In bilico tra autonomia, vulnerabilità e paternalismo: la quadratura del cerchio Claudia Gamondi Servizio Cure Palliative‐ IOSI Outline Refresh definizioni Sfida ai principi Caso clinico Possibili quadrature Principio di autonomia “Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano.” John Stuart Mill, La libertà 3 Autonomia…… le azioni umane non dovrebbero essere sottoposte a nessun vincolo o controllo altrui. Ciò corrisponde ad un diritto di non interferenza (privacy, riservatezza) ed al riconoscimento del ruolo dell'autodeterminazione. Implica il dovere di informare e quindi di rendere possibili scelte realmente autonome, dal momento che una scelta autonoma prevede: la mancanza di condizionamenti esterni, l'intenzionalità e la comprensione della situazione. 4 John Stuart Mill: riconoscimento del primato dell'individualità Immanuel Kant: l'autonomia e la libertà non coincidono con il libero arbitrio rispetto al proprio progetto di vita, quanto piuttosto con l'assenza di condizionamenti che ci permettono di scegliere il dovere per il dovere. Beauchamp e Childress: intendono contrastare il ricorso al paternalismo medico 5 Nella pratica clinica Consenso libero ed informato Paziente competente Buona medicina ( ?) : non più sola beneficienza ma scelta condivisa 6 Il paternalismo…. John Gregory (1750): il medico deve controllare il suo paziente …. fino al punto di deviare dalla verità , se necessario al bene del paziente ed alla riuscita della terapia Thomas Percival ( 1790) : medico deve essere autorevole, per ricevere dai pazienti rispetto, gratitudine e confidenza. 7 Vulnerabilità e i vulnerabili I bambini, gli anziani, portatori di handicap, paz affetti da demenza, etc…… Le donne, le minoranze etniche, le minoranze religiose, etc…. Gli svantaggiati dal punto di vista economico o di educazione scolastica 8 “Vulnerablity is beautiful. A natural flower is perfect and beautiful only, because it has the chance to know life and death. A plastic flower is impassive, invulnerable, But it is nothing” Alastair Campbell 9 Non esiste un unico approccio alla definizione di vulnerabilità. In effetti non è utile creare alcuna categorizzazione Il principio della vulnerabilità è ontologicamente anteriore agli altri principi: esprime meglio di tutti …la finitudine della vita umana” Il principi o della vulnerabilità riconosce la fragilità della totalità intatta ma distruggibile e prende in considerazione le caratteristiche biologiche, sociali e culturali dell’ essere umano che vive in un mondo moderno altamente tecnologico Alexander Morawa Rendtorff e Kemp Kemp 10 Tassonomia della vulnerabilità Cognitiva ( capire e prendere decisioni) Giuridica ( essere sotto tutela) Deferenziale ( obbedienza a figure es medico) Medica ( avere una malattia incurabile) Allocativa ( povertà, svantaggio educativo) ……. Kipnis 2001 11 12 L’ essere umano è intrinsecamente vulnerabile Vulnerabile ≠ non autonomo sociologia ≠ etica Attenzione agli stereotipi Vulnerabile ad un agente specifico, in una specifica situazione , ad uno specifico danno. 13 Situazione clinica di confine Paziente di 52 anni Carcinoma polmonare stadio IV Alto rischio di dispnea acuta Si discute col paziente eventualità di sedazione nel caso acuto Nessun consenso possibile Consenso per controllo sintomi e nessun accanimento 14 Un pomeriggio… Dispnea acuta terminale Famigliari presenti Chiesto ulteriore consenso al paziente Difficile comprendere cosa volesse Proceduto a sedazione con obiettivo di comfort Paziente deceduto poche ore dopo 15 Cosa si è fatto? Scavalcata autonomia? Sfruttata la vulnerabilità? Assunto atteggiamento paternalistico? Qual era il bene del paziente? Qual era il bene della famiglia? Qual era il bene dell’ equipe curante? 16 Quale bioetica possibile? Etica delle virtu’ Etica della narrazione Cosa devo fare? Come devo agire? Che genere di persona voglio essere? 17 Etiche esistenti Etica kantiana o utilitaristica Offrire una teoria per distinguere il moralmente accettabile Pur sapendo cosa è giusto, si puo’ sbagliare ad agire per difetti del carattere Necessaria simpatia e imparzialità Etica aristotelica o delle virtu’ Focus è su chi siamo( virtu’ intellettuale e morale) Noi siamo in grado di porci come agenti morali La virtu’ umana è una disposizione a scegliere correttamente tra un range di possibilità e mostrare emozioni consone Necessaria empatia 18 19 Concezioni della moralità Concezione infantile Concezione adulta Viene dall’ esterno E’ self directed È impositiva e negativa Questo è il genere di persona che voglio essere Centrata sulle virtu’ Ha un ideale ispiratore 20 Situazione frequente Sig Carlo, 78 anni, nelle ultime settimane della vita. Ricoverato in ospedale, vuole rientrare a domicilio a morire La moglie e la figlia non vogliono assolutamente ma pregano di trattenerlo con una “ scusa” Equipe prende tempo. Sig Carlo muore 6 giorni dopo in ospedale. 21 Cosa avrebbe fatto un medico virtuoso? Cosa avrebbe fatto un’ infermiera virtuosa? Quale comportamento virtuoso avrebbero tenuto come modello? 22 Domande chiave: Che genere di persona voglio essere? Quali sono le virtù caratteristiche della persona che voglio essere? Quali azioni nutrono le virtù che voglio possedere? Quali azioni sono caratteristiche del tipo di persona che voglio essere? 23 L‘ etica delle virtu‘ puo‘ essere usata per determinare la correttezza o meno di una azione, legando la scelta ad una virtu‘ morale. Un atto o una scelta sono moralmente giuste se, nel compiere l‘ atto, la persona esibisce, esercita o sviluppa un carattere moralmente virtuoso. E‘ moralmente sbagliata se sviluppa un carattere vizioso. E‘ necessario identificare quale virtu‘ e perchè. 24 Limiti e difficoltà dell’ etica delle virtu’ Differenti culture, differenti modelli di virtu’ Senso dell’ onore VS umiltà Valore della serietà….come tradurlo oggi ? Non esiste un modello universale 25 Sfide possibili Capacità : abilità ad imparare‐ capacità di acquisire una virtu’ morale Disposizione: Sapere (Virtu’ Cognitiva)‐ Virtu’ morale ( Posseduta) Attività o sentimenti: Utilizzo del sapere – Agire o sentire esprimendo virtu’ Nella persona virtuosa, la parte razionale è completamente educata cosi’ da percepire il bene e le parti spirituali e dei desideri sono educate a seguire il comando della ragione 26 27