RELAZIONE : LA BOBINA DI TESLA OBIETTIVO: Riprodurre una bobina di Tesla per la generazione di un’onda elettromagnetica e sua visualizzazione attraverso lampade a luminescenza. LA BOBINA DI TESLA La bobina di Tesla è un dispositivo elettrico che è in grado di creare veri e proprie scariche elettriche, più o meno intense .Un trasformatore a bobina di Tesla opera in modo differente rispetto ad un trasformatore tradizionale con un nucleo di ferro. Infatti in un trasformatore convenzionale le spire delle due bobine che lo costituiscono generano un guadagno di tensione che è legato al rapporto del numero delle spire stesse. In una bobina di Tesla ,invece, il guadagno può essere molto più grande in quanto è proporzionale a L2 L1 se L rappresenta l’induttanza della bobine, la quale dipende sia dalle spire, ma anche dalla sezione,dalla lunghezza e dal materiale. Un giusto equilibrio fra le singole parti fa si che si crei un accoppiamento in grado, per effetti induttivi, di generare un’onda elettromagnetica che è in grado di accendere una lampada a luminescenza. La bobina infatti trasferisce energia da un circuito che oscilla (primario) all’altro (secondario).Se ben progettata essa può trasferire l’85% dell’energia immagazzinata in un condensatore collegato al primario. Circuito utilizzato per realizzare una bobina di Tesla BOTTIGLIA DI LEYDA Si tratta di un condensatore realizzato con due armature una interna e l’altra esterna alla bottiglia, utilizzando il vetro come mezzo isolante. In quanto condensatore , serve per accumulare una grande quantità di carica. La semplicità con cui viene realizzato , non impedisce la realizzazione di un condensatore che può sopportare una grande carica. SPINTEROMETRO E’ un dispositivo che serve a chiudere il circuito a tratti, quando la carica accumulata nel condensatore( bottiglia di Leyda) è sufficiente per far scoccare la scintilla. In questo modo si evita il cortocircuito. La sua costruzione è estremamente delicata, in quanto è una sorta di interruttore in grado di generare scariche elettriche. Modificando la distanza tra gli elettrodi in modo da variare l’intensità del campo elettrico sino a superare il valore di rigidità dielettrica dell’aria, che presenta un valore di circa 3000 volt al mm, si ottiene lo scoccare di una scintilla. L’innesco dell’arco crea il collegamento con il resto del circuito. E’ importante sottolineare che la corrente, che circola, genera una significativa quantità di calore e di ioni che costituiscono un percorso a bassa resistenza. E’ importante eliminare questo effetto in quanto impedisce al condensatore di ricaricarsi e quindi il valore di tensione risulta notevolmente ridotto e così come l’energia trasferita. Per ovviare a questo problema basta o un flusso d’aria ortogonale agli elettrodi, in modo da non modificare le linee di campo magnetico, o scegliere un sistema di elettrodi rotante. La prima soluzione ci è sembrata la più semplice. GENERATORE DI ALTA TENSIONE Per aumentare la tensione ulteriormente il generatore permette di partire già da 6000V. REALIZZAZIONE Lo spinterometro è stato realizzato con due viti in un sostegno di legno, una delle quali con un anello per poter regolare la distanza tra le punte delle viti. La bottiglia di Leyda è stata realizzata con una bottiglia di vetro con le due superfici ricoperte di carta stagnola. Le bobine sono state realizzate avvolgendo il filo attorno a un tubo di plastica. Il tutto è stato poi collegato nel circuito con cavi elettrici. OSSERVAZIONI La costruzione di questo circuito ci ha permesso di osservare da vicino fenomeni come l’induzione elettromagnetica che si viene a instaurare fra due bobine accoppiate e apprezzare le conseguenza di tali fenomeni attraverso l’accensione di lampade a luminescenza. La semplicità del circuito ci ha anche fatto riflettere sulla genialità degli studi fatti da Tesla, genio trascurato per molti anni.