La terapia trasfusionale nel paziente emorragico acuto DEFINIZIONE: La definizione di emorragia massiva è arbitraria “una situazione acuta in cui si può determinare una perdita del 50% del volume ematico circolante in circa 3 ore o una perdita approssimata di 100-150 ml/minuto Ricordando che: Il volume circolante nell’adulto è stimato attorno al 7% del peso corporeo (nell’obeso si considera il peso corporeo ideale ) mentre nel bambino è circa l’8-9% • Ne deriva che una perdita di poco più di 2000 ml. in circa 3 ore è da considerarsi, in una persona tra i 60 e i 70 kg. di peso, come una emorragia massiva. Shock SHOCK: Definizione Sindrome da insufficienza circolatoria acuta con perfusione tissutale inadeguata rispetto ai fabbisogni metabolici o come poeticamente ha detto da John Collins Warren, una 'pausa momentanea prima della morte' Classificazione patogenetica dello shock • Shock ipovolemico : diminuzione di volume intravascolare • Shock cardiogeno: diminuzione della GC • Shock distributivo: sepsi Shock ipovolemico (riduzione del precarico da deficit acuto di volume circolante, ematico o plasmatico) SHOCK EMORRAGICO • Traumi penetranti o contusivi (aperti o chiusi) toracici, addominali, pelvici • Fratture ossee • Emorragie del tratto gastroenterico superiore o inferiore • Emorragie dell’apparato genito-urinario • Rottura di aneurisma aortico SHOCK DA PERDITA DI FLUIDI • Perdite insensibili (ustioni, colpo di calore etc.) • Perdite gastroenteriche (vomito, diarrea, fistole intestinali etc.) • Perdite renali (diabete insipido, insufficienza surrenalica, poliurie in genere etc.) • Sequestro in 3°spazio (occlusione intestinale, peritonite, ischemia mesenterica, pancreatite acuta etc.) LO SHOCK IPOVOLEMICO • Emorragia è una emergenza medica che interessa spesso i DEA , sale operatorie e reparti di terapia intensiva. Significativa perdita di volume intravascolare può determinare in modo sequenziale instabilità emodinamica, diminuita perfusione tessutale. Risposta di difesa emodinamica (classicamente nello shock ipovolemico) • • • • Aumento frequenza cardiaca Aumento contrattilità cardiaca Vasocostrizione periferica Ritenzione idrosalina Lo scopo dell’attivazione dei meccanismi di regolazione della PA è quello di mantenere la PA e di ridistribuire il flusso ematico verso i circoli distrettuali degli organi vitali (CNS, cuore, etc.) a spese di altri organi e apparati (cute, muscoli, etc.) Segni , sintomi e fisiopatologia dello shock ipovolemco • Lo shock ipovolemico evolve nelle sue manifestazioni attraverso una serie di stadi che dipendono dalla gravità e dalla velocità di progressione dello stato di ipovolemia . SNC ed SNA e controllo circolatorio Manifestazioni iniziali: Riduzione della volemia Attivazione dei barocettori situati a livello della carotide, dell’arco aortico, dell’atrio sinistro e delle vene polmonari che determinano: • Riduzione del tono vagale • • • • Aumento della secrezione di Noradrenalina (aumento del tono del sistema simpatico) a livello delle terminazioni nervose (in particolare a livello del cuore e dei vasi sanguigni) • Aumento della secrezione di Adrenalina e Noradrenalina dalla Midollare del Surrene. • A livello cardiaco, la riduzione di attività del sistema nervoso parasimpatico e l’aumentato rilascio di Noradrenalina provocano tachicardia ed aumento della forza di contrazione cardiaca. A livello vascolare, la Noradrenalina determina un aumento della contrazione degli sfinteri precapillari ed aumento resistenze periferiche Tachicardia e moderato aumento della pressione diastolica con conseguente riduzione dei valori della pressione differenziale. Meccanismi di controllo della PA (esclusi meccanismi neuroendocrini) Manifestazioni della fase intermedia • • • • La diminuzione del flusso di sangue ai tessuti degli organi non nobili e la carenza di Ossigeno comporta, a livello cellulare, uno spostamento nella produzione di energia dal metabolismo aerobio al metabolismo anaerobio con aumentata produzione di Acido Lattico (concentrazione ematica di Lattati > 4 mMol / l.) Il cambiamento dell’equilibrio Acido/Base precede qualsiasi significativa riduzione della Gittata Cardiaca. Decresce precocemente l’Eccesso di Basi (BE < -5 mEq/l), • I chemocettori del S. N. Centrale rispondono all’acidemia, con un aumento della ventilazione minuto con una riduzione della PaCO2. Il paziente presenta una frequenza respiratoria aumentata (>22 / min.) ed una PaCO2 <38 mmHg (ipocapnia). • L’ipocapnia sposta il pH verso l’alcalosi e quindi tende a contrastare l’acidosi ed a mantenere invariato il pH. • La Pressione Arteriosa Sistolica (PAS) ha ancora valori non alterati La riduzione del BE indica ipoperfusione tissutale, è possibile delineare la soglia tra semplice emorragia e shock ipovolemico. • Il livello di coscienza va incontro a progressiva alterazione con presenza di lieve stato confusionale. Manifestazioni della fase post intermedia Dopo una perdita acuta di 1/3 di volume di sangue i riflessi cardiovascolari non sono più in grado di adeguare il riempimento del circolo arterioso : • A livello del cuore la progressiva riduzione del precarico provoca una riduzione della gittata cardiaca e la successiva caduta dei valori di PAS: • IPOTENSIONE ARTERIOSA< 90 mmHg • Il paz non può iperventilare sufficientemente a lungo : ACIDOSI con pH< 7.38 • Attivazione dell’asse ipotalamoipofisi-surrene : rilascio di CATECOLAMINE che determinano glicogenolisi, lipolisi lieve ipopotassiemia : nel DEA i paz possono con emorragia presentamo lieve IPERGLICEMIA ed IPOKALIEMIA • La diuresi si riduce severamente (<0,5 ml/Kg/h ) • Lo stato mentale alterato con Obnubilamento del sensorio e sonnolenza • La diuresi si riduce da un lato per opera dell’Aldosterone dall’altro per opera dell’ADH : risparmio di Acqua e di NaCl a livello renale (permettendo un completo recupero senza interventi fino a perdite pari al 40 % del volume ematico totale) con aumentata escrezione del Potassio. • A livello renale, la vasocostrizione e la riduzione dell’ipovolemia innesca il sistema ReninaAngiotensina-Aldosterone Manifestazioni finali Se l’ipovolemia persiste, la vasocostrizione periferica costituisce un fattore aggravante in quanto instaura un circolo vizioso innescato dall’ipoperfusione e dall’ampio danno cellulare. • Il risultato dell’ipoperfusione tissutale e del metabolismo anaerobio è costituito da anossia, ipercapnia e acidosi lattica. Manifestazioni finali • Le riserve energetiche delle cellule diminuiscono e l’integrità delle membrane cellulari risulta compromessa, si assiste alla liberazione nel circolo sanguigno dei componenti cellulari. • La funzione cardiaca è depressa a causa del rilascio di fattori “deprimenti” (citochine) prodotti dai leucociti a livello di tutti gli organi ipoperfusi. Manifestazioni finali • Nel fegato, il danno da infiammazione e da Radicali liberi dell’Ossigeno prodotti dai Neutrofili è costituito da una persistente microischemia • A livello renale : Necrosi Tubulare Acuta con rapida evoluzione verso l’Insufficienza Renale Acuta. • Nello stato di shock conclamato : l’attivazione della cascata coagulativa :Coagulazione Intravascolare Disseminata (CID). (Microischemia a livello dei vasi intestinali con la rottura della barriera della mucosa e il passaggio di batteri e di tossine batteriche all’interno del torrente ematico.) • A livello polmonare edema interstiziale ed alveolare prelude ad una riduzione del passaggio dei gas (ARDS, Adult Distress Respiratory Syndrome). • Poiché le sostanze batteriche sono dei potenti agenti vasodilatatori i meccanismi vasocostrittori, nonostante l’intensa attività simpatica, potrebbero essere inibiti e non essere in grado di sostenere ulteriormente la PA. Risposte cliniche all’emorragia acuta Lieve (30%)* 750-1500 ml PA FC Freq respir Normale <100 <20 Ipoten.ortostat. >100 20-30 Ipotensione >120 20-30 Ipotensione >140 >30 Cute normale Normale o fredda e umida Fredda, umida, sudata, ritardato riemp capillare Pallida, fredda, cianosi, marezzatura Diuresi >30 cc /h 20-30 cc/h Oliguria:<20cc/h Anuria Ansioso Agitazione, confusione