LETTI PER VOI: “L’uso delle tecniche di matching nella valutazione di efficacia di un farmaco” Cinzia Di Novi∗ Università Ca’ Foscari di Venezia, Dipartimento di Economia Il matching statistico è sempre più diffuso anche negli studi che si occupano di stimare l’effetto di un farmaco questo perché le tecniche di matching consentono di generare un gruppo di controllo in un contesto che ricrea, almeno nelle ipotesi di lavoro, la situazione sperimentale. In particolare la tecnica del propensity score matching, così come formalizzata da Rosenbaum and Rubin (1983), riassumendo le caratteristiche intrinseche che potrebbero generare distorsione, consente di comparare attraverso una procedura di abbinamento (matching) i soggetti trattati ed i “controlli”. L’articolo che verrà discusso nella prossima sessione presenta la tecnica del propensity score matching e il suo utilizzo nel testare l’effetto dell’introduzione di un nuovo farmaco. ∗ e-mail: [email protected]. 1 RJ. Glynn, S. Schneeweiss, T. Stürmer, “Indications for Propensity Scores and Review of Their Use in Pharmacoepidemiology”, Basic & Clinical Pharmacology & Toxicology. 2006 March ; 98(3): 253–259. Spesso nella valutazione di efficacia di un farmaco (così come per le tecnologie sanitarie) ci si trova di fronte a dati osservati e non generati da un esperimento, pertanto le caratteristiche basali degli individui trattati con il farmaco innovativo e di coloro trattati con il farmaco tradizionale potrebbero essere sbilanciate. Al fine di studiare l’efficacia del nuovo farmaco è necessario pertanto l'uso di metodologie statistiche in grado di "aggiustare" i confronti per evitare distorsioni. Per questo motivo è possibile impiegare la tecnica del propensity score matching. Qui di seguito uno schema che aiuta a comprendere i passi da seguire: Strategia di controllo dei fattori confondenti in un’analisi quasisperimentale per la valutazione dell’efficacia di un farmaco Modello di regressione per il calcolo del propensity score Individuazione di un individuo “gemello” per ogni trattato sulla base del propensity score MATCHING BILANCIATO MATCHING NON BILANCIATO Eliminazione dal campione degli individui che non trovano un gemello. Effetto medio del nuovo farmacoAverage treatment effect .on the treated (ATT) Fig. 1 - I passi da seguire per ottenere una corretta valutazione di efficacia di un farmaco. 2 La tecnica del propensity score matching, formalizzata da Rosenbaum e Rubin (1983), consente di ottenere due gruppi bilanciati, uno trattato con il farmaco innovativo e l’altro con il farmaco tradizionale: lo score si sostituisce ad una collezione di variabili “confondenti” con un’unica covariata, funzione di tutte le variabili: e(X) Riassumendo le caratteristiche intrinseche che potrebbero generare distorsione, il propensity score consente di comparare attraverso una procedura di abbinamento (matching) i soggetti trattati ed i “controlli”. Il metodo prevede prima di tutto di calcolare la probabilità di essere trattati con il farmaco innovativo. Le stime dei parametri della probabilità di ricevere il trattamento innovativo possono essere calcolate con un modello logit o probit e vengono trasformate in un punteggio (score) che riassume le caratteristiche osservabili (età, sesso, tipo di lavoro, stile di vita, concomitanze, ecc), che rappresentano potenziali fattori di confondimento: essi sono utilizzati per la scelta del trattamento ma contemporaneamente possono influire sullo stato di salute di chi assume il farmaco. Lo score consente di selezionare tra coloro che sono stati trattati con il farmaco tradizionale, un individuo “gemello” per ogni trattato con farmaco innovativo, così da minimizzare tutte le differenze sistematiche che possono influire sulla salute. I “gemelli” sono coloro che, trattati con farmaco tradizionale, presentano un punteggio il più vicino possibile all’individuo di riferimento trattato con il nuovo farmaco. Una volta ottenuto il propensity score, si procede con il matching statistico ossia di abbinamento tra i casi trattati ed i controlli. I metodi scelti per l’abbinamento sono diversi, quello più intuitivo è il Nearest Neighbor Matching (Rosemabum e Rubin, 1983). Tale procedura consiste nell’abbinare ad ogni individuo trattato con il farmaco innovativo con un altro trattato con farmaco tradizionale che presenta lo score più vicino numericamente. Infine, l’effetto medio del nuovo farmaco, l’Average treatment effect on the treated (ATT) è misurato dalla differenza nell’outcome. L’ipotesi è che, dati due individui il più possibile simili in termini di caratteristiche osservabili, eventuali differenze nello stato di salute siano imputabili all’effetto del nuovo farmaco. 3 Fig. 2 - Distribuzione del campione pre-matching. Fig. 3- Distribuzione del campione post-matching. Elaborazione degli autori. 4 Nonostante il suo ampio utilizzo nella valutazione di efficacia il propensity score presenta un limite: è chiaramente basato solo sulle caratteristiche osservabili. Bibliografia 1. Rosenbaum PR, Rubin DB. The central role of the propensity score in observational studies for causal effects. Biometrika 1983;70:41–55. 2. RJ. Glynn, S. Schneeweiss, T. Stürmer, “Indications for Propensity Scores and Review of Their Use in Pharmacoepidemiology”, Basic & Clinical Pharmacology & Toxicology. 2006 March ; 98(3): 253–259. 5