Questionario n. 5 La proprietà e gli altri diritti reali 1) Che cosa sono i beni mobili? ❏❏ A) Beni che possono essere sostituiti con altri. ❏❏ B) Esclusivamente quei beni che rientrano nel patrimonio archivistico e documentale dello Stato, nonché i cd. beni librari. ❏❏ C) Quei beni che si possono trasportare senza mutarne o alterarne la sostanza. ❏❏ D) Quei beni suscettibili di una pluralità di utilizzazioni che si deteriorano con l’uso. 2) Quale fra i seguenti beni non rientra nella categoria dei «beni mobili registrati»? ❏❏ A) Le navi. ❏❏ B) Gli autoveicoli. o C) Le biblioteche. o D) Gli aeromobili. 3) Quale dei seguenti diritti non appartiene alla categoria dei diritti reali? ❏❏ A) Il diritto di proprietà. ❏❏ B) Il diritto di godimento. o C) Il diritto di credito. o D) Il diritto di garanzia. 4) Qual è una delle fondamentali differenze esistenti fra i diritti reali e quelli di obbligazione? ❏❏ A) Nessuna perché si identificano. ❏❏ B) I diritti reali sono diritti relativi, mentre i diritti di obbligazione sono diritti assoluti. ❏❏ C) I diritti reali sono diritti assoluti, mentre i diritti di obbligazione sono diritti relativi. ❏❏ D) I diritti reali sono imprescrittibili, mentre i diritti di obbligazione si prescrivono in 15 anni. 5) Può il proprietario di un fondo opporsi all’attività di terzi che si svolgono nel sottosuolo o nello spazio sovrastante il suolo stesso? ❏❏ A) Sì, sempre. ❏❏ B) No, in nessun caso. ❏❏ C) Sì, ma non a quelle che si svolgono ad una profondità o ad un’altezza tale che egli non abbia interesse ad escluderle. ❏❏ D) Solo a quelle nel sottosuolo che siano dannose per il fondo o per le persone e mai a quelle nello spazio sovrastante. 188 Libro Secondo: Diritto civile 6) Quale fra i seguenti modi d’acquisto della proprietà non è a titolo originario? ❏❏ A) L’usucapione. ❏❏ B) Il contratto. o C) La specificazione. o D) L’invenzione. 7) Che cos’è l’occupazione? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) Un modo di acquisto del possesso. Un modo di acquisto della proprietà a titolo derivativo. Un modo di acquisto della proprietà a titolo originario. Un modo di acquisto della proprietà di beni immobili. 8) Il proprietario di un fondo può impedire le immissioni di fumo provenienti da un’industria sita sul fondo attiguo? ❏❏ A) Sempre, perché il codice civile pone un generale divieto d’immissioni. ❏❏ B) Solo se si tratta di un’industria che esercita un’attività non autorizzata dalla Pubblica Amministrazione. ❏❏ C) No, in nessun caso. ❏❏ D) Solo quelle eccedenti la normale tollerabilità. 9) Il diritto di fare e mantenere una costruzione su un fondo di proprietà di un altro soggetto è detto: ❏❏ A) Usufrutto. ❏❏ B) Superficie. o C) Servitù. o D) Uso. 10)Che cos’è la specificazione? ❏❏ A) La trasformazione della materia in una nuova cosa. ❏❏ B) La precisa puntualizzazione dell’accordo da parte dei contraenti nelle trattative che precedono la conclusione del contratto. ❏❏ C) Un modo di acquisto del possesso. ❏❏ D) Un modo di acquisto della proprietà a titolo derivativo. 11)Se Tizio trova delle cose mobili che non appartengono ad alcuno, egli le acquista a titolo originario: ❏❏ A) Con l’occupazione. ❏❏ B) Con la specificazione. o C) Con l’accessione. o D) Con la commistione. 12)Se Tizio ritrova per caso nel fondo di Caio una cosa mobile di pregio, sotterrata, di cui nessuno può provare d’essere proprietario: ❏❏ A) Deve consegnarla prontamente al Sindaco del luogo e ne acquista la proprietà, se, trascorso un anno dalla pubblicazione del ritrovamento nell’albo pretorio, il proprietario non si presenta. Questionario n. 5: La proprietà e gli altri diritti reali 189 ❏❏ B) Ne acquista «ipso iure» la proprietà. ❏❏ C) La cosa spetta per metà a Tizio e per metà a Caio. ❏❏ D) La cosa spetta interamente a Caio. 13)Quale delle seguenti azioni non è esperibile a difesa della proprietà? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) L’azione negatoria. L’azione confessoria. L’azione di regolamento di confini. L’azione per apposizione di termini. 14)Cosa sono gli atti emulativi? ❏❏ A) Attività che causano danni al fondo vicino. ❏❏ B) Atti che non hanno altro scopo che quello di nuocere o arrecare molestia ad altri, senza alcuna utilità per il proprietario. ❏❏ C) Spoglio violento e clandestino ai danni di cose possedute da altri. ❏❏ D) Farsi giustizia da sé. 15)Che cosa è l’azione di manutenzione? ❏❏ A) È un’azione proposta da chi ha subito uno spoglio violento o clandestino al fine di riottenere il possesso del bene. ❏❏ B) È l’azione che il titolare di una servitù esercita nei confronti del soggetto passivo al fine di mantenere in piedi tale servitù. ❏❏ C) È l’azione che compie il proprietario di un immobile contro il proprio inquilino che non mantiene in buono stato l’immobile locato. ❏❏ D) È l’azione concessa al possessore di un bene immobile o di una universalità di beni mobili, nel caso in cui qualcuno arrechi delle molestie al suo possesso. 16)Quale fra i diritti che seguono si deve considerare imprescrittibile? ❏❏ A) Pegno. ❏❏ B) Usufrutto. o C) Superficie. o D) Proprietà. 17)Che cos’è la denunzia di nuova opera? ❏❏ A) La denunzia che si deve fare alla Pubblica Amministrazione prima della costruzione di un’opera. ❏❏ B) La richiesta di brevetto per una nuova opera di ingegno. ❏❏ C) La denunzia alla Autorità Giudiziaria di una nuova opera, intrapresa da altri che il denunziante teme possa cagionare danni alla propria cosa. ❏❏ D) L’azione diretta ad ottenere il rispetto delle distanze tra edifici. 190 Libro Secondo: Diritto civile 18)Che cosa s’intende per «nuda proprietà»? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) La proprietà relativa ad un appezzamento di terreno. Il potere che spetta al proprietario in caso di usufrutto. La proprietà sulla quale grava un diritto di ipoteca. Il potere di godimento che spetta all’usufruttuario. 