Scheda
INCIDENZA, PREVALENZA E MORTALITA’
DEI TUMORI IN ITALIA
I dati: aumenta l’incidenza del melanoma del tumore della mammella, del colon-retto
maschile e del polmone femminile.
Nel 2012 sono state stimate in Italia più di 54.000 nuove diagnosi di tumore del colon-retto (oltre
31.000 negli uomini e oltre 23.000 nelle donne), più di 50.000 nuovi casi di tumore della
mammella e più di 42.000 di tumore della prostata. E saranno proprio queste – mammella, colonretto e prostata – le neoplasie più diagnosticate, ovvero a maggior incidenza, nei prossimi anni
secondo le stime dei ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Tra i tumori in
aumento costante sono da segnalare il melanoma della cute, sia negli uomini che nelle donne con
12.000 nuovi casi totali e il tumore del polmone nelle donne con più di 10.000 nuove diagnosi
l’anno (in controtendenza rispetto agli uomini).
Aumentano i tassi di incidenza (standardizzati) per i tumori della mammella, del colon-retto negli
uomini, e del polmone nelle donne e per il melanoma cutaneo. Al contrario, l'incidenza di cancro
dello stomaco, del cancro cervicale e del cancro polmonare negli uomini continueranno a diminuire
nel tempo. Il carcinoma prostatico ha raggiunto il suo picco nel 2005 e da allora è in diminuzione.
L’incidenza standardizzata per tutti i tumori (aggregati) è in aumento nelle donne e in diminuzione
negli uomini e i tassi di incidenza per le aree meridionali, che prima erano inferiori a quella media
italiana, ora hanno ridotto lo scarto.
Le stime di mortalità per tutte le sedi tumorali considerate sono in diminuzione, con la sola
eccezione del cancro al polmone nelle donne.
La prevalenza è in aumento per tutte le sedi tumorali, in particolare si stima che nel 2015
l’1.1% degli uomini italiani avrà avuto una diagnosi di tumore della prostata, mentre il 2.5% delle
donne italiane avrà avuto una diagnosi di tumore della mammella.
Screening e diagnosi precoce aumentano l’incidenza e diminuiscono la mortalità
Le attività di screening organizzato e il migliorato accesso a cure efficaci hanno contribuito
all’aumento dell’incidenza e alla riduzione della mortalità per il tumore della mammella. Viceversa
per il tumore della prostata l’anticipazione diagnostica, attraverso il PSA, può aver contribuito
all’aumento e alla seguente diminuzione dell’incidenza e, insieme ai miglioramenti terapeutici alla
diminuzione della mortalità. Nel 2015 il melanoma supererà il tumore dello stomaco in termini di
incidenza, inserendolo nel gruppo dei tumori più frequenti. La maggiore esposizione ai raggi
ultravioletti e la sovradiagnosi possono aver contribuito all’ aumento dell’incidenza.
Per questi tumori è riconosciuta una frazione di sovra diagnosi e non è facile comprendere quanto
dell’incremento dell’incidenza sia dovuto all’aumento dei fattori di rischio nella popolazione e
quanto alle attività di diagnosi precoce. Questi risultati evidenziano la necessità di sostenere la
sorveglianza del cancro nella popolazione italiana per monitorare la diffusione del rischio di tumore
e l’importanza di valutare l'impatto delle politiche di prevenzione e delle innovazioni terapeutiche e
sviluppando misure di prevenzione più efficaci per i gruppi di popolazione a rischio.
Incidenza: numero di nuovi casi in un lasso di tempo
Mortalità: numero di morti in un lasso di tempo
Prevalenza: numero di casi di una patologia in rapporto alle persone osservate.
Metodologia
Premessa. In Italia i dati sulla mortalità per tumore sono raccolti e resi disponibili per l'intera popolazione
dall'Istituto Nazionale di Statistica italiano (ISTAT) dal 1970. I dati di incidenza sono raccolti dai registri
tumori e diffusi dalla Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM). Tuttavia, i dati dei registri tumori sono
al momento disponibili per metà della popolazione nazionale, e in maniera geograficamente non omogenea.
Metodi. Le stime utilizzano il metodo MIAMOD [1] e sono state oggetto di diverse pubblicazioni, le ultime
due ospitate su numeri monografici della rivista Tumori [2,3]. MIAMOD consente di stimare incidenza e
prevalenza utilizzando la mortalità e la sopravvivenza. La sopravvivenza è stata modellata usando i dati di
EUROCARE 4 [4] per i registri italiani. La mortalità generale e specifica per le sedi esaminate e i dati relativi
alla popolazione per il periodo 1970-2002 sono stati ottenuti dall’ISTAT. Le stime sono state ottenute per
regione e poi riaggregate per ottenere le stime nazionali e per macroarea. Le stime presentate sono
standardizzate per età per consentire il confronto geografico e in un lungo periodo come quello analizzato
(1970-2015).
Bibliografia
1. Verdecchia A, Capocaccia R, Egidi V, Golini A. A method for the estimation of chronic disease morbidity and
trends from mortality data. Stat Med, 8: 201-206, 1989.
2. CANCER BURDEN IN ITALIAN REGIONS. Tumori. 2013 July-August; 99(3):269-443
3. Micheli A, Francisci S, Baili P, De Angelis R.Current cancer profiles of the Italian regions. Tumori. 2007 JulyAugust; 93(4):329-407
4. Capocaccia R, Gavin A, Hakulinen T, Lutz JM, Sant M Eds. Survival of Cancer patients in Europe, 1995-2002:
the EUROCARE-4 study. Eur J of Cancer, 2009;45(6):901-1094.
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