Lavaggio delle mani: opportunità di miglioramento Via le mani dal naso ! Per le mamme Fonte: Agenzia Sanitaria Regionale della Regione Emilia Romagna Solo un genitore su 10 è a conoscenza che la scarsa igiene delle mani è una delle possibili cause di diffusione della resistenza batterica (indagine ProBA in Emilia-Romagna). Lavarsi le mani è il modo migliore per arrestare la diffusione delle infezioni respiratorie. L’ 80 % de l l ep i ùc omunii n f e z i o nis idi f f on dea t t r a v e r s ol ema ni . QUANDO Prima dei pasti. Pr i made l l ’ a l l a t t a me n t oa ls e no . Do p oa v e ru s a t oi lba gn ooa v e ra i u t a t ovos t r of i gl i one l l ’ u s ode lb a gno . Dopo aver cambiato i pannolini. Dopo esservi soffiati il naso o aver asciugato il naso di vostro figlio. Dopo aver giocato con giocattoli condivisi con altri bambini. COME Us a t ea c q u aes a p on e :l ’ a c qu adas ol anone l i mi n aige r mi . Bagnate le mani e insaponatele. Non usate un sapone antibatterico, può indurre lo sviluppo di resistenze. St r o f i na t el ema n iunac o n t r ol ’ a l t r ape ra l me no20s e c o ndier i s c i a c qua t e l ep e r10s e c o n di . Asciugate bene le mani. DOVE Chiedete che vi sia sempre disponibilità di sapone (preferibilmente liquido) e di salviette pulite nel bagno della collettività frequentata da vostro figlio (asilo, scuola, palestra, ecc.). -------------------------------------------------Per tutti Fonte:Ri du z i o n epe r s o na l i z a t adi“ l ei nf e z i onios p e da l i e r e :e l e me n t id ie pi d e mi o l ogi ae p r e v e n z i on e ”. Organizzazione sanitaria 3-4 (2004) 3-26 No nèma is u f f i c i e nt e me n t ee n f a t i z z a t al ’ i mpor t a nz ad iunac or r e t t apr a t i c ad ii gi e n ede l l e mani, dal momento che è noto che la maggior parte dei patogeni acquisiti in ambiente ospedaliero sono trasmessi da paziente a paziente per il tramite delle mani degli operatori sanitari. I lt e r mi ne“ l a va gg i ode l l ema ni ”d e f i ni s c eva r i ea z i on if i na l i z z a t ea l l adi mi nuz i onede l l a colonizzazione delle mani da parte della flora microbiologica transitoria, diminuzione ottenuta tramite il lavaggio standard delle mani (con acqua e sapone) oppure tramite la disinfezione delle mani (con sapone medicato o con alcool). Esistono evidenze che individuano in tale pratica il metodo più semplice e nello stesso tempo più eff i c a c ene lr i dur r el ’ i nc i de nz ade l l ei nf e z i oninos oc omi a l i . In effetti già più di 150 anni fa Ignaz Semmelweis provò che la mortalità correlata a l l ’ i nf e z i on epo t e v ae s s e r er i d ot t ac onl ’ a d oz i on edit a l ep r a t i c ad apa r t ede gl iope r a t o r i sanitari. Nonostante sia ben documentato il rapporto fra migliorata igiene delle mani e ridotta i nc i d e n z ade it a s s idii nf e z i o ne , èa n c o r as c a r s al ’ a d e r e nz aaqu e s t aba s i l a r emi s ur adii g i e ne personale fra le varie tipologie di personale sanitario. Uno dei motivi di questa scarsa aderenza può essere ricondotto alla oggettiva sottovalutazione da parte degli operatori sanitari di questo semplice protocollo di controllo delle infezioni. Sulla base di questi dati è evidente come ci sia un ampio spazio per interventi finalizzati al miglioramento. Un altro studio ha riportato che la maggior parte degli operatori non ritiene efficaci le misure di punizione-p r e mi oa if i nid e l l ’ i n c r e me n t od e l l aa do z i onede l l emi s u r edii gi e n e delle mani, mentre valuta funzionali allo scopo la disponibilità ed il facile accesso ad impianti sanitari per il lavaggio delle mani. … Unp o t e n z i a l ee f f e t t oc o l l a t e r a l ed e ll a va ggi ode l l ema nièc os t i t u i t oda l l ai r r i t a z i o ne della cute e ciò rappresenta un ostacolo al rispetto delle linee guida relative a tale pratica. I saponi ed i detergenti possono danneggiare la cute quando sono utilizzati in modo costante. Le preparazioni su base alcolica sono molto meno irritanti e possono essere ancor meglio tollerate se usate insieme a preparati emollienti. Un ulterior ed a n nop ot e nz i a l ec o r r e l a t oa l l ’ i nc r e me nt ode l l aa de r e nz aa l l apr a t i c ade l lavaggio delle mani è rappresentato dalla quantità di tempo richiesto per farlo in modo adeguato. Le raccomandazioni attuali suggeriscono un periodo di 15-30 secondi per lavaggio; in considerazione delle molte occasioni di lavaggio durante un turno infermieristico standard statunitense, tale impegno di tempo diviene rilevante e può p ot e nz i a l me nt ei n t e r f e r i r ec onl ’ e f f e t t u a z i onedia l t r ei nc ombe nz edina t ur aa s s i s t e nz i a l e :i n effetti, la perdita di tempo è una delle motivazioni più frequentemente addotte a sostegno del mancato lavaggio delle mani. Lo strofinamento con preparati a base di alcol richiede molto meno tempo ed uno studio recente ha quantificato un considerevole risparmio di tempo (3 invece di 16 ore, nel corso di un turno giornaliero infermieristico standard). Per quel che concerne i costi, gli interventi finalizzati a migliorare il lavaggio delle mani p os s o nor i c hi e d e r el ’ i mp e g nod ia de gu a t er i s o r s es i af i na nz i a r i ec h eumane per dar corso a i ni z i a t i v edit i p oe du c a z i o na l eepe rl ’ a c qu i s t odia ppos i t id i s pos i t i viepr od ot t ipe rl ’ i g i e ne personale; ovviamente, i costi devono essere valutati alla luce dei potenziali benefici derivanti dalla riduzione delle infezioni nosocomiali. Uno studio ha valutato in modo specifico le implicazioni di carattere economico correlate alle iniziative per promuovere la p r a t i c ade ll a v a g g i od e l l ema n i :l ’ i mp l e me nt a z i on ediunac a mpa gn ae du c a z i on a l e ,qua n d o confrontata con la stima di costo di 5 mila dollari per ogni episodio di infezione ospedaliera, può tradursi in un risparmio annuale di circa 58 mila dollari per un ospedale di 300 posti l e t t oc o n10mi l ar i c ove r ia l l ’ a n n o;da lmome nt oc h ei lc os t oa t t r i bu i t oa du ns i ng ol o episodio di setticemia è stato stimato di circa 40 mila dollari per paziente sopravvissuto i risparmi potenziali possono essere anche più cospicui.