19)Può l’usufrutto eccedere la vita dell’usufruttuario? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) In ogni caso. Solo se le parti lo hanno espressamente stabilito. Solo nei casi previsti tassativamente dalla legge. In nessun caso. 20)L’usufruttuario di un fondo che il proprietario ha destinato a giardino può trasformarlo impiantandovi un frutteto? ❏❏ A) Sempre. ❏❏ B) In nessun caso. ❏❏ C) Solo se la trasformazione risponde meglio ad esigenze di ordine economico e sociale. ❏❏ D) Sì, ma deve corrispondere al proprietario l’equa indennità determinata dal giudice. 21)Cosa si intende per «quasi-usufrutto»? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) Un usufrutto avente ad oggetto cose consumabili. Un usufrutto avente ad oggetto una parte del bene. Un usufrutto relativo a beni immobili. L’usufrutto che eccede la vita dell’usufruttuario. 22)Quale fra queste non è una caratteristica dell’enfiteusi? ❏❏ A) Diritto di affrancazione. ❏❏ B) Pagamento di un canone periodico. ❏❏ C) Durata massima di dieci anni. ❏❏ D)Obbligo per l’enfiteuta di migliorare il fondo. 23)È ammissibile una servitù tra due fondi appartenenti allo stesso proprietario? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) Sì. No. Soltanto se i due fondi sono vicini. Soltanto se la servitù consiste nella maggiore comodità o amenità del fondo. Questionario n. 5: La proprietà e gli altri diritti reali 191 24)Le servitù coattive (o legali) si costituiscono: ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) Con un contratto o con una sentenza costitutiva. Ipso iure, cioè automaticamente per legge. Con il procedimento previsto all’uopo dalla legge. Con il solo assenso del proprietario del fondo servente. 25)Le servitù si possono costituire per usucapione? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) Sì. No. Soltanto le servitù apparenti. Soltanto le servitù non apparenti. 26)Cosa si intende per «destinazione del padre di famiglia»? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) Un modo di costituzione delle servitù apparenti. Un modo di costituzione delle servitù affermative. Una servitù riguardante il fondo ereditato. Un modo di costituzione delle servitù coattive. 27)La comunione ordinaria costituita su un bene immobile è: ❏❏ A) Un diritto personale di godimento. ❏❏ B) Una situazione di contitolarità di un diritto reale. ❏❏ C) Una situazione di contitolarità di un complesso di diritti reali e di credito. ❏❏ D) Un diritto reale. 28)Che cos’è il condominio negli edifici? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) Un diritto reale su cosa altrui. Un diritto reale parziario. Una figura particolare di comunione. Un diritto reale limitato avente ad oggetto edifici. 29)Che cos’è il possesso? ❏❏ A) Un mero potere di fatto sulla cosa non accompagnato dall’animus rem sibi habendi. ❏❏ B) Un potere su una cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto reale. ❏❏ C) Un diritto reale di godimento. ❏❏ D) Un diritto reale parziario. 192 Libro Secondo: Diritto civile 30)Quale fra i seguenti è un elemento del possesso? ❏❏ A) L’acquisto non avvenuto in modo violento o clandestino. ❏❏ B) La continuità. ❏❏ C) La volontà del soggetto di esercitare sul bene i poteri del proprietario o del titolare di un altro diritto reale. ❏❏ D) La laudatio possessoris. 31)Qual è l’elemento che differenzia detenzione e possesso? ❏❏ A) Il possesso si prova, mentre la detenzione si presume. ❏❏ B) Nel possesso non v’è relazione col bene. ❏❏ C) Nel possesso v’è l’intenzione di tenere la cosa come proprietario o come titolare di altro diritto reale. ❏❏ D) Il possesso si esercita su beni immobili, mentre la detenzione si esercita su beni mobili. 32)Qual è la differenza tra diritto di superficie e proprietà superficia­ria? ❏❏ A) Il primo individua il diritto di costruire, la seconda è la proprietà sulla costruzione. ❏❏ B) La prima indica la proprietà sulla costruzione, il secondo è il diritto di costruire. ❏❏ C) Non vi è alcuna differenza. ❏❏ D) La proprietà superficiaria è il presupposto del diritto di superficie. 33)Che cos’è l’usucapione? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) Un modo di acquisto della proprietà a titolo derivativo. Un effetto del possesso. Una qualificazione del possesso. Il diritto di servirsi di un bene. 34)Che cos’è la trascrizione? ❏❏ A) ❏❏ B) ❏❏ C) ❏❏ D) Una causa di estinzione dei diritti legata al tempo. Una causa di estinzione dei diritti reali. Un mezzo di pubblicità. Un mutamento della forma dei negozi giuridici. 35)Quale tra questi atti non è soggetto a trascrizione? ❏❏ A) Il contratto di vendita di un bene immobile. ❏❏ B) Il contratto di società con il quale si conferisce il godimento di beni immobili, quando la durata della società eccede i nove anni. ❏❏ C) Il contratto costitutivo di una comunione su bene immobile. ❏❏ D) Il contratto di locazione di bene immobile con durata infranovennale. Risposte commentate al questionario n. 5 1) Risposta esatta: C Il codice non chiarisce espressamente il concetto di «bene mobile», mentre ai sensi dell’art. 812 c.c.: «Sono beni immobili il suolo, le sorgenti e i corsi d’acqua, gli alberi, gli edifici e le altre costruzioni, anche se unite al suolo a scopo transitorio, e in genere tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo. Sono reputati immobili i mulini, i bagni e gli altri edifici galleggianti quando sono saldamente assicurati alla riva o all’alveo e sono destinati ad esserlo in modo permanente per la loro utilizzazione. Sono mobili tutti gli altri beni» (art. 812 c.c.). Si desume, quindi per esclusione, che beni mobili siano tutti quanti gli altri, comprese le energie naturali che hanno valore economico (art. 814 c.c.). 