Pioppo bianco Caratteristiche morfologiche Albero alto 30-35 metri e con diametro anche oltre 1 metro. Tronco dritto. Corteccia inizialmente bianco-verdastra e coperta da lenticelle romboidali, poi tendente allo scuro. Chioma ampia ed arrotondata. Aspetti botanici Foglie di forma palmato-lobata di (6-10 x 5-9) cm, dentate, di colore verde intenso sulla pagina superiore, bianco pallido su quella inferiore. Giovani gemme e rami di colore bianco, tendenti a scurirsi con il tempo. Pianta dioica. Fiori in amenti penduli (maschili di colore rosso e tendenti al giallo, femminili color rosa). Apparato radicale superficiale. Areale Pianta tipica dell’ Europa centrale e meridionale, del nord Africa e dell’Asia occidentale. In Italia vegeta dal livello del mare sino a circa 1500 metri s.l.m.. Specie eliofila (meno del p. nero), termofila e più esigente nei confronti del terreno rispetto al pioppo bianco. Tollera male il ristagno idrico, alla pari di tutti i pioppi. In Basilicata è spontaneo lungo i numerosi corsi d’acqua: Potenza, Marsico Vetere, Muro Lucano, Baragiano, nel Parco regionale di Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti lucane, in val Sarmento ed in quella dell’Ofanto, ai piedi del massiccio del Pollino. 86 Famiglia: SALICACEE Genere: POPULUS Populus alba White poplar Utilizzo principale Legno di colore chiaro e leggero, tenero; è destinato alla produzione di compensati, mobili non pregiati, imballaggi, fiammiferi, cellulosa. Curiosità Ha accrescimento molto rapido ed è poco longevo; le piante maschili hanno chioma maggiormente piramidale e dal colore più verde (maggior tenore in clorofilla); quelle femminili hanno, invece, la chioma maggiormente espansa; dall’infuso di corteccia si ottiene un rimedio per i dolori muscolari ed articolari (contiene precursori dell’acido salicilico). 87 Pioppo nero Caratteristiche morfologiche Albero alto 20-25 metri e con diametro sino ad 1 metro. Tronco dritto, nodoso. Corteccia nerastra e fessurata longitudinalmente con l’età. Chioma di forma piramidale, ampia, ovata e rada. Utilizzo principale Legno di colore chiaro e leggero, tenero, con alburno molto sviluppato; è destinato alla produzione di tavolame, mobili non pregiati, imballaggio, fiammiferi, cellulosa. Aspetti botanici Foglie di forma triangolare o romboidale, verdi lucenti, acute all’apice, dentate ai margini, lisce e leggermente coriacee. Gemme di piccole dimensioni, resinose ed aromatiche. Pianta dioica con fiori in amenti penduli (maschili corti e tozzi, femminili più lunghi). Apparato radicale superficiale. Curiosità Il nome del genere, dal latino populus, fa riferimento alle dense formazioni che queste piante tendono a costruire come un “popolo” lungo le rive dei fiumi; ha accrescimento molto rapido ed è poco longevo; dalle gemme verdi si ricava un olio essenziale utile per le affezioni dell’apparato respiratorio ed un unguento (dalla macerazione in glicerina) per uso esterno con potere antisettico. Areale Pianta diffusa in Europa centrale e meridionale, in nord Africa ed in Asia. In Italia dal livello del mare sino a circa 1200-1600 metri s.l.m.. Specie eliofila, mediamente termofila e più frugale nei confronti del terreno rispetto al pioppo bianco. Tollera male il ristagno idrico. In Basilicata si ritrova sia allo stato “spontaneo” (lungo i numerosi corsi d’acqua) che sotto forma di impianti legnosi produttivi (quelli ibridi, in particolare). 