Ci sono i bimbi che deglutiscono con difficoltà e quelli che mantengono il riflesso della suzione ben
oltre il dovuto. Tanto da rovinarsi l’allineamento dei denti spingendoli in avanti. Ci sono gli adulti
che stentano ad articolare le parole dopo un intervento chirurgico o una grave patologia e gli anziani
che non ce la fanno più a inghiottire né i cibi né l’acqua. A venire loro in aiuto è il foniatra, medico
che si occupa della prevenzione e della cura dei disturbi attinenti la delicata sfera della
comunicazione, della voce, del linguaggio e della deglutizione. A Trieste il servizio, che da poco è
stato riorganizzato e può ora essere prenotato attraverso il Cup (su richiesta del curante), è affidato a
un unico specialista, Susanna Beira, che funge da riferimento per tutti i Distretti. L’ambulatorio si
trova al Distretto 1 a Roiano.
“Quello foniatrico è un campo di lavoro che negli ultimi anni si è sviluppato molto – spiega la
dottoressa Beira. I disturbi presi in considerazione sono infatti assai più numerosi di un tempo e gli
interventi sempre più specializzati e mirati”. Calano ad esempio certi disturbi del linguaggio mentre
si moltiplicano i casi complessi che la foniatra affronta, nell’ambito del Distretto, in stretta
collaborazione con la struttura Bambini e adolescenti o con la Riabilitazione. Un approccio che
coinvolge professionalità diverse, indispensabile per dare risposta a problemi che quasi sempre
intrecciano fattori funzionali o meccanici a questioni che chiamano in gioco aspetti psichici e
relazionali.
“L’intervento foniatrico – dice Susanna Beira – di rado si esaurisce nell’aspetto clinico.
L’espressività e la voce sono infatti canali su cui tendiamo a scaricare molto in termini psicologici.
Basti pensare alle disfonie, disturbi della voce che nella maggior parte dei casi sono su base
psicogena”. Il lavoro dello specialista è dunque quello di aiutare la persona a ritrovare una migliore
espressione di sé attraverso un intervento di counseling che chiama in causa tutti gli elementi in
gioco e, nel caso dei bambini, coinvolge sempre anche i genitori.
Un aspetto particolare dell’attività, che di frequente si svolge a domicilio, è quello che riguarda le
persone anziane colpite da disfagia, la difficoltà a deglutire che colpisce spesso chi soffre di
Alzheimer o di patologie neurodegenerative. E’ un disturbo serio, che può giungere a provocare
denutrizione o disidratazione. Anche in questi casi il foniatra può fare molto. A partire dal suggerire
posture facilitanti, l'utilizzo di diete a consistenza particolare sino ad arrivare alla prescrizione
dell’acqua gelificata, una sorta di uovo di Colombo per cui grazie a un apposito preparato l’acqua
liquida diventa gel. E risulta così più facile da assumere scongiurando il rischio, così frequente,
soprattutto per gli anziani, di ritrovarsi disidratati.