Dermatite eczematosa cronica delle mani

Dermatite eczematosa cronica
delle mani
Paolo Daniele Pigatto, Agostina Legori
I.R.C.C.S. Ospedale Galeazzi, Dipartimento di Tecnologie per la Salute, Milano
Presentazione del caso
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Una paziente di 65 anni giungeva alla nostra osservazione per la comparsa di una
dermatite alle mani da 1 anno
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La dermatite aveva un andamento pressoché costante senza variazioni stagionali;
peggiorava se eseguiva lavori domestici senza l’utilizzo dei guanti
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Le lesioni erano apparse a livello palmare bilateralmente ed erano associate a
intenso prurito
Anamnesi
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L’anamnesi personale e familiare era negativa per allergopatie e psoriasi
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La paziente era in buono stato di salute e non assumeva farmaci
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La paziente era casalinga e non si dedicava ad alcun hobby che prevedesse il
contatto con sostanze allergizzanti o irritative
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In precedenza aveva effettuato varie terapie topiche, tra cui un cortisonico ad alta
potenza per 6 settimane e tacrolimus unguento 0,1%, con risultati transitori e
recidive alla sospensione
Tipologia delle lesioni
Figura 1. Ipercheratosi palmare con desquamazione diffusa e alcune ragadi su entrambe le mani
con coinvolgimento parziale della faccia mediale delle dita. Si associava a prurito intenso e dolore
in corrispondenza degli spacchi ragadiformi.
Iter diagnostico
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Le dermatiti eczematose delle mani sono patologie di non facile inquadramento per
la molteplicità dei fattori eziopatogenetici coinvolti e delle varianti morfologiche
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Le linee guida SIDeMaST raccomandano un’anamnesi dettagliata e accurata oltre
all’esame obiettivo
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Nell’iter diagnostico del caso presentato si prendono in considerazione le seguenti
indagini:
 Patch test serie sidapa: negativi
 Prick test inalanti: negativo
 Esame istologico: dermatite psoriasiforme con presenza di spongiosi ed
esocitosi più tipici delle forme eczematose
Diagnosi
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Sulla base della clinica si era posta diagnosi di eczema versus psoriasi
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L’anamnesi personale e familiare era negativa per psoriasi, clinicamente non c’erano
altre localizzazioni cutanee né pitting ungueale
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Sono stati eseguiti esami specifici per porre diagnosi differenziale, in questo caso i
patch test sono risultati negativi e l’esame istologico non è stato dirimente per la
diagnosi, sebbene la presenza di spongiosi ed esocitosi abbia fatto deporre per
eczema ipercheratosico
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In considerazione della cronicità della dermatite si è compresa questa forma nel
gruppo delle dermatiti eczematose croniche della mano (DECM) variante
ipercheratosica
Diagnosi differenziale
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Come tutte le dermopatie di carattere infiammatorio, anche quelle che si
localizzano alle mani possono avere quadri clinici simili tra loro, poiché le tipiche
componenti della flogosi e le lesioni cutanee elementari sono presenti in tutte
queste malattie:
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Dermatite da contatto allergica (DAC)
Dermatite da contatto irritante (DCI)
Dermatite atopica (DA)
Psoriasi
Infezione micotica
Terapia (1)
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In considerazione della scarsa risposta ai topici, sia cortisonici sia
immunomodulatori, e della cronicità della dermatite è stata impostata una terapia
con alitretinoina per os
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Non essendo emerso nulla di rilevante dagli esami ematochimici preliminari
(emocromo, colesterolo, trigliceridi, HDL, funzionalità epatica e renale, TSH, fT3,
fT4, CPK, esame urine), la terapia è stata iniziata con un dosaggio di alitretinoina di
30 mg/die per 4 settimane, poi ridotto a 10 mg per 4 settimane per la comparsa di
cefalea non responsiva al trattamento con paracetamolo cp 1000 mg
•
Anche con la riduzione del dosaggio la cefalea era presente e si è deciso di
sospendere il trattamento per 1 mese durante il periodo estivo
Terapia (2)
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Alla ripresa di alitretinoina alla dose di 10 mg la cefalea è ricomparsa solo
inizialmente per poi ridursi gradualmente
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Il trattamento è proseguito per altri 4 mesi con netto miglioramento sia clinico sia
soggettivo della DECM
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Durante la terapia sono stati ripetuti mensilmente gli esami ematochimici, senza
rilevare variazioni di rilievo
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Si sono osservati un netto miglioramento della dermatite dalla fine del 2° ciclo di
terapia (Figura 2) e una risoluzione pressoché totale al termine della terapia
(Figura 3)
Secondo ciclo di terapia
Figura 2. Netto miglioramento della dermatite dalla fine del secondo ciclo di terapia con
alitretinoina
Al termine della terapia
Figura 3. Risoluzione pressoché totale della dermatite al termine della terapia con alitretinoina
Commento (1)
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La DECM è una dermopatia frequente che coinvolge fino al 10% della
popolazione in età lavorativa (soprattutto nelle aree geografiche freddeumide). Nel 5% si cronicizza e nei casi gravi compromette la qualità della vita
sia lavorativa sia sociale e privata. Il 2-4% di questo sottogruppo non
risponde alla terapia topica
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La DECM comprende le forme croniche di dermatite delle mani (durata >6
mesi oppure 2 o più recidive all’anno) con diverse presentazioni cliniche:
disidrosica, ipercheratosica, nummulare
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Nel caso presentato, durante l’iter diagnostico è stata eseguita una biopsia
con esame istologico per porre diagnosi differenziale con la psoriasi. In
alcuni casi anche questo esame non è dirimente
Commento (2)
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Nel caso in esame, la comparsa di cefalea non ha compromesso lo
svolgimento della terapia; per la gestione di questo effetto collaterale
inizialmente è stato ridotto il dosaggio di alitretinoina da 30 a 10 mg
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Sebbene l’intensità della cefalea sia diminuita, il trattamento è stato sospeso
nel periodo estivo per volontà della paziente, in considerazione della
temperatura elevata
•
Alla ripresa, dopo un mese, il sintomo si è ripresentato con minore intensità
e si è risolto dopo pochi giorni
•
Anche con un dosaggio ridotto di 10 mg di alitretinoina la risposta al
trattamento è stata ottimale, con possibilità di controllare la cefalea