Diagnosi differenziale in linfoadenomegalie Reggio Emilia, 09/01/2013 Dott.ssa Luana Vignolo Linfonodi – Anatomia e Fisiologia Elementi strutturali • capsula • follicoli, centri germinativi • corteccia parafollicolare • cordoni midollari • sinusoidi • piccoli vene • vasi linfatici afferenti ed efferenti Funzioni linfopoiesi > Ag dipendente “filtro selettivo” Linfonodi: dove e come sono? • Più di 500 • Forma di fagiolo • Dimensioni 1-25 mm • Superfiali e profondi • Non palpabili A cosa servono? • Funzione “filtro” da parte delle cellule fagocitiche verso microorganismi • presentazione antigenica e innesco della immunità cellulo mediata Linfoadenopatia • La linfoadenopatia è definita come un’alterazione delle dimensioni ( >1 cm di diametro )e delle caratteristiche dei linfonodi (E.O + ecografia) • Può essere : 1. Isolata (spesso di pertinenza di un territorio di drenaggio) 2. Generalizzata (se coinvolte tre o più sedi linfonodali) Linfoadenopatie - Parametri strutturali Ilo, Ecogenicità e Omogeneità Linfonodo normale Linfonodo reattivo Linfonodo tumorale Eziopatogenesi linfoadenopatia • Proliferazione di elementi cellulari intrinseci (linfociti, istiociti, monociti) da stimolo infettivo/infiammatorio • Infiltrazione da parte di elementi cellulari maligni Cause linfoadenopatie adulto 1. Malattie infettive ( 75%) 2. Malattie autoimmuni (15%) 3. Malattie emato-oncologiche (10%) ..Quindi….????? Indispensabile fare buona diagnosi differenziale partendo dal paziente !!! Paz con linfonodo ingrossato cosa faccio? 1. Lo guardo in faccia in generale e gli chiedo come sta!!! 2. BUONA Anamnesi familiare(malattie autoimmuni in famiglia, nazionalità), patologica remota e prossima (motivo della visita, viaggi, farmaci,rapporti sessuali, cambio stili di vita ecc) 3. Esame obbiettivo:mi soffermo su linfonodi, milza, cute, circolo venosi collaterali(es “edema mantellina”) E.O Linfoadenomegalia sospetta per : Malattia infettiva-infiammatoria • Dimensioni < 2cm • Consistenza elastica • Senza tendenza alla coesione • non adesa ai piani superficiali né profondi • Dolente • Dolorabile • Con carattere suppurativo Malattia neoplastica • Dimensioni >2cm • Consistenza “lignea” • Tendenza alla conglomerazione • Adesa ai piani superficiali e profondi • Non dolenti • Non dolorabili Procedo con ….. 4.Ricercare segni e sintomi : in particolare chiedere SEMPRE se presenti Sintomi B cioè febbre ,calo ponderale ,sudorazione ,“prurito sine materia” 5.Raccogliere tutti i dati , fare ipotesi diagnostiche e organizzare il percorso terapeutico(accertamenti ematochimici, esami strumentali , visite specialistiche) …….RIASSUMENDO……… PRATICA CLINICA 1 Correggio, 20 ottobre 2011 – F. Ilariucci, SC Ematologia ASMN Ambulatorio MMG: paziente con adenopatie ed un quadro clinico di verosimile genesi INFETTIVA Prescrivere esami (emocromo con formula, VES, ELF sieroproteine, sierologia per CMV, Toxo, EBV, Bartonella, HIV) +/- antibiotico +/- FANS + eventuale ecografia Rivalutazione a 7-8 gg: miglioramento ---> osservazione stabile/peggioramento ---> richiesta di VISITA EMATOLOGICA Take home message “ LINFONODO SOSPETTO “se ….. • Consistenza “lignea” (anche isolato!!!!) • • • • • • Diffusione total body Aggregato in pacchetti Adeso ai piani superficiali e profondi > 2cm di diametro No flogosi No dolore PRATICA CLINICA 2 Linfonodo /i palpabili sospetti o splenomegalia isolata febbricola persistente sudorazioni notturne calo di peso Prurito No segni di flogosi in atto RICHIESTA DI VISITA EMATOLOGICA urgente Correggio, 20 ottobre 2011 – F. Ilariucci, SC Ematologia ASMN