Cinzia Ortega TERAPIA MEDICA DEL CARCINOMA A CELLULE TRANSIZIONALI DELLA VESCICA METASTATICO EDIZIONI MINERVA MEDICA Volume Ortega.indd 3 05/12/16 14:04 Con il contributo incondizionato di ISBN: 978-88-7711-862-2 © 2016 – EDIZIONI MINERVA MEDICA S.p.A. – Corso Bramante 83/85 – 10126 Torino Sito Internet: www.minervamedica.it / e-mail: [email protected] I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi microfilm e copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi. Volume Ortega.indd 4 05/12/16 14:04 prefazione Il carcinoma a cellule transizionali della vescica è una neoplasia comune il cui trattamento medico non ha fatto significativi progressi negli ultimi venti anni. È una patologia complessa associata a elevate morbilità e mortalità se non trattata in modo ottimale. Per la malattia muscolo-invasiva, il “gold standard” di trattamento è la cistectomia radicale. In casi selezionati alcuni pazienti possono avvantaggiarsi anche di una strategia multimodale chemio-radioterapica associata alla resezione transuretrale della neoplasia. Solo recentemente la chemioterapia per la malattia avanzata ha permesso di aumentare l’aspettativa di vita dei pazienti sia in prima che in seconda linea di trattamento, utilizzando schemi chemioterapici standard quali cisplatino/gemcitabina e vinflunina. Nonostante ciò, il tumore infiltrante della vescica resta a tutt’oggi una patologia per la quale non si sono ancora riusciti a raggiungere “outcomes” soddisfacenti in termini di sopravvivenza globale. Recentemente, la comprensione dei complessi meccanismi regolatori dell’immunità, ha portato allo sviluppo di numerosi nuovi farmaci e nuove strategie di cura, quali ad esempio i “checkpoint inhibitors”. Queste molecole, che hanno determinato un aumento della sopravvivenza globale in diverse neoplasie fra cui melanomi NSCLC, RCC, sembrano avere un’attività importante anche nei tumori uroteliali. Infine, lo studio e l’identificazione recente di genotipi tumorali, diversi fra loro anche nella possibilità di risposta ai trattamenti, potrebbe meglio orientare in futuro le scelte terapeutiche. Questa monografia si propone di fare il punto sull’attuale terapia medica disponibile nella pratica clinica per il trattamento del cancro della vescica avanzato e sulle prossime possibilità terapeutiche, quali ad esempio l’immunoterapia Cinzia Ortega Volume Ortega.indd 5 05/12/16 14:04 EDITOR e AUTORI EDITOR Cinzia Ortega Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, IRCCS di Candiolo - ASLCN2 Alba e Bra AUTORI K alliopi A ndrikou UOC Oncologia Medica, Presidio Ospedaliero San Donato, Arezzo Sergio Bracarda UOC Oncologia Medica, Presidio Ospedaliero San Donato, Arezzo Sabrina Del Buono UOC Oncologia Medica, Presidio Ospedaliero San Donato, Arezzo A lketa Hamzaj UOC Oncologia Medica, Presidio Ospedaliero San Donato, Arezzo Cinzia Ortega Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, IRCCS di Candiolo - ASLCN2 Alba e Bra Veronica Prati Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, IRCCS di Candiolo Fiorella Ruatta Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, IRCCS di Candiolo Michele Sisani UOC Oncologia Medica, Presidio Ospedaliero San Donato, Arezzo Volume Ortega.indd 7 05/12/16 14:04 INDICE Prefazione ................................................................................................................................................................................................ V 1Epidemiologia e storia naturale .......................................................................................................... 1 2La malattia metastatica: fattori prognostici per i pazienti trattati con chemioterapia sistemica .......................................................................................... 3 3Chemioterapia sistemica ..................................................................................................................................... 7 CHEMIOTERAPIA DI PRIMA LINEA ...................................................................................................... 7 PAZIENTI “FIT “ PER CISPLATINO .................................................................................................. 7 Chemioterapia in monoterapia Combinazioni a base di cisplatino Combinazioni a base di carboplatino Chemioterapia di combinazione con triplette Intensità di dose ................................................................................. 7 .......................................................................... 7 ............................................................... 10 ............................................ 10 .................................................................................................................. 