Storia degli U-Boat
Marco Topa
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GLI U-BOAT
Girovagando su internet mi sono imbattuto in alcune notizie riguardati il relitto di un UBoat tedesco nelle acque liguri (per gli interessati allego il link sapendo di rubare il lavoro
ad
Antonio).
La
notizia
l'avevo
trovata
a
questo
indirizzo
http://www.cstigullio.com/U455.shtml che però, mentre scrivo, non funziona più così ve
ne allego un altro dove è riportato l'articolo originale: http://www.scubaportal.it/comeabbiamo-trovato-lu-boot-di-camogli.html.
Mi si è accesa così una lucetta nel piccolo accrocchio che ho tra le orecchie: perché non
raccontare un po' la storia di questo tipo di battello?
La scelta del soggetto è dovuta anche dall'idea che poche forme di combattimento nella
storia moderna hanno afferrato l'immaginazione del “pubblico” come la guerra
sottomarina condotta dalla marina tedesca durante la seconda
guerra mondiale, basti vedere quanti libri o film sono stati scritti e
girati sull'argomento.
Voglio precisare che gli argomenti trattati non vogliono essere
un'esaltazione od una condanna delle azioni compiute dai diversi
interpreti della guerra ma solo una semplice presentazione di fatti
legati all'evoluzione tecnica degli U-Boat.
Quanti, pensando alla Seconda Guerra Mondiale non associano le
Forze armate tedesche con i loro principali corpi (la Luftwaffe, il
Fallschirmjäger, le Afrikakorps, il Panzerwaffe e il Waffen-SS) ed
alla loro Kriegsmarine; tra tutte queste armi pochi ebbero un tale
successo, e misero in difficoltà il nemico come i “Lupi grigi” della
Foto 1: Karl Dönitz
U-Bootwaffe voluta da Karl Dönitz.
Dal primo giorno di guerra fino all'ultimo, gli U-Boat ed i loro equipaggi si distinsero in
molte occasioni; nonostante all'inizio della guerra il numero di battelli in servizio era molto
minore di quelli preventivati, Dönitz e dei suoi sottomarini raggiunsero risultati
fenomenali.
Il progetto degli U-boat è stato un successo immenso. Erano relativamente piccoli in
confronto con alcuni dei modelli alleati. Nonostante le condizioni di disagio e le privazioni
in cui vivevano gli equipaggi, il Type VII, che ha costituito la spina dorsale della flotta di Uboat, ebbe all'attivo l'affondamento di più navi di tutti i tipi di sottomarini alleati messi
insieme.
Il Type IX , battello di dimensioni maggiori, aveva una notevole autonomia consentendo
traversate dalle acque tedesche fino all'estremo oriente, operando poi da basi controllate
dalla Marina Imperiale Giapponese.
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Nella seconda parte della guerra, le innovazioni tecniche apportate sul Type XXI, sul Type
XXIII e sulle cosiddette 'Walter boats' erano anni avanti rispetto al loro tempo ma vennero
introdotte comunque troppo tardi per influenzare il corso della guerra in mare; queste
tecnologie però influenzarono direttamente molto lo sviluppo del sottomarino nel
dopoguerra.
La fama degli U-Boat tedeschi, visto che, come si sa, la storia la scrivono i vincitori e non i
perdenti, non è in molti casi “cavalleresca”. Una delle particolarità molto spesso
pubblicizzata dell'U-Bootwaffe, che la distingueva tra le forze armate tedesche era il suo
livello di successo spesso conseguito combattendo la sua guerra in un modo non proprio
“ortodosso”.
In realtà è da sottolineare che, a parte il solitario incidente relativo all'uccisione dei
sopravvissuti del Peleo dal parte del tenente di vascello Eck, gli U-boat si distinsero non
tanto nel numero delle atrocità commesse, ma piuttosto per il numero di occasioni in cui i
comandanti si scostavano dai loro ordini cercando di aiutare gli equipaggi delle navi che
avevano affondato. Per questo motivo forse, un numero significativo di comandanti di UBoat, nel dopoguerra, entrò a far parte della Marina della Germania-Ovest, servendo di
nuovo con grande distinzione e raggiungendo posizioni di alto rango all'interno della
NATO, accanto ai loro ex nemici.