Confusione, obnubilamento, letargia, coma Stato di coscienza Vigile Moderata (40%)* 2000 Severa (> 40%)* >2000 ml Lieve 15% 750 ml * del volume ematico totale (70 ml/Kg) • In qualunque condizione critica l’obiettivo principale consiste nell’assicurare agli organi vitali un apporto di O2 (DO2)adeguato . • Il DO2 è il prodotto della gittata cardiaca(CO) per il contenuto arterioso di O2(CaO2) • CaO2 è determinato dalla concentrazione di Hb e dalla percentuale di saturazione della stessa con O2 nel sangue arterioso (saO2) • La formula che mette insieme tutti questi parametri è la seguente : DO2= CO x Hb x Sao2 x 1,34 +0,003 x PAo2 Shock emorragico Ipoperfusione tissutale consegue a diminuzione acuta e prolungata del volume ematico circolante Determinanti di gravità: • la velocità con cui l’emorragia si sviluppa • la consistenza del volume di sangue perduto • l’efficacia dei meccanismi compensatori • le possibilità di controllo dell’emostasi Shock emorragico: la risposta clinica è differente anche in base alla velocità di perdita Lo Shock Successione degli eventi Perdita lenta di 500-1000 di sangue in posizione supina reazioni emodinamiche poco significative Perdita rapida di 500-1000 di sangue in posizione supina reazioni emodinamiche significative Perdita rapida di 2000 di sangue incompatibile con la vita se non trattata Trasfusione di globuli rossi nell’anemia acuta • Una perdita di meno del 15% del volume di sangue di solito non produce sintomi né richiede trasfusioni, a meno che non vi sia una pre-esistente anemia (Grado di raccomandazione: 2C +) Soluzioni da infondere : SF • Quando la perdita di volume, è il 30%, una tachicardia compensativa si sviluppa e la trasfusione di RCCs è indicata solo in presenza di anemia preesistente o concomitante malattia cardiaca o polmonare (Grado di raccomandazione: 2C +) Soluzioni da infondere : SF • Perdite di volume di sangue superiore al 30% può causare shock e quando la perdita di volume è superiore al 40%, lo shock è grave. La probabilità di dover somministrare una terapia trasfusionale RCC aumenta notevolmente quando la perdita di volume è compreso tra 30-40%, (Grado di raccomandazione: 2C +) Soluzioni da infondere : SF +colloidi +Emotrasfusioni • Trasfusione diventa un intervento salva-vita, quando la perdita di volume di sangue è superiore al 40% (Grado di raccomandazione: 2C +) • Soggetti con concentrazioni di emoglobina < 6 g / dl quasi sempre richiedono una terapia trasfusionale. • Nei pazienti stabilizzati con valori di emoglobina tra 6 e 10 g/dl, la decisione di trasfondere è basata su una valutazione dello stato clinico, i pazienti con valori superiori a 10 g / dl raramente richiedono una trasfusione (Grado di raccomandazione: 1A) • Pazienti con patologia cardiovascolare rappresentano una possibilità di deroga (Grado di raccomandazione: 1C +) • Nei pazienti con emorragia acuta, il valore Htc può essere normale o addirittura elevato fino a quando il volume plasmatico viene ripristinato, la valutazione clinica del paziente in questa situazione è, dunque, estremamente importante (Grado di raccomandazione: 2C +) Parametri per la diagnosi ed il monitoraggio nello shock • Ricordare che l’ematocrito iniziale non è affidabile per la valutazione delle perdite ematiche o nella diagnosi di shock ipovolemico . • In seguito ad una perdita di sangue intero (come si verifica nello shock emorragico), non ci si devono aspettare modificazioni dell’ematocrito, dal momento che le proporzioni relative del volume plasmatico e del volume eritrocitario restano invariate. La riduzione dell’ematocrito si verifica dopo circa 8-12 ore dall’emorragia, quando il rene comincia a trattenere sodio e acqua. • Una riduzione dell’ematocrito può verificarsi anche in seguito alla somministrazione di fluidi per via endovenosa. • Entro 12 ore da una emorragia acuta, le alterazioni dell’ematocrito sono pertanto il riflesso dell’attività rianimatoria e non un indice dell’entità della perdita ematica. • Al contrario l’ematocrito sarà aumentato nelle prime fasi dello shock da perdita di