paziente con adenopatie e quadro clinico a verosimile genesi NON INFETTIVA • La clinica e l ‘ E.O ci guidano spesso nella diagnosi differenziale (malattia infettiva, autoimmune e neoplastica) • Valutiamo le cause infettivo-infiammatorie e percorriamo l’iter terapeutico (esami, ecografia ecc )ma….. N.B MONITORIAMO attentamente il paziente e la malattia nel breve periodo (1 -2 sett MAX)!!!!! N.B Se non migliora visita specialistica ed esami più approfonditi!!!! Correggio, 20 ottobre 2011 – F. Ilariucci, SC Ematologia ASMN TAKE HOME MESSAGE Cause linfoadenomegalie: DD 1. Malattie infettive 2. Malattie autoimmuni 3. Malattie emato-oncologiche Linfoadenomegalie e Malattie infettive Le linfoadenomegalie di carattere infettivo possono essere: • isolate (spesso nel territorio di competenza della lesione) • generalizzate E.O linfonodi spesso dolenti e dolorabili , non adesi ai piani profondi 1. Infezioni virali (HIV, CMV, EBV) 2. Infezioni batteriche(cocchi gram+, bartonella, TBC, sifilide, brucella) 3. Infezioni protozoarie(toxoplasma) Infezioni virali • HIV: in fase primaria linfonodi diffusamente ↑ , febbre , frequenti infezioniab anti HIV • CMV: linfoadenomegalia generalizzata di piccole –medie dimensioni, febbricola , astenia ab anti CMVfollow up • EBV: linfoadenomegalie generalizzata sopr in sede laterocervicale, sintomi sistemici, epato e splenomegalia anche severe, cellule “blastoidi” su PBAb anti EBV follow up Infezioni batteriche 1 • Cocchi gram +: linfoadenomegalie spesso isolate in sede di infezione, febbre ,decorso benigno e breve risoluzione con tp antibiotica • Bartonella(Malattia da “Graffio di gatto”): lesione papulosa e linfoadenomegalia isolata associata in sede di graffio , spesso sintomi sistemici associati, risoluzione benignaemocoltura , PCR ed esame bioptico linfonodale • Brucella: zoonosi , gram negativo da latte non pastorizzato, linfonodi diffusamente aumentati e sintomi sistemiciemocoltura, Ag anti brucella Infezioni batteriche 2 • TBC: linfoadenite diffusa, NON CONGLOMERATI , NON dolenti quantiferon e ricerca BK su siero ed espettorato • Sifilide: nella fase secondaria di malattia linfoadenomegalie diffuse , rash papuloso, sintomi sistemici-reazione di Wassermann e ab anti VDRL Infezioni protozoarie • Toxoplasma: asintomatica o con classica triade febbricola, astenia e linfoadenopatia generalizzataAB anti TOXO Malattie autoimmuni e linfoadenomegalie • LES: sintomi sistemici,rush a “farfalla”, linfoadenopatia +/- anemia +/splenomegaliaab anti DNA, ENA, ANA, cardiolipina • SARCOIDOSI:noduli polmonari bilaterali, adenopatia ilare asintomatica nel 75% dei casi , sintomi sistemici soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e osteoarticolare , ricerca ACE su PB o BM e broncoscopia Malattie oncoematologiche e linfoadenomegalie Tumori solidi Tumori ematologici • • • • • • • • Tumori testa –collo K mammella K polmone Tumori Tratto gastroenterico • Altri…. Linfomi Leucemia linfatica cronica Leucemia linfatica acuta Leucemia mieloide acuta I Linfomi • Neoplasie maligne che originano dai linfociti maturi • Distinzione in forme B e T a seconda della cellula di origine • Presentazione caratteristica con ingrossamento dei linfonodi • Possibile interessamento di tutti gli organi extranodali • Per definizione si tratta di malattie sistemiche Fattori associati alla patogenesi • Agenti virali (HTLV 1 ; Epstein Barr; HCV; HIV) • Fattori ambientali (pesticidi, asbesto, diserbanti, benzene) • Immunodepressione (trapiantati; malaria; immunodeficienze congenite) • Agenti batterici (Helicobacter pylori ) • Malattie autoimmuni (S. di Sjogren; LES) CLASSIFICAZIONE LINFOMI LINFOMI LINFOMI NON HODGKIN AGGRESSIVI LINFOMA DI HODGKIN INDOLENTI Istituto “Seràgnoli” - Bologna Distribuzione dei Linfomi secondo la WHO Linfomi Non Hodgkin % Linfomi Hodgkin •Diffuso a Grandi Cellule B 30 •Sclerosi nodulare •Follicolari 22 •Cellularità mista •Ricco in linfociti •Deplezione linfocitaria •Marginal-zone 8 •Mantellare 5 •Burkitt 3 •PTCL unspecified 7 •Anaplastico •Primitivo del mediastino •Linfoblastico precursori T •Altri 3 12 % 75-80% 20-25% Diagnosi di linfoma Un linfonodo “sospetto” o una massa (se presentazione extranodale) + clinica per malattia sistemica Agoaspirato e/o BIOPSIA del linfonodo e/o della massa A cui farà seguito anche la biopsia osteomidollare (BOM)se confermata la dg TAKE MESSAGE LA DIAGNOSI DI LINFOMA DEVE ESSERE SEMPRE UNA DIAGNOSI “PATOLOGICAMENTE” DOCUMENTATA a livello di morfologia, immunoistochimica, citogenetica e biologia molecolare COLLOQUIO COL PAZIENTE: comunicazione della diagnosi e del percorso di stadiazione PERCORSO DI STADIAZIONE: esami bioumorali (standard + LDH, ß2-microglobulina, virologia HIV, epatite B ed epatite C), biopsia osteomidollare (BOM) e strumentali (TAC total body, PET se necessaria, rachicentesi se necessaria) PROPOSTA DEL PIANO TERAPEUTICO: standard o proposta di studio clinico (firma del consenso informato) Correggio, 20 ottobre 2011 – F. Ilariucci, SC Ematologia ASMN Una volta effettuata la DIAGNOSI DI LINFOMA… Percorso di Stadiazione • Anamnesi (fattori predisponenti, positività sierologici, presenza SINTOMI B) • Esame obiettivo (adenopatie, organomegalia) • Esami ematochimici (tipizzazione linfocitaria, LDH) • Tac total body • Biopsia osteo-midollare • PET/TC total body (no per LNH indolenti) • Eventuali Endoscopia • Rachicentesi STADIAZIONE (sintomi sistemici) Sintomi Sistemici: 1. Febbre 2. Sudorazione notturna 3. Calo ponderale 4. Prurito A: assenza di sintomi B: presenza di sintomi BULKY: linfonodo o agglomerato di linfonodi il cui diametro massimo supera i 10 cm (7 cm secondo Velasquez). Una massa mediastinica viene definita bulky se ad una radiografia del torace il suo diametro trasverso massimo è ad 1/3 del diametro trasverso del torace Fattori Prognostici • Caratteristiche di presentazione della malattia alla diagnosi che verosimilmente condizionano la prognosi • Caratteristiche del paziente(età, comorbidità ecc) • Sono stati associati tra loro per costituire degli indici prognostici espressi da un numero. • Il valore di questi indici può condizionare la scelta terapeutica. TERAPIA PER LA CURA DEL LINFOMA - 1 Istologia (aggressivi vs indolenti) Stadio (localizzati vs avanzati) Fattori prognostici (IPI, aaIPI, FLIPI, MIPI, Hasenclever) età (cut off 65 anni) comorbidità (funzionalità cardiaca, diabete, funzionalità renale) Correggio, 20 ottobre 2011 – F. Ilariucci, SC Ematologia ASMN Dipende da Solo osservazione: es linfomi “indolenti”(“watch&wait”) Chemioterapia +/- immunoterapia (antiCD20 o antiCD52): in regime di DH o di ricovero a seconda dell’intensità della terapia +/- rachicentesi medicate +/- radioterapia +/- radioimmunoconiugati +/- procedure trapiantologiche Correggio, 20 ottobre 2011 – F. Ilariucci, SC Ematologia ASMN TERAPIA PER LA CURA DEL LINFOMA - 2 - mucosite - stipsi - nausea e/o vomito - alopecia - tossicità ematologiche (neutropenia, anemia, piastrinopenia) - neuropatia periferica - GVHD (trapianto allogenico) Correggio, 20 ottobre 2011 – F. Ilariucci, SC Ematologia ASMN EFFETTI COLLATERALI COMUNI RESTAGING DI MALATTIA Restaging intermedio: dopo 