2) Risposta esatta: C Alcuni beni mobili in considerazione della loro rilevanza sono dalla legge equiparati, quanto ad alcuni aspetti della disciplina giuridica (forma ed onere di pubblicità), ai beni immobili: infatti, i loro atti di trasferimento devono essere fatti per iscritto e sono soggetti a pubblicità in appositi registri (per le auto, ad es., il P.R.A.). Tali beni sono chiamati «beni mobili registrati» e sono, in genere, i cd. beni di locomozione e trasporto come le navi, gli aeromobili, gli autoveicoli. La biblioteca è, invece, un tipico esempio di universalità di fatto, cioè di un insieme di beni mobili appartenenti alla stessa persona ed aventi una destinazione unitaria (art. 816 c.c.). 3) Risposta esatta: C Il diritto di credito è un diritto di obbligazione (diritto relativo), consistente nella pretesa di un soggetto (creditore) ad ottenere una prestazione di carattere patrimoniale da altro soggetto (debitore). Sono, invece, diritti reali i diritti su una cosa (res) e precisamente: — il diritto di proprietà, che fra i diritti reali è quello che consente la più ampia sfera di facoltà che l’ordinamento riconosce ai soggetti, sulle cose; — i diritti reali su cosa altrui (o diritti reali limitati), che assicurano ai titolari delle facoltà inerenti a cose di proprietà altrui e si caratterizzano per un contenuto più limitato di quello della proprietà. Si distinguono in: — diritti reali di godimento, che sono quelli che limitano il potere di godimento del proprietario della cosa, cioè il potere di trarre dalla cosa l’utilità che essa può dare e sono: la superficie, l’enfiteusi, l’usufrutto, l’uso, l’abitazione e le servitù; — diritti reali di garanzia, che sono quelli consistenti in un vincolo giuridico imposto su un bene a garanzia di un credito. Hanno carattere accessorio ad un diritto di credito (presente o futuro), di cui assicurano l’adempimento di durata limitata, perché sono destinati a venir meno quando la funzione di garanzia cui tendono abbia esaurito il suo scopo. Essi sono il pegno e l’ipoteca. 4) Risposta esatta: C Secondo la tesi classica, la differenza consiste nel fatto che i diritti reali sono diritti assoluti, ossia possono essere fatti valere «erga omnes»; i diritti di obbligazione sono, invece, diritti relativi, ossia possono essere fatti valere solo verso determinate persone. Si ricordi, però, 194 Libro Secondo: Diritto civile che attualmente anche molti diritti di obbligazione si riconoscono opponibili a chiunque (TRABUCCHI). Nella locazione, ad esempio, in base alla regola «emptio non tollit locatum» ed in applicazione della legislazione vincolistica vigente, il diritto del conduttore a permanere nel godimento dell’immobile prevale di fronte a qualunque acquirente che sia divenuto successivamente proprietario dello stesso. 5) Risposta esatta: C Tra le «disposizioni generali» sulla proprietà fondiaria è stabilito che il proprietario «non può opporsi ad attività di terzi che si svolgano a tale profondità nel sottosuolo o a tale altezza nello spazio sovrastante, che egli non abbia interesse ad escluderle» (art. 8402 c.c.). La titolarità del diritto, pertanto, non inibisce di per sé qualsiasi attività ai terzi nel sottosuolo o nello spazio sovrastante. Tali attività, «piuttosto, sono subordinate ad una valutazione di fatto, che ha come punto di riferimento l’interesse effettivo (ossia non potenziale, ma reale e attuale) del proprietario e dei terzi» (BIGLIAZZI GERI-BRECCIA-BUSNELLI-NATOLI). La proprietà fondiaria, infatti, si estende in senso verticale solo teoricamente all’infinito («usque ad inferos ed usque ad sidera»), ma in concreto l’esercizio di essa è condizionato dall’esistenza di un interesse ad escludere le attività di terzi in quella stessa zona. 6) Risposta esatta: B L’art. 922 c.c. indica i modi di acquisto della proprietà, ossia quei fatti giuridici che hanno per effetto l’acquisto della proprietà di una cosa. Essi si distinguono in: a) modi di acquisto a titolo originario: l’acquisto della proprietà non dipende da un egual diritto del precedente titolare (es.: pescatore che fa propri i pesci caduti nella sua rete). Essi operano ipso iure senza dover essere preventivamente accertati dinanzi al giudice; b) modi di acquisto a titolo derivativo: il diritto di proprietà dipende dall’esistenza del diritto di un precedente proprietario (es.: compravendita). In particolare sono modi di acquisto a titolo originario: l’occupazione (art. 923 c.c.), l’invenzione (art. 927 c.c.), l’accessione (art. 934 c.c.), l’unione e la commistione (art. 939 c.c.), la specificazione (art. 940 c.c.), l’usucapione (art. 1158 c.c.), l’acquisto in buona fede di beni mobili in base al principio «possesso di buona fede vale titolo» (art. 1153 c.c.). Sono, invece, modi di acquisto a titolo derivativo: i contratti traslativi della proprietà (es. compravendita), i trasferimenti coattivi (es. espropriazione), la successione a titolo di eredità o di legato. 7) Risposta esatta: C L’occupazione è un modo di acquisto a titolo originario della proprietà, riguardante i soli beni mobili che non siano di proprietà di nessuno («res nullius»: cose appropriabili da tutti; «res derelictae»: cose abbandonate dal proprietario). Consiste nella presa di possesso di tali beni, accompagnata dalla volontà di farli propri. L’art. 923 c.c. enumerava tra le «res nullius» anche gli animali che formano oggetto di caccia o di pesca, ma la legge 157/1992 ha disposto che la fauna selvatica costituisce patrimonio indisponibile dello Stato; pertanto, l’occupazione di animali oggetto di caccia costituisce occupazione di «res alicuius», non più di «res nullius», integrando un illecito, se mancano la necessaria licenza nonché le altre condizioni previste dalla legge sulla caccia. 