Per saperne di più Nella terra e nello spazio Conoscere i vegetali Piante e arbusti Agrifoglio Come è fatta Dove vive Curiosità Nel bosco l’agrifoglio si presenta di solito come un arbusto, mentre all'aperto può diventare più simile ad un albero e raggiungere anche l’altezza di 10 m. Ha foglie persistenti, che cioè non vengono cambiate ogni anno, sono ovali a margine liscio, dure e lucide sulla pagina superiore, spesso spinose sulla parte bassa della pianta I fiori sono profumati, bianchicci a 4 petali, a volte bordati di rosso, fioriscono in aprile/maggio. Possono essere sia maschili, sia femminili, ma fiori maschili e femminili non possono trovarsi sulla stessa pianta. I frutti sono delle specie di bacche rosse e lucide di 810 mm di diametro, contenenti 4 semi. L’agrifoglio cresce molto lentamente e sembra che possa vivere anche 300 anni. E' diffusissima come pianta ornamentale, per lo splendido fogliame verde intenso, che crea un contrasto decorativo con i frutti rossi e per la sua tolleranza nei confronti dell'atmosfera inquinata delle città. L'agrifoglio è una specie che cresce spontaneamente nell'Europa centro-occidentale, dalle regioni atlantiche a tutti i Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Preferisce i climi con pochi sbalzi di temperatura, buona piovosità e moderata siccità estiva. Si incontra infatti nei boschi umidi di latifoglie fino ai margini delle montagne, predilige i suoli acidi. Produce un legno duro, compatto, di color grigio chiaro, che col tempo si scurisce. Si presta a essere tinto e quindi si usa per costruire oggetti di legno. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 1 Per saperne di più Castagno Come è fatta Dove vive Curiosità Il castagno è un albero che può raggiungere l’altezza di 25 m. Le foglie cadono in autunno, cioè sono decidue, sono di forma ovale allungata (lanceolate), con il margine seghettato. Fiorisce a giugno, i fiori femminili si sviluppano alla base di quelli maschili. I frutti sono costituiti da un riccio spinoso che racchiude le castagne, la parte commestibile. Genera dei polloni, cioè dei rami che spuntano sul tronco o ai piedi dell'albero, a volte anche direttamente dalla radice, da cui può svilupparsi una nuova pianta. Il castagno, fin dall’antichità, è stato coltivato e quindi diffuso dall'uomo andando così ad occupare zone più estese rispetto a quelle originarie. Si trova in boschi misti, cioè con diversi tipi di alberi, ma è anche frequente nei pascoli alberati. Cresce molto rapidamente e vive molto a lungo. Il legno ha colore bruno, è elastico, resistente, mediamente duro, ma non è considerato un legno di buona qualità perché ha la tendenza a fessurarsi, cioè a spaccarsi. Si utilizza per costruire le botti e per le travi dei tetti perché non viene mangiato dai tarli a causa della presenza di una sostanza, il tannino, che lo rende poco gradito a questi insetti. Si usa meno come legna da ardere perché tende a scoppiettare. È diffuso dalle regioni dell'Europa sud-orientale, fino verso l'Asia. Predilige suoli acidi e un clima temperato. Del castagno sono usati il legno e i frutti. Attualmente il consumo di questi ultimi è diminuito rispetto al passato, quando costituiva un alimento importante per larghi strati di popolazione. Le castagne vengono consumate sia fresche che essiccate; si possono anche ridurre in farina per preparare dolci. I suoi fiori sono graditi alle api, che da essi producono un miele aromatico e pregiato. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 2 Per saperne di più Corbezzolo Come è fatta Dove vive Curiosità È un alberello sempreverde alto anche 5-6 m ma con il tronco e i rami sottili, come tutti gli arbusti. Il tronco ha la scorza sottile di colore bruno-rossastro. Le foglie, di forma ovale, sono persistenti cioè non vengono cambiate ogni anno, sono dure e con un picciolo molto corto. I fiori, disposti in piccoli grappoli, sono di colore bianco crema o rosato. Fiorisce da ottobre a dicembre e produce i frutti nell'autunno seguente. Il frutto è una bacca a forma di globo di 1-2 cm, rosso scura quando è matura, con la superficie granulata; la polpa è carnosa ma con molti semi. Il corbezzolo è originario del bacino del Mediterraneo ma è diffuso anche sulla costa atlantica fino all'Irlanda. È una delle specie mediterranee che sopravvive meglio agli incendi. Infatti il corbezzolo è capace di emettere rapidamente da terra nuovi germogli dopo il passaggio del fuoco, imponendosi sulle altre specie. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 3 Per saperne di più Faggio Come è fatta Dove vive Curiosità Può raggiungere l’altezza di 30 m, è il più importante costituente dei boschi di latifoglie. La scorza del tronco è sottile e di un caratteristico color grigio chiaro. Ha foglie decidue, cioè che cadono in autunno, di forma ovale. I fiori maschili sono lunghi e pendono dai rami, quelli femminili sono solitari o a gruppi di due chiusi in una capsula spinosa non pungente, la fioritura avviene tra aprile e maggio. I frutti, le "faggiole", sono formati da due noci racchiuse in una specie di cupola con quattro coperchietti. Il faggio può popolare un territorio da solo, nelle faggete, o può crescere in compagnia di abeti, pini, aceri, ciliegi selvatici. È molto diffuso, viene anche utilizzato a scopo ornamentale nei parchi per il bel colore del tronco e del fogliame in tutte le stagioni. Il faggio è diffuso dalla Spagna al Mar Nero, dalla Norvegia alla Sicilia fino a 1 400-1 800 m di altitudine. Predilige un clima temperato. Non è particolarmente esigente per quanto riguarda il terreno, l’importante è che sia soffice e non troppo acido; soffre a volte per il gelo e per l’eccesso di vento. I frutti vengono utilizzati come mangime per i suini. Il legno è il prodotto del faggio più utilizzato; di color bianco-rosato, piuttosto duro e compatto, è usato per rivestimenti, botti, manici di attrezzi. Si presta a essere curvato e quindi si adopera per fabbricare sedie e mobili. È inoltre un ottimo combustibile per le stufe a legna. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 4 Per saperne di più Felce Come è fatta Dove vive Curiosità È una pianta erbacea, senza fiori, alta anche fino a due metri, spesso ha un fusto sotterraneo strisciante da cui si diramano numerose radici, ciò le permette di propagarsi con facilità nel terreno circostante. Le sue fronde, di forma triangolare e composte da tante foglioline più piccole, hanno una lunghezza molto variabile: appena spuntano sono arrotolate su se stesse, poi, crescendo, si distendono e assumono un colore verde intenso. Nella pagina inferiore hanno dei piccoli involucri che contengono le spore, simili a polvere finissima di colore giallo bruno. Quando cadono su un terreno molto umido, le spore producono dei corpuscoli a forma di cuore, i protalli che col tempo danno origine agli apparati riproduttivi maschili e femminili. Dalla fecondazione nasce poi una nuova pianta. Cresce in tutte le regioni a clima temperato dell'emisfero nord della Terra. Esistono circa 10 000 specie di felci, di solito si sviluppano in luoghi umidi e ombrosi ma esistono anche felci adattate a luoghi più aridi. Ci sono felci sempreverdi e felci che perdono le foglie, in Italia predominano queste ultime. Le felci sono tra i primi vegetali che si sono sviluppati sulla terra, esistevano già 400 milioni di anni fa, hanno contribuito alla formazione del carbon fossile. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 5 Per saperne di più Larice Come è fatta Dove vive Curiosità È un albero alto anche fino a 40 metri. Il tronco è cilindrico e la chioma è aperta e rada. I rami che partono dal tronco sono orizzontali, gli altri sono penduli. Le foglie sono decidue, cioè cadono in autunno, sono aghiformi, lunghe 2-4 centimetri, molli e non pungenti, di colore verde chiaro che diventa giallo oro in autunno. I fiori maschili sono gialli mentre quelli femminili sono rossi, fioriscono ad aprile/maggio; dopo l'impollinazione diventano bruni, si allungano fino a 4 cm e persistono a lungo sul ramo, anche per anni. Il legno di larice è conosciuto fin dall'antichità per la sua capacità di resistere al passare del tempo e per la sua robustezza. E’ facilmente lavorabile e il suo bel colore rosso intenso è apprezzato nei lavori di falegnameria. Immerso in acqua, diviene resistentissimo. Originario delle montagne dell'Europa centrale, in Italia è molto comune in tutte le Alpi, dove si spinge anche a quote oltre i 2 500 metri. Dove iniziano le praterie alpine, a volte si incontrano larici isolati, deformati dal vento e dalla neve. Dalla resina del larice, così come da quella di altre conifere, si estrae la trementina, sostanza utilizzata per la fabbricazione delle vernici. Dalla corteccia si estrae il tannino, che viene usato per trattare e conservare le pelli. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 6 Per saperne di più Muschio Come è fatta Dove vive Curiosità Il ciclo di vita dei muschi inizia dalla germinazione di una spora che, trovandosi nel terreno umido, o sulla roccia bagnata, o anche in acqua dolce, dà origine a un corpuscolo filamentoso che contiene clorofilla e che si fissa al terreno o alle rocce mediante dei fili sottili incolori. Da particolari cellule di questo corpuscolo iniziale prende poi origine la vera e propria pianta del muschio, costituita da un piccolo fusto e da tre ordini di foglioline. Queste piantine sono molto numerose per ogni corpuscolo e sono riunite in ciuffi molto fitti che formano una specie di “tappeto". Sulla sommità del fusticino si formano i gametangi, gli organi di riproduzione; quelli femminili si trovano sulla sommità e quelli maschili sono in posizione laterale o subito sotto quelli femminili. Le cellule riproduttive maschili, giungono nell'acqua fino alla cellula femminile che una volta fecondata genera un filamento con alla sommità una capsula che contiene numerose spore. Queste, giunte a maturazione, fuoriescono e danno vita ad un nuovo ciclo. Cresce in tutti i luoghi umidi del bosco. I muschi sono organismi molto resistenti e possono sopravvivere anche a lunghi periodi di siccità; svolgono un’importante funzione regolatrice del terreno, perché trattengono una grande quantità di umidità. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 7 Per saperne di più Pero Come è fatta Dove vive Curiosità L’albero di pero di solito è alto 5-6 m, ma può raggiungere anche i 15 m. Ha foglie decidue, cioè che cadono in autunno, semplici, di forma ovale, verde brillante nella parte superiore, più chiare in quella inferiore. I fiori sono ermafroditi (presentano cioè organi maschili e femminili sullo stesso fiore), sono bianchi con 5 petali, riuniti in infiorescenze a grappolo che comprendono anche 15 fiori, sono circondati alla base da un gruppo di foglie, fioriscono ad aprile/maggio. La forma del frutto varia da tondeggiante a allungata secondo la varietà, così come il colore che può essere verde, giallo, rosso e color ruggine. Il legno, di colore bruno rossastro, è duro e pregiato; ha una grana fine e compatta e un bel colore. Si impiega per costruire mobili e oggetti sottili, ad esempio per la produzione delle righe e delle squadre. Pianta di origini antichissime proveniente dall'Asia, preferisce i climi temperati ed infatti in Italia prospera nelle regioni centrali ed anche in alcune settentrionali. Alcune varietà trovano condizioni favorevoli anche in alcune zone meridionali, specialmente ad una certa altitudine. Le pere contengono dei sali minerali che le rendono adatte a chi ha problemi di circolazione sanguigna. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 8 Per saperne di più Nella terra e nello spazio Conoscere i vegetali Cereali e ortaggi Carota Come è fatta Dove vive Curiosità La carota è una pianta che cresce anche spontaneamente nella forma selvatica; è coltivata per le radici che vengono utilizzate a scopo alimentare sia crude sia cotte. Le carote si possono seminare da gennaio a marzo per raccoglierle in agosto. Si può coltivare insieme a ravanello, spinacio, pisello e lattuga. La semina può avvenire a spaglio, cioè sparpagliando i semi con le mani, ma per poter estirpare meglio le erbacce è consigliabile seminarle a file distanti circa 20 cm e ad una profondità di pochi millimetri. Il fusto è eretto, ramificato e reca 2-3 foglie composte da foglioline più piccole di forma triangolare molto frastagliate. La pianta supera i 70 centimetri d'altezza. I fiori piccoli e bianchi, eccettuato quello centrale di colore rosato, sono raccolti in una specie di ombrello formato da numerosi fiorellini con 5 petali. Hanno sia stami che pistillo. Il frutto ha una forma appiattita ed è composto da due parti di forma ovale unite fra loro, che contengono i semi e hanno piccoli aculei sul bordo, si chiama achenio. Originaria delle regioni temperate dell'Europa, la carota è una specie adatta ai climi temperati. Si coltiva perciò con buoni risultati, in tutta Italia. I terreni ideali sono quelli non troppo compatti, un po’ sabbiosi, ricchi di sostanza organica, in cui l’acqua non ristagni. Le varietà coltivate hanno radici più carnose di quelle selvatiche, sono di forma e grandezza variabile e di colore bianco, arancio o rosso, sono ricche di coloranti e vitamine. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 1 Per saperne di più Cece Come è fatta Dove vive Curiosità I ceci, come i fagioli, sono dei legumi che appartengono alla famiglia delle Papillionacee perché i loro fiori hanno una forma che ricorda le farfalle (papilio in latino). Si semina a file distanti 40 cm a marzo e quando le piantine sono alte 20 cm, prima della fioritura, si rincalzano cioè si accumula la terra con la zappa attorno alla base dello stelo come rinforzo e sostegno. I ceci maturano fra giugno e ottobre. La parte che si mangia è il seme. I semi sono sferici, più o meno grandi e lisci, in genere di colore paglierino. I ceci non si consumano freschi, vengono fatti essiccare in luoghi caldi e soleggiati e quindi conservati in contenitori chiusi. Prima di usarli si mettono in ammollo nell’acqua oppure vengono macinati e ridotti in farina con la quale si preparano focacce e farinate, tipiche delle Liguria. I ceci rispetto ad altri legumi sono più ricchi di grassi e quindi hanno un alto potere nutritivo. Il cece è una pianta originaria dell’Asia ed è coltivata da millenni in tutti i paesi del bacino del Mediterraneo. In Italia è coltivato soprattutto nelle zone centrali, in Toscana, Umbria e Lazio, dove crescono alcune varietà particolari come i ceci neri e i cosiddetti "ceci del solco dritto", e in Sicilia. Non viene però molto coltivato perché rende poco, coltivando un ettaro di terreno(10 000 m2) se ne ricavano solo 10 quintali, per cui è stata sostituita nel tempo da piselli e fagioli. I ceci sono noti fin dai tempi degli antichi Egizi, che però li consideravano cibi per poveri e infatti venivano dati solo agli schiavi. Gli antichi Romani apprezzavano molto i ceci, soprattutto fritti in olio di oliva, pratica rimasta in uso anche ai giorni nostri, soprattutto in alcune zone dell’Italia meridionale. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 2 Per saperne di più Fagiolo e fagiolino Come è fatta Dove vive Curiosità I fiori dei fagioli sono papillionacei, perchè nella forma ricordano una farfalla (papilio in latino). Il frutto è un baccello che contiene all'interno i semi che si chiamano comunemente legumi. Alcune specie di fagioli, sotto il tessuto cellulare del baccello, hanno una pellicola rigida e, ai lati, robusti filamenti. Altri invece hanno il guscio tenero e carnoso, non hanno la pellicola rigida e i filamenti. Questi ultimi si possono mangiare con tutto il baccello, gli altri, invece, per essere mangiati si devono sgranare. I fagioli si seminano verso la fine dell’inverno nei paesi più caldi del sud, a primavera inoltrata al nord. Si piantano a file a distanza di 60 cm, a 6-7 cm sulla fila e ad una profondità di 3-5 cm. Prima di seminare è meglio mettere in acqua i fagioli per una notte. Il terreno dopo la semina deve essere ben inumidito. Successivamente va mantenuto areato e sciolto e quando le piantine raggiungono 20 cm di altezza, bisogna rincalzare la terra, cioè accumularla con la zappa attorno alla base dello stelo come rinforzo e sostegno. Se i fagioli sono rampicanti, quando sono un po’ cresciuti, hanno bisogno di un sostegno: di solito si usano delle reti tese tra due paletti. I fagiolini si raccolgono prima che il baccello ingrossi e diventi filoso, i fagioli da sgranare invece si raccolgono anche quando i baccelli sono quasi secchi. Le lumache e le chiocciole sono dannose per le piante di fagiolo, soprattutto dopo le piogge. Si eliminano manualmente o con trappole ed esche. Gli afidi, cioè i pidocchi delle piante, si possono eliminare irrorando la pianta con un liquido ottenuto facendo macerare delle piante adatte (ad esempio le ortiche). La pianta, originaria dei paesi caldi vicino ai Tropici, cresce bene anche nei climi temperati caldi, teme le gelate e le piogge prolungate. Predilige un terreno profondo e che non trattenga troppo l’acqua, non gradisce i terreni calcarei, compatti, argillosi poiché l'acqua ristagna, ma sono inadatti anche i terreni sabbiosi che possono creare siccità. Le radici delle piante di fagiolo presentano dei piccoli ingrossamenti dove hanno sede dei microrganismi fissatori dell'azoto atmosferico che arricchiscono così il terreno con questa sostanza utile anche per le piante che verranno seminate dopo. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 3 Per saperne di più Frumento Come è fatta Dove vive Curiosità Il frumento o grano è un cereale noto fin dai tempi antichi e rappresenta ancor oggi una delle principali fonti di cibo per l’uomo. Si semina in autunno e sopporta bene i freddi invernali, richiede però, a partire dalla levata, cioè dal momento in cui cresce il fusto, temperature abbastanza alte. I chicchi vengono seminati in file parallele poco distanziate, interrandoli a una profondità regolare di 23 cm. In inverno deve essere concimato e a febbraio bisogna eliminare le erbacce. La pianta si sviluppa rapidamente in primavera e raggiunge un'altezza pari a 80-150 cm. Quando germina sviluppa un fusto sotterraneo che emette molte radici dette avventizie, da questo fusto sotterraneo si sviluppano un dozzina di fusti aerei. Ogni fusto termina in sommità con una spiga che porta a destra e a sinistra le spighette, cioè un gruppo di piccoli fiori protetti da due specie di foglioline rigide a conca dette glume. Fiorisce tra maggio e giugno, il fiore non ha né sepali né petali, contiene sia stami che pistillo, gli stami pendono fuori dalle spighette e il vento porta via il polline. L‘ovario è vellutato per raccogliere meglio il polline. Dopo la fecondazione si forma il frutto, il chicco di grano. A giugno le spighe sono mature e pronte per il raccolto. Il frumento è una pianta che non ha bisogno di grandi quantità d’acqua, anzi teme fortemente, specie nei periodi freddi, il ristagno dell’acqua nel terreno. In questo caso le radici non si sviluppano in modo adeguato e la pianta può diventare facilmente preda di parassiti, teme inoltre i forti venti ed i temporali primaverili che lo fanno piegare sul terreno. Soprattutto in fase di maturazione il frumento ha bisogno di un clima caldo e poco piovoso. Il frumento è originario dell’Asia sud-occidentale; attualmente viene coltivato in tutti i continenti. In Italia si coltiva soprattutto il frumento duro che proviene dall’Etiopia e si trova nei Paesi mediterranei, nel Nord America, in Argentina e nell’Europa Orientale. In Italia la produzione è localizzata al Centro-Sud, in particolare in Puglia e in Sicilia dove il clima è adatto con piogge concentrate nel periodo invernale e primavere ed estati calde. Si coltivano due varietà: il frumento tenero e il frumento duro. La produzione italiana di frumento tenero è concentrata al Centro-Nord, mentre il frumento duro si coltiva al Sud e viene utilizzato soprattutto per la produzione della pasta. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 4 Per saperne di più Granoturco o mais Come è fatta Dove vive Curiosità Il granoturco o mais è un cereale come il frumento, è una pianta erbacea annua cioè cresce e si sviluppa nell’arco di un anno e poi deve essere nuovamente seminata. Ha le radici fascicolate, cioè un fascio di radici, di uguale grossezza che si staccano tutte dalla medesima zona; il fusto è robusto e diritto con diversi nodi, ben visibili, da cui partono le foglie, lunghe, a forma di lancia. I fiori maschili sono raccolti in una specie di spiga che si forma in alto sulla pianta, mentre i fiori femminili formano una grossa spiga alla base delle foglie a metà circa del fusto; la fecondazione è incrociata cioè i fiori maschili di una pianta fecondano i fiori femminili di un’altra pianta. I frutti che si formano dal fiore femminile si chiamano cariossidi, si sviluppano attorno ad un sostegno legnoso che si chiama tutolo e formano quella che di solito si chiama “pannocchia”; possono essere di colore variabile dal bianco al giallo, all'arancione acceso, al violaceo. Le cariossidi sono disposte in file di numero pari di solito da 8 a 24. La pannocchia si forma nei nodi, cioè subito sopra il punto in cui le foglie si attaccano al fusto, è ricoperta da brattee, specie di foglie che la avvolgono completamente. Ogni pianta porta una sola pannocchia, più raramente due o tre. Il mais, originario dell’America Centrale, è giunto in Europa all’inizio del 1500, portato da Cristoforo Colombo, il navigatore genovese che scoprì l’America, e nel giro di pochi anni era già coltivato in tutta la parte meridionale dell’Europa. Nel XVII secolo la coltivazione del mais si estese nella pianura padana dove fu chiamato granoturco proprio per indicare che poteva sostituire il grano mentre la denominazione "turco" era da intendere come estraneo, straniero. In Veneto e nelle regioni vicine insieme al mais giallo si coltivano varietà con il chicco completamente bianco; in Piemonte, si ritrova ancora oggi la varietà detta ottofile in quanto la pannocchia è costituita da otto file di semi e in alcune zone del Nord si trova la "melia d’la spina " una varietà con chicchi dotati di una caratteristica punta spinosa. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 5 Per saperne di più Lattuga Come è fatta Dove vive Curiosità È una pianta annuale con foglie più o meno larghe, ovali o in forma allungata, con il margine liscio o frastagliato, e, a seconda della varietà, ha diverse tonalità di colore dal verde al giallognolo o rosso. Si semina da gennaio a settembre dentro un semenzaio, cioè un recipiente largo e basso riempito di terra. La profondità di semina si aggira intorno al mezzo centimetro. Le piantine vengono trapiantate, cioè tolte dal semenzaio e ripiantate nell’orto, dopo circa un mese, alla distanza di una ventina di centimetri una dall’altra. Prima di seminare si deve concimare con il letame il terreno a circa 30 cm di profondità. Può essere coltivata insieme a carote, sedano, carciofi, cipolle, pomodori e ravanelli. Dopo il trapianto e durante la crescita le piante devono essere innaffiate. Il terreno deve essere mantenuto soffice e si devono togliere le erbacce che le soffocherebbero. La pianta è ricca di foglie tenere, che possono essere tagliate anche due o tre volte durante il suo ciclo di vegetazione perché si riformano rapidamente. Si raccolgono quando raggiungono la grandezza desiderata, tagliandole subito sopra la radice. Sovente gli afidi, cioè i pidocchi delle piante, attaccano le foglie rendendole appiccicose. Predilige i climi temperati e non sopporta i freddi intensi e i caldi secchi. Il terreno deve essere sciolto e ben lavorato, poiché la lattuga ha poche radici che si espandono soprattutto nello strato superficiale del terreno. Alcune qualità di lattuga vengono fatte “imbiancare” legando le foglie nella parte superiore in modo che non prendano il sole. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 6 Per saperne di più Patata Come è fatta Dove vive Curiosità È una pianta erbacea, con radici avventizie (hanno origine dal fusto anziché dal seme) che partono da nodi del fusto sotterraneo a mazzetti di tre o quattro. Il tubero, che è la parte commestibile della patata, è un fusto sotterraneo. Le radici sono molto ramificate e abbastanza superficiali. La parte esterna della pianta è formata da uno o più fusti, che si sviluppano prima eretti e poi ripiegati sul terreno. Le foglie sono composte, cioè formate da più foglioline unite. Il fiore è bianco, il frutto è una bacca di colore nero che contiene i semi. Per far nascere nuove piante di patate non si usano i semi, ma le patate stesse anche tagliate a metà purché i pezzi siano provvisti ognuno di almeno due gemme, dette occhi, che di solito sono ben visibili. Si tracciano i solchi a circa 50 cm di distanza, poi i tuberi vengono distribuiti a circa 30 cm di distanza e ricoperti per uno spessore di alcuni centimetri di terra sciolta. Il terreno deve esser tenuto ben areato e fresco togliendo le erbacce e rincalzando le piantine (cioè accumulando la terra con la zappa attorno alla base dello stelo) per dare maggior sostegno al fusto. Devono essere bagnate di frequente, ma senza far ristagnare l’acqua. Si concimano con concimi chimici quando la pianta ha raggiunto i dieci centimetri. Quando le foglie appassiscono, si raccolgono le patate scavando sotto terra dove i tuberi si staccano dagli stoloni, i fusti sotterranei che partono dalla pianta madre. I tuberi, portati alla luce si devono far asciugare per un po’ di tempo al sole sul terreno e quindi vanno conservati in un luogo buio, poiché la luce fa germogliare gli occhi. Tra i parassiti che attaccano la patata i più importanti sono: la dorifora, un coleottero che si nutre delle foglie della pianta sia come larva, sia come insetto, il grillotalpa che agisce di notte da metà marzo a metà ottobre e il maggiolino allo stato larvale. È originaria delle regioni tropicali dell'America centro-meridionale, predilige i climi temperati, ma si adatta anche a climi diversi. Il gelo danneggia le foglie e arresta lo sviluppo dei tuberi. La pianta di patata contiene una sostanza velenosa, presente in maggiore quantità nei germogli e nella bacca matura, il tubero maturo ne contiene quantità trascurabili. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 7 Per saperne di più Pomodoro Come è fatta Dove vive Curiosità I pomodori sono di diverse varietà a seconda delle forma della bacca: tondo, ovale, a grappolo. Le piante di pomodoro si seminano in cassette con poca terra e, quando sono alte circa 20 cm, vengono trapiantate nel terreno a una distanza di circa 30 cm sulla fila e di 1 m tra le file. Il trapianto si effettua solitamente nel mese di aprile-maggio al nord, un mese prima nel centro e nel sud. E’ importante, dopo il trapianto, tenere il terreno ben sgombro dalle erbe infestanti che assorbirebbero l’acqua e i sali minerali privandone i pomodori. Bisogna controllare che le radici siano sempre coperte dalla terra perché tendono ad affiorare dal terreno. Le annaffiature