Anatomia e fisiologia della cute Cos`è la pelle?

Anatomia e fisiologia della
cute
Prof. Benvenuto Giannotti
Dipartimento Scienze Dermatologiche
Università di Firenze
Cos’è la pelle?
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Pelle o cute
™ E’ una membrana (struttura epitelioconnettivale) che riveste il corpo umano
™ In corrispondenza degli orifizi naturali
(bocca, ano, ecc.) si continua con le
mucose attraverso una zona di transizione
rappresentata dalle semimucose
™ E’ l’organo più grande del corpo umano:
pesa 8-10 kg circa (con il tessuto adiposo)
e ha un’estensione di 1,5-2 m2
Spessore della pelle
Varia in funzione di
™ Sesso : minore nella donna
™ Età : minore nel bambino e nel soggetto anziano
™ Regione corporea : misura 0,5 mm in alcune aree
come le palpebre e raggiunge 4-6 mm a livello della nuca,
del palmo della mano e della pianta del piede, dove lo
strato corneo è più spesso
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COLORE DELLA PELLE
Dipende dalla presenza e distribuzione della melanina
e varia soprattutto a seconda della razza
Nella stessa razza varia in funzione di
™ età : più scuro negli adulti rispetto ai neonati e
bambini
™ regione corporea : più scuro a livello delle aree
genitale e perianale , ascelle, areole mammarie e
regioni corporee esposte alla luce
™ abitudini e condizioni di vita: più scuro nelle
popolazioni delle zone tropicali e sub-tropicali rispetto
alle popolazioni nordiche e nelle persone che lavorano
all’aria aperta
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Altre sostanze che influenzano il colore della pelle sono
™ Emoglobina ( pigmento rosso dei globuli rossi)
che determina tonalità di colore che variano dal
rosa al rosso al viola
™ Carotene , pigmento liposolubile giallastro,
contenuto in grande quantità in frutta ed ortaggi di
colore giallo-rosso (pomodori, carote, arance) che
si deposita nel tessuto adiposo e nell’epidermide in
caso di diete esageratamente ricche di questi
alimenti
™ Bilirubina , CO2 e altre sostanze di origine
endogena ed esogena : in condizioni patologiche
Ad una occhiata superficiale la superficie cutanea appare
liscia e compatta.
In realtà essa presenta in tutta la sua estensione delle
irregolarità, dovute alla presenza di:
• Solchi superficiali: sottili pieghe a disposizione
reticolare che la suddividono in tanti piccoli poligoni
(tessitura cutanea)
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• Solchi profondi: evidenti a
livello palmare e plantare,
delle , dove delimitano dei
rilievi chiamati creste cutanee
(dermatoglifi) che a livello
del polpastrello delle dita delle
mani sono caratteristici di ogni
individuo e segno di sicura
identificazione della persona
(impronte digitali)
Pieghe cutanee
• si osservano al di sopra dei muscoli (pieghe
muscolari) e si rendono evidenti con l’attività del
muscolo stesso (per es.: pieghe d’espressione) oppure
al di sopra delle articolazioni (pieghe articolari).
• I solchi e le pieghe assolvono ad una funzione
essenziale, che è quella di consentire l’estensibilità della
pelle (se la superficie cutanea ne fosse priva molti dei
nostri movimenti sarebbero impossibili!).
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Ricordiamo inoltre che tutta la superficie cutanea, ad
eccezione delle regioni palmo-plantari, è ricoperta da
peli, distinti in:
- vellus, peli sottilissimi e ubiquitari
- peli adulti o terminali, di grosse dimensioni, localizzati
in aree più ristrette come il cuoio capelluto, le ascelle, le
aree genitali ecc.
Quali sono
i costituenti
della pelle?
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Epidermide
Derma
Ipoderma
Della pelle fanno anche parte gli annessi:
ghiandole sudoripare
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ghiandole sebacee
follicolo pilifero
(unità pilo-sebacea)
apparato ungueale
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Strato corneo
Strato granuloso
EPIDERMIDE
Strato spinoso
Strato basale
Fibre elastiche
DERMA
Fibre collagene
IPODERMA
Fibroblasti
Adipociti
EPIDERMIDE
Rappresenta lo strato più esterno, a diretto contatto con
l’ambiente.