88 Famiglia: SALICACEE Genere: POPULUS Populus nigra Black poplar 89 Pioppo tremolo Caratteristiche morfologiche Albero alto 25-30 metri, con fusto dritto e slanciato. Corteccia liscia e di colore grigio-verde che si screpola in tarda età. Chioma globosa e raccolta. Aspetti botanici Foglie di forma ovale o tondeggiante, con margine ondulato e picciolo compresso ai lati. Gemme resinose, rigonfie ed appuntite. Pianta dioica. Fiori in amenti penduli di colore rossastro. Apparato radicale superficiale. Areale Pianta largamente diffusa in Europa, in nord Africa, in Asia settentrionale, centrale ed occidentale. In Italia si trova dalla bassa collina sino a circa 1800 metri s.l.m.. Specie eliofila e relativamente frugale. In Basilicata è presente lungo le rive ed i greti dei corsi d’acqua, dove contribuisce alla stabilizzazione del terreno. Si ritrova in val Basento, a Muro Lucano, a San Severino Lucano, presso il M.te Vulture, in val d’Agri. Utilizzo principale Legno di colore bianco roseo nell’alburno, rossiccio nel durame; è destinato alla produzione dei fiammiferi e della cellulosa. 90 Famiglia: SALICACEE Genere: POPULUS Populus tremula Aspen Curiosità Ha accrescimento molto rapido ed è poco longevo; deve il suo nome al tremolio che caratterizza le foglie in presenza di vento (dovuto all’appiattimento laterale del picciolo); dall’infuso di corteccia si ottiene un rimedio per i dolori muscolari ed articolari (contiene precursori dell’acido salicilico); la corteccia, essiccata e ridotta in polvere, era somministrata ai cavalli come vermifugo; in alcuni Paesi si aveva la consuetudine di portare, in un sacchetto di stoffa, foglie secche di pioppo tremolo allo scopo di scongiurare il malocchio. 91 Platano orientale Caratteristiche morfologiche Maestoso albero alto sino a 30-40 metri, dal tronco grosso e dalla chioma alta, ampia e fitta, cupoliforme e molto ombrosa, con corteccia liscia, inizialmente di colore verdastro, poi grigia e con la caratteristica tendenza a distaccarsi in sottili placche, mettendo in evidenza la nuova scorza spesso molto chiara. Aspetti botanici Foglie grandi (larghe oltre 10 cm) di colore verde scuro, con lungo picciolo, a 5-7 lobi e con una grossolana dentellatura. Il frutto è una “nocula” (noce) spinosa sorretta da peduncoli penduli. Areale La specie (orientalis) è originaria dei Balcani e del bacino orientale del Mediterraneo; in Italia è largamente coltivata, fino a circa 950 metri d’altezza s.l.m.; predilige i terreni argillosi e umidi (ma non troppo asfittici) ed oggi si è ampiamente naturalizzata. In Basilicata i platani caratterizzano, come piante ornamentali, le strade, le ville ed i giardini. 92 Famiglia: PLATANACEE Genere: PLATANUS Platanus orientalis (e Platanus hybrida) Oriental plane Utilizzo principale Il legno, paragonabile a quello del faggio, è forse più resistente alle sollecitazioni meccaniche e trova impiego per mobili, rivestimenti, utensili da cucina, giocattoli, strumenti di precisione e per i calci di fucile. Curiosità Il nome deriva dal greco platys, ovvero “largo”, in riferimento all’ampiezza della chioma ed alla larghezza delle foglie; non del tutto trascurabile l’utilizzo di foglie e corteccia per la preparazione di decotti e tisane (in tempi remoti un loro infuso, aggiunto al vino, garantiva validi risultati contro mal di denti, gonfiore ed infiammazioni varie); il Platanus hybrida, specie largamente impiegata nelle alberature stradali, è un incrocio fertile del Platanus orientalis x Platanus occidentalis (il Platanus occidentalis è, invece, una specie di origine nordamericana); resiste bene all’inquinamento ed è molto longeva. N.B. le differenze sostanziali tra il Platanus orientalis ed il Platanus hybrida consistono in: foglia incisa per meno della metà della lamina e nocule riunite a coppia (hybrida); foglia incisa più profondamente (oltre la metà della lamina), con lobo centrale molto evidente e con nocule a gruppi di 3-6 (orientalis). 93