Gli U-Boot sono stati abili a sviluppare nuove tattiche per
affrontare
il
continuo
progresso
delle
tecniche
antisommergibile che gli Alleati svilupparono nel corso
degli anni: dalla tattica iniziale di restare in attesa ed
attaccare i convogli nemici a distanza ravvicinata ed in
superficie durante la notte, si passò alla caccia in gruppi (i
cosiddetti wolfpack) in cui l'U-boat che localizzava il
convoglio richiedeva il sostegno di altre unità; naturalmente
ci furono anche importanti successi “solisti” come l'attacco
alla HMS Royal Oak a Scapa Flow da parte dell'U-47 che, al
comando Tenente di
vascello
Günther
Prien, nella notte tra
il 13 e 14 ottobre
1939,
riuscì
a
penetrare
Foto 2: Hms Royal Oak
all'interno
della
base navale e silurare la corazzata alla fonda,
azione che valse a Prien la Croce di ferro;
l'affondamento, avvenuto tra il 13 e il 14
novembre 1941, della HMS Ark Royal da parte
dell'U-81 e della Barham.
Foto 3: U-47 di riento a Kiel dopo l'attacco
alla HMS Royal Oak - sullo sfondo la
Corazzata Scharnhorst.
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Tutti questi affondamenti sono avvenuti nonostante gli Alleati, essendo entrati in
possesso di “Enigma”, erano riusciti a codificare i codici navali tedeschi.
Di seguito è riportato un elenco con le principali date storiche per gli U-Boat
•
1 Ottobre 1933 - Viene fondata la Unterseebootsabwehrschule.
•
29 Giugno 1935 - Il varo dell'U-1.
•
27 Settembre 1935 - Il capitano di fregata Karl Dönitz diede vita alla 1.
Unterseebootsflotille col nome di Weddigen
•
1 Gennaio 1936 - Con la nomina Capitano del mare, Karl
Dönitz venne messo a capo della Unterseeboote.
•
4 Agosto 1938 - Varato il primo U-boat Type IX.
•
4 Settembre 1939 - La nave di linea Athenia
affondata dall'U-30.
•
14 Ottobre 1939 - La corazzata Royal Oak a Scapa Flow
viene affondata dall'U-47 al comando del Tenente di
vascello Günther Prien.
•
9 Maggio 1941 - U-110
catturato
intatto
dagli
inglesi.
viene
Foto 4: Il
Kapitänleutnant Günther
Prien
• 14 Novembre 1941 - La
portaerei Ark Royal viene affondata dall'U-81.
•
15 Novembre 1941 - Varo dell'U-459, il primo tanker Foto 5: HMS Ark Royal sbandata
sulla destra, assistita dal
U-boat Type XIV , o cosiddetti Milchkuh.
Destroyer Legion.
• 25 Novembre 1941 La corazzata Barham viene affondata da U-331.
•
13 Gennaio 1942 - Inizia l' Operazione Paukenschlag,
offensiva contro il trasporto marittimo al largo della
Costa americana.
•
5 Luglio 1942 - Il convoglio PQ17 viene decimato da
un attacco combinato da parte di U-boat e aerei.
Foto 6: HMS Barham colpita
da un siluro tedesco. Affondò
• 12 Settembre 1942 - L'U-156 affonda la nave
in cinque minuti
passeggeri Laconia e viene attaccato da aerei alleati
mentre soccorreva i sopravvissuti, con un conseguente divieto di futuri tentativi di
salvataggio.
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•
30 Gennaio 1943 - Karl Dönitz viene nominato Grossadmiral
e Supremo Comandante in capo della Marina.
•
20 Marzo 1943 - La battaglia con il convoglio più grande di
sempre, il Wolfpack attacca il HX229 e SCI22.
•
24 Maggio 1943 - Il numero di U-boat persi spinge Dönitz a
ritirare tutti gli U-boat dal Nord Atlantico.
•
17 Aprile 1944 - Varo del primo Type XXIII
•
12 maggio 1944 - Lancio del primo Type XXI.
Foto 7: La macchina
Enigma
Vediamo ora come la Germania costruì la sua temibile flotta di “lupi”.
Tra i molti termini onerosi dell'armistizio che la Germania firmò nel 1918 vi era l'obbligo di
consegnare tutti gli U-boat alla Gran Bretagna e inoltre che tutte le unità ancora in
costruzione avrebbero dovuto essere distrutte o smantellate. Alla Germania venne inoltre
proibito di costruire qualsiasi altro sottomarino. Queste richieste furono
successivamente ratificato con gli articoli 188, 189 e 191 del Trattato di Versailles firmato
il 28 giugno 1919.
Gli U-boat attivi al momento della firma sono stati distribuiti a Gran Bretagna, Stati Uniti,
Francia, Italia e Giappone, dove sono stati oggetto di studio intensivo.
