Elementi di matematica finanziaria 1. Percentuale Si dice percentuale di una somma di denaro o di un’altra grandezza, una parte di questa, calcolata in base ad un tanto per cento, che si chiama tasso percentuale. parlare, ad esempio, di un tasso del 3%, significa di ogni 100 unità, prende in considerazione 3. Il simbolo % significa: per cento. In modo analogo si definisce il per mille col simbolo 0⁄00 . Tasso percentuale, percentuale e somma si indicano di solito con: οΎ t: tasso percentuale; οΎ P: percentuale; οΎ S: somma di cui si deve calcolare la percentuale. I problemi sulle percentuali sono un caso particolare della regola del tre semplice. Infatti se, data la somma S, si vuole calcolare la sua percentuale in base a un certo tasso t, si costruisce il seguente specchietto: numero 100 S percentuale t P Si ha, quindi la seguente proporzione: 100 : S = t : P Da cui: π·=πΊ× π πππ Esempio Calcolare la percentuale di 900.000 euro in base al tasso del 3%. π = 900.000 × 3 = 27.000 ππ’ππ 100 La precedente formula si utilizza anche per ricavare la somma S, conoscendo la percentuale P e il tasso t oppure per conoscere il tasso t conoscendo la somma S e la percentuale P. PROF. GIUSEPPE FRASSANITO 1 Esempio 1 Su una somma si è fatto il guadagno di 30.000 euro in base ad un tasso del 6%. Ricavare la somma. π= π × 100 30.000 × 100 = = 500.000 ππ’ππ π‘ 6 Esempio 2 S una 150.000 euro investiti si è avuto un guadagno di4.500 euro. Calcolare il tasso percentuale di guadagno. π‘= π × 100 4.500 × 100 = = 3% π 150.000 Esempio 3 Una merce aveva il peso lordo di 5,5 q e il peso netto di 50,6 Mg. Trovare la tara percentuale. S = 5,5; π‘= P = 5,5 – 5,06 = 0,44 π × 100 0,44 × 100 = = 8% π 5,5 Esempio 4 Una merce costava 35 euro al kg. Il suo prezzo è stato aumentato del 40%. Quanti kg di tale merce si possono acquistare con la stessa somma con cui prima si acquistavano 280 kg? La somma in oggetto è: 35 × 280 = 9.800 ππ’ππ Con l’aumento del 40%, attualmente la merce costa: 35 × 40 = 14 ππ’ππ 100 Il costo per kg è di: 35 + 14 = 49 euro Disponendo della somma di 9.800 euro si possono acquistare: 9.800 = 200 ππ ππ πππππ 49 PROF. GIUSEPPE FRASSANITO 2 2. Regime finanziario dell’interesse semplice Qualunque bene avuto in prestito comporta normalmente la corresponsione di un compenso. In particolare l’uso di una somma di danaro, chiamato capitale, comporta il pagamento di un compenso chiamato “interesse”. La somma del capitale e dell’interesse si chiama montante. L’interesse viene stabilito in base al compenso che si dà per ogni 100 euro prestate per un anno. Si fissa cioè una percentuale che viene chiamata tasso o percentuale annua o ragione e viene indicata con r. Se indichiamo con C il capitale prestato, con t la durata del prestito e con r il tasso, l’interesse I è dato dalla seguente formula generale: πΌ= πΆ×π×π‘ 100 Di solito, per una questione di comodità, si preferisce, nelle formule, porre π π= 100 Per cui la formula dell’interesse diventa πΌ =πΆ×π×π‘ Il tempo t indica un tempo d’impiego generalizzato. Nel caso in cui il tempo è espresso in anni, mesi o giorni le formule per il calcolo dell’interesse saranno rispettivamente: πΌ =πΆ×π×π πππ ππ π‘ππππ ππ ππππ π π ππ ππππ π 12 πππ ππ π‘ππππ ππ ππππ π π ππ πππ π πΌ =πΆ×π× πΌ =πΆ×π× π 360 πππ ππ π‘ππππ ππ ππππ π π ππ ππππππ Esempio Si presta la somma di 500.000 euro per due anni e mezzo, al tasso del 5%. Calcolare l’interesse I. πΌ = πΆ × π × π‘ = 500.000 × 0,05 × 2,5 = 62.500 ππ’ππ Se esprimiamo il tempo in mesi abbiamo: PROF. GIUSEPPE FRASSANITO 3 πΌ =πΆ×π× π 30 = 500.000 × 0,05 × = 62.500 ππ’ππ 12 12 Se lo esprimiamo in giorni si ha: πΌ =πΆ×π× π 900 = 500.000 × 0,05 × = 62.500 ππ’ππ 360 360 Il montante è l’insieme dell’interesse I e del capitale C, per cui π =πΆ+πΌ π =πΆ+πΆ×π×π‘ π΄ = πͺ(π + π × π) Da quest’ultima formula si possono dedurre le corrispondenti formule per t espresso in anni, mesi e giorni π΄ = πͺ(π + π × π) π΄ = πͺ (π + π × π΄ = πͺ (π + π × πππ π ππππππππ ππ ππππ π ) ππ πππ π ππππππππ ππ ππππ π ) πππ πππ π ππππππππ ππ ππππππ 3. Sconto Di solito se si paga una somma prima della scadenza, si usufruisce di una riduzione sulla somma da pagare, riduzione che si chiama sconto. Il tasso di sconto percentuale corrisponde alla somma non pagata per ogni 100 euro pagato un anno prima della scadenza. Da non confondere questo sconto con quello che viene applicato all’atto dell’acquisto di un bene, ad esempio durante il periodo dei saldi, sconto quest’ultimo che non dipende dal tempo ma solo dall’importo da pagare. Lo sconto si divide a sua volta in: a) Conto commerciale (Sc) PROF. GIUSEPPE FRASSANITO 4 b) Sconto razionale (Sr) Sconto commerciale Se M è il valore nominale del credito o debito disponibile dopo un tempo t, se d è il tasso di sconto, lo Sconto Commerciale è proporzionale al valore nominale M e al tempo t (detto tempo di anticipo). t 0 C M Vale a dire: ππ = π β π β π‘ Mentre la Somma Scontata o Valore Attuale C sarà: πΆ = π − ππ → πΆ = π − π β π β π‘ → πͺ = π΄(π − π β π) Affinché lo sconto non risulti superiore al valore nominale deve essere 1 - dβt > 0 cioè t < 1/d. Sconto razionale Sia C è il valore nominale del credito o debito disponibile dopo un tempo t, V(valore attuale) la somma pagata in anticipo e i il tasso di sconto. t 0 V C Il ragionamento di base del regime di sconto razionale è che C rappresenta il montante di V, in capitalizzazione semplice e dunque la formula di base è: Ricavando C si ha πΊπ = πͺ − π½ = π½ β π β π πͺ = π½ β (π + π β π) da cui π½= PROF. GIUSEPPE FRASSANITO πͺ π+πβπ 5 Esempio 1 Una debito di 300.000 euro è scontata 5 mesi prima della scadenza al tasso annuo del 9%. Calcolare lo sconto applicato e la somma scontata. ππ = π β π β π‘ = 300.00 β 0,09 β 5 = 11.250 ππ’ππ 12 πΆ = π − ππ → πΆ = 300.000 − 11.250 = 288.750 ππ’ππ Esempio 2 Supponiamo di aver contratto un debito di 27.000 €, da restituire dopo due anni, al tasso di interesse semplice del 6,75%. Tre mesi prima della scadenza disponiamo dell’importo dovuto e proponiamo al nostro creditore il saldo, purché ci conceda uno sconto al 6% annuo. Quanto pagheremo? In questo caso, calcoliamo innanzi tutto l’importo da pagare a scadenza, cioè il montante di 27000 € al 6,75% per due anni: πͺ = ππ. πππ × (π + π, ππππ × π) = ππ. πππ € Rappresentando sull’asse dei tempi la situazione finanziaria, abbiamo: La somma scontata V da pagare 3 mesi prima della scadenza sarà: π½= PROF. GIUSEPPE FRASSANITO πͺ ππ. πππ = = ππ. πππ, ππ € π + π β π π + π, ππ β π ππ 6 4. Regime finanziario dell’interesse composto Per i prestiti di durata superiore all’anno, non viene quasi mai praticato il regime dell’interesse semplice bensì un’altra regola, detta interesse composto. Nel regime finanziario dell’interesse composto, gli interessi maturati alla fine di ogni periodo si aggiungono al capitale e diventano fruttiferi per i periodi successivi. La legge di capitalizzazione composta per il capitale C impiegato per n anni (n e un numero intero) al tasso annuo i è la seguente: π΄ = πͺ(π + π)π Nel caso di tempi non interi, cioè in caso di durate superiori all’anno ma diverse da un numero intero di anni, si possono seguire due procedimenti: la convenzione lineare oppure la convenzione esponenziale. Sia t = n + f dove n e un numero intero di anni ed f la parte frazionaria, con 0 ≤ f < 1. Il calcolo del montante M con la convenzione lineare è: π = πΆ(1 + π)π × (1 + π × π) Invece, il calcolo del montante M con la convenzione esponenziale è semplicemente: π = πΆ(1 + π)π‘ Esempio Calcolare il montante di 80.000 euro impiegato per 6 anni e 3 mesi al tasso annuo del 3%. Con la convenzione esponenziale si ha: 3 π = πΆ(1 + π)π‘ = 80.000 β (1 + 0,03)6+12 = 96232,7 ππ’ππ Con la convenzione lineare si ricava: π = πΆ(1 + π)π × (1 + π × π) = 80.000 β (1 + 0,03)6 β (1 + 0,03 β 3 ) = 96.240,6 ππ’ππ 12 Bibliografia A. Gambotto Manzone: Matematica per ragionieri programmatori - Tramontana C. Bettella A. Marri: Corso di matematica vol 1- Paccagnella editore S.p.a. - Bologna PROF. GIUSEPPE FRASSANITO 7 PROF. GIUSEPPE FRASSANITO 8