la zona
verde
IL MONDO DELLA SALUTE
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SALUTE NEWS
씰 Stipsi: meglio non sottovalutarla
B
I nostri servizi
uone notizie sul fronte dell’Alzheimer. La malattia è nel mirino della ricerca di tutto il mondo
e già si vede qualche buon risultato. In attesa del vaccino, presto in sperimentazione anche in Italia.
na nuova scienza ci aiuterà a mettere a punto
una vera dieta personalizzata: la nutrigenomica. Scrutando il nostro patrimonio genetico scova i
nostri punti deboli e li “tratta” col cibo giusto.
씰 Due sindromi a braccetto
씰 Cancro del seno: il gene amico
씰 Inquinamento alla sbarra
씰 L’amore non ha età. Il sesso sì
씰 Verdure emerite
씰 Virus in aumento nel mondo
U
LA PILLOLA
씰 Si svolgerà sabato 10 e domenica 11 novembre
in 300 piazze italiane la Giornata del diabete, una
malattia che nel nostro Paese ha già colpito oltre 3
milioni di persone, mettendone a rischio altrettante.
L’evento, promosso da Diabete Italia, un consorzio di
associazioni del settore, ha come scopo quello di informare
l’opinione pubblica sulla malattia, la sua prevenzione,
il trattamento. Si effettueranno anche controlli e consulenze
gratis. Info: www.diabeteitalia.it; numero verde 800.99.33.31
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FILO DIRETTO
CON LO SPECIALISTA
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Scusi, dottore...
씰 Per colpa della coleciste...
씰 L’anemia impasta la lingua
씰 Un chiarimento sul rituxinab
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Il vostro fisioterapista
씰 Una “cerniera” arrugginita
parliamo di calvizie
CLUB3
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NOVEMBRE 2007
[LA ZONA VERDE - SALUTE NEWS]
A CURA DI MONICA TIZZONI
Filo diretto
con lo specialista
Stipsi: meglio non sottovalutarla
Mai come per questo disturbo si tende a far da sé senza rivolgersi al medico: errore
Per lassativi e prodotti di erboristeria contro
la stipsi, gli italiani spendono ogni anno 250 milioni di euro. E dire che
viene continuamente ribadito dagli specialisti
che l’assunzione di
questi preparati va limitata e che deve essere soltanto occasionale. Il loro impiego prolungato infatti provoca
assuefazione, perdendo efficacia.
Per cercare di ridur-
re il fenomeno e aiutare
i 4 milioni di italiani che
soffrono di stipsi a risolvere il loro problema, è
scesa in campo la Società italiana unitaria di colonproctologia, che propone la Terza settimana
nazionale per la diagnosi e la cura dell’intestino
pigro. «Ancora oggi la
maggior parte delle persone pensa che questo
problema sia cronico,
cioè senza soluzione»,
precisa il professor Antonio Longo, presidente della Siucp. «Ma non
è così. In particolare,
per le forme più gravi di
stipsi, dovute a un’ostruzione meccanica (che interessa il 10-15% di chi
soffre di stitichezza), è
possibile sottoporsi a
un intervento chirurgi-
co mininvasivo, rapido
e poco doloroso, che
permette di guarire».
Durante la settimana
dal 12 al 16 novembre
2007, ci si può recare direttamente in circa 100
centri tra ospedali, cliniche e studi medici, per
sottoporsi gratuitamente a un esame specialistico. È a disposizione anche un manuale con tutte le informazioni su sintomi, cause e soprattutto indicazioni pratiche.
씰 Per conoscere i
centri e avere maggiori
informazioni si può
telefonare al numero
verde attivato dalla
Società scientifica
800.126.731 o visitare
il sito internet
www.siucp.org
Due sindromi a braccetto
Cancro del seno: c’è un gene amico
씰 Ha preso il via il Progetto Miracles,
il primo studio osservazionale multicentrico
italiano per la valutazione della relazione tra
ipertensione ed emicrania e l’eventuale rischio
di ictus. Il progetto, coordinato da 10 centri
ipertensione e da 10 centri cefalee, su tutto il
territorio nazionale, coinvolge circa 500 medici
e prevede anche iniziative
dirette al pubblico. Da
novembre, in 13 città, un
ambulatorio itinerante
effettuerà visite mediche
gratuite per la valutazione di
ipertensione ed emicrania.
www.miracles2007.it
씰 Tip-60 è il nome del gene
che protegge dal cancro della
mammella. Individuato dai
ricercatori dell’Istituto europeo di
oncologia di Milano, fa parte
degli oncosoppressori, cioè di
quei geni che nell’organismo
bloccano lo sviluppo del cancro.
