NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) 31gennaio 2014 Raccomandazioni più stringenti sul rischio di gravi reazioni da ipersensibilità con Rienso® (ferumoxitolo)* Gentile Dottoressa, Egregio Dottore, ad ottobre 2013, è stata distribuita una Nota Informativa Importante (NII) con importanti informazioni riguardanti tutti i medicinali contenenti ferro per via endovenosa (IV) approvati/commercializzati nell’Unione Europea. Questa comunicazione fa seguito ad una rivalutazione condotta a livello europeo, del rapporto rischio/beneficio di questi prodotti, dovuta a problematiche di sicurezza relative al rischio di gravi reazioni da ipersensibilità. Tale rivalutazione ha portato a nuove raccomandazioni per la gestione del rischio di reazioni allergiche associate alla somministrazione di tutti i medicinali contenenti ferro per via endovenosa (IV). Rienso (ferumoxitolo) è un prodotto a base di ferro per via endovenosa, ma non era stato incluso nella citata rivalutazione poiché non era stato ancora autorizzato nell’Unione Europea, al momento in cui era iniziata tale revisione (dicembre 2011). Rienso è stato autorizzato nell’Unione Europea a giugno 2012 e l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha confermato che le nuove raccomandazioni devono essere applicate anche a Rienso. Pertanto, si trasmette in allegato il contenuto della Nota Informativa Importante di ottobre 2013, poichè tutte le conclusioni attinenti a tale comunicazione si applicano anche a Rienso. *in Italia, Rienso (ferumoxitolo) è stato autorizzato il 9 gennaio 2014 ma, al momento, non è commercializzato NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Raccomandazioni più stringenti sul rischio di gravi reazioni da ipersensibilità con medicinali contenenti ferro somministrati per via endovenosa Genile Dottoressa, Egregio Dottore, importanti informazioni sui medicinali contenenti ferro per via endovenosa (IV) sono emerse a seguito di una rivalutazione condotta a livello europeo del loro rapporto beneficio/ rischio, a seguito di preoccupazioni sul rischio di gravi reazioni da ipersensibilità. Riassunto Tutti i medicinali contenenti ferro per via IV possono causare gravi reazioni da ipersensibilità potenzialmente fatali. Tali reazioni si possono verificare anche quando una precedente somministrazione è stata tollerata (compresa una dose di prova negativa, vedere di seguito). Sulla base dei dati attualmente disponibili, i benefici di tutti i medicinali contenenti ferro per via IV continuano a superare i rischi, a condizione che ci si attenga alle seguenti raccomandazioni. I medicinali contenenti ferro per via IV non devono essere usati in pazienti con ipersensibilità al principio attivo, al medicinale stesso o ad uno qualsiasi dei suoi eccipienti, ed in pazienti con ipersensibilità grave ad altri medicinali contenenti ferro per via parenterale. Il rischio di ipersensibilità è maggiore nei pazienti con allergie note (incluse le allergie ai farmaci) e nei pazienti con patologie infiammatorie o del sistema immunitario (per es., lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide), così come nei pazienti con anamnesi di asma grave, eczema o altra allergia atopica. In questi pazienti i medicinali contenenti ferro per via IV devono essere usati solo se si ritiene che il beneficio superi chiaramente il possibile rischio. Per minimizzare i rischi, i medicinali contenenti ferro per via IV devono essere somministrati secondo la posologia e il metodo di somministrazione descritti nelle informazioni sul prodotto di ogni singolo medicinale. I medicinali contenenti ferro per via IV devono essere somministrati solo quando sia immediatamente disponibile personale qualificato in grado di valutare e gestire reazioni anafilattiche/anafilattoidi e apparecchiature di rianimazione. Tutti i medici che prescrivono questi medicinali devono informare i pazienti del rischio di ipersensibilità prima di ogni somministrazione. I pazienti devono essere informati dei sintomi correlati e deve essere loro richiesto di contattare con urgenza il medico in caso di reazione. I pazienti devono essere strettamente monitorati per la comparsa di eventuali segni di ipersensibilità durante e per almeno 30 minuti dopo ogni somministrazione di un medicinale contenente ferro per via IV. I medicinali contenenti ferro per via IV non devono essere usati durante la gravidanza, se non assolutamente necessario. Il trattamento dovrebbe essere limitato al 2° o al 3° trimestre, se si ritiene che i benefici superino chiaramente i possibili rischi sia per la madre che per il feto. I rischi per il feto possono essere gravi e includono anossia e sofferenza fetale. Questa Nota Informativa Importante è inviata in accordo con l'Agenzia europea dei medicinali e con l'Agenzia Italiana del Farmaco. Ulteriori informazioni I medicinali contenenti ferro per via IV sono indicati in situazioni di carenza di ferro, quando la somministrazione per via orale sia insufficiente o scarsamente tollerata. La diagnosi si deve basare su accurati test di laboratorio. Problemi riguardanti la sicurezza È stata avviata una rivalutazione a livello europeo a causa delle preoccupazioni riguardanti la sicurezza