devono essere abbondanti. Il terreno deve essere sciolto e fertile, non eccessivamente ricco di sostanza organica per non far marcire le radici, per questo è meglio usare il concime chimico al posto del letame. La pianta del pomodoro normalmente raggiunge un’altezza che varia dai 50 cm ai 2 m, ha una peluria sia sul fusto che sulle foglie. È una pianta rampicante e per questo motivo è necessario un tutore, cioè un paletto abbastanza robusto che sostenga sia la pianta sia i pomodori. Il fiore cresce nella parte opposta alla foglia, è a forma di calice di color giallo. La bacca del pomodoro, cioè la parte che noi mangiamo, è di forma, dimensione e colore variabili in relazione alla varietà, ha la buccia liscia e la polpa carnosa con una suddivisione interna in varie cavità, che contengono i semi di forma circolare, appiattiti, di color bianco o giallo. I parassiti più pericolosi per il pomodoro sono presenti nel terreno, la dorifora, un insetto, e i vermi arrecano molti danni alle radici del pomodoro. Si possono anche avere attacchi da afidi, i pidocchi delle piante, che provocano l’arricciamento della foglia e portano anche altre malattie. Questa pianta è originaria delle zone calde dell’America meridionale, non resiste alle basse temperature e per questo motivo viene coltivata nel periodo primavera-estate. Il pomodoro viene coltivato in tutta Italia, anche in serra e in questo caso si può coltivare durante tutto l’anno. Il pomodoro appartiene alla stessa famiglia delle patate, infatti la sua bacca, il pomodoro che mangiamo, è simile a quella della patata che però non è commestibile. Alla stessa famiglia appartengono anche melanzane e peperoni. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 8 Per saperne di più Spinacio Come è fatta Dove vive Curiosità Lo spinacio, coltivato per le foglie, viene molto utilizzato in cucina. Le foglie hanno il picciolo alla base, in genere sono grandi, tondeggianti, leggermente bollose, spesse e di colore verde scuro. E’ una pianta con fiori maschili e femminili su piante diverse: il fiore maschile è a forma di spiga mentre quelli femminili si sviluppano all’attaccatura della foglia e sono di forma rotondeggiante. Può raggiungere un’altezza di 30-80 cm. Si propaga per seme, si semina spargendo i semi a mano e poi si dirada, raccogliendo a mano a mano le foglie quando sono pronte per il consumo. Lo spinacio deve essere annaffiato frequentemente, ma non sopporta che l’acqua ristagni, per questo motivo è consigliata la coltivazione in terreni soffici che assorbano bene l’acqua. Durante il periodo vegetativo è necessario tenere pulito il terreno da eventuali piante infestanti, più facili da eliminare se gli spinaci sono stati seminati a file. È una pianta erbacea originaria dell’Asia sud occidentale, giunta in Europa nel Medioevo. Non sopporta temperature elevate e siccità, per questo motivo la coltivazione viene effettuata nel periodo autunno-inverno e inverno-primavera. Gli spinaci sono ricchi di ferro e di vitamina A, ma il ferro, indispensabile al nostro organismo soprattutto per il sangue, si trova in buona quantità anche in cavoli, broccoli, ceci e lenticchie, nel cioccolato e nella frutta secca. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 9 Per saperne di più Zucchina Come è fatta Dove vive Curiosità È una pianta con ciclo annuale, ha un fusto erbaceo flessibile strisciante o rampicante, non molto robusto perché è vuoto all’interno. I fiori sono maschili e femminile separati ma si trovano sulla stessa pianta. La semina va effettuata in marzo, aprile e maggio. I semi, da due a tre, si mettono, insieme al letame, dentro buche scavate nel terreno e poi devono essere ricoperti da una ventina di centimetri di terriccio. Si sviluppano molto in larghezza perché hanno delle foglie molto grandi, quindi intorno alla pianta ci deve essere circa un metro quadrato di terreno. Si può effettuare la semina in semenzaio, cioè in vasetti con terriccio su cui vengono posti due o tre semi. In seguito le piantine, quando avranno tre o quattro foglie e non ci sarà più pericolo di gelate, dovranno essere trapiantate, cioè spostate nel terreno dell’orto. Dopo il trapianto, la pianta deve essere abbondantemente bagnata e in seguito il terreno va mantenuto umido. Il terreno deve essere ben lavorato, profondo e non deve trattenere troppo l’acqua. Bisogna togliere di frequente le erbacce e arieggiare il terreno zappandolo leggermente intorno alla pianta. Si raccolgono i frutti a mano a mano che raggiungono la dimensione adatta. Può essere coltivata insieme a cipolle, fagioli rampicanti e lattuga. Tra i parassiti animali sono temibili gli afidi, cioè i pidocchi delle piante, che infestano le foglie facendole appassire. Le zucche e le zucchine sono tutte di origine americana. Necessitano di un clima temperato caldo e di un terreno esposto al sole, poco ventoso. Nel 3500 a.C., in alcune zone dell’America centrale, si mangiavano già le zucchine, alcune specie sono coltivate da ben 9 000 anni. Di alcune specie, in origine, si usavano soprattutto i semi che sono ricchi di olio e di proteine. Anche oggi i semi di zucca salati in superficie vengono consumati come snack. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 10 Per saperne di più Nella terra e nello spazio Conoscere i vegetali Alghe e vegetali unicellulari Lattuga di mare Come è fatta Dove vive Curiosità Il tallo cioè il corpo di questa specie di alga, è lungo e sottile, a lamina, formato da più strati di cellule e ricoperto da membrane con margine spesso ondulato e con delle piccole escrescenze. Ha un piccolo peduncolo alla base e si attacca al fondo marino per mezzo di specie di radici dette rizoidi. La pianta non è ramificata, cioè le foglie partono direttamente dalla base. Il colore varia tra verde chiaro e verde scuro, anche con sfumature azzurrognole alla base. Le sue dimensioni arrivano fino a 40 cm di larghezza e fino ad 1 m di altezza. La riproduzione può avvenire mediante spore che germinano subito e sono dotate di ben quattro flagelli, cioè filamenti che escono dalle cellule e le aiutano a spostarsi nell’acqua, oppure mediante cellule femminili e maschili che possiedono due flagelli. Cresce rigogliosa soprattutto in zone riparate e si sviluppa maggiormente in primavera e in estate, misura solo pochi centimetri nelle aree più esposte. È un'alga capace di colonizzare acque ricche di sostanze inquinanti e quindi indica spesso una alterazione ambientale. È diffusa nel Mediterraneo, nel Mar Nero, nell’Atlantico NordOrientale e Occidentale, nell’Oceano Indiano e nell’Oceano Pacifico, cioè praticamente dappertutto. Cresce su fondali rocciosi, dalla zona di marea fino ad una decina di metri di profondità. Colonizza anche i banchi di sabbia ed i fondali lagunari, dove cresce libera, è frequente inoltre nelle zone portuali. Può essere utilizzata anche nell'alimentazione; contiene molte sostanze utili tra cui iodio e vitamina A. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 1 Per saperne di più Euglena Come è fatta Dove vive Curiosità L'euglena è un organismo unicellulare che appartiene al regno dei Protisti. Ci sono circa 150 specie di euglena. La maggior parte delle specie sono verdi perché contengono la clorofilla che permette loro di fare la fotosintesi, sono quindi produttori primari per gli ecosistemi acquatici. Alcune specie inoltre sono in grado di mangiare particelle molto piccole di materia vivente. L’euglena ha una specie di capello che esce dal suo corpo, che si chiama flagello, usato per muoversi. Inoltre ha una specie di occhio rosso che usa per individuare la luce. Senza luce, non può usare i cloroplasti per fabbricarsi il cibo. Quando l’euglena non ha abbastanza luce, cerca altre cose da mangiare, ad esempio altri organismi molto piccoli quali l'ameba ed il paramecio che trova nuotando con l’uso del flagello. Il corpo dell'euglena è costituito da una sola cellula, e quindi è visibile solo al microscopio, ma quando è riunita ad altri milioni di sue simili sulla superficie di uno stagno, forma un tappeto verde ben visibile. L’euglena si riproduce per mitosi cioè può spaccarsi a metà e trasformarsi in due euglena. Può farlo soltanto se è ben alimentata e se la temperatura è adatta. Si riproduce velocemente e si può osservare con un normale microscopio. I predatori di euglena sono pesciolini, pulci d'acqua, mitili, rane e salamandre. Vive in acqua dolce e non è raro vedere nelle stagioni calde il tappeto verde che formano sulle superfici di piccoli stagni. Per spostarsi da uno stagno all’altro si serve degli uccelli acquatici, il fango in cui si trova si attacca infatti alle loro zampe e così viaggia insieme a loro. L'euglena è interessante perché può essere definita come una “combinazione” tra una pianta e un animale. Può fabbricarsi il cibo come una pianta, ma può anche mangiare altre cose, nuotare e muoversi, come un animale. Gli scienziati hanno discusso per anni per decidere se classificarla tra gli animali o tra le piante. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 2