G.I.O.T. 2004;30:97-9 Frattura spontanea di rotula in pregressa ricostruzione di legamento crociato anteriore: caso clinico Spontaneous fracture of the patella in previous anterior cruciate ligament reconstruction: a case report G.P. Metelli A.E. Salvi1 U.E. Pazzaglia1 RIASSUNTO Gli autori descrivono il caso clinico di un calciatore professionista di 27 anni che, sottoposto 3 anni addietro ad intervento di ricostruzione di legamento crociato anteriore destro con tendine rotuleo, recentemente riporta frattura atraumatica alla rotula del ginocchio donatore durante una partita di calcio. La frattura è sintetizzata con 2 viti di Herbert. Parole chiave: rotula, frattura, legamento, legamento crociato anteriore Regione Lombardia, Azienda Ospedaliera “Mellino Mellini”, Presidio Ospedaliero di Iseo, Divisione di Ortopedia e Traumatologia. 1 Spedali Civili di Brescia, 2° Divisione di Ortopedia e Traumatologia, Università di Brescia, Clinica ortopedica e traumatologica Indirizzo per la corrispondenza: Dott. Giovanni Pietro Metelli Via Papa Giovanni XXIII 10 25037 Pontoglio (BS) Tel.: +39 030 7470372 Cell.: +39 333 3121040 Fax: +39 030 9887304 E-mail: [email protected] Ricevuto il 10 dicembre 2003 Accetato il 25 marzo 2004 SUMMARY The authors describe a case report about a 27 years old professional football player undergone a right anterior cruciate ligament reconstruction 3 years ago, who recently reports atraumatic patella fracture of the donor knee during a football match. Fracture is synthesized with 2 Herbert screws. Key words: patella, fracture, ligament, anterior cruciate ligament CASO CLINICO Si tratta di un calciatore professionista di sesso maschile di 27 anni che è stato operato 3 anni addietro, nell’agosto del 1999, per ricostruzione del legamento crociato anteriore al ginocchio destro tramite utilizzo di tendine rotuleo libero fissato con viti ad interferenza metalliche. Il paziente è stato sottoposto a programma riabilitativo aggressivo. L’attività calcistica è stata ripresa pienamente a 5 mesi dall’intervento ed il paziente, negli anni successivi, non ha subito alcuna limitazione in ambito sportivo, giocando in campionati professionistici. Nel Dicembre 2002, durante una partita di calcio professionistico, mentre si appresta a calciare il pallone, senza alcun contrasto diretto di gioco, avverte un improvviso e violento dolore al ginocchio operato. Inizialmente visitato presso altra sede e sottoposto ad indagine radiografica (Fig. 1), perviene alla Divisione di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Civile di Iseo (BS) con diagnosi di frattura trasversa di rotula destra. 97 Frattura spontanea di rotula in pregressa ricostruzione di legamento crociato anteriore Fig. 1. Radiografia pre-operatoria del ginocchio destro del paziente: è visibile la frattura a rima trasversa della rotula. DISCUSSIONE La frattura di rotula sottoposta precedentemente a prelievo di bratta ossea è una rara ma specifica complicanza della ricostruzione del legamento crociato anteriore 1. Nella maggior parte di casi osservati in Letteratura, il tipo di frattura rotulea descritta con notevole frequenza a seguito di prelievo patellare è a rima trasversa 2. Il caso a noi pervenuto rappresenta perciò un evento ben conosciuto in chirurgia artroscopica, sia per la sua descrizione, sia per il tipo di frattura. Alcuni autori, sulla base di studi statistici sull’incidenza di tale complicanza chirurgica, riportano un tempo medio di frattura patellare a seguito di prelievo di BPTB (bone patellar tendon bone) di 57 giorni, con un intervallo compreso tra i 24 ed i 121 giorni 3. Nel caso osservato il tempo intercorso dall’intervento alla frattura è di 1185 giorni, ovvero 3 anni e 3 mesi. Inoltre le fratture di rotula a seguito di prelievo di bratta ossea avvengono tipicamente sotto l’effetto di un evento traumatico, quale ad esempio la caduta diretta sul ginocchio operato 4. Diversamente, il calciatore non ha subito alcun trauma diretto, né contatto con avversari di gioco: si può supporre che la rimozione del blocco osseo abbia indebolito la resistenza dell’osso sesamoide fino al punto che una contrazione del quadricipite ha superato il limite di resistenza dell’osso stesso 5. Le opzioni terapeutiche da noi prese in esame sono state principalmente 2: l’osteosintesi con cerchiaggio e fili di Kirschner e l’osteosintesi con viti di Herbert. 98 Abbiamo escluso il trattamento conservativo 6 in quanto, trattandosi di un atleta, era necessaria una ripresa funzionale in tempi brevi. Il cerchiaggio dinamico è una tecnica di osteosintesi che sfrutta il movimento al fine di ottenere una compressione fisiologica sulla rima di frattura e quindi di accelerarne il processo di guarigione 7. Tuttavia la presenza di tale mezzo di sintesi impedisce una riabilitazione accelerata in un atleta, e tende a creare un profilo “quadrato” alla rotula. Inoltre, al termine del processo di guarigione, è necessario asportare il cerchiaggio. Al contrario, le viti cannulate rappresentano l’ideale per le fratture traverse di rotula, in quanto si tratta di una tecnica poco invasiva e non interferente con l’apporto vascolare dell’osso 8. Le viti agiscono procurando un effetto compressivo durante l’arco di movimento del ginocchio, e resistendo al carico di tensione durante l’estensione completa 9. Inoltre, da un punto di vista biomeccanico, se paragonate al cerchiaggio o insieme al cerchiaggio, le viti cannulate risultano avere una minor tendenza alla separazione tra i due capi di frattura nella rotula 10. Alla luce di queste considerazioni suffragate dalla Letteratura, si è optato per l’utilizzo di 2 viti di Herbert (Figg. 2, 3). Fig. 2. Radiografia post-operatoria in proiezione antero-posteriore: sono visibili le 2 viti di Herbert intrarotulee. G.P. Metelli, et al. Il paziente è stato trattato con un tecnica chirurgica non usuale, proposta solo recentemente da alcuni autori, e che richiede pertanto una validazione sulla base dei risultati a distanza. BIBLIOGRAFIA 1 2 3 4 5 6 7 Fig. 3. Radiografia post-operatoria in proiezione laterale. 8 CONCLUSIONI 9 Il caso clinico trattato presenta alcune peculiarità: un tempo intercorso dal prelievo della bratta ossea alla frattura estremamente elevato, un evento fratturativo privo di cause traumatiche e la scelta terapeutica delle viti di Herbert. 10 Morgan-Jones RL, Cross TM, Caldwell B, Cross MJ. “Silent” trasverse patellar fracture following anterior cruciate ligament reconstruction. Arthroscopy 2001;17:997-9. Papageorgiou CD, Kostopoulos VK, Moebius UG, Petropoulou KA, Georgoulis AD, Soucacos PN. Patellar fractures associated with medial-third bone-patellar tendonbone autograft ACL reconstruction. Knee Surg Sports Traumatol Arthrosc 2001;9:151-4. Stein DA, Hunt SA, Rosen JE, Sherman OH. The incidence and outcome of patella fractures after anterior cruciate ligament reconstruction. Arthroscopy 2002;18:578-83. Brownstein B, Bronner S. 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