«Evangelizzare significa aprire con ardore i cuori al nome di Gesù».

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N. 6 - Agosto 2011
Esce otto volte l’anno
© L’Osservatore Romano
www.acs-italia.org
Ballano, cantano, pregano per Giovanni Paolo II:
l’incontro con i giovani a Roma nel 1985. L’inizio della
Giornata Mondiale della Gioventù.
«A Denver il Papa ha incontrato una
nuova gioventù, non una gioventù
libera da problemi, ma una gioventù
priva di amarezza e aggressività, di
disperazione o furia distruttiva.
Giovani impegnati in una ricerca
onesta, pronti a parlare dei propri
problemi con la Chiesa e i sacerdoti,
pronti a inginocchiarsi, a pregare,
confessarsi, comunicarsi,
che cercano la propria forza
nella grazia divina».
- Padre Werenfried Dopo la GMG di Denver (Usa) nel 1993
salvato. Voleva saperne i nomi per non di- alla gioventù. Aiuta a spianare la via verso il
menticarli. La Parola di Dio, divenuta carne Signore, per tutti, giovani e anziani. Per queil suo sguardo si posa sulle tre pecore morte nel seno virginale di Maria ha ricevuto dai sto motivo un’Opera come la nostra sta così
di fame. Sta tremando. Per 20 giorni si è nu- genitori il nome di Gesù, cioè Salvatore (cfr. a cuore a Benedetto XVI. Importa (e come!)
trito solo di latte e datteri. Ha 90 anni il pa- Mt 1,21). Egli ha pagato con la morte in se le generazioni future vivranno con o senza
store Ahmed Asubad e una cosa del genere Croce la nostra libertà di figli di Dio. Cono- Dio. Il Vangelo non è un lusso inutile. È il
non gli era mai capitata. «Guerra, mai sciamo il suo nome, la sua azione salvifica. pane della vita.
più guerra», vanno instancabilmente ripetendo i vari Pontefici
Cari amici, da decenni sostenete
«Evangelizzare significa
succeduti a Pio XII. Da mesi
Aiuto alla Chiesa che Soffre,
nuovi focolai di guerra infuoconsapevoli che il Dio vivente è
aprire con ardore i cuori
cano l’Africa del Nord, o meglio
come l’aria che noi esseri umani
al nome di Gesù».
tutta l’area araba. Ahmed Asudobbiamo respirare per poter vibad è stato portato al sicuro, lonvere! Gesù è l’unico che ci può
tano dalla zona di guerra, dove stanno Aiuto alla Chiesa che Soffre è un’Opera pa- liberare da Caino e dalle sue orribili guerre.
combattendo da settimane. Quando arrivano storale chiamata a sostenere coloro che ope- È l’unica via attraverso il deserto, conosce
per salvarlo, Ahmed Asubad guarda negli rano nel campo dell’evangelizzazione e che ogni singola oasi. Egli ci indica il Padre, la
occhi i suoi salvatori e ripete: «Grazie, gra- non hanno mezzi sufficienti per farvi fronte. vera meta della Terra Promessa. Un grazie a
zie… Come vi chiamate? Voglio sapere il Evangelizzare significa liberare da un’esi- voi tutti, a ciascuno di voi, per la vostra festenza priva di senso. Significa aprire con ar- deltà. Grazie per il vostro mostrare a Ahmed
nome di chi mi ha salvato».
dore i cuori al nome di Gesù. Non basta Asubad e a tanti altri, la via dell’amore. GraNelle nostre preghiere invochiamo Cristo informare. In quanto cristiani, non ci soffer- zie per aver contribuito ad annunciare il volto
come “Salvatore”, “Redentore”, “Libera- miamo sul semplice nome del nostro Salva- e il nome del Salvatore.