fluidi. • • • Un modo relativamente semplice per stimare la perdita di sangue è quello di considerare lo spazio intravascolare come un semplice compartimento nel quale l’Hb cambia in accordo con la perdita di sangue e l’infusione di liquidi Quando il volume perduto non viene riampiazzato durante l’emorragia , una stima approssimativa può essere ottenuta seguendo la tabella Quando il sangue perduto sarà rimpiazzato dai fluidi la stima della perdita può essere ottenuta come segue : EBL (perdita )= EBV x lognaturale (Hi/Hf) Fluid replacement Intravascular space Blood loss • Tra i pazienti in terapia intensiva, non sono state trovate differenze significative nel tasso di mortalità a 30 giorni tra quelli nei quali la 'terapia trasfusionale è stata restrittiva' rispetto a quelli nei quali la terapia trasfusionale è stata applicata in modo 'liberale' • Ci sono prove che un regime restrittivo non causa un aumento significativo della mortalità, della morbilità, della durata del ricovero in ospedale. Critical Care 2009: Guideline: red blood cell transfusion in adult critical care • Storicamente la decisione della trasfusione(RCC) è stata guidata dalla concentrazione dell’Hb “transfusion trigger” • Una rivalutazione di questa pratica è stata suggerita dalla rilevazione di complicazioni, come infezioni, Immunosoppressione • Anche se recenti dati suggeriscono che i paz critici possono tollerare anemia con valore di Hb 7 gr/dl riflessioni vengono sollevate dal fatto che questo livello può non essere ben tollerato nei paz cardiopatici , con pregresse malattie cerebrovascolare e polmonari Raccomandazioni • RCC sono indicate nei pazienti con evidente shock emorragico (Livello 1) • RCC possono essere indicate nei paz.con emorragia acuta , instabilità emodinamica e inadeguata rilascio di O2(DO2) (Livello 1) • Una “restritive strategy” di RCC (con Hb <7gr/dl) è tanto efficace quanto una “liberal strategy”(con Hb <10gr/dl ) nei paz con anemia stabile eccetto nei paz con IMA o Angina instabile (Livello 1) Raccomandazioni • L’uso del solo livello di Hb come “trigger” per la RCC dovrebbe essere evitato . La decisione dovrebbe essere basata sullo stato del volume intravascolare , evidenza di shock, durata ed l’entità dell’ emorragia e sui PV (Livello 2) • Considerare RCC se Hb< 7 gr/dl nei paz critici che richiedono VM . Non c’è beneficio “liberal transfusion” (<10gr/dl) Raccomandazioni • Considerare RCC se Hb < 7 gr/dl nei paz critici con angina stabile (Livello 2) • Considerare RCC nei paz con SCA che sono anemici (Hb < 8gr/dl) al momento dell’ammissione (Livello 3) • La necessità di RCC nei paz con sepsi deve essere valutato individualmente perché l’ottimale trigger non è noto e non c’è evidenza che la RCC aumenti l’ossigenazione tissutale (Livello 2) Raccomandazioni • Trauma cranico moderato-severo non trova beneficio nella”liberal strategy”(Livello 2) • ESA : non c’è evidenza che la RCC sia associata a migliori risultati (Livello 3) • RCC è associato ad un aumento di infezioni nosocomiali (Livello 2) •Queste linee guida raccomandano un livello di emoglobina tra 6 e 8 g / dl come soglia per la trasfusione in pazienti senza fattori di rischio noti. Essi disapprovano “liberal strategy”, perché i pazienti con livelli di emoglobina superiore a 10 g / dl difficilmente potranno beneficiare di trasfusione di sangue. • RCC è necessaria quando la perdita stimata di sangue supera il 30% del volume (emorragie classe III). Determinare questo punto è estremamente difficile nel corso di una emorragia acuta a causa della emodiluizione prodotta dalla reintegrazione dei liquidi. • L’uso di sangue come fluido di rianimazione è empirica • Un paziente che non riesce a rispondere a 2 l cristalloidi di fronte alla probabile emorragia deve essere trattato con sangue ed emoderivati. ( O-sangue negativo ) • Il parametro da considerare ed eventualmente da correggere è il volume intravascolare • Poiché non è facile valutare clinicamente lo stato di riempimento di un soggetto in condizioni di ipoperfusione uno schema ragionevole di