È un tessuto epiteliale polistratificato costituito dai
cheratinociti, cellule che producono una particolare
proteina fibrosa che è la cheratina .
I cheratinociti nascono, crescono e muoiono risalendo
dallo strato basale fino al corneo dove sono rimossi con il
processo della desquamazione. Questo processo di
maturazione/ migrazione (“turn-over cellulare) avviene in
circa 28 giorni ed è alla base del continuo ed incessante
rinnovarsi dell’epidermide.
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STRATO BASALE
(O STRATO GERMINATIVO)
Rappresenta la matrice dei
cheratinociti .
E’ costituito da un’unica fila di
cellule cilindriche, fittamente
stipate tra di loro, che
poggiano direttamente sulla
membrana basale. Le cellule
sono in stretto contatto tra di
loro e con la membrana basale
attraverso prolungamenti
citoplasmatici, chiamati
DESMOSOMI.
STRATO SPINOSO
È costituito da più file di cellule
di forma poligonale, che hanno
già iniziato a produrre la
cheratina.
Questo strato deve il suo nome
al fatto che le cellule hanno
numerosi prolungamenti
citoplasmatici, i desmosomi,
ben visibili al microscopio
ottico, denominati anche
“spine” o “ponti intercellulari”.
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STRATO GRANULOSO
È costituito da 1-4 file di cellule
più appiattite, che presentano
nel loro citoplasma granuli
di cheratina.
Il nucleo di queste cellule
mostra già fenomeni di
degenerazione.
STRATO CORNEO
È costituito da più file di
grandi cellule , prive di nucleo
con citoplasma occupato
quasi completamente da
cheratina.
Le cellule sono fortemente
appiattite ed embricate tra di
loro.
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STRATO CORNEO
Lo strato corneo può essere suddiviso in due porzioni:
-una più profonda in cui le cellule appaiono saldamente
aderenti tra di loro (strato corneo compatto)
- una più superficiale, nella quale invece la coesione è
molto ridotta (strato corneo disgiunto)
s.c.disgiunto
s.c.compatto
DESQUAMAZIONE
Processo fisiologico attraverso il quale i cheratinociti
dello strato corneo ( corneociti), una volta terminato il
loro ciclo vitale, vengono allontanati dalla superficie
cutanea.
Normalmente esso non è percepibile e si rende
evidente solo in condizioni parafisiologiche (ad es.
nella cute secca dell’anziano, nella forfora ) o
francamente patologiche (ad es. eczema, psoriasi,
pitiriasi versicolore, etc. )
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ALTRE CELLULE DELL’EPIDERMIDE
• MELANOCITI
• CELLULE DI LANGERHANS
• CELLULE DI MERKEL (considerate dei
recettori sensoriali, cioè cellule nervose in
grado di percepire stimoli tattili)
MELANOCITI
Si ritrovano nello strato basale, tra i cheratinociti,
in rapporto variabile da 1/4 a 1/10.
Sono cellule globose,con
lunghi e sottili prolungamenti
(dendriti) con cui
vengono in contatto
con i cheratinociti
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MELANOCITI
Producono la melanina che
trasferiscono ai
cheratinociti vicini.
Questa distribuzione ai
cheratinociti è responsabile
dell’abbronzatura
dopo l’esposizione solare
CELLULE DI LANGERHANS
Cellule dendritiche situate nello strato spinoso e
negli epiteli degli annessi .
Svolgono importanti funzioni nei processi immunitari
cutanei producendo citochine che attivano i linfociti.
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Membrana basale
creste epidermiche
papille dermiche
vasi
• Congiunge l’ epidermide al derma svolgendo importanti
funzioni di supporto e scambio metabolico (l’epidermide è
infatti sprovvista di vasi)
•Ha una forma ondulata per la presenza di numerose
estroflessioni del derma papillare (papille dermiche ) e
dell’epidermide (creste epidermiche)
DERMA
E’ situato al di sotto dell’epidermide .
È un tessuto connettivo che svolge funzioni di supporto
alla pelle e agli annessi cutanei.
Il suo spessore varia da zona a zona: è minimo alle
palpebre, è massimo nelle aree del dorso e tende a
diminuire con l’età.