In pratica, quando nelle prime
fasi del tumore le cellule
tumorali crescono così
rapidamente che il loro Dna si danneggia, Tip-60 se ne
accorge e le blocca. È risultato che nelle forme di cancro
della mammella più gravi e resistenti ai trattamenti fin
dallo stadio precoce, si perde una copia del gene Tip-60.
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NOVEMBRE 2007
CLUB3
Inquinamento alla sbarra
씰 Uno studio dell’Università di
Edimburgo ha dimostrato che in condizioni
di inquinamento lo stress cardiaco triplica
e si riduce fortemente la concentrazione
di una proteina, l’attivatore del plasminogeno
tissutale, in grado di prevenire la formazione di trombi.
Particolarmente nocivi sono i motori diesel che rilasciano
quantità di particolato tra 10 e 100 volte di più dei benzina.
L’amore non ha età. Il sesso sì
씰 Anche per chi è nella fascia d’età fra i 57
e gli 85 anni la sessualità è una componente
importante della propria vita. Da un sondaggio
negli Stati Uniti su tremila persone
emerge che l’attività sessuale diminuisce
solo leggermente nel passaggio tra
i 50 e i 70 anni e ciò è connesso alle
condizioni fisiche proprie e del partner.
Fra i problemi che portano a un calo
dell’attività sessuale il più riscontrato è la
disfunzione erettile negli uomini, mentre
nelle donne è la perdita di interesse. Ma entrambi
i sessi manifestano altri problemi fisici di cui
preferiscono non parlare con il proprio medico
per imbarazzo o per paura di essere giudicati.
Verdure emerite
씰 Broccoli, cavoletti di Bruxelles,
cavolfiori e cavoli difendono dal cancro
della prostata. Mangiarli almeno una volta
alla settimana dimezza il rischio: risulta da una
ricerca durata quattro anni. Queste verdure sono ricche
di antiossidanti (glucosinolati) dall’azione anticancro.
Virus in aumento in tutto il mondo
씰 L’Organizzazione mondiale della sanità ha rilevato
l’aumento delle malattie infettive ogni anno. Dal 1970
si sono sviluppate 39 patologie e sono stati isolati solo
negli ultimi 5 anni 1.100 virus epidemici, inclusi colera,
poliomielite e aviaria. L’Oms raccomanda di combattere
le nuove malattie e promuovere lo scambio di informazioni
sui virus per aiutare la messa a punto di nuovi vaccini.
Capelli a rischio
Dopo una certa età la calvizie è dietro l’angolo.
E anche le signore hanno problemi
쎲 La caduta dei capelli
non fa distinzioni. Semmai
di modi e quantità.
Ma colpisce oltre metà degli
uomini over 50 e metà delle
donne dopo la menopausa.
«La perdita di capelli scatena
sempre ansia» spiega Fabio
Rinaldi, dermatologo e
presidente della International
Hair Research Foundation.
«Così spesso si ricorre
a prodotti acquistati
da sé, magari per sentito
dire, senza il consiglio del
medico. È un errore, perché
dietro a ogni calvizie
c’è sempre una ragione che
va identificata. Altrimenti
la caduta non si arresta, e
quando si corre dallo
specialista è troppo tardi per
risolvere bene il problema».