approccio può essere il seguente : • Valutare rapidamente FC , FR , PA idratazione eventuali notizie su diuresi , stato di riempimento delle giugulari • Escludere una “umidità “ polmonare • Somministrare 250-300 ml di collodi o 750 -1000 ml di soluzione fisiologica in 10 min (Fluid Challenge Test) • Non utilizzare soluzioni Glucosate per aumentare la volemia • Rivalutare i parametri limitandosi a continuare il riempimento se le prime risposte siano favorevoli oppure aggiungere farmaci e passando a tecniche più invasive di monitoraggio nei casi più complessi • Alcune questioni devono essere considerate quando si tratta lo shock emorragico: tipo di fluido da dare, quanto, quanto velocemente • Il fluido ideale per la rianimazione non è stato stabilito. L'uso di cristalloidi (Ringer lattato o soluzione fisiologica) è raccomandato dall'American College of Surgeons . • Soluzioni colloidali, come albumina può essere somministrato per aumentare il volume circolatorio rapidamente : non ha dimostrato di essere più efficace di cristalloidi • Va osservato, tuttavia, che l'American College of Surgeons sconsiglia l'uso di albumina come un fluido rianimazione Trasfusione resa • A titolo indicativo, negli adulti, una unità di RCC aumenta la concentrazione di emoglobina di 1g / dl e Htc di circa il 3% • Nei bambini, la trasfusione di 5 ml / kg aumenta la concentrazione di emoglobina di circa 1 g / dl. • Nel caso di un rendimento inferiore al previsto bisogna ricercare le cause . (Tali condizioni includono: Occulto sanguinamento; Prelievo di sangue ripetuta (in particolare nei bambini); Febbre; Ipersplenismo; cause immunologiche; cause meccaniche o di altro tipo di emolisi. ) Emorragia acuta in paz in TAO • La sola sospensione comporta una graduale e lenta normalizzazione dell’INR (se range di partenza >2-3 il tempo necessario >3-4 gg ) • La vit K : ricoagulazione a 6-24 ore • PFC : almeno 12 ore , infusione di ampi volumi , concentrazione di fattori della coagulazione è variabile e poco prevedibili , rischio di emolisi e trasmissione di agenti infettivi non è trascurabile Emorragia acuta in paz in TAO Trattamento di 1°scelta: Concentrati del complesso protrombinico (Uman complex , Protromplex ): • Effetto immediato • Volume di infusione modesto • Infusione rapida: in 15-20 min. • Dose calcolata in base al peso e al livello di INR Emorragia acuta in paz in TAO • 20 UI /kg se INR < 2 • 30 UI/Kg se INR 2.1-3.9 • 40 UI/Kg se INR 4-5.9 • 50 UI/Kg se INR >6 Controllo INR dopo infusione e Vit K e v 10 mg in 100 cc in 30 min Se INR < 1.5 stop Se INR >1.5 infusione ulteriore max 100 UI /Kg Ulteriore controllo INR a 12 ore Non indicata associazione con PFC Francesco di anni 67a • Nel 2006 PTCA con triplice stent coronarico • Terapia con ASA 100 Metoprololo 100 ½ Statina 20 mg ore 20 Paz in ottime condizioni generali Normale igiene di vita Sportivo : golfista Francesco di anni 67a • Giunge in PS alle ore 1.40 per episodio lipotimico consensuale ad emorragia digestiva con emissione di sangue rosso vivo • Un simile episodio si era verificato alle ore 20 Francesco di anni 67a • • • • PA 145 /75 mmHg FC 75 /min SAO2 99 % Hb 13.9 gr/dl Ht 39.2%. Coagulazione normale • Viene trattenuto in OBI e alle ore 11.05 ricoverato Francesco • • • • • • • Accolto in Med D’urgenza Paz lucido , cute rosea PA 106/66 mmHg , FC 63 /min Hb 11.7 gr/dl Ht 34.8% (ore 13.40) Non recidive di sanguinamento Infusione di 1000 Fis . Alle ore 20 controlla emocromo Hb 10.8 gr/dl Ht 29.3% ECG Alle ore 23.30 • • • • • Sudorazione profusa Abbondante emissione di sangue rosso vivo PA 85/56 FC 84/min saO2 99% FR 30/min Infusione rapida di 1000 cc Dopo l’infusione PA 102/66 FC 78/min , cute asciutta • Hb 8,2 gr/dl Ht 23.1 • Richieste ed infuse N°2 RCC Francesco • • • • Alle ore 6 : Hb 10.2 , Ht 29,6 Cute asciutta PA 109/61 FC 74/min saO2 97% Si sente molto meglio Guardate ECG …… ECG ore 7 Francesco • Richiesta di RCS urgente che ha eseguito dopo 48ore : Numerosi diverticoli sanguinanti del sigma Grazie Nothing shocks me. Harrison Ford as Indiana Jones