Fortunatamente per la Germania, gli Alleati, anche se chiesero la consegna di tutti i Uboat e dei registri tecnici, si dimenticarono dell'immenso “archivio non cartaceo” di
competenze tecniche in possesso delle industrie costruttrici degli U-Boat, ovvero gli
uomini che ci lavoravano.
In poco tempo la Germania si attivò, anche se in realtà le era vietata la costruzione, nel
commercializzare la sua esperienza in questo campo, vendendo i progetti degli U-boat in
Giappone e lavorando in collaborazione con i cantieri navali in Argentina, Italia e Svezia.
Onde evitare problemi politici che sarebbero potuti derivare dall'essere vista agire contro
lo spirito del trattato di Versailles, nel mese di luglio 1922, fu fondata in Olanda la NV
Ingenieurskantoor voor Scheepsbouw (IVS). Sebbene cavilli legali impedirono l'apertura
della sede della società a L'Aia fino al 1925, l'azienda fu gestita direttamente dai cantieri
della Germaniawerft a Kiel.
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Segretamente finanziato dalla marina
tedesca,
l'IVS
produsse
due
sottomarini per la Turchia, l'Ikindji-InUni ed il Birindji-In-Uni, il cui disegno
era strettamente basato sul Type UB III
della Kaiserliche Marine. Entrambi i
mezzi furono varati nel 1927; i contratti
formulati prevedevano che personale
dell'IVS fosse coinvolto direttamente
Foto 8: Birindji-In_Uni a Rotterdam
nella selezione e formazione degli
equipaggi ed a partecipare alle prove in mare delle due unità, acquisendo così dati reali
sulla validità dei loro progetti.
Nel 1932, i tedeschi iniziarono un programma di ricostruzione progettato per fornire alla
nazione una flotta moderna. Il programma comprendeva disposizioni per una piccola
flotta di otto sommergibili di medie dimensioni (500 tonnellate), anche se questo numero è
stato successivamente aumentato a 16. Un anno dopo, nel 1933, fu fondata una scuola
per la formazione degli equipaggi di U-boat con il nome di “Scuola di difesa AntiSottomarino” (Unterseebootsabwehrschule) a Kiel.
Tre sottomarini per posizionare le mine furono ordinati dalla Finlandia, sempre sulla base
di un progetto precedente, questa volta il Type UC III, ma notevolmente migliorata.
Queste tre unità furono costruite nei cantieri finlandesi, ma con un profondo
coinvolgimento di tecnici tedeschi che anche questa volta parteciparono alle loro prove
in mare.
I finlandesi presentarono altri due ordini: uno per una piccola unità di 115 tonnellate, e
uno per una più grande da 250 ton, quest'ultima molto simile a quello che sarebbe
diventato il MVB II. L'ultimo di questi, il Vesikko, varato nel maggio 1933, fu consegnato
alla Marina Finlandese, deliberatamente, solo a gennaio 1936 in modo che potesse essere
utilizzato ai fini della formazione dei futuri equipaggi degli U-boat. Il Vesikko è conservato
ancora oggi ad Helsinki.
Foto 10: Vesikko “allora”
Foto 9: Vesikko “oggi”
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La Germania cominciò così a
sviluppare progetti per sottomarini
per la propria Marina. Questi
progetti, per sfuggire alle restrizioni
imposte dal trattato di Versailles,
furono
denominati
Motorenversuchsboote
(MVB)
o
'Barche a motore sperimentale".
Foto 11: Deutsche Werke
“prima”
La Deutsche Werkea di Kiel fu
selezionata per costruire le nuove
unità, e si decise anche di costruire una nuova base per gli U-boat
a Kiel-Dietrichsdorf.
Materiali e componenti cominciarono ad essere segretamente Foto 12: Deutsche Werke
“durante”
raccolti presso la base di Deutsche Werke a Kiel, in attesa
dell'ordine di iniziare la produzione. Il programma prevedeva i seguenti steps di
realizzazione:
•
1934 due grandi imbarcazioni da 800 tonnellate e due piccole imbarcazioni da 250
tonnellate
•
1935 quattro piccole imbarcazioni da 250 tonnellate
•
1936 due grandi imbarcazioni da 800 tonnellate e sei piccole barche da 250
tonnellate
•
1937 due grandi imbarcazioni da 800 tonnellate e sei piccole barche da 250
tonnellate
Foto 13: Due immagini di Kiel “dopo”
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Ogni piccola imbarcazione sarebbe dovuta costare tra 1 e 1,5 milioni di marchi, compresi
i costi di preparazione, mentre per quelle di grandi dimensioni il costo sarebbe oscillato
tra i 4 e i 4,5 milioni di marchi.