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Derma
È formato da:
cellule
fibre
sostanza
fondamentale
CELLULE DEL DERMA
• FIBROBLASTI
Cellule fusate che producono sia le fibre
del derma che la sostanza fondamentale
•MASTOCITI :
Cellule che intervengono nella risposta
infiammatoria liberando numerose
sostanze (la più importante è l’istamina)
• CELLULE MIGRATE DAL SANGUE
(macrofagi, granulociti, linfociti,
plasmacellule) più numerose in corso di
flogosi
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SOSTANZA FONDAMENTALE
È un gel formato da acqua, ioni, proteine,
glucosio e mucopolisaccaridi acidi, di cui il più
importante è l’acido ialuronico (sostanza in
grado di trattenere acqua che favorisce
l’idratazione della pelle).
La sua funzione principale è quella di far
diffondere sostanze nutritive ed ossigeno
FIBRE DEL DERMA
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1) FIBRE COLLAGENE
• Le più abbondanti; sono costituite da aggregati di
fibrille riunite in fasci paralleli distribuiti
uniformemente in tutto lo spessore del derma.
•Hanno funzione di sostegno e conferiscono
resistenza meccanica al derma
2) FIBRE RETICOLARI
Precursori delle fibre collagene
3) FIBRE ELASTICHE
Formano una rete a grandi maglie che conferisce
elasticità alla pelle. L’alterazione di tali fibre è la
causa principale del fenomeno delle “striae
distensae” e del fotoinvecchiamento
DERMA
Viene convenzionalmente suddiviso in 2 porzioni:
• derma papillare o superficiale: situato subito al
di sotto dell’epidermide, ricco di cellule e di vasi,
deputato agli scambi nutritivi con l’epidermide
• derma reticolare o profondo: costituito da
grandi fasci di fibre collagene orientati
parallelamente alla superficie cutanea, con
funzioni essenzialmente meccaniche e di
sostegno
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DERMA
A differenza
dell’epidermide,
è riccamente
innervato e
vascolarizzato
IPODERMA (tessuto
adiposo sottocutaneo)
• Costituito da uno
strato di cellule adipose
poste al di sotto
del derma.
•Rappresenta il
“cuscinetto” di grasso
che separa la pelle
dagli organi
sottostanti
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IPODERMA
Lo spessore e la distribuzione del grasso sottocutaneo
varia notevolmente a seconda:
• della sede corporea:
corporea scarso a livello del dorso delle
mani e dei piedi e del cuoio capelluto, praticamente
assente alle palpebre, ai padiglioni auricolari e ai
genitali esterni maschili e femminili
• dello stato di nutrizione dell’individuo
• del sesso:
sesso il grasso, che dopo la pubertà (sotto
l’influenza degli ormoni sessuali) si distribuisce
diversamente nei due sessi, risulta tre volte più
abbondante nella donna rispetto all’uomo
Dopo la pubertà nella donna il grasso aumenta a livello
dei glutei, dei fianchi, delle cosce e delle mammelle,
mentre nell’uomo aumenta a livello del tronco, della nuca
e dell’addome.
Nella donna inoltre i lobi adiposi sono più grandi e più
arrotondati che nell’uomo, e si spingono nel derma
sovrastante con estroflessioni chiamate papillle adipose,
che quando distese dall’accumulo di grasso determinano
sulla superficie cutanea avvallamenti e rilievi che
conferiscono alla pelle un aspetto definito “a buccia
d’arancia”, proprio della cosiddetta “cellulite”.
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FUNZIONI DELL’IPODERMA
• Protezione meccanica degli organi interni
• Isolamento termico
• Riserva di energia
CIRCOLAZIONE CUTANEA
L’irrorazione cutanea è garantita
da un ricco sistema arterioso,
venoso e linfatico distribuito nel
derma e nell’ipoderma.
L’epidermide è priva di vasi.
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CIRCOLAZIONE CUTANEA
I vasi cutanei sono organizzati in “plessi”, cioè in
intrecci di arterie, capillari e vene disposti
parallelamente alla superficie cutanea,
di cui i più importanti sono:
• Il plesso superficiale (o subpapillare), localizzato
subito al di sotto delle papille dermiche
• Il plesso profondo, localizzato tra derma e
sottocutaneo
I due plessi sono collegati tra di loro da rami
vascolari verticali
Plesso
superficiale
Plesso
profondo
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CIRCOLAZIONE CUTANEA
In condizioni normali solo la metà dei vasi cutanei
sono dilatati.