Diversi sono i tipi di perdita
dei capelli. In assoluto però
la forma più diffusa fra il
sesso forte è l’alopecia
androgenetica, nota anche
come “perdita dei capelli di
tipo maschile”. È una
condizione ereditaria
caratterizzata da una
recessione della linea
frontale dei capelli e dalla
loro caduta al vertice del
capo. Questa forma può
colpire anche le donne
in menopausa. È di origine
genetica ed è provocata dalla
diminuzione del tasso
degli estrogeni e quindi del
prevalere relativo di ormoni
androgeni, anch’essi presenti
nella donna. «Per questa
forma attualmente ci sono
terapie farmacologiche per
via orale che se vengono
iniziate quando nella zona
in cui cadono i capelli non
c’è ancora un diradamento
marcato, fermano la calvizie
e rendono il capello più
corposo e resistente», dice
Rinaldi. «Il farmaco più
recente si chiama
Dutasteride e si prende per
bocca una volta al giorno. Si
tratta di un farmaco che non
ha controindicazioni, tanto
che si può assumere anche
per anni. Alla terapia orale
vanno abbinate lozioni
specifiche, da mettere due
volte alla settimana. Quando,
però, la calvizie è in fase
avanzata, cioè il diradamento
è marcato, l’unica soluzione
rimane il trapianto».
씰 Per tutto il mese
di novembre avrete
a disposizione per le vostre
domande i medici della
International Hair Research
Foundation (Ihrf).
Risponderanno ai lettori
di Club3 ogni lunedì
e giovedì dalle 11
alle 12.30 al numero:
02.78.00.61
L’ARGOMENTO DEL PROSSIMO NUMERO
SARÀ L’ALLUCE VALGO
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NOVEMBRE 2007
[LA ZONA VERDE - SCUSI DOTTORE]
Il vostro fisioterapista
A CURA DI ALESSANDRO SARTORIO
Con la collaborazione dell’Istituto Auxologico Italiano,
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Milano
DI MICHELE ROMANO
Per colpa della colecistite
cronica ho mal di testa
Con o senza calcoli, la terapia deve essere valutata dopo esami molto approfonditi
Da anni soffro di colecistite
cronica, senza calcoli, e questo
mi provoca spesso mal di testa e
altri disturbi. Il farmaco attuale
purtroppo non mi giova, esiste
qualcosa di meglio?
La colecistite cronica è una
malattia infiammatoria della cistifellea. Esistono forme secondarie a colelitiasi (calcoli di varia natura) e forme alitiasiche
(assenza di calcoli e presenza di
fango biliare che spesso ostruisce il dotto cistico), peraltro
piuttosto rare.
Di conseguenza il quadro clinico può essere quanto mai polimorfo: dolore di vario grado o
assenza di sintomi, febbre con
andamento irregolare, nausea,
vomito, inappetenza, senso di
peso epigastrico post-prandiale,
씰 Inviate le vostre richieste, complete di indirizzo, a “Scusi dottore”,
Club3, via Giotto 36, 20145 Milano. Gli specialisti vi risponderanno gratuitamente
A volte l’anemia impasta la lingua
Da qualche tempo ho
la bocca sempre asciutta,
la lingua bianca e screpolata, le labbra sensibili.
Nonostante vapori e vitamine, il disturbo non riesce a passare...
La lingua può essere sede di processi definiti
con il termine generico di
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glossopatie o glossiti.
Di solito, a una fase iniziale di arrossamento della
lingua segue l’atrofia della
mucosa in cui zone biancastre, dovute all’ispessimento dell’epitelio, si alternano a chiazze rosse, ove esso è assottigliato e macerato (lingua screpolata o a
carta geografica).
intolleranza ai grassi, alitosi,
eruttazioni e senso di amaro in
bocca, episodi diarroici. Importante quindi arrivare a una diagnosi precisa, che si fonda, in
prima battuta, sull’ecografia della colecisti e se necessario su esami più invasivi: la colecistografia
orale e il sondaggio duodenale
per evidenziare l’eventuale mancato deflusso della bile e/o alterazioni della contrattilità.
L’approccio terapeutico è simile sia per la forma litiasica che
per quella alitiasica e l’acido ursodesossicolico che lei sta assumendo è uno dei farmaci indicati per il suo effetto “diluente”.
Le forme infettive, invece, necessitano di antibiotici.
Uno specialista epatologo sarà in grado di approfondire la
causa del suo ristagno di bile e
trovare l’approccio migliore.
Dr. Nicoletta Marazzi
Medicina interna
Un quadro che si riscontra nei soggetti affetti da
forme anemiche di varia
natura (anemia sideropenica o da carenza di ferro,
anemia perniciosa o da carenza di vitamina B12 e/o
folati, pellagra o carenza
di vitamina PP) oppure
nelle malattie gastro-intestinali ed epatiche di diversa origine.
