L’OPERA BUFFA ROMANTICA Il successo del melodramma. L’Ottocento è il secolo in cui il melodramma raggiunge il suo massimo splendore, soprattutto in Italia, con grandi musicisti. I teatri delle città italiane si riempiono di pubblico appartenente anche a classi sociali basse. Questa opera piace molto agli spettatori, perché rappresenta storie che suscitano emozioni. All’inizio dell’Ottocento, si preferisce l’opera buffa, che nei decenni successivi lascia però il posto all’opera seria. L’OPERA SERIA ROMANTICA Nell’opera seria, si narra una storia generalmente tragica , che quasi sempre si conclude con la morte di uno dei protagonisti. I personaggi esprimono passioni e sentimenti e i temi trattati sono amori contrastati o questioni politiche. Nell’opera seria: La parte recitata e l’aria (il canto) non sono più nettamente distinti; Vengono suonati spesso pezzi di insieme (cioè in gruppo); Il ruolo dell’orchestra è importante. Uno dei più grandi compositori di questo genere fu l’italiano Gaetano Donizetti, che scelse per le sue opere i temi tipici del Romanticismo, soprattutto argomenti tragici e drammatici. Tra le sue opere serie, si ricordano Luocia di Lammermoor, mentre tra le opere buffe Elisir d’amore. Vincenzo Bellini fu un altro importante autore del melodramma italiano nell’Ottocento. Dopo avere composto numerose opere per il pubblico italiano, egli si trasferì a Parigi, dove incontrò il grande compositore Chopin, da cui prese spunto per i suoi lavori. Le sue opere rispettano in genere le norme classiche della composizione, ma esprimono la sensibilità romantica e suscitano emozioni nel pubblico. Bellini fu il primo compositore di melodrammi di ispirazione romantica. I suoi capolavori sono La sonnambula, Norma e I puritani, opere che affrontano temi romantici, di amore e di politica.