2-3 cicli di chemiotp TAC e/o PET per valutare una risposta precoce (eventuale intensificazione se non risposta o progressione della malattia) Restaging finale: al termine della terapia pianificata. Se non sono necessarie altre terapie il paziente entra in follow-up c/o ambulatori pomeridiani MESSAGGIO Durante il percorso terapeutico e nei primi mesi di follow-up gli effetti collaterali e/o eventuali altre sintomatologie acute vengono gestiti dall’Ematologo. In seguito tutto ciò che non è correlabile alla patologia linfomatosa può essere gestito dal medico di base. IL LINFOMA DI HODGKIN LH definizione Malattia descritta nel 1832 da Thomas Hodgkin Malattia clonale della serie B caratterizzata da due tipi cellulari distinti: 1.Cellule di Reed Stemberg 2.Cellule di Hodgkin Cellule di Reed- Sternberg: cellule di grandi dimensioni; cito-plasma ampio, acidofilo; due o più nuclei; mem-brana evidente, cromati-na finemente dispersa, voluminosi nucleoli LH clinica • Incidenza massima nella seconda-terza decade di vita (possibile correlazione con l’infezione da EBV); • Sede di esordio nella quasi totalità dei casi linfonodale; • Le aree più frequentemente colpite sono le diramazioni del dotto toracico: sovraclaveari, laterocervicali, mediastiniche; • Midollo e fagato difficilmente interessati • Sintomi d’esordio presenti nel 40% dei pz (riflettono la produzione di (per la produzione di citochine); • Sintomi locali: la sede più coinvolta è quella mediastinica (turgore delle giugulari, tosse secca, dispnea, disfagia,slargamento mediastinico) trial overview staging at baseline: CT +CT-PET PET-0 1° ABVD 2° ABVD No therapy change according to PET2 results was allowed Early restaging : CT + CT-PET PET-2 6° ABVD “consolidation” Rx-therapy Final restaging: Intergruppo Italiano Linfomi CT + CT-PET PET-6 Linfoma di Hodgkin (sopravvivenza a 10 aa per classi di età periodo 1980-2004) Brenner H et al. Blood 2008;111:29772983 LH:PFS a due anni 95% PET 2 neg (12%pet2 pos) LONG SURVIVAL!!!! PET2 negative PET2 positive I LINFOMI NON-HODGKIN CLASSIFICAZIONE REAL LNH 1 – REAL Classification • 2 – In base alle caratteristiche cliniche: • Forme ad alto grado di aggressività (aggressivi) • Forme a basso grado di aggressività (indolenti) Istituto “Seràgnoli” - Bologna Linfomi NON Hodgkin LNH INDOLENTI • Malattie dell’anziano • Linfoadenomegalia isolata , splenomegalia isolata; • Esordio esclusivo in sedi extranodali • Bm spesso positivo • Manifestazioni crioglobulinemiche (astenia, artralgia, acrocianosi)e • Componente monoclonale; • Storia d’esordio lenta • Lunga sopravvivenza • Difficile eradicabilità • Ripetute ricadute • ES: -LNH follicolare - LNH marginale splenico -LNH a piccoli linfociti B LNH AGGRESSIVI • Malattie del giovane adulto • Sindromi cliniche d’esordio correlate con adenopatie profonde (sindrome mediastinica, sindrome da compressione della cava inferiore o delle vie escretrici renali); • Possibile coinvolgimento del SNC • Bm spesso negativa • Presentazione clinica spesso suggestiva del sottotipo istologico; • Storia clinica d’esordio di breve durata • Aggressività clinica(Ki 67% alto) • Ridotta sopravvivenza (storia naturale) • Possibilità di guarigione fino al 50-60%dei casi • Es:- Linfoma a grandi cellule B -Linfoma mantellare B Cenni TERAPIA LNH INDOLENTI • La tp varia a seconda di molti parametri alla stadiazione: 1.