tore”... Spesso non ci rendiamo conto di ciò tore; possiamo rivolgerci personalmente a
Vi benedico,
che le nostre labbra vanno pronunciando Dio, lodarlo attraverso l’Eucaristia. Aiuto
nella preghiera. Senza l’esperienza interiore alla Chiesa che Soffre non solo rende possidi salvezza è difficile essere cristiani in modo bile l’edizione delle Bibbie, ma sostiene la
serio. Per il pastore nel deserto di sabbia non formazione di sacerdoti e teologi, la costruera sufficiente vedere il volto di chi lo aveva zione di chiese dignitose, la pastorale rivolta
Padre Joaquín Alliende, Presidente
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Placare la sete di conoscenza della Parola di Dio
Oggi esiste il job-sharing, il car-sharing e tante altre possibilità di condivisione nel complesso mondo del
lavoro. In Tanzania da qualche tempo
si pratica anche il Bible-sharing. I
bambini condividono una Bibbia,
perché ce n’è una sola copia per
molti di loro.
Padre Winfried di Mwanza, Tanzania, ci
prega di inviargli 500 Bibbie. Ogni bambino che si prepara alla Prima Comunione
o alla Cresima dovrebbe avere la Parola
di Dio non solo nel cuore, ma anche tra
le mani. Per sfogliarla, leggere, pregare.
La preghiera condivisa è possibile, ma la Più avvincente di una bella favola per
devozione del cuore nella preghiera è per- grandi e piccini : un catechista a Togo
sonale, non condivisibile. Per questo vo- legge dalla Bibbia del Fanciullo.
gliamo mettere a disposizione di padre
Winfried le Bibbie del Fanciullo richieste. Con il vostro aiuto la lode di Dio risuonerà
più bella, più forte che mai. Infatti, grazie a
La Bibbia è il Verbo Originale, la Buona voi – 20 anni dopo la svolta – la Chiesa catNovella stampata. Dovrebbe essere acces- tolica di rito greco in Ucraina, avrà finalsibile a tutti gli uomini. La Bibbia è il libro mente un salterio, un testo ufficiale per i
più pubblicato al mondo. Ma sono in tanti servizi diocesani in lingua ucraina (10.000
euro), mentre in
a non averne una.
Grazie a voi, mille «La massima preghiera è la Russia le comunità
cattoliche di rito lacatechisti della PreSanta Messa».
tino, potranno finallatura di Huamachuco, in Perù, altri 5.000 della diocesi di mente pregare con un Messale nella propria
Concepcion in Paraguay e un altro mi- lingua.
gliaio nella diocesi di San Carlos de Bariloche in Argentina, riceveranno presto la Esistono numerose forme di preghiera. «La
Buona Novella. Per la carta, la stampa e la massima preghiera è la Santa Messa», afdistribuzione è necessario denaro, ma que- fermava il Beato Giovanni Paolo II e «perste diocesi sono prive di mezzi. Eppure ciò la preghiera è prima di tutto un atto di
hanno sete di conoscenza della Parola di intelligenza, un sentimento di umiltà e di riDio. Siete voi che potete aiutare a dissetarli. conoscenza, un atteggiamento di fiducia e
Uganda: Imparare a leggere e scrivere
con entusiasmo per comprendere meglio la Bibbia.
di abbandono a Colui che ci ha dato la vita
per amore». La preghiera ha un valore esistenziale, è espressione della propria identità ed è per questo che le traduzioni della
Bibbia e dei libri di preghiera, sono più che
semplici testi di lettura. Sono testi destinati
ai cuori che cercano la pace e la trovano in
Dio. Come nella diocesi di Bongaigaon in
India, per la quale avete finanziato un libro
di inni in più lingue (6.000 euro) o in quella
di Nebbi in Uganda, dove avete reso possibile la ristampa del libro di catechismo
«Lubu kura pa Yesu» [Sequela di Gesù], di
messali e altri libri nelle cinque lingue locali alur, lugbara, madi, kebu e lendu che
consentono di approfondire la fede. Questo
Solenne consegna della Buona Novella in Guatemala: ognuno riceve una copia dalle è hope-sharing, la condivisione della spemani del missionario.
ranza che ci sorregge.