in relazione al rischio di gravi reazioni da ipersensibilità, anche nell'uso durante la gravidanza. Tutti i medicinali contenenti ferro per via IV possono causare reazioni gravi da ipersensibilità, tali reazioni si possono verificare anche dopo che una precedente somministrazione è stata tollerata (compresa una dose di prova negativa). Sono stati osservati esiti fatali. Sono state riviste e modificate accuratamente le informazioni sul prodotto per quanto riguarda il rischio di reazioni gravi da ipersensibilità ed ora sono coerenti per tutti i medicinali contenenti ferro per via IV. Nell'Allegato a questa lettera, sono evidenziate le modifiche al Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) specifiche per le reazioni da ipersensibilità. Queste misure hanno lo scopo di aumentare la consapevolezza sul rischio di gravi reazioni da ipersensibilità con i medicinali contenenti ferro per via IV, ridurre al minimo il rischio, dove possibile, e garantire che i pazienti siano adeguatamente informati. Si noti che le informazioni relative alla prescrizione ed alla sicurezza differiscono tra i medicinali contenenti ferro per via IV e, a seconda dei casi, si devono consultare gli specifici Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) prima e durante l'uso. Precauzioni per l'uso in gravidanza Non esistono studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva. L'anemia da carenza di ferro, che si verifica durante il primo trimestre di gravidanza, in genere può essere trattata con ferro per via orale (non si deve usare il ferro per via endovenosa). I benefici dell'uso dei medicinali contenenti ferro per via IV devono essere attentamente ponderati rispetto ai rischi successivi in gravidanza. Le reazioni anafilattiche/anafilattoidi che si verificano con l'assunzione dei medicinali contenenti ferro per via IV possono avere conseguenze sia per la madre che per il feto (per es., anossia, sofferenza e morte fetali). Dose di prova In precedenza per alcuni medicinali contenenti ferro per via IV è stata raccomandata una dose di prova. Tuttavia, non sono disponibili dati accurati in grado di supportare con certezza un suo effetto protettivo. La dose di prova può fornire una falsa rassicurazione, visto che le reazioni allergiche si possono verificare anche in pazienti che hanno avuto una dose di prova negativa. Di conseguenza, le dosi di prova non sono più raccomandate e sono sostituite dalle suddette raccomandazioni per la minimizzazione dei rischi. Si deve usare cautela con ogni dose di medicinale contenente ferro per via IV, anche se le somministrazioni precedenti sono state ben tollerate. I medicinali contenenti ferro per via IV devono essere somministrati secondo la posologia e il metodo di somministrazione descritti nelle informazioni sul prodotto di ogni singolo medicinale. In caso di reazione da ipersensibilità, si consiglia agli operatori sanitari di interrompere immediatamente il trattamento e prendere in considerazione la terapia appropriata. Per maggiori dettagli, fare riferimento alle sezioni dell’RCP. . Richiamo alla segnalazione I medici e gli altri operatori sanitari sono tenuti a segnalare qualsiasi sospetta reazione avversa associata a medicinali contenenti ferro per via endovenosa. I medici e gli altri operatori sanitari devono, a norma di legge, trasmettere le segnalazioni di sospette reazioni avverse tramite l’apposita scheda cartacea (reperibile sul sito http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/tipo_filecb84.pdf) o compilando on line la scheda elettronica (http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/Scheda_elettronica_AIFA_operatore_sani tario_25.09.2013.doc) tempestivamente, al Responsabile di Farmacovigilanza della struttura sanitaria di appartenenza o, qualora operanti in strutture sanitarie private, tramite la Direzione sanitaria, al responsabile di farmacovigilanza della ASL competente per territorio. L’AIFA coglie l’occasione per ricordare a tutti gli Operatori Sanitari l’importanza della segnalazione delle reazioni avverse da farmaci, quale strumento indispensabile per confermare un rapporto beneficio rischio favorevole nelle reali condizioni di impiego. Le Segnalazioni di Sospetta Reazione Avversa da Farmaci devono essere inviate al Responsabile di Farmacovigilanza della Struttura di appartenenza dell’Operatore stesso. La presente Nota Informativa viene anche pubblicata sul sito dell’AIFA (www.agenziafarmaco.it) la cui consultazione regolare è raccomandata per la migliore informazione professionale e di servizio al cittadino. EMA/289652/2012 EMEA/H/C/002215 Riassunto destinato al pubblico Rienso ferumoxytol Questo è il riassunto della relazione pubblica europea di valutazione (EPAR) per Rienso. Illustra il modo in cui il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha valutato il medicinale ed è giunto a formulare un parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio nonché le raccomandazioni sulle condizioni d’uso di Rienso. Che cos’è Rienso? Rienso è un preparato a base di ferro che contiene il principio attivo ferumoxytol ed è disponibile in sospensione iniettabile. Per che cosa si usa Rienso? Rienso si usa per il trattamento dell’anemia (bassi livelli di globuli rossi o emoglobina) causata da carenza di ferro in pazienti affetti da malattia renale cronica (diminuzione progressiva, a lungo termine, della corretta funzionalità dei reni). Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica. Come si usa Rienso? Deve essere somministrato solo quando è disponibile personale sanitario abilitato a trattare reazioni anafilattiche (gravemente allergiche). Rienso è somministrato tramite iniezione per via endovenosa. In base alla gravità dell’anemia e al peso corporeo, può essere somministrata una seconda iniezione da due a otto giorni dopo la prima dose. Il medico deve garantire che il paziente rimanga in osservazione in relazione a eventuali effetti indesiderati per almeno 30 minuti dopo l'iniezione. 7 Westferry Circus ● Canary Wharf ● London E14 4HB ● United Kingdom Telephone +44 (0)20 7418 8400 Facsimile +44 (0)20 7418 8416 E-mail [email protected] Website www.ema.europa.eu An agency of the European Union © European Medicines Agency, 2012. Reproduction is authorised provided the source is acknowledged. Ai pazienti deve essere effettuato un esame del sangue e dei livelli di ferro ad almeno un mese dal trattamento. I pazienti con accertata carenza di ferro possono essere trattati nuovamente con Rienso per mantenere normali i livelli di emoglobina. Come agisce Rienso? La carenza di ferro è una causa comune di anemia nei pazienti affetti da malattia renale a lungo termine ed è causata a sua volta da molti fattori, ivi compreso lo scarso assorbimento del ferro dagli alimenti. Il principio attivo presente in Rienso, ferumoxytol, è un composto contenente ferro. Quando è iniettato nel sangue, è assorbito dalle cellule del fegato, della milza e del midollo osseo; a questo punto, il ferro rilasciato dal composto ricostituisce le riserve di ferro esaurite dell’organismo. Una volta reintegrate le riserve di ferro, l’organismo è in grado di produrre emoglobina, che contribuisce a correggere l'anemia. Quali studi sono stati effettuati su Rienso? Prima di essere studiati nell’uomo, gli effetti di Rienso sono stati analizzati in modelli sperimentali. Rienso è stato confrontato con un trattamento a base di ferro assunto per bocca in tre studi principali effettuati su 883 pazienti affetti da malattia renale cronica con anemia da carenza di ferro. Il principale indicatore dell’efficacia era la misura dell’aumento dei livelli di emoglobina dopo cinque settimane. Quali benefici ha mostrato Rienso nel corso degli studi? Rienso è stato più efficace nel produrre un aumento dei livelli di emoglobina rispetto al trattamento a base di ferro assunto per bocca. In tutti e tre gli studi, i pazienti cui veniva somministrato Rienso presentavano aumenti medi di emoglobina maggiori, ossia: 1,2 g/d contro 0,5 g/d; 0,8 g/d contro 0,2 g/d; e 1,0 g/d contro 0,5 g/d. Qual è il rischio associato a Rienso? Negli studi con Rienso si sono osservati effetti indesiderati nel 7,9% dei pazienti trattati con il medicinale, dei quali lo 0,2% era considerato grave. Gli effetti indesiderati più comuni erano sintomi intestinali (diarrea, stitichezza, nausea e vomito), mal di testa, vertigine e ipotensione (bassa pressione sanguigna), tutti verificatisi in meno del 2,5% dei pazienti. Non comuni sono stati i seri casi di ipersensibilità (reazione allergica) o ipotensione, osservati nello 0,2% dei pazienti. Per l’elenco completo degli effetti indesiderati osservati con Rienso, vedere il foglio illustrativo. Rienso non deve essere usato in soggetti ipersensibili (allergici) a ferumoxytol, a uno qualsiasi degli altri ingredienti del medicinale o a qualsiasi altro preparato a base di ferro. Non deve essere usato in pazienti in cui sia stato accertato un eccesso di ferro nell’organismo o in pazienti la cui anemia non è causata da carenza di ferro. Perché è stato approvato Rienso? Rienso si è dimostrato superiore al ferro assunto per bocca nel trattamento dell’anemia da carenza di ferro nei pazienti affetti da malattia renale cronica. L’aumento dei livelli di emoglobina osservato negli studi principali è stato considerato dal CHMP un miglioramento utile e comparabile a quello ottenuto tramite la somministrazione di preparati endovenosi standard. Per quanto riguarda la sicurezza, Rienso si è dimostrato simile ad altri preparati a base di ferro somministrati per via endovenosa e più favorevole dei trattamenti a base di ferro assunti per bocca. Il CHMP ha deciso che i benefici di Rienso Rienso EMA/289652/2012 Pagina 2/3 sono superiori ai suoi rischi e ha raccomandato il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio per il medicinale. Altre informazioni su Rienso Il 15 giugno 2012 la Commissione europea ha rilasciato un’autorizzazione all’immissione in commercio per Rienso, valida in tutta l’Unione europea. Per la versione completa dell’EPAR di Rienso consultare il sito web dell’Agenzia: ema.europa.eu/Find medicine/Human medicines/European public assessment reports. Per maggiori informazioni sulla terapia con Rienso, leggere il foglio illustrativo (accluso all’EPAR) oppure consultare il medico o il farmacista. Ultimo aggiornamento di questo riassunto: 05-2012. Rienso EMA/289652/2012 Pagina 3/3