“wacth and wait” follow up 2.Cicli di chemiotp contenenti farmaci quali Rituximab, Fludarabina, Novantrone, bendamustina, Ciclofosfamide ecc LNH AGGRESSIVI • LA CHEMIOTERAPIA è SALVAVITA E DEVE ESSERE SEMPRE INIZIATA PRIMA POSSIBILE!!!! • I CICLI Più UTILIZZATI SONO R-CHOP, MACOPP B, HYPERC.VADD ESEGUITI IN MANIERA SISTEMATICA MENSILI • RACHICENTESI MEDICATE CON FARMACI PER PREVENIRE DIFFUSIONE AL SNC • TRAPIANTO AUTOLOGO E/O ALLOGENICO SE MALATTIA RESISTENTE E/O REFRATTARIA ALLE TERAPIE Frequency of Major NHL Subtypes Lymphoblastic Mediastinal B-cell Anaplastic T-cell 2% 2% 2% Burkitt-like 2% Lymphoplasmacytic 1% Burkitt <1% MALT 5% DLCL 31% Peripheral T-cell 6% Small lymphocytic 6% Mantle cell 6% Discordant 12% Follicular 22% Overall Survival of the 1795 patients according to risk group as defined by the Follicular Lymphoma International Prognostic Index. Curva di validazione su 919 pazienti DLBCL : overall survival 4-year update of the GELA study EFS OS 59% 47% B Coiffier, 2004 Malattie emato oncologiche e linfoadenopatie • • • • Linfomi (LH, LNH) Leucemia linfatica cronica Leucemia linfatica acuta Leucemia mieloide acuta LEUCEMIA LINFATICA CRONICA 1 Accumulo di linfociti B monoclonali, incompetenti La produzione parte nel midollo osseo ---> sangue periferico ---> organi linfatici secondari Età di insorgenza > 60 aa, andamento in genere indolento Classica presentazione con adeno/organomegalie e/o sintomi sistemici ma anche reperto accidentale!!! All’emocromo e biochimici: linfocitosi assoluta (WBC>20.000)con Ombre di Gumbrecht , +/- anemia +/- piastrinopenia Ipogammaglobulinemia Correggio, 20 ottobre 2011 – F. Ilariucci, SC Ematologia ASMN ,resistenti all’apoptosi CD 5+, CD 19 +, CD 20 + nel sangue periferico. Diagnosi LLC • La diagnosi viene fatta su vetrino di PB per la diffusa presenza di elementi linfoidi tutti uguali di piccole dimensioni LLC PB persona sana LLC Stadiazione LLC • L’E.O e gli esami strumentali valutano adenomegalie ( se presenti in genere sono diffuse) e/o epato –splenomegalia • la diffusione della malattia ,la velocità di duplicazione ma soprattutto la clinica determinano l’inizio o meno del trattamento citoriduttivo con cicli mensili(R-CVP, RFN ecc) • Molti paz con la LLC sono gestiti in follow up per anni dal MMG!!!!! Paz con dg di LLC: ambulatorio MMG …mi devo allarmare in follow up se…. • WBC duplicano o aumentano in tempi rapidi e peggiora anemia e piastrinopenia • Compare anemia emolitica • Se compaiono segni aggiuntivi di malattia ( nuove adenomegalie e/o organomegalie) • Se compaiono sintomi sistemici riconducibili a progressione di malattiia • Se infezioni frequenti Leucemia linfatica acuta • Più frequenti nei bambini, colpisce ragazzi<35aa e anziani • Proliferazione clonale di cellule staminali linfoidi a livello midollare diffusione nel PBaltri organi linfatici • EMERGENZA EMATOLOGICA che necessita di diagnosi e trattamento immediato in P.S!!! Diagnosi e clinica LLA • La diagnosi viene fatta su prelievo di sangue midollare(sostituzione della normale popolazione midollare con linfoblasti “a tappeto”) • All’esordio l’emocromo mostra leucocitosi(anche >100.000)o leucopenia con anemia e piastrinopenia • L’E.O in genere mostra splenomegalia +/linfoadenomegalie ; i sintomi sono legati alla pancitopenia(emoraggie, infezioni ecc) o alla leucocitosi(ictus, diplopia da infiltrazione meningea di malattia ecc) • P.s la presenza di tre o più stazioni linfonodali alla dg è un fattore prognostico negativo!!! Leucemia Mieloide acuta • Malattia prevalentemente dell’anziano • Proliferazione clonale di cellule staminali mieloidi (mieloblasti)da cui arresto maturativi delle tre linee emopoietiche • EMERGENZA ematologica!!! Diagnosi e clinica LMA • La diagnosi avviene tramite prelievo di sangue midollare • All’esordio l’emocromo può mostrare sia leucocitosi severa che pancitopenia. • I sintomi possono essere vari ma solitamente il paz è fortemente sintomatico!!!