8) Risposta esatta: D Infatti, l’art. 844 c.c., nel sancire un generale divieto d’immissione, stabilisce che: «il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, Risposte commentate al questionario n. 5 195 gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi». Pertanto sono vietate soltanto le immissioni intollerabili. Il criterio di normale tollerabilità è un criterio di valutazione elastico, che tiene conto della situazione dei luoghi, dei tempi e delle attività esercitate, ed oggettivo, che prescinde, cioè, dalle ragioni soggettive della persona che vuole impedire le immissioni. Nelle applicazioni di questo criterio l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può inoltre tener conto della priorità di un determinato uso. Si pensi al caso di una villa costruita in una zona dove preesisteva un opificio. 9) Risposta esatta: B Il diritto di superficie è il diritto di fare e mantenere la costruzione sopra o sotto il suolo altrui. Si tratta di un diritto reale di godimento su cosa altrui, al quale corrisponde una limitazione dei poteri del proprietario del suolo, il quale non potrà edificare in pregiudizio dei diritti del superficiario, nè potrà acquistare per accessione, in pregiudizio del superficiario, l’immobile realizzato da quest’ultimo, in quanto la costruzione eseguita dal superficiario diventa di proprietà di quest’ultimo. La proprietà sulla costruzione del superificiario è detta proprietà superficiaria e va tenuta distinta dal diritto di superficie in senso stretto, inteso come diritto di fare e mantenere sul suolo altrui una costruzione. Si tratta di diritti separati ma connessi, in quanto a seguito dell’esercizio del diritto di superficie nasce il diritto di proprietà superficiaria sull’immobile costruito. 10)Risposta esatta: A La specificazione è un modo di acquisto della proprietà a titolo originario (art. 940 c.c.). Essa si caratterizza rispetto alle altre ipotesi di accessione (unione e commistione) poiché qui è il lavoro dell’uomo a far divenire la materia trasformata una res nova. A riguardo osserva GALGANO che «la specificazione è il modo di acquisto della proprietà della materia altrui da parte di chi la adopera per formare una nuova cosa: così lo scultore che faccia una statua con il marmo altrui o il falegname che costruisca un mobile con il legno altrui diventano proprietari della statua o del mobile, ma dovranno al proprietario della materia usata il prezzo di questa. Se, tuttavia, il valore della materia usata sorpassa notevolmente quello della mano d’opera (l’orefice, ad esempio, ha fabbricato un monile con oro altrui), la proprietà della cosa spetta al proprietario della materia, che dovrà all’utilizzatore il prezzo della mano d’opera (art. 940 c.c.)». 11)Risposta esatta: A I modi di acquisto della proprietà sono fatti giuridici che hanno per effetto l’acquisto della proprietà di una cosa e sono disciplinati all’art. 922 c.c. Tradizionalmente si distingue tra: modi d’acquisto a titolo derivativo, che sono contratti traslativi della proprietà, trasferimenti coattivi e successione mortis causa, nei quali l’acquisto del diritto di proprietà dipende dall’esistenza del diritto del dante causa; modi di acquisto a titolo originario che sono occupazione, invenzione, accessione, unione, commistione, specificazione, nei quali l’acquisto della proprietà si afferma come diritto che nasce nel patrimonio dell’attuale titolare (Messineo). L’occupazione (artt. 923-926 c.c.), inerente a cose mobili per le quali non è individuabile alcun soggetto che possa vantare il possesso o la detenzione (cd. cose vacue possessionis), è la presa di possesso delle cose mobili che non sono di proprietà di alcuno o perché res nullius, cioè beni che non sono mai stati di proprietà di alcuno, o perché res derelictae cioè abbandonate. Per aversi occupazione sono necessari: l’impossessamento del bene e l’intenzione di farlo proprio (animus occupandi). 196 Libro Secondo: Diritto civile 12)Risposta esatta: C Il meccanismo indicato nella risposta sub A) è previsto in generale dalla legge per l’ipotesi del ritrovamento di cose smarrite (invenzione: artt. 927-931 c.c.). Nel caso in cui il ritrovamento, invece, abbia ad oggetto una qualsiasi cosa di pregio, nascosta o sotterrata, di cui nessuno può provare d’essere proprietario (cd. tesoro), si applica la disciplina particolare prevista dall’art. 932 c.c.: — di regola il tesoro appartiene al proprietario del fondo in cui si trova; — se, però, il tesoro è trovato per caso nel fondo altrui, spetta per metà al proprietario del fondo e per metà al ritrovatore. La stessa disposizione si applica se il tesoro è scoperto in una cosa mobile altrui. Si tenga presente, tuttavia, che per il ritrovamento degli oggetti d’interesse storico, archeologico etc., appartengono sempre al patrimonio indisponibile dello Stato e si osservano le disposizioni delle leggi speciali. 