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Abitare
una FIABA
IMMERSO NEL PARCO DI VILLA ASTORI, SU UNA SUPERFICIE DI 15.000 MQ,
È SORTO UN NUOVO COMPLESSO RESIDENZIALE CHE CONSERVA LE
PROPORZIONI DI UN BORGO MA UTILIZZA UNA TECNOLOGICA D’AVANGUARDIA.
UN LUOGO NEL QUALE VIVERE BENE, DOVE LA REALTÀ PUÒ SUPERARE ANCHE
LA PIÙ FERVIDA FANTASIA.
Tutti gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse... Per quelli che viaggiano le stelle sono delle
guide. Per altri, non sono che piccole luci. Per altri ancora, i sapienti, sono dei problemi da studiare.
Solo Greta, una bambina con molta fantasia, comunica con una di esse. Per lei è un’amica, è la sua
stella preferita: la prima a brillare nel cielo e la più luminosa. A lei Greta racconta di viaggi reali e fantastici
e descrive il pianeta in cui vive. Spesso, rispondendo alle curiose domande poste dalla stella. La prima
volta che Greta si accorse della sua presenza, fu in una calda serata d’estate quando, affacciandosi
verso il parco di Villa Astori, sopra la storica dimora, vide una stella che luccicava più delle altre, come
se volesse richiamare la sua attenzione.
“Come ti chiami?”, chiese la bambina incuriosita. “Dove si trova la tua casa?”.
Con grande stupore l’asteroide rispose: “Mi chiamo Luce e vivo in un paese tutto blu con tante piccole
sorelle. I guardiani della città sono il sole e la luna: il primo ci riscalda durante il giorno e l’altro illumina
la notte”.
“E tu?”, chiese la stella.
“Io abito in un paese chiamato terra. La mia casa si trova all’interno di un borgo che prende il nome dall’antica villa Astori, nel centro storico di Torre de’ Roveri. Complessivamente sono 52 unità abitative affacciate sul parco secolare della Dimora. L’architettura è semplice, lo stile riprende quello del borgo
storico: hanno addirittura riutilizzato i coppi di recupero per il manto di copertura del tetto! E la pietra
della vicina Credaro è servita per la decorazione di alcune pareti. Tutti materiali a Km zero. L’innovazione
che rende unico il progetto è, però, il connubbio delle tecnologie costruttive d’avanguardia: sono abitazioni certificate in Classe A, con impianto geotermico e dotate di pannello domotico.”
“Sono fortunata”, aggiunse Greta, “il Borgo è a soli 10 minuti dalla città ma è protetto da colline, parchi
e vigneti circostanti; traffico frenetico e smog sono lontani”.
“Io non pensavo che potesse esistere un paese così fantastico” ribadì Luce. “Raccontami ancora, ancora…” La bambina chiuse gli occhi e incominciò a descrivere la sua casa con dovizia di particolari,
proprio come aveva sentito nelle descrizioni dei suoi genitori. Non voleva tralasciare nulla.
“Sai”, disse subito, come se volesse impressionare la nuova amica, “il Borgo dove vivo è alimentato dal
primo più grande impianto geotermico attivato al servizio del residenziale in Italia: 24 sonde geotermiche
che scendono fino a 130m nella profondità del suolo. Attraverso di esse le pompe di calore producono
acqua calda nella stagione invernale, utile per il riscaldamento radiante a pavimento, e acqua refrigerata
per il raffrescamento estivo. Tutto l’impianto è dotato di un perfezionato sistema chiamato natural cooling
in cui, senza l’utilizzo del compressore, il fluido solo pompato nelle sonde geotermiche risulta disponibile
freddo e, contemporaneamente, si concorre a rigenerare le zone da cui si preleva il calore invernale”.
“Ma è strabiliante, e come può l’acqua calda raggiungere la tua casa?”.
“Devi sapere”, aggiunse Greta, “che il fluido riscaldato o refrigerato raggiunge le abitazioni attraverso
tubazioni ed ogni unità abitativa è dotata di contabilizzatori per la ripartizione dei costi in base al consumo. In ogni caso, poi, grazie alla tecnologia domotica, è possibile ottenere una regolazione della temperatura interna.
Insomma…, vivo in un complesso abitativo che, come dice papà, possiede un elevato grado di vivibilità
ecosostenibile e grandi risparmi economici sulle spese di gestione: 100m di appartamento per esempio
consumano 200 euro annue di riscaldamento. Infatti, cara Luce, devi capire che il sistema geotermico,
abbinato all’eccellente isolamento di Classe A e alla precisione domotica dei controlli, determina una
notevole convenienza nelle spese di gestione della casa ed il mio papà è sempre molto contento”.
“Ma cos’è la domotica e a cosa serve?” incalzò Luce.
Greta a questa domanda non sapeva ancora rispondere. Avrebbe chiesto delucidazioni ai suoi genitori
evitando, ovviamente, di spiegare il motivo di tanto interesse. Ma, non volendo fare brutta figura con la
nuova amica si limitò a sostenere che si trattava di una tecnologia complessa e che ne avrebbero parlato
la sera successiva. Le racconterà anche delle unità abitative: tipologie diverse, volumi bassi e non troppo
articolati…, e poi del ridotto inquinamento prodotto da queste case e del polmone verde nel quale sono
inserite, e un’altra sera ancora della SPA ricavata nell’appendice della Villa come un servizio all’interno
del borgo che si è strutturato come un “piccolo villaggio”... tutti argomenti per le prossime serate al
chiaro di luna con la sua amica speciale.
Ora però si è fatto tardi e Greta dorme un sonno profondo.
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