(febbre, astenia, infezioni, emoraggie ecc ecc) • In alcune forme(es FAB M0 o M4 ) la linfoadenomegalia può associarsi. Grazie per l’attenzione domande 1. 2. 3. 4. 5. 6. un linfonodo sospetto per malattia emato-onconologica non è: mobile/dolente/di dimensioni <1cm/suppurato/tutte La diagnosi di linfoma viene effettuata con : emocromo/PET/biopsia linfonodale o del tessuto/ecografia Nel LH quali linfonodi sono più spesso coinvolti: laterocervicali/inguinali/addominali L’infezione da EBV può dare : febbricola/linfoadenomegalia/splenomegalia/tutte La BOM nei linfomi indolenti è spesso: neg/pos/non viene fatta Quali di questi non appartiene ai Sintomi tipo B nei linfomi: dispnea/sudorazioni/febbre/calo ponderale Caso clinico M.O Ragazza 28 aa, anamnesi negativa , si reca dal medico per un senso di stanchezza generalizzato e “singhiozzo frequente e fastidioso ” da 10 gg circa E.O Sat aa 95%,lieve turgore giugulare, no linfonodi palpabili, restante neg Il medico prescrive esami biochimici, rx torace urgenti Caso clinico M.O • Il giorno dopo la paziente va a fare la lastra del torace ma ….. viene fatto Ricovero Urgente in pneumologia …. RX torace Massa bulky del mediastino Istituto “Seràgnoli” - Bologna Caso clinico M.O • TAC PET total body che mostra “massa di cm 12x 7 in sede mediastino anteriore che ingloba a manicotto aorta ascendente e vena cava superiore “ • Biopsia mediastinica: linfoma a grandi cellule B del mediastino(linfoma aggressivo) • BOM: neg • Quindi si parte con terapia in tempi rapidi !!!!!!!! Caso clinico M.O • Dopo 6 cicli di terapia secondo schema RCHOP , radioterapia sul mediastino e rachicentesi medicate la paziente è guarita ed è libera da malattia da 4 aa Caso clinico 2 N.P • Natale 2003 maschio 72 aa, si reca dal MMG per comparsa di “boccetta a livello ascellare “ma lui dice di stare bene e che non ci voleva venire dal dottore! • E.O :linfoadenomegalia ascellare dx ed inguinali bilaterali max 2-3 cm di diametro Il medico prescrive esami urgenti compresi virologici , visita ematologica ed eco addome Alla visita ematologica.. • Emocromo: WBC 25.000 (neu 20%, ly 70% ), hbg 12, plt 120.000, virologici negativi, ELF lieve ipogamma • Eco addome: no linfoadenomegalie profonde • Tipizzazione linfocitaria: popolazione clonale caratterizzata da tale fenotipo:CD19+, CD20+, CD 21+, Ig di superficie • BM: infiltrato midollare pari al 30% da parte di elementi linfoidi compatibili con LLC • TCTB stadiazione: linfonodo ascellare ed inguinali bilaterali di dimensioni massime 3 cm. Dg di LLC stadio I A Nessuna terapia: in follow up ! Quindi….. • Giugno 2004: a sei mesi dalla dg tutto stabilelinfoadenomegalie stabili, esami stabili continua follow up (esami ogni 2 mesi , eco addome ogni 6) • Maggio 2005: episodio di bronchite, febbricola , comparsa linfoadenomegalie laterocervicali bilaterali, WBC ↑a 48.000 start I linea di terapia con schema R-FN per sei cicli Caso 2 continua…. • Novembre 2005: TCTB : remissione completa, formula in range(WBC 12.000 stabili) riprende follow up! • Il paziente è stato bene per 4 anni ma … • Gennaio 2010: ripresa leucocitosi(WBC 57.000),↑linfoadenomegalie ascellari e laterocervicali, comparsa anemia emolitica(HGB 5.8) ricovero in P.Sstart II linea di terapia con R-Bendamustina Gennaio 2010 Caso 2 continua • Marzo 2010: durante aplasia post II ciclo di bendamustina il paziente sviluppa sepsi da Enterococcus Faecium e decede.