13)Risposta esatta: B L’azione confessoria, infatti, tutela la servitù prediale e mira ad ottenere la cessazione di eventuali turbative alla servitù stessa. Le altre azioni a difesa delle servitù sono: l’azione di risarcimento dei danni ex art. 2043 c.c.; l’azione di mero accertamento del diritto di servitù; le azioni possessorie (queste ultime, tuttavia, non sono ammissibili a tutela delle servitù negative). A tutela della proprietà, invece, il nostro ordinamento giuridico predispone le seguenti azioni (cd. azioni petitorie): — l’azione di rivendicazione, con la quale il proprietario rivendica la cosa propria da chiunque la possiede o la detiene senza titolo (art. 948 c.c.). È la principale delle azioni petitorie e mira non solo ad accertare la titolarità del diritto di proprietà, ma anche a far recuperare al proprietario il bene; — l’azione negatoria (art. 949 c.c.), con la quale il proprietario tende a far dichiarare l’inesistenza dei diritti affermati da altri sulla cosa, quando ha motivo di temerne pregiudizio, o a far cessare le turbative o le molestie che altri arrechi al suo diritto; — l’azione di regolamento di confini, mediante la quale ciascuno dei proprietari di un fondo confinante può chiedere che sia stabilito giudizialmente il confine tra i due fondi, quando tale confine sia obiettivamente incerto (art. 950 c.c.); — l’azione per apposizione di termini, cioè l’azione con cui ciascuno dei proprietari limitrofi può chiedere, quando sia certo il confine dei fondi, che siano apposti o ripristinati, a spese comuni, i segni materiali e tangibili di tale confine, che precedentemente mancavano o erano divenuti irriconoscibili (art. 951 c.c.). 14)Risposta esatta: B Ai sensi dell’art. 833: «Il proprietario non può fare atti i quali non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri». Pertanto il divieto di atti emulativi è subordinato alla sussistenza di due elementi (art. 833 c.c.): uno oggettivo (la mancanza di utilità per il proprietario) ed uno soggettivo (l’intenzione di nuocere o arrecare molestia ad altri). Un esempio è piantare alberi al solo fine di togliere luce e panorama al vicino. 15)Risposta esatta: D L’azione di manutenzione insieme all’azione di reintegrazione (detta, quest’ultima, comunemente di spoglio), alla quale si riferisce la risposta sub A, costituiscono le cd. azioni pos- Risposte commentate al questionario n. 5 197 sessorie, le quali sono rimedi giudiziari aventi come fine immediato (anche se provvisorio) la tutela del possesso contro qualsiasi turbativa. L’azione di reintegrazione o di spoglio è l’azione con cui il possessore, spogliato del possesso, chiede all’autorità giudiziaria, entro l’anno dal sofferto spoglio, di essere reintegrato in esso (art. 1168 c.c.). Lo spoglio, cioè l’arbitraria privazione del possesso compiuta consapevolmente da un soggetto, di cui il possessore è stato vittima, deve avere i requisiti della violenza e della clandestinità (deve, cioè, essere occulto). L’azione di manutenzione è diretta a tutelare i possessori (non i detentori) contro le molestie o le turbative, di fatto o di diritto; essa è altresì concessa contro lo spoglio non violento o non clandestino (cd. semplice). Con l’azione di manutenzione è tutelabile soltanto il possesso avente ad oggetto un bene immobile o un’universalità di mobili. Il possesso tutelabile, inoltre, deve essere ultrannuale, continuo e non interrotto, non acquistato con violenza o con clandestinità. Le azioni possessorie si differenziano dalle azioni petitorie in quanto assicurano una tutela soltanto provvisoria, che prescinde dall’accertamento del diritto, mentre le azioni petitorie mirano direttamente ad accertare la titolarità del diritto. 16)Risposta esatta: D Ogni diritto si estingue per prescrizione con esclusione dei diritti indisponibili e degli altri indicati dalla legge (art. 2934 c.c.). La prescrizione comporta, infatti, l’estinzione di un diritto a causa dell’inerzia o del non uso da parte del titolare per un periodo di tempo stabilito dalla legge. L’imprescrittibilità di alcuni diritti deriva, dunque, dalla circostanza che sono sottratti alla sfera di disponibilità del privato e rispondono anche ad un interesse generale. Sono imprescrittibili: — il diritto di proprietà che può perdersi solo per usucapione da parte di un altro soggetto. Al riguardo osserva SANTORO-PASSARELLI che ciò non è giustificato dal fatto che il non uso è pur sempre una forma di esercizio del diritto, ma perché in tal caso la prescrizione non adempirebbe alla sua funzione di rendere conforme al diritto la composizione d’interessi realizzatasi in fatto, in quanto in tale ipotesi la cosa diventerebbe di nessuno. Allo scopo, invece, più soddisfacentemente risponde l’istituto dell’usucapione; — i diritti della personalità (es.: diritto al nome); — i diritti di stato (es.: diritto di cittadinanza); — le potestà di diritto familiare (es.: potestà parentale); — altri particolari diritti indicati dalla legge, come: il diritto dell’erede a chiedere il riconoscimento della sua qualità ereditaria contro chiunque possegga beni ereditari; i diritti dello Stato sui beni appartenenti al demanio pubblico; il diritto di chiedere la nullità di un contratto, etc. Non sono prescrittibili nemmeno le facoltà («in facultativis non datur praescriptio»), in quanto esse si estinguono con l’estinzione del diritto soggettivo di cui sono espressione. 17)Risposta esatta: C La denunzia di nuova opera (art. 1171 c.c.) è l’azione con cui il proprietario, il titolare di altro diritto di godimento, o il possessore denunzia un’opera da altri intrapresa e non terminata (se non è trascorso un anno dal suo inizio), quando abbia ragione di temere che da essa possa derivare danno alla cosa che forma oggetto del suo diritto o possesso. Essa costituisce un’azione di nunciazione. Le azioni di nunciazione (denuncia di nuova opera e denunzia di danno temuto) sono azioni affini alle possessorie (alle quali la dottrina in passato, a volte, le ha parificate), ma hanno diversa natura giuridica. 198 Libro Secondo: Diritto civile Sono azioni cautelari, che tendono alla conservazione di uno stato di fatto, mirando a prevenire un danno o pregiudizio che può derivare da una nuova opera o da una cosa altrui. La denunzia di danno temuto (art. 1172 c.c.) è quella con cui il proprietario, il titolare di altro diritto reale di godimento o il possessore, si rivolge all’autorità giudiziaria, quando tema che da un albero, una costruzione, etc. (cose, comunque, già esistenti) stia per derivare un danno grave o prossimo alla cosa che forma oggetto del suo diritto. Il Giudice dispone idonea garanzia per i danni eventuali. 