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Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
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La Chiesa vive ed è giovane
Padre Werenfried durante la GMG a
Denver (1993): i giovani lo riempivano di
coraggio.
pre con un vescovo, sono giunti dal
Bangladesh (15.000 euro). Altri sono arrivati da Haiti, dall’Iraq, dal Myanmar e
dalla Cina, Paesi problematici in cui per i
cristiani è difficile vivere la proprio fede. Si
tratta infatti di Paesi estremamente poveri
o nazioni dove i cristiani vengono perseguitati o Paesi con entrambe queste realtà.
I ragazzi provenienti dal Turkmenistan
sono stati 10. Per questi è stato importante
vedere che il loro piccolo gregge – in Turkmenistan vivono appena 200 cattolici e ci
sono 40 catecumeni che si stanno preparando al battesimo – è una seppur minima
parte della Chiesa mondiale di Cristo. A
«A quali catastrofi andremo incontro se non dovessimo riuscire a dare alla Madrid hanno sentito, visto e percepito che
gioventù confusa dei nostri giorni un futuro e un ideale? Il cristianesimo si la Chiesa è universale, viva e giovane, protrova a superare una prova di forza, perché Cristo è morto e risorto anche prio come dice Benedetto XVI.
per questi giovani».
Padre Werenfried, in occasione di una
Quando nel 1975 padre Werenfried pro- non importa se siete giovani o anziani. È in- GMG di Denver nel 1993, si rivolse ai gionunciò queste parole, le Giornate Mondiali fatti la vostra generosità che consente a gio- vani così: «Rimango un ottimista, perché
della Gioventù (GMG) non erano ancora vani provenienti dai Paesi più poveri di Dio è amore e non smette mai di riempire
state istituite. Nel frattempo, esse sono di- partecipare anche quest’anno alla Giornata attraverso lo Spirito Santo il mondo intero
ventate un evento che, ogni tre anni, mostra Mondiale della Gioventù: sono 36 i ragazzi dell’amore di Gesù e di quello di tutti coal mondo che il cristianesimo è in grado di accompagnati da un vescovo arrivati dal loro che portano avanti la sua vita». Tra
superare questa prova. Con il vostro aiuto, Sudan (35.000 euro), 18 quelli che, sem- questi dovremmo esserci anche noi.
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La Bibbia del Fanciullo nella lingua di San Diego
«Tlaxiccaqui noxocoyouh Juantzin,
¿campa in timohuica?» [Ascoltami
figlio mio, mio piccolo Juanito,
dove stai andando?]. Inizia così il
dialogo affettuoso tra la Madonna
di Guadalupe e l’indio Juan Diego
nei pressi dell’odierna Città del
Messico. È il 9 dicembre 1531.
Parlano Nahuatl, la lingua degli aztechi.
Ancora oggi molti indios del Messico
centrale parlano questo dialetto, specialmente nelle campagne. Si stima che siano
in 1,2 milioni. Nahuatl è una delle sette
lingue nazionali. Documenti e tradizioni
scritte sono però rari. Per questo la Bibbia
del Fanciullo in Nahuatl è più che una
Bibbia. Sarà, come lo è quella nella lingua
dei Maya (vedi a sinistra), un libro che
trasmette e rende
viva la cultura di
San Diego. È la
167ª lingua in cui è
stata tradotta la
Bibbia del Fanciullo che nel frattempo ha raggiunto
una tiratura complessiva di quasi 49 milioni di copie. «Dio parla ai Suoi figli», è
il titolo. Parla loro in molte lingue, proprio come la Madonna. Traduzioni,
stampa e trasporto costano. Ma ciò non
deve essere un ostacolo per la Parola di
Dio e – semmai dovesse esserlo – sicura- Dialogo con il cielo in Nahuatl. È così
che un artista ha immaginato la scena.
mente voi potete aiutare a superarlo.
