Dermatite da contatto a farmaci topici Monica Corazza Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Scienze Mediche Sezione di Dermatologia e Malattie Infettive Secondo alcuni lavori della letteratura il 14-40 % delle DAC è causata o complicata da farmaci per uso topico. La dermatite allergica da contatto rappresenta pertanto la più comune patologia nel campo delle dermatosi farmaco indotte. Si tratta comunque di un trend in diminuzione; probabilmente la spiegazione di questo calo sta nella presa di coscienza da parte dei medici, dei dermatologi ma anche dalle stese aziende farmaceutiche, dell’esistenza di molecole sicuramente più allergizzanti di altre e nel fatto che si sono ridotte le prescrizioni di topici che contenevano associazioni di più farmaci (antibiotico-antimicotico-cortisonico e anestetico). Risulta abbastanza difficile ricavare dalla letteratura dati univoci di incidenza o prevalenza per le dermatiti da contatto da farmaci poichè i valori si modificano ampiamente nei vari paesi in rapporto alle abitudini locali di prescrizione, al numero di farmaci inclusi nella serie standard ed ovviamente in base alla selezione dei pazienti nelle varie ricerche (modalità di arruolamento, tipo di patologia selezionata…). La dermatite da contatto da medicamenti topici può essere extraprofessionale (osservabile in pazienti che hanno avuto necessità di utilizzare un topico) o professionale riscontrabile fondamentalmente in personale sanitario (infermieri, veterinari, medici), farmacisti addetti alla preparazione di galenici, operai dell’industria farmaceutica. Il rischio di sviluppare una dermatite da contatto dipende dal prodotto stesso che viene applicato, ma anche da fattori predisponenti nel paziente che applica il topico. Principi attivi ed eccipienti hanno diverse potenzialità allergeniche intrinseche. Vale a dire che una molecola può essere per sua natura (lipofilia, peso molecolare etc) più allergizzante di un’altra, cioè può comportarsi da sensibilizzante debole o forte. Per es. la neomicina è più allergizzante della eritromicina. Un prodotto può inoltre contenere alte concentrazioni del farmaco per aumentare la penetrazione del farmaco stesso. Ancora, nel prodotto topico i veicoli possono provocare alterazioni strutturali o chimiche nella barriera cutanea proprio per favorire la penetrazione del principio attivo (ad es il propilenglicole, utilizzato come emulsionante e conservante, è anche un blando cheratolitico e il dimetilsolfossido). Ma questo può aumentare anche i rischi di dermatite da contatto. Esistono inoltre fattori di rischio legati al paziente. Se il paziente applica il medicamento topico su una dermatosi preesistente o cronica è più suscettibile di sviluppare una dermatite da contatto al topico. L’alterazione o l’assenza della funzione di barriera della cute, come avviene nel caso di una ulcera o nel caso della Dermatite atopica, provoca un aumentato passaggio di allergeni e facilita l’insorgenza di DAC. Verranno prese in considerazione nel corso della relazione gli aspetti più attuali e peculiari relativi alle dermatiti da contatto da medicamenti topici.