18)Risposta esatta: B La situazione del proprietario del bene gravato da usufrutto, al quale è sottratto il potere di usare il bene e di farne propri i frutti, è comunemente detta «nuda proprietà». Si ricordi che l’usufrutto si concreta nel diritto riconosciuto all’usufruttuario di godere ed usare della cosa altrui, traendo da essa tutte le utilità che può dare (compresi i frutti, che essa produce), con l’obbligo di non mutarne la destinazione economica (artt. 981-984 c.c.). 19)Risposta esatta: D L’usufrutto, a differenza degli altri diritti reali, è caratterizzato dalla necessaria temporaneità; ai sensi dell’art. 979, infatti, non può eccedere in nessun caso la vita dell’usufruttuario, se si tratta di persona fisica, o i trenta anni, se si tratta di persona giuridica. È questa una conseguenza della natura prettamente personale dell’istituto; inoltre, poiché l’usufrutto priva il proprietario della facoltà di godimento del bene (che costituisce l’espressione più concreta del diritto di proprietà), una protrazione in perpetuo di esso snaturerebbe il contenuto del diritto di proprietà e sarebbe contraria anche al principio della «funzione sociale» di tale diritto, sancito dall’art. 42 della Costituzione. Alle stesse considerazioni conduce l’art. 698 che vieta l’usufrutto successivo: il proprietario cioè non può lasciare per testamento l’usufrutto su un bene a favore di più persone successivamente tra loro e per tutta la loro vita. 20)Risposta esatta: B L’usufruttuario ha il «diritto di godere della cosa, ma deve rispettarne la destinazione economica. Egli può trarre dalla cosa ogni utilità che questa può dare», fermi i limiti stabiliti dalla legge (art. 981 c.c.). È discusso se il concetto di «destinazione economica» sia da intendere in senso oggettivo (cioè come funzione economica che il bene è obiettivamente capace di raggiungere), ovvero in senso soggettivo (e cioè come destinazione data al bene, fino a quel momento, dal proprietario). Dottrina e giurisprudenza tradizionalmente accettano la concezione soggettiva. Pertanto, se il proprietario aveva in precedenza destinato il suo fondo a giardino e su tale fondo costituisca poi un usufrutto a vantaggio di un soggetto, l’usufruttuario non potrà trasformare, senza il consenso del nudo proprietario, il fondo in frutteto, anche se tale trasformazione meglio risponde ad esigenze di ordine economico e sociale. Tuttavia, la dottrina più recente ritiene opportuno il ricorso ad un tipo di valutazione meno rigoroso ed anche certa giurisprudenza sembra essersi distaccata da una mera interpretazione letterale della norma (art. 981 c.c.), giungendo a valutazioni di tipo più elastico. 21)Risposta esatta: A L’art. 995 c.c. prevede la possibilità di un usufrutto avente ad oggetto cose consumabili. Nel quasi-usufrutto (a differenza che nell’usufrutto) i beni consumabili passano in proprietà all’usufruttuario, il quale ha l’obbligo di restituire non già gli stessi beni ricevuti (si pensi al denaro ormai speso), ma altrettanti beni ­dello ­­stesso genere (tantundem eiusdem generis), oppure deve pagare, all’estinzione del diritto, il valore di essi sulla base della stima convenuta o, in mancanza, il valore al tempo dell’estinzione. Risposte commentate al questionario n. 5 199 22)Risposta esatta: C L’enfiteusi è quel diritto reale di godimento su cosa altrui che attribuisce al titolare lo stesso potere di godimento del fondo che spetta al proprietario, salvo l’obbligo di migliorarlo e di pagare al concedente un canone periodico. La durata generalmente è perpetua, ma nel caso in cui sia temporanea essa non può essere inferiore ai vent’anni (art. 958 c.c.). Particolare dell’enfiteusi è il cd. diritto di affrancazione, che consiste nella facoltà concessa all’enfiteuta di acquisire la proprietà del fondo pagando una somma corrispondente a quindici volte il valore annuo del canone (art. 971 c.c. e L. 1138/1970). 23)Risposta esatta: B Principio fondamentale in materia di servitù prediali è quello dell’appartenenza dei due fondi a diversi proprietari (nemini res sua servit). L’art.1027 c.c. nel definire la servitù afferma che essa «consiste nel peso imposto sopra un fondo per l’utilizzo di un altro fondo appartenente a diverso proprietario». L’assolutezza di questo principio, tuttavia, è notevolmente temperata dalla prassi giurisprudenziale. La regola infatti non opera nel caso in cui il proprietario di uno dei due fondi è anche comproprietario dell’altro (in tal caso la diversità di appartenenza dei fondi viene meno solo per una quota, non per le altre) ed in altri casi simili (ad es., lo stesso soggetto è proprietario del fondo servente ed usufruttuario di quello dominante o viceversa). 24)Risposta esatta: A Servitù coattive sono quelle che trovano il loro titolo nella legge. Esigerle è un diritto potestativo che la legge accorda al proprietario del fondo dominante: esse, quindi, non sorgono automaticamente, in quanto occorre sempre un atto di volontà del proprietario del futuro fondo dominante, il quale o le otterrà contrattualmente, ovvero potrà rivolgersi al giudice per ottenere una sentenza costitutiva. Le servitù coattive sono tipiche e cioè sono soltanto quelle previste dalla legge. Le principali figure sono: — servitù di acquedotto coattiva (artt. 1033 ss. c.c.): consiste nel diritto di far passare acque proprie attraverso fondi altrui; — servitù di passaggio coattiva (artt. 1051 ss. c.c.): consiste nel diritto al passaggio sul fondo vicino per accedere alla via pubblica. 