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Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
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È il primo convento contemplativo fondato in Bolivia. Da quasi 400 anni –
precisamente dal 16 gennaio 1636 – le suore di
Santa Chiara pregano ininterrottamente davanti al
Santissimo Sacramento.
«La grazia divina ci ha sempre donato nuove vocazioni
tra la nostra gente», ci
scrive l’abbadessa, madre Simona. Per la liturgia e le preghiere quotidiane,
le suore hanno bisogno di nuovi libri della Liturgia delle Ore. Ma in questi
tempi di crisi «esce più denaro di quello che entra», ci ha confidato.
Grazie a voi siamo riusciti a inviarne loro 25. «Non potete immaginare come
il cuore delle suore fosse colmo di gioia quando li abbiamo distribuiti. Solo
Dio può premiare la vostra generosità. Preghiamo il Signore affinché colmi
voi e tutti i benefattori della Sua grazia per tutti i progetti che vi stanno a
cuore», ci ha scritto madre Simona.
Sofferenza, amore e gratitudine – Le vostre lettere
Opuscoli sulla preghiera del Rosario
per studenti
Grazie di cuore per gli stupendi opuscoli sulla preghiera del Rosario destinati ai bambini e per i rosari inviatimi.
Vorrei ordinarne altri per i miei allievi.
Gli insegnanti della nostra scuola li
usano nelle classi, mentre noi li adopereremo quando, con tutta la scuola,
lunedì cominceremo la settimana pregando il Rosario.
Un insegnante dall’Australia
assicurandovi che prego con voi e per
voi.
Una benefattrice dal Portogallo
Il borsellino non si svuota
Ogni volta che ricevo il vostro Notiziario, mi sento come una goccia d’acqua
nel mare. La sofferenza è immensa e apparentemente senza fine. Ogni qualvolta
invio del denaro, prego il Signore di aggiungere qualche zero all’importo, muovendo a generosità i suoi figli. Ora, al
tramonto della mia vita, ho scoperto che
Testimonianza commovente
quando si aiuta chi soffre, il Buon Dio
Ringrazio il Signore per il vostro impe- fa sì che il borsellino non si svuoti mai.
gno! La vostra testimonianza è commoUn’anziana signora dal Canada
vente, la vostra generosità, il vostro
coraggio, il vostro amore per Dio e i deNota alla Relazione sul Bilancio
boli, sono coinvolgenti. Possa Dio nella
2010 dell’Opera: Si segnala che il
sua immensa misericordia essere semConsiglio Generale nella sua sepre vicino a voi e a tutti coloro che
duta del 28.06.2011 ha approvato il
ascoltano i vostri appelli. Con grande
Bilancio in via definitiva.
gioia vi invio il mio modesto contributo
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) - Sede Nazionale: Piazza San Calisto 16 - 00153 Roma
Tel. 06.6989.3911 - mail: [email protected] - Bressanone: Rio Scaleres 14 - 39042 Bressanone
Tel. 0472.832.746 - Milano: Corso Monforte 1 - 20122 MI - Tel. 02.7602.8469 - Siracusa: Via
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rivolgendosi ad “Aiuto alla Chiesa che Soffre” - Piazza San Calisto 16 - 00153 Roma.
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San
Giovanni
Bosco
(1815 - 1888)
Ha dedicato tutta la sua vita alla
salvezza dei giovani. Giovanni
Melchiorre Bosco, detto don
Bosco, nacque in una poverissima
famiglia contadina. La sua infanzia a Becchi, vicino Torino, si
svolse in un’epoca impregnata dei
movimenti rivoluzionari in Europa. I ragazzi erano sempre più
abbandonati a se stessi. A nove
anni ebbe una visione vocazionale: nel sogno vide un cortile
pieno di ragazzacci che bighellonando e imprecavano; voleva intervenire, ma udì una voce:
«Mettiti alla testa dei ragazzi! Non
con le cattive, ma con la dolcezza,
la bontà e l’amore. Devi farteli
amici».
