Cornelio Nepote – Attico e la sua permanenza ad Atene, @d litteram Pag 385 es 3, (T. Pomponius Atticus, ab origine ultima stirpis Romanae generatus) Facebook Google + Latino T. Pomponius Atticus, ab origine ultima stirpis Romanae generatus, usus est patre diligente et, ut tum erant tempora, diti (= diviti) inprimisque cupĭdo litteris studendi (+ dat.). Pater mature decessit da Cornelio Nepote Italiano Tito Pomponio Attico, nato da una antichissima famiglia della famiglia Romana, ebbe un padre diligente e, come erano allora i tempi, ricco e soprattutto appassionato di letteratura. Il padre morì acerbamente. Egli giovanetto, per la consanguineità di P. Sulpicio, che fu ucciso da tribuno della plebe, non fu libero da quel insidia: e infatti Anicia, cugina di Pomponio, aveva sposato Servio, fratello di Sulpicio. E così, ucciso Sulpicio, dopo che vide che la città era stata sconvolta e che non gli era data la possibilità di campare in tranquillità, ritenendo il momento adatto per sostenere le sue passioni, si diresse ad Atene e vi portò gran parte dei suoi beni. Vivendo qui fece in modo di essere a buon diritto molto caro a tutti gli Ateniesi. In realtà oltre al favore, che già era grande nel giovinetto, spesso con i suoi mezzi alleviò la loro povertà pubblica: né permetteva che, indulgendo, il loro debito si consolidasse né che gli interessi aumentassero, accumulandolo. Accrebbe questo servigio anche con altra generosità: infatti donò a tutti frumento per mangiarne. Facebook Google + Latino in Bottiglia