25)Risposta esatta: C Le servitù volontarie si costituiscono di regola mediante negozio inter vivos o testamento. La legge inoltre prevede altri due modi di costituzione propri esclusivamente delle servitù apparenti: l’usucapione e la destinazione del padre di famiglia. Si ricordi al riguardo che; — servitù apparenti sono quelle per il cui esercizio sono destinate opere visibili e permanenti (art. 1061 c.c.). Si deve trattare di opere, naturali o artificiali, destinate obiettivamente all’esercizio della servitù e tali da rivelare, per la loro struttura e funzionalità, l’esistenza della servitù sul fondo servente (Cass. n. 2942/78), visibili dal fondo servente, di modo da escludere la clandestinità del possesso e da farne presumere la conoscenza da parte del proprietario del fondo servente (Cass. n. 3208/76). Tali sono, ad esempio, la servitù di acquedotto (in quanto, per es., esiste un canale), di passaggio, di stillicidio etc. — non apparenti, invece, sono le servitù per le quali non sono richieste tali opere, come la servitù di pascolo, di non edificare etc. (art. 1061 c.c.). 200 Libro Secondo: Diritto civile 26)Risposta esatta: A La destinazione del padre di famiglia è un modo di acquisto a titolo originario, peculiare della servitù (artt. 1061 e 1062 c.c.). Ad es., il proprietario di due fondi vi costruisce opere permanenti (es.: acquedotto) per la loro migliore utilizzazione; se, nel futuro, i fondi cessano di appartenere allo stesso proprietario (per divisione, per vendita parziale etc.), quello stato di fatto continua a sussistere, nel senso che si ritiene automaticamente costituita la servitù, attivamente e passivamente, tra i fondi ormai appartenenti a diverso proprietario (lo stesso si verifica anche se il fondo è uno solo, ma viene successivamente diviso fra due proprietari). 27)Risposta esatta: B Il concetto di comunione rientra nel più ampio concetto di contitolarità di diritti e ricorre in tutte quelle ipotesi in cui uno stesso diritto appartiene, nella sua interezza, a due o più persone. In particolare, la comunione ordinaria regolata dagli artt. 1100 ss. cc. ricorre quando il diritto di proprietà, o altro diritto reale su uno stesso bene, appartiene a più persone (cd. comunisti). 28)Risposta esatta: C Una particolare figura di comunione è quella del condominio negli edifici che ricorre allorquando i vari appartamenti, di cui l’edificio è costituito, non sono di proprietà della stessa persona, ma di persone diverse (artt. 1117 ss. c.c.). Quella del condominio negli edifici è la figura più importante e anche la più complessa di comunione. Questa particolare forma di comunione forzosa e perpetua nasce dal fatto che necessariamente, nel caso di più proprietà divise per piani, vi sono delle parti dell’intero edificio che non possono non essere in comune (così il suolo su cui l’edificio poggia, le fondazioni, le scale, i muri perimetrali, i tetti etc.). La singolarità di questa figura sta, appunto, nel fatto che essa accompagna un diritto di proprietà pieno ed esclusivo; il singolo condomino, cioè, è al contempo: — proprietario esclusivo del suo appartamento; — comproprietario di certi beni. 29)Risposta esatta: B A norma dell’art. 1140 c.c., il possesso è «il potere sulla cosa che si manifesta in un attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto reale». Il possesso si concreta in una relazione di fatto intercorrente tra un soggetto e un bene, a prescindere dalla sussistenza nel soggetto stesso della titolarità del diritto di proprietà o di altro diritto reale. 30)Risposta esatta: C Gli elementi del possesso sono due: a) il corpus possessionis, che si identifica con il comportamento materiale (potere di fatto) che il soggetto assume nei confronti del bene esercitando un’attività corrispondente a quella del proprietario o del titolare di un diritto reale (elemento oggettivo); b) l’animus possidendi, che si identifica nella volontà del possessore di esercitare sul bene i poteri del proprietario o del titolare di altro diritto reale (elemento soggettivo). Si noti però che mentre sull’esistenza del requisito oggettivo vi è unanime riconoscimento in dottrina e giurisprudenza, il requisito dell’animus (per la difficoltà di accertare la sua esistenza) è stato in passato (SAVIGNY) e di recente (DEIANA e FUMAIOLI) contestato come requisito autonomo, perché considerato troppo personale e interno per poter assurgere ad elemento caratterizzatore della figura. Altra parte della dottrina ha ritenuto, al contrario, che entrambi gli elementi siano sullo stesso piano e ha rivalutato l’animus, argomentando ex Risposte commentate al questionario n. 5 201 art. 1140, 2° comma, c.c. che esso ha rilievo fondamentale nel possesso tanto da assurgere a canone di differenziazione tra possesso e detenzione. Le caratteristiche indicate sub A) e B) costituiscono requisiti dell’usucapione. La caratteristica sub D), invece, costituisce elemento della detenzione. 31)Risposta esatta: C La detenzione, cui fa riferimento l’art. 1140, 2° comma, c.c., può definirsi come un «mero potere di fatto sulla cosa non accompagnato dall’intenzione di esercitare un’attività corrispondente ad un diritto reale». Il detentore, pertanto, si trova in un rapporto di mera contiguità fisica con la cosa, ma è consapevole ed esplicitamente riconosce di non potere vantare alcun diritto sulla cosa stessa essendo altri titolari del diritto. Come appare dalla definizione, l’elemento che differenzia detenzione e possesso è l’animus: animus possidendi, in caso di possesso; animus detinendi, in caso di detenzione. Elementi della detenzione sono: — corpus: costituisce l’elemento materiale della detenzione, cioè il rapporto di fatto con il bene, ed ha le stesse, identiche caratteristiche del corrispondente elemento del possesso; — animus detinendi: consiste nella volontà di avere la cosa a propria disposizione per qualsiasi fine giuridico, senza intenzione, però, di esercitare su di essa i poteri del proprietario o del titolare di altro diritto reale (così BARASSI e DUSI); — laudatio possessoris: consiste nel «riconoscimento che altri abbia la veste di possessore della cosa su cui si esplica il potere» (così MONTEL). 