Le unità più grandi furono designate come MVB
IA mentre quelle piccole come MVB IIA.
L'accordo navale anglo-tedesco del 1934
aveva concordato una parità proporzionale di
3:1 tra i due paesi. Essendo la flotta
sottomarina della Gran Bretagna costituita da
un totale di poco oltre le 50.000 tonnellate, la
Germania avrebbe potuto avere una flotta
totale di circa 17.500 tonnellate. Per questo
Foto 14: U-25. MVB o Type IA
motivo, inizialmente, si pensò di costruite venti
unità del tipo MVB IA e sei del tipo più piccolo MVB IIA.
In realtà, tuttavia, secondo la teoria navale
che un gran numero di unità più piccole
erano di gran lunga più efficaci di un minor
numero di imbarcazioni di grandi dimensioni
furono prodotte circa dieci delle barche più
grandi e 18 del tipo più piccolo,
permettendo alla Germania di rimanere Foto 15: U-1, primo esemplare di MVB (Type) IIA,
nel 1935 poco dopo il varo
all'interno del tonnellaggio stabilito dagli
accordi.
Tutto questo era tuttavia alquanto accademico visto che alla Germania non era permesso
di costruire sottomarini di qualsiasi tipo.
Hitler, salito al potere nel gennaio del 1933, nutriva ancora speranze di un accordo con la
Gran Bretagna e non voleva che i suoi piani politici fossero sconvolto dalla scoperta che
la Germania costruiva in segreto gli U-boat. Per questi motivi l'inizio della produzione
degli U-boat fu stoppato.
Nel frattempo, la Unterseebootsabwehrschule (Scuola di difesa sottomarina) ha
continuato la formazione teorica dei futuri equipaggi degli U-boat, e ha implementato
anche il lavoro di progettazione su altri modelli. Fu progettata una versione migliorata del
MVB II, il MVB IIB con uno scafo più lungo che permetteva una maggiore capacità del
carico di carburante e di conseguenza un'autonomia maggiore. Con l'approvazione di
altri tre progetti fu chiaro che la Deutsche Werke da sola non avrebbe potuto far fronte
alle richieste abbastanza rapidamente per soddisfare le esigenze; si decise così di
affidare al costruzione dei diversi modelli a più cantieri: la Deutsche Werke di Kiel
avrebbe costruito il MVB IIA, la Deschimag-AG Weser l'MVB IA e la Germaniawerft il
modello MVB IIB.
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Nell'autunno del 1934 erano pronti materiali e componenti per permettere l'inizio della
produzione ma Hitler, ancora trattenuto, non approva l'avvio dei lavori fino al 1 febbraio
1935.
Nel frattempo furono progettati ulteriori modelli: ad esempio l'MVB III, uno sviluppo più
grande del MVB IA, che avrebbe potuto svolgere sia il compito di posamine sia portare
due moto torpediniere; l'MVB IV, che sarebbe dovuto essere un'officina navigante ed
utilizzata per portare rifornimenti alle unità principali della flotta di U-boat; l'MVB V, che
doveva avere un nuovo sistema di propulsione progettato dal Dr. Helmuth Walter, ed
infine l'MVB VI, dotato di un nuovo tipo di motore a vapore. Tutti questi modelli furono in
ultima analisi respinti, a favore dell'MVB VII, un mezzo da 500 tonnellate il cui progetto fu
la base per il futuro Type VII, la spina dorsale della flotta di U-boat nel corso della
Seconda Guerra Mondiale. Anche questo ultimo modello si basava sui progetti dell'UB III
della prima guerra mondiale.
Anche se l'MVB II fu successivamente sviluppato per produrre le varianti IIC e IID, il suo
potenziale ulteriore sviluppo venne comunque limitato. L'MVB VII, fondamentalmente un
MVB II più grande, era un progetto molto più versatile ed è stato ulteriormente
trasformato in un numero sconcertante di varianti e sotto-varianti attraverso il corso della
seconda guerra mondiale. I primi ordini per la costruzione del tipo MVB VII sono stati
emessi nel mese di gennaio 1935, appena due mesi prima che Hitler avesse formalmente
ripudiato i termini del trattato di Versailles e che il riarmo della Germania cominciò sul
serio. In questo periodo il prefisso 'MVB' fu eliminato e i modelli di U-Boat cominciarono
ad essere identificati solo con il “Type”.
Per questo numero è tutto, nei prossimi vedrò di sviluppare i vari modelli di U-boat che
hanno solcato i mari durante la Seconda Guerra Mondiale.
Con la speranza di non avervi annoiato anche stavolta vi saluto e a risentirci su queste...
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