoce, è l'esposizione ai raggi UV, che contribuisce al danneggiamento della pelle fino all'80%.
I raggi UV producono alterazioni che dipendono dal fenotipo e dal grado di foto-esposizione della
pelle.
Ma cosa succede davvero all'interno del nostro ?organo barriera? con il passare del
tempo?
La pelle è composta essenzialmente da tre strati: l'epidermide, il derma e lo strato sottocutaneo.
Ogni strato contiene tessuto connettivo composto da fibre di collagene, che forniscono sostegno
all'intero organo, e fibre di elastina, che conferiscono flessibilità. Con l'invecchiamento,
l'epidermide si assottiglia e la pelle tende ad apparire più sottile, pallida e traslucida. Questo
processo è anche causa delle cosiddette ?macchie cutanee?, che compaiono spesso nelle zone
molto esposte, come il viso e il dorso delle mani, e che peggiorano con un'esposizione al sole
scorretta e prolungata. Le modificazioni che avvengono all'interno del tessuto connettivo riducono
anche la robustezza e l'elasticità della pelle: questo processo è noto come elastosi. A questi
meccanismi, che coinvolgono gli strati più superficiali della pelle, a livello del volto, si sovrappone
anche la perdita di tessuto adiposo e di struttura ossea che determina lo scivolamento degli strati
più superficiali verso il basso e quindi l'inversione delle concavità con le convessità, creando un
assottigliamento dei lineamenti in corrispondenza degli zigomi ed un allargamento delle
dimensioni verso la mandibola.
Tutto ciò dimostra come gli effetti del cronoinvecchiamento e del fotoinvecchiamento si sommino
accelerando la comparsa dei segni dell'invecchiamento.
Tabella 1 Cambiamenti morfologici e strutturali nell'invecchiamento intrinseco
Diminuzione proliferazione cellullare
Incremento vulnerabilità e fragilità,
assottigliamento della cute, ritardo nella
guarigione delle ferite
Assottigliamento grasso sottocutaneo
Perdita di volumi
Lenta sostituzione dei lipidi
Disturbo nel controllo dell'idratazione
Copyright
Appiattimento delle giunzioni
dermo-epidermiche
Diminuzione della superficie di scambio,
aumento rischio di separazione per forze di
taglio
Diminuzione eterogeneità dei melanociti
Ingrigimento capelli, gotta amelanosa,
lentiggini
Diminuzione cellule di Langerhans
Diminuzione funzione immunitaria
Riduzione lipidi e produzione di sudore,
Diminuzione annessi cutanei e loro funzioni disturbo della guarigione da ferite profonde
e riepitelizzazione
Riduzione terminazioni nervose
Disturbo funzione sensoriale
Tabella 2 Classificazione del foto-invecchiamento di Glogau
1
1. No rughe?
Età tra i 20-30 anni
Inizio del fotoinvecchiamento
Lievi modifiche pigmentali
Assenza cheratosi
Assenza o minime rughe
2. Rughe d'espressione
Età tardi 30 e 40 anni
Inizio moderato fotoinvecchiamento
Iniziali lentiggini senili
Tangibile ma non visibile cheratosi
Apparizione linee parallele laterali alla
bocca
3. Rughe di riposo
Età 50 anni e oltre
Avanzato fotoinvecchiamento
Evidente discromia
Teleangectasie
Visibile cheratosi
Acuto fotoinvecchiamento
4. Solo rughe
Età otre i 60 anni
Acuto fotoinvecchiamento
Pelle non normale di colore giallo-grigia
Lesioni precancerose
1.Glagau RG. et al. 1996, Aesthetic and Anatomic Analysis of the Aging Skin, 2006, Seminars in
Cutaneous Medicine and Surgery, 15(3):134-138.
© 2017 IBSA Institut Biochimique SA