32)Risposta esatta: A L’art. 952 sotto la rubrica «costituzione del diritto di superficie» dispone al primo comma che: «Il proprietario può costituire il diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo una costruzione a favore di altri che ne acquista la proprietà». È questo il cd. ius ad aedificandum (diritto all’edificazione) che presuppone che il terreno sia ancora inedificato. Il 1° comma dell’art. 952 configura così due distinte situazioni giuridiche: da una parte il diritto del superficiario sul suolo («diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo una costruzione»), dall’altra il diritto del superficiario sulla costruzione che venga eventualmente eretta (cd. proprietà superficiaria). Il primo diritto consente al suo titolare di costruire sul suolo altrui e di mantenere su tale suolo la costruzione (ius ad aedificandum): è questo il vero e proprio diritto di superficie come ius in re aliena. Il secondo diritto non è altro che il diritto di proprietà sulla costruzione con esclusione della proprietà del suolo. Secondo TRABUCCHI, quando viene costruito il bene di proprietà separata nel fondo altrui, il diritto di superficie si incorpora con la proprietà dello stesso bene. Per BIGLIAZZI-GERI, invece, il soggetto rimane titolare di due situazioni giuridiche diverse, che possono essere oggetto di atti di disposizione distinti. In ogni caso, le due possibili manifestazioni del diritto di superficie sono strettamente legate tra di loro per quanto riguarda la loro concreta conformazione, le modalità di esercizio e, soprattutto, la durata: ed infatti, l’estinzione del diritto di superficie comporta la perdita della proprietà superficiaria (sulla costruzione), che viene attribuita al proprietario del suolo (si parla, pertanto, di proprietà temporanea). 33)Risposta esatta: B L’usucapione è un modo di acquisto a titolo originario della proprietà e degli altri diritti reali di godimento per effetto del possesso protratto per un certo tempo. Requisiti dell’usucapione sono il possesso e il decorso del tempo. In particolare, il possesso deve essere: — continuo e non interrotto; — non violento né clandestino. 202 Libro Secondo: Diritto civile Il tempo richiesto per usucapire varia a seconda che si tratti di usucapione ordinaria o abbreviata. 34)Risposta esatta: C La trascrizione è un mezzo di pubblicità relativo ai beni immobili ed ai beni mobili registrati diretto ad assicurare la conoscibilità delle vicende relative a tali beni. La sua funzione si ricollega direttamente ad una precisa esigenza di mercato, che è quella della circolazione dei beni nell’ambito di una società organizzata, e della conoscibilità di tale circolazione. Bisogna pertanto distinguere: — per i beni mobili, la particolare natura degli stessi permette la realizzazione di un sistema di pubblicità di fatto, fondata sul possesso degli stessi; — per gli immobili, l’esigenza di conoscibilità dei trasferimenti è perseguita attraverso l’istituto della trascrizione. La legge 30/97 ha stabilito l’obbligo della trascrizione anche per il contratto preliminare. 35)Risposta esatta: D Gli artt. 2643, 2645 e 2645bis elencano gli atti soggetti a trascrizione per gli effetti che a questa riconnette l’art. 2644 c.c. Sono: — i contratti che trasferiscono la proprietà di beni immobili o che costituiscono, trasferiscono o modificano diritti reali di godimento su beni immobili; inoltre, gli atti di rinuncia ai diritti su menzionati; — i contratti trasferiscono, costituiscono o modificano i diritti edificatori (cd. cessione di cubatura), previsti da normative statali o regionali o da strumenti di pianificazione territoriale (fattispecie aggiunta dal D.L. 70/2011); — i contratti preliminari aventi ad oggetto la conclusione di taluno dei predetti contratti (art. 2645bis); — i contratti che conferiscono diritti personali di godimento su beni immobili, se superano una certa durata (locazione, società, associazione etc.); In particolare, sono soggetti a trascrizione i contratti di locazione di beni immobili che hanno durata superiore a nove anni, nonché i contratti di società e di associazione con i quali si conferisce il godimento di beni immobili o di altri diritti reali immobiliari, quando la durata della società o dell’associazione eccede i nove anni o è indeterminata; — le sentenze costitutive, i provvedimenti giudiziari con i quali nell’esecuzione forzata si trasferiscono la proprietà o altri diritti reali su beni immobili, gli atti e le sentenze di affrancazione del fondo enfiteutico. È opinione molto diffusa in dottrina che l’elencazione di cui all’art. 2643 c.c. abbia carattere tassativo esclusivamente per quel che concerne la natura degli effetti prodotti dai singoli atti previsti dal citato articolo: l’art. 2645 c.c., infatti, espressamente prevede la trascrivibilità di ogni altro atto o provvedimento che produca taluno degli effetti prodotti dai contratti menzionati nell’art. 2643 c.c. Si è sostenuto, cioè, che i mutamenti giuridici per i quali la trascrizione può produrre gli effetti stabiliti dall’art. 2644 c.c. sono esclusivamente e tassativamente quelli previsti dall’art. 2643 c.c., quale che sia il negozio o il provvedimento che li abbia determinati. Circa gli effetti della trascrizione del contratto preliminare l’art. 2645bis, 3° comma, c.c. dispone che essi cessano (ex tunc) se non sia eseguita la trascrizione del contratto definito entro un anno e in ogni caso entro tre anni dalla trascrizione predetta.