Effetto della nutrizione azotata e solforata su ecotipi di Brassica rapa L. cv. sylvestris Nacca F., Massaro G. Parisi D., Cozzolino C., Carillo P., Fuggi A. Dipartimento di Scienze della Vita, Seconda Università di Napoli, Via Vivaldi 43, 81100 Caserta, ITALY Nelle brassicacee da foglia la diminuzione del contenuto di nitrati e l'aumento di glucosinolati con proprietà nutriceutiche rappresentano due obiettivi importanti al fine di migliorare le loro proprietà funzionali. Il nitrato nel fegato può essere ridotto a nitrito e portare alla sintesi di nitrosammine, composti tossici e cancerogeni per gli animali e l’uomo. I glucosinolati, d’altra parte, sono tioglucosidi che per idrolisi liberano tra l’altro, isotiocianiati, alcuni dei quali si sono rivelati funzionali nell’indurre la sintesi di enzimi della fase 2 nei processi di detossificazione cellulare, prevenendo l’instaurarsi di patologie anche cancerose (Fahey et al. 2002). Questi composti contengono azoto e zolfo e, pertanto, la nutrizione solforata e azotata, può giocare un ruolo importante nel definirne il profilo qualitativo e quantitativo. La loro concentrazione è più elevata nelle infiorescenze immature e dipende da fattori endogeni ed esogeni quali stress abiotici e biotici (Hasegawa et al., 2000). Le piante sono state coltivate in serra mediante tecnica idroponica (floating system), utilizzando come terreno di coltura la soluzione Hoagland per ortaggi da foglia. L'obiettivo di questo lavoro era quello di caratterizzare ecotipi di Brassica rapa L. cv. sylvestris (noti come broccoli-friarielli) e ricercare le soluzioni nutritive più adatte per migliorarne le caratteristiche alimentari. Per questo oltre alle caratteristiche nutrizionali sono state determinate le alterazioni dei metaboliti azotati e solforati in risposta alla diversa nutrizione con azoto e zolfo. Le piante sono state coltivate in serra mediante tecnica idroponica (floating system), utilizzando come terreno di coltura la soluzione Hoagland per ortaggi da foglia. E’ stato realizzato un esperimento fattoriale completo con tre diverse concentrazioni di azoto (14, 20 e 26 mM) e di zolfo (4, 6 e 8 mM). Le cime, formate prevalentemente da infiorescenze, e le foglie di entrambi gli ecotipi sono state raccolte separatamente, congelate in azoto liquido e conservate a -80°C fino al momento delle analisi. I campioni sono stati polverizzati in azoto liquido, estratti ed analizzati adattando protocolli ricavati dalla letteratura (Carillo et al., 2005). Sono stati determinati i contenuti di pigmenti, proteine totali e solubili, amido, zuccheri solubili, amminoacidi liberi. I risultati hanno messo in evidenza il maggiore valore nutrizionale delle cime formate da infiorescenze immature e foglie in sviluppo. Le concentrazioni di azoto e di zolfo prese in esame non erano limitanti per lo sviluppo della pianta, per cui, non sono state rilevate profonde alterazioni del metabolismo. Tuttavia le maggiori variazioni per gli zuccheri e gli amminoacidi liberi sono stati osservati in risposta alla diversa nutrizione azotata piuttosto che a quella solforata, e maggiormente nelle foglie mature rispetto alle cime. Il lavoro è stato finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Progetto PRIN 2004) e dalla Seconda Università di Napoli. Carillo, P.; Mastrolonardo, G.; Nacca, F. and Fuggi A. (2005). Nitrate reductase in durum wheat seedlings as affected by nitrate nutrition and salinity. Functional Plant Biology 32 (3), 209-219. Fahey J.W., Haristoy X., Dolan P.M., Kensler T.W., Scholtus I., Stephenson K.K., Talalay P. and Lozniewski A. (2002) Sulforaphane inhibits extracellular, intracellular, and antibiotic-resistant strains of Helicobacter pylori and prevents benzo[a]pyrene-induced stomach tumors. Proc. Natl. Acad. Sci. 99: 7610-7615 Hasegawa P., Bressan R. A., Zhu J. K. and Bohnert H. J. (2000). Plant cellular and molecular responses to high salinity. Annual Review Plant Physiology and Plant Molecular Biology. 51: 463-499.