In situazioni particolari (caldo, emozione,
affaticamento) si ha vasodilatazione, cioè maggior
afflusso di sangue, che si evidenzia con l’eritema
(arrossamento).
In altre situazioni invece (freddo, paura), si ha
vasocostrizione, cioè minor afflusso di sangue, con
conseguente pallore.
INNERVAZIONE CUTANEA
La cute è provvista di una ricca
innervazione che permette:
• Di percepire stimoli esterni (tattili, termici,
dolorifici, ecc.)
branca afferente
• Di regolare l’attività delle ghiandole
sudoripare e sebacee, dei muscoli erettori
del pelo e dei vasi dermici
branca
efferente
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GHIANDOLE SEBACEE
Presenti su tutta la superficie
cutanea (ad eccezione del
palmo e della pianta).
Di forma e dimensioni variabili
Più numerose e sviluppate
nelle aree seborroiche (cuoio
capelluto, fronte, naso e solchi
naso-genieni, solchi retroauricolari, regione sternale e
regione interscapolare).
Costituite da lobuli (acini) e da un dotto
escretore.
Di solito sono. connesse ad un follicolo pilifero
(unità pilo-sebacea)
SEBO
Secrezione oleosa composta da:
• trigliceridi e acidi grassi liberi
(57,6%)
• cere (26%)
• squalene e paraffina (12%)
• colesterolo (4%)
• detriti cellulari
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Ghiandole sudoripare
Secernono il sudore,
liquido costituito
soprattutto da acqua in
cui sono disciolti sali
minerali, metalli ed altre
sostanze.
Si distinguono in
- eccrine distribuite su
tutta la cute (più
numerose al volto, al
palmo e alla pianta)
Ghiandole sudoripare
-apocrine,
apocrine localizzate
alle ascelle,areole
mammarie, pieghe e
regioni periano-genitali
in connessione con un
follicolo pilosebaceo
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Annessi cutanei
™ Peli
™ Unghie
Quali sono le funzioni della pelle?
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• Protezione fisico-chimica dall’ambiente
• Lo strato corneo e il film idrolipidico che lo copre
evitano l’assorbimento di sostanze tossiche,
esplicano azione antimicrobica e antimicotica ed
evitano la perdita di liquidi dal corpo
• La sintesi della melanina ci protegge dalle
radiazioni solari
Protezione meccanica
• Il tessuto elastico offre resistenza ai traumi
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• Termoregolazione
• L’aumento della sudorazione abbassa la
temperatura corporea interna (aumento della
perspiratio insensibilis)
• La vasodilatazione abbassa la temperatura
corporea
• La vasocostrizione aumenta la temperatura
corporea
• Recezione delle sensazioni
•
•
•
•
•
Tattile
Termica
Dolorifica
Pressione
Prurito
La ricca innervazione cutanea assicura la percezione
sensoriale dell’ambiente esterno e dei suoi pericoli
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• Funzione di eliminazione:
• Di varie sostanze e prodotti finali del
metabolismo organico ( acido urico, urea,
cretinina)
• Di sostanze introdotti per via orale o parenterale
(ad es. farmaci o alimenti)
• Funzione immunitaria della pelle
Il sistema immunitario cutaneo è composto dai
cheratinociti, linfociti e cellule di Langerhans.
• Protegge dalle infezioni
• Determina le malattie a patogenesi immunitaria
(ad es. eczema da contatto allergico).
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La pelle come organo- frontiera
Per la sua posizione anatomica la pelle è un organofrontiera, che assicura
1) rivestimento e protezione all’organismo
2) permette i rapporti con il mondo esterno
3) l’aspetto della pelle e dei capelli è la prima
immagine che gli altri hanno di noi
4) Variazioni dell’umore possono indurre variazioni
anche nell’ aspetto della pelle
La pelle come organo- spia di
patologie internistiche
1) Infiammatorie
2) Metaboliche
3) Tumorali
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