Così fece, non appena fu ordinato
sacerdote (1841). Istituì scuole,
case d’accoglienza e centri di formazione, pubblicò riviste e libri.
Sua madre, Margherita Occhiena,
lo sostenne con abnegazione. Il
metodo educativo basato sull’incoraggiamento e sull’approvazione – oggi ampiamente riconosciuto dalle scienze dell’educazione – ebbe un’influenza durevole. Nel corso della vita di don
Bosco, 130.000 ragazzi trovarono
accoglienza in 250 Centri in Europa e in America e, tra di essi,
ben 6.000 furono ordinati sacerdoti. Don Bosco, patrono dei giovani e della pastorale giovanile,
venne canonizzato nel 1934.
L’Eco dell’Amore N. 6 - Agosto 2011
Direttore responsabile: Mons. Sante Babolin Redazione: Jürgen Liminski - Editore: Aiuto alla
Chiesa che Soffre - Piazza San Calisto 16 00153 Roma - Con approvazione ecclesiastica Registrazione del Tribunale di Roma N. 481 del
24 novembre 2003 Sped. A.P. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2,
DCB Milano.
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YOUC
«Dovete conoscere quello che credete»
La copertina del libro, di un giallo sgargiante, si fa notare il contenuto non è da meno: in 300 pagine, il
nuovo Catechismo per i giovani intitolato «YOUCAT»,
spiega la fede cattolica. In occasione della GMG di Madrid ne sono state stampate 700.000 copie. È stato uno
dei più grandi ordini di stampa al mondo. Ogni partecipante ne ha ricevuta in regalo una copia – dono del
Santo Padre – in inglese, tedesco, francese, italiano,
spagnolo, polacco o portoghese. E siete voi che avete
sostenuto finanziariamente il progetto.
In «YOUCAT» Papa Benedetto parla apertamente: «La gioventù
odierna […] non è così superficiale come la si accusa di essere;
i giovani vogliono sapere in cosa consiste davvero la vita». Queste parole si trovano nella Prefazione, dove il Santo Padre ribadisce: «Questo sussidio al catechismo non vi adula; non offre
facili soluzioni; esige una nuova vita da parte vostra».
Pagine extra riservate ad ACS nell’Edizione donata alla GMG .
Si sente quanto sta a cuore la gioventù a Papa Benedetto, quanto
la esorti a rimanere salda nella fede: «Studiate il catechismo!
Questo è il mio augurio di cuore […] studiate il catechismo con
passione e perseveranza! Sacrificate il vostro tempo per esso!
Studiatelo nel silenzio della vostra camera, leggetelo in due, se
siete amici, formate gruppi e reti di studio, scambiatevi idee su
Internet».
Alcune pagine di «YOUCAT».
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Dal punto di vista del Santo Padre, la conoscenza, come anche
la trasmissione della fede, rientrano nella responsabilità di ogni
singolo giovane. Per questo raccomanda loro di affrontare sempre di nuovo le questioni della vita. E per questo la Prefazione
del Papa contiene anche un passaggio che potrebbe considerarsi
una specie di Magna Charta della nuova evangelizzazione: «Rimanete ad ogni modo in dialogo sulla vostra fede! Dovete conoscere quello che credete; dovete conoscere la vostra fede con
la stessa precisione con cui uno specialista di informatica conosce il sistema operativo di un computer; dovete conoscerla come
un musicista conosce il suo pezzo; sì, dovete essere ben più profondamente radicati nella fede della generazione dei vostri genitori, per poter resistere con forza e decisione alle sfide e alle
tentazioni di questo tempo». Si rimane senza parole… «YOUCAT», infatti, è una sfida aperta lanciata ai suoi lettori. Benedetto XVI spiega il perché: «Un romanzo criminale è avvincente
perché ci coinvolge nella sorte di altre persone, ma
che potrebbe essere anche la nostra; questo libro è
avvincente perché ci parla del nostro stesso destino
e perciò riguarda da vicino ognuno di noi».
ACS s’è fatta carico di gran parte dei costi di questa
Edizione per la GMG che sulla copertina reca la nota:
«Questo libro è un regalo personale del Santo Padre».
Il progetto unisce due elementi essenziali del nostro
operato: concentrarsi su iniziative pastorali dove la cura
delle anime e la trasmissione della fede sono in primo
piano e il profondo rispetto delle richieste dei Pontefici.
Il progetto vuol essere anche un incoraggiamento rivolto
a voi tutti a mantenere viva la fiamma tremolante della fede che,
proprio nel ricco Occidente, è fortemente minacciata. Chi sostiene «YOUCAT» la protegge dai venti freddi che dai deserti
ghiacciati dell’indifferenza religiosa, spirano attraverso l’Europa
e l’America.
Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
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Vie per un futuro comune
Insieme al vescovo Jonas: la Giornata dei chierichetti a Telsiai, in Lituania.
«È Lui che cerca voi, prima ancora
che voi lo cerchiate! Rispettando
pienamente la vostra libertà, Egli si
avvicina a ciascuno di voi e si propone come la risposta autentica e
decisiva a quell’anelito che abita il
vostro essere, al desiderio di una
vita che valga la pena di essere vissuta».
Messa solenne a Kasese, in Uganda:
prima importante prova per i più piccoli.
giovanile di Bac (Serbia) che dura tutto il
giorno – comprende la Santa Messa, una
conferenza, lavori di gruppo, sport e concerto – ed è diventato una sorta di giornata
della gioventù.
I giovani non hanno bisogno solo di figure
profetiche come il Santo Padre, ma anche
di spazi propri. Non sempre sono necessari grandiosi centri parrocchiali, a volte
I giovani di Zagabria hanno esultato è sufficiente uno spazio nella natura o
quando il 4 giugno Papa Benedetto XVI anche soltanto una cantina… importante
ha rivolto loro queste parole. Alcuni è l’esperienza di comunità. A questo serve
hanno intonato un canto e avrebbero fatto la pastorale giovanile e, ancor di più, la
sentire volentieri anche le loro chitarre, pastorale rivolta ai chierichetti. Proprio
in Serbia, Macebatterie, trombe, coI giovani hanno bisogno
donia, Bosnia e
me sono abituati a
Croazia – Paesi
fare nella banda
di spazi propri.
dove i segni della
musicale «VIS Proroci» [Profeti]. Attraverso la musica espri- guerra sono visibili nelle strade e in molti
mono l’anelito indicato dal Papa. Con la volti – la pastorale apre la via alla riconmoderna musica religiosa annunciano la ciliazione verso un futuro comune.
gioia della Redenzione, la presenza di Dio
tra gli uomini. Sono i suoni che fanno vi- «Se […] la coscienza viene riscoperta
brare di entusiasmo i cuori dei giovani quale luogo dell’ascolto della verità e del
nella diocesi di Subotica, in Serbia. La bene, luogo della responsabilità davanti a
maggior parte di questi giovani cattolici Dio e ai fratelli in umanità […] allora c’è
appartengono alla minoranza croata. «VIS speranza per il futuro» ha affermato Papa
Proroci» organizza i canti durante le Benedetto in Croazia. Il contributo più
Messe e gli incontri giovanili. La loro mu- prezioso e importante della Chiesa per la
sica pop religiosa affascina, il piccolo società è nella formazione delle cogruppo di studenti e universitari dai 16 ai scienze. È quello che fa la pastorale gio25 anni, formatosi dopo l’incontro a Pula vanile. Per questo motivo Aiuto alla Chiesa
nel 2006, è nel frattempo diventato un che Soffre la sostiene in tutto il mondo.
gruppo di 200 giovani. Molti di essi par- Non è solo un aiuto, è un investimento nel
tecipano all’incontro annuale diocesano futuro.
•
L’innocenza fatta chierichetto: chierichetti
nel Myanmar.
Portiamo la luce del futuro: prima della
Messa a Kareeb, in Egitto.
Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
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