Il mio consiglio è di rivolgersi a uno specialista
in grado di valutare l’esatta natura del suo disturbo
e indicarle la terapia più
adatta.
Prof. Alessandro
Sartorio, coordinatore
Un chiarimento
sul rituxinab
Ho sentito parlare del rituxinab, un farmaco efficace per l’artrite reumatoide. È efficace anche per l’artrosi dell’anca?
L’artrosi dell’anca è una malattia degenerativa. Sintomo tipico è
il dolore acuto nella posizione
eretta o profondo dopo carico
prolungato, lungo il lato della coscia, all’inguine o al ginocchio. Si
associano debolezza muscolare
con andatura zoppicante, obliquità del bacino e lordosi compensatoria della colonna vertebrale.
L’artrite reumatoide, invece, è
una malattia infiammatoria cronica autoimmune con danno progressivo dell’articolazione dovuto all’ispessimento del liquido in
essa presente. Comporta dolore, rigidità, tumefazione,
arrossamento,
calore, impotenza funzionale e
deformazione
delle articolazioni colpite.
Da quanto ho letto nella sua lettera, la sua diagnosi è di
artrosi dell’anca e non di artrite
reumatoide: quindi le indicazioni
terapeutiche sono quelle classiche
dell’artrosi: riduzione del peso corporeo ove necessario, attività fisica, fisiochinesiterapia specifica, ultrasuoni, tutori e farmaci antinfiammatori non steroidei.
Centri specializzati in Toscana
sono: l’Ospedale Careggi a Firenze; il l’U.O. di Reumatologia dell’Ospedale S. Chiara a Pisa (sede
dell’Associazione toscana malati
reumatici); il Policlinico universitario a Siena; il Centro di reumatologia dell’Ospedale di Massa.
Dr. Nicoletta Marazzi
Medicina interna
Una “cerniera” arrugginita
Il gomito lavora tanto e chiede poco. Ma quando va in tilt...
Fra tutte le articolazioni del nostro corpo, probabilmente il gomito è quella che necessita
del minimo delle nostre attenzioni. Al contrario di anche e ginocchia, è generalmente esente da una delle malattie degenerative più comuni dello
scheletro come l’artrosi e
non è sede di dolori occasionali ma frequenti come la colonna vertebrale. Però questa articolazione fondamentale del braccio è esposta agli eventi traumatici e ai fenomeni infiammatori generati dallo stress ripetitivo, tipico
di alcune attività sportive o
professionali. Quando un
gomito è interessato da un
qualsiasi processo patologico la disfunzione più tipica che comincia a manifestare è una rapida e precoce tendenza alla rigidità. È contro di essa che deve essere orientato
il trattamento. Anche perché gli sforzi per tentare di recuperare il movimento di un gomito
bloccato sono dolorosi.
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Esercizio 1
In piedi di fronte a una
parete con le mani
appoggiate. Flessione
ed estensione dei gomiti.
Esercizio 2
In posizione seduta. Un
braccio dietro la schiena e
uno dietro la testa con le
mani che tengono uno
strofinaccio. Trazione
alternata delle mani
con flessione dei gomiti.
2
3
Esercizio 3
In piedi
con le mani
appoggiate
a una
parete.
Rotazione
del gomito
all’interno e
all’esterno.
Io lavoro di gomito, anche se sedentario
Faccio un lavoro sedentario
ma ho spesso male al gomito anche
se non gioco a tennis e non faccio
sforzi fisici o movimenti ripetuti
con il braccio…
Non è impossibile che il dolore
dipenda dal suo lavoro sedentario.
Se usa spesso il mouse del compu-
ter, una cattiva posizione dell’avambraccio può essere causa di eccessivo stress sull’articolazione. Non lavoro pesante ma quindi una posizione scorretta mantenuta per lungo
tempo. Ragioni su come riorganizzare più comodamente la disposizione degli oggetti che usa regolarmente per il suo lavoro.
씰 Eventuali quesiti per Michele Romano possono essere indirizzati a: [email protected],
oppure a “Il vostro fisioterapista”, Club3, via Giotto 36, 20145 Milano
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