11 PAZIENTI “UNFIT” PER CISPLATINO ....................................................................................... 12 IL PAZIENTE ANZIANO ........................................................................................................................... 14 CHEMIOTERAPIA DI SECONDA LINEA ........................................................................................... 17 4Immunoterapia ................................................................................................................................................................ 24 PD-1/PD-L1 PATHWAY ............................................................................................................................... 24 CTLA-4 SIGNALING PATHWAY .............................................................................................................. 27 PROSPETTIVE FUTURE .......................................................................................................................... 28 5Nuovi farmaci E FARMACI a bersaglio molecolare ................................................ 31 PRIMA LINEA DI TRATTAMENTO .......................................................................................................... 31 SECONDA LINEA DI TRATTAMENTO .................................................................................................. 31 ALTRI NUOVI FARMACI ..................................................................................................................................... 33 6CONCLUSIONI ........................................................................................................................................................................... 35 Volume Ortega.indd 9 05/12/16 14:04 Epidemiologia e storia naturale Il tumore della vescica è la nona neoplasia più frequente nel mondo e la più frequente del tratto genito-urinario. Il tasso di incidenza standardizzato nel mondo è di 10,1 per 100.000 uomini e di 2,5 per 100.000 donne 1. Negli Stati Uniti nel 2014 è stata registrata un’incidenza di 74.690 casi con un’età mediana alla diagnosi di 73 anni. In Italia nel periodo 2006-2009 il tumore della vescica è risultato al 4° posto in termini di frequenza fra i maschi con il 9,0% del totale delle diagnosi tumorali, mentre nelle donne è all’11° posto con il 2,7%; in termini di mortalità ha rappresentato il 4,9% del totale dei decessi neoplastici nei maschi e l’1,8% nelle femmine 2. La mortalità per tumore della vescica sembra essere in progressiva riduzione nonostante l’incidenza stabilizzata. Si stima che per effetto dell’invecchiamento della popolazione, saranno diagnosticati in Italia nel 2020 30.311 casi di tumore della vescica 3. Al momento della diagnosi circa il 30% dei tumori vescicali si presenta con infiltrazione della tonaca muscolare. Circa 1/3 di questi ha metastasi non visibili al momento del trattamento del tumore primitivo, e circa il 25% dei pazienti sottoposti a cistectomia radicale, presenta metastasi linfonodali al momento del trattamento chirurgico. Secondo le linee guida europee 3, 4 l’intervento chirurgico raccomandato è la cistectomia radicale con linfoadenectomia Volume Ortega.indd 1 1 pelvica come trattamento di prima scelta. Meno consolidati ma in corso di valutazione i dati relativi al trattamento trimodale, nell’ottica della preservazione d’organo, che prevedono la resezione transuretrale della neoplasia vescicale seguita da radioterapia associata a farmaci chemioterapici utilizzati a scopo radiosensibilizzante e in alcuni protocolli a scopo neo/ adiuvante. Più del 90% dei carcinomi uroteliali si sviluppa a livello della vescica ed una piccola percentuale a livello dell’uretere, della pelvi renale e dell’uretra. Per questo motivo la maggior parte dei dati circa il trattamento medico deriva dallo studio dei tumori uroteliali a partenza vescicale e la terapia medica dei tumori di altre sedi è mutuata dai dati ottenuti sulla sede vescicale. Il 20-25% dei pazienti sviluppa una malattia metastatica sistemica con una sopravvivenza globale di circa 14-16 mesi con l’utilizzo di chemioterapia per la fase avanzata di malattia 5. Bibliografia 1. Ploeg M, Aben KK, Kiemeney LA. The present and future burden of urinary bladder cancer in the world. World J Urol 2009;27:289-93. 2. ht t p://w w w.re g i st r it u mor i.it / PDF/ AIOM2013/I_numeri_del_cancro_2013.pdf 3. Linee Guida Carcinoma Della Vescica, AIOM 2015. 05/12/16 14:04 2 TERAPIA MEDICA del CARCINOMA a CELLULE TRANSIZIONALI della VESCICA METASTATICO 4. EAU Guidelines 2015, https://uroweb. org/guideline/bladder-cancer-muscle-invasive-and-metastatic. 5. Taguchi S, Nakagawa T, Uemura Y et al. Volume Ortega.indd 2 Validation of major prognostic models for metastatic urothelial carcinoma using a multi-institutional cohort of the real world. World J